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Equitazione etica

Aperto da alex, Luglio 17, 2015, 08:03:10 AM

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alex

Ho seguito il link al gruppo Equitazione etica, proposto da Wild, non lo conoscevo, ma vi invito a seguirlo anche voi e a dirmi cose ne pensate.

http://equitazioneetica.it/index.php/it/formazione_etica/per-appassionati

Non ho approfondito molto, ho solo dato una rapida occhiata alla pagina di presentazione del percorso di formazione dove sono riassunti i principi di base e gli obiettivi, e sono rimasto da un lato colpito dalla sintonia di quello che ho letto con alcune cose di cui - dopo molto vagare - mi sono quasi convinto, da un altro lato amareggiato; e questo perchè ho la sensazione che chi intraprende questa strada, si mette in un percorso che lo allontanerà sempre di più dal mondo dell'equitazione - istruttori, cavalieri agonisti e non, comunità dei maneggi.... - fino a diventare una specie di "corpo estraneo". Troppo profonde, troppo numerose le differenze; occorre scegliere, ed è una scelta che, se intrapresa, porta a vivere in prima persona tutte le piacevolezze dell'essere "diversi" e di essere, quando va bene, "tollerati". Ne so qualcosa.

Quindi Wild, senza inquinare il post di quel nuovo utente in cui hai suggerito quei corsi, ti raccomando qui di pensarci bene.... se un cavaliere novello vuole approfondire molto il rapporto con il cavallo distaccandosi sempre di più dal mondo dell'equitazione così come lo si trova, ok; ma se invece volesse inserirsi in questo mondo esistente dell'equitazione, partecipare a discussioni e alla vita sociale dei normali circoli equestri, se vuole convivere in pace con i normali cavalieri, peggio che mai: se non esclude di intraprendere un po' di agonismo, allora non è un buon consiglio.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

#1
Per chi si riempie di ponfi, oppure viene preso da una crisi di risate, o sente il bisogno di vomitare di fronte all'espressione "equitazione etica" riporto,  senza tradurlo perchè la traduzione c'è nel sito, un pezzetto iniziale del sito di Homocaballus:

CitazioneIn our present era ethics carry a significant weight. A fundamental ethical question lies right at the base of horse riding. We, in our society, do not have to ride horse for our survival, for our primary needs and thus have no valid argument to sacrifice the wellbeing of the horse for our fun. It may be fashionable to dress up in lifestyle outfits, but that doesn't mean that we are cowboys, vaqueros, campinos or gardians; and we live now, not in the middle ages or any other past: ethically we have no justifiable argument not to treat our mount strictly according to the principles of the ethology of the horse. The basic ethical question is whether the wellbeing of the horse is subordinate to our hobby and if so, to what extent.
http://www.homocaballus.eu/EN/welkom.php

IL massimo complimento che Homocaballus ha ricevuto  da un amico "tradizionalista" è "eccentrico". Ecco, il rischio dell'equitazione etica è di essere considerati, se va bene, eccentrici:horse-wink:

Beninteso: Homocaballus non credo sappia nemmeno che il sito citato sopra (Equitazione etica) esista, nè abbia mai sentito nominare Montagnani... conosce però un pochino tutta la letteratura equestre da Kikkuli in poi; almeno, incontrandolo e discutendo con lui , così mi è sembrato.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Fioravante Patrone

Credo che tu abbia ragione.

A me provocano ponfi due cose, che ho visto nel sito che hai linkato. Una è l'uso eccessivo di maiuscole. La maiuscolite sembra essere una malattia tipicamente contratta da dolci, eitci, unominicavallo, etc. L'altra è la presentazione tipo: "voi siete sporchi brutti e cattivi, adesso arriviamo noi". Già l'uso dei colori semaforici è tutto un programma. NON mi piacciono i comportamenti da "persuasori occulti", non li trovo ETICI.

Se ti ricordi, dissi in un post (vispa teresa vs tagliaunghie) che faccio parte del comitato scientifico di Econometica. Il che mi ha consentito di vedere da vicino quante porcate si nascondano dietro il termine "etica"... Al di là delle porcate, spesso l'etica di impresa è un business, puramente di facciata. Sono quindi prevenuto. Molto.

