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Sala Di Lettura => I Grandi Cavallerizzi => Topic aperto da: raffaele de martinis - Dicembre 28, 2014, 11:42:22 PM

Titolo: Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 28, 2014, 11:42:22 PM
Max così - da altra parte - ha scritto:
D'Orgeix, per citare Bionda in una delle sue uscite che più mi son piaciute (e anche per far sapere come la penso pure io) "è riuscito a fare del montare male un'arte".

Fino a qualche tempo fa, se mi aveste chiesto chi fosse Jean d'Orgeix, avrei risposto: è stato un grande cavaliere inseribile nella categoria dei postcaprilliani francesi... eh già, in Germania, in Inghilterra, negli USA e dunque anche in Francia, dopo Caprilli, ci son stati dei cavalieri che - a seconda delle loro tradizioni e delle loro specificità locali - hanno elaborato e perfezionato a poco a poco il "sistema" del Capitano; in Itaglia - invece - ancor oggi c'è qualhuno che nostalgicamente si richiama al purismo caprilliano della prima ora, ma intanto è passato un secolo: son cambiati i cavalli, gli ostacoli e i percorsi, ma questo non ci interessa, prima di proseguire la mia piccola biografia di d'Oregeix sarebbe cosa buona e giusta che Max e Bionda dicessero perché Paqui "montava male" e come è riuscito a fare di questa schifezza un'arte.

Ho abbinato a d'Orgeix Delacroix la scielta non fu casuale:

(http://s11.imagestime.com/out.php/i997329_delacroce.jpg) (http://www.imagestime.com/show.php/997329_delacroce.jpg.html)





















Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 30, 2014, 02:26:39 AM
Intanto beccatevi questo:

https://www.youtube.com/watch?v=N7ht0ccLirA

pare che il Nostro raccogliesse un fazzoletto - messo a tre metri da terra -  volando a testa in giù col suo aereoplanino ...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 03:38:51 AM
E' successo un fatto strano, una cosa che accade raramente nello sport e pertanto mi piace sottolinearla: ai primi tre posti del percorso di "Elite" (150) a Fontainebleau 2011 si sono piazzati 3 cavaglieri allievi o seguaci di J.d'Orgeix

Alexis Gautier (campione di Francia in carica per laseconda volta) davantia Roger-Yves Bost
(campione del mondo a squadre1990, vice campione del mondo a squadre 1994 et 1998, tre volte campione di francia,terzo nella Coppa del Mondo1991) et Olivier Guillon (vice campione del mondo a squadre, vice campione di Francia in carica, campione d'Europa junior)....
Tutti e tre sono componenti della scuadra nazionale di Francia.
Il quarto è stato E.Navet anche lui vicino per ragioni tecniche a JDO...


Questa è l'entrata della discussione che ho evidenziata da altra parte, devo dedurre che montar male non è poi così male...

Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: PokerFace - Dicembre 31, 2014, 10:51:15 AM
Navet è un grande, ha anche tantissima competenza nel campo dell'allevamento e dei puledri.
e comunque (tolto Staut che è odioso) i cavalieri francesi hanno tutti la mia simpatia, Bost per primo!!
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: max - Dicembre 31, 2014, 11:28:16 AM
Lorenzo Costantino Cherubini non possiamo certo dire che canti bene eppure è spesso in testa alle classifiche.
Cantare male non è poi così male quindi?

Non c'è bisogno che uno indichi minuziosamente cosa non va tecnicamente per dire che uno NON monta bene nella stessa misura in cui non c'è bisogno di farlo per distinguere se Jovanotti sa cantare o meno: è palese!

JDO è interessante (ci mancherebbe e l'ho sempre detto) perché è una sorta di CAPRILLI BAUCHERISTA. Ha cercato di arrivare all'essenziale del baucherismo mettendolo nell'equitazione sportiva. E' un genio, è stato un brillante genio e bisognerebbe ispirarsi a lui ma come al solito invece di ispirarsi e migliorarsi lo imitano e basta. Esempio, JDO diceva di tenere le mani in quel modo assurdo? Tutti dietro a montare in quel modo assurdo, senza cogliere l'aspetto essenziale ma guardando solo alla forma, e via a creare le sette d'orgeiste vs il resto del mondo.

Se leggi i suoi libri (li hai letti?) sono semplici, chiari e diretti, ti sembra di leggere una moderna seconda maniera di Baucher ben spiegata. Ma poi dopo la sua scomparsa sono cominciati ad arrivare in rete i video e..... già dalle foto nei libri era evidente il totale disinteresse per la schiena dei cavalli, ma nei video mamma mia.... è vero è un praticone e i suoi consigli pratici (Baucher) funzionano.... però ragazzi io non voglio montare così e quella non è la ginnastica (anzi NON C'E' ginnastica) che serve ai cavalli.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 01:27:47 PM
Come dissi, lovviaamente cognoscevo Paqui: union sistema con principi d'equitation franzose cioè leggierezza, cioè gran precisione sul lavoro piano e gran lavoro sugliostacoli bassi ma fatti nella "perfezione"; trovo i suoi videii spendidi, il suo passato di attore/istrione si vede e con questoesalta l'efficacia dell'esposizione.

Ora, lo sto riscoprendo con vivotrastullo, gran personaggio, gran classe!

Poi il discorso montar bene o male è puramente accademico contro i risultati, non so chi sia sto minchia di Cherubini, ma capisco: anche la Piaf aveva una "brutta" voce ma appena apriva la bocca: un brivido mi correva dietro la schiena.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: milla - Dicembre 31, 2014, 01:35:24 PM
Raffaele, sto minkia di Cherubini è Jovanotti, dai non dirmi che non l'hai sentito mille volte, poi magari la Piaf ti faceva venire i brividi, non per la voce, ma per altre "doti" :firuu:
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 02:12:59 PM
Minchia è vero! Al momento non ho collegato!

