Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli.

Il Parere degli Esperti => Pareggio e Barefoot => Topic aperto da: raffaele de martinis - Luglio 12, 2014, 01:44:44 PM

Titolo: scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 12, 2014, 01:44:44 PM
Prima che il lallo ferrato sia scalzo e felice ci passa un pò di tempo, per mia esperienza 5/6 mesi, ora, per la secunda volta tolgo i ferri al Caimano, il lallo aveva suole dure come il marmo, ora gliele posso grattare coll'unghio, le lacune si son ristrette e - come la prima volta - senza ferri non vuole camminare, questo dopo quasi 2 anni di riferratura.

Ci vuole la transizione, la transizione ? Ma che minchia è la transizione ?

E' il tempo che occorre perché si riformi il callo sulla sola e, dunque, il lallo sia inzenzibbile all'andar.

Che la muraglia sia trattata dal meglio barefutto a dal rag, Gulotta è ininfluente ai fini della andatura, bisogna aspettare, a meno che il lallo sferrato non abbia di suo delle sole di acciaio e vada da subito come un treno, cosa possibile ma che non ho mai verificato personalmente.

Basta che ci diate una accorciatina alla muraglia seguendo la linea della sola e una raspatina attorno, nel mio caso, sapendo che Oddo si è sbreccato decine di volte senza conseguenze e mai ha avuto accenno alla minima setola, l'ho fatto autopareggiare: sbreccatone da paura ma nessuna conseguenza per quello.

Il ploblema è stato nel capire e nel distinguere la senzibbilità della sferratura dalla zoppia conseguente al al fatto che ha qualcoosa al navicolare, in particolare allo pede sx.

Inoltre il lallo ha imparato cos'è la sensibilità da sferratura e cos'è il dolore navicolare, dunque è condizionato mentalmente, come fare ?

Di questo parlerò un'altra volta, volevo soffermarmi sulla transizione e sull'uso delle scarpelle, se il fine è di far andar scalzo il lallo, bisogna formare il callo, e come si forma il callo ??

Intanto si sta formando un pippone, pertanto sospendo...
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2014, 03:41:14 AM
...facendo andare il lallo scalzo, se i ferri li sostituisci con le scarpelle è un controsenso: prima sul soffice e poi man mano su fondi sempre più duri, il piede si deve calleggiare, meglio se il lallo non è montato, e se montato: solo al passo, sarà lui a dire quando è pronto.

Le scarpelle sono un mezzo per continuare la ferratura con altri mezzi, se il lallo è fermo e se quando lavora mette le protezioni, giocoforza avrà bisogno di pareggi frequenti, invece, più lavora meno ha bisogno di pareggi.

Gli antichi prescrivevano di tenere i lalli scalzi all'asciutto, sul duro, possibilmente su ciottoli grandi una mina che facevano i piedi tondi, in pratica avevano scoperto il piede mustang 3000 anni prima di Jack, la differenza ?

Jack ci ha creato un bisiniss.

Quelli coi lalli ci lavoravano, noi ci sollazziamo, dunque, i nostri lalli sono più vicini ai cagnuolini che ai destrieri antichi, e, come quelli hanno bisogno di pedicure e di scarpine.

Il mio lallo coi ferri/colla ferratura particolare, fino a ieri saltava come un grillo, ora, in fase di calleggio cammina come una chioccia, lo sapevo e mi son preso tempo anche in considerazione della partichiularsituescion.

Come vedete sono un barefutto convinto...a certe condizioni, quello che rimprovero agli amici barefutti è la campagna "diffamatoria" contro la mascalcia: quanti lalli et muli asini e buoi si son ferrati fin'ora in mille anni su questo globo terracqueo ?

10 miliardi ? 5 miliardi ? 2 miliardi ?

Quanti lalli scalzi ci sono - oggi - nel mondo "civile"?

il 10% ? 5% ? 1% ?

Nessuno lo sa, ma le proporzioni sono queste.