Detto questo, l'uso del cavallo è cambiato nel corso della storia e immagino che cambierà ancora in futuro. Non vedo perché non possa essere considerato un pet. Se c'è chi si tiene un alligatore nella vasca da bagno, non vedo perché uno non possa avere un cavallo per amico. Basta che sia chiaro che anche questo è un USO del cavallo.

alex

Previsto. Se Raffaele legge, avrà una crisi tale da aver bisogno di un potente antistaminico o di forti dosi di un antiemetico.

Tuttavia è abbastanza impressionante la convergenza fra i principi enunciati nel sito, e quel pezzetto di Homocaballus, che è un solitario esploratore dell'equitazione, privo di qualsivoglia interesse e dotato di una enorme cultura, e una enorme passione. Infine: bisognerebbe vedere che concordanza c'è fra i principi di Equitazione etica e la loro effettiva applicazione; io non escludo affatto che questa concordanza esista, e sia anche molto elevata; perchè tutto quello che trovo scritto nella presentazione io lo trovo possibile e verosimile.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

"Potrai così entrare in contatto con il cavallo instaurando una relazione equa"

io non voglio assolutamente una relazione equa col cavallo. poi equa cosa vuol dire? giusta? o egualitaria?
GIUSTA spero sia giusta, nel senso spero di essere sempre pronto a gratificarlo quando fa bene e a correggerlo quando fa male. spero di non correggerlo mai quando fa bene e di non gratificarlo mai quando fa male. e sono sicuro che i cavalli facciano lo stesso con noi: in genere se compiamo un'azione giusta ci gratificano subito eseguendo la nostra richiesta e se compiamo un'azione sbagliata ce lo fanno notare dandoci risposte ad minchiam (che quindi denotano il nostro errore). però è anche vero che i cavalli sono molto pazienti e spesso intuiscono qual'è la risposta esatta e la danno anche quando l'azione del cavaliere è confusa o imprecisa.
EGUALITARIA no grazie. io sono l'uomo, sono specista. umano è umano, cavallo è cavallo. non siamo nè mai saremo uguali. uno decide l'altro esegue.

"Un percorso che passo passo ti preparerà ad affrontare le Escursioni Etiche insieme ai cavalli, senza l'uso di alcuna imboccatura"

Va beh etici o no, si può andare in giro per i boschi senza imboccatura in tutta sicurezza anche se si è i peggio smanettoni picchiatori di cavalli. lo strumento (bitless, capezza ecc) non denota nulla sulla dolcezza o sulla naturalezza di chi lo usa. "Di solito, per chi non ha esperienza di escursioni con i cavalli, la durata media è di 10/15 lezioni". ah ok, per diventare un escursionista etico bastano 10/15 lezioni per chi NON ha esperienza coi cavalli. velocissimo, oltre che etico.

mi sembra la solita cosa commerciale onestamente. metti la parolina etica e togli l'imboccatura e diventa tutto rosa e glitterato, edulcorato, dolce, naturale, rispettoso.
ognuno di noi tratta il cavallo in modo etico, perchè l'etica è - grazie a dio - personale. dipende dall'ambiente culturale, dall'istruzione, dalla sensibilità di ognuno.
chi si occupa di etica (magari di bioetica) sa perfettamente che all'interno di una compagnine sociale ci sono più etiche. pensiamo, che ne so, alla condizione degli animali nelle varie culture. alla macellazione kicher, per esempio. alla differenza tra animali d'affezione (pet) e da reddito. e pensiamo che uno stesso animale (cavallo) può essere tanto d'affezione quanto da reddito. da compagnia o da sport o da macello. pensiamo che alcuni (anche all'interno del mondo equestre) non hanno problemi a consumare carne di cavallo e a mandare al macello i loro cavalli. mentre per altri è inconcepibile. chi ha ragione? nessuno. tutti. l'etica è personale. diffido pesantemente da chi intende insegnare un'etica o etichettare il proprio comportamento come etico, come se di etica (o di etica corretta, bella, buona, giusta) ce ne fosse una sola o una migliore di un'altra.

e si, lo trovo molto ipocrita e anche un pò ridicolo.

