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calmare il cavallo, nuova imboccatura?

Aperto da flavia.l9, Maggio 01, 2017, 11:48:13 AM

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flavia.l9

salve
sono un pò disperata perchè non riesco a rallentare e controllare bene il cavallo che monto (pratico il salto ostacoli).ho provato varie imboccature ma con sempre i soliti risultati (mi scappa di mano e di conseguenza non riesco a ferlarlo o mi schiva)
appena arrivato lo montavo con un comune pelham ma dopo poco tempo ha iniziato ad incappuciarsi e non seguiva i miei comandi (all inizio pensavo fossi io il problema ma dopo che un paio di persone lo hanno montato mi sono resa conto che non era cosi)
allora il mio istruttore mi ha consigliato un morso a leve lunghe (americano) con barbozzare a doppia catena e per un anno e mezzo circa tutto ok (sempre un cavallo caldo ma lo gestivo meglio). Poi dopo brutte schivate e una gestione veramente difficile ho provato un semplice filetto che è andato bene per circa un mese.
ora ho un morso kimblewick snodato con barbozzale e anche qui solita storia... non so piu che fare avevo anche pensato di diminuire la dose di mangimi ma non l ho mai fatto perchè gli chiedo grandi sforzi e non voglio che dimagrisca o portarlo allo stremo...
ho provato anche a farlo muovere al tondino prima di montare ma li è tranquillo anzi fa qualche giro poi si ferma e non vuole piu muoversi.
ho persino cambiato sella pensando fosse quello il problema
Non uso quasi mai speroni o frustino solo in rare occasioni
dopo quasi quattro anni mi sono resa conto che è un cavallo molto competitivo e sensibile (reagisce al mio umore)
pero in quest ultimo periodo è molto piu agitato di prima
(non sto dicendo che voglio uno di quei cavalli che sono ipertranquilli e con l andatura lenta,solo voglio un po piudi controllo per il mio ed il suo bene)
quindi chiedevo a voi ,con magari un esperianza simile dei consigli per poterlo calmare

Luna di Primavera

Ora io non sono un genio dell'equitazione ma così a occhio non penso che sarà l'ennesima nuova imboccatura a calmare il cavallo.
Con una nuova imboccatura forse puoi mascherare/contenere il problema come hai fatto finora, con risultati purtroppo deludenti visto che il cavallo dopo un po' ovviamente si abitua e ripresenta la difesa.
Il fatto che in tondino è tranquillo e moscio mentre montato diventa una iena secondo me è un indizio (o meglio un sintomo) da non sottovalutare.
Solo tu che conosci e osservi il cavallo puoi cercare di capire cosa gli si accende in testa, e se è "solo" un problema di riaddestramento/gestione di un cavallo molto caldo o se invece sta "scappando" da qualche disagio di altro tipo.
Buon lavoro!
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

sissy

Ciao, io rispondo secondo la mia esperienza diretta ed indiretta,premettendo che per dare un "consiglio" (lo metto tra virgolette,perchè reputo che i consigli in questi casi siano davvero difficili da dare) occorrerebbe,minimo, vedere il cavallo montato e conoscere un po' della sua storia.

Io ho un cavallo molto nevrile e "caratteriale" e frequento un maneggio dove vengono riaddestrati  e tenuti in lavoro soggetti con varie problematiche,per cui mi sono trovata varie volte a confronto con problemi simili al tuo.

generalmente il cavallo che "fugge",che non è negli aiuti  (a parte i casi in cui è disturbato,impaurito...) lo fa perchè non accetta il lavoro,non accetta l'imboccatura e da qui si crea un circolo vizioso, lui sa di poter sfuggire al controllo del cavaliere, più ci riesce e più ci mette impegno per farlo, aumentando anche  la sua "indisponibilità" e il suo nervosismo.


Quindi,una volta esclusa la possibilità che venga "disturbato" da qualcosa di esterno, puoi pensare a focalizzare l'attenzione sulla sua "indisponibilità"al lavoro corretto.

Di solito occorre qualcuno  che sappia resistere alla sua forza, o meglio,qualcuno in grado di fargli capire che tirando sull'imboccatura questa non cede,non si muove di lì ed è lui a dover cedere  e tutto questo va fatto senza fare il "tiro alla fune",senza tirare quando lui tira,ma rimanendo con la mano ferma e cedendo appena lui inizia a cedere, nello stesso tempo "mandarlo avanti", cioè farlo lavorare,impegnarlo.
Facile a dirsi,ma non  facile a farsi.

