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Qualità o quantità?

Aperto da Fra287, Aprile 25, 2013, 01:24:58 PM

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milla

E' sacrosanto il discorso dell'istruttore bravo che ti mette bene in sella,ti dice cosa fare e quando farlo e tu e il lallo andate benissimo poi da soli si ritorna ad essere la solita schifezza.
Credevo che fosse un problema solo mio ma io ho bisogno di fare tante ore in sella e sentirmi ripetere tantissime volte le solite cose prima che diventino automatiche e parte di me quindi è verissimo che qualità e quantità (almeno in dress) devono andare di pari passo.

alex

#16
Rispettando rigorosamente il titolo del 3d, vorrei estendere la domanda "Qualità o quantità?" a un altro aspetto: qualità e quantità dei cavalli che occorre montare per diventare un buon cavaliere, a parità di qualità dell'istruttore.

Un buon cavaliere deve saper montare qualsiasi cavallo, di qualsiasi carattere e con qualsiasi tipo/grado di addestramento?
Nei passi intermedi per diventare un buon cavaliere, è opportuno farsi le ossa sul maggior numero di cavalli possibile?
Per montare bene il proprio cavallo, è utile montare anche altri cavalli?

Ricordo (l'ho già detto ma non vi offenderete se lo ripeto) l'opinione di un re(che quindi suppongo desse per scontato l'eccellenza degli istruttori): al principiante, cavallo perfettamente addestrato; al cavaliere medio, solo e esclusivamente cavalli difficili, di diverso tipo, vietando di montare cavalli "facili"; al cavaliere avanzato, di nuovo cavalli ben addestrati.

Ora, siccome qui i cavalieri medi si affollano (spero di non offendere nessuno), penso che la questione sia interessante.

PS: c'è un'altra osservazione che questa "scaletta" permette di fare: secondo il re, un cavallo ben addestrato (sotto la guida di un istruttore) può essere montato da un principiante. Si tratta di un concetto di "ben addestrato" molto interessante; secondo questo criterio, quei cavalli che eseguono mirabilie sotto la sella del loro addestratore e d pochi cavalieri eletti, ma non sono montabli da un principiante, non sono ben addestrati.  :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

secondo me la cosa più importante sono le ore in sella.
da integrare con tante buone letture a casa nel tempo libero.
e ficcarci qualche stage o lezione seria ogni tanto è il top.
se si ha il tempo è molto utile anche starsene a bordo campo a guardare le lezioni degli altri (specie se sono piu avanti di noi). è gratis oltretutto.

in ogni caso per me un cavaliere monta tutti i giorni o quasi.
i cavalli pure per essere atleti devono lavorare ogni giorno.
poi sono bellissimi. non hanno nemmeno piu bisogno del bravo cavaliere!

Fra287

Vi ringrazio per i pareri, sono tutti più o meno allineati sulla quantità.
Ringrazio anche per gli auguri, che non fanno mai male!

Per rispondere ad alex, la tua domanda è interessante. Io ho sintetizzato in modo estremo per cercare di fare un caso generale, ma visto che qui si è approfondita la mia situazione, specifico.
Le alternative, per me, sono:
Istruttore bravo ma non top rider + cavalli normali: bravi, con i loro pregi e difetti. Eventuale mezzafida (a due volte a settimana)
Istruttore top rider + cavalli molto addestrati e professori. Lezione una volta a settimana.

Io?
Io monto da tanti anni, ho girato tanti maneggi e in alcuni potevo montare un cavallo con un certa continuità, in altri lo cambiavo spesso.

CitazioneUn buon cavaliere deve saper montare qualsiasi cavallo, di qualsiasi carattere e con qualsiasi tipo/grado di addestramento?
Nei passi intermedi per diventare un buon cavaliere, è opportuno farsi le ossa sul maggior numero di cavalli possibile?
Per montare bene il proprio cavallo, è utile montare anche altri cavalli?
1) Dipende se il cavaliere è completo o meno. Un cavaliere specializzato in dressage, ad esempio, difficilmente si troverà a lavorare con PSI ritirati dalle corse. E con loro farà più fatica che con un buon puledrotto tedesco.
2) Nì. Montare tanti cavalli ma con una certa continuità. L'ideale sarebbe avere una scuderia a disposizione: tanti cavalli diversi da montare con continuinità. Ma questo lo lasciamo agli sceicchi degli Emirati.
3) Secondo me sì. Può aiutare a capire se il problema è il cavaliere (nel modo in cui usa gli aiuti, nell'atteggiamento, nella capacità di chiedere esercizi) o il cavallo.

ValeEArthur

sono d accordo con quello che ha detto winter, qualità e quantità vanno di pari passo ma soprattutto nel dressage la continuità e l addestramento giornaliero sono basilari.. non ha senso montare solo una volta a settimana.. ecco anche perchè si dice che per diventare bravi, ma bravi a livello magari della adelinde cornelissen o di isabell werth bisogna avere un buon portafoglio oppure un buono sponsor o una scuderia che ti appoggi...
§Non esiste una cosi intima segretezza come quella tra cavallo e cavaliere§

Winter Mirage

Nunununu... assolutamente la prima!!!

Poi, una volta ogni tanto, quando ti senti scoppiare, piuttsoto ti fai una scappata a mettere le chiappe in sella ad un cavallo super.

Ma credimi perchè riguardo questo so quello che dico: i cavalli professori sono fantastici quando uno non sa stare in sella.
Ma quando uno sa stare in sella, diciamo passo trotto e galoppo senza colare a picco nella sabbia... ecco, il cavallo professore e superaddestrato è un danno.
Ti passerà la voglia di avere un giorno un cavallo tuo da addestrare da capo.
O non ne sarai capace. E penserai che sia facile.

Io l' ho fatto.
Montavo cavalli d'esperienza e credevo di saper stare in sella benino.
E ho preso Mu.
Per poi andare a leggere tutto il leggibile e trovare un modo di insegnare alla cavalla l'educazione alla gamba.
Non sapevo nemmeno che esistesse, quel concetto, lo davo per scontato. Che i cavalli nascessero sapendolo fare... dopotutto come cacchio si monta un cavallo senza timone?
E dato che avevo appunto solo esperienza da bel oltre la doma in avanti, ricominciare da un cavallo "normale" è stata una discreta tragedia.
E' finita bene solo proprio perchè casualmente, Mu è davvero il cavallo perfetto per me.
Ma poteva anche non esserlo... e sarei stata solo una delle tante cretine che montava cavalli esperti e si credeva capace di andare a cavallo.

Purtroppo, si impara più dai puledri, certe volte.
Con i cavalli addestratissimi si fissano gli standard e ci si diverte... ma noi altre che non ci potremo mai permettere un lusitano da 10.000 cucuzze o un quarter da reining dobbiamo mettere in conto che un domani compreremo cavalli ben diversi...
Fissare standard provati su cavalli seri... e poi imparare come fare a cacciarli in testa a quelli "normali".

Io ho in mente questo:
il passage dello stallone della mia amica ligure
i passi indietro di Zara
le due piste di Valkiria
il piaffer dell'improbabile BillyBoy
la decontrazione della bocca impressionante di Vela Blu

Ma non ho idea di come cacchio fare ad arrivarci, e quindi vado per tentativi, mi documento, non so mai se sto facendo cacate o meno.
...magari se avessi montato cavalli un po' più verdi negli anni passati, adesso lo saprei.
E' la sola cosa equestre di cui mi pento veramente: che anche quando montavo i cavalli dei privati, erano sempre cavalli in zona di comfort, cavalli a cui venivano richieste sempre le solite tre cacchiate e le sapevano a memoria.
Mi hanno fatto credere di essere arrivata.
Ma l'unico posto dove sono arrivata davvero, è in ospedale, grazie a Mu che mi ha rimessa con i piedi per terra.
E anche il chiurlo. E la faccia.
:happy_birthday-736:
Assiduus usus uni rei deditus et artem et ingenium saepe vincit

alex

Citazione da: Winter Mirage - Aprile 28, 2013, 10:52:01 PM
Montavo cavalli d'esperienza e credevo di saper stare in sella benino.
E ho preso Mu.

Ho citato un pezzettino tanto per agganciarmi; ma l'idea è di citare l'intero post e il mio commento è: Winter, stai dando completamente ragione al re Duarte; e se non fosse morto da più di seicento anni, ne sarebbe soddisfatto. :-)

Questa perfetta corrispondenza fra quello che dici tu e quello che dice lui o è un caso, oppure è una delle dimostrazioni che passano i secoli, ma le "questioni equestri" restano sempre le stesse.

Possiamo concludere: per divetare buoni cavalieri occorre imparare a montare anche cavali difficili, di qualsiasi tipo (poco addestrati, o ribelli, o viziati). E per imparare, occorre farlo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Shanna

Ciao Fra  :ciao:

se parlassi di me, ti direi quantità. Ho assoluto bisogno di ore in sella. Ho visto anche solo la differenza tra montare 2 volte vs. 4 a settimana.

ma letto quello che scrivi di te e sapendo che sei parecchio impegnata a livello di studio, nei tuoi panni ora sceglierei la seconda opzione che hai elencato:
Istruttore top rider + cavalli molto addestrati e professori. Lezione una volta a settimana.

Secondo me è un'esperienza che a te (per il tuo livello) può dare molto, oltre a lasciarti tempo per il resto. In futuro poi sei sempre a tempo a cambiare posto, prendere una mezzafida etc...  :pollicesu:

Angeletta85

"si impara a montare sui cavalli difficili,viziati o semplicemente verdi"

verissimo. se uno ha la coscienza e la volontà di farlo.altrimenti per un principiante che si vuole solo divertire va benissimo il cavallo super addestrato.

Fra, io opterei per la quantità(non penso che questo istruttore sia una ciofeca anche se non è super premiato...) perchè piu si monta meglio è....
altrimenti se ti basta montare meno allora si anche l esperiena del super istruttore è ottima :occasion14:
...è impossibile solo se credi che lo sia...

