• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Lavoro del cavallo alla corda

Aperto da carolina, Marzo 11, 2016, 12:47:51 PM

« precedente - successivo »

carolina

Buongiorno a tutti :horse-smile:

Con il vostro aiuto vorrei chiarirmi le idee sul lavoro alla corda.
Mi sono trovata spesso a dover girare i cavalli alla corda, in diverse situazioni e in diversi contesti...in ognuno dei quali ho sempre trovato persone (con più esperienza di me) che avevano da dire la loro sul metodo più corretto... adesso sinceramente mi hanno talmente riempito la testa con le più disparate metodologie che sono più confusa di prima...
La mia necessità è quella di fare un lavoro alla longia, perlopiù con cavalli esperti che fanno lezioni di riabilitazione equestre/ippoterapia (quindi molto passo e un pò di trotto), magari con qualche problematica di artrosi (causa età avanzata) o problematiche di difesa rispetto alla frusta o alla voce. Lo scopo di lavorare il cavallo alla corda, in questo caso, è muoverli perchè magari sono stati fermi il fine settimana per "scaricarli" e per fare un lavoro che possa favorirgli il mantenimento di una buona muscolatura e scioltezza nei movimenti, e non per ultimo farli decontrarre e rilassare prima di affrontare le lezioni di R.E.
I miei dubbi sono legati, non solo al tipo di lavoro corretto da far fare al cavallo, ma anche sulla bardatura...come mettere ed agganciare la longia con testiera e quindi anche come mettere le redini in maniera corretta in maniera da non dar fastidio.
Avete consigli? qualche testo valido da poter consultare? video?
Grazie! :chewyhorse:
aspetto molti consigli!

Idunas-Sanni

Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

bambolik

"Non è mai tempo perso quello trascorso a cavallo"(Winston Churchill).

aDy_90

Sulla bardatura ciascuno ha le sue idee quindi non mi esprimo. In quanto al rispetto della voce e della frusta stabiliscilo fin da subito, inizia sempre facendo le richieste con discrezione,per poi intensificare se non ottieni risposta oppure cessare del tutto la richiesta e ricompensare il cavallo se fa quel che chiedi. Inizia sempre in modo delicato perché solo così il cavallo dovrebbe poi capire che se ti ascolta subito tu rompi meno le scatole. Ho trovato utile anche il concetto di disimpegno del posteriore di Parelli, serve a fermare il cavallo senza tirare e col solo linguaggio del corpo, ma forse per questo servirebbe qualcuno a spiegarlo dal vivo. Per farla breve arrivi a fissare il posteriore ed eventualmente muovere un passo verso di esso ed il cavallo si ferma spostando il sedere all'esterno, con la testa verso l'interno del circolo ... Certo, spiegarlo non è la cosa più immediata che esista, a me aiuta col mio cavallo perché prima se gli partiva l'embolo mi ritrovavo a fare il tiro alla fune.

Idunas-Sanni

Certo le persone hanno idee diverse ma non vuol dire che sono sempre idee giuste. La bardatura o ha un senso o non ne ha.

Intanto bisogna chiedersi per quale motivo giro il cavallo alla longe o nel tondino e mi vengono in mente tre:
- scaricare l'energia in esubero per poi montare (e magari è il caso di cambiare gestione e/ o modo di montare)
- fare un lavoro educativo ( e magari mi devo anche chiedere da dove proviene il problema prima di pensare a un problema di educazione) - comunque il disimpegno del posteriore lo metto in questa categoria
- trae beneficio per il cavallo e il suo addestramento, con altre parole ginnasticarlo in modo coretto - e quello funziona solo se

Credo di aver capito che a carolina interessa soprattutto il terzo.
Per muovere alla corda il cavallo in modo sensato vuol dire diminuire la sua asimmetria naturale. Se non lo faccio e giro spesso alla corda creo un danno serio, se giro raramente magari non creo danno ma neanche ha un senso. Sul circolo gravano delle forze sul cavallo rispettivamente sugli arti, gravità e rotazione. Il cavallo deve essere piegato (flesso in tutta la longitudinale) correttamente per non causare danni fisici. Sul circolo il cavallo si muove bene se resta "eretto" e non inclinato come una moto , i posteriori seguono gli anteriori e sono attivi, il cavallo non allarga e ristringe il circolo (non è maleducazione ma incapacità per via dell'asimmetria), la "punta" degli zoccoli indica la direzione del circolo. Si va dalla distensione a una posizione da lavoro nella quale il cavallo "si porta" da solo (self carriage).

