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...e poi chi tratta tutti gli animali come cavalli

Aperto da linx_queen, Dicembre 29, 2015, 12:44:27 AM

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segreto

Sulla struttura del cervello "a cipolla" e sulla conservazione in attività degli strati più "antichi" c'era un bel libro della Rosellina Balbi (che allora faceva i titoli con Beniamino Placido su Repubblica).
Lo aveva scritto con suo fratello neuropsichiatra, mi pare di ricordare, ed è valsa la pena leggerlo.
Se ricordo bene accennava anche a certi "errori" nei piani di doping, su cavalli, che scimiottavano il doping umano ma senza tener conto che la parte di tessuti nervosi dell'uomo stimolata da quelle sostanze, nel cavallo non c'era.
Non ricordo il titolo (c'era la parola cervello) e non posso controllare perchè il libro è in una terza fila di un qualche scaffale (sono sicuro che sia sepolto lì perchè l'ho letto a Caorle e non sono più passato per Caorle dal 1988).
Segreto

silviasco

Sentir parlare di addestramento nei bambini mi mette sempre una gran tristezza... Il modello "a cipolla" di Alex aiuta un po' a capire che nell'educazione c'è ben di più che nell'addestramento, e apprezzo anche il contributo di segreto sulla "espressività", che aiuta a distinguere la mala applicazione di un buon principio dalla... mala-educazione vera e propria.
C'è una bella frase che cerco di tenere a mente, è la citazione di non mi ricordo chi, e fa più o meno così: il punto non è tanto stabilire cosa vuoi che i tuoi figli facciano, ma che motivazione vuoi dargli perché lo facciano. Che poi, è la differenza che passa fra la disciplina e l'autodisciplina. La prima, la desidero per gli animali, la seconda, per gli esseri umani.
Sono sicura che i vostri bimbi che si comportano bene sono stati bene educati, e non solo ben addestrati, e principalmente dal vostro esempio quotidiano più che da qualunque tattica o sistema.
E infine, una frase bellissima di J.Juul, se non ricordo male: è viziato il bambino che ha tutto ciò che chiede, e niente di cui ha bisogno.
Per capovolgere quella situazione, molti "addestratori di bambini" pongono l'accento sulla prima parte (i famosi "no"), ma la seconda è altrettanto importante. Pensate a quanto è importante, anche da adulti, essere consapevoli dei propri (ed altrui) bisogni, per costruire relazioni sane...

Kimimela

io sono d'accordo con alex: tantissime modalita' di "addestramento" (e lo metto tra virgolette) se preferite educazione sono molto simili alle modalita utilizzate con gli animali (intelligenti e mammiferi si intende).
poi ovviamente l'uomo dovrebbe evolversi con l'eta e quindi subentrano altri fattori come la coscienza, che dovrebbe aiutare l'uomo a prendere decisioni pressoche' giuste e corrette nei confronti sia dei suoi simili che degli animali. ma sappiamo bene che non e' cosi.
ad ogni modo tornando in topic io direi che un sacco di gente tratta I cavalli come cagnolini...vi e' mai capitato di vederli?

La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

milla

Silviasco è ovvio che né io né Maya abbiamo "addestrato" i nostri figli, è semplicemente una battuta visto che si parlava di addestramento degli animali.
Concordo assolutamente che con i figli l'esempio dei genitori conti tanto, tantissimo, sia fondamentale, circa i "bisogni" beh bisogna vedere di cosa si parla, un conto è il legittimo, sacrosanto bisogno (anzi diritto) a ricevere affetto, attenzioni, ascolto ecc. ecc. un conto è il "bisogno" dell'ennesimo giocattolo, della maglietta firmata ecc.
Qui siamo assolutamente ot ma io comunque trovo diversi punti di contatto nell'educazione degli animali e dei bambini, specialmente piccoli.
Che ci volete fare sarò una mamma nazi  :icon_rolleyes:

maya

Esatto!
Il termine addestramento era in senso ironico!!
Poi ognuno faccia come crede,di certo non cambio modus operandi...fin quando il metodo funziona applicato a cani e bambini senza maniere forti non capisco questa tua tristezza Silvia... :ciao:


A me non piacciono le esuberanze in generale...le trovo eccessive e spesso gratuite nei bambini come negli animali,penso che ci siano momenti per essere esuberanti e momenti in cui si richiede quel tipo di educazione/addestramento in cui sei libero di andare ovunque senza starsi troppo ad angosciare per il cane o il bambino che potrebbero non essere abituati...ci sono ragazzini maleducati,le cui madri preferiscono evitare di portarseli a fare la spesa,piuttosto che spendere 5minuti di tempo in più per chiarire alcuni punti fondamentali sul comportamento,idem per i cani,meglio tenerli in solitudine e chiusi in un graaaaandissimo giardino piuttosto che insegnargli a stare a contatto con animali e persone senza diventare cretini e stressati...


Miky Estancia

 Anche a me non piacciono certe esuberanze...
Non sopporto i bambini che urlano, né quelli che non ascoltano e fanno quel che gli pare,  tipo, sei al ristorante e questi urlano, non stanno zitti un secondo, gli fa schifo tutto quello che il cameriere gli mette davanti e poi non stanno seduti e sfrecciano per tutta la sala importunando i camerieri e i clienti agli altri tavoli (maya, ti ricorda qualcosa? La cena all'agriturismo  :firuu:),con i genitoriche fanno finta di niente o che li rincorrono colraviolo infilzato sulla forchetta.
Alla stessa maniera, non sopporto quelli che si portano dietro il cane e lo lasciano senza guinzaglio e il cane non obbedisce per niente....tu sei li tranquillo e ti devi sorbire il cane altrui che ficca il naso dove non deve.
Per non parlare diquelli col cavallo maleducato che da legato fa il cretino e che ti si piazzano sempre vicino al tuo cavallo.

E tutti hanno la stessa scusa: eh ma è un bambino/cane/cavallo....
Si appunto, sono bambini/cani/cavalli, ma sono tuoi, quindi goditeli, non imporre agli altri di sopportare la loro mancanza di educazione.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

milla