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Stimolare mentalmente il cavallo

Aperto da kriss, Febbraio 11, 2015, 11:46:16 AM

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kriss

La mia cavallina ha un carattere molto particolare, carattere che a detta di tutti è il suo maggior punto di forza; è la classica femmina Alfa, lei mette tutti alla prova, studia chi ha di fronte e quando si ottiene la sua collaborazione ... si butta nel fuoco.
Ho notato che se prima di mettermi in sella ci interagisco un po' da terra, una volta salita riesco ad incentrare meglio la sua attenzione su di me. Le faccio fare cose stupide, come ad esempio farla camminare al mio fianco e chiederle di fermarsi usando solo la voce, chiederle di indietreggiare solo porgendole la mano col palmo aperto, farle alzare una gamba piuttosto che un'altra schioccando le dita, facendo la rana e dicendole "gamba" ecc. ecc. ecc.
Parlando di questa cosa con una mia amica lei mi ha consigliato di farle fare i classici giochi parelli, portarla a qualche stage.
Quello che mi chiedo è: dato che la cavalla sembra quasi divertita quando la si impegna mentalmente in cose del genere potrebbe essere utile seguire il consiglio della mia amica?

alex

No; i giochi di Parelli insegnano quello che tu già sai fare. Potresti venderli come "i giochi di Kriss"  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Io continuerei con il lavoro in liberta' e qualche giochetto circense, ma senza usare il cibo come rinforzo positivo.
Tipo eseguire piccoli percorsi di gimkana facendosi seguire da terra, giocare con la palla, trasportare oggetti con la bocca, ecc.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

kriss

Aahahah in effetti potrei. Scherzi a parte, sono tutte cose che ha imparato da sola , la storia dell'alzare la gamba viene da un amico ex maniscalco, quella del fermarsi con la voce l'ha imparata quando le dicevo "aaaalt" davanti al quadro elettrico dove accendevo le luci del coperto la sera ... e via dicendo.. esercizi a caso. Ha appreso tutto nella normale vita di tutti i giorni, ho notato questo suo essere propensa ad assorbire tutto come una spugna e l'ho tramutato in "gioco", tutto per incentrare su di me la sua attenzione ed impegnarla mentalmente.
Quello che mi piacerebbe fare adesso sarebbe semplicemente insegnarle qualcosa di nuovo, qualcosa che abbia un senso anche nel modo di pormi a lei. Come dicevo nella mia presentazione , la monto tanto, a volte lavoriamo fino a 2 ore consecutive, se qualche volta sottraggo qualche minuto al lavoro in sella in favore di qualche "gioco" da terra... penso potrebbe esser un motivo di svago anche per lei.


kriss

Citazione da: Miky Estancia - Febbraio 11, 2015, 12:08:32 PM
Io continuerei con il lavoro in liberta' e qualche giochetto circense, ma senza usare il cibo come rinforzo positivo.
Tipo eseguire piccoli percorsi di gimkana facendosi seguire da terra, giocare con la palla, trasportare oggetti con la bocca, ecc.

Ecco pensavo a qualcosa del genere, senza esagerare, sarebbe solo un di più. La cavallina è da completo, il suo bel mazzo se lo dovrebbe fare tutti i giorni, se porto via ore di giochi a terra al lavoro in sella... il boss mi taglia le gambe :)

alex

I giochi di Parelli insegnano a insegnare. Per chi ha sempre vissuto con l'idea che insegnare a un cavallo ("addestrare" o "ammaestrare") è roba da addestratori, è un'esperienza di quelle che cambiano la vita. Tu sei già oltre.

Tu già sai, ovviamente, come insegnare; il problema è trovare qualcosa di utile e divertente da insegnare, ed eventualmente sbirciare o farti suggerire i trucchi per il "primo passo" e per superare eventualmente i "punti critici"; Raffaele ne conosce parecchi. Il meccanismo per raffinare (per "modellare"), fatto il primo passo, è sempre lo stesso.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Kimimela

Il lavoro da terra in liberta' a mio parere non e' mai tempo sprecato perche' allena il cavallo mentalmente a stare con noi.
Per "stare" intend proprio ad interagire e ad abituarsi a vederci come il loro leader umano.
A volte e' piu costruttivo giocare da terra e spezzare la routine del lavoro che montare due ore consecutive tutti I giorni.  :horse-wink:
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Miky Estancia

Citazione da: kriss - Febbraio 11, 2015, 12:28:31 PM
Citazione da: Miky Estancia - Febbraio 11, 2015, 12:08:32 PM
Io continuerei con il lavoro in liberta' e qualche giochetto circense, ma senza usare il cibo come rinforzo positivo.
Tipo eseguire piccoli percorsi di gimkana facendosi seguire da terra, giocare con la palla, trasportare oggetti con la bocca, ecc.