Dunque, per il bene del movimento, propongo la promozione di una nuova figura professionale: il maniscalzo cioè di un tizio che valuta le conditioni logistiche, quelle fisiologiche dello lallo, delle possibilità e del grado di partecipazione del proprietario e in base a questi parametri, offrire le proprie prestazioni, che in situazioni ottimali potrebbero essere nulle...ma questo sta - sopratutto - al proprietario capirlo. :horse-wink:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 15, 2014, 09:17:05 AM
Sbagli a ritenere le scarpelle "morbide". Quando non si usano solette (necessarie in alcuni casi patologici) lo zoccolo appoggia su una superficie dura, molto dura. Anche se il terreno è morbido, lo zoccolo appoggia sempre sul duro; è come se si "portasse dietro" un terreno duro (ma liscio).

Certo, manca la fisiologia abrasione; manca anche la pressione diretta sulla suola & fettone, che avviene su terreno irregolare; ma ti assicuro che la "durezza" non manca. Ogni tanto ho vaneggiato riguardo a ideare una soletta "dura ma adattabile" come potrebbe essere una specie di sacchetto di cuoio pieno di sferette di vetro o metallo, per trasferire una giusta pressione "dura ma cedevole" sulla suola, come se il cavallo camminasse sul ghiaino; ma la cosa è rimasta nel mondo delli sogni.

Anche se non ideale, il "suolo" su cui appoggia lo zoccolo nelle scarpette è del tutto adatto a "calleggiare", e anche, non dimenticarlo, a stimolare le misteriose cose che avvengono dentro lo zoccolo - proprio come la mano di un contadino/di un operaio non ha solo l'epidermide "callosa", sono "callose" e forti anche il derma, i tendini, i legamenti, la "sostanza" dei polpastrelli, eccetera; e questo avviene (IMHO) sia che si usino, sia che non si usino dei guanti di cuoio mentre si lavora; l'importante è lavorare duro.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 15, 2014, 01:41:14 PM
La rovina di un cavallo è una sola stare fermo.

Ferrato o scalzo il punto principale rimane 1 , il cavallo è nato per camminare per molti km al giorno, non è nato per essere sellato 30-50 minuti per poi stare fermo per il resto della giornata.Peggio ancora chi pensa che un cavallo per stare bene deve essere grasso, una flippa tutta cicci cicci
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2014, 02:02:28 PM
Carodubbio un  5stelle per te !

Infatti in questo periodo ho ridotto le razioni del Caimano...se perde qualche chilo non gli può fare che bene, lo lallo deve esser lassiato libero e mosso un paio di volte il giorno con precauzione

Dure o mosce le scarpelle sono protezioni, calleggiano i pedi dello lallo tal quale le nostre scarpe calleggiano i nostri o se preferisci i ferri calleggiano gli zoccoli.

Ora, il punto è uno: se dici che per tue ragioni non vuoi ferrare e non vuoi mangiar carne alla priora, mi zittisco e rispetto le tue decisioni.

Intanto, alcuni migliardi di persone continuano a sbafare: coniglietti, vitellini, spigole, orate, serpenti del borneo, cani, gatti, topi, locuste e cimici verdi dell'amazzonia, nello stesso tempo, un paio di centinaia di miglioni di lalli sono ferrati e vivono giocondi coi ferri ai pedi dal Cile all'Islanda.


Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 15, 2014, 03:28:49 PM
Nessuna campagna diffamatoria, la mascalcia si autodiffama da sè quando afferma - da un numero imprecisato di secoli . "Shoe is a necessary evil".

Una affermazione che accetto senza discutere, nella parte "evil": lascio alla mascalcia e ai suoi sostenitori spiegarmi perchè è un evil, ma non trovo nessuno disposto a farlo. Ci ho provato tante volte. Questo concetto di evil, tradotto in italiano nel famoso detto "la ferratura è un male necessario", contrasta un po' con la tua immagine di miriadi di cavalli e muli e asini (e un tempo, buoi) ferrati e felici. Quindi sei tu a doverci chiarire questo fatto, se ti va; o a dare torto a miriadi di maniscalchi che hanno ripetuto come un mantra questo slogan. Cosa curiosa, quando gli si chiede la spiegazione, la loro risposta è .... che non è un male, non è un evil; e propongono un sacco di considerazioni, aneddoti e congetture che dimostrano che non è un evil. Tu compreso.

Ma allora: chi diceva "Shoe is a necessary evil" era un imbecille? E perchè viene ripetuto ancora, quando si ha di fronte un tapino poco "ferrato" sull'argomento? E' semplicemente una presa per il chiurlo? Un modo di chiudere la discussione senza perdere tempo?

