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Indietro alla mano

Aperto da alex, Dicembre 13, 2015, 04:09:18 PM

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alex

Chiaro, grazie max. Ovviamente, quando ho cominciato a pensare agli speroni, non era quello il motivo per cui ci pensavo; il motivo era sperimentare un maggior controllo dei posteriori ma soprattutto l'eliminazione (temo quasi impossibile) di un mio difettaccio, ossia quello di muovere l'intera gamba, flettendo il ginocchio e devastando l'assetto, per "arrancare" verso l'alto e portare il tallone a contatto del fianco. In subordine, anche per agire sugli addominali facendogli fare un po' di ginnastica.

Quanto all'incollatura, il mio problema è: ammesso che io riesca a ottenere la perfetta "messa in mano" ossia: a convincere il cavallo a cercare il contatto, pena una certa sensazione di disagio, la responsabilità della posizione dell'incollatura ricadrebbe solo su di me; dovrei conoscere la posizione giusta meglio del cavallo. Quanto devo studiare e come devo districarmi fra diverse teorie, per essere certo di sapere qual'è la posizione giusta dell'incollatura quasi in ogni circostanza? Caprilli, e la sua idea che è il cavallo a sapere qual'è la posizione giusta dell'incollatura, era un totale idiota, o un incapace? Una volta che il cavallo segue la mano, cosa succede se la mano scompare non per un attimo, ma a lungo? Il cavallo si sente a disagio, "perso"?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Se hai quel difetto l'uso degli speroni non può che accentuartelo. :happy1:
Un motivo in più per usarli! Così sei costretto a pensarci e obbligato a correggerti :blob3:

A parte gli scherzi, non è il cavallo a sapere quale sia la posizione giusta dell'incollatura, non può saperlo perché non può sapere - non all'inizio - cosa si sta facendo e perché.

E non è nemmeno il cavaliere, non può saperlo perché non può sapere - non all'inizio - quale sia la migliore altezza per questo o quel movimento.

Ma una cosa è sicura: senza la possibilità di abbassarla o alzarla a piacimento ne tu ne lui lo saprete mai.

Una cosa che non sopporto più di certi istruttori è la presunzione di voler mettere l'incollatura alta o bassa a priori a seconda che si stia facendo questo o quello.

Il messaggio originale, cioè che è il cavaliere che deve poter decidere dove mettere l'incollatura e non il cavallo, è spesso travisato con "il cavaliere deve sempre metterla qua o la meccanicamente". Non è così, il cavaliere deve poter piazzarla a proprio piacimento proprio per esplorare di volta in volta quale sia la posizione migliore. La si va a trovare insieme, insomma.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Citazione da: max - Dicembre 15, 2015, 10:28:56 AM
Se hai quel difetto l'uso degli speroni non può che accentuartelo. :happy1:

Lo so: avverrebbe inevitabilmente se fossero corti. Per quello li voglio lunghissimi - perchè mi costringano a rimuovere il maledetto automatismo, che riemerge ogni volta che mi distraggo un attimo. O lunghi, o niente.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Alexis85

Mah, continuo a non essere convinta. Secondo il ragionamento di Alex allora chi fa dressage deve per forza indossare speroni lunghissimi, altrimenti si scompone quando cerca di usarli. Io prima di pensare ad indossare speroni lunghi, penserei a migliorare l'assetto. Poi dopo metti lo sperone. Chi l'ha detto questo? nessuno, lo dice il buon senso. Lo sperone è uno strumento di precisione, sopratutto quelli lunghi  e più severi, non deve essere usato per compensare un difetto di assetto. mah...

Bubba

Direi che vista la stazza dei cavai da dressage probabilmente sei gia' sul costato

Alexis85

e quindi? in base alla dimensione del cavallo il tuo assetto deve essere lo stesso. Quindi se avvicini il tallone non dovresti scomporti, che il cavallo sia grande o piccolo.  Perche allora ti scomponi anche senza sperone. E' un problema di assetto che non si risolve con lo sperone. Qui spesso si citano grandi maestri e si parla di buona equitazione. Ma consigliare uno sperone lungo per compensare un problma di assetto e' buona equitazione? scondo me no.