Ecco pensavo a qualcosa del genere, senza esagerare, sarebbe solo un di più. La cavallina è da completo, il suo bel mazzo se lo dovrebbe fare tutti i giorni, se porto via ore di giochi a terra al lavoro in sella... il boss mi taglia le gambe :)

Giochini tipo questi...che rilassano, divertono e sono utili per creare un forte legame:

GIMKABILITY: http://youtu.be/WcoV30R3sHY
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Kimimela

bellissimo video Micky soprattutto la parte del sacchetto sulla testa che poi scorre sulla schiena; ma una domanda: se arrivi a fare questo con il tuo cavallo da terra, anche da sella sara' poi cosi tranquillo?
vorrei fare dei giochi simili con Africa che spesso si spaventa per cavolate. poi non fa nulla, fa degli scatti sul posto...ma mi piacerebbe renderla piu serena
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

kriss

Bellissimo il video!
Ecco , è proprio ciò che intendevo, magari anche solo facendole fare un esercizio di numero prima di montare. Abbiamo messo un sacco di carne al fuoco negli ultimi mesi, l'abbiamo fatta ricominciare da zero ha 6 anni e mezzo, vorrei evitare di sovraccaricarla :)
In sostanza i giochi parelli, nel mio caso, sarebbero inutili, oppure ho capito male?

Alex io sinceramente non è che sappia proprio insegnare, come dicevo prima... sono tutte cose che ha appreso da sola nel corso di piccole azioni quotidiane. Io mi sono semplicemente resa conto che ad alcune mie azioni corrispondevano delle risposte da parte sua. E ne ho approfittato.

elleon

Innanzitutto, che meraviglia di cavalli Miky!! E che serenità nel fare questi giochi! Come dice Alex questi sono già giochi Parelli, ce ne sono dentro tanti, come il gioco dell' amicizia, il gioco guida, la strettoia, i passi laterali e soprattutto il lavoro in libertà. E' chiaro che questo video di Miky equivale all' università, noi comuni ci arriviamo dopo tanto lavoro fatto per gradi, soprattutto se abbiamo cavalli che iniziano da zero ma non mi sembra il caso di Kriss. Se un cavallo ha già confidenza con gli oggetti come i bidoni, i ponti, i sacchetti di plastica si può iniziare a farlo giocare ma se come Kimimela o me abbiamo dei cavalli ancora insicuri di questi attrezzi bisogna andarci per gradi. Io sto iniziando adesso a lavorare sulla confidenza degli oggetti e ho iniziato proprio con i bidoni ai quali il cavallo non si vuole avvicinare. Procedo per gradi e qui Miky mi sgriderà mi aiuto con un pezzo piccolo di carota. Perchè piccolo? perchè il cavallo non la deve vedere ma trovare da solo come sorpresa. Procedo così. Posiziono due bidoni paralleli a una distanza abbondante l'uno dall' altro. Senza farmi vedere dal cavallo metto un pezzo di carota sopra uno solo di questi. Tenendo il cavallo per la lunghina ( all' inizio è impensabile lavorare in libertà) lo conduco vicino al bidone con la carota, lo tocco, lo muovo e piano piano il cavallo si incuriosisce e comincerà ad avvicinarsi. Gli lascio il suo tempo di vincere la sua paura e con calma lo chiamo verso di me che sono appoggiata al bidone. Quando arriva vicino comincerà ad annusarlo con fare sospetto e qui entra in funzione il senso dell'olfatto ( l' odore della carota) e si interesserà sempre di più a questo bidone con un odore familiare. Lascio che sia il cavallo a trovare da solo il pezzo di carota, mentre esamina il bidone e quando lo trova improvvisamente proverà interesse per il bidone. Carezze e lo porto all' altro bidone. Prima di allontanarmi però metto sopra al primo bidone un altro pezzo di carota senza che il cavallo mi veda. Ripeto tutto come prima con il secondo bidone ma stavolta la carota non c'è ma il cavallo la cercherà ugualmente prendendo confidenza col bidone. Poi torno dal primo e così via. Ogni tot passaggi scambio la posizione delle carote per mantenere vigile la sua attenzione e non concentrarlo solo sul primo bidone. Questo è stato il primo step che ha avuto risultati ottimi anche nella partecipazione del cavallo che si è particolarmente coinvolto e interessato alla cosa.
Vorrei sapere però cosa ne pensa Miky di questo esercizio...
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