Per parte mia, ho semplicemente scoperto che non è un male necessario, quindi ne faccio a meno. Ogni cavallo che lavora senza essere ferrato, poco o tanto che lavori, dimostra che nel suo caso particolare la ferratura non era necessaria.

Mi accingo a scrivere la decina di vantaggi della ferratura sulla sferratura; appena trovo la voglia, comincio. Se poi un sostenitore della ferratura vorrà ricambiarmi la cortesia, elencando i pro della sferratura, tanto meglio.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 15, 2014, 08:13:04 PM
IO sferro per 2 motivi,

il primo : tutti i PSI presi avevano i piedi messi male.

secondo : un PSI ex galoppino sferrato resta molto più facile da gestire nel periodo dell RIADDESTRAMENTO, visto che quando li prendi fanno solo zig zag o partenze a 1000.

Le mie esperienze sono solo frutto di impegno +costanza , la teoria mi interessa ma non la seguo alla lettera visto che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare  :ciao:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2014, 11:04:27 PM
Prima cosa vorrei sapere chi ha scritto questa imbecillità, mi ripeto: il male non può essere necessario in quanto se è necessario non è male ma un bene.

Amputare una gamba sana è male, ma se è necessario tagliare la gamba perché in cancrena è un bene, dunque, la ferratura - ai tempi (ma ancor oggi) - era necessaria, dunque era/è un bene, altrimenti Napoleone non organizzava un meticoloso e costosissimo servitio di mascalcia al seguito della sua cavalleria, mio nonno coi soldi di maniscalco in 50anni si sarebbe comprato un appartamentino, invece li spese dal maniscalco, altrimenti non si sarebbe neanche potuto comprare il pane, il lallo si sarebbe azzoppato dopo due giorni di lavoro.

Tu al pari di me lo hai scoperto che puoi andar scalzo, perché le prestazioni richieste non necessitano della ferratura, se attualmente facessi il carrettiere in Romania (visto coi miei occhi) dovresti ferrare...per non parlare dei lalli sportivi che viaggiano quasi tutti ferrati...

Ho tolto i ferri per la seconda volta, ma son pronto a riferrare se il lallo va in sofferenza, ho letto sull'argomento ma seguo un mio metodo, dai primi resultati sono fiducioso...

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2014, 11:10:15 PM
Perché non posso mettere le 5stelle a Carodubbio ?

Mi esce questo scritto : Unable to rate this post. Possible causes: The topic is locked, ratings is disabled in this topic and/or post, the ratings limit for this post has been reached. Please fix these possible causes and try again.

Non mi pare che ci siano queste esigenze.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 16, 2014, 09:41:43 AM
secondo : un PSI ex galoppino sferrato resta molto più facile da gestire nel periodo dell RIADDESTRAMENTO, visto che quando li prendi fanno solo zig zag o partenze a 1000.

Ogni tanto te ne esci con delle cose che non stanno ne in cielo n'è in terra.
Tralasciando il fatto che la tua frase è assolutamente falsa, vuoi dire che sferri perché così il cavallo sente male e non può fare mosse che rischino di farti andare per terra?

Complimenti!
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: rhox - Luglio 16, 2014, 09:50:00 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 15, 2014, 11:10:15 PM
Perché non posso mettere le 5stelle a Carodubbio ?

Mi esce questo scritto : Unable to rate this post. Possible causes: The topic is locked, ratings is disabled in this topic and/or post, the ratings limit for this post has been reached. Please fix these possible causes and try again.

Non mi pare che ci siano queste esigenze.

a me ha lasciato votare senza problemi sia il post di carodubbio che quello di nyna... riprova raffaele
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 16, 2014, 12:00:56 PM
Torniamo a Oddo.

Ramey racconta (in un vecchio articolo, Ipparco aggiornerà) che quando sferra un cavallo con "back foot pain" prova immediatamente le scarpette, ma cosa più importante verifica se il dolore residuo diminuisce aumentando o riducendo la pressione sul fettone, usando solette con una parte spessa triangolare sotto il fettone (il che funziona iun vari casi casi di "dolore navicolare semplice") o al contrario usando una soletta in cui manca una parte triangolare sotto il fettone (il che funziona, IMHO,  nel casi di "prolasso della capsula adiposa nel fettone"). Procedendo per tentativi, variando le solette, trova la configurazione ideale e spesso (dice) il risultato è sorprendente in quanto la zoppia svanisce completamente o si affievolisce moltissimo. Da quel momento fa lavorare di nuovo il cavallo con scarpette è soletta "ideale".

