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Baucher - Sassu.

Aperto da raffaele de martinis, Gennaio 22, 2014, 03:00:34 PM

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raffaele de martinis

...e in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà...


Tempo fa una ragazza - una stupenda ragazza - collegò/mi fece collegare questo celebre passaggio della Donna Cannone alla figura di Baucher.

A tutt'oggi il suo nome suscita violente discussioni, c'è chi lo ama (io, e molti altri) e chi lo odia visceralmente...




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

François Baucher nasce a Versailles - la città della celebre scuola - il 16 giugno 1796, suo padre Pierre era un commerciante di vini, sua madre:Marie-Tèrése Lerouge casalinga.

E' assai possibile - data la vicinanza con la scuola - che il piccolo Baucher fin dalla primissima infanzia fosse a contatto e fosse affascinato da quelle meravigliose creature che sono i cavalli.

Giovinetto, Francois raggiunge a Milano suo zio che era direttore  delle scuderie del Principe di Sulmona: Camillo Borghese, ex marito di Paolina Bonaparte.

Qui il giovane, appena quattordicenne, imparò i primi rudimenti di equitazione, il lavoro di scuderia e le tecniche degli attacchi. Contrariamente alla vulgata, pare che non conobbe mai  Federigo Mazzuchelli, per il semplice fatto che questi era morto anni prima dell'arrivo di Baucher a Milano.

Alla caduta di Napoleone, Baucher - diciottenne - ritornò a Versailles, dunque, la sua prima formazione equestre avvenne tra i 14 e i 18 anni più o meno come Pluvinel che restò a Napoli dal Pignatelli dagli 11 ai 17 anni, età nella quale più facilmente si impara e si radicano definitivamente le passioni umane.

E il giovane ormai aveva l'equitazione nel sangue, si dice che attendesse per ore - nelle strade di Versailles - per veder passare a cavallo il visconte d'Abzac già cavalcante di Luigi XV che - in seguito - diventerà capo cavallerizzo della Scuola di Versailles ai tempi di Luigi XVIII.

Il Nostro, si sposa con...

A presto, intanto beccatevi sto linco:http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/12/baucher-epitaffio-peri-partisan.html
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#2
...Antonietta Haret dalla quale ha un unico figlio: Henri; si da da fare lavorando - sempre in ambito equestre - in giro per la Francia, in particolare, prende la direzione del maneggio rotondo di Antonio Franconi a Rouen, e - nella bassa stagione - dà lezioni di equitazione.

Comincia a farsi una fama e spesso monta anche 9/10 ore al giorno - tra l'altro - accompagna i suoi numerosi allievi in lunghe passeggiate nelle foreste normanne praticando quell'equitazione all'aperto che è  considerata - dalla vulgata corrente - aliena per lui.

Nel frattempo scrive il : Dizionario Ragionato di Equitazione (Rouen 1833), un'opera rivoluzionaria per il tempo, in realtà sviluppa un concetto già espresso dal Mazucchelli, infatti alla voce forze del cavallo così spiega:

Il cavaliere deve fare del cavallo uno strumento che risponde docilmente alle sue sollecitazioni. L'addestramento equestre consiste nel controllo da parte dell'uomo di tutti i movimenti del cavallo, per far questo, bisogna per prima cosa eliminare tutte le resistenze/le contrazioni istintive dell'animale che dovrà rispondere solo alle sollecitazioni apprese.

Da questo concetto, nasce la prima maniera di Baucher il suo primo metodo che - come vedremo - subirà una profonda evoluzione.

Nel 1834 Baucher tora a Parigi e si associa con Jules Charles Pellier, direttore del maneggio di Rue du Faubourg St-Martin ed entra in diretta concorrenza col maneggio di rue Duphot, diretto dal conte d'Aure, già cavallerizzo capo della Scuola di Versailles, il quale aveva organizzato quell'impianto comprando all'asta parte dei cavalli di quella scuola che era stata chiusa.