Miky Estancia

Citazione da: Kimimela - Febbraio 11, 2015, 01:50:07 PM
bellissimo video Micky soprattutto la parte del sacchetto sulla testa che poi scorre sulla schiena; ma una domanda: se arrivi a fare questo con il tuo cavallo da terra, anche da sella sara' poi cosi tranquillo?
vorrei fare dei giochi simili con Africa che spesso si spaventa per cavolate. poi non fa nulla, fa degli scatti sul posto...ma mi piacerebbe renderla piu serena

Il sacchetto che Tony faceva scorrere dalla testa alla schiana di Matador, in realtà è un materassino da piscina bucato...ricicliamo tutto!
E si...tutto il lavoro fatto da terra (parlo del nostro metodo, che applichiamo per fare questi giochetti), contribuisce a far diventare il cavallo molto più sereno e ai comandi. Il carattere non cambia, ma le reazioni di fronte a qualcosa che fa paura, diventano sempre più blande e facili da controllare. In più, il cavallo tende a fidarsi mmito di più del suo conduttore/ cavaliere poiché queste esperienze di gioco gli fanno capire che può collaborare serenamente e avrà il suo premio (il premio x noi è la pausa, mai il cibo).

Prova ne è che Bibi, il nostro pony, passa tranquillamente nel corridoio di fuoco seguendo Tony da libero.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

milla

Interessante come sempre Micky, mi spieghi il motivo per cui è meglio non usare premi in cibo?
Premiare con il riposo intendi che se il cavallo esegue correttamente smetti di lavorare?
Io uso come premio la parola BRAVA e la carezza, se sono in sella BRAVA e grattatina sul garrese (che pare abbia effetti rassicuranti) va bene?

alex

Io uso il cibo, ma non come te Elleon; la giusta risposta è premiata sì, ma non coincide con la giusta risposta. Prendo palesemente in mano un pezzetto di carota e chiedo al cavallo di toccarmi la mano per prendere la carota; ma non la mano che tiene la carota, deve toccare l'altra! Se prova a avvicinarsi o a sgarfugliare nella mano che palesemente è "carotata", non ottiene assolutamente niente. Così, nell'esetcizio "tocac con il naso il mostro", il cavallo sa già che sul mostro non troverà nulla.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Miky Estancia

Citazione da: elleon - Febbraio 11, 2015, 02:24:59 PM
Innanzitutto, che meraviglia di cavalli Miky!! E che serenità nel fare questi giochi! Come dice Alex questi sono già giochi Parelli, ce ne sono dentro tanti, come il gioco dell' amicizia, il gioco guida, la strettoia, i passi laterali e soprattutto il lavoro in libertà. E' chiaro che questo video di Miky equivale all' università, noi comuni ci arriviamo dopo tanto lavoro fatto per gradi, soprattutto se abbiamo cavalli che iniziano da zero ma non mi sembra il caso di Kriss. Se un cavallo ha già confidenza con gli oggetti come i bidoni, i ponti, i sacchetti di plastica si può iniziare a farlo giocare ma se come Kimimela o me abbiamo dei cavalli ancora insicuri di questi attrezzi bisogna andarci per gradi. Io sto iniziando adesso a lavorare sulla confidenza degli oggetti e ho iniziato proprio con i bidoni ai quali il cavallo non si vuole avvicinare. Procedo per gradi e qui Miky mi sgriderà mi aiuto con un pezzo piccolo di carota. Perchè piccolo? perchè il cavallo non la deve vedere ma trovare da solo come sorpresa. Procedo così. Posiziono due bidoni paralleli a una distanza abbondante l'uno dall' altro. Senza farmi vedere dal cavallo metto un pezzo di carota sopra uno solo di questi. Tenendo il cavallo per la lunghina ( all' inizio è impensabile lavorare in libertà) lo conduco vicino al bidone con la carota, lo tocco, lo muovo e piano piano il cavallo si incuriosisce e comincerà ad avvicinarsi. Gli lascio il suo tempo di vincere la sua paura e con calma lo chiamo verso di me che sono appoggiata al bidone. Quando arriva vicino comincerà ad annusarlo con fare sospetto e qui entra in funzione il senso dell'olfatto ( l' odore della carota) e si interesserà sempre di più a questo bidone con un odore familiare. Lascio che sia il cavallo a trovare da solo il pezzo di carota, mentre esamina il bidone e quando lo trova improvvisamente proverà interesse per il bidone. Carezze e lo porto all' altro bidone. Prima di allontanarmi però metto sopra al primo bidone un altro pezzo di carota senza che il cavallo mi veda. Ripeto tutto come prima con il secondo bidone ma stavolta la carota non c'è ma il cavallo la cercherà ugualmente prendendo confidenza col bidone. Poi torno dal primo e così via. Ogni tot passaggi scambio la posizione delle carote per mantenere vigile la sua attenzione e non concentrarlo solo sul primo bidone. Questo è stato il primo step che ha avuto risultati ottimi anche nella partecipazione del cavallo che si è particolarmente coinvolto e interessato alla cosa.
Vorrei sapere però cosa ne pensa Miky di questo esercizio...