No no era proprio la voce... anche quella di Paolo Conte mi fa lo stesso effetto ma non trovo altre doti che mi fanno rabbrividire nel baffuto cantautore astigiano.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: milla - Dicembre 31, 2014, 04:23:29 PM
Raffaele magari è il baffo che ti fa uno strano effetto? :horse-wink: :firuu:
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 04:41:39 PM
Mia cara, ormai ho raggiunto la pace dei senzi, faccio solo peccati di gola, provo un certo "effetto" alla vista di una barretta di cioccolato grezzo di Modica... (chapeau!) o mangiando delle linguine ai ricci di mare... ma ti dirò, che - malgrado tutto - le bisteccone fiorentine restano sempre uno dei miei piatti preferiti...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: milla - Dicembre 31, 2014, 04:56:09 PM
 :laughter-485: allora quando salirai in continente te ne offrirò una.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 05:25:45 PM
Accetto con vivo e vibrante entusiasmo... se sopravviviamo: siamo assediati da un branco di lupi affamati, abbiamo chiesto aita e attendiamo il soccorhuomo.
Verso mezzogiorno - dopo la bufera - sono andato a governare gli animali, ho trovato per strada dei pinguini che piangevano dal freddo, ho cacciato a calci in culo un orso bianco che voleva ripararsi nel capannone di Oddo, il quale - però - è felice, gli sembra di esser tornato al paese natio...

(http://s17.postimg.org/muzx8nlcr/P1060581.jpg) (http://postimg.org/image/muzx8nlcr/)

(http://s16.postimg.org/hn9vilxu9/P1060577.jpg) (http://postimg.org/image/hn9vilxu9/)
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: max - Dicembre 31, 2014, 06:49:19 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 01:27:47 PM
Paqui: union sistema con principi d'equitation franzose cioè leggierezza, cioè gran precisione sul lavoro piano
(...)
Poi il discorso montar bene o male è puramente accademico contro i risultati.

I suoi risultati sono stati nel salto ostacoli, lasciamo perdere il lavoro in piano, se si presentasse in rettangolo in quel modo non prenderebbe nemmeno due. A lui interessavano i temi dell'addestramento francese, soprattutto la leggerezza e le flessioni e li ha interpretati a modo suo.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: milla - Dicembre 31, 2014, 07:04:47 PM
Incredibile! Noi abbiamo dovuto rinunciare ad andare a sciare per Natale causa mancanza neve, se lo sapevo venivamo a sciare in Sicilia.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 01, 2015, 02:35:24 AM
Citazione da: max - Dicembre 31, 2014, 06:49:19 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 31, 2014, 01:27:47 PM
Paqui: union sistema con principi d'equitation franzose cioè leggierezza, cioè gran precisione sul lavoro piano
(...)
Poi il discorso montar bene o male è puramente accademico contro i risultati.

I suoi risultati sono stati nel salto ostacoli, lasciamo perdere il lavoro in piano, se si presentasse in rettangolo in quel modo non prenderebbe nemmeno due. A lui interessavano i temi dell'addestramento francese, soprattutto la leggerezza e le flessioni e li ha interpretati a modo suo.

Per me era lovvio che la precisione del lavoro in piano era propedeutica (che bella parola, la usano quasi tutti i gambegambe... chissà perché) al s.o. il Nostro - in equitazione - di quello si è occupato sia dalla sella che dalla sedia.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 04, 2015, 03:56:12 AM
Jean d'Orgeix,  in realtà si chiamava Jean-François de Thonel ed era ilquinto marchese d'Orgeix;
conosciuto col nome d'arte di Jean Paqui quando era un attore di successo di cinema e teatro: chiamato il cavaliere d'Orgeix quando gareggiava a cavallo e soprannominato l'Africano Bianco quando si trasferì nell'Africa Nera per organizzare di battute di caccia grossa.

Dato che aveva tanto tempo libero (sic), si dedicò anche all'aviazione, diventando campione di Francia dilettanti nel volo acrobatico, e alle corse automobilistiche, nel frattempo si sposò 3 volte ed ebbe tre o quattro figli; pare che il suo primo divorzio fu causato dal fatto che il Nostro dormisse con un giaguaro ai piedi del letto, e la sua signora gli avesse dato questo out-out: o me o la pantera: scelse la pantera.

Siccome la sua vita era troppo monotona si impegnò anche in politica: di idee monarchiche, fu la guardia del corpo di Charles Maurras: un fascistone era l'intellettuale  teorico del movimento nazionalista monarchico francese; dopo la guerra, fu tra i fondatori del Front National e più volte candidato in quelle liste, fu tra i primi a scagliarsi contro la burocrazia dell'Unione Europea.

A più di 70 anni, con sua moglie Nathalie (ottima amazzone) e il cagnolino Bobby  partì - con un piccolo gommone - da Marsiglia  per arrivare a Calcutta dopo oltre 13.000 km di crociera...

Perché questa presentazione?
I grandi cavallerizzi sono stati dei missionari tutta casa e lallo, dei monomaniaci dell'equitazione è pur vero che qualcuno, come Caprilli, si dedicava - con viva e vibrante soddisfazione - anche ad altri sports da camera, ma in fondo, sempre di monta si trattava!

Dunque, d'Orgeix - sotto questo profilo - è una eccezione, sebbene fosse nato in un ambiente dove il lallo era di casa, si dedicò all'equitazione sportiva/alle competizioni per soli 7 anni... ma in quei 7 anni fu un'ira di Dio!
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 06, 2015, 04:02:31 AM
Prima di tentare di capire J. d'Orgeix come maestro di equitazione e il suo sistema, beccatevi il suo biglietto da visita:

Questo è il palmares di J. d'Orgeix come cavaliere in un periodo di soli 6 anni con più di 70 cavalli diversi:
98 vittorie in Gran Premio internazionali (Roma, Parigi, Ginevra, Londra, ecc.)
10 primi premio miglior cavaliere CSIO
8     "          "       nelle Coppa ddelle Nazioni
45 vittorie in Gran Premio nazionali
18 vittorie in gare di potenza
medaglia di bronzo alle Olimpiadi del 1948 Londra.
Incalcolabile il numero dei suoi piazzamenti.