Perchè non fai qualche esperimento senza scarpette, ma solo con un "cuneo" di gomma sotto il fettone appiccicato con robusto nastro adesivo, per vedere se qualcosa cambia nell'andatura di Oddo?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 16, 2014, 06:40:39 PM
Il lallo atterra  di punta, ma con un mio trucco lo costringo ad atterrare di piatto, e ho cminciato con un trimmel ad abbassare delicatamente i talloni e ad affogare le barre, ( mi hanno rubato l'attrezztura in campagna tra cui la smerigliatrice angolare).

Il lallo non ha dolore, è a disagio senza scrpe, tal quale la prima volta, probabilmente, se radiografassimo tutti i lalli anziani che hanno fatto carriere, troveremo qualcosa nei pedinella stramagna parte di essi...scuzatemi: mando afanculo sta tastierina, riprendo stanotte dal mio compuer.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 16, 2014, 08:49:01 PM
Citazione da: nyna - Luglio 16, 2014, 09:41:43 AM
secondo : un PSI ex galoppino sferrato resta molto più facile da gestire nel periodo dell RIADDESTRAMENTO, visto che quando li prendi fanno solo zig zag o partenze a 1000.

Ogni tanto te ne esci con delle cose che non stanno ne in cielo n'è in terra.
Tralasciando il fatto che la tua frase è assolutamente falsa, vuoi dire che sferri perché così il cavallo sente male e non può fare mosse che rischino di farti andare per terra?

Complimenti!


Do solo il mio punto di vista.

Poi se vuoi parlare con me, primi vinci  una corsa in pista con un ex galoppino, poi parliamo. 
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 16, 2014, 09:19:19 PM
Ero alle prime armi, frequentavo la stalla di Albero, arrivano 2 uomini di cavalli in stalla, uno fa; ma guarda le cavalle di Alberto come stanno bene,

l'amico: e ci credo c'è Marco in stalla.

Inizio a sellare Carodubbio ( sempre da Alberto) sentiva che arrivavo mentre stavo a circa 1km di distanza ( riconosceva il rumore del mi 131 disel 2500cc), Alberto invidioso mi diceva che non capiva il perché.

Per raggiungere il BENE, a volte si deve usare il MALE :ciao:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 17, 2014, 05:26:18 AM
Poi se vuoi parlare con me, primi vinci  una corsa in pista con un ex galoppino, poi parliamo.


Cosa diamine c'entra questo?
Vincere una corsa da il diritto di parola?  :icon_rolleyes:

Continuerò a scrivere, con o senza il tuo benestare, su tutti i topic che voglio.
Ma pensa un po' te.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 17, 2014, 05:39:48 AM
A parte il fatto che (se le mie ricerche sono esatte) neanche tu hai mai vinto nessuna corsa.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 17, 2014, 07:13:26 AM
E visto che in questo forum c'è chi è puntiglioso solo con chi gli pare, faccio l'ultimo appunto e vi lascio finalmente parlare di cavalli scalzi, che è l'argomento del topic.

La parola ex galoppino, nel contesto della tua frase, non ha senso.
La definizione di galoppino, da treccani è

s. m. [dal fr. galopin, prima nome proprio e poi nome com. per indicare messaggeri e sim.; der. di galoper «galoppare»]. –

1. (f. -a, raro) fam. e spreg. Chi corre di qua e di là per rendere ad altri piccoli servizî o fare commissioni per loro conto; g. elettorale, chi si dà da fare per procurare voti a una persona o a un partito in tempo di elezioni.

2. Per analogia, dispositivo atto a regolare la tensione di una cinghia di trasmissione: consiste in una puleggia di piccolo diametro, montata folle su un braccio a leva oscillante, che serve a deviare il tratto non in tensione della cinghia in modo da fargli abbracciare un arco maggiore della periferia di una puleggia motrice.