alex

Proprio per il fatto che prevedo questo tipo di obiezioni, ho suggerito a Wild di essere prudente prima di incoraggiare un cavaliere novizio a prendere questa strada. Non è bello sentirsi diversi. Io ci ho fatto il callo (con i cavalli e in mille altre situazioni), ma è faticoso e molto frustrante.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Kimimela

L'equitazione etica per me e' una contraddizione; l'uomo e il cavallo non devono assolutamente stare sullo stesso piano.
Io uomo comando e tu cavallo ubbidisci altrimenti ragazzi...lasciamoli dove sono I cavalli!
Non sono cani, non sono animali da compagnia e non ti scondinzolano quando arrivi.
Un cavallo e' un cavallo e va trattato con estremo rispetto e un pizzico di timore/distacco.
La parola "etica" poi cosa significa? Non vuol dire niente, e' troppo soggettiva.
Sta di fatto che se una persona vuole essere un cavaliere/amazzone deve per forza di cose sottomettere il cavallo (sottomettere nopn vuol dire legnare di botte eh?!), altrimenti il rischio e' alto sia di farsi del male sia di non ottenere niente.
Col cavallo si puo' ANCHE lavorare da terra ma pur sempre gli si chiede di eseguire un lavoro e pur sempre gli si chiede di rispettarci.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

PokerFace

alex, il punto è che non si sentono diversi. si sentono "diversi in meglio".

la cosa complicata della vita è che giudicare se stessi è molto complicato. è facile essere autoreferenziali.

quante volte abbiamo incontrato gente che si sentiva e si definiva brava a cavallo o forte o competente e in realtà erano solo invasati senza autocritica?
qui uno apre un maneggio. si autodefinisce. si crea la sua bella associazione sportiva, il suo bell'ente di promozione sportiva, con le sue regole, le sua patenti, i suoi livelli. è molto facile.
stare all'interno di una federazione che ha, invece, riscontri oggettivi per giudicare livelli e competenze, passaggi obbligati, competenze da dimostrare sul campo, è molto più difficile.

capisci bene che se io, per qualche motivo, ho paura di saltare o non vedo una distanza mai, non potrò mai diventare istruttore  FISE. allora, se voglio diventare istruttore, mi creo la mia associazione, dico che la FISE è brutta e cattiva e NON ETICA, e mi dò il titolo di sommo addestratore etico. chi valuta le mie competenze? IO. mi autovaluto.

è un pò troppo facile. sono nate un saaaaaaccco di associazioni/enti sportivi così. e (facendo un complimento) direi che chi piu chi meno hanno dimostrato di essere un bel business e poco più (in alcuni casi un bel business e... niente piu).

alex

Non fai che darmi ragione: sono cose che vanno valutate avendo esperienza. Inadatte (o perlomeno: un po' pericolose) a chi esperienza non ne ha; a meno che non siano già state sperimentate a fondo da esperti, e anche in quel caso, tenendo conto che poi si diventa "diversi" (in meglio o in peggio poco importa: i diversi migliori e i diversi peggiori sono comunque trattati come diversi dalla persona "inquadrata nella massa" e felice di esserlo).
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Wild

Non ho ben capito se Alex mi chiede una riflessione su in cosa consista l'equitazione Etica e come essa possa inserirsi nel mondo dell'equitazione altra oppure se mi chiede di spiegare perché ho suggerito quei corsi...
Alle prima riflessione c'è in questo forum chi sa far fronte in maniera molto più pertinente e consapevole rispetto a me...
Rendo noto il fatto che gli istruttori di equitazione etica operano con successo anche in maneggi "tradizionali"...

