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Outing: io non sono un cavaliere

Aperto da alex, Gennaio 27, 2014, 11:02:33 AM

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alex

#15
Come ti dicevo, ho raccontato come ho fatto per "trovare la strada". Alcuni cambiamenti da galoppo sinistro a destro, nelle ultime passeggiate, le ho fatte semplicemente stando a sinistra del sentierino, e agendo con la sola gamba sinistra (con lo stesso movimento che farei per ottenere un'appoggiata verso destra) senza usare le redini; ma mi ha aiutato spostare il frustino alla mano sinistra (senza usarlo)

Siccome i più bei cambi di galoppo verso destra Asia, ovviamente, li fa quando il sentiero gira verso destra, e in quel caso li fa spontaneamente (l'unico problema è quello di mantenere il galoppo da quel lato, evitando che in un lampo e con estrema fluidità mi cambi a sinistra....), mi son fatto l'idea che il trucco di fare un'appoggiata verso destra è qualcosa di simile a una "svolta a destra senza svoltare". Probabilmente devo "interiorizzare" meglio quello che faccio io quando Asia svolta a destra.

Il tutto procede con gran lentezza perchè faccio questi esperimenti non più di due o tre volte in una passeggiata; ma siccome non ho alcun obiettivo da raggiungere, nè "topografico" nè "addestrativo", e stando quindi la bellezza della cosa nel percorso e non nella destinazione, non ho alcuna fretta. 
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Capisco perfettamente!
La mia curiosità è proprio dovuta a condividere il percorso, e nel mio percorso c'è quel test che ho descritto prima.

Altra curiosità: puoi decidere a piacere, in uno spazio aperto, quale galoppo vuoi?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Intendi dire se posso partite al galoppo destro piuttosto che al sinistro? Ci sto lavorando; di certo nella "partenza al galoppo per via telepatica" che uso in genere no, non mi riesce; io penso "galoppo", faccio qualcosa che non saprei spiegare, e Asia "interpreta" e parte invariabilmente di galoppo sinistro.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

:D tutto il mondo è paese!

Rileggi il mio suggerimento (del tenergli "giù" con il tuo peso l'anteriore opposto al galoppo che vorresti) e pensaci sù, prova.

Un caro amico, persona intelligente a cui dar credito, dice che il peso non c'entra ma è solo quello che trasmettiamo inconsciamente con il contorcersi del fondoschiena. Non so... il cavallo ha bisogno di capire cosa vogliamo e questo è chiaro, ma i movimenti del fondoschiena (volontari o meno) non hanno alcun potere di per sè, mentre il peso è qualcosa di concreto.

In campo, un cavallo che impara a partire giusto, è facile che lo faccia a forza di ripetizioni associando il galoppo a seconda di dove si trova la staccionata, piuttosto che a quello che possiamo fare con i glutei. Dunque qualsiasi movimento di sedere viene interpretato sempre solo come VAI ma non come questo o quel galoppo, che invece è comandato (a nostra insaputa) dalla staccionata.

Quando poi si comincia a voler pretendere di comandare quale galoppo vogliamo, pensando di averlo codificato ai nostri contorsionismi, ci scontriamo con la realtà dei fatti: il cavallo ascolta più la staccionata di noi.

Allo stato attuale ( del mio percorso : P ) credo che per rendere le cose facili e fatte bene, debba essere codificato "appesantendo" l'anteriore opposto al galoppo che si vuole prendere. La percentuale di successo è incoraggiante, la visione al rallenty di filmati sembra anche confermarlo, ma lasco sempre la porta aperta ai dubbi....
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Tieni conto anche che i cavalli normali sono "storti" ma anche i cavalieri normali lo sono. La mia dura sella non perdona: il fastidio che sento sotto l'ischio sinistro dice chiaro che la mia posizione non va bene....non ho ancora capito se ci metto più peso, oppure ruoto il bacino in qualche modo per cui a parità di peso "espongo" di più il piano osseo al contatto con la sella, ma è certo che  in qualche modo sono asimmetrico. Ma se non me lo dicesse il "conflitto" fra il duro piano della sella e il mio "seat bone" sinistro, ad esempio: se usassi una sella sofficiosa e comoda, col cavolo che me ne renderei conto.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

cilla

Grazie delle spiegazioni, alla prossima uscita mi cimenterò! Ero già sulla strada giusta, Berta è bravissima nelle appoggiate il problema è che non riesco ancora a mantenere il galoppo alla giusta cadenza. Proverò con Ciri, lui è il re del canter!

raffaele de martinis

Spiego meglio quello che dice il mio amico Max: dato che abbiamo tra le mani un non cavagliere un sedicente scozzone  :icon_rolleyes: dovremmo cominciare collo dirgli a lui ma anche alle altre ragasse che ci seguono, con viva e vibrante trepidazione; di chiedere la partenza al galoppo e - in seguito -  i cambii di galoppa usando il corner del maneggio.
Consilio di partire da un cambiamento trasversale, quando state per raggiungere l'angola della cavallerizza fate le azioni suggerite da Max quasi quando sieto giunti nell'angolo e poi - qualdo lo lallo ha capito, anticipando la partenza o il cambio lontano dalla stacchionata
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

#22
Veramente io intendevo l'opposto... :holmes:

Cioè che servirsi della staccionata (benché utile) alla lunga è una fregatura: quando ti sembra che il cavallo abbia imparato, e dunque magari si prova a rifare le stesse cose fuori, ci si accorge che senza steccato il lallo non capisce, vale a dire che i nostri aiuti non sono autosufficienti.