A quel tempo, Baucher si avviava alla quarantina, era nel pieno delle forze con una solida esperienza equestre alle spalle...di statura media, forse col busto troppo lungo rispetto alle gambe fortemente arcuate; il volto - segnato da una cicatrice allo zigomo ricordo di una zoccolata di un lallo - aveva un'espressione austera, il naso importante sovrastava i corti baffi alla "demi-solde"...non so bene cosa significhi, in italiano potrebbe essere tradotto: baffi alla marmittone.

Aveva uno sguardo penetrante, oscurato da un velo di tristezza; il suo carattere, di natura  umbratile e irascibile, peggiorò con l'età e per le avversità della vita.

Siamo nel XIX secolo, quello della restaurazione della monarchia e ancora pieno di conservatori che avevano vissuto l'ancien regime, dunque, le sue umili origini furono un grosso handicap per lui che d'altronde non fece nulla per nascondere le sue idee progressiste e democratiche.

La sua posizione a lallo...a presto, intanto beccatevi questo linco:
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2012/06/equitazione-sanculotta-2.html
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#3
La sua posizione a cavallo non era delle più  belle: spalle in avanti, gambe arretrate, il capoccione piegato in avanti col mento sul gilet...si diceva: Baucher monta sul ventre, d'Aure sulla schiena.

Dunque, ciò che mancava a quest'uomo che aveva mezzi fisici straordinari e un talento equestre eccezionale era proprio l'eleganza a cavallo, un pò come per Oliveira, i puristi criticano la sua posizione ma non rispondono alla domanda: è meglio essere eleganti ma innaturali o seguire la propria sensibilità...il proprio sentimento avrebbe detto qualcuno,  ed essere efficaci rilassati e sciolti ?

Appena nato il suo sodalizio con Pellier, Baucher pubblicò con la collaborazione di questi: Dialoghi sull'Equitazione,(1834) un opera bizzarra e non certo memorabile.
Nel contempo stava mettendo a punto il suo metodo e sentendosi pronto pubblicò: Raccolta Completa  dei principi Equestri (1837) dedicandosi principalmente al circo per farsi conoscere ancor di più nell'ambiente parigino.

Ottenne un ingaggio al Circo dei fratelli Franconi (Laurent e Adolphe) divenendone la stella, ma dovette dividere la fama con due eccellenti cavallerizze:Carolina Loyo e Pauline Cuzent, sorella del cavallerizzo musicista Paul il quale scrisse anche le arie musicali che accompagnavano le esibizioni di Partisan e Buridan.

In particolare, la Cuzent era davvero brava e per non creare attriti si decise che la serata fosse chiusa da Baucher i giorni dispari e dalla Cuzent i giorni pari, infatti - allora come oggi - spettava alla vedette chiudere lo spettacolo.

Questo fu forse il periodo più felice per il Nostro, tutta Parigi accorreva a vedere il suo spettacolo; Partisan e Buridan erano considerati alla stregua di artisti famosi e le loro esibizioni erano recensite sui quotidiani della capitale francese
http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2011/12/dalle-cronache-quotidiane-baucher.html
d'altronde lui non si concedeva alla platea, si comportava esattamente come quando lavorava - all'alba - solo in maneggio.

Era imbarazzato perfino nel salutare il pubblico pagante che andava il delirio per lui, pare che Laurent Franconi, si fosse impegnato - con scarsi risultati - ad insegnargli a togliersi il cappello per  salutare secondo le regole dello spettacolo.

Sono di questo periodo i suoi famosi "passi a due": lui su Partisan e Caroline Loyo su Rutler e il celebre addestramento in 27...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Mi dilungherò ancora su Baucher, lo merita, e metterò anche i suoi detrattori: i maligni e i superbi,
d'ora in poi - per via delle immmagggini aggiornerò il linco, questo:

http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/2014/01/baucher-una-biografia.html
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

riaggiornamiento con la famosa addestramenta in 27/29giorni di Gericault.

Il linco è sempre quelo.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Continaua la mia biografia con: Baucher era un lallista ?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Chi volesse pote vedere il Baucher aggiornamiento...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Segnalo che ho trovato su Internet Archive un'ottima scansione del libro di Baucher sulla "seconda maniera". Lo sto caricando su f.wikisource, anche per togliermi alcuni sfiziosi sfizi squisitamente informatici (un misto di ajax e iffy, capite a me). Per chi legge il francese, il lettore di Internet Archive è eccellente.

