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Implacabile test per valutare un uomo di cavalli

Aperto da alex, Novembre 17, 2012, 09:32:10 AM

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old duck

per me la modalità lavoro inizia quando il cavallo si relaziona con me o con altri bipedi. Quindi comprende tutto ciò che ha a che fare con la gestione da terra e da sella. Non sono consentite al cavallo manifestazioni autonome: se è gasato impara a contenersi; se qualcosa lo spaventa o lo incuriosisce sa che in nessun caso deve seguire il proprio istinto: basta un semplice richiamo di voce. Nella conduzione a mano sono vietate intemperanze di ogni genere. Si cammina all'altezza della spalla, calmi e rilassati. Ci ho lavorato un bel po' di tempo ma i risultati ci sono. Detesto i cavalli che ti trottignano sui piedi, che non rispettano il tuo spazio, che avanzano o che si fanno tirare, che ti portano per i fatti loro maschi - femmine o castroni che siano. La conduzione a mano è affar serio ed è addestramento. Non uso nè frustino nè capezze a nodi, nè capezzoni: la longhina non tira. Insomma, come portare un cane al guinzaglio  :chewyhorse:
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

bionda

Alex, non fraintendermi, il mio cavallo sembra più un bambino viziato che un bravo soldatino. Per lui "modalità lavoro" vuol dire "mamma chiede sciochezzuole e io mangio carote", perciò ama il frustino.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

#47
Citazione da: old duck - Novembre 21, 2012, 10:10:28 AM
per me la modalità lavoro inizia quando il cavallo si relaziona con me o con altri bipedi.

Ecco, questo è quello che ci vuole: in fondo, questa, in una parola, è la base della coerenza. Permettetemi un po' di fantasia.... chiamiamola "modalità centauro", che  deve scattare sia per il cavallo che per l'uomo ogni qual volta da due individui, diversi e indipendenti, uno bipede, l'altro quadrupede, diventano uno solo.... mi piace come idea, perchè la "modalità centauro" sta anche a indicare che sia il cavallo, che l'uomo, quando si avvicinano, devono "cambiare modalità"", e qualsiasi cosa facciano la modalità deve restare "modalità centauro".

Diciamo che guardando da lontano un uomo che conduce un cavallo, mi piace vedere in azione la "modalità centauro", lunga o corta che sia la longhina; e c'è qualcosa di riconoscibile.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.


alex

IL muto commento di Mario mi fa venire il dubbio di aver detto una stupidaggine maiuscola.... pazienza.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Luna di Primavera

mi fai venire in mente una meravigliosa poesia traboccante di fantasia e amore di Pablo Neruda: Ode al cane

(...)
la gioia
d'esser cane e d'esser uomo
tramutata
in un solo animale
che cammina movendo
sei zampe
ed una coda
intrisa di rugiada.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Laura

bellissima Luna!
Ma diciamola tutta, l'empatia che si crea con il cane, col piffero che si crea anche con il cavallo....

Luna di Primavera

veramente non saprei, io non ho cani.

ma la poesia è splendida (come tutto Neruda del resto): se non la conoscevi, ti consiglio di andarla a cercare e leggerla per intero.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Laura

La conoscevo ma è bello rileggerla!
Ok, fine OT!!!

alex

Citazione da: Laura - Novembre 22, 2012, 04:02:05 PM
bellissima Luna!
Ma diciamola tutta, l'empatia che si crea con il cane, col piffero che si crea anche con il cavallo....

Per me, l'empatia con il cavallo è molto, molto maggiore. E' empatia psichica e fisica, è il mito del Centauro reso reale. Il grado di addestramento e la finezza di comunicazione che sono la base di un'equitazione anche primitiva è enormemente superiore a quella media usata con i cani. Ogni tanto mentre salgo in sella penso: e io mi fido ad affidare la mia vita a questo strano animale, che pensa in modo così diverso da me, che potrebbe uccidermi con una singola zoccolata e potrebbe scaraventarmi via come e quando vuole .... sì, posso fidarmi; ma lo sento quasi come un miracolo.

Il cane resta "altro", con il cavallo, si diventa tutt'uno, volenti o nolenti.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

...con il cavallo, si diventa tutt'uno, volenti o nolenti.

Quello che dici è vero, e rispecchia l'aspetto idilliaco lallista vigente bei fori, però.

In altro tempo, fino ai 40anni ed oltre, mi sollazzavo a sistemare lalli infami/difficili/viziati o da domare, non tanti, saranno stati una ventina (??).
Mia moglie, quando mi vedeva tornare  sorridente e soddisfatto col lallo biricchino madido di sudore  diceva: - ho sposato un deficiente.