Queste sono le principali vittorie ottenute dalla squadra nazionale francese di s.o. con il Nostro alla sua direzione
10 Gran Premio.
2 gare di potenza
4 premi CSIO al miglio cavaliere.
5 Coppe delle Nazioni
Medaglia di bronzo ai campionati d'Europa 1975
Medaglia d'oro alle Olimpiadi di Montreal 1976

Ora sarebbe necessario l'elenco dei suoi aglievi che si sono distinti
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 07, 2015, 03:01:37 AM
Da quanto vedo l'elenco dei suoi aglievi diretti o indiretti è sterminato, meglio riportare le parole di P. Durand: i principi fondamentali di d'Orgeix li ritroviamo in tutti i top raiders moderni.

Lpvviamente, più si hanno risultati, più il coro dei criticoni si infittisce: cavaglieri rigidi, dorso del lallo rigido, assetto da monta uestern, etc etc. ma tuto ciò era conseguenza dei principi d'Orgeix, quali sono questi principi?

Equilibrio del lallo spostato all'indietro, obbedienza assoluta al minimo tocco di gamba o azione di mano,  lallo leggiero con incollatura alta e anche basse propulsive, cavagliere decontratto in grado di agire per allungare accorciare l'andature sopratutto con l'assetto, tutto ciò ottenuto partendo da un suo detto: io non addestro i lalli li educo, affermazione che provoca certamente una immediata  eccitazione ad Alex et compagnucce... poi vi spieco.

Adesso voglio segnalarvi come d'Orgeix - nonostante i suoi successi - fu trombato dai politici:

Salon du cheval 1976... JDO è stato appena esonerato dal suo ruolo di allenatore della squadra nazionale di s.o. francese e rimpiazzato da un fellone, un suo amico che la sera prima gli aveva assicurato telefonicamente che mai avrebbe preso il suo posto... praticamente gli disse: stai sereno.
In Francia, questi amici li chiamano felloni, in Itaglia: rottamatori...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Gennaio 07, 2015, 10:08:35 AM
Niuna eccitazione, diffido della parola educazione da quando ho trovato un capitolo del notissimo prof. Gaetano Cantoni intitolato "Educazione del baco da seta (https://it.wikisource.org/wiki/Pagina:Cantoni_-_Trattato_completo_di_agricoltura,_1855,_I.djvu/609)"  :horse-wink:

CitazioneLa differenza d'opinione sull'educazione del baco da seta è tale e tanta fra i pratici, che chi fosse novizio in questa faccenda, non saprebbe a chi dar retta per imparare...

In breve, mi pare che la vicenda tecnica di d'Orgeix si possa riassumere in "la rivincita del culo di piombo". O sbaglio? Ma tanto mi interessa poco: più monto, più la mia consapevolezza di sapere poco o nulla si radica, e più mi accontento di quel poco. Le giovini ragasse però dovrebbero farci qualche pensiero e approfondire parecchio.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 07, 2015, 01:47:12 PM
Hai ragione, il prof. Cantoni ha ragione.

Questo non ci impedisce - nel caso fossimo interessati ai bachi -  di approfondire/di valutare da noi stessi se est meglio tenere i bacarozzi all'ombra o alla luce, al freddo o al caldo.

Tornando al Nostro - lovviamente - la sua tennica non mi interessa affatto direttamente... direttamente/praticamente non me ne interessa più alcuna; ma come conoscenza/come cultura personale,  la mia curiosità mi sprona a capire quello che ha fatto d'Orgeix ma anche quello che fanno i mandriani colombiani e i pastori mongoli.

Curiosamente l'educazione di d'Orgeix propone - pur servendosi dell'assioma - qualcosa che va nella direzione della tua utopia, e titola un suo libro con ciò che - come sai - vado predicando da una vita: Addestrare è Facile... devo comprarlo!!



Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 11, 2015, 04:47:32 PM
Intanto beccatevi questo:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/01/jean-dorgeix.html
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 14, 2015, 01:51:29 PM
Come dissi, ho ordinato il libro di d'Orgeix nel sito Amazon, comunque, per il sollazzo del mio amico Alex, d'Orgeix - dai videii che ho visto -  imposta il lavoro sulla ripetizione reiterata e programmata di un determinato exercitio sia esso una flessione che la battuta del salto, partendo dal facile al difficile... e come se no?

Il suo scopo è ottenere una risposta incondizionata al comando del cavagliere, in effetti anche Raabe faceva qualcosa del genere... ricordate il suo lallo che salta giù in mare da 16 metri, mentre gli altri si rifiutano?

Bene, il lavore è semplice ma si abbisogna di duo conditione: sapere ciò che si vuole ed esser costanti, fare poco ma ogni giorno alla stessa maniera, allo stesso posto, con gli stessi aiuti.

Appenna arriva il libro sarò più preciso: addestrare è semplice, facile perfino, ma...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Gennaio 14, 2015, 04:46:35 PM
Il secondo principio di ogni buona equitazione: procedere un passo alla volta. Cosa non facile per l'addestratore; l'importante è che sia facile per il cavallo. L'addestratore deve facilitargli le cose, ossia:  deve aiutare  :horse-wink: il cavallo. Se non lo si sa aiutare è meglio non aiutarlo (Grisone, 1500 e qualcosa).
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 14, 2015, 09:09:51 PM
Come sai, il lallo addestrato all'alta squola non deve rispondere alla rutin che è riservata all'equitatione comune: parole del Generale, d'Orgeix - da quello che ho capito dall'ascolto dei videii - usa la rutin proprio per condizionare il lallo , in maniera tale da avere risposte automatizzate/incondizionate.