Per il secondo punto le cose che mi hanno spinta a suggerirlo sono:
1) L'utente in questione ha chiesto corsi su "salto ostacoli e non"
2) ad un certo punto della mia vita equestre, prima che prendessi la decisone di dedicarmi a un solo percorso in modo da approfondirlo e da specializzarmi in qualcosa, mi sono trovata a dover preparare un puledro intelligente ma oppositivo,che tutti ritenevano inadeguato e pensavano fosse buono solo portato in tavola,a gareggiare (ad alti livelli non sarebbe mai arrivato, ma almeno ad essere un buon cavallo da scuola e per i sociali ero convinta di sì). Mettendo in campo le poche conoscenze e competenze che fino ad allora avevo acquisito presso il centro studi di equitazione etica sono riuscita a farlo arrivare ad un punto tale che i proprietari sono riusciti a venderlo a dei privati e non ad un commerciante che aveva già reso nota la destinazione del puledro. Il meno di 12 mesi ho trovato un puledro con solo una doma e un addestramento di base, un puledro con mille fisime e insicurezze, confuso dalle troppe mano che lo lavoravano, oppositivo nel lavoro in campo, prima in un buon cavallo da scuola, poi in un buon cavallo per una famiglia con bambini e chissà quanto altro avremmo potuto imparare assieme, se fosse rimasto con me...
Ora pensate a cosa si potrebbe fare con un cavallo di talento e avendo molte più conoscenze in merito a questa filosofia...
Non ho proposto i corsi per professionisti, ma quelli iniziali, per appassionati, sono due percorsi molto diversi. Ho trovato infatti quest'ultimo decisamente conciliabile e complementare all' "equitazione tradizionale". Conoscenze di base di chi sia un cavallo, della sua etologia, di come comunicare con lui in maniera efficace, di quali siano i suoi bisogni e molto altro penso siano utili anche per chi vuole gareggiare o fare altro, per andare oltre al semplice "monto su un cavallo che deve fare quello che voglio come fosse un motorino e festa finita" senza chiedersi cosa lui vorrebbe o cosa sta "pensando" anzi, impedendogli di pensare e qualsiasi forma di autonomia.
Si tratta di decidere se si ha passione per il cavallo o per l'equitazione o per entrambi (tema già discusso in un altro topic).

Se poi uno che intraprende questa strada decide di non conciliare le due cosa e o farne una sola o solo un'altra, la scelta sarà sua e basta che lui sia felice. Ovvio che all'Oasi EquiLuna nessuno si sentirà mai dire che sia giusto far saltare un ostacolo di 2 metri a un cavallo!

Se tutti ci basassimo su un concetto "prendo ciò che ritengo più confacente al mio modo di vivere e di sentire e sostituisco il resto con altro" non ci sarebbero tutti questi problemi di conciliazione delle scuole e delle forme di pensiero.

Quando utilizzo il termine "tradizionale" non voglio fare di tutta l'erba un fascio, solamente vorrei far intendere concezioni differenti con un unico termine, senza specificarle una ad una...

La mia esperienza garistica non è mai realmente iniziata: volevo solo salvare quel puledro, non ho mai voluto gareggiare in vita mia, ma (e qui ha ragione Alex) anche se avessi voluto non avrei potuto perché appena gli istruttori "tradizionali" scoprono che impari anche da qualcun altro e che magari riesci in modo diversi dai loro, allora ti sbattono fuori (gran segno di intelligenza e maturità direi, soprattutto sono sicuri di quello che fanno tanto da accettare che i loro clienti facciano domande sul perché tu fai così e lui cosi e ottenete gli stessi risultati e su cosa sia eticamente meglio fare). Almeno questa è la mia esperienza.

Io ho trovato nell'equitazione etica qualcosa che combacia con il pensiero e il modo di sentire che nel tempo mi sono costruita e ho trovato all' Oasi EquiLuna una specie di grande famiglia allargata, mi sono sentita accettata e mi sono appassionata tanto da aver deciso di lasciare tutto il resto e di specializzarmi solo in questo, con una piccola deviazione sulla disabilità e sul conciliare l'equitazione Etica con il mondo della riabilitazione equestre (cosa tutt'altro che impossibile ma da perfezionare). Se anche avessi deciso però di fare gare (cosa impossibile nel mio caso perché, ripeto, non è mai stato nelle mie intenzioni) nessuno nel mondo dell'equitazione Etica mi avrebbe esclusa, né avrebbe smesso di insegnarmi e di dare il meglio di sé per il mio apprendimento. Non posso dire altrettanto del contrario, purtroppo.

Sesso inoltre si pensa, e a volte a ragione, che i metodi di "equitazione naturale" e affini non curino l'assetto in sella e la posizione che come sappiamo sono utilissimi per una corretta comunicazione col cavallo, per non dargli fastidio né problemi e per non procurargli dolore. Ecco l'equitazione etica prevede la cura anche di questi aspetti, ritenuti essenziali e importantissimi per una buona equitazione.

