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Il ginocchio? Un semplice snodo.

Aperto da raffaele de martinis, Gennaio 27, 2019, 04:17:48 AM

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raffaele de martinis

La domanda sorge spontanea: come mai il ginocchio considerato, da Xenophon a Caprilli, il "perno del mondo" è diventato un semplice snodo?
Come mai vediam ancora cavaglieri attaccati coi polipacci a fare salto obstacoli?
Evidentemente ci sono dei vantaggi, ma anco svantaggi.
Ma la primeira domanda da porsi è: chi è stato a modificare l'assetto caprilliano? E pereché?

Fu Pierino Danloux assieme a Alex Alvisi a metter mano tra i primi al "sistema itagliano di equitatione".
Come sapete Danlox fu cavallerizzo maggiore del "Cadre Noir" di Saumur, dunque, militare con alle spalle la tennica et i regolamenti marmittoneschi.
Come sappiamo, l'alta scuola non era praticate nell'esercito se non a livello degli ufficiali e coi loro lalli personali, per la truppa, invece, c'era un regolamento unico molte volte aggiornato e rivisto.

Dunque, prima di Caprilli, nell'esercito francese, abbiamo due tipi di equitazione, una per gli uffiziali et un altra per i soldati semplici che all'eboca erano quasi tutti dei contadini rozzi et alfabetici, che comunque dovevano andar per le campagne, fare salite, discese, saltare fossi ecc. ecc.

Cossa ti fanno i furbissimi marmittoni di rango superiore che redigono il "regolamento" per la truppa? Promulgano delle ruinose regole militaresche, spazzate via - fortunatamente - da Caprilli.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

#1
Potrebbo far lunga elencatione delle puttanete scritte in quei regolamenti, ma restiamo alla "gamba fasciante".

Ordinano alle allegre reclute di tenere la gamba con il maggior numero di contatto possibbile.... come un "asciugamani bagnato" mi confermano le ragasse, eh già, il ragionamento dei furbissimi è questo: quando un lallo ti vuol scaricare che fai? Strigni le gambe, ti afferri alla criniera, ti abbracci allo collo dello lallo, ergo, quanto più solido et ampio è il contatto meglio si resiste alle difese dello lallo.
Ragionamento che non fa una piega, in quel haso solo un cretino non strigne i polipacci, gli alluci et le chiappe per restare in sella.

Ma cossa succede?
Se fai passar l'eccezione a regola?

Restando sempre colle gambe addosso allo lallo, la bestia - poareta - non capisce più quando il contatto è un ordine o è soltanto una differente pressione della stretta che il marmittone usa perennemente per stare in sella.
Comunque, l'ordine non è chiaro, non è breve, non è semplice come dovrebbe essere.

Trattasi di assuefatione, lo stesso processo che rende sordi alla gamba i lalli di squola, abituati a sentir gambe gambe non ci fanno più haso et continuano la loro trista andatura fino a quando capiscono di aumentar solo per le urla del gambegambe o per il frustino che viene porto su un cuscino di raso alla infante che agitava inutilementemente le estremità inferiori.

Dunque, lo hano detto tutti i citati: gambe lontane dal costato usate con estrema AVARIZIA con tocchi brevi e decisi, in caso il lallo non rispondesse?
Una lieta mazzata dietro lostivale, magari accompagnato da terribil voce... raccomandovi di non tenere le redini... eh!

In tre letioni, il lallo imparerà a scattare in avanti al "vento dello stivale", rrisponderà per riflexo inconditionato... caso mai lo obliasse, dategli la terribil voce, basterà, in haso contrario una bella mazzata o - se avete obliato il frustino - un colpo di speron o di tallon.

Ragasse, con questo trattamento anche i vitellosi lalli di Miki, scatteranno come soldatini alla harica al solo avvicinarsi del polipaccio, vero Matador?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

segreto

Scusa Raffaele ma sulla gambafasciante che disturba il cavallo e vanifica l'azione della gambagambante non sono del tuo parere.
Anzi, non scusare e sta un po' a sentire: le natiche sulla sella disturbano lo spostamento del peso quando si è seduti?
Mi pare di no. Non ho mai trovato nessuno che lo sostenesse.
Quindi, se la gambafasciante sta ferma al suo posto e non ballonzola, allora il cavallo distingue benissimo il tocco dell'aiuto quando lo si usa dal contenimento psicologico che, a me pare, lo conforta nel dubbio.
Dai mica la mano ai nipotini, se ne hai, quando titubano per una giostra intimorente o una zia sconosciuta ed eccessiva? Io si, e loro via che vanno più fiduciosi.
Ti assicuro che il trotto allungato con la gambafasciante è una categoria dello spirito.

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