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Delle razze itagliane, me nefrega una beatissima.

Aperto da raffaele de martinis, Dicembre 23, 2015, 02:25:48 PM

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Alexis85

Citazione da: PokerFace - Dicembre 23, 2015, 05:20:35 PM
l'aas non esiste.
in sardegna l'unico cavallo sardo è quello della giara.

il resto sono scarti dei francesi.

i cavalli anglk arabi allevati in sardegna prendono il nome di anglo arabi sardi e questa e' una razza che rientra nei cavalli italiani da sella.


AnnaQ

Allevato in Italia e di origine italiana sono due cose diverse.
Il cavallo sportivo (per discipline olimpiche) è uno solo nel mondo, che si chiami Holsteiner, Sella italiano, Trakhener, Irish Sport Horse, KWPN, BWP, sono bene o male tutti figli degli stessi stalloni. Certo ci sono linee diverse ma di razze vere e proprie non se ne distinguono più.
Diverso è il discorso per le altre razze.

Però non capisco in che modo io potrei valorizzare l'allevamento italiano: comprando da un allevamento italiano anche se sul passaporto c'è scritto Hannoveraner? Rinunciando all'equitazione sportiva e comprandomi un bel bardigiano per darmi alle passeggiate perchè sono emiliana?

Il consumismo e la globalizzazione saranno anche fenomeni tremendi, ma, per quanto mi riguarda, se ciò che è direttamente sotto al mio naso non mi soddisfa, ritengo di avere la fortuna di poter guardare nel resto del mondo e scegliere quello che più mi aggrada.

L'Italia ha così tante meraviglie non abbastanza valorizzate, ma non mi sembra il caso dell'allevamento equino  :firuu:

P.s. ho visto AAS così diversi tra loro che riunirli tutti sotto la stessa razza è un bell'azzardo  :horse-scared:
And but for the sky there are no fences facing

Giada88

Citazione da: Alexis85 - Dicembre 23, 2015, 07:44:26 PM
Citazione da: PokerFace - Dicembre 23, 2015, 05:20:35 PM
l'aas non esiste.
in sardegna l'unico cavallo sardo è quello della giara.

il resto sono scarti dei francesi.

i cavalli anglk arabi allevati in sardegna prendono il nome di anglo arabi sardi e questa e' una razza che rientra nei cavalli italiani da sella.
Però le origini sarde sono molto lontane (se ci sono), quindi sono molto più assomilabili ai SI, in linea con quanto detto prima da old e Ina

"Allora non ci intendiamo sul termine "razza italiana". Credo che il Sella italiano sia un cavallo allevato in Italia ma che non abbia origine su uno specifico territorio del nostro paese. "

"Quotone
Alle fine i cavalli sportivi italiani hanno, tranne in pochi casi, genealogie parzialmente/completamente composte da cavalli provenienti dall'estero."


Stessa cosa sul cavallo salernitano (mi viene in mente l'allevamento delle Fiocche)? Ed il persano?
Thoroughbred is not just a horse, it's an adventure.

Alexis85

hai fatto bene a citate l allevamento delle fiocche. il veterinario proprietario dell'allevamento, che conosco, ha fatto veramente un ottimo lavoro ...

raffaele de martinis

L'acquirente fa il mercato, dato che disturba il paragone etico, facciamolo col pesce: a Castellammare del Golfo c'erano delle gabbie a  mare che contenevano migliaia di tonni, appartenevano ad una società nippospagnuola che teneva quei tonni all'ingrasso, c'erano degli esperti giapponesi che controllavano.
Quei pesci mangiavano solo pescato, erano banditi i mangimi, e, degli esperti stabilivano quando era il momento di pescarli, quindi, venivano sezionati e in 24 ore erano sul mercato di Tokio.



Perché quella cura, quei costi?
Perché il pubblico pagante del Paese del Sollevante è competente e vuole un prodotto di qualità, i "musi gialli" hanno la cultura del pesce, non gli puoi rifilare delle sòle.

Come ho accennato parlando del sanfratellano, la ragione della nostra decadenza equestre è la lasciata cultura, la mancanza di competenza del pubblico pagante, il disinteresse degli addetti ai lavori, l'inesistenza di buoni addestratori, ma ci son altre ragioni oltre queste che non è il caso di analizzarle quì.

Il risultato? L'acquisto di un frison difettato a 10.000 euri mentre vanno al macello polledri murgesi, norici, bardi, cavalli mesomorfi, mesobrachimorfi come il frison che si potevano prendere con poco valsente.

Praticamente è come se in Giappone mangiassero tonno marcio del mediterraneo pagato a tutti yen, e buttassero alle foche ottimo pesce locale che costa poche lire.

I professionisti italioti sono tesi a formare clienti, non gli interessa fare scuola, non gli interessa promuovere una vera cultura equestre... anche perché loro stessi - generalmente - ne sono sprovvisti.
Non ci credete?

Beh, ve lo dimostrerò.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Alexis85

ah io ci credo, eccome.  Questo paese non ha o meglio ha poca cultura equestre. e la mancanza di cultura, di voglia di fare le cose per bene, vale anche al di fuori del campo equestre. Io penso di aver conosciuto delle realta' molto valide. ma per dieci valide ce ne sono 100 da buttare. Quei pochi fanno un lavoro faticoso, sacrificante e che viene annullato da quelli che io chiamo cavallari, in senso ampio.

raffaele de martinis

Il vostro affezionatissimo si definisce orgogliosamente cavallaro, e da vecchi cavallari ha imparato tantissime cose utili, anche perché - purtroppo - di cavallerizzi non ne ha mai incontrato, anche se li ha ben cognosciuti dai loro libri.