La domanda di Alex alla fin fine e': io vorrei estendere l incollatura ma non uso l imboccatura e mi scompongono se uso degli speroncini, come posso fare?

Bubba

In base alla dimensione del cavallo cambia dove cade il piede.

alex

Mi sembra che max abbia capito il problema; i suoi suggerimenti sono stati ottimi e abbondanti, ci metterò un secolo a metabolizzare solo loro, quindi per me l'argomento del mio caso particolare è chiuso; grazie dell'interesse, continuate pure voi a parlarne in generale se vi fa piacere.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

#38
Una presentazione in pubblico è una cosa, il lavoro quotidiano un'altra.
Nel quotidiano la gamba va di qua e di la, su e giù così come fa anche la mano se serve: è normale muovere mani e gambe.

Insomma, mentre monti cerchi di capire, di sperimentare per migliorare, lotti contro quella dannata resistenza che non si capisce ancora da dove arrivi dopo tanti anni. Eccetera. Quindi si muovono mani e gambe. Non a caso i video privati dei maestri sono più interessanti delle presentazioni in pubblico.

Quello che bisogna evitare come la peste non è il muovere le estremità per provare a raggiungere un risultato, ma è l'IRRIGIDIRSI.

Avere le gambe lunghe è un handicap non tanto perché devi sollevare la gamba - uno la solleva quando serve e poi la rimette giù - ma perché il sollevarla fa irrigidire, la rigidità su trasmette al cavallo e quindi si perde il beneficio dello sperone.

PS - Mettere gli speroni per costringere a migliorarsi la gamba era uno scherzo e l'ho anche scritto. E poi ormai conosco Alex e so che posso permettermi queste battute. Però sai, a volte per pigrizia ci si addormenta sui propri difetti e la necessità di essere più attenti a volte sblocca.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

segreto

Max, ho letto con interesse estremo i tuoi interventi, specialmente dove accenni al sopra e al sotto (contrazione degli addominali, estensione dei dorsali).
Dammi un giudizio su una cosa che mi è capitata e che non ho capito: due anni fa ho lavorato per sei mesi un cavallo di vent'anni, ben addestrato e molto "parsimonioso". Montavo senza speroni e lui, quando si era sciolto e scaldato, estendeva ed abbassava enormemente l'incollatura, sia al passo che al trotto che al galoppo. Galoppavamo con il naso per terra per molti minuti! L'appoggio sul ferro era normale: lo lasciavo fare e non lo "tiravo su".
Non ho mai capito perchè facesse così. Io abitualmente monto con il ginocchio staccato dalla sella, il tallone bassissimo, i piedi paralleli e i polpacci che fasciano il costato del cavallo.
Sembrava fin che gli tenessi in costante contrazione gli addominali.
Ora quel cavallo non lo uso più e lavora con il suo proprietario; vengono spesso in campagna con me, ma non gliel'ho mai più visto fare.
P.S.: Una volta ho messo gli speroncini e lui sembrava incontenibile: si piantava sul ferro e via!

Grazie,
Segreto

alex

@Max: Gli speroni non servono.... bastano brevi e leggere tensioni alternate delle redini, e Asia "butta giù" la testa (prima flette un minimo la nuca, poi estende verso il basso l'incollatura riestendendo di nuovo la nuca). Sono assolutamente certo che se ci lavorassi sopra potrei arrivare al contatto "canonico". E adesso che lo so....il mio interesse è finito, perchè resto convinto del principio caprilliano che il cavallo sa da sè come tenere l'incollatura. Glielo  farò fare ogni tanto, giusto per fare qualcosa di nuovo e per incoraggiarla a darsi una "stiracchiata".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Alexis85

l'estensione dell'incollatura non si ha solamente se la cavalla mette giù la testa e si estende verso il basso, riguarda tutto il cavallo.

alex

Grazie Alexis per l'utile  precisazione.