Se  chiediamo al lallo di fare un passo di lato alla parola Pippo per sole 10 volte ogni giorno, in tre mesi, il comando Pippo è stato dato per circa 1000 volte, dunque, il lallo sarà condizionato e in qualsiasi situescion, ad ogni momento, alla parola Pippo farà un passo di lato, mi pare una strada molto vicina a quella da te teorizzata/auspicata: addestramento senza punizioni...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: max - Gennaio 14, 2015, 10:05:39 PM
Possedevo/possiedo quel libro, mi riferivo difatti a quello quando ti chiedevo se avevi mai letto d'Orgeix!
Come dissi, leggendolo non si può fare a meno di dargli ragione, ma poi sono arrivati i videi...... mah, sarà che sono troppo accademico....
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Gennaio 14, 2015, 10:32:34 PM
La parola "condizionamento" fa pensare troppo al "condizionamento classico" perchè detta senza specifiche mi convinca. Non homai negato che l'abitudine (modalità di apprendimento primitiva) e il condizionamento classico (un po' meno primitiva) abbiano un ruolo, ma secondo me la modalità di gran lunga più importante è il condizionamento operante, detto anche "bastone e carota". Con tutti i suoi variabili dosaggi dei due ingredienti: ma il meccanismo è identico e i principi sono gli stessi.

Detto questo, la questione premi-punizioni mi sta stufando quasi come quella ferri/non ferri,quindi mi scuserai se diraderò ancora di più gli interventi. Ormai l'equitazione sta diventando, come forse avrebbe dovuto essere fin dall'inizio, una questione fra me, e i cavalli che avvicino o che monto.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 15, 2015, 02:29:31 AM
Apro una parente: ... Ormai l'equitazione sta diventando, come forse avrebbe dovuto essere fin dall'inizio, una questione fra me, e i cavalli che avvicino o che monto.

Hai ragione, così disse anche Moahmed quando gli feci notare che non era bello costringere sua moglie a portare il burka: è una questione fra me e lei.
Fu la stessa risposta di Pamela, quando le dissi che forse era meglio accudire suo marito piuttosto che dedicarsi alla lepdens: è una questione tra me e lui.

Lovviamente solo un mentecatto entra in queste situazioni perché la risposta è - giustamente - quella: è una quistione tra me e lui/e lei/e loro.

Ma se si decide di partecipare/di condividere/di arricchire e arricchirsi col confronto contribuendo alla laif di un foro allora la quistione est aperta.

Chiusa parente.

Come dissi, consideravo JDO un postcaprilliano come tanti altri, invece ha uno spessore tutto suo confortato dai risultati.
Si è dedicato al s.o. ma - certamente - avrebbe eccelso in qualsiasi disciplina equestre.

Purtroppo - data la barriera linguistica - perdo molto di quelo che dice nei videii (perciò ho comprato il buk) ma la maggior parte dei gambegambe itagliani ignora completamente JDO anche se i suoi precetti gli arrivano indirettamente.

Comunque credo che un "accademico" possa trovare du bon in d'Orgeix come in Brenneman tutto sta a non esser settari, la sola distinzione da fare - secondo me - è tra i maestri in buona o in cattiva fede: uno che ti proponie il carrot stick a 28 euri non può essere in bonafede.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: max - Gennaio 15, 2015, 12:39:18 PM
 :mrgreen: gia!

JDO est bono et benedictus in quello che dice e quello che scrive, un po' meno come lo fa e come lo fa fare IMHO. Certo se il suo scopo sono "solo" i risultati.... tu dirai "avercene" di risultati!
Hai ragione, ma quei cavalli dalle schiene concave, quei cavalieri seduti sul water.... non riesco a digerirli...

Professava l'estensione dell'incollatura e le flessioni, questo è bene, però poi accettava quel modo di stare in sella (dovuto anche, bisogna dirlo, alla concezione delle selle da salto che ti portano ad avere quella posizione) e poi faceva rilevare l'incollatura per raccorciare le andature, cosa che fatta come diceva lui, dai filmati, alla fine porta a montare sempre col cavallo con la testa per aria.

I risultati, facendo così, arrivano non lo nego. Alzare la zucca ai cavalli per controllarne l'andatura funziona, ma la correttezza dell'addestramento va completamente perduta. E' proprio sbagliato il modo di mettere in pratica la cosa, che lui chiama sì correttamente "rilevare la base dell'incollatura", ma di fatto vedo che non rilevava la base: rilevava la testa.

Il concetto corretto di "rilevare la base dell'incollatura" è più sottile del semplice tirargli sù la zucca e riguarda le tecniche per far "risalire il garrese": la base dell'incollatura/garrese risalgono ma la testa si protrae in avanti/scende, solo così il cavallo lavora correttamente, ed è abbastanza complicato metterlo in pratica bene. Motivo per cui JDO probabilmente non approfondiva, o forse solo non gli interessava.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 15, 2015, 02:40:17 PM
Come al solito d'Orgeix non ha inventato nulla di nuovo, ha adattato alle sue exigentie (s.o.) un mirabile concetto espresso da un "fusionista", che per questo atteggiamento fu preso a calci nelle gengive da L'Hotte: il comandante Duthil già capo cavallerizzo a Saumur.

Lui predicava di lavorare il lallo in distensione per poi manmano raccoglierlo sollevando l'incollatura, era avanti di almeno cent'anni.


Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Gennaio 15, 2015, 03:38:50 PM
Tanto per capire; riflettendo sulle meravigliose immagini di Sustainable Dressage, qui: http://www.sustainabledressage.net/collection/true_collection.php#lifting, capisco cosa significa "rilevare la base dell'incollatura" ma non riesco a capire se osservando il cavallo, e in particolare il profilo tra garrese e incollatura visto di lato, si riesce a vedere che stanno agendo i muscoli giusti. Ovviamente, di "sentire" dalla sella questa cosa, per quanto mi riguarda, proprio non se ne parla  :dontknow:
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 17, 2015, 01:17:37 AM
Fatta eccezione per le cape che hanno il hulo radiologico, la giente normale si affida agli specchi o a persona capace da terra che indica e corregge.