L'accezione dispregiativa di cavallaro è recentissima ed è sbagliata, in realtà sta ad indicare semplicemente chi si occupa di lalli, io è qualche annetto che mi occupo di queste bestiole, appunto.

Abbiamo perso la cultura equestre, o meglio l'abbiamo lasciata in mano d'altri... e va ben, quella resterà; quello che è peggio che si sta cancellando anche l'antico sapere popolare e popolano che legava, ha legato due specie (homo sapiens ed equini: cavalli asini e muli) così saldamente per 5 millenni, passata la mia generazione di tutto ciò resterà poco pochissimo forse niente.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Miky Estancia

Citazione da: AnnaQ - Dicembre 23, 2015, 07:58:29 PM


Però non capisco in che modo io potrei valorizzare l'allevamento italiano: comprando da un allevamento italiano anche se sul passaporto c'è scritto Hannoveraner? Rinunciando all'equitazione sportiva e comprandomi un bel bardigiano per darmi alle passeggiate perchè sono emiliana?

Il consumismo e la globalizzazione saranno anche fenomeni tremendi, ma, per quanto mi riguarda, se ciò che è direttamente sotto al mio naso non mi soddisfa, ritengo di avere la fortuna di poter guardare nel resto del mondo e scegliere quello che più mi aggrada.



Quoto!
Ognuno con i suoi soldi ci compra quel che vuole; nel suo tempo libero si deve dedicare a fare quel che più gli piace; se si può scegliere il lavoro, è giusto che scelga di fare quel che desidera.

Altrimenti....bisogna valorizzare le razze italiane e i loro allevatori?
Perfetto.
Eliminiamo tutti gli allevatori italiani di quarter, andalusi, arabi, paint, frisoni, ecc. Obblighiamoli ad allevare SOLO razze italiane: murgesi, tpr, bardigiani, maremmani, ecc.
E facciamo lo stesso con i commercianti: che comprino e vendano SOLO cavalli di razze italiane, nati in Italia.
E poi, siccome abbiamo eliminato a pedate tutto quel che non è made in itali', eliminiamo tutte le discipline western, la monta spagnola, ecc. e facciamo salto, dressage ed alta equitazzzione con i prodotti nostrani.

E di nuovo, ci sarà chi avrà  da ridire...ma come, fai so con un bardigiano o con un murgese? Ma ti stai complicando la vita! Eeeeeehhhh lo so che mi sto complicando la vita, ma devo valorizzare il cavallo italiano.....
Dressage con un maremmano o a passeggio con un tpr? Ma non è che sarai un cavaliere fifone o frustrato...No guarda, nessuna frustrazione, é che mi diverto e anche se non mi diverto, devo valorizzare il cavallo italiano...
Perché insomma....per certa gente c'è sempre qualcosa che non va nelle scelte altrui....
L'ideale sarebbe che ognuno si facesse i fatti suoi, senza andare a ficcare il becco negli affari altrui....utopia....

:laughter-485:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

Mie ragasse, perché siete così extremiste?
Nessuno ha detto di chiudere le frontiere e di imporre un lalloautarchismo tipo quello fascista nel ventennio.

Alex dixit:
.... Non è questione di nazionalismo; è questione di capacità di conservare un patrimonio di genetica frutto del lavoro di secoli, ciascuno il suo; nessuno lo farà al posto nostro. Lo so che è già tardi.... ma meglio tardi che mai.

Il vostro affezionatissimo ha cercato di esplicitare che non si può contare sui professionisti, che, in quanto tali, mirano al maggior guadagno con il meno impegno, cosa sacro e santa; che le associazioni di razza, sono strutture "politiche" e purtroppo sappiamo come funzionano in itaglia, si reggono sopratutto per autoremunerarsi.

Rimangono i privati, e alcuni fanno quel che possono, quello che manca, lo ripeto per la 376esima volta, è la culutura diffusa, l'abbandono del lallo: dagli anni 50 agli anni 80, ha prodotto un vuoto che è stato riempito da nani ballerine e saltimbanchi che ce la raccontano come piace, come conviene a loro, ma sopratutto hanno confezionato un prodottino ad uso e misura delle nuove acquirenti: noi lalliste!

E noi lalliste, lo ripeto, facciamo il mercato dello lallo non sportivo; alla lallista non interessa il soggetto rustico frugale affidabile resistente economico generoso, lei cerca un lallo seguendo altri parametri che sono racchiusi nel frison, lallo, fino a ieri, da circo e da carrozza oggi da sella.

Il perché di questa scelta, ce lo spiega mirabilmente la vituperatissima Ravello con l'auxilio del suo fido scudiero nel blog dove è citatissima: http://lallietope.blogspot.it/2015/03/perche-lalli-e-tope.html

Ora, come conseguenza della rivoluzione topenicana, sapete quanti ce n'è di bastardini: rustici frugali affidabili resistenti economici generosi che, ogni giorno, vanno al macello?
Sapete quante razze - in itaglia ma non solo - con le indicate haratteristiche sono scomparse?

Va ben, mettiamo pure i comtuà, alla sella... continuiamo così, facciamoci del male.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Hadban

Boh vi dico la mia
Dopo anni io sto pensando di riprendermi un cavallo... ho fatto un po' di tutto, per ultimo ho avuto uno splendido arabo in endurance, ma ho fatto anche salto, cross..
adesso con gli anni vorrei un cavallo che non mi dia problemi nei trekking e che mi faccia divertire nel lavoro in piano, magari con qualche garetta ma niente di importante.

Una delle cose che sto facendo è informarmi sulle razze italiane, di più di quello che avevo fatto una volta e vedendone i cambiamenti.
Ecco magari uno prima di andarsi a prendere chissà che per una richiesta non esagerata come la mia può interessarsi alle razze italiane.