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Come insegnare a cambiare il galoppo

Aperto da BigDream, Gennaio 19, 2017, 12:02:18 PM

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BigDream

Mettiamo che io non abbia ancora chiesto a chi mi segue come fare. È più che altro una mia curiosità, perché comunque non penso sarei in grado di insegnarglielo io.

Apparentemente, il mio cavallo non sa cambiare galoppo, o meglio, non lo cambia da sella. Scosso si, a volte cambia solo davanti altre volte lo fa correttamente, ma in sella no (ovviamente non ci ho provato io, che non faccio testo). Quindi cambiando mano, rimane al galoppo sbagliato.

Da un lato mi sembra strano che non gli sia stato insegnato, visto che non è un puledro (fa i 12 a giugno) e visto che il suo grado di addestramento non è basso.

Come procedereste voi in un caso simile?

Giada88

Io inizierei a chiederlo con un cavallettino/barriera messo al centro di un otto o alla fine di una diagonale (in modo che anche la direzione sia di aiuto), aiutandolo mettendo una distanza comoda (un filo lunga) e chiedendo di cambiare di piede. Dovrebbe essere una cosa abbastanza facile.

Thoroughbred is not just a horse, it's an adventure.

Idunas-Sanni

Ci sono vari modi per insegnarlo.
I più comuni direi sono a) con l'aiuto di una barriera a terra o b) tramite il cambio semplice.
Il modo a ha il svantaggio che il cavallo cambia come gli viene meglio e dunque spesso senza valore per l'addestramento. Normalmente usato dai saltatori perché per le loro esigenze basta.
Nel modo b chiedi prima il passo e dopo 3 - 5 passi durante i quali cambi flessione riparti al galoppo. Man mano accorci il tempo cioè diminuisci il numero di passi. Ovviamente per avere un valore per l'addestramento deve fare le transizioni direttamente "sul" posteriore. Se continua a cadere sulle spalle non è ancora pronto per il cambio al volo.
Poi non vedo perché tu non dovresti poterglielo insegnare. Soprattutto con il modo b andate a piccoli passi che migliorano te e lui.
Se invece ha seriamente problemi con il cambio lo farei anche controllare se ci fossero delle disarmonie nella muscolatura.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Idunas-Sanni

Ma dopo il salto al cambio della direzione cambia? O fa tutto il percorso su un piede?
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

BigDream

Lui qualche difettuccio dietro ce l'ha, niente di grave insomma, come tutti i cavalli che hanno qualche difettuccio "di fabbrica". Nei mesi però è migliorato parecchio.

Prima si riceveva solo a destra, invece ultimamente anche a sinistra (non sempre), quando però si riceve sbagliato non cambia fino al salto successivo.

Puoi spiegarmi meglio pf cosa intendi con metodo semplice (b)? Intendi durante un cambio di mano? Scusa l'ignoranza ma so davvero poco sui cambi (quando facevo lezione non ce li insegnavano nemmeno.. no comment)

Invece per quanto riguarda il metodo con le barriere o cavallettino, mettiamo che dopo un po' lui si riceva sempre correttamente, però poi il passaggio da quello al cambiarlo al volo come lo faccio? Come dice Idunas, magari lo fa solo per comodità sua e non perché lo sta effettivamente imparando...

klystron

c'era un post del Colonnello a riguardo....se lo trovo te lo copio e incollo

klystron

Eccolo:

Di seguito la traduzione della «Lezione del cambiamento di piede» dal libro del generale Decarpentry, Equitation académique, Emile Hazan éditeur, Paris 1964, pag. 233-236.

LEZIONE DEL CAMBIAMENTO DI PIEDE

Il cavallo dovrà essere perfettamente rilassato e calmo. Nel lavoro in cui lo condurrà, il cavaliere gli chiederà soltanto esercizi e movimenti che esegue volentieri e lo ricompenserà con una particolare generosità per la loro buona esecuzione.

Il cavaliere lo incamminerà in seguito, per esempio a mano destra, sul grande circolo inquadrato da tre pareti a un'estremità del maneggio. Dopo diversi giri al passo libero, il cavaliere chiederà la messa in mano, senza insistere nel piego diretto, in modo da ottenere un passo a quattro tempi perfettamente regolari, un po' accorciato, ma attivo.