Sempre per agire sulla sua psicologia,almeno per un po' dovresti fare cose sulle quali sai di poter avere il controllo,esempio  i circoli al trotto sono un esempio di lavoro utilissimo in questi casi, trottare tanto, facendo circoli,volte e mezze volte  cercando di mantenere un contatto leggero  e ricompensando quando fa un buon lavoro.

Poi inserire un po' di galoppo, vedere come si comporta e in base alla sua risposta regolarsi con i successivi esercizi.

Il cambio di imboccatura ha risolto temporanamente questo problema,poi,lui ha imparato che può eludere anche l'imboccatura più forte e è andato oltre,deve "resettarsi" e capire che non può fare quello che vuole,ma essere obbediente e se farà questo converrà anche a lui.

Se riesci a mettere dei filmati,probabilmente si capirebbe meglio il suo atteggiamento,non che io voglia insegnare,ma per confronto.





The Shire

Io mi colloco nella categoria "principianti testardi" e parlo solo per esperienza diretta. Nel mio caso sono stata fortunata a montare un cavallo con un addestramento molto buono e che ha voluto collaborare.
Avevo e a volte ho ancora ho il problema del cavallo "in fuga", ho chiesto anche aiuto qui sul forum, se dai un'occhiata c'erano tutti ottimi consigli. Ho risolto la situazione "mollando tutto", quando il cavallo cominciava ad accellerare io mi mettevo in un circolo non troppo grande o piccolo e mi rilassavo. A volte se rilassarmi mi veniva difficile, mi mettevo un auricolare ed ascoltavo della musica, perchè ero stufa della delusione e dell'esasperazione che sentivo a fine lezione, come se non fossi all'altezza di quel cavallo. Incredibilmente, ce l'ho fatta. Ho realizzato che lui reagiva alle mie ansie e alle mie paure nel modo in cui i cavalli reagiscono alle loro paure, scappando. Ora lavoriamo molto bene se siamo in una situazione in cui sono a mio agio, mantiene un galoppo lento e regolare, però appena mi agito lui parte, e non ci sarà mai alcuna imboccatura che gli farà cambiare idea in questo senso.
Io non so come sia la tua situazione, che carattere abbia tu o il tuo cavallo quindi non so se questo possa funzionare con te, però ti consiglio di essere determinata ed avere perseveranza, non considerare solo il problema nel dettaglio (cavallo in fuga) e concentrarti solo su quello, ma analizza il quadro generale e cerca una soluzione guardando tutti gli aspetti possibili.

flavia.l9

Per cominciare grazie dei consigli
Cercherò di approfondire sempre più la mia relazione con il cavallo(non che prima non lo facessi)
In effetti mi avete fatto pensare che in questo ultimo periodo sono molto nervosa per fatti personali, quindi o arrivo già in sella con cattivo umore o al minimo sbaglio mio o suo mi innervosisco.
E credo anche di essere più rigida in sella rispetto a mesi fa.

I circoli li facevo spesso ultimamente perché mi sfuggiva e forse servivano più a calmare me che lei.
Preciso che a lezione succede ma in modo leggermente più contenuto mentre in gara è peggio (mi ero sempre accorta che lei sentendomi agitata si comportava così)è una cavalla competiva lo è sempre stata ma L ultima volta mi ha fatto paura.

Per quanto riguarda il tiro alla fune la feci montare al mio istruttore e ci mise un po' prima che vedesse un minimo, e con quest ultima imboccatura ci ero riuscita anch'io qualche volta.