Però adesso aspetterei, se vorrà, il commento da Max, in relazione a quello che mi aveva spiegato qui e altrove, e in risposta a una sua precisa proposta.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Asia non è più, tecnicamente, "indietro alla mano", almeno secondo la definizione di Museler.... è confermato, posso chiederle di estendere l'incollatura e di "prendere contatto". Adesso lavoro sul mantenere il contatto; beninteso, un contatto "piuttosto leggero", quello che si ottiene tenendo le redini con la mano aperta.
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max

Citazione da: segreto - Dicembre 15, 2015, 11:18:18 PM
Max, ho letto con interesse estremo i tuoi interventi, specialmente dove accenni al sopra e al sotto (contrazione degli addominali, estensione dei dorsali).
Dammi un giudizio su una cosa che mi è capitata e che non ho capito: due anni fa ho lavorato per sei mesi un cavallo di vent'anni, ben addestrato e molto "parsimonioso". Montavo senza speroni e lui, quando si era sciolto e scaldato, estendeva ed abbassava enormemente l'incollatura, sia al passo che al trotto che al galoppo. Galoppavamo con il naso per terra per molti minuti! L'appoggio sul ferro era normale: lo lasciavo fare e non lo "tiravo su".
Non ho mai capito perchè facesse così. Io abitualmente monto con il ginocchio staccato dalla sella, il tallone bassissimo, i piedi paralleli e i polpacci che fasciano il costato del cavallo.
Sembrava fin che gli tenessi in costante contrazione gli addominali.
Ora quel cavallo non lo uso più e lavora con il suo proprietario; vengono spesso in campagna con me, ma non gliel'ho mai più visto fare.
P.S.: Una volta ho messo gli speroncini e lui sembrava incontenibile: si piantava sul ferro e via!

Grazie,
Segreto

Non ne ho la più pallida idea, se ti ha dato quell'impressione forse era così. O forse è più probabile che tu lo disturbassi di meno in generale e questo lo faceva lavorare più lungo e sciolto che non con l'attuale proprietario.

Citazione da: alex - Dicembre 18, 2015, 09:40:15 PM
Però adesso aspetterei, se vorrà, il commento da Max, in relazione a quello che mi aveva spiegato qui e altrove, e in risposta a una sua precisa proposta.

Anche con te non ne ho la minima idea senza essere li. Certo è che le microflessioni a dx e sx (lo "spugnettare" e simili) sono metodi di lavoro che lasciano il tempo che trovano. Fare invece flessioni lente e molto pronunciate (di modo che vadano ad agire su tutto il cavallo) in piccole volte, come raccontava che faceva anche Oliveira, sarebbe un modo più giusto di procedere. Seghettare o spugnettare, con o senza imboccatura, al massimo fa cedere un pochino la nuca ma non "stira" tutto il cavallo. Dopo il miniseghettamento di solito cedono alla nuca come prima risposta (il che è già scorretto di per se ma va beh), poi magari abbassano l'incollatura restando incappucciati e poi se il cavaliere lascia scorrere le redini magari la riaprono anche ritrovando un profilo più corretto, ma al di là che questo iter possa o meno dar qualche risultato positivo, il tutto avviene a cavallo dritto; nel senso che tutta la muscolatura non si allunga molto di più di quanto non era già virtualmente in grado di allungarsi prima... si ottiene solo di riuscire a cambiare la posizione della testa, ciò che conduce spesso ad un cavallo pesante e basta (non è detto, ma di solito...). Nel caso che cercando di fletterlo in modo pronunciato per stirare finalmente tutto il cavallo, questo si irrigidisce e derapa col culo, oppure si irrigidisce e cade di spalla, oppure protesta alzando la testa, allora è la prova che queste flessioni pronunciate servirebbero davvero e bisognerebbe conquistarle bene prima ancora di un ipotetico lavoro su due piste. Al passo lo si flette molto in piccole volte, si aspetta un po' e come risposta dovrebbe abbassare e allungare la testa rimanendo nella flessione. Se puoi già ottenerle siamo sicuri che problemi non ce ne sono, ma non mi hai mai confermato apertamente di poterle fare.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.