Spero di aver spiegato i motivi per cui ritengo questi percorsi utili a tutti, soprattutto a persone giovani e alle prime armi nel mondo equestre.
Se mi verrà in mente altro lo scriverò di seguito, se farete domande a cui saprò rispondere lo farò volentieri altrimenti lascerò la parola a chi è più esperto di me.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Citazione da: alex - Luglio 17, 2015, 10:09:09 AM
Proprio per il fatto che prevedo questo tipo di obiezioni, ho suggerito a Wild di essere prudente prima di incoraggiare un cavaliere novizio a prendere questa strada. Non è bello sentirsi diversi. Io ci ho fatto il callo (con i cavalli e in mille altre situazioni), ma è faticoso e molto frustrante.

Hai ragione, l'ho provato anch'io, ma non ci avevo pensato...
Per me è stata una mia scelta, ho cercato e ho trovato autonomamente, nessuno mi ha mai consigliato nulla...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

PokerFace

scusa Wild ma tu hai scritto questo:

"Il meno di 12 mesi ho trovato un puledro con solo una doma e un addestramento di base, un puledro con mille fisime e insicurezze, confuso dalle troppe mano che lo lavoravano, oppositivo nel lavoro in campo, prima in un buon cavallo da scuola, poi in un buon cavallo per una famiglia con bambini e chissà quanto altro avremmo potuto imparare assieme, se fosse rimasto con me..."

ok ma scusa magari sarebbe diventato così o magari anche meglio in mano a qualcun altro... e magari anche se questo qualcun altro NON pratica equitazione etica.... capisci il discorso? tu hai ottenuto un risultato. magari alex avrebbe ottenuto un risultato 10 volte meglio. magari raffaele (anzi, tolgo il magari) avrebbe ottenuto un risultato ancora migliore. un addestramento che funziona NON è prerogativa dell'equitazione etica.

"Conoscenze di base di chi sia un cavallo, della sua etologia, di come comunicare con lui in maniera efficace, di quali siano i suoi bisogni e molto altro penso siano utili anche per chi vuole gareggiare o fare altro, per andare oltre al semplice "monto su un cavallo che deve fare quello che voglio come fosse un motorino e festa finita"

vedi, sei TU che hai la concezione che gli altri (i non EQUITAZIONE ETICA) trattino i cavalli come motorini e non abbiano la minima conoscenza di come comunicano, di cos'hanno bisogno ecc... sono pregiudizi belli e buoni in base ai quali l'equitazione ETICA caga il cavallo, mentre gli agonisti o i tradizionali non sano niente del cavallo, della sua etologia, della comunicazione, dei bisogni ecc.... insomma boh....

devi ancora vedere tanto mondo, mi sa.

Wild

Citazione da: PokerFace - Luglio 17, 2015, 10:27:47 AM
alex, il punto è che non si sentono diversi. si sentono "diversi in meglio".

Sinceramente e personalmente non mi sento migliore di nessuno, mi sento solo più vicina a un modo di pensare e di fare rispetto ad un altro...


Avete anche ragione sul fatto che io, personalmente, non ho abbastanza esperienza per giudicare positivamente o negativamente nessuno, ma non ce l'ha neppure una persona esperta e dalla bravura provata e riprovata che però non si è mai approcciato a questo mondo, non ha mai visto né conosciuto ciò che avviene all'interno di questi centri...
è un modo di pensare nuovo per molti punti di vista quindi è ovvio che susciti perplessità, certo è che se gli "esperti" non vanno mai ad imparare da chi fa in modo diverso da loro, allora noi comuni mortali non potremo mai avere termini di paragone oggettivi, oggettivi  per quanto lo possano essere degli esseri umani come noi e fallibili come noi, ovviamente...

Altra riflessione: come si può giudicare il modo di fare e le prestazioni di qualcuno che non gareggia, che non si mette in mostra a livelli internazionali attraverso concorsi o ClassHorse? Io faccio così: funziona? Allora va bene; Non funziona? allora non va bene; Poi mi chiedo: perché funziona e perché non funziona. Alla fine valuto in coscienza quanto possa piacermi e quanto no un determinato sistema...