Grazie dei complimenti elleon!
Il nostro metodo addestrativo non ha nulla a che vedere con Parelli, le basi saranno sicuramente comuni (ovviamente, visto che sempre cavalli sono e sempre in base agli stessi meccanismi si muovono), ma la nostra formazione, per quel che riguarda il lavoro in libertà e il lavoro di desensibilizzazione, è  di matrice francese (Jean Francois Pignon ed altri artisti del suo calibro).
Il video che ho postato pubblicizzava i nostri corsi di Gimkability che abbiamo messo a punto con Rino Gagliano de La Manada de Caballos di Barge: il nostro intento era riunire esercizi tipici dell'agility con desensibilizzazione a varie cose e situazioni presenti nella realtà quotidiana e elementi del cavallo da spettacolo e cascade (il fuoco è  uno di quelli), in modo che la pratica di questa disciplina non fosse fine a se stessa, ma utile per qualsiasi cosa si voglia fare con il cavallo.

I partecipanti agli stages erano cavalli di qualsiasi razza ed età  (abbiamo avuto anche un puledro di 18 mesi) e non erano abituati a nulla di ciò che hanno visto, ma nel giro di due giorni di lavoro, sono stari tutti in grado di eseguire i giochi a capezza e longhina senza nessun problema (due cavalli il secondo giorno già  eseguivano l'inchino). Questo perché  si desensibilizzava il cavallo durante l'esecuzione stessa dell'esercizio. La libertà viene in seguito, in genere nel giro di una settimana/quindici giorni di lavoro a seconda del soggetto.

Vuoi sapere che ne penso del tuo esercizio?
Per me, qualsiasi metodo va bene, se agisce nel pieno rispetto del cavallo e porta a dei risultati positivi.
Ci sono tante strade per ottenere un risultato, sta a noi scegliere quella che più sta nel nostro modo di essere.
L'importante è avere ben chiaro l'obiettivo e cosa otteniamo esattamente, scegliendo di comportarci in un modo o nell'altro.

Parlando del caso specifico, se utilizzo il cibo e lascio al cavallo la scelta se avvicinarsi o meno a una cosa, in questo caso i bidoni, il mio ruolo in tutta la faccenda, sarà marginale: il cavallo sceglie, decide da solo, si rassicura da solo che i bidoni non lo divorano ma anzi, ci sono le carote. Io uomo (donna  :horse-wink:) agendo così,  non creo legame con il cavallo durante l'esercizio, ma sono solo uno spettatore che poi da una carezza. Il risultato alla fine è  che il cavallo si avvicina tranquillamente ai bidoni e li collega a qualcosa di positivo (carota). È  già un buon risultato! Ma possiamo ottenere di più.

Le cose cambiano se decidiamo di assumere un ruolo più attivo: chiedo al cavallo di seguirmi vicino ad una cosa che lo intimorisce (gli stessi bidoni). Glielo chiedo con la messa in avanti (gliela insegno prima di mettermi a fare i giochetti ovviamente) ignorando io per prima i bidoni e non lasciandoglieli annusare. In sostanza, mi pongo come un capobranco e gli faccio muovere i piedi dove e come voglio io. Quando esegue, lo premio con la pausa ( assumo io per prima una postura di relax e smetto di chiedergli qualsiasi cosa, se la chiede, gli do una carezza sulla fronte e tolgo la mano prima  che lui tolga la testa).
In questo modo ottengo questi risultati: il cavallo distoglie l'attenzione da una cosa che lo intimorisce e la focalizza su di me (sicurezza), il cavallo esegue un comando perché  glielo chiedo io e non perché  decide lui o motivato dal cibo, si desensibilizza e apprende che a soddisfare le richieste del capo ha sempre il suo tornaconto (la pausa), memorizza che più  velocemente da la risposta giusta, più  va prima in pausa, rimane sempre nel giusto atteggiamento mentale (fidandosi di cio che gli chiede il capobranco, non ha motivo di stressarsi per le cose che non conosce).
Ecco perché i cavalli/puledri trattati col nostro metodo, raramente perdono tempo a "mettersi contro" al conduttore/cavaliere.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.