Se per galoppino intendevi purosangue inglese, è sbagliato comunque. Un purosangue non può diventare un ex purosangue. Non è che all'improvviso, a un certo punto della sua vita, si trasforma in un murgese.
Titolo: OT, sempre OT, fortissimamente OT
Inserito da: Fioravante Patrone - Luglio 17, 2014, 08:00:34 AM
Citazione da: nyna - Luglio 17, 2014, 07:13:26 AM
E visto che in questo forum c'è chi è puntiglioso solo con chi gli pare
Io, per esempio!


Citazione da: nyna - Luglio 17, 2014, 07:13:26 AM
La parola ex galoppino, nel contesto della tua frase, non ha senso.
La definizione di galoppino, da treccani è
...
Rispetto l'onorabilità del vocabolario "Treccani", ma non è l'unico disponibile...

Ho banalissimamente cercato, con Google:
galoppino vocabolario
e ho ottenuto, come primissimo risultato, messo in rilievo da Google:

galoppino
s.m.
1.  s.m.
Persona impegnata in umili servizi e commissioni per conto d'altri.
2.  s.m.
Nell'ippica, cavallo adibito, negli allenamenti dei cavalli trottatori, ad affiancarli andando di galoppo, al fine di spingerli al massimo.


Poi, il primo link fornito è al dizionario del "Corriere",
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/G/galoppino.shtml
dove leggo:

galoppino
[ga-lop-pì-no] s.m.
1 Cavallo usato in allenamento per sollecitare i trottatori
2 (f. -na) Chi corre qua e là a svolgere servizi per conto di altri; con valore spreg., portaborse
3 mecc. Piccola puleggia che mantiene tesa la cinghia di trasmissione
• sec. XVIII

Tanto mi basta.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2014, 09:25:58 AM
Vittorio si starà rigirando nella tomba chiedendosi: che minchia significa OT?

Del come dalla soletta siamo arrivati ad irritare la donzelletta, soloIddiolosa... di cosa stavamo parlando?

Titolo: OT!
Inserito da: Fioravante Patrone - Luglio 17, 2014, 09:34:47 AM
Mi scuso, deraglio spesso rispetto all'argomento di un thread  :firuu:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 17, 2014, 10:51:35 AM
Un parere su ciò che secondo me intendeva Carodubbio.

Il cavallo ferrato va oltre i propri limiti fisici (a quello servono i ferri!). Se è purosangue, immagino, ancora di più. Se è sferrato, sta invece all'interno dei propri limiti; il piede (più sensibile) gli serve quasi come un "limitatore di giri". E avere un limitatore di giri, in meccanica, spesso salva la vita a un motore, impedendone l'usura accelerata o il grippaggio definitivo.

Quindi: un cavallo da riaddestrare, scalzo, è un cavallo più guardingo verso se stesso e indirettamente più semplice da montare. Non ci vedo alcuna cattiveria. Piuttosto qualcosa come "due piccioni con una fava".

Carodubbio, ho interpretato bene?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2014, 02:09:31 PM
Non frequento l'ambiente delle corse, chiedo a Marco una cosa: galoppino è sinonimo di cavallo scadente a prescindere se faccia o meno compagnia ai trottatori?

Mi pare di ricordare che i galoppini erano/sono? usati - con vari sistemi - per provare i cavalli di categoria, sopratutto per vedere se - oltre a fare i tempi - avessero il killer instinct.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 17, 2014, 02:20:44 PM
galoppino
s.m.
1.  s.m.
Persona impegnata in umili servizi e commissioni per conto d'altri.
2.  s.m.
Nell'ippica, cavallo adibito, negli allenamenti dei cavalli trottatori, ad affiancarli andando di galoppo, al fine di spingerli al massimo.


Tanto più a mio favore, visto i galoppini sono trottatori che galoppano.

E Raffaele, posso risponderti anch'io. Il galoppino è un trottatore brocco che ha facilità nel galoppare e si usa per accompagnare gli altri cavalli quando lavorano forte.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 17, 2014, 07:55:06 PM
Citazione da: nyna - Luglio 17, 2014, 05:39:48 AM
A parte il fatto che (se le mie ricerche sono esatte) neanche tu hai mai vinto nessuna corsa.


Vero come g.r. sono riuscito solo a fare 2 secondi posti .

Ma come  allenatore  ho vinto molte corse  a Corridonia e  anche 2 a Roma  , sempre con cavalli presi dal macello.