Chi altri stimo a parte l'Oasi EquiLuna? Miky e Tony, Francesco Vedani, Monty Roberts, Luca Maria Moneta, tutti coloro che si prodigano per il bene del proprio cavallo e che mettono il suo bene al primo posto sempre e comunque. Sono agonisti, non agonisti, ex agonisti, amatori, professionisti e molti altri. Li conosco di persona? Alcuni sì e altri no. Do il beneficio del dubbio sia in positivo sia in negativo? Sempre e comunque. Ovviamente più si conosce qualcuno più si scoprono cose che piacciono e cose che non piacciono, ma questo è ovvio, normale e umano.

Sono d'accordo perfettamente e in tutto o per tutto con qualunque cosa venga dall'equitazione etica solo perché è equitazione etica? La guardo e la ascolto acriticamente? Assolutamente no. Moltissime cose mi piacciono tanto e le voglio imparare e approfondire il più possibile e questo mi basta, per ora. Quando vorrò imparare altro o approfondire altro andrò presso qualcuno che sappia insegnarmelo.

Sta a noi decidere se fossilizzarci su qualcosa oppure cercare sempre altro da entrambe le parti, per quanto uno possa essere bravo o esperto deve avere sempre la consapevolezza di essere umano e di poter sempre imparare da altri, altrimenti è finito. Tutti gli allievi dovrebbero essere consapevoli dell'umanità del loro istruttore e sentirsi liberi di spostarsi e poi tornare, di cambiare all'occorrenza, senza avere scrupoli o rimorsi. Gli istruttori dovrebbero accettare che l'allievo cerchi, cambi, vaghi, torni, se ne vada senza problemi, senza rabbia e senza sentirsi messi in discussione, ma mettendosi loro stessi in discussione, sempre.
Ovviamente se uno gareggia non può vivere di anderi anderi, ma se l'obbiettivo è imparare, è conoscere, è approfondire, è godersi ogni aspetto del cavallo e ogni modo di viverlo ed è cercare la propria strada, allora, forse è il modo migliore...

Il mondo dell'equitazione ci mette a disposizione una varietà quasi infinita di strumenti che però dobbiamo saper usare e valutare criticamente considerando anche il nostro carattere, le nostre idee, ciò che cerchiamo e le situazioni in cui ci troviamo.

Per citare frasi (un tantino rivedute in quanto non le ricordo alla perfezione) che mi sono state dette e che seguirò sempre: "ascolta tutte le campane, prendi il meglio da ognuna, fatti una tua idea personale e seguila sempre, seguila anche quando continui ad ascoltare tutte le campane e a prenderne il meglio"
"Quando non avrai più niente da imparare da noi, vai via. Vai da qualcuno di più grande di noi e ricomincia"
"Non sempre è bene indossare le magliette degli altri"
"Fai quel che credi sia più giusto e vai dove stai bene"

Ognuno, ogni scuola e ogni persona ha i suoi pregi e i suoi difetti, si tratta di capire cosa si può accettare e cosa no, e quanto ne valga la pena. Io so che imparo molte cose utili e interessanti in maniera serena e questo mi basta per passare sopra ad altre cose che invece mi piacciono meno e che vedo allontanano moltissime persone al primo impatto...sarà che ho conosciuto prima l'Oasi e poi la Scuola di Equitazione Etica (si capisce cosa intendo?), qualunque cosa sia stata per me è stata una fortuna, perché senza di loro avrei smesso di montare a causa di esperienze e situazioni di cui è inutile parlare al momento.
Voglio dire che molti problemi e fraintendimenti, secondo me, sorgono quando si confonde un "metodo" con una persona, perché il "metodo" o piace o non piace o ci si ritrova in esso oppure no, ma la persona avrà sempre in se stessa moltissimi aspetti che piacciono e moltissimi che non piacciono e bisogna scegliere se accettarla così come è oppure allontanarsi; altri quando si giudica qualcosa solo da come si presenta (modalità che può piacere come no) senza conoscerne la realtà dietro la presentazione.

Poker, la mia parola non vale nulla, lo so, ma ti posso assicurare che Montagnani non è uno che non vede le distanze o che non riuscirebbe ad andare in concorso e magari a vincere, il fatto che non lo faccia non vuol dire che non ne sarebbe capace. Prima di decidere di allontanarsi e fondare la scuola ha avuto moltissimi anni di esperienza nel mondo del dressage, dove ne ha viste di molto buone e di molto brutte, e nel suo modo di insegnare, questo si vede.

Anche a me, nel mio piccolo, avevano detto più volte di comprarmi un QH da 5000 euro (puledro in pancia) per poi andarci in gara, mi avevano detto che avrei avuto buone probabilità di avere successo, malgrado i pochi anni di equitazione alle spalle, ma non l'ho fatto perché andava oltre alla mia etica personale (oltre che alle mie possibilità economiche che comunque non mi avrebbero impedito di andare in gara con un cavallo della scuola almeno per le prime volte). Questa decisione mi condannerà all'anonimato in eterno, nessuno se ne fregerà mai di me, del mio assetto, della mia tecnica, del mio modo di montare e di relazionarmi al cavallo, ma a me non me ne frega nulla: giusto o sbagliato che sia, non sarei stata a posto con me stessa altrimenti e preferisco così.

ecco, e scommetto che sono andata OT...di nuovo...spero almeno che l'intervento sia utile, comprensibile e che non offenda o tocchi nessuno...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Citazione da: PokerFace - Luglio 17, 2015, 12:17:33 PM
scusa Wild ma tu hai scritto questo:

"Il meno di 12 mesi ho trovato un puledro con solo una doma e un addestramento di base, un puledro con mille fisime e insicurezze, confuso dalle troppe mano che lo lavoravano, oppositivo nel lavoro in campo, prima in un buon cavallo da scuola, poi in un buon cavallo per una famiglia con bambini e chissà quanto altro avremmo potuto imparare assieme, se fosse rimasto con me..."

ok ma scusa magari sarebbe diventato così o magari anche meglio in mano a qualcun altro... e magari anche se questo qualcun altro NON pratica equitazione etica.... capisci il discorso? tu hai ottenuto un risultato. magari alex avrebbe ottenuto un risultato 10 volte meglio. magari raffaele (anzi, tolgo il magari) avrebbe ottenuto un risultato ancora migliore. un addestramento che funziona NON è prerogativa dell'equitazione etica.

"Conoscenze di base di chi sia un cavallo, della sua etologia, di come comunicare con lui in maniera efficace, di quali siano i suoi bisogni e molto altro penso siano utili anche per chi vuole gareggiare o fare altro, per andare oltre al semplice "monto su un cavallo che deve fare quello che voglio come fosse un motorino e festa finita"

vedi, sei TU che hai la concezione che gli altri (i non EQUITAZIONE ETICA) trattino i cavalli come motorini e non abbiano la minima conoscenza di come comunicano, di cos'hanno bisogno ecc... sono pregiudizi belli e buoni in base ai quali l'equitazione ETICA caga il cavallo, mentre gli agonisti o i tradizionali non sano niente del cavallo, della sua etologia, della comunicazione, dei bisogni ecc.... insomma boh....

devi ancora vedere tanto mondo, mi sa.

Poker, tu conosci la tua esperienza e quella di altri che ti hanno raccontata la loro e sono contenta che siano esperienze positive, perché le mie non lo sono altrettanto.