Quindi in buona sostanza concordo con Alex e con tutte le sue pippe che, nonostante non ci siamo mai visti in faccia, sono le stesse!

Sulla faccenda ischio: benché quello che dici sia vero (asimmetria subdola del cavaliere da tenere in conto), Asia è flessa naturalmente a sinistra, stai attento che questo fastidio non nasca dalla sua tendenza a "metterti" (a farti pendere) verso sinistra. Bisognerebbe "contrastare in maniera passiva" la tendenza del cavallo a stortare anche il cavaliere, percui la mia sensazione per poter essere fotografato da dietro e risultare sempre dritto quando monto cavalli flesso sinistri, è tenere più schiacciato l'ischio destro! Se non mi sforzassi di controbilanciare pesando sul destro, ma mi abbandonassi a dove mi mette il cavallo, alla lunga probabilmente sentirei più peso nell'ischio sinistro.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Ungarina

Io non saprei proprio dove mettermi, non sono più nemmeno un'allieva perché monto un mese sì e tre no. Però, una volta portato il cavallo a casa, quando mi arrangiavo da sola, sono riuscita ad insegnargli a cambiare di galoppo, mentre in maneggio non c'ero mai riuscita, e non so nemmeno come.  :dontknow:
..tutto il resto è noia!
Senza fretta, ma senza sosta.

alex

Benvenuta nel club degli scozzoni dilettanti.

Un allievo non è uno scozzone che sta imparando: è uno a cui si cerca di fare  disimparare la scozzoneria.

Come dicevo, una delle caratteristiche degli scozzoni (oltre a essere agile, forte, scapestrato, giovane e pure bello, diciamolo senza falsa modestia) è di imparare da solo o meglio: di considerare il cavallo l'unico maestro (a cui essere grati). Una seconda caratteristica è una grande pazienza; non tanto con il cavallo, ma con i cavaglieri che si incontrano di quando in quando.  :horse-wink:

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Mario Biserni

Raffaele non sempre a ragione, ma questa volta ha ragione al 100% Scozzone o scozzonatore è il nome che si dà a coloro, i quali cominciano a cavalcare un lallo non ancora avvezzo al freno .... da dizionario etimologico.
In maremma quella di 50/60 anni fà erano ragazzi molto giovani con l'equilibrio delle scimmie e il giudizio guidato solo dall'icoscienza... a 30 anni o erano diventati butteri o per motivi di salute non cavalcavano più da un pezzo... La doma dolce non esisteva e il lallo non era un animale da compagnia, ma da lavoro...

alex

Figuriamoci se mi confronto con questi soggetti.  :horse-wink:

Degli scozzoni e dei loro metodi mi impressionano alcune notizie date nei vecchi testi; per quanto mi riguarda, mi piace definirmi scozzone - per gioco - solo perchè così sono libero di non seguire NESSUNA delle "regole" a cui sono tenuti i cavalieri.  :horse-cool:

Non credo che il tipico scozzone sia un gran lettore di manuali e di trattati, sono certo che solo da pochi decenni si trovano scozzoni non analfabeti, e dubito moltissimo che esistano testi per l'istruzione degli scozzoni; ma se vi fossero.... ditemelo!



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Speravo che - sia pure nelle poche settimane che ci conosciamo - fossi stato capace di trasmetterti la base/la regola sulla quale pogia l'operato di ogni vero ammanzitore, cozzone, ammaestratore, addestratore, cavagliere, cavallerizzo che è questa:

la prima regola coi lalli è di non aver regole.

Certo esistono dei zani prinzipi e quelli sono detatti sopratutto dal buon senzo, il primo zano pinzipio dell'addestratoro è:

carpe diem !



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

No, non avevo colto il messaggio: noi scozzoni siamo un po' tardi.

E' un peccato che questo sacro principio si traduca, nella pratica, in un "fate come minkia vi pare". neppure noi poveri scozzoni facciamo così....

Diffido anche di chiunque mi dica, nell'affrontare un argomento complesso come aver a che fare con i lalli, "bisogna decidere da caso a caso". Anche da questa ragionevole affermazione è facilissimo ricadere, in pratica, nel "fate quello che minkia vi pare".  Un'accozzaglia informe di opinioni contradditorie di fronte alla quale il mio "spirito scientifico" inorridisce (perchè, come è noto, noi scozzoni siamo tardi, anche se giovani, agili, coraggiosi e belli, ma abbiamo un grande spirito scientifico  :horse-cool:)
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

milla

Alex su questo punto concordo in pieno anche il mio "spirito scientifico" spesso si ribella!