Provaci ha ottenere quello per i quali sono stati ALLEVATI + ADDETRATI, e ti renderai conto che  diventano cavalli molto diversi da quello al quale sei abituata a ottenere da loro, senta toglierti nulla ma a chi non piace farsi curare senza avere in cambio niente di troppo sforzo.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 17, 2014, 07:56:26 PM
Citazione da: alex - Luglio 17, 2014, 10:51:35 AM
Un parere su ciò che secondo me intendeva Carodubbio.

Il cavallo ferrato va oltre i propri limiti fisici (a quello servono i ferri!). Se è purosangue, immagino, ancora di più. Se è sferrato, sta invece all'interno dei propri limiti; il piede (più sensibile) gli serve quasi come un "limitatore di giri". E avere un limitatore di giri, in meccanica, spesso salva la vita a un motore, impedendone l'usura accelerata o il grippaggio definitivo.

Quindi: un cavallo da riaddestrare, scalzo, è un cavallo più guardingo verso se stesso e indirettamente più semplice da montare. Non ci vedo alcuna cattiveria. Piuttosto qualcosa come "due piccioni con una fava".



Carodubbio, ho interpretato bene?


:perfect:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 17, 2014, 08:05:23 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2014, 02:09:31 PM
Non frequento l'ambiente delle corse, chiedo a Marco una cosa: galoppino è sinonimo di cavallo scadente a prescindere se faccia o meno compagnia ai trottatori?

Mi pare di ricordare che i galoppini erano/sono? usati - con vari sistemi - per provare i cavalli di categoria, sopratutto per vedere se - oltre a fare i tempi - avessero il killer instinct.

è un termine che non ha diente di dispregiativo, viene usato nell'ambiente per dare un valore del cavallo, ma senza sminuirne le capacità solo per farsi capire tra addetti.

Nel trotto infatti questo termine serve per identificare l'uso che si fa del cavallo , che anche se di razza trottatore viene chiamato galoppino visto che invece di farlo trottare lo fanno galoppare in coppia con un cavallo che trotta, per moti che a pochi interessano legato solo a metodiche di allenamento 
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 17, 2014, 08:14:40 PM
Citazione da: carodubbio - Luglio 17, 2014, 07:55:06 PM
Citazione da: nyna - Luglio 17, 2014, 05:39:48 AM
A parte il fatto che (se le mie ricerche sono esatte) neanche tu hai mai vinto nessuna corsa.


Vero come g.r. sono riuscito solo a fare 2 secondi posti .

Ma come  allenatore  ho vinto molte corse  a Corridonia e  anche 2 a Roma  , sempre con cavalli presi dal macello.

Provaci ha ottenere quello per i quali sono stati ALLEVATI + ADDETRATI, e ti renderai conto che  diventano cavalli molto diversi da quello al quale sei abituata a ottenere da loro, senta toglierti nulla ma a chi non piace farsi curare senza avere in cambio niente di troppo sforzo.

Non hai idea di quello che ho fatto io. Ne ho montati tanti di psi in allenamento (forse più di te) e molti hanno vinto, domo puledri e riaddestro cavalli da corsa per altri mestieri.
Ottengo quello per cui sono nati e anche quello per cui non sono nati.

Adesso però falla finita di fare la guerra del "chi ne sa di più"  Potresti rimanere deluso.


Non cambio idea. Non credo che far sentire dolore a un cavallo per riaddestrarlo sia una cosa da fare.


Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2014, 10:09:31 PM
Far sentire il dolore/la scomodità allo lallo per addestramento è l'essenze dell'assioma di L'Hotte valido in tutte le equitazioni a tutte le latitudini finora incontestato et incontestabile.

Quello che ha detto Alex mi sembra assolutamente condivisibile, è un pò quello che si faceva in Sicilia (ma non solo), domare i lalli a mare (in acqua) limita le loro reazioni così come lo star scalzo limita le reationi ad un lallo abituato a star ferrato.

Non ci vedo nulla di sconveniente.

Titolo: Disonestà intellettuale
Inserito da: Fioravante Patrone - Luglio 18, 2014, 12:21:12 AM
Neanche nella foga di una discussione si dovrebbe avere una simile faccia tosta.

cito da nyna:
Citazione da: nyna - Luglio 17, 2014, 07:13:26 AM
E visto che in questo forum c'è chi è puntiglioso solo con chi gli pare, faccio l'ultimo appunto e vi lascio finalmente parlare di cavalli scalzi, che è l'argomento del topic.

