La Bibbia.

[raffaele de martinis]

Colpevolmente, il vostro affezionatissimo non aveva ancora messo in evidentia "il padre padrone dell'equitatione francese", lovviamente era di nobbile origgine e dunque - a quei tempi - era avvezzo "per legge al maneggio dei lalli.

Non ci fosse stato La Gueriniere non ci sarebbe la Spanishe Hofreischule il Tempio dell'Alta Equitazione che si trova a Vienna, richiama la Spagna nel nome. e segue pedissequamente la vecchia scuola francese "inventata" dal Nostro.
Non ci fosse stato lui, non sarebbero stati selezionati i lipizzani Baucher, L'Hotte,  Oliveira non sarebbero mai esistiti.

Per uno strano haso, non ebbe mai accesso alla squola di Versailles la massima espressione mondiale equestre dell'ebboca.

Il suo Scuola di Cavalleria è stato considerato come la "Bibbia Equestre da generationi di cavaglieri evoluti ed è tuttora il testo seguito dai cavallerizzi di Vienna per addestrare i loro fantastici cavalli bianchi.

Il destino delle bibbie è questo: tutti le citano pochi le hanno lette, pochissimi le hanno studiate.
In genero gli studiosi sono i preti che a loro volta diffondono il verbo... quanti buoni cattolici itagliani hanno veramente letto la bibbbia?
Pochi quasi nessuno, i più acculuturati sono quelli che seguono i preti, la maggior parte fa manco quello.

Nello stesso senzo, dal punto di vista equestre, siamo proprio inguaiati, il testo del La Gueriniere si trova tradotto in itagliano arcaico oppure in una versione più moderna è destinata solo ai pochi eletti che devono essere soci SIAEC.

Il vostro affezionatissimo ha letto la versione arcaica e ora sta cominciando a rileleggerla in parallelo con quella moderna che gli fu regalata - anni fa - dalla traduttrice danto - ogni tanto - una oculata al sacro testo originale in franzose.

C'è scritto tutto, lovviamente bisogna contestualizzare le poche ***te che troviamo, per contro, mi son reso conto che tutti i testi successivi non son altro che rivisitazioni di quela "Bibbia".

Stranamente, il Nostro appartiene al "Secolo dei Lumi", peretanto, il suo è il tentatvo di far uscire l'equitatione dall'empirismo finoallora vigentie e rifondarla sulla base dei buoni principi.

Il libro è diviso

[alex]

Curiosa metafora: la Bibbia. Particolarmente curiosa da parte di chi nega fermamente di essere credente.

Stranamente la scienza - quella vera - non ha bibbie.

Le Bibbie hanno anche un altro difetto: non sono univoche nell'interpretazione; basandosi sulla stessa identica bibbia diverse religioni e diverse sette. Pensa tu, da La Gueriniere (e in generale dai grandi maestri) nascono perfino cose che ti suscitano enorme ilarità, come il gruppo olandese di Natural Dressage.

Rassegnati, nessuno dei grandi maestri è finora riuscito nell'impresa tentata da La Gueriniere, ossia scrollare dall'equitazione l'empirismo; basarsi poi su "buoni principi" è pure peggio, perchè non vi è prova che siano veramente buoni; meglio, che non esistano alternative altrettanto, o magari ancora di più, valide.

[raffaele de martinis]

Pur esendo nullacredente mi adeguo alla vulgata general:

Le grand écuyer La Guérinière écrivit alors un ouvrage d'équitation qu'on peut qualifier de livre de base de tous les temps et qui eut un effet révolutionnaire. Dans toutes les grandes écoles, et à l'honneur de l'équitation française, son École de cavalerie est toujours considérée comme la BIBLE EQUESTRE.

e de Cavalerie" by De La Gueriniere (1733) is considered to be THE Bible of classical horsemanship by any and all experts on the subject. It is also the root of modern dressage. It is the root of all of the Spanish Riding School's work which to some is the only classical dressage institution in the world (which is very arguable for so many reasons).

Francois Robichon de la Guerinaire führte den Marstall der Bourbonen von 1730 bis 1751 und beeinflußte durch sein klassisches Werk Ecole de Cavalerie (1733) die Reitkunst der gesamten Kulturwelt im besten Sinne. Seine Lehren finden auch heute noch unverfälschte Anwendung in der Wiener Spanischen Hofreitschule, die ihm damit ein lebendiges Denkmal setzt. Oft hört man, "Das Gymnasium des Pferdes" von Steinbrecht ist so wie eine Bibel für die klassische Reitkunst.

A sua obra considerada como uma bíblia da equitação, permite não somente codificar e clarificar os princípios dos seus predecessores, mas sobretudo elaborar as bases de uma nova escola mais simples e mais natural, mais adaptada à utilização habitual do cavalo.
Foi o primeiro a defender que todos os cavalos não são capazes de executar o mesmo trabalho e que as exigências devem ser adaptadas às capacidades do cavalo. "...aqueles a que a natureza deu uma boca excelente, ancas sólidas com ligamentos unidos e flexíveis..." como também os que ele chamava " bravos cavalos ".

Sucuramente non hai letto la Gueriniere, altrimenti avresti notato che il Nostro anticipa i nuovi gurus di 4 secula...
La pruova che quei principi sono buoni è che sono usati da millenni e che finora non se ne son trovati di altera tivi.
Eppure miglioni di ragasse li stanno cercando in tutto il mondo coi risultati riduculi delle fanciulle dell'AND.

La sola cosa che hanno in comune le artiste della AND con i cavalieri del tempo di Gueriniere è che questi andavano a cavallo ad ammazzare e a farsi ammazzare, le artiste del AND corrono l'imbecille rischio di farsi ammazzare in quelle scemate che fanno... ecco perché usano molto spesso ponetti da 20 kili.

Dai lieti videii che vidii notai due cose:
In primis, a fare queste scemate (con la imperdibile eccezione della ruschena di tutte le Russie) sono tutte ragasse donne.
In secundis: si nota che i loro lalli mentre lavorano ( lavorano si fa per dire) - spesso - esibiscono la loro verga in poderosa erezione cosa che mai ho visto fare in precedenza da lalli maschi in situazioni simili.

Per il momento guardiamo i fatti:

Vienna: la Scuola spagnola di equitazione entra nel Patrimonio umanità dell'Unesco
Il famoso centro di addestramento dei cavalli lipizzani dal 2 giugno è entrato ufficialmente nella lista del Patrimonio immateriale dell'Agenzia Onu per la cultura...

[alex]

Se negassi il valore dei risultati dell'insegnamento dei Maestri nell'Alta Scuola sarei un imbecille. I fonditori dei Bronzi di Versace avevano una cultura empirica straordinaria. Perfino uno scheggiatore di selci preistorico ne aveva.

Ma i fonditori dei bronzi di Riace non sapevano assolutamente nulla del perchè un metallo si comporta da metallo, nè sul perchè riscaldando certe misture di minerali si ottenesse il metallo. Tu affermi che la cosa è irrilevante, basandoti sul risultato (il cui valore eccelso mi guardo bene dal negare).   Qui non ti seguo. Preferisco McLean.

PS: mica crederai di essere l'unico che legge i vecchi maestri? Ci scommetti che moltissimi che li hanno letti vi trovano conferme di  loro opinioni che tu non condividi affatto?

[raffaele de martinis]

E quì ti sbagli, i Maestri antigui sapevano perfettamente della psicologia et della natura et del comportamento dei lalli, sicuramente lo sapevamo meglio e di più degli etologi dell'ultim'ora.
Certo, prendevano degli abbagli riguardo tante hose in relatione alle cognosceze sciscientifiche del tempo, ma i principi di addestramento e di maneggio sono quelli descritti da La Gueriniere, da L'Hotte, da Saint-Fort Paillard  i quali hanno parlato delle stesse cose in tempi diversi: 1700 - 1800 - 1900.

Il vostro affezionatissimo è drastico, dato che per l'addestramento equestre non ci si può sottrarre all'assioma di L'Hotte o alla legge di La Gueriniere che dir si voglia,  le strade sono due: l'equitazione sarà vietata per legge, oppure si studieranno a fondo e si applicheranno sul serio i principi dei grandi Maestri a cominciare da La Gueriniere.

Fa d'uopo conoscer bene il caratter d'un cavallo per usar a tempo i castighi, proporzionandoli alla mancanza che esso commettee al modo con cui li riceve, affine di continuari, accrescerli, diminuirli ed anche desistere del tutto secondo la sua disposizione e la sua forza; e non conviene prender tutte le mancanze del lallo per vizj: perché il più delle volte procedono d ignoranza... ...si è nel emo stesso della mancanza che bisogna impiegare i castighi, altrimenti sarebbero più pericolosi che utili... ... ma sovratutto non bisogna giammai castigare il cavallo in stato di agitazione e di collera, ma sempre a sangue freddo; si può dire finalmente che l'uso opportuno degli aiuti e de'castighi, si è una delle più belle parti del cavallerizzo.

Cosa può dire di più e di meglio Maclean?

[alex]

A parte l'ultima osservazione sul "sangue freddo", il resto è facilmente riassumibile in un principio generale: "fate, secondo i casi, la cosa giusta al momento giusto". Una vera chiarezza biblica. Grazie tante che poi ognuno interpreta come vuole.

SE  non  ricordo male, McLean in sostanza dice: usare bene le punizioni è un bordello, evitate. Non è malaccio.

[max]

L'equitazione sarà vietata per legge.
Magari non subito visto che abbiamo altri problemi più urgenti. Magari prima ci mettiamo una bella guerra civile tra occidente e oriente e passata quella, essendo tutto in macerie e non avendo in piedi più alcun business in merito, ci rimettiamo a discutere sui diritti animali, vietando ogni forma di abuso, dei quali l'equitazione fa abbondantemente parte.

[raffaele de martinis]

Attento Alex  perché - nel tentativo di dimostrare -  che La Gueriniere era un "cretino" e Maclean un genio ti procurerai una doppia ernia meningitivale...

Già, la guerra "purificatrice" un concetto caro ai futuristi e non del tutto sbagliato vista l'imbecillità umana.
Ormai ci siamo, il pianeta è infestato da 8 miliardi di voraci parassiti, ci vuole una lieta disinfestatione.

Però, forse è un cicinin esagerato dover fare tre o quattro miliardi di morti per spazzar via i sottosella color fucsia, le cuffiette ricamate, le fanciulle dell'AND e le baitless della minchia.

[PokerFace]

scusate se mi irrito

MA

così come è necessario, perchè ci sia integrazione, che i musulmani in italia nelle moschee predichino IN ITALIANO e in giro, nelle scuole, sul lavoro, parlino IN ITALIANO, così è lo stesso qui.

potete anche tradurre le parti in lingua francese? poi vi lamentate che non c'è cultura equestre......

[alex]

Attento Alex  perché - nel tentativo di dimostrare -  che La Gueriniere era un "cretino" e Maclean un genio ti procurerai una doppia ernia meningitivale...

Non ho detto questo. Rileggi. Non ho detto che i fonditori dei bronzi di Riace non sapevano lavorare il bronzo. Ho detto che non sapevano cos'è un metallo; è diverso. Non sapendolo, qualsiasi loro tentativo di spiegarlo in modo comprensibile o fondato sarebbe risibile.

[raffaele de martinis]

... appunto, avevo capito perfettamente, i fonditori non sapevano della composizione del metallo ma  La Gueriniere&C, sapevano perfettamente cos'era un lallo tant'é che empiricamente hanno dato delle dritte confermate dalla sciscienza etologica... quella vera, e se hai un po di patientia te lo spiego... te lo spiegano: Morris, Alcock, Mainardi, Lorenz, etc.