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Horsemanship

Aperto da alex, Marzo 04, 2017, 05:29:30 PM

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alex

Cercasi traduzione in italiano (una sola parola).

In assenza di parola esistente occorrerà ideare un neologismo (serio); è vergognoso che l'italiano non ce l'abbia.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#1
Bé, i franzosi, gli albionici, i krukki  non si vergognarono affatto di non aver corispondenti palabras nei loro idiomi di palabras come: maneggio, passeggio, capriola, levata ecc. ecc. si limitarono ad adotterle a nazionalizzerle storpiendole ad usum proprio.
Questo dal punto di vista semantico, dal punto di vista pratico, domandoti: pereché noi dovremmo avere una palabra sola per tradurre una palabra amerikana composta da tre lemmi: cavallo-homo-nave?

Horsemanship - equitazione - maneggio ecco la esatta traduzione che trovi in tutti i vocabolari seri onlain.

Ma visto che abbiamo la orsemenscip itagliana leggiamo cossa dicie il fondatore il primo  - lui dicente - che ha apportato questa tennica in Itaglia:


Quando siamo vicini al cavallo e riusciamo ad entrare in piena Armonia con lui,
percepiamo di non essere più due soggetti divisi,
ma un unico che condivide rispetto e fiducia reciproca.

Tempo fa si conoscevano solo tecniche arrivate da Horseman americani,
grazie a Marco Vignali la Scuola Italiana di Horseman è stata la prima in Italia
a far conoscere e insegnare tecniche diverse, definite da un etologa "stile di comunicazione
da leader eletto o scelto" ( anche se secondo Vignali il termine eletto o scelto non è proprio esatto)
In Vignali è nata  la volontà di instaurare con i cavalli un rapporto più profondo,
di collaborazione, che si basi sul Rispetto e sulla Fiducia,
valori fondamentali per interagire con loro e raggiungere l'Armonia.

L'obbiettivo della S.I.H. è quello di educare uomini e donne
a comprendere il linguaggio dei cavalli, fornendo loro gli strumenti
fondamentali di conoscenza per "comunicare" con loro.

Il cavallo, preda, può comunicare con l'uomo, predatore,
seranamente, ciò avviene se l'uomo si pone con rispetto
e fiducia di fronte a lui.


Quando siamo vicini al cavallo e riusciamo ad entrare in piena Armonia con lui,
percepiamo di non essere più due soggetti divisi,
ma un unico che condivide rispetto e fiducia reciproca.

Tempo fa si conoscevano solo tecniche arrivate da Horseman americani,
grazie a Marco Vignali la Scuola Italiana di Horseman è stata la prima in Italia
a far conoscere e insegnare tecniche diverse, definite da un etologa "stile di comunicazione
da leader eletto o scelto" ( anche se secondo Vignali il termine eletto o scelto non è proprio esatto)
In Vignali è nata  la volontà di instaurare con i cavalli un rapporto più profondo,
di collaborazione, che si basi sul Rispetto e sulla Fiducia,
valori fondamentali per interagire con loro e raggiungere l'Armonia.

L'obbiettivo della S.I.H. è quello di educare uomini e donne
a comprendere il linguaggio dei cavalli, fornendo loro gli strumenti
fondamentali di conoscenza per "comunicare" con loro.

Il cavallo, preda, può comunicare con l'uomo, predatore,
seranamente, ciò avviene se l'uomo si pone con rispetto
e fiducia di fronte a lui.

L'uomo che intraprende il percorso per diventare un Horseman
deve cercare dentro di sè 7 qualità imprescindibili:
Rispetto, Fiducia, Pazienza, Sensibilità, Umiltà, Tempismo, Determinazione.

E' un viaggio dell'uomo dentro se stesso attraverso il cavallo.


Liete puttanete create apposta per ricche americane in sovrappeso con irrisolti ploblemi sessuali e poi estese anche a noi animelle belle, che in sovrappeso non siamo e che i ploblemi sessuali li abbiamo affrontati e superati da illo tempore.

Ho cognosciuto e ancora cognosco uomini che hano le 7 qualità imprescindibili:
Rispetto, Fiducia, Pazienza, Sensibilità, Umiltà, Tempismo, Determinazione.