Se sei Oliveira o hai fatto bella equitazione per 40anni allora capisci/senti anche il rilevamento della coda, non è roba per noi... non è/non è stata roba per me.

Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: max - Gennaio 17, 2015, 10:52:01 AM
Mai porsi limiti.

All'inizio però bisogna associare le sensazioni ai dati di fatto.

Dunque sì agli specchi, sì alle telecamere (oggi esistono anche 'torrette automatizzate' che seguono il cavaliere in campo senza dover per forza smaronare l'amico/la mamma/la fidanzata) ma io NON mi fiderei mai completamente della persona capace da terra, perché ogni persona ha le sue idee mentre uno specchio o una telecamera fanno il loro lavoro in modo secco e pulito, al limite ci vogliono l'uno e l'altro per farsi un'idea reale di cos'è o cosa non è. Troppe volte ho visto/sentito commenti del maestro da terra non corrispondere affatto alla realtà.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Gennaio 17, 2015, 12:33:49 PM
Non mi sono spiegato: io non voglio accorgermi del fatto che il cavallo che monto rilevi l'incollatura; non mi pongo questo obiettivo, voglio capire come vedere se un cavallo  montato da altri la rileva. Posso guardare qualcosa di semplice?
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 17, 2015, 02:18:11 PM
Anche se avessi voluto ignorare i limiti, quelli si son fatti vedere imperiosamente, uno dei fattori fondamentali della buona equitazione è la costanza et la disponibilità di tiempo.

Stranamente, ho lavorato tutta la vita, sicuramente ho dedicato ai lalli il tempo sottratto al riposo, ai mie figli, a mia moglie.

Quando il tempo c'è stato sono sopraggiunti altri ploblemi, detto questo, qualche piccola soddisfazione me la sono presa, ho fatto un paio di volte la Sicilia costucost quando non c'erano telefonini et fuoristrada al seguito e ho ammaestrato qualche lallo a fare cose simpatiche, solo da poco- una ventina d'anni - ho approfondito leggiendo e osservando.

I ricordi miei più belli sono di quando facevo sella all'alba e tornavo al tramonto, mi dicevano: ma come... ti azzardi a fare tutti sti km da solo?
Solo? Non vedi che siamo in due? Io e il mio cavallo?

Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 22, 2015, 03:19:38 PM
Mi è arrivato il libricino di JDO, l'ho letto d'un fiato, nulla trascendentale, nessuna novità svelata, sono appunti spiccioli di un grand'uomo di lalli, che rivelano il suo approccio coi lalli, appunto... commovente la "risposta" a futura memoria di suo figlio, bella la prefazione di sua moglie Natalì.

Come tutti i grandi innovatori - in un ambente conformista e conservatore come quello dei lalli - è stato duramente denigrato dai "maligni" e dai "superbi"; era veramente un eccentrico, uno strano tipo, penzate che credeva nell'onore, nella lealtà e nell'onestà...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Gennaio 31, 2015, 03:19:21 AM
Chi fosse interexsato, può leggersi la honclusione beccando questo linco:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/01/jean-dorgeix.html
Titolo: Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 02, 2015, 02:34:20 PM
Per le rafasse che amano l'arte:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2015/02/delacroix.html
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Marzo 30, 2015, 11:09:26 PM
Amazonato "Dresser, c'est simple"
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 31, 2015, 12:13:30 PM
Come dissi, niente di particularmente novo nel librello... per uno che cognosca Baucher et compagnucci.

Novissimo/unico est lo stile, in genere, chi scrive di equitatione lo fa mettendosi/ergendosi da una torre eburnea per dispenzare stille del suo sapere a noi modesti et ignioranti cavallisti.

Il giolivo experto scriptore, crede che, quanto più complicata et oscura sia la sua esposizione, tanto più sarà preso in consideratione da noi ragasse novelle...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Marzo 31, 2015, 12:31:34 PM
Non sarà una lettura facilissima, visto che il francese lo leggo "ad orecchio" ed è noto che per leggere sono più efficenti gli occhi  :horse-wink:; mia moglie lo conosce, ma forse poco nella terminologia equestre. Mettendoci insieme e con qualche aiutino, vedremo.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Marzo 31, 2015, 02:16:02 PM
Se vuoi un aiuto son ben a dispositione, il librello di JDO è diventato un mio veritable livre de chevette (un libro da comodino), appena arrivato l'ho letto in un'oretta, poi l'ho riletto e ora è là  - ogni tanto - lo riprendo e lo riguardo saltando di palo in frasca.

Porgi i miei omaggi alla tua gentile signora.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Aprile 02, 2015, 08:06:12 AM
Arrivato a tempo di record!

Commento 1: a peso d'oro, eh.... per venti euri mi aspettavo qualcosa di più "corposo".  :horse-wink: Ma dalla prima occhiata mi pare molto interessante. Sarà una gran fatica scartare tutte le considerazioni di JDO che mi danno ragione, alimenterebbero solo la falsissima presunzione di aver capito qualcosa, e riflettere seriamente su quelle che mi danno torto.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 02, 2015, 12:42:08 PM
Bah... ci sono dei mallopponi di 12 kili a 15 euri - ottimo il rapporto corposità prezzo - dei quali l'autore stesso non è in grado di spiegare ciò che ha scritto/ciò che ha tradotto.

Queste pubblicazioni - dall'ottocento in quà - hanno creato il mito che: Addestrare è complicato...è difficile.





Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: max - Aprile 02, 2015, 02:10:16 PM
Bisognerebbe tradurre il libretto di JDO e darlo alle stampe
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 02, 2015, 02:19:29 PM
JDO dopo aver rivisitato/stravolto/riammodernato Baucher, si genuflette et gli - giustamente - tributa MAXIMI HONORI.

