Gli attrezzi moderni

[Miky Estancia]

Gli attrezzi  dei nonni e bis nonni sono bellissimi, ok, ma oggi, ci sono tante cose nuove!

Cominciamo con questo:

https://m.youtube.com/watch?v=lDVpEhyF19M

L'ho vista in azione durante un convegno e mi è piaciuta moltissimo.

Altri video...kassine in Madagascar trainata da uno zebu'

https://m.youtube.com/watch?v=qi_ww9VnZO8

Kassine in serra

https://m.youtube.com/watch?v=JXnE90q3WiU

I vari video permettono di apprezzare la versatilità di questo strumento.

[alex]

L'idea dei "nuovi attrezzi" è molto interessante.

In generale, penso che molti piccoli attrezzi agricoli abbiano una complessità meccanica (e relativi costi) ingigantita dal fatto che devono contemporaneamente fare due lavori distinti: il loro lavoro specifico (es, muovere la barra falciante; muovere le ruote di una ranghinatrice) e spostarsi. Niente impedisce di spezzare in due questo lavoro, alleggerendo parecchio la macchina: il motore per effettuare il lavoro specifico, la trazione animale per lo spostamento.

Ovviamente questo comporta una rivoluzione di mentalità; una inversione di quel tipo di sviluppo che è orientato al "fare di più con macchine sempre più potenti e più grandi"; ma da anni è in corso, nell'agricoltura, una profonda revisione di questo modello, e una rivalutazione del "fare operazioni leggere invece che azioni pesanti". Esempio, l'aratura. Ci sono trattori enormi capaci di rivoltare settanta centimetri di terra procedendo a quaranta chilometri all'ora (non badate ai numeri, ma alla sostanza....) ma... un'aratura di questo tipo è utile? mantiene la fertilità naturale del suolo o lo rende sterile? perchè da molti anni si discute di "lavorazioni minime" e perfino, in qualche caso, di "semina sul sodo"?

E' verissimo che finora il modello "fare di più" è stato vincente, e che la produzione agricola si è impennata; ma... se l'energia e i fertilizzanti cominciassero a diventare costosi? Se il prezzo da pagare per un'agricoltura pesantemente meccanizzata, nel tempo, manifestasse la sua "insostenibilità"?

[raffaele de martinis]

http://www.repubblica.it/ambiente/2015/02/05/news/giornata_nazionale_contro_lo_spreco_alimentare-106534126/

In Italia ogni anno vengono buttati 1,19 milioni di tonnellate di alimenti, cioè prodotti dell'agricolotura, se tanto mi da tanto quanti miglioni di ton. si buttano negli USA?

Nel mentre, un migliardo di persone muore di fame e non so quanti altri sono al limite della sussistenza.

Il ploblema non è tennico/produttivo ma economico/politico, già adesso, la produzione di cibo/la produzione agricola sarebbe sufficiente per tutti, la verità è che per sostenere il nostro soprano di vita altri devono - e sottolineo devono -  sottostare in miseria.

Se il prezzo da pagare per un'agricoltura pesantemente meccanizzata, nel tempo, manifestasse la sua "insostenibilità"?

Ben vengano tutti sti aggeggi ibridi - motore bestia - per il sollazzo degli allegri agricoltori ma non è in quella direzione che c'è la solutione all'abnorme ploblema che hai accennato.

Care ragasse, non vedete che è così? Per far star superbene i nostri amici crucchi et loro compagnucci: greci, itagliani, portoghesi e spagnuoli sono tenuti sull'orlo del baratro con miglioni di persone disperate e - haimé - altrettanti ragazzi senza speranza... e siamo nella UNIONE europea, nella comunità (si fa per dire) europea e cristiana... cristiana??

Quando la sostenibilità non ci sarà più, (quando i poveri cercheranno di prendersi colla forza il maltolto) la cosa più ploblabile - propedeutica (che bella parola propedeutica) al sistema - sarà una bella guerra quasi mondiale (sottolineo il quasi) e pseudoatomica (leggi disinfestazione di massa) e si ricomincia/si tenterà di ricominciare.

Le alternative? Ci sono, ma prevedono: intelligenza, razionalità,  solidarietà, senzo di appartenenza (alla specie umana), rispetto per la natura e lungimiranza... doti che mancano alla quasi totalità dei politicopitechi che vedo in giro.

Cosa c'entra tutto questo coi lalli da lavoro radicalscic, solo Ibbio lo sa.

[alex]

C'entra, Raffaele, se usi il cavallo come piace fare a me.... non un attrezzo sportivo per il corpo, ma uno strumento per pensare.

Qualcuno ha detto: "Per quanto sappiate dell'addestramento, prima o poi incontrerete un cavallo che vi farà pensare". Ecco, volendo, qualsiasi cavallo e qualsiasi discussione sui cavalli può far pensare.

Condivido quasi integralmente il tuo pessimismo, in altro forum chiamavamo i preparativi per superare la crisi prossima ventura "costruire l'arca"; riappropriarsi di tecniche del passato - animali da lavoro compresi - è uno dei mezzi per costruirsi l'arca. Tutto qua.

