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Tutto l'addestramento in 4 parole

Aperto da alex, Febbraio 16, 2014, 04:22:40 PM

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carodubbio

Non ho vissuto nella campagna, ma da piccolo nel periodo estivo i genitori mi mandavano dallo zio che era un contadino , ancora attaccava la slitta di legno trainata dai buoi , il succo di frutta era fatto con le per macinate e messe dentro una bottiglia piccola che in precedenze conteneva gazzosa chiusa con il tappo a corona e fatta bollire, marmellata di prugne sul pane fatto al forno in casa, animali da cortile , capisco molto bene il racconto di Raffaele e il suo contenuto, ma anche la versione di Poker la accetto volentieri perché la realtà e questa, non si tratta di non essere sensibili ma la vita gira in questo modo, basta usare il rispetto verso gli animali, ma ci sono razze che nascono da carne , ora ci si scandalizza subito ma vi assicuro che nella mia epoca il cibo non mancava ma niente si sprecava e se ne faceva un uso eccessivo, oggi c'è un consumismo esagerato che nel silenzio delle industrie consumano un mare sia di materi prime che di animali di ogni specie

alex

#61
Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 25, 2014, 02:26:59 PM
Convinciti: L'Hotte è Rousselet, Rousselet è L'Hotte non esistono recinti.

Se permetti, questo mi sembra inverosimile.... la conservo nella mia raccolta di "perle dell'assiomatico" (ne ho già due o tre carine!)

Ho trovato in un bell'opuscolo una citazione di L'Aure: avrebbe affermato, in relazione al dialogo con il lallo, che "La paura può tutto". Un maestro che affermi convinzione questa cosa inevitabilmente ha una cattiva influenza su ciascuno dei suoi allievi. Mi confermi la citazione?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Si da il caso che su codesti personaggi siano nate molta leggende et tante dicerie, ammesso che la citazione sia corretta, bisognerebbe vedere il contesto in cui fu detta.

D'Aure era "l'uomo meglio dotato da matre natura per i lalli".
Per suo sollazzo faceva lo scozzone: andava a montare polledri appena usciti dalle foreste di Normandia che mai avevano visto l'homo; si recava all'Haras du Pin solo per montare in corsa gli stalloni di PSI in deposito: delle autentiche cariche esplosive.

Grazie a queste ed a altre bravate, i maligni, i superbi, gli invidiosi...gli ominicchi, i (con rispetto parlando) piglianculo e i quaquaraquà (come per altro verso per Baucher) si affrettarono a tacciarlo di brutalità, cosa chiaramente negata da L'Hotte che lo conosceva bene essendo stato a lungo suo aglievo preferito.

Rousselet era un istruttore civile ma insegnava in accademie militari tal quale d'Aure, dunque, checchè ne dicano i lallisti odierni, rispondeva pienamente all'assioma, tra l'altro inventò una imboccatura: il morso Rousselet, appunto, che farebbe orripilire i moderni dolci/naturali baitlessini.

Questi grandi cavallerizzi - come è giusto che sia - amavano i lalli, pur con differenti personali sensibilità, ripeto sono sostanzialmente uguali, magari privilegiavano un aspetto piuttosto che un altro ma erano ben consapevoli che un atteggiamento non esclude un altro, siamo noi che per partito preso vediamo, l'Hotte militare, Baucher scientifico, d'Aure rude, Rousselet lallista.

Costoro - in realtà - furono dei grandi cavallerizzi nel significato più completo della parola: dei Maestri, con sfaccettature diverse nella forma ma di uguale substantia.

Gli istruttori moderni - senza capire una beata - dicono tutti "gambe-gambe", anticamente questi grando maestri, si distinguevano anco per l'intercalare che usavano nelle loro letioni, che rispecchiava il lato che essi reputavano più importante in equitatione, quardate:

Baucher, diceva: leger, leger.

D'Aure, diceva: en avant, en avant.

Rousselet, diceva: en aplomb, de l'aplomb svp.

L'Hotte, non diceva una minchia, restava muto, o al massimo diceva: fate come faccio io!  :icon_eek:


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Ma non era Rousselet che diceva "Fate come faccio io?" Avrò letto male.

Grazie della risposta ma mi sembra azzardato dire che siccome tutti erano Maestri, e tutti ottenevano risultati magistrali, allora per forza tutti seguivano in sostanza lo stesso metodo. Io ritengo che abbia ragione la lontana amica Marjorie, quando dice che due sono le cose importanti in equitazione: coerenza e integrità. Allora sì che si spiega il "massimo comun denominatore": si può essere coerenti e integri in mille modi diversi, ciascuno il suo; eppure essere ugualmente coerenti e integri.