Il linko: https://archive.org/details/mthodedquita00bauc

Ci sono parecchi libri, ormai, su Baucher o di Baucher su Internet Archive, sia gli originali francesi che le traduzioni inglesi; c'è anche il Dizionario ragionato.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

E mentre alle fiere equestri itagliane il massimo a cui si può assistere è una maxi versione della sagra della salamella, in Francia si discute e si studia seriamente, anche di Baucher:

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

SilvyCH

caspita....quando ho visto 51 minuti mi sono detta "Ma sì, ascolto i primi minuti per capire di che si tratta".... e poi sono stata rapita.

INTERESSANTISSIMO!

Buffo poi che quello che ne sa di più e che spiega meglio sia proprio l'osteopata  :benedizione:

grazie max!

max

Ho trovato questa foto della targa commemorativa:

Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Scartabellando IA per nutrire la Giumenta, trovo, di Baucher, il libro più breve del mondo, il titolo è quasi più lungo del testo: Resume complet des principes d'équitation servant de base a l'education de toute espece de chavaux.

Ecco il testo completo. Incoraggio che conosce il francese a farne una buona traduzione.

Citazione
PREFACE.
Chaque art possède sa science.

L'art de L'équitation ne s'acquiert que par la pratique appuyée de démonstrations orales.

La science de cet art n'est profitable que pour quiconque est apte à coordonner et à discerner les effets de force qu'il transmet au cheval. La science seule peut s'écrire, puisqu'elle seule peut s'apprendre sans le secours d'un professeur : savoir en réduire les principes, est le but unique que doit ambitionner l'auteur consciencieux et de bonne foi.


Introduction
L'eau qui part de sa source produit mille ruisseaux ; il faut mille combinaisons pour en arrêter le cours, s'ils sont pris séparément; une seule suffit si l'on remonte à la source.


Il y a deux forces bien distinctes pour dresser toute espèce de chevaux : la première est une force d'opposition, la seconde est une force d'impulsion.

Il faut d'abord combattre les forces que le cheval présente, afin quil soit aisé de lui transmettre avec avantage celles qui doivent l'assujettir à tel changement d'allure ou de direction que ce soit.

Par ce moyen, plus de luttes en pure perte ni d'actes de méchanceté.

Les chevaux sont lourds à la main, ils n'ont pas la bouche dure.

L'avantage de ce changement de mot consiste à prouver que tous les chevaux peuvent être légers, et dès lors capables d'une prompte éducation, quelle que soit leur conformation, ce qui auparavant n'était pas supposable.

Le cavalier ne détermine pas le cheval, c'est ce dernier qui effectue les mouvements en raison d'une position que lui a donnée le cavalier.

C'est donc le cavalier qui dispose le cheval et parle à son intelligence ; celui ci à son tour, par cette même intelligence, exécute tout ce qui lui a été suggéré à l'avance.

Ce principe rend le cavalier plus juste envers son cheval, plus circonspect envers lui-même, puisqu'il est forcé de s'imputer les torts d'une mauvaise exécution.

La scheda sulla giumenta: http://ilcircolodellagiumentaimbalsamata.it/bibl/schede.htm#bub_gb_Ehn-CC9WA8MC



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#14


Tradotto vuol dire: "indicare e lasciar fare", è un argomento che cognosco molto bene per experientia diretta fatta con emerite teste di minchia malate di protagonismo e mi ripromissevo di affrontarlo.

In equitazionequestre la major parte di noi ragasse è tentata a fare la protagonista et molte di noi credono che l'equitazionequestre consista nel: metti una gamba là, alza la mano di ventisette cm verso nord ovest, spigni con le chiappe così e il bestio si mette alla spalla in semidentro supercazolata.

I principi di Baucher, ma anche quelli di Xenophon, di Pignatelli, di La Gueriniere, di Fillis, di JDO andrebbero studiati, discussi... almeno divulgati... il vostro affezionatissimo è una vita che ci tenta, ma non più in questo guazzabuglio e men che mai con le sissy di turno...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...