Gufare.

[raffaele de martinis]

Nobile attività che si svolge prevalentemente ai margini dei concorsi ippici, da parte di ippobabbi e amici del concorrente interessato, ma cìè anco gente specializzata a questa bisogna.

Non senza aver prima preso le chiavi in mano, avviata la mano verso il basso, sparso il sale e recitato: Uocchie e maluocchie.... ricordo l'Innominabile  bastava che dicesse: sta cavallina è veramente brava e - dopo due o tre salti - la povera bestiola inforcava una barriera e finiva a gambe all'aria col cavagliere per le terre che - data la presenza dello appena citato - si riteneva assai fortunato perché il danno si era limitato solo a quello.

Ma ci fu un episodio che è scritto a caratteri lapidari negli annali del concorso...ma questo ve lo racconto un'altra volta.