Questa è una pausa in un lavoro che mi piglia molto, il prossimo "oggetto" è "Il marescalco", dell'Aretino. Chissà cosa c'è scritto in questa antica commedia? Boh? "Manipolo" questi testi senza leggerne una parola.... ma fra dieci-venti minuti lo troverete qui: https://archive.org/details/MarescalcoAretinoOpal
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Coerenza e integrità, democrazia e libertà, cooperazione e solidarietà, giustizia e onestà, pane e lavoro, viva la f...

Sono slogan per tutte le stagioni buoni in tutte le salse, i nostri politici ne fanno un uso industriale/sconsiderato, se ne servono per accontentare tutti e non prendersi alcuna responsabilità.

Altra cosa è dire: "Nessun cavallo ci obbedirà per compiacerci, tanto meno per senso del dovere, lo farà unicamente per evitare il dolore, rispondendo ai segnali che precedono l'uso di strumenti che possono provocarlo e che - all'occorrenza - lo produrrebbero fino a costringerlo all'obbedienza."

Si tratta di seria presa di responsabilità, aff***ulo le ippocrite ditioni: fastidio, disagio, scomodità...

I nostri amici lallisti son convinti che i lalli nei grandi allevamenti nascono docili et imparati per seletione genetica, certo i lalli pazzi furiosi o di malo carattere non vanno in razza, ma secondo me si tratta sopratutto di bono governo et di eccellenti sistema di educatione.

Se la sanfratellanina che ho tra le mani, invece di esser stata lasciata fino ai tre anni - servaggia - nei boschi dei Nebrodi, fosse stata maneggiata - fin dalla nascita - da professionisti tedeschi o olandesi, non sarebbe dissimile caratterialmente dai suoi coetani di alto rango selezionatissimi et costosissimi nati negli allevamenti del nord Europa.

Ma questo ci avrebbe tolto la soddisfatione e il sempre rinnovellato stupore nel vedere la graduale metamorfosi di una erinni scatenata che ce l'ha col mondo intiero, in un docile et dolce essere lalloso e pelosetto che pende fiducioso dalle nostre labbra: un lallo domato.














... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#65
Aimè. Nelle profondità più buie della natura umana, hai perfettamente ragione, esiste anche questo: per molti, ottenere la sottomissione (della natura, di animali, di altri uomini) dà una grandissima soddisfazione. E nell'equitazione, gli individui che provano questa intima soddisfazione si concentrano..... che parlo a fare? Andavano rieducati fin da piccoli. Andavano domati in tempo.

Mi spiace molto che tu abbia sbeffeggiato la questione coerenza e integrità. E' una possibile risposta a chi si domanda com'è possibile che in equitazione personalità e metodi tanto diversi portino a risultati analoghi; tu scegli il sesto livello dell'ubriacatura secondo Paolo Rossi ("la negation de l'evidencia") affermando che tali personalità e metodi sono tutti uguali, spero che tu riesca a convincere solo chi è già convinto.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Minchia !! Anni spesi invano !!

I lalli non si sottomettono non si potono sotomettere:

...mai ho visto e nessuno ha visto e mai vedrà un cavallo sottomesso perché la sottomissione è un comportamento che esula dalla specie equina salvo che per un breve periodo prepuberale; ma anche allora, lo snapping - segnale di sottomisione infantile - non sempre funziona come deterrente all'aggressività intraspecifica, il segnale di "sottomissione equina" est la fuga, punto.

A domanda rispondi: cosa ne facciamo di questa lalla ? La lasciamo nelle foreste dei Nebrodi a fare figli (carne da macello) fino ai 32 anni ? Macelliamo essa stessa subito ? O la domiamo ?

In questo caso bisogna ragionarci, essa non accetterà di portarci in groppa nè per farci un piacere, nè per senso del dovere, nè col pucci pucci lallosetto...è assolutamente normale che - la prima volta che sente il fascione addosso che stringe - faccia salti da paura; è assolutamente normale che - la prima volta che si sentirà legata al palo - si metta a tirare come un tonno preso all'amo.
Se la preparazione è condotta bene - è stata dissuasa a fare smontonate e cabrate - col cozzone in groppa tenterà solo di scappare, può darsi (esperientia diretta) che non farà neanche quello, bisognerà spingerla; in un paio di mesi sarà irriconoscibile dalla tua Asia.

A proposito, tu sai benissimo quali sono le 5 regole d'oro dello scozzone che monta un lallo la prima volta, dillo allo pubblico pagante !
Puo darsi che qualcuna di noi ragasse voglia dedicarsi alla doma di lalli servaggi...










... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

la mia 2010 (compirà 4 anni a breve) allora è un genio.
è arrivata che non metteva neanche la capezza (ci si mettevano delle mezzore, nel box, a prenderla).
adesso, a distanza di un mesetto, la cavallina viene da sola a mettere il naso nella capezza, porta sella e cavaliere. fa cose semplici (passo trotto galoppo, barriere a terra e saltini piccoli piccoli) ma è veramente molto gentile.
se penso che la prima volta che le ho messo il sottosella s'è quasi capottata, penso che i progressi siano stati grandi.
essendo paurosa di natura o meglio... sensibilissima, non ho mai fatto un movimento brusco, non ho mai alzato la voce e non le ho mai dato mezza punizione.
è bravissima così com'è. fino ad ora non mi ha mai neanche tirato una sgroppata degna di questo nome (se escludo le volte che si è sgrullata, la prima volta che le ho chiesto di galoppare in tondino).
e continuerò a non punirla, semplicemente perchè è una bravissima cavalla.
che poi, non vedo neanche il motivo per insistere con cavalli cattivi, che vanno puniti.
il mondo è pieno di cavalli, di bravi cavalli, che ascoltano, che vogliono fare bene. cavalli che non danno problemi, che si domano con facilità e anzi con piacere.
il mercato oggi offre soggetti molto equilibrati, sia nel fisico che nella mente. certo non costano due lire, ma d'altro canto la serenità con cui si passa il tempo con il proprio cavallo non ha veramente prezzo.

raffaele de martinis

Caro Pokerfeis, la lallina che ho tra le mani è ECCEZIONALE,  semplicemente è/era selvaggia/era indomita, nessuno la ha mai punita, perché mai doveva essere punita ? perché era foresta ?

Ora, la ragassa ha deciso che Peppino è il suo "amore" (lui fa il polizziotto buonno io quello "cattivvo") lo segue come un'ombra, in due settimane è stata: legata al palo, ha girato alla cuerda, fascionata, sellata e cavalcata, da tre/4 giorni ha messo il filetto e delle lasche redini elastiche, quando avrà confermato tutto cio passiamo alla fase di scozzonatura vera e propria...tra un mesetto/40 giorni la possiamo consegnare alla sua padroncina, certo se la padroncina la vuole addestrata - seriamente - alla bassa squola ce la deve lassiare almeno altri tre/4 mesi, se le vuole fare un percorsino da 80/100, in 5/6 mesi gliela diamo chiavi in mano.

Purtroppo il giro degli ostacolisti è in mano ai distruttori "gambe gambe" che commerciano/riciclano lalli stronchi/difettati/zoppi, guadagnando qualche euro ad ogni passaggio, vendono certificati e antidolorifici.

Una lallina da 800 euri, giovine, sana, volenterosa non viene presa i consideratione perché bisogna domarla, scozzonarla ed addestrarla, meglio trattare un collaudato sella itagliano, un tetesco scassato, un olandeso stronco,.

Fanno quattro chiacchiere e gli 800 euri  sono guadagno netto, il bidone resta al il figghio di papà, che se vuole continuare a montare dovrà cambiare lallo spesso, se vuole raggiungere risultati dovrà cambiarlo spessissimo...










... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

non condivido assolutamente.

anzi, una cosa la condivido. e cioè io penso che trovare un cavallo bravo, buono, sano e facile (anche da domare) a 800 euro, quanto meno al nord, è cosa impossibile quindi trovo sensato che gli istruttori non prendano in considerazione le proposte degli allievi "sai ho visto su cavallo magazine l'annuncio di una puledrina senza genealogia, brava, che vive in montagna, e costa 800 euro ma è tanto carina"

se trovi un cavallo a 800 euro è gia buono che sta in piedi da solo.

che petto ha? che groppa ha? che appiombi ha? che testa ha? che indole ha? che attitudini ha? ha la forza per saltare da grande? ha il coraggio che serve a un buon cavallo? e la generosità?

se io prendo un puledro da Papillon Rouge x una fattrice decente sto sicuro di quello che compro. non spendo 800 euro ma ho un bel puledro, una statua, bravo, buono, bello. e so che ha la forza per saltare le gare del primo grado e il coraggio per aiutare l'amatore che sbaglia. e il pelo sullo stomaco per tirarsi fuori dalle situazioni brutte. son cose che fanno la differenza.

l'istruttore di salto giustamente non propone al principiante un puledro, men che meno uno sdomo. l'istruttore dice all'allievo che inizia: pigliati sto rientro di 13 anni, ha saltato le gare da un metro e venti con un amatore, con te che sei un amatore scarso salterà bene le gare da un metro e quando sarai meno scarso salterete anche voi le gare di un metro e venti.

questo è solo buon senso.

alex

Buonsenso sì, ma in un altro senso: è la franca ammissione di non saper ammansire/scozzonare/addestrare, e tantomeno di saper insegnare a ammansire/scozzonare/addestrare.