Ovviamente ero perfettamente consapevole di cosa potesse succedere, bene, prima di montare questo era il mio pensiero, lo accompagnavo con un sommesso ringhio: - caro amico, tu non mi butti giù, se devo cadere cadiamo assieme e se fai troppo lo ** son mazzate...mai fatto una passata di lignati ma una o due nerbate - tanto bastavano - all'occorrenza.

Sono caduto da cavallo innumerevoli volte, in tre di queste mi son fatto male, ma non ricordo di esser mai caduto quando mi caricavo in quella maniera.

Per mio trastullo - o se preferisci: volente o nolente - dovevo diventare tutt'uno (ma non come l'intendi tu) anche con lalli infami.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Ricordo che il famoso Re portoghese, unica finestra che abbiamo sull'equitazione medioevale, raccomandava la monta di cavalli infami o difficili come obbligatoria nella formazione del cavaliere fatto, in tutta la fase intermedia dell'istruzione; ossia nel momento in cui il cavaliere non è più un vero principiante e, montando cavalli bravi e ben addestrati, ha la falsa e illusoria percezione di aver imparato l'equitazione. Tale percezione gli impedisce, secondo il Re,di procedere oltre. Tale Re proponeva all'istruttore del "cavaliere medio" di proibire tassativamente la monta su cavalli "fatti".

Solo dopo percorsa con successo questa  fase "infame" il cavaliere poteva ritornare ai cavalli fatti, o al suo cavallo personale, e procedere.

Capisco quello che vuoi dire.... l'empatia dell'infamità. :-) E' anche lei una forma di empatia, se è vera empatia. Mi ricorda l'improvvisa, inesplicabile  trasformazione  dr Jekill-Mister Hide che ho visto nell'amico Lessio, mentre conduceva quello stalloncino Sanfratellano "che aveva scoperto la sua forza".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Non bisogna arrivare agli eccessi consigliati da Duarte, nè imitarmi, anzi lo sconsiglio.

A chi volesse cavalcare bene, consilio di montare quanti più cavalli possibili: alti, bassi, grossi. piccoli, flemmatici, nevrili, generosi, retrivi...questa è la migliore squola di equitazione possibile. 
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

carodubbio

IO anche ormai 59enne, sello ancora cavalli discretamente complicati.

Il mio  istruttore di equitazione, mi ha fatto sellare diversi tipi di cavalli, o provato in maniera semplice un cavallo da dressag, saltatori da 170cm al garrese- un doppio poni 150cm - un poni 110cm e saltare con niente sotto la sella qualche pensiero me passato di schiantarmi sulla siepetta di 60cm :laughter-485:.

Di sicuro piu cavalli e razze diverse selle e piu impari, anche se adesso sono monomarca

raffaele de martinis

Citazione da: kaya - Novembre 19, 2012, 11:08:02 PM
Test infallibile è il primo approccio con il cavallo, l'approccio base e quindi anche come si conduce con la lunghina. Ma bisogna sempre stare in sicurezza! Perchè il margine tra sicurezza e stoltezza, molte volte, è veramente sottile!
Quindi, secondo il mio parere, l'uomo di cavalli lo può riconoscere solo un cavallo!! ;) !!

Non è vero, a volte i lalli accolgono il neofita/l'incosciente/l'imprudente con sorprendente benevolenza -vedi i bimbi molto piccoli.

Ricordo un mio stallone - piuttosto complicato - che avvicinato da una signora, con le stesse precauzioni che ella riservava al suo cagnolo da salotto, invece di mostrare la sua irruenza come faceva d'abitudine - con mia somma sorpresa - la lasciò fare, la seconda volta - però - stava per ammazzarla.

A parte queste facezie, i lalli non riconoscono l'esperto uomo di cavalli, ma sentono lo stato d'animo di chi avvicina...come?

Loro leggono benissimo il body language, l'esempio paradigmatico fu the clever Hans un cavallino che alla fine dell'800 faceva mirabili operazione matematiche; in realtà, dava le risposte giuste leggendo le reazioni minimesimali sul volto degli astanti.

Mi direte che l'esperto uomo di cavalli è rilassato quando si avvicina ai lalli, non è sempre vero, la maggior parte di quelli che hanno un atteggiamento macho col nobile equino - nei fatti - ne hanno paura, potrei portare decine di esempi di gente che tratta i lalli da una vita e che sotto sotto se la fa sotto.  :icon_eek:
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...