Chiamavasino/chiamasino: cavallari.. losoloso, noi ragasse quarantenni non li abbiamo mai veramente cognosciuti, e, chissàpereché-  la sola palabra ci inducie al disprezzarli
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

La nave non c'entra niente, altrimenti friendship vorrebbe dire "amico di nave"  :icon_eek:

Il rapporto fra horseman e horsemanship è esattamente lo stesso che fra "amico" e "amicizia"; "maniscalco" e "mascalcia"; "filosofo" e "filosofia". Una coppia di parole analoghe, la prima delle quali sia "cavallaro" o meglio "uomo di cavalli", in italiano non esiste; se non esiste, è perchè il concetto - da secoli - non interessa.

Comunque siamo in buona compagnia. Una parola singola, con quel preciso significato, non c'è nè in francese, nè in spagnolo, nè in tedesco. D'altronde, non sarà mica per caso che il PSI l'hanno inventato gli inglesi... la loro passione è profonda e secolare.

Prendo atto; è intraducibile, quindi la userò tal quale.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Non sarò un anglicista, il mio inglese non è mai stato fluente, ma lo studiai et lo ciacolavo - per labor asieme al franzose, l'allemanno e lo spagnuolo - cuotidianamente, quindi sapevo perfettamente cosa vuol dire scip.

Leadership:
Ruolo di egemonia, di direzione. conduzione - supremazia

sportsmanship
sportività lealtà correttezza
abilità (f.) sportiva.

craftsmanship.
1. abilità (f.), perizia (f.) (d'artigiano)
2. padronanza (f.) del mestiere (di scrittore ecc.).

  showmanship:
- abilità d'impresario
- arte dello showman
- capacità propagandistica
- presenza scenica

penmanship
n.
1 arte f. dello scrivere.
2 (style of handwriting) calligrafia f., scrittura f.

workmanship
fattura lavoro abilità abilità tecnica realizzazione artigianato.

-manship

suffisso usato per formare nomi indicanti abilità o qualità.

Dunque, l'amicitia nella menscip non c'entra una beatissima minchia indica piuttosto: buona conduzione, abilità, capacità, talento nello svolgere una determinata arte o mestiere.

Nel nostro campo, i cavallari o - se preferisci - gli uomini di lalli ci battono con due mani legate dietro la schiena... assicuroVi che non esistono squole per cavallari... se intendete darvi a questa nobile professione, dovreste avere 10/12 anni e programmare i prossimi sessanta a vivere giornalieramente coi lalli, usando le 7 qualità necessarie dettate da Vignali... chissàpereché insistiamo sempre sul 7 come i giuochi parrellati.

Rispetto - giusto ma reciproca.
Fiducia -  il lallo la deve aver subito in noi ma noi non dobbiamo mai darla a prescindere.
Pazienza - ogni limite ha la sua pazienza, esser troppo pazienti coi lalli è controproducente.
Sensibilità - quella è innata, meglio averla.
Umiltà - L'umiltà spesso non è che una finta sottomissione, di cui ci si serve per sottomettere gli altri; è un artificio dell'orgoglio che si abbassa per esaltarsi; e benché si trasformi sotto mille spoglie, non è mai meglio camuffato e più ingannevole di quando si nasconde sotto la maschera dell'umiltà
Tempismo - questo si impara ed est la prima delle qualità del cavallaro.
Determinazione - viene prima del tempismo... ma non si impara, è come l'autorevolezza o la si ha o non la si ha.

In siciliano, non ci sarebbero ploblemi, abbiamo jumentaru discende diretto dal latino jumentarius e sta per allevatore di lalli/di equini attività che - per forza di cose - conduceva/conduce ad esser cavallari/uomini di lalli, dunque: jumentarìa sarebbe la perfetta traductione di orsmenscip... in sicul of course.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

Ad ajuvandibus, nel pretioso libro del mio amico Gaetano Basile: L'Isola che c'é tra i tanti sapidi acquerelli ce n'é uno che si appella: L'ultimo Iumintaru nel quale è descritta la vita antigua dei jumantari... per lo vero ce ne sono ancora, uno lo cognosco benissimo, anche se per sopravvivere, oltre che lo jumintaru vero e proprio fa il commerciante di lalli, bovini, suini, ovini e caprini... possiede un telefonino come tuti, ma ancora dorme dove gli capita, a volte sparisce per tre quattro giorni nelle foreste dei Nebrodi, parla un siciliano elementare e azzarda un improbabile itagliano... la sua linga matre è quella gallicolombarda, è semianalfabeta ma svelto e furbo come una simmia, gli piace molto la birra ma non disprezza affatto il vino... ha una panza così:



Paviglianiti: un grande!
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Be', allora basterebbe "cavallaria", l'arte e la pratica di essere "cavallaro". Ma siccome una parola ha sempre una "colorazione", e questa colorazione permane a lungo, alla parola "cavallaro" è appiccicata una colorazione sprezzante (che non esiste in "horseman") e si trasferirebbe in "cavallaria"; rinuncio a trovare una traduzione di "horsemanship" per le keywords delle schede della Biblioteca della Giumenta, la lascerò così com'è.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Cavallareria sarebbo più corretto.

Ma dato ch siamo in un dizionario equestre, diciamo qual'é il vero significato di orsmenscip, quelo che dici tu, che ricalca in un certo senzo, le puttanete vignalesche: collaboratione, amicitia, etologia naturale, lider eleto... ma dove ma da chi? Dai lalli?

Oppure quelo che deduco io: addestramento equestre fatto bene, giusto, condotto con sapientia et abilità.

Piacerebbomi una conzulenza della nostra amica Silviasco sulla mia analisi di menscip.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

La traduzione di horseman è facile e penso precisa: uomo di cavalli. Un uomo che con i cavalli "ci sa fare"; non solo dalla sella, non solo in fase di addestramento. Anche le cose più umili, che sia nelle scuderie nobili che nella scuderie sportive di alto livello il cavaliere disdegna di fare.

Quindi horsemanship è semplicemente la pratica e l'arte esercitata dall'uomo di cavalli, in ogni circostanza, mentre equitazione è la pratica e l'arte del cavaliere in sella.

Secondo me la parola horsemanship è sì composta, ma esattamente come friend-ship: non horse-manship, ma horseman-ship. Lascio la parola a uno che l'inglese lo conosce bene, per conferma o smentita.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

silviasco

Non so perché ma la richiesta di "consulenza" da parte mia mi sa tanto di presa per i fondelli...  :icon_rolleyes:
Casomai dicessi sul serio, direi che ci hai preso, per quel che può valere il parere di una che l'inglese lo conosce bene, sì, ma che non è certo una linguista.
Non so quindi se "manship" può essere consideato un suffisso a sé stante, o piuttosto l'occasionale unione di due suffissi distinti. In tal caso forse preciserei che la -manship sembra indicare una abilità che si acquisisce con lunga pratica: prima c'è l'attività (es. craft, artigianato), poi la sua pratica di una vita (craftsman, artigiano) quindi la maestria dell'essere artigiani (craftsmanship); anche nel caso della horsemanship la sequenza calza a perfezione.

Sarò peraltro più serena il giorno che si riuscirà ad essere critici dell'operato altrui senza essere offensivi; perché posso concordare che dietro l'horsemanship ci sia tanto marketing, ma mi dà fastidio veder usare toni offensivi da parte di chi porta l'etichetta di "moderatore", tanto più che Vignali è anche un utente di questo forum.

Il concetto di "amicizia" è biologicamente corrispondente, secondo me, a quello di simbiosi: un rapporto in cui due esseri di due specie differenti traggono reciproco vantaggio (lo so che sia alex che raffaele lo sanno, ma questo topic deve poter essere letto e compreso da chiunque). In questo senso, non vedo niente di scandaloso nell'insegnare alle persone a stare coi propri cavalli con reciproco vantaggio (basterebbe anche senza reciproco danno, in verità), situazione che nel linguaggio comune si indica con "amicizia". Ed è qualcosa che i cavallari (forse, dipende da cosa intendiamo col termine) sanno certo fare benissimo, ma non sanno né vogliono insegnare. Mentre gente come Vignali (e sicuramente tanti altri meno blasonati), forse ne sanno qualcosina di meno (forse, e solo rispetto ad alcuni), ma si sono dedicati ad insegnarlo, con tutti i pro e contro della invenzione di una didattica e della sua commercializzazione.

Io conosco bene l'inglese, ma non per questo vado in giro a dire che i corsi di inglese sono "liete puttanete", perché per acquisire un buon lessico basta fare due o tre vacanze studio da adolescenti, e leggere "il signore degli anelli" in lingua originale. Personalmente penso che sia esagerato mandare i figli in età prescolare a corsi di inglese appositi inseguendo il mito del bilinguismo precoce, ma è pur vero che io spesso e volentieri canticchio in inglese ed ho insegnato alle mie bimbe diverse filastrocche e canzoncine (perché semplicemente mi piacciono, non per far lezione). Quindi, forse, ciò che a me sembra superfluo e superficiale, serve, almeno un po', a coloro che non hanno l'opportunità di avere questa familiarità con la lingua inglese, e sarà sempre meglio che niente.

È evidente che a chi ha lunga pratica di "cavallaritudine" i corsi di Vignali (poareto gli fischierano le orecchie ormai!) non servono a un tubo, e fanno anche un po' ridere. Ma perché usare un tono sprezzante, perché offendere e denigrare, se altre persone possono trarre da essi un qualche beneficio nel loro rapporto (si può dire o è tabù?) con l'equino in loro mano? Non arriveranno mai alle vette del panzone poc'anzi commemorato, ok, ma almeno potranno trarre un poco più vantaggio dalla relazione simbiotica che hanno deciso di intraprendere.

raffaele de martinis

Io non sono moderatore, ma "progettista", mai moderato alcuno in nquesto foro, men che mai ho moderato me stesso.

Chiarito questo, c'è stata gente che ha comprato il "sale" da Vanna Marchi, che acquista lieti oroscopi, che compra diete miracolose,  che si cura con l'omeopatia, coi fiori di bec, colla piscia... che si è fatta "operare" dai "chirurghi filippini", perfino!

A confronto di questi personaggetti, Vignali - nostro gradito utante (solo per vendere - come altri - il suo prodottino a noi ragasse moccone), è un benemerito dilettante - in fondo si è inventato una maniera di sbarcare il lunario, ma vende stagno al prezzo d'argento, e promuove  - j suppose - il suo lieto commercio di lalli, selle, et altra paccottiglia varia, cognosco molto bene questi "gurus" e dico quel che penso di loro, sarò sprezzante?

Fatti miei!

Ho cognosciuto degli horsemen che aggiustavano lalli/muli infami, bestii che i nostri parrellati manco avvicinerebbero, ma questi signori parlavano sardo e siciliano, in testa avevano la "cicìa" o la coppola ai piedi scarponi o stivali di vacchetta e non il cappellone alla Gionuein e fichissimi stivaletti di pelle di crotalo che sono immancabili nei cauboi de noartri che malgrado ciò, non possono camuffare il loro accento cremonese...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Cosa fa un horseman che voglia insegnare a un cittadino horsemannamente ignorante q
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Niente, anche pereché il cittadino - di solito - non va a sporcarsi le decolté tacco 12 nei luoghi frequentati dagli orsmen... eppoi, se si azzardasse ad andare - non accompagnato - verrebbe subito considerato un pollo e pertanto inculcato a sangue, ecco una  qualtità che - di cierto - hanno in comune i cavallari e gli orsmen.

Ma tornando alla palabra engles: sovvennomi dei Four Horsemen of the Apocalyps dove il mitico Radolfo - nei panni di un gaucio della pampa scofinata, si esibisce in un celebre tango.



I quattro Cavalieri dell'Apocalisse, appunto.

Sovviennomi anco un altro film:



Che bele, Ava e Liz!

In questo caso knights vuol dire cavalieri ma in senzo di titolo onorifico come l'ex cavalier Bellusconi che cavaliere/orsmen non era... anche se per lo passato titolo onorifico e attività di fatto spessissimo coincidevano.

Ma la mia memuar di vecchio cinefilo mi riporta a:



Il Settimo cavalleria, appunto.

Allora, ecco la mia deductioni, e ho compostocomposto il puzzel in engles et itagliano che bellillamente coincidono:

cavaliere>cavalleria
cavalier>cavalry

cavaliere>cavalierato
knight>knighthood

equitante>equitazione
horseman>horsemanship

Tutto a posto... allora: come minchia si dicie cavallaro/uomo di lalli in Inglese?

Caro Alex, fino ad una corretta traduzione - se esiste - da parte di Silviasco, per il momento:
gli inglesi dovrebbero vergognarsi di non avere una loro parola corrispondente alla nostra - cavallaro/uomo di cavalli....compris?


... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...