La parola ex galoppino, nel contesto della tua frase, non ha senso.
La definizione di galoppino, da treccani è

s. m. [dal fr. galopin, prima nome proprio e poi nome com. per indicare messaggeri e sim.; der. di galoper «galoppare»]. –

1. (f. -a, raro) fam. e spreg. Chi corre di qua e di là per rendere ad altri piccoli servizî o fare commissioni per loro conto; g. elettorale, chi si dà da fare per procurare voti a una persona o a un partito in tempo di elezioni.

2. Per analogia, dispositivo atto a regolare la tensione di una cinghia di trasmissione: consiste in una puleggia di piccolo diametro, montata folle su un braccio a leva oscillante, che serve a deviare il tratto non in tensione della cinghia in modo da fargli abbracciare un arco maggiore della periferia di una puleggia motrice.


Se per galoppino intendevi purosangue inglese, è sbagliato comunque. Un purosangue non può diventare un ex purosangue. Non è che all'improvviso, a un certo punto della sua vita, si trasforma in un murgese.

dopo il mio post
http://www.cavalloplanet.it/index.php?topic=3383.msg88956#msg88956

nyna ora dice questo (citando quindi parte del mio post):
Citazione da: nyna - Luglio 17, 2014, 02:20:44 PM
galoppino
s.m.
1.  s.m.
Persona impegnata in umili servizi e commissioni per conto d'altri.
2.  s.m.
Nell'ippica, cavallo adibito, negli allenamenti dei cavalli trottatori, ad affiancarli andando di galoppo, al fine di spingerli al massimo.


Tanto più a mio favore, visto i galoppini sono trottatori che galoppano.

E Raffaele, posso risponderti anch'io. Il galoppino è un trottatore brocco che ha facilità nel galoppare e si usa per accompagnare gli altri cavalli quando lavorano forte.

Complimenti per il bronzeo viso.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 18, 2014, 05:17:20 AM
Io non vedo nessuna incoerenza in quello che ho scritto. Dopo essere stata aggredita da carodubbio ho usato la definizione che hai trovato tu per affermare ancora meglio che l'uso di ex galoppino è totalmente sbagliato.
O mi vorresti dire che carodubbio ha corso anche al trotto? Perché solo in quel contesto avrebbe senso.

Se non capisci (o fai finta di non capire) tanto peggio per te.



E comunque lo so che ti sto antipatica dal primo giorno, non c'è bisogno di dimostrarlo a ogni post. È già ben chiaro così.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 18, 2014, 05:45:50 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 17, 2014, 10:09:31 PM
Far sentire il dolore/la scomodità allo lallo per addestramento è l'essenze dell'assioma di L'Hotte valido in tutte le equitazioni a tutte le latitudini finora incontestato et incontestabile.

Quello che ha detto Alex mi sembra assolutamente condivisibile, è un pò quello che si faceva in Sicilia (ma non solo), domare i lalli a mare (in acqua) limita le loro reazioni così come lo star scalzo limita le reationi ad un lallo abituato a star ferrato.

Non ci vedo nulla di sconveniente.

Se la metti così ci può anche stare, più o meno.
Ma secondo me c'è una grande differenza tra la scomodità che sparisce con l'esecuzione giusta, e il dolore che prova il cavallo senza ferri. Quello rimane, qualunque cosa faccia.

Voi vi attaccate a parole scritte in un epoca dove il cavallo era indispensabile e necessario alla sopravvivenza. Oggi giorno, se uno sferra perché ha paura di cadere, può anche rimanere a piedi. Non ce l'ha mica detto il dottore di montare a cavallo.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 18, 2014, 08:41:27 AM
Citazione da: nyna - Luglio 18, 2014, 05:45:50 AM
Voi vi attaccate a parole scritte in un epoca dove il cavallo era indispensabile e necessario alla sopravvivenza. Oggi giorno, se uno sferra perché ha paura di cadere, può anche rimanere a piedi. Non ce l'ha mica detto il dottore di montare a cavallo.

Cerchi lite, eh nyna?   :horse-wink:

Ma non ci riuscirai!  :horse-cool:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 18, 2014, 08:49:10 AM
 :dontknow:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Bubba - Luglio 18, 2014, 09:19:21 AM
Credo sia chiaro che se un cavallo sente dolore, non debba essere lavorato.