In Itaglia, siamo ancora al tentativo di riesumare Caprilli in purezza... ma che andasero a dar via i ciapp!!
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Aprile 02, 2015, 04:40:22 PM
Un libretto da meditazione, quindi; ha anche una bella storia - appunti personali, pubblicati postumi con il minimo possibile di manipolazioni.

Prima scoperta, i significati diversi di dresser in francese, che "suona", nell'insieme,  un po' come il nostro raddrizzare in senso sia letterale che figurato. Un caso classico in cui la traduzione addestrare rende sì il significato proprio per l'animale, ma non rende per nulla il "colore" della parola originale. Curioso che per l'animale sia elencato il significato "dompter" anche lui - per i vari significati - più simile a dominare che a domare; infatti dompter=au sens figuré surmonter une passion, dominer un sentiment, come noi diciamo che "dominiamo una passione" e non diciamo "domiamo una passione"
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 02, 2015, 08:35:43 PM
dresser in franzose significa un mucchio di altre cose, tra l'altro - in cucina -  apparecchiare, preparare, condire....

Questo significatio: condire lo troviamo anche in inglese nella parola dressed - condito; undressed - scondito, ma dressed vuol dire anche vestito e undressed spogliato; di quà la memorabile gag di Stanlio che - come finto cameriere - deve servire l'insalata a tavola undressed, non condita, lui capisce che deve servire l'insalata svestito; da questo gioco di parole ecco la gag:

https://www.youtube.com/watch?v=HmsBEZ47FT8

Per tornare ad addestrare, in itagliano, l'etimologia è render abile/render capace/render destro etc. etc. plobabilmente pereché la maggior parte degli homini usa la destra abilmente la six meno...

Se - invece del libro - peserai e darai un valore a ciascuna proposizione di JDO, ti renderai conto che quei venti euri son stati spesi bene... anzi son pochi.

Un foulard di Hermes non può costare come una sciarpona cinese... o no?
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: Bubba - Aprile 03, 2015, 06:21:13 AM
Io avevo letto ( Mazzoleni) che addestrare derova da render dedtro, ovvero vincere con l' addestramento la naturale asimetria del lallo ( di solitopiu' agile a sinistra) e renderlo ugualmente agile alle due mani. Se sia vero non lo so
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: crazycat - Aprile 03, 2015, 08:08:21 AM
Citazione da: Bubba - Aprile 03, 2015, 06:21:13 AM
Io avevo letto ( Mazzoleni) che addestrare derova da render dedtro, ovvero vincere con l' addestramento la naturale asimetria del lallo ( di solitopiu' agile a sinistra) e renderlo ugualmente agile alle due mani. Se sia vero non lo so

Estranea al discorso generale della discussione ma interessata all'etimologia un po' per curiosità e un po' per mestiere (sono traduttrice freelance dallo spagnolo e dall'inglese), ecco cosa riporta il DELI, Dizionario etimologico della lingua italiana, di Cortelazzo e Zolli (Ed. Zanichelli, 2008):

(http://s8.postimg.org/xtpm7h0e9/addestrare.jpg) (http://postimg.org/image/xtpm7h0e9/)
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Aprile 03, 2015, 08:22:19 AM
Non ne usciamo, stante l'ambiguità della parola destro in italiano (lateralità oppure destrezza). In ogni caso, permettetemi di dire che la tolleranza di Raffaele sugli OT è grande, ma avvicinare Mazzoleni a JDO potrebbe essere troppo perfino per lui.  :horse-wink:
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 03, 2015, 10:08:46 AM
Già, secondo Gaetano Basile, destriero deriva da: dare la destra, cioè il lallo che era addestrato a girare a sx per fare in maniera che il cavagliere potesse menar mazzate colla dx; all'uopo - in addestramento - gli si fissava una falsa redine tirante perché girasse a sx.

Il ploblema, per noi ragasse di oggi, è che ci son troppi dentisti, avvocati, ginecologi amanti dei lalli che una mattina si alzano e dicono: non c'ho una minchia da fare, scrivo un libro sui lalli, e lo fanno come se nessuno - prima di loro - avesse mai affrontato il ploblema.

Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Aprile 03, 2015, 10:46:17 PM
Aimè.... nemmeno JDO sfugge alla ippocrisia, Dice "forza" quando dovrebbe dire "dolore"; L'Hotte, con il suo crudo assioma,  resta insuperato come totale onestà intellettuale.

E' ridicolo pensare che un uomo possa vincere o costringere un cavallo con la forza.... la forza, applicata e moltiplicata con  appositi e ben studiati strumenti, costringe il cavallo non per se stessa, ma per il dolore che provoca.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Aprile 04, 2015, 09:29:41 AM
Una frase di JDO - dove dice che il valore di un metodo si deduce dai risultati - mi fa pensare alla differenza fra cavallerizzi (nel senso di cavalieri eccellenti) e maestri: il metodo dei cavallerizzi si giudica dai loro risultati ; il metodo dei maestri dai risultati dei loro allievi.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 04, 2015, 11:49:41 AM
"Ecco, una delle ragioni del mio "innamoramento" è proprio questa: Paquì - a parte il metodo - ha un palmares strabiliante ed una marea di aglievi che hanno primeggiato a livello mundial.

Non ho approfondito, ma mi pare che il Nostro usa la parola forza a ploposito, nel senzo che la usa nel contesto della prova di forza che fecero i nostri antenati per "sottomettere" il lallo nella fase di doma...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Aprile 04, 2015, 11:50:35 PM
Ci ho pensato portando a spasso circa 80 kg di cani (2). Tirano insieme come un bassotto ben educato :-)

"Dolore", nell'assioma, è corretto; e di certo usando la forza con gli strumenti a cui si riferisce l'Hotte causa dolore. Ma ci sono altre tecniche che non usano questi strumenti, e che non causano dolore fisico eppure causano sofferenza, che ha una sfumatura diversa, comprende meglio anche il dolore psicologico . Quando si parla in generale, forse sarebbe meglio dire sofferenza: si capirebbe meglio come certe tecniche funzionano. Ad esempio, la tecnica di incitare alla fuga in tondino, dove fuggire è impossibile.

Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Aprile 05, 2015, 03:07:04 AM
Il tondino, per un animala claustrofobico come il lallo, è il peggior strumento di tortura.

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/05/giorni-fa-sono-stato-castellammare-del.html

Poi, col tiempo, il dolor del morso/le sofferenze del tondino vengono "gestite"/vengono evitate dallo lallo obbedendo al giolivo ometto.

Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Aprile 07, 2015, 06:54:52 AM
In memoria di JDO, e osservate le sue immagini mentre monta nella maturità,  ho accorciato le mie staffe di ben due buchi stravolgendo la mia posizione in sella. All'inizio è stata una tragedia, poi me ne sono dimenticato e le cose sono andate meglio.  :horse-wink:
Il trotto però resta molto più macchinoso e faticoso di prima.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: max - Agosto 03, 2015, 10:37:52 PM
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Agosto 04, 2015, 11:34:08 AM
Capisco un decimooooooo!  :vfncl:

(PS: ho rimesso la lunghezza delle staffe come mi va comodo, mi sono stufato della macchinosità del trotto con le caviglie fuori verticale)
Titolo: L'equitazione del gomito...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 10, 2016, 12:19:59 AM
Questo video è dedicato ai gambegambe e ai gomitolisti in particolare.

Il video completo si appella: 30 jours d'équitation avec j. d'orgeix... non l'ho trovato!
Sarebbe da recuperarlo e farlo vedere "per legge" a tutti gli ostacolisti itagliani... è curioso come il Nostro dica quasi le stesse parole di Alex per quello che riguarda il contatto di gomito...

Citazione da: max - Agosto 03, 2015, 10:37:52 PM


Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Settembre 10, 2016, 12:31:40 AM
Non capisco se stai scherzando o parlando seriamente.... e non posso verificare perchè non capisco minimamente il franzose. In ogni caso, nulla mi farà abbandonare le mie braccia "naturalmente pendenti", ma devo provare la presa JDO delle redini che mi interessa molto, purchè riesca ad adattarla all'uso di una sola mano. Probabilmente una redine sul mignolo e l'altra sul medio.... dovrei farcela. Domani provo.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 10, 2016, 12:35:13 AM
Sono seriosissimo, ma tu non hai il suo librello?

L'hai capito? L. te l'ha tradotto? Te lo ha tradotto bene?
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Settembre 10, 2016, 10:00:54 AM
Mi  fai sentire in colpa. L'ho letto e ne ho apprezzato vari punti; ma mi perseguita l'immagine di quell'orrendo modo di trottare, che lui pratica e che insegna, non riesco a vincere una specie di viscerale disgusto.....

La cosa diventerebbe interessante se riuscissimo a separare nettamente metodo di addestramento/dell'istruzione  e contenuto dell'addestramento/dell'istruzione; se riuscissimo a farlo capiremmo, forse, cosa c'è di comune in ogni buona equitazione (il metodo) senza badare alle millanta differenze di contenuto. Riguardo al metodo, quella frase di Oliveira che hai citato ieri contiene almeno il 90% di quello che, secondo me, è veramente importante; concedo all'assioma il restante 10%  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 10, 2016, 03:07:25 PM
Allora non hai capito una beata, Oliveita usa la briglia, indossa gli speroni alla Oliveira - tanto di moda - quanto di più doloroso ci sia in fatto di speron... se non bastasse ha in mano un lieto frustino....

Ora, o diciamo che il più grande cavallerizzo del XX secolo portava questi orpelli per bellezza oppure se necessario li usava comilfo!

Detto questo tutti i cavallari:  se basta la voce non usano lo speron, se basta lo speron non usano la frusta... e sottolineo cavallari!

JDO è quelo che più si avvicina a dare una (parziale) alternativia all'assioma, se hai letto il librello lo avresti dovuto aver capito...
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Settembre 10, 2016, 04:06:33 PM
Portasse pure qualsiasi strumento di tortura, il principio è sacrosanto:

CitazioneIl cavaliere dotato di tatto ricompensa
al più leggero cenno di obbedienza;

e se questo è il risultato descritto onestamente:
Citazione
quando chiede di nuovo,
il cavallo risponde con calma,
fiducia e piacere


il punto focale non è l'assioma, ma piuttosto il "principio di Raabe". Cosa di resti a uno di noi che dicesse che il cavallo può rispondere "con piacere"? Il tuo sarcasmo sarebbe inconteniboile; lo dice un qualunque Oliveira, e ti  va bene.  :horse-wink:
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 10, 2016, 04:30:00 PM
Cara figliuola: Il cavaliere dotato di tatto ricompensa al più leggero cenno di obbedienza; questa è una precondizione, è sottinteso, savasandir, è lovvio, è una lovvietà... se si discute tra ragasse con un minimo di pratica e sanno di bona equitatione.

Se invece credi che stai parlando con una pulzella che da sei mesi frequenta un gambegambe, hai raggione a sottolineare tutto ciò...

Ricordati che Raabe - che era leggiermente picchiatello - fece annegare il suo lallo pereché il bestio gli obbediva talemente volentieri che si buttò da 16 metri d'altezza nel Mar Nero al "soffio dello stivale"... lovvio che fu un incidente, ma il gesto fu talmente apprezzato dal comandante del contingente inglese che gli regalo un ottimo cavallo bardato con finimenti di gran qualità. Raabe - per la bravata - si fece un mesetto agli arresti ma ostriche e champagne e segnorine... il minimo sindacale per la figura di mierda che aveva fatta fare agli alleati inglesi!!
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Settembre 10, 2016, 05:30:16 PM
Il nostro maggiore contributo qui  è quello di rendere veramente ovvie, per tutti, le "ovvietà", le cose di base su cui tutti indistintamente dovrebbero essere d'accordo - cosa che non vedo affatto.