Farà in seguito eseguire al cavallo un gran numero di partenze al galoppo destro, sempre nello stesso punto del circolo. La scelta di questo punto non è indifferente. Per il seguito della progressione è utile che si trovi nella parte del circolo inquadrata dalle pareti, a metà del lato corto, per esempio, in modo che il cavallo sia mantenuto del tutto naturalmente sul circolo senza intervento del cavaliere.

Ogni partenza sarà seguita soltanto da alcune battute di galoppo, concluse dal ritorno al passo dopo circa un mezzo circolo. Per ciascuna di queste partenze il cavaliere utilizzerà i soliti mezzi che impiegava precedentemente, aggiungendovi ogni volta «a mezza voce» , l'indicazione «galoppo!». Questo lavoro sarà proseguito finché il cavallo parta da sé, macchinalmente, per così dire, all'indicazione della voce, essendo appena necessaria quella degli altri aiuti.

Quando sarà ben stabilita questa prima «convenzione» tra il cavaliere e il cavallo, quest'ultimo sarà rimesso al passo disteso per un giro o due del maneggio, rimesso in seguito in mano, e al galoppo sinistro dopo aver ampiamente superato la metà del lato corto. Quando arriverà, sempre galoppando sul piede sinistro, a metà del lato corto, il cavaliere darà tranquillamente tutte le indicazioni del galoppo destro, compresa quella della voce, e attenderà, persistendo nelle sue indicazioni senza aumentarne in alcun momento l'intensità.

In generale il cavallo dà segno del risveglio della sua attenzione – e della sua perplessità – poi prova «qualche cosa», con maggiore o minore esitazione. Cerca di modificare la sua andatura, ne altera la regolarità, fa un certo numero di false battute davanti e dietro, e, dopo un certo tempo, talvolta abbastanza lungo, riesce a passare sul piede destro. Il cavaliere lo accarezza subito lungamente, lo lascia galoppare un giro o due, passa al passo, e dà un lungo riposo.

Se il cavallo non reagisce alla richiesta dei galoppo destro – ciò che è raro – o se smette di reagire prima di essere riuscito a passare al galoppo su questo piede – ciò che lo è meno – il cavaliere passa tranquillamente al passo, e richiede la partenza dal passo al galoppo destro con i mezzi impiegati precedentemente, accarezza, ripassa al passo dopo qualche battuta e rincomincia.

Non bisogna arrivare a tanto che nel caso in cui il cavallo non reagisca o non reagisca assolutamente più. Per quanto a lungo cerchi di reagire palesemente all'indicazione del cavaliere, bisogna lasciargli continuare i suoi tentativi. E' estremamente raro che essi non abbiano buon esito quando tutte le condizioni indicate sopra siano state soddisfatte. In ogni caso è soltanto quando il cavallo, non essendo riuscito a passare al galoppo destro, sembra, per l'assenza di reazioni, credere che ha raggiunto il risultato ricercato dal cavaliere, che conviene rimetterlo al passo per chiedere subito la partenza dal passo al galoppo destro.

Per dare le indicazioni del cambiamento di piede, il cavaliere avrà cura di avanzare l'assetto verso il pomo, di mantenersi verticale in scioltezza e di far portare il suo peso piuttosto sulle staffe che sulla sella.

Il tallone destro sarà decisamente applicato vicino alla cinghia, proporzionando la forza del suo appoggio alla sensibilità del cavallo e alla necessità di dargli una sensazione molto netta, senza essere in alcun modo dolorosa.

I richiami diretti della frusta sull'anca destra sono di un'efficacia certa e rapida con i cavalli che hanno ricevuto le lezioni del lavoro a mano, e possono essere impiegati ugualmente con gli altri, quando non manifestano una paura troppo viva per questa indicazione.
Le redini saranno riunite nella mano sinistra passiva, messa molto esattamente a metà tra le due spalle, tenuta bassa, e pronta a seguire le oscillazioni dell'incollatura, le dita più chiuse sulla redine destra che sulla sinistra.

Se il primo cambiamento di piede è ottenuto senza troppe difficoltà, come generalmente capita, e dopo aver percorso circa meno della metà del circolo, in questa prima lezione potranno essere fatte due o tre richieste successive, separate da lunghi riposi, per confermare il cavallo nella comprensione del senso di queste richieste, rimandando a ulteriori lezioni successive la ginnastica di perfezionamento di questo esercizio – e senza abusare della sua buona volontà.

Se, al contrario, questo primo cambiamento ha incontrato prolungate difficoltà, il cavaliere si accontenterà di un solo passaggio dal galoppo al galoppo, farà all'istante piede a terra e porterà subito il cavallo in scuderia.

Quest'ultimo caso capita raramente, ed è quasi sempre il risultato di un'insufficiente preparazione sia delle partenze al galoppo, sia, ancor più spesso, dei ritorni dal galoppo al passo, sui quali bisognerà ritornare pazientemente e accuratamente prima di riprendere lo studio del cambiamento di piede.

Quando il cambiamento di piede dall'esterno all'interno sul circolo è eseguito in modo netto e facile nel punto scelto, il cavaliere farà variare questo punto, finché il cavallo cambia altrettanto bene in tutti i punti del circolo.

Lascerà allora il circolo per prendere la pista, e vi chiederà dapprima il cambiamento dall'esterno all'interno, aiutandosi le prime volte con il passaggio dell'angolo, largamente arrotondato.
Poi il cambiamento sarà richiesto, sempre sulla pista, dall'interno all'esterno, dapprima verso la metà dei lati lunghi, poi su tutta la loro lunghezza, eccetto che in prossimità degli angoli.

In questa parte del lavoro è la rettitudine delle posizione del cavallo, e la sua conservazione durante il cambiamento, che sarà il principale oggetto dello studio del cavaliere. La presenza della parete dalla parte del nuovo galoppo facilita al cavaliere la percezione di questa rettitudine, e contribuisce ugualmente a impedire alle anche di deviare da questa parte.

Quando il cavallo esegue perfettamente e facilmente, alle due mani, i due cambiamenti di piede sulla pista, sarà ricercato lo stesso risultato sulla linea retta lontano dalla parete, all'interno del maneggio.

Infine l'addestratore affronterà lo studio del cambiamento dall'interno all'esterno sulla linea curva, dapprima del più grande raggio possibile, poi progressivamente diminuito fino al circolo da otto a dieci metri di diametro.

E' il grado di perfezione di questo cambiamento sul circolo dall'interno all'esterno che dà nel modo più esatto la misura del valore dei risultati ottenuti nella ricerca del cambiamento di piede isolato, essendo questa perfezione messa in risalto, inoltre, dal mantenimento della rettitudine del cavallo, dalla sua calma, dalla disinvoltura, dalla nitidezza e dall'ampiezza dell'inversione del galoppo.


BigDream

Grazie kly, ora me lo leggo

(e già sulla prima frase avrei qualche riserva... ahahahaha)

BigDream

Letto, tutto chiaro. Anche se io non sono in grado di fare questo lavoro.. devo ancora migliorare su troppe cose. Ad esempio non penso che riuscirei a farlo partire al galoppo sx a mano destra... cioè dovrei provarci, ma secondo me non riesco. Però almeno adesso ho delle idee di base da cui partire, quando sarà il momento.

Grazie  :occasion14:

Idunas-Sanni

Ma Decarpentry parte dal presupposto che il cavaliere è già esperto. Comunque un modo interessante. Dovrei salvarmelo e sarei curiosa di provarlo in un futuro.

Big, il problema del cambiamento sulla barriera o sul saltino condite nel fatto che il cambio comincia dal anteriore. Un buon cambio però parte dal posteriore. Se mi serve il cambio solo per saltare ci si può tranquillamente fermare lì. Se invece ho l'obbiettivo di migliorare le prestazioni del cavallo cioè uso gli esercizi non come fine a stessi bisogna fare attenzione alla esecuzione. Si può anche insegnarlo con la barriera e se cambia "scorretto" rimediare in un secondo momento. Lo ritengo però un doppio lavoro e più difficile.

Il cambio semplice invece e un ottimo modo di migliorare le reazioni del cavallo, la sua forza e scioltezza e bello stesso tempo le capacità del cavaliere. Non ho capito quale parte tu non hai capito  :horse-embarrassed: Per cui spiego da capo.
Sei a mano destra al galoppo sul circolo. Prima di arrivare a X prepari la transizione al passo. Al inizio fate pure 4 o 5 passi. In questo periodo metti il cavallo diritto, poi fletti a sinistra e prepari una transizione al galoppo a mano sinistra. Se tutto questo con il tempo va molto fluido cominci a ridurre i passi in mezzo, fai solo più tre passi, più avanti solo più uno fino al giorno che il passo in mezzo sparisce.
Importante è la scioltezza durante l'esercizio, vedasi prima frase di Decarpentry, perché senza quella il cambio non sarà mai fluido.
Le transizioni galoppo - passo - galoppo come li usa anche Decarpentry sono un ottimo allenamento per dare al cavallo i mezzi per poter eseguire un cambio al volo.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

BigDream

Ok ora ho capito, tutto chiaro. Grazie mille  :occasion14:

Citazione da: Idunas-Sanni - Gennaio 19, 2017, 02:37:56 PM
Importante è la scioltezza durante l'esercizio, vedasi prima frase di Decarpentry, perché senza quella il cambio non sarà mai fluido.
Le transizioni galoppo - passo - galoppo come li usa anche Decarpentry sono un ottimo allenamento per dare al cavallo i mezzi per poter eseguire un cambio al volo.

Sì, proprio per questo dicevo che io non sarei in grado di farlo, al momento. Farei solo casino  :horse-embarrassed:

Giada88

Con il cavallettino/barriera usi gli aiuti al momento del cambio ed il cavallo associa azione/aiuto. Con la mia PSI avevamo usato questo metodo (non avevamo/ho velleità agonistiche) perché con il metodo semplice, dopo un paio di transizioni si scaldava ed anticipava le richieste. Quindi abbiamo fatto ricorso alla scorciatoia visto anche il suo equilibrio (era facile che si aggiustasse da sola).
Thoroughbred is not just a horse, it's an adventure.

BigDream

Capito Giada, proverò anche così quando sarà il momento, se non funzionasse l'altro metodo! Grazie anche a te

Zarathustra

Personalmente adotto qualcosa di simile a quanto suggerito da Decarpentry per bocca di Idunas.
Ogni cavallo ha le sue particolarità, quindi le indicazioni vanno prese come indicazione generale e adattate alla specificità: c'è il cavallo che fugge al cambio di aiuti (incomprensione), c'è quello che ha problemi a sincronizzare i posteriori, c'è quello che cambia in due tempi, e uno prima dietro l'altro prima davanti (errato), etc.
Poi ci sono gli errori del cavaliere, tipico quello di chiedere il cambio "da davanti" (con le redini, cambiando direzione), il che facilita di molto il cambio in due tempi anticipando davanti.

Io in genere tento di stabilire una gerarchia logica e assicurarmi che sia compresa dal cavallo, quindi in genere parto con la lezione dell'aiuto di galoppo, ovvero che il cavallo abbia compreso in maniera infallibile a quale galoppo debba partire a seconda dell'azione delle gambe. Quindi chiedere partenze (dal passo) alle due mani, prima lungo la cavallerizza, poi in A-C, infine partenze "rovescie" (mano destra con la cavallerizza a destra, per esempio). Infine in campagna su un campo neutro.
Quando mi rendo conto che tutto ciò è acquisito, passo ad un lavoro del "tipo" descritto da Decarpentry.

Il cavalletto o barriera non mi piace molto.

BigDream

In effetti Zarathustra ho specificato di non calcolare me come cavaliere perché non ci ho mai nemmeno provato. Ma anche con cavalieri professionisti non cambia.

Detto ciò, lui parte sempre giusto, anche dal passo. Per cui non so dirti esattamente se la sua sia incomprensione della richiesta (parlo del cambio) o problemi di altro tipo. Scosso cambia in modo corretto, di solito.

Purtroppo la campagna non l'abbiamo...

Comunque, quando arriverà il momento aggiornerò sul diario. Grazie  :horse-wink: