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Abbattimento dei cavalli nella macellazione

Aperto da alex, Dicembre 23, 2012, 12:46:31 AM

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raffaele de martinis

Ho avuto la fortuna di vivere la mia fanciullezza e parte dell'adolescenza a contatto di molti e disparati animali, sia d'affetione che da reddito...per me erano tutti da affezione.

Ciò non escludeva il fatto che accettassi l'idea che macellassimo un maiale all'anno e che fosse normale "tirare il collo" ad un pollo o abbacchiare un agnello o un coniglio di tanto in tanto.

Solo una volta - avrò avuto sette/otto anni - dovettero abbattere un agnello a mia Scajola, l'avevo addestrato ad alcuni giuochini e mi seguiva come un cane.

Ora, il solo modo di abbattere un animale senza stress è farlo a tradimento, anche l'eutanasia praticata dal veterinario comporta stress specialmente se il soggetto non è abituato alle visite veterinarie.

L'abbattimento a tradimento è difficile da praticare, a meno che non si abbia un rapporto personale con l'animale va da se che questo sistema è valido sopratutto per l'eutanasia.

Per la macellazione è utopistico fantasticare il mattatoio dolce - forse è per questo che Flavio non risponde - a questo punto credo che un naturale stress sia addirittura auspicabile: liberando le famose endorfine l'animale forse soffre di meno.

Probabilmente i predati hanno sviluppato un sistema di autoanestesia...per loro è normale esser divorati ancora vivi da un predatore...



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Osservando lo strano, paradossale effetto calmante del torcinaso, ero arrivato anch'io a ipotesi assai simili a quella che hai detto. Una conferma verrebbe dagli accorgimenti suggeriti dalla Grandin, che consistono nella contenzione stretta - una quasi completa impossibilità di movimento. Terzo elemento, tratto da McLean, lo strano e paradossale rapporto che McLean descrive fra movimento veloce e paura; quasi che controllando il movimento veloce si potesse controllare anche la paura. Ci ho molto pensato; ha senso; è opportuno che una volta scatenata la reazione di fuga alla massima velocità questa reazione si "automantenga" per un tempo sufficiente, e il metodo più efficace sarebbe proprio un "circuito a feedback" paura-movimento-paura-movimento.

Ora, che resti una quota ineliminabile di stress nella macellazione penso sia ovvio.

Ma la risposta di Flavio (grazie) non è completa. Innanzitutto, per la menzione di eccezioni e deroghe. In secondo luogo, ok, la norma è scritta: ma come possiamo noi convincerci che non resti sulla carta ma venga applicata, e che i controlli siano efficaci e rigorosi?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.