Forse c' e' stato un malinteso.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 18, 2014, 10:04:40 AM
Certto, il malinteso è che il cavallo sferrato (a meno che non abbia patologie molto importanti) non sente dolore sempre, sente dolore solo se esagera; e man mano che arriva vicino al suo limite, sente prima fastidio, poi dolore. Quindi, lasciandolo libero di scegliere terreno e andatura, non gli si provoca fastidio e nemmeno dolore; spingendolo un pochino, lo si induce  a sopportare il fastidio; spingendolo con energia, si può arrivare, se il cavallo ha buon carattere, si può anche indurlo/costringerlo a sopportare il dolore. Non c'è niente di strano nè di nuovo: praticamente ogni aiuto energico, con gli strumenti usuali (imboccatura, speroni, frustino), arriva abbondantemente a superare la soglia del dolore e un cavallo "domato" lo accetta.

Chi monta un cavallo dovrebbe essere sempre consapevole della presenza di dolore (che non viene affatto solo dai piedi!) e regolarsi in coscienza; può scegliere liberamente di andare oltre la soglia del fastidio e pure di quella del dolore; se invece non ne è consapevole, agisce in modo incosciente e può incontrare reazioni inaspettate, talora violente,  il che è sempre piuttosto pericoloso.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 18, 2014, 12:51:01 PM
No Alex, non cerco assolutamente la lite. Chi mi conosce sa bene che sono la persona più pacifica del mondo.
Ho solo espresso un opinione su un commento di carodubbio, che dopo aver cercato di fare gara a chi ce l'ha più grosso, ha chiamato i rinforzi perché non sa come controbattere.

Non sono d'accordo sul fatto di sferrare per riaddestrare un cavallo. Mi da l'idea di chi ha paura e se le inventa tutte pur di rimanere in sella.
E sono addirittura convinta che un cavallo che sente dolore ai piedi dopo poco tirerà fuori delle difese non indifferenti.
Comunque, chi se ne importa, ognuno con i propri cavalli fa come vuole.
 


Raffaele, dimmi cosa non hai capito. Forse riesco a spiegare meglio.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 18, 2014, 01:41:14 PM
Il lallo fu ferrato circa un anno fa: rullanti ad uovo con soletta, era - lovviamente - scalzo per radiografie etc. appena messo i ferri: dritto, ha ricominciato a lavorare (con rispetto) e ha fatto un paio di spettacoli, l'ultimo molto bello.

Togliere i ferri era una incognita, la cosa più "normale" sarebbe stata che il lallo tornasse zoppo, in quel caso, gli avrei rimesso subito i ferri, invece no: a disagio per la scalzatura, andatura raccorciata, atterraggio di punta, per quanto riguarda la patologia: lieve marcatura quando gira al trotto a mano sx su fondo medioduro, sul morbido quasi latino: cosa è successo ?

Possiamo rispondere o meno alla domanda, di fatto sembrerebbe che la ferratura sia stata "terapeutica", come che sia,  mi sono incoraggiato e in considerazione che:

1) il lallo è in pensione: solo ginnastica di salute e qualche passeggiatina, 2) siamo in piena estate,
3) ho tempo disponibile per dedicarmici, provo a rimetterlo scalzo.

Ogni lallo - sia per ferratura che per scalzatura - è un caso a sé e chi lo tratta dovrebbe avere tanta esperienza nei due campi per decidere e comportarsi di conseguenza, non è facile.

Ora dati alla mano, la ferratura (e la cura opportuna) ha risolto il problema, a leggere Ramey...

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Fioravante Patrone - Luglio 18, 2014, 01:42:23 PM
Citazione da: nyna - Luglio 18, 2014, 12:51:01 PM
...
Ho solo espresso un opinione su un commento di carodubbio, che dopo aver cercato di fare gara a chi ce l'ha più grosso, ha chiamato i rinforzi perché non sa come controbattere.
...
Ora capisco. Sei abituata a sparare sciocchezze a caso.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 18, 2014, 01:46:54 PM
Non è la prima volta che sento che un periodo temporaneo di "ferri a uovo" et similia migliora la patologia; siccome - da patologo - sono sempre guardingo sulle diagnosi, prima