Quel puledro sarebbe finito al macello perché i suoi proprietari non lo ritenevano degno del loro tempo, ora è fermo da mesi a ingrassare in un paddock senza fare nulla, direi che sta migliorando molto. Scusami se mi brucia che dopo tutte le promesse da parte dei proprietari, che credevo amici, dopo tutto l'impegno che ci ho messo, dopo tutta la strada che ho fatto assieme a quel puledro e dopo che ci ho buttato il cuore alla fine abbiano deciso di darlo a qualcuno che pagava di più e a me non è rimasta altro che una ciocca di crini, sai cosa? se non mi avessero promesso che, siccome mi piaceva tanto, me lo avrebbero dato quando sarei stata pronta a prenderlo (finito il trasloco e vari casini, praticamente), probabilmente non mi ci sarei neppure messa...anzi, forse sì, perché non avrei sopportato di vederlo andare al macello senza fare nulla, ma non mi ci sarei messa in quel modo, se non lo avessero trattato per mesi come fosse stato mio...mi brucia non averlo visto crescere, non aver continuato il mio percorso con lui, che mi stava facendo crescere tanto (io stavo imparando prima di lui, perché lui mi dava sicurezza, mi faceva sentire bene!). Mi brucia non aver potuto vedere fin dove potevo arrivare e non aver dimostrato fino in fondo che era un buon cavallo, non stante tutto...
Comunque lo dicevo per far capire che il metodo è valido,né più né meno di altri,  non per denigrare altri metodi...ad ogni modo con lui funzionava più questo che quello e spero che qualcuno lo rimetta in lavoro con un metodo che con lui funziona, ce ne sono molti validi che possono funzionare, non intendevo dire che solo io ce la posso fare perché faccio così e cosà, certo che se lo riprendono come all'inizio, e non vogliono provare a fare in qualche altro modo, quello tempo 2 anni è di nuovo dal commerciante, a meno che non sia cambiato anche di testa.
Vogli dire che chissà quanti cavalli finiscono al macello perché in un certo modo non imparano, ma magari imparerebbero in un altro...avete presente i bambini in una classe in cui la maestra non varia mai il metodo di insegnamento? Alcuno andranno molto bene e altri molto male e questi ultimi non avranno mai l'occasione di recuperare e nel 99% dei casi abbandoneranno gli sudi appena compiuti i 16 anni.

Parlare di equitazione etica come di un metodo comunque è sbagliato perché non è un metodo è una filosofia che comprende metodologie differenti perché accetta proprio il fatto che ogni cavallo impara in modo diverso da un altro perché è cognitivamente, fisicamente ed emotivamente un individuo diverso da ogni altro individuo. Accetta il fatto che bisogna provare e riprovare senza arrendersi mai con un cavallo fino a che non si trova il modo giusto per farlo imparare e fargli superare eventuali fisime e difficoltà.
Più che un metodo nuovo è una consapevolezza di fondo che sta dietro ai metodi utilizzati magari da sempre, non so come dire, anche quando si fa una cosa che si è sempre fatta non la si fa semplicemente perché si è sempre fatto così e perché funziona, ma perché ci sono dei fondamenti etologici e scientifici per cui la si fa e tutta una riflessione dietro che arriva ritenerla etica. Una riflessione che in quanto tale si mette sempre in discussione è in continuo divenire e in continuo cambiamento.

http://unaparolaalgiorno.it/significato/E/etica
Se invece si profondono grandi energie nel definire come debba essere il proprio comportamento, quali siano le idee da concretare nelle proprie azioni, allora si può aspirare a diventare persone di valore, splendide, che quasi brillano di luce propria.

un po' troppo poetico per i miei gusti, ma rende l'idea...
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Wild

Citazione da: PokerFace - Luglio 17, 2015, 12:17:33 PM
ok ma scusa magari sarebbe diventato così o magari anche meglio in mano a qualcun altro... e magari anche se questo qualcun altro NON pratica equitazione etica.... capisci il discorso? tu hai ottenuto un risultato. magari alex avrebbe ottenuto un risultato 10 volte meglio. magari raffaele (anzi, tolgo il magari) avrebbe ottenuto un risultato ancora migliore. un addestramento che funziona NON è prerogativa dell'equitazione etica.

devi ancora vedere tanto mondo, mi sa.

Di questo ne sono certa, non ho mai detto il contrario e se ti/vi sono sembrata presuntuosa, mi dispiace, non era mia intenzione, anche perché non mi sento per nulla arrivata, anzi (vedi post precedenti).
Sono certa che moltissimi ottengono risultati di gran lunga migliori dei miei, io lì mi sono trovata quasi costretta a provarci (vedi post sopra) altrimenti non lo avrei mai fatto visto che non sono i n rado, ma non c'era nulla da perdere in quel caso.
Se una come me che non sa fare, malgrado la poca esperienza e conoscenza, con un cavallo non dei migliori, obbiettivamente, è riuscita a ottenere un risultato mediocre figuriamoci altri, ma questo vuol dire che anche questa filosofia è valida e che questa scuola qualcosa di buono lo insegna.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli