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Vincere?

Aperto da Shanna, Luglio 21, 2013, 10:50:22 AM

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Shanna

Ho trovato su FB queste parole:


Giro spesso per i concorsi, di diverse discipline, e quello che vedo come Giudice è che c'è sempre la voglia di vincere. Il problema è il significato di vincere che secondo me è spesso confuso.
Vincere per me è prima di tutto il fatto di esserci ad una gara. Perché già tutto quello che c'è dietro comporta organizzazione, progettazione, tempi da rispettare, lavoro da fare... e non è poco.
Vincere è passare una giornata con il proprio cavallo (quando possibile) o con quello di un'altra persona che ce lo ha messo a disposizione. Vincere è viversi l'emozione della gara, l'ebbrezza che ti dà il percorso, che sia salto, dressage, volteggio, endurance... è il momento! E' il prima, il durante, il dopo, è l'affidarsi a persone che ti stanno dietro, che ti danno una mano (anche due), e che da dietro le quinte lavorano per te, quasi sempre a gratis, e anche rimettendoci dei soldi; è chi ti prepara, chi ti sostiene psicologicamente, è avere affianco persone che stanno tutto il giorno sotto al sole a farti assistenza; è svegliarsi alle 5 di mattina e rientrare a casa stanchi morti la sera, per poi ricominciare il giorno dopo...
Alla fine, ma proprio alla fine, se arriviamo primi in classifica, possiamo gioire ANCHE di questo. ANCHE. Ma vincere ragazzi, vuol dire affrontare tutto quello che ho scritto sopra, compreso le proprie paure, e i propri limiti, INSIEME AL CAVALLO, anche se sbaglia, anche se è stanco, anche se inciampa, anche se butta una barriera...
Fate attenzione al significato di questa parola... perché conoscerne il significato vuol dire VIVERE, oppure vuol dire non essere mai contenti di se stessi, dando la colpa al cavallo, o a qualcun altro...


Io trovo che siano parole VERISSIME.

Sto in un maneggio dove si pratica l'agonismo e vado spesso a vedere i concorsi di salto. Ne vedo di ogni colori, per lo più ragazzine troppo viziate per accorgersi della fortuna che hanno, ragazzine con grandi obiettivi che non migliorano perché pensano che la colpa sia sempre e solo al cavallo, senza farsi domande (o forse è difficile farsi domande e soprattutto darsi risposte che fanno male)...
Gente che magari fa un bel percorso e si incavola per quelle 4 penalità che non lo fanno arrivare in classifica... scenate alle mamme/papà che si fanno in quattro per le figlie, pianti.
Gente sempre scontenta...

Per un periodo pure io ero stata risucchiata da questo "vortice". "Ansia" da prestazione (di cosa poi?), voler dimostrare qualcosa a tutti i costi agli altri prima che a se stessi, una facciata...
Per fortuna mi sono accorta che così facendo mi stavo tirando la zappa sui piedi.

Al di là delle sfighe che possono capitare, noi siamo tutti fortunati a poterci permettere di fare una cosa che ci piace così tanto, e vincere secondo me vuol dire anche riuscire a vivere al meglio questa bellissima esperienza.  :pollicesu:

che ne pensate?

Luna di Primavera

che ci vuole una grande maturità e onestà intellettuale per arrivare a capire e fare proprie queste parole, e non tutti ce l'hanno o almeno non subito  :blob3:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Fioravante Patrone

I nostri "agonisti", grandi e piccoli, sono molto maturi. Anche quelli che hanno cavalli difficili! E se li tengono.

Però, agonismo non è partecipazione. Agonismo è avere l'obiettivo di VINCERE, in senso letterale. Sennò è un'altra cosa.

Mettiamoci pure dentro tutti i bei canoni dello sport e del rapporto col cavallo, ma se uno arriva secondo DEVE chiedersi dove ha sbagliato (il binomio). Sennò va a farsi delle passeggiatine nei prati, fermandosi frequentemente per cogliere fiori di campo e far brucare il socio.

Proprio per questo, agonismo significa essere consapevole delle proprie capacità e dei propri limiti, per cui uno non si dispera se arriva 17°. Ma la volta dopo vorrà arrivare almeno 16°, mica 18°!

madamen67

Proprio per questo, agonismo significa essere consapevole delle proprie capacità e dei propri limiti, per cui uno non si dispera se arriva 17°. Ma la volta dopo vorrà arrivare almeno 16°, mica 18°!

:laugh3: :laugh3: straquoto!!

Però sono anche molto vere e sincere le parole trovate da Shanna su FB, e le condivido. 

Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Shanna

Citazione da: Fioravante Patrone - Luglio 21, 2013, 11:21:56 AM
I nostri "agonisti", grandi e piccoli, sono molto maturi. Anche quelli che hanno cavalli difficili! E se li tengono.

Però, agonismo non è partecipazione. Agonismo è avere l'obiettivo di VINCERE, in senso letterale. Sennò è un'altra cosa.

Mettiamoci pure dentro tutti i bei canoni dello sport e del rapporto col cavallo, ma se uno arriva secondo DEVE chiedersi dove ha sbagliato (il binomio). Sennò va a farsi delle passeggiatine nei prati, fermandosi frequentemente per cogliere fiori di campo e far brucare il socio.

Proprio per questo, agonismo significa essere consapevole delle proprie capacità e dei propri limiti, per cui uno non si dispera se arriva 17°. Ma la volta dopo vorrà arrivare almeno 16°, mica 18°!

Io non ho spirito agonistico, non ce l'ho mai avuto. Vincere è bello, non dico di no, però boh, a me non è mai sembrato così indispensabile (almeno nello sport).

concordo sul fatto che se uno arriva secondo, deve chiedersi dove ha sbagliato, se ha sbagliato qualcosa (a volte è anche un pizzico di sfortuna), per migliorarsi però, non solo per la voglia vincere.

Parlo di amatori eh, se uno poi lo fa di professione il discorso cambia un po'.



milla

Io quoto Shanna
in più noto che nello studio siamo in competizione,nel  lavoro siamo in competizione, nella vita di tutti i giorni siamo in continua competizione, oltretutto io sono in continua competizione con me stessa ....
eh no ecchecavolo,figuriamoci se devo mettermi a competere anche nello sport!

Naturalmente mio sentimento personale,se uno si diverte a gareggiare benissimo faccia pure.

Shanna

sì che poi io vorrei davvero uscire in gara, ma di arrivare prima non me ne frega proprio nulla.
Uscirei in gara per divertirmi, emozionarmi, vivere esperienze diverse con la mia cavalla, mettermi(ci) alla prova...


Fioravante Patrone

Citazione da: Shanna - Luglio 22, 2013, 05:19:01 PM
sì che poi io vorrei davvero uscire in gara, ma di arrivare prima non me ne frega proprio nulla.
Uscirei in gara per divertirmi, emozionarmi, vivere esperienze diverse con la mia cavalla, mettermi(ci) alla prova...
sour grapes?  :firuu:

Comunque, al di là della malignità, non voglio dire che quello che dici è consapevolmente falso. E' un processo che si verifica ben frequentemente ed ha tanti nomi anche perché rappresenta molti processi diversi: non conta la meta ma il cammino, sublimazione, la crescita, il processo di apprendimento, etc.

Tra l'altro, visto che l'evoluzione (darwiniana, ma non solo) è cieca e sbanda continuamente, avviene anche che ciò che era funzionale ad un obiettivo venga "ipostatizzato" come obiettivo in sé. E, poi, anche "vincere" è funzionale a...


PS: agli amanti dell'inglese, segnalo questo "aside" i cui mi sono imbattuto oggi, che è in piccola parte in tema (i cavalli da corsa consciamente gareggiano per vincere?):
http://www.reddit.com/r/askscience/comments/mup56/do_race_horses_consciously_compete_to_win_do_they/

Shanna

#8
Fioravante, pensala come vuoi, in fondo non mi conosci realmente e tutto potrebbe sembrare.

Penso che ognuno abbia il suo carattere, a me la competizione sportiva non è mai piaciuta, e fin da bambina non mi è mai importato vincere.
L'unica cosa che vorrei davvero vincere in vita mia è il superenalotto!  :occasion14:

Diverso è il concetto di fare bene. Non è che mi accontento di essere mediocre e nemmeno ne vado fiera, direi anche che sono piuttosto critica nei miei confronti.

Nell'ambiente sportivo che mi capita di frequentare mi sembra ci sia solo la ricerca del risultato, dell'arrivare in classifica prima di quella/o che ci sta antipatica senza mettersi in discussione, dando sempre la colpa dei propri errori a qualcun altro (il cavallo in primis).
E questo non mi piace per niente, e spesso mi fa arrabbiare, specialmente quando c'è mancanza di rispetto per il cavallo, per l'istruttore, per i genitori.

ma forse come qualcuno ha scritto si tratta di maturità.

bionda

#9
Premesso che io sono troppo pigra per fare gare, e poi, nel particolare, non ho neanche il cavallo adatto, nè posso averlo.

Se partono in 20, una/o solo può vincere! Non ci credo che la motivazione per partire sia quella. Sarebbe roba da masochisti ...fare un sacco di fatica e spendere un mucchio di soldi per perdere quasi sicuramente e dolersene.....

Le concorsiste che vedo io vanno in gita. Si divertono a prescindere e tornano contente anche se il cavallo ha fatto una barriera, o due, o due percorsi e un eliminato. L'istruttrice sceglie le location più fighe. Ogni volta si divertono già a preparare la spedizione. Gelosie tra le mamme ce n'è, ma fa parte del gioco ...giocano... L'anno scorso sono andate, tutta la banda con le famiglie, una settimana al mare con i cavalli, per 2 concorsi a Cattolica e Riccione. Non credo che la vittoria fosse proprio in cima ai loro pensieri.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

Angeletta85

penso che una sana competizione faccia bene.... io se vado in gara se riesco a montare bene e a gestire la situazione sono gia contenta, ma sopratutto per me conta il parere dell istruttrice! e comq dice bionda si parte quasi come se fossimo in gita..e per come sono fatta io sono contenta se anche le altre fanno bene.

poi ovvio che se arrivo prima sono ancora piu contenta :love4: ma come dice shanna non ho lo spirito competitivo...che devo vincere per forza...
...è impossibile solo se credi che lo sia...

alex

Citazione da: bionda - Luglio 22, 2013, 09:47:40 PM
Se partono in 20, una/o solo può vincere! Non ci credo che la motivazione per partire sia quella. Sarebbe roba da masochisti ...fare un sacco di fatica e spendere un mucchio di soldi per perdere quasi sicuramente e dolersene.....

Strano ma vero, tutto lo sport agonistico è così. E non solo  lo sport: nel gioco d'azzardo, nei gratta e vinci, nelle lotterie, funziona uguale. Tutti sperano di vincere, ben sapendo che quasi certamente non vinceranno. L'animo umano è strano.

Gli organizzatori del business, invece, come il banco della roulette, sono quasi sicuri di vincere.  L'animo umano è strano, ma qualcuno è più furbo. :icon_rolleyes:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

kitiara

Citazione da: Fioravante Patrone - Luglio 22, 2013, 05:52:53 PM
non conta la meta ma il cammino, sublimazione, la crescita, il processo di apprendimento, etc.


per esperienza personale la meta senza il cammino può essere di un barboso eccezionale.....vincere facile è ben poco divertente.
... ed ognuno che è veramente cavaliere monta allo stesso modo in cui vive. Cerca quindi te stesso in sella o meglio ancora vicino ai cavalli. Accanto a loro troverai le ragioni nascoste del tuo essere e del tuo destino.