Shanna

no io non sono d'accordo, al principiante non puoi dare il cavallo verde o un cavallo male addestrato.
(Diverso è il caso del cavallo della scuola che fa il furbo).

Al principiante devi dare un cavallo che gli permetta di imparare in serenità, non è necessario che sia un cavallo super addestrato, basta un buon cavallo della scuola, paziente (tanto!) e collaborativo.
Il principiante non è in grado di insegnare niente al cavallo o di correggerlo... anzi, spesso è causa di nuovi vizi!

Ottenuti certi risultati, raggiunti certi step, allora magari il cavaliere, che non è più così principiante, può pensare ad un cavallo verde o difficile.

Poi dipende dai "gusti" e dal tipo di cavallo che ti piace montare. Il mondo è bello perchè è vario...

Nicola

Cito due affermazioni:

"al principiante non puoi dare il cavallo verde o un cavallo male addestrato"

Chi ha aperto il topic non pare, da quanto afferma, totalmente neofita. Anzi. Stabilito questo, tra "verde" e "male addestrato" passano oceani.

Diverso è il caso del cavallo della scuola che fa il furbo

Questa affermazione mi disturba molto. Ho visto pochissimi cavalieri, e veramente eccellenti, avere la sensibilità di comprendere casi simili.

In TUTTI gli altri casi ho sentito questa affermazione provenire da perfetti e spocchiosi idioti.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Shanna

#26
grazie per avermi dato della spocchiosa idiota...  :firuu:

dimentico spesso che bisogna pesare le parole.... la mia era una semplificazione, intendevo dire che non necessariamente un cavallo da scuola che non collabora con il principiante è male addestrato....

p.s. Comunque con la prima affermazione in corsivo non intendevo citare chi ha aperto il topic (ho letto che ha scritto di non essere principiante e le ho anche risposto a riguardo), ma rispondere a quanto scritto sopra da Angeletta.

Nicola

Andrebbe ricordato che quegli stessi animali che, messi in un rettangolo con una ruschena in sella, SEMBRANO TOTALMENTE APATICI, messi in un pascolo sono in grado di performance fisiche incredibili.

Ora, se tra le due situazioni c'è una tale differenza, qualche domanda occorrerebbe porsela.

Tornando al tema.

Il cavallo professore è molto utile, a mio avviso, perchè insegna a provare certe "sensazioni" in sella, che dovrebbero essere poi ricercate in seguito, durante il proprio percorso equestre.

Il cavallo professore, secondo la mia esperienza, una sola controindicazione evidente: se non si è seguiti bene, un simile cavallo può andare in confusione molto facilmente, ed innervosirsi per questo, se il cavaliere non è preciso.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Penso che Nicola intendesse marcare la sua contrarietà al concetto "fare il furbo", che disturba anche me. Mi piace invece l'espressione "ci prova"; ma non c'è nulla di male nel fatto di "provarci", perchè "provarci" è proprio il meccanismo fondamentale del "try and learn".

Chi afferma che il cavallo per il principiante dovrebbe essere ben addestrato (ossia: più che paziente e collaborativo) probabilmente allude all'opportunità che sia molto sensibile agli aiuti. Chiaro che mettere un principiante su un cavallo molto sensibile implica un sacco di cose, tipo che al principiante deve rassegnarsi all'inizio di essere passivamente ippotrasportato azzardando solo pian piano leggerissime azioni .... ma penso che sarebbe un ottimo modo di imparare bene fin dall'inizio. Quello che vedo usualmente è il contrario: al principiante viene dato un cavallo "buono ma sordo", tollerante a  errori e aiuti cento volte più energici dello stretto indispensabile, e alè, addio leggerezza, per anni.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Shanna

No alex, con paziente e collaborativo intendevo proprio la seconda ipotesi, un cavallo "buono ma sordo", o quantomento non troppo sensibile, che però "venga incontro" al principiante che all'inizio sbaglia le richieste.

E il fatto che un cavallo sembri totalmente apatico con in sella una ruschena, non è una cosa in toto negativa. Potrebbe anche essere che il cavallo sappia che "deve fare il bravo" e che può sfogarsi poi a paddock. Assurdo? Per me no, dopo aver visto cavalli con bambini, cavalli con disabili etc...

Non capisco perchè vi disturbi il concetto di fare il furbo. Essere furbi secondo me non è affato un'offesa.
E mi sembra un po' strano che nella vostra vita voi non abbiate mai incontrato cavalli che "ci hanno provato". Ma siamo OT.
La mia affermazione non voleva essere ne offensiva verso il cavallo, ne semplificativa per il cavaliere (dare sempre la colpa al cavallo... cosa che io personalmente non faccio mai).


Tornando in topic, in un centro serio con cavalli bene addestrati in teoria il cavallo viene mantenuto tale e montato ogni tanto da un professionista.

E Nicola, hai ragione quando dici che le sensazioni giuste te le da il cavallo professore, ma prima bisogna imparare a sentire certe sensazioni... un principiante non ha questa capacità all'inizio.