E come si ottiene? Con ginnastica.
La bardatura è semplicissima, un buon capezzone (che sia uno pesante come quelli tedeschi o viennesi, che sia un cavecon o un pluvinel dipende dal cavallo, basta che è adatto alla testa del cavallo).
Perché non ho bisogno di un filetto e altri redini ausiliari?
L'uso della longe attaccato al filetto ho già spiegato una volta in un altro topic. Lo copio e aggiungo qualcosa. http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=3016.msg75444#msg75444

CitazionePersonalmente non attacco mai la corda nel filetto, semplicemente perché ogni modo per attaccarla crea ha un'azione non voluta.
•Attaccata nell'anello interno tiri l'imboccatura fuori dalla sua dovuta posizione in bocca e tiri la testa all'interno. Azione sull'anello esterno non ne hai. Lavoro controproducente.
•Attaccata nell'anello esterno passando da quello interno e sotto il mento, azione assolutamente confusa, al massimo il cavallo stordisce la testa nella nuca. Lavoro controproducente.
•Attaccata nell'anello esterno passando da quello interno e sopra la nuca, vedi prima oltre che è un modo molto coercitivo.
•Attaccata nel apposito attacco per lunghina: azione confusa.]

Insomma con nessuno di questi modo metto dritto il cavallo ne gli posso dare la flessione dovuta sul circolo. Oltre che rovino la bocca sensibile.

Redini ausiliari come per esempio le redini elastiche non danno il risultato per vari motivi. Non posso dare la flessione voluta e in genere non ho controllo sulla posizione del cavallo. Restiamo al esempio delle redini elastiche, chiaro è che con quelle il cavallo non può andare in distensione. Il cavallo deve essere già addestrato bene e prima di agganciarli riscaldato. Potrebbe anche andare in quel caso, ma prima se è addestrato bene non ha bisogno e secondo se per un momento ha bisogno di distendere non può perché le elastiche lo impediscono (se il cavallo abbassa la testa/ il collo le elastiche fanno pressione e il cavallo viene dietro la verticale cadendo sull'anteriore).
Altre redini ausiliari permettono la distensione ma senza l'uso del capezzone dove attaccare la longe comunque non do la flessione necessaria.

Metto un link con varie foto (lasciate stare il testo in tedesco) ma le foto a volte anche con lo stesso cavallo a confronto sono molto utili per capire come il cavallo si muove correttamente sul circolo.
http://barefoot-saddle.com/de/out/pictures/wysiwigpro/pdf/babette-teschen-richtig-longieren.pdf
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

kriss

Io quoto in tutto per tutto Idunas.
Molto interessante l'ultimo link, me lo scarico e lo traduco :)

Miky Estancia

Carolina, lavori in tondino o in campo?
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

carolina

Grazie a tutti per le risposte, anche se in ritardo!

Grazie Idunas-Sanni, link molto interessanti e spiegazione molto chiara ed utile; anch'io sono d'accordissimo sul fatto che attaccare la longe al filetto (sia direttamente al filetto che facendo passare la longe sopra la nuca) non sia corretto e ho sempre preferito usare solo la capezza.

Kriss : se traduci l'articolo potresti poi riportarlo qui? grazie

Miky Estancia
: lavoro in campo, per la tipologia di lavoro che ho spiegato nel primo post, preferisco lavorare in circoli ampi ma anche lungo il perimetro del campo spostandomi insieme al cavallo.

Nefferit

ma quindi.. hai risolto? hai trovato la  tua strada?
io di mio ho iniziato con il MEI  emi ci trovo bene, sono all'inizio e ho molto da imparare, comunque se cerchi ancora dei testipuoi vedere questo:
http://www.equitare.it/prodotto/lutilita-del-lavoro-alla-corda-giancarlo-mazzoleni/

poi vedi tu se ti ci ritrovi...