La prima delle regole del buon scozzone è: non farti insegnare nulla da chi non è un bravo scozzone esperto o da un vero cavallerizzo; il primo ti insegnerà con l'esempio, il secondo saprà spiegarti il perchè; ignora ogni consiglio di qualsiasi cavaliere che non sia un vero cavallerizzo.

La seconda è.....
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Negli anni 70/80 del secolo scorso, veniva in Sicilia un commerciante del nord con un camion carico di lalli da salto: irlandesi, tedeschi, francesi.

Il giovine futuro notaio figlio di notaio, sta facendo un affare, aqquista un lallone grigio di 12 anni da 1.80, prezzo di partenza una decina di milioni delle beate lirette più il commerciante accetta in permuta - bontà sua - una cavallina siciliana di 4 anni...una AA credo.

Il lallone fa un percorso grosso con l'aiutante del commerciante, poi - abbassano un pò gli ostacoli - e il notaino salta netto con sua viva e vibrante soddisfazione, non discute neanche il prezzo, l'affare è fatto.

Il commerciante dà una furba un'occhiata distratta alla cavallina che viene mossa alla corda, in realtà lui ed io/noi (il M/llo Canto ed io) abbiamo capito tutto.

Il lallone è uno scarto tedesco, scartato (dopo esser stato acquistatto) anche dagli aqquirenti del nord, è stato trattato chimicamente e portato giù, dopo qualche settimana/dopo qualche mese affioreranno le magagne.

La cavallina siciliana: grande classe nei movimenti, vispa come una vespa, sana come un pesce, enormi potenzialità di entrare nel giro grosso, molto plobabilmente cambiò identità, diventò francese, ungherese, o sella itagliana - chissà - e venduta al nord almeno a 15/20 miglioni.

Secondo il metro di Pokerfeis, Merano, Halla, Jappeloup, Queen of Diamonds non sarebbero neanche entrati in salto ostacoli.

Tra l'altro, Halla m. 1.60 era costruita in discesa difetto che non le impedì di vincere qualche titolo mondiale e due ori olimpici.

Quanto al cozzone, mi riferivo a cose estremamente pratiche, di buon senzo da fare prima di mettere le chiappe cozzonich sul dorso di un lallo vergine, ma che - esperienza diretta - sono sottovalutate, ignorate dall'aspirante cozzone...

Eh sì ! La categoria degli scozzoni è in disarmo siete rimasti in pochi, pochissimi, la maggioranza di noi ragasse preferisce giuocare coi lalli al puccipucci pelosetto.















... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Nicola

Citazione da: PokerFace - Febbraio 27, 2014, 05:24:07 PM

se trovi un cavallo a 800 euro è gia buono che sta in piedi da solo.


Dissento totalmente. Questo è il motivo principale per cui in Italia il salto ostacoli fa buchi nell'acqua da 50 anni.

Mentalità sbagliata. Avrei dovuto citare tutto l'intervento, non lo farò per decenza, ma sono basito.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Citazione da: raffaele de martinis - Febbraio 28, 2014, 03:28:29 AM
Quanto al cozzone, mi riferivo a cose estremamente pratiche, di buon senzo da fare prima di mettere le chiappe cozzonich sul dorso di un lallo vergine, ma che - esperienza diretta - sono sottovalutate, ignorate dall'aspirante cozzone...

Ah! quello. Personalmente la seconda regola è uno dei principi della buonanima: "Non permettere mai che il cavallo si renda conto della sua forza".