[Miky Estancia]

Questi invece, sono tutti italiani: li produce Albano Moscardo

http://www.noieilcavallo.org/le_macchine.html

Mi piace molto l'avantreno mini alco, lo trovo una ottima soluzione per velocizzare il lavoro: il cavallo rimane attaccato all'avantreno e si cambiano gli attrezzi da usare attaccandoli al gancio traino.

Comodissimo anche il canadese, Snoby ha avuto modo di provarlo  e gli è  piaciuto parecchio 

https://m.youtube.com/watch?v=WikPlwXGKU4

Il canadese modificato e l'aratro regolabile di Albano:

https://m.youtube.com/watch?v=yIPlrJvcgtU

[raffaele de martinis]

C'entra, Raffaele, se usi il cavallo come piace fare a me.... non un attrezzo sportivo per il corpo, ma uno strumento per pensare.

Qualcuno ha detto: "Per quanto sappiate dell'addestramento, prima o poi incontrerete un cavallo che vi farà pensare". Ecco, volendo, qualsiasi cavallo e qualsiasi discussione sui cavalli può far pensare.

Condivido quasi integralmente il tuo pessimismo, in altro forum chiamavamo i preparativi per superare la crisi prossima ventura "costruire l'arca"; riappropriarsi di tecniche del passato - animali da lavoro compresi - è uno dei mezzi per costruirsi l'arca. Tutto qua.

Premesso che la nuova frontiera della trazione e della productione energetica sono: il motore ad idrogeno e la "fusione a freddo", detto questo, trovo simpaticissimi gli antigui attrezzi agricoli di nuova generazione: giocondi giocattoli per allegri agricoltori... attenzione, mi va benissimo, ognuno si sollazza come vuole e come può.

Per il mio amico Alex, che forse già la conosce, ma sopratutto per le giovini ragasse che ci leggono, ecco una inquietante profezia:

«La miseria è ancora l'unica forza vitale del Paese e quel poco o molto che ancora regge è soltanto frutto della povertà. Bellezze dei luoghi, patrimoni artistici, antiche parlate, cucina paesana, virtù civiche e specialità artigiane sono custodite soltanto dalla miseria. Dove essa è sopraffatta dal sopraggiungere del capitalismo, ecco che si assiste alla completa rovina di ogni patrimonio artistico e morale. Perché il povero è di antica tradizione e vive in una miseria che ha antiche radici in secolari luoghi, mentre il ricco è di fresca data, improvvisato, nemico di tutto ciò che lo ha preceduto e che l'umilia. La sua ricchezza è stata facile, di solito nata dall'imbroglio, da facili traffici, sempre o quasi, imitando qualcosa che è nato fuori di qui. Perciò quando l'Italia sarà sopraffatta dalla finta ricchezza che già dilaga, noi ci troveremo a vivere in un paese di cui non conosceremo più né il volto né l'anima.

lunedì 7 gennaio 1957 - Leo Longanesi.»

[alex]

Finalmente una ventata di ottimismo! La ricchezza - falsa o vera che sia - italiana si sta rapidamente esaurendo. C'è la speranza che termini prima di aver distrutto ogni cosa.

La miseria è grande maestra - insegna a valorizzare e a conservare, insegna a "ingegnarsi"; insegna soprattutto a non sprecare nulla. Gli ecosistemi naturali "vivono in miseria", in un bosco ogni raggio di luce, ogni goccia d'acqua, ogni molecola di sostanza chimica disponibile nel suolo viene contesa e utilizzata. Se ha veramente cervello, l'uomo dovrebbe scegliere deliberatamente questa filosofia - altrimenti, sarà costretto a farlo dalla forza dei fatti e dai limiti delle risorse. Tanti auguri, Homo sapiens.

Quanto al motore a idrogeno, non condivido il tuo ottimismo - è solo un trucco per spostare l'inquinamento da idrocarburi lontano dalle città e dalle strade, a prezzo di un'ulteriore diminuzione dell'efficenza energetica; la fusione fredda poi.... noto un certo raffreddamento nelle speranze al riguardo.... sono decenni che ci raccontano che siamo a un passo dall'energia nucleare del deuterio o del trizio, figuriamoci. No Raffaele, la rivoluzione che attendo, se mai è possibile, è culturale-filosofica, non tecnica; ma so che attendo una cosa pressochè impossibile.

[Miky Estancia]

Quando il cavallo da tiro si sposta in città,  c'è  bisogno di vetture specifiche....raccolta differenziata, manutenzione aiuole e giardini...

http://www.bernard-michon-hippomobile.fr/matériel-hippomobile/gamme-citadine/

[alex]

Lo so che con il mare di link che mi hai dato dovrei rispondermi da me; ma... oltre alla modernizzazione degli strumenti, c'è anche una modernizzazione di materiali nei finimenti/nei collari ecc.? Penso che, rispetto al cuoio, alcuni moderni materiali sintetici abbiano costi molto inferiori e forse prestazioni simili. La mia testiera in beta (filato sintetico in guscio di plastica flessibile) sta resistendo dopo un uso di anni, come nuova, e senza la minima manutenzione.

