Punitione.

[raffaele de martinis]

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[alex]

Sante parole, ma: quando si è in ritardo, che si fa? Non si somministra la punizione, OK; si cerca l'estinzione (non reagendo in alcun modo)? Oppure si attende al varco il secondo eventuale errore per essere tempestivi? O che altri consigli possono essere dati al cavaliere non sufficentemente abile?

McLean, sulla fase di un questionario, rileva che moltissimi istruttori non conoscono l'importanza della contestualità della punizione con l'errore; e conclude che la punizione è una delle cose più difficili e delicate da applicare.

[max]

Le punizioni non si applicano punto e basta.
Anche chi pensa di applicarle il più delle volte fa semplicemente un contro-condizionamento, quindi tantovale esserne consapevoli e farlo da sereni prendendosi tutto il tempo che serve.

Anche il ceffone al bambino non è una punizione: è un contro-condizionamento. Condizionamento: la marmellata è buona quindi la mangio. Contro-condizionamento: se la mangio mi arriva il ceffone. Efficace fin che si vuole, ma è sempre un contro-condizionamento, se ti va bene condizioni il bambino a non rubare, se ti va male non ruberà più ma gli nasceranno delle turbe (avete mai visto bambini paurosi? domandatevi perché lo sono).

Riserviamo le reazioni eccessive alle malefatte eccessive.

[raffaele de martinis]

Come non darti ragione !

Punizione et terribil voce sempre assieme dovrebbero darsi.
Così, est più facile esser tempisti con la voce terribile che con la punizione vera e propria.

Infatti i miei lalli non hanno paura di fruste e bacchette ma dalla terribil voce che li accompagna e che potrebbe precedere la bacchettata.

[alex]

Intelligente solutione. Così basta associare genericamente terribil voce e punitione  in alcuni casi specifici e sporadici (quando essere tempestivi è possibile) dopodichè basta la terribil voce.

Fra l'altro, con la bocca non si tengono le redini nè si danno aiuti di gamba .... così mani e gambe possono fare il  loro sacrosanto lavoro, nei momenti difficili, senza dover fare acrobazie come quelle illustrate dall'illustrazione (voglio proprio vedere quanti, proprio durante la sgroppatona, hanno la prontezza e il sangue freddo di passare le redini in una mano sola, e con la mano liberata mollare la pacca, il tutto mentre il cavallo è ancora in aria....)

Nell'ultimo caso che mi è capitato, la serie di fastidiose sgroppatine della avelignese che si presta a darmi lezioni elementari, daccapo, ho seguito la strategia di non fare niente altro che resistere saldo in sella (si fa per dire: ero senza staffe...), e continuare a chiederle di andare avanti; e la lezione si è chiusa in bellezza, senza ulteriore sgroppate.

Riguardando l'immagine, dubito che sia quella di un cavaliere esperto: nonostante l'acrobazia, fa un errore IMHO: tira troppo le redini; probabilmente per istinto.

[raffaele de martinis]

Altra regola aurea è : quando si dà la terribil voce o la bacchettata bisogna lasciare le redini, far andare il lallo in avanti, riprenderlo con dolcezza e rassicurarlo.

Bacchettare/vociare senza dare una via di fuga in avanti al lallo è un imperdonabile errore, dato che il nostro scopo è mettere il lallo in avanti...come credete che si imposta l'indispensabile impulso ?


Allora, nel caso dell'Equitazione Superiore, l'impulso sarà perfetto solo quando: 
il cavallo, sollecitato dalle gambe, si porta in avanti senza un attimo di esitazione, quasi a voler scappare di sotto la sella del cavaliere...