Ho dovuto aspettare molti anni per incontrare  uno che mi facesse il mazzo sul rilascio istantaneo e completo della tensione non appena il  cavallo abbozza una risposta giusta. E quei bischeri del clicker me ne hanno fatto capire le ragioni e il meccanismo. Pewr anni non è stata un'ovvietà; e stata una cosa mai sentita.

A me interessano quelli che sono ancora nella situazione in cui ero io; perchè so che sono tanti, ma purtroppo sono timidi, e non hanno coraggio di ammetterlo.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 10, 2016, 10:30:31 PM
Abbiamo due missioni diverse, la tua posizione missionaria  :icon_eek: è volta a sanare le ignioranze anche elementari di noi ragasse, compito che dovrebbe esser assolto dai gambegambe e dai lieti librelli a partire dal "Manuale del Piccolo Cavagliere".

Per lo vero, essendo una pecora nera/un lupo solitario, la posizione del missionario non mi si addice molto, forse è melio definirmi un provocatore, un animatore, un sollecitatore, uno che fa penzare... mi sono accorto che la ippocrisia regna sovrana nel mondo dell'equitazione, e, collo arrivo delle femminelle belle è aumentato in maniera insopportabile.

La stragrandissima majoranza di noi ragasse è solo di passaggio nel mondo equestre, questo i gambegambe lo sanno benissimo, e si comportano di conseguenza; secondo JDO il 60% degli aglievi lascia durante il primo anno, lui dicieva che è troppo pereché l'approccio pedagogico - in Francia -  è sballiato... in Francia è sbagliato!
Titolo: ma che colpa abbiamo noi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 11, 2016, 10:41:33 PM
https://www.youtube.com/watch?v=ZeVZdUlVUvY

Passione di Donne - alla ricerca di se in compagnia del cavallo - Robera Ravello - ed. Equitare.

In questo librellino l'autricie - "cretina maxima" - oltre a dire/ scrivere, sola donna in Itaglia, che: .... nella donna che ha ploblemi a raggiungere l'orgasmo, il piccolo rotto può essere una buona pratica per entrare in contatto con la propria zona genitale, imparare a sentire e a rilassarsi ... traduco: si può lietamente masturbare, scrive:  ... in generale - le donne non si interessano di manuali tecnici di equitazione, preferono argomenti come il "benessere del lallo"...  ivi compreso
- aggiungo io - tutte le nueve minchiate tese ad eliminare quelo che loro ritengono dannoso per lo lallo: imboccature, ferri, selle con arcion etc. etc.

Ora, caro Alex, dato che la quasi totailtà degli utanti del lallo è donna, che colpa - da due estremi lontanissimi - abbiamo noi della attuale situescion?
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: max - Agosto 03, 2017, 03:26:36 PM
Tornando in topic...

Non mi ricordo se avevo già linkato da altre parti il "video della discordia", vale a dire un video che avevo citato (in altro topic) come ulteriore motivo del mio leggero disgusto riguardo "JDO in pratica". Casualmente youtube me lo ha riproposto...

Eccolo:
https://youtu.be/EG1Y89R2lFw (https://youtu.be/EG1Y89R2lFw)

Ora, non lo commento perché se no mi dite che non ho rispetto per un grande che ha vinto e ha fatto vincere tanto, però..... mah..... io (soprattutto verso la fine) vedo solo segare in bocca (con leggerezza, percarità), dare tironi (quando ce vo' ce vo'), tenere il cavallo rovesciato per tutto il tempo e stare scomposto in sella.... ah scusate, alla fine l'ho commentato lo stesso... sono un vero irrispettoso!
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: PokerFace - Agosto 03, 2017, 03:57:16 PM
a me che sia brutto da vedere (e senz'altro lo è) non frega un cappero.
però vedo dei rischi in quello che fa.
basta guardare negli alt e nei passi indietro.
otterrà sicuramente un cavallo rispettoso della mano e della gamba, pronto a scattare in avanti e a rallentare praticamente senza le redini. anzi, senza le redini. perchè poi sti cavalli li devi davvero montare senza redini, dopo che li hai staccati così dal ferro. dopo se sentono che chiudi le dita si inchiodano.
è un rischio, è un grosso rischio. devi essere veramente bravissimo per fare sta roba qui senza incasinarti e saltare.
nel lavoro in piano si può fare, si può fare tutto.
non so come cappero facesse a saltare così (l'unica idea è che......... non saltasse così).


e infatti ho trovato questo video
http://www.dailymotion.com/video/xxtxxm

altro che cavallo che si tiene da solo e non va sulla mano. sto qua quasi se ne frega degli interventi. la mano tira, il cavallo apre la bocca.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: milla - Agosto 03, 2017, 06:17:56 PM
All'inizio si vede un esempio di lezione alla gamba di cui si parlava in altro topic, decisamente poi il cavallo scatta al solo vento dello stivale  :chewyhorse:

Non sono in grado di commentare però quegli alt seguiti dai passi indietro mi sembrano un ottimo modo per insegnare al cavallo ad impennarsi, in effetti ad un certo punto la povera bestia accenna ad alzarsi.
Titolo: Re:Jean Paqui - Delacroix
Inserito da: alex - Agosto 03, 2017, 11:20:57 PM
A me pare che ci sia un quid che ci sfugge. Secondo Raffaele avrebbe dovuto essere evidente, questo quid; io non riesco a trovarlo; e mi secca molto.

Cosa c'è in comune fra come monta JDO e come monta un saltatore altrettanto efficace  e elegantissimo? Qualcosa di molto importante, in comune, ci deve essere per forza. Temo che siano sottili questioni psicologiche/caratteriali del cavaliere, più che questioni tecniche.

La butto là. Se fosse un profilo psicologico caratterizzato dalla totale "assenza di umiltà"? La totale assenza di umiltà è un enorme vantaggio in molte circostanze.