La terza....  :blob9:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

Io sto parlando, con cognizione di causa, del mercato attuale.
Nei circuiti giovani cavalli (assi, unire, eccellenza) non c'è un produzione comune. Non c'è un cavallo che non abbia genealogia nota  e blasonata. Perché questo? Vuol sicuramente dire qualcosa. Guardiamo i figli di Clinton (che pure era una discreta testa di bip, se ve lo ricordate). Tutti cavalli con un profilo gentile, muso stretto, quasi arabino. Grandi incollature, bella spalla, schiene forti e lunghe. Cavalli senza grilli per la testa, che saltano molto bene. Non per nulla il Cavalier Orlandi possiede diversi figli di Clinton, che saltano (o con Bucci o con Colombo) dalle 30 fino alla Longines. Jappelup è stato un cavallo straordinario ma, in tutta onestà, è stato un caso. Ne è prova il fatto che tanti allevatori francesi, affascinati dal successo del cavallo, si sian messi a mettere in razza cavalle trottatrici, con i risultati che son stati sotto gli occhi di tutti.. e infatti oggi anche i francesi, visti gli scadenti prodotti venuti fuori dal scellerato incrocio (che aveva portato i colleghi di tutta europa a ridere di loro e a creare il neologismo "bocca francese"), sono tornati ad allevare utilizzando cavalle e stalloni di linea da salto. A 800 euro a milano trovi solo i psi da corsa, e solo a fine carriera. Che cavalli sono? Cavalli di 5 anni, pieni di prodotti chimici, focati o comunque provati nel fisico. Cavalli che devi portare a competere con dei 5 anni italiani, selezionati, potenti, freschi, che hanno già saltato le 4 anni, che hanno quindi un bel lavoro alle spalle, che hanno già visto il fosso, hanno già una bella tecnica. Per intenderci, i psi non vanno piu bene neanche per il completo, che è cambiato moltissimo sotto la spinta dell'allevamento tedesco (hostleiner). I percorsi sono piu corti, meno galoppabili, con piu combinazioni, piu difficoltà, salti piu grossi e che necessitano di piu tecnica (non van piu bene i siepisti, con il loro salto lungo). Voi parlate di ambiti che non conoscete. I campionati del mondo dei 6 anni presentano un percorso di 1.40, con dentro tutto, dalla riviera alla gabbia con la triplice, a falsi oxer, a doppie gabbie lungo/stretto che sono micidiali anche per un cavallo di 12 anni con tanta esperienza alle spalle. I campionati giovani cavalli in francia e germania hanno (pensate un po') il campo in dislivello. Fare una doppia gabbia in discesa non è uno scherzo e per un cavallo giovane è una sfida veramente complicata. Ormai non c'è un cavallo che non sia selezionato. Poi, non voglio dire che uno non possa avere la fortuna di trovare quel trattorino montanaro che salta la coppa del mondo. Ma è un colpo di fortuna, non vuol dire nulla. Il semplice fatto che mi vengono citati i soliti 4 nomi è indice del fatto che si tratta di casi straordinari, ovvero fuori dall'ordinario. Nessuno si sorprende, invece, di veder saltare la Rolex a un figlio di Cassini. Perché il 90% dei figli di Cassini salta benissimo.
E guardare che non centra nulla saper scozzonare o no. Son nati sdomi anche i figli di Parco. E qualcuno li ha domati. E bene, visto che solcano i campi gara di tutto il mondo montati da chiunque, dall'amatore esagitato alla signora borlotta alla ragazza talentuosa, al cavaliere internazionale ecc... Magari farà figo dire "io addestro qualsiasi capra indemoniata su cui si possa mettere una sella". Però non ha senso dal punto di vista commerciale e sportivo. L'equitazione non ha nessun bisogno di capre indemoniate. Il mercato ci offre tanti prodotti corretti e meravigliosi, dal puledro al cavallo da gran premio. Non vedo perché, di fronte a tanta qualità ormai anche molto diffusa e accessibile, si debba andare a incrementare il mercato delle capre indemoniate. L'amatore vuole un cavallo sicuro con cui divertirsi e che abbia del margine. Il mercato offre tantissimi cavalli così. E guardate che a Milano un cavallo per brevetti, di 10 anni, che sia una sicurezza (sano, bello, d'esperienza, infermabile) costa sugli 8000 euro. E ci vai in passeggiata a redini lunghe, lo carichi sul camion senza un problema, in concorso è una macchina a gettone, in casa lo monti a pelo con la capezza e fai la foto con i cuoricini e i glitter, mangia la carotina con educazione, non calcia, non tira indietro, cammina in mezzo alle macchine senza batter ciglio, ti tira fuori dai guai quando entri male in una combinazione.... Ditemi cosa c'è di meglio. Sono soldi ben spesi. Tutti sono contenti. E gli allevatori, che hanno fatto crescere questo prodotto di media qualità ma adatto al mercato medio, possono sopravvivere. Si da al mercato esattamente quello che chiede. Il bravo cavallo da amatore. Chiavi in mano. Pronto. Bello. Che ai suoi tempi è stato domato e addestrato senza fatica, perché è stato selezionato per essere bravo e buono e mai in vita sua avrà bisogno del bastone. Ne guadagnano sia il cavallo, sia l'allevatore, sia i futuri proprietari. Tutti. Si fa un'equitazione corretta (perché i cavalli cattivi insegnano a essere cattivi e a fare cattiva equitazione) e si da al mercato il prodotto che richiede.