[rhox]

non so sul lavoro, ma per gli attacchi "sportivi" i finimenti in beta o materiale simile ci sono da anni..
poi costano per cui difficile che vengano sostituiti i vecchi così facilmente.. ma ci sono

[Miky Estancia]

Anche per i finimenti ci sono novità.
Sulle collane ad esempio, sono stati introdotti nuovi modelli leggeri, fatti con una parte rigida in alluminio e una parte imbottita di quel materiale memory tanto confortevole.
Un altro modello invece, ha l'anima rigida e l'esterno morbido.
Sono ultra comodi sia per il cavallo che per il conduttore, sono regolabili e quindi adattabili a più cavalli, la loro leggerezza facilita la vestizione del cavallo (noi abbiamo una collana piemontese ristrutturata e per me è  impensabile di bardare da sola Snoby con quella, figuriamoci adesso che ho pure in braccio fuori uso per l'epicondilite!) e necessitano di poca manutenzione....il grosso problema, è  che sono molto molto costosi.

Per i finimenti in genere chi lavora continua a preferire quelli di cuoio, doppi e magari con la tela in mezzo, sono robustissimi. Per le guide, cuoio o corda...io mi trovo bene con la corda, non scivola se si bagna o se ti sudano le mani.

Un'altra bella ventata di novità, sono i padd de collier, ossia delle imbottiture aggiuntive per le collane, tipo delle copertine sottosella, imbottite di materiale memory invece che di pelo di cervo: assicurano una migliore aderenza della collana e offrono un buon confort ammortizzante.

Poi ci sono novità anche su vari "accessori":  una piastra metallica con scanalature laterali per assicurare la catena per il traino e garantire uno sgancio rapido in caso di necessità; delle molle da applicare al bilancino per assicurare uno stacco più dolce e non traumatico (specifico per il debardage) e dei bilancini da esbosco con la molla incorporata. C'è  da sbizzarrirsi a fare shopping 

[Miky Estancia]

Tanto per parlare di prezzi....

http://tractionanimale.canalblog.com/archives/2014/07/01/30173769.html

Belli eh...ma mi accontento di un collier americano misto regolabile....con il prezzo di un collier tecnologico, salvo un puledro da tiro dalla macellazione!

[raffaele de martinis]

Quanto al motore a idrogeno, non condivido il tuo ottimismo - è solo un trucco per spostare l'inquinamento da idrocarburi lontano dalle città e dalle strade, a prezzo di un'ulteriore diminuzione dell'efficenza energetica; la fusione fredda poi.... noto un certo raffreddamento nelle speranze al riguardo.... sono decenni che ci raccontano che siamo a un passo dall'energia nucleare del deuterio o del trizio, figuriamoci. No Raffaele, la rivoluzione che attendo, se mai è possibile, è culturale-filosofica, non tecnica; ma so che attendo una cosa pressochè impossibile.

Non sono ottimista, ho detto idrogeno e fusion tanto per dire, chissà cosa vi riserva il futuro, tutti voi avete uno smartfon in tasca col quale fate mille hose... quattro anni fa lo credevate possibile?
I miei nipotini non sanno ancora scrivere bene colla matita, ma scrivono speditamente colla tastiera di questo computer.
Una ragassa itagliana: ingegnere aereonautico, masters di altissima specializzazione in Germania e negli Stati Uniti, pilota di caccia da combattimento, parla 4 lingue compreso il russo, sta allegramente volteggiando nello spazio, bene, sua nonna - da giovine - in questo paese non aveva diritto al voto ed è assai probabile che fosse semianalfabeta.
La figlia di Samanta, coll'acca, stai sicuro, che non tornerà indietro a fare la calzetta, suo figlio non tornerà a zappare la terra come plobabilmente faceva il suo avo.

Il ritorno degli animala da lavoro in campagna sarà una testimonianza più o meno ecologicamente sincera, impossibile che si eliminino le macchine.
Ci potrà essere una seria possibilità di loro inserimento per mobilità dei centri storici delle grandi città, nei parchi pubblici, nelle passeggiate a mare, ecc. ecc.

A qualche km c'è il parco archeologico di Selinunte: il più vasto d'Europa, dei ragassi presentarono un progetto per far circolare i turisti con dei carri tipo questo:

https://www.youtube.com/watch?v=kbi8ka19I_8

Bene, fu bocciato, hanno adottato il trasporto con due trenini elettrici... fui molto dispiaciuto.

[Miky Estancia]

Alla riunione FECTU dello scorso weekend, abbiamo avuto modo di vedere degli attrezzi di fabbricazione francese e conoscere persone molto interessanti...

[alex]

tutti voi avete uno smartfon in tasca col quale fate mille hose... quattro anni fa lo credevate possibile?

Innanzitutto io non ho lo smartphone; mi avevano detto che ci si può fare mille cose, come dici tu, ho provato a usarlo per zappare l'orto e non ci sono riuscito; ho provato a usarlo per potare la vecchia vite, niente da fare; allora l'ho restituito.

Con lo smatphone non si può fare niente.