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Galoppare correttamente

Aperto da Col. Paolo Angioni, Maggio 05, 2012, 01:50:36 AM

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Col. Paolo Angioni

 
Un cavaliere può galoppare in due modi: seduto o in equilibrio sulle staffe.

Seduto: la base sono le natiche e il peso del busto si scarica direttamente sulla sella, il peso delle gambe sulle staffe.

In equilibrio sulle staffe: il peso del cavaliere si scarica tutto sulle staffe. Apparentemente. Perché apparentemente? Perché noi siamo sul cavallo e il nostro peso, che si appoggi alla sella o alle staffe, siccome le staffe sono attaccate alla sella e la sella appoggia sul dorso del cavallo, si scarica sempre sul dorso del cavallo. Nel primo modo si scarica direttamente. Nel secondo si scarica ammortizzato dal gioco di apertura e chiusura delle articolazioni del ginocchio e della caviglia. Le reazioni dei nostri movimenti sulla sella si ripercuotono più dolcemente sul dorso del cavallo, pur rimanendo invariato il peso che il cavallo sopporta.

Scritto questo, nei buoni manuali di equitazione si legge che il cavaliere in sella deve essere fermo. Per fermezza, in equitazione, si intende l'«assenza di movimenti inutili o involontari». Meno il cavaliere si muove, meno fastidio dà al cavallo. Si immagini lei di avere uno zaino sulle spalle che, mentre lei cammina, si muova. Le darebbe certamente fastidio. Non solo. Alla lunga aumenterebbe anche la sua fatica nel portarlo.

Un conto è avere movimenti inutili o involontari. Un conto è invece avere i movimenti che consentono al cavaliere di essere insieme al movimento del cavallo. Per esempio: nel cavaliere seduto, l'oscillazione del bacino al galoppo, avanti e indietro, come se il bacino fosse l'estremità inferiore di un pendolo e le spalle il punto, fermo, a cui è appeso il pendolo, è un movimento giustissimo, che mette il cavaliere in accordo con il movimento del cavallo al galoppo. Se questo movimento di oscillazione aumentasse oltre quel tanto provocato dalla locomozione del cavallo oppure se le spalle, che debbono essere ferme, compissero il movimento inverso a quello del bacino, il cavaliere compirebbe un movimento inutile che, inoltre, disturberebbe il cavallo.

Vuole imparare a montare seduta bene? Levi i piedi dalla staffe, lasci cadere la gambe per tutta la loro lunghezza con le punte dei piedi rivolte verso il basso, prenda con una mano la paletta della sella e la tiri verso di sé, tenga il busto d'appiombo, verticale, e spinga leggermente indietro le spalle spingendo avanti la cintura (la vita, l'addome). Sarà come incollata alla sella e, da solo, il suo corpo si metterà insieme al movimento del cavallo pur rimanendo lei «ferma».

E' chiaro? Se non lo fosse, domandi ancora.

Aggiungo che «spingere con l'assetto il cavallo» è più che altro una pia illusione. La spiegazione del perché è lunga. Se volesse conoscerla, le consiglio di leggere Capire l'equitazione di Saint-Fort Paillard. Lo trova in www.allemandi.com.

Una volta ogni tanto mi faccio un po' di pubblicità come premio per tutto il tempo che dedico al forum. Conto sulla comprensione di chi legge.
Se qualcuno potesse mettere il suo cavallo alla corda e lei potesse galoppare in circolo (almeno di 10 m di diametro) pensando soltanto all'insieme con il cavallo, senza dover badare alla direzione, facendo quello che ho già scritto, sarebbe l'ideale.