Cercherò di essere più rilassata e non innervosirmi. Spero vada meglio

Ps scusate ho scritto al maschile ma in realtà il cavallo è una lei

Luna di Primavera

Oltre a circoli e serpentine sono molto utili i movimenti laterali, particolarmente la spalla in dentro, che costringe il cavallo a "pensare" e a calmarsi.
Finchè il galoppo non è sotto controllo forse eviterei di saltare.
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

PokerFace

ma va a manetta solo per saltare o anche in piano?

flavia.l9

Durate il lavoro in piano è abbastanza tranquilla e quando vede il salto che è ingestibile e richiamarla dopo L ostacolo è difficile soprattutto in un percorso

PokerFace

Va beh allora è solo che si scalda a saltare.
Il problema coi cavalli cosi è che per paura che scappi non metti mai la gamba e metti solo un sacco di mano.
In segnale in piano ad ascoltare un po la voce oooooh e basta.
Montala per saltare con un filetto normale direzionale o con un tandem se proprio proprio ti caghi.
Metti sempre la barriera a 3 passi prima del salto e a 3 passi e mezzo dopo il salto e se del caso dopo il salto aggiungi anche una seconda e una terza barriera a terra. Tu non la devi tenere si deve tenere da sola. Mettile (con barriera a terra di ingresso) combinazioni corte (es gabbia 6,5 metri) con barriera anche dentro a 3 passi dalla uscita e solita barriera dopo il salto. Lascia che si tiri indietro da sola. Falla saltare anche alla corda verticale e oxer nel circolo. Senza barriere e senza piedi. Vedi che capisce da sola. Però se ha 100 anni non so se ha senso

aDy_90

Non mi stuferò mai di dire ... Dopo aver fatto io questo errore ... Che è bene mettere ogni santo giorno la cavalla al paddock, se ferrata dietro come penso confinante con altri cavalli in paddock separati (se sferrata dietro in gruppo è l'ideale). Io avevo un cavallo che nonostante l'età faceva il pirla, non stava concentrato più di dieci minuti a fila, cercava di scaricarmi per farsi i cavoli suoi se gli giravano i cinque minuti. E a volte prendeva il via con una scusa (angolo con il babau mangiacavalli, ostacolo che ma sì, aggrediamolo e poi magari scansiamoci pure, etc ...). Da quando esce è un altro. Non so se la cavalla già lo faccia, nel caso come non detto. Sul resto il suggerimento di Poker mi pare sensato, ma unica cosa ... Non mi risulta che sia stato detto che la cavalla ha 100 anni.

klystron

Ci sono passata... non posso che quotare ady e poker. I circoli nel mio caso non servivano a un tubo (se non a salvarmi la pelle temporaneamente).
La premessa è che il cavallo dovrebbe essere calmo di testa  (ecco perché ilnpaddock e il lavoro alla corda ben fatto).
Poi, Onestamente nel mio caso con un'imboccatura più forte la situazione peggiorava, perché il cavallo accelerava a manetta se infastidito in bocca durante il salto. Quindi la prima cosa sensata che mi disse l'istruttore fu "non stressarti e cercare di rallentarlo tirando (anche inconsapevolmente) prima del salto: lascialo saltare e poi pensi a riprenderlo", per evitare di dargli fastidio in bocca (guai a non cedere con lui, parte a razzo). In genere cosi facendo si auto regolava, trovando il suo equilibrio ( e gli esercizi di poker servono a questo credo). Quindi io mi aiutavo con barriere o anche pause con lavoro su due piste. Anche ora, che va a prato ogni giorno tutto il giorno ed è calmissimo , se saltando (beh, i bei tempi in cui montavo  :icon_pidu: ) gli rompo le scatole parte. Poi vabe, ci sono cavalli che si scaldano sul salto e un po' sarà sempre così, non è necessariamente un male.

sissy

per precisione,scrivo due righe sugli esercizi in circolo.

Gli esercizi in circolo come ho accennato in qualche post sopra ,sono esercizi fondamentali nel lavoro in piano,soprattutto quelli al trotto (ci sono anche vari post del Colonnello in merito) e servono  sia a migliorare l'equilibrio del binomio,sia ad insegnare al cavallo "ad andare dritto" (cioè ad usare entrambi i lati del suo corpo in maniera simmetrica),aumentando la flessibilità muscolare e ad accettare entrambi le redini.


Ilavori su due piste sono esercizi molto importanti,diciamo la" fase avanzata del lavoro in circolo" (si pensi che per imparare la spalla in dentro si inizia dalle volte...),se già un binomio è in grado di lavorare bene su due piste,è giustissimo che lo faccia , avevo iniziato a parlare del "lavoro in circolo" non sapendo a che livello di lavoro in piano fosse arrivata Flavia.

Se sa fare bene la spalal indentro o l'appoggiata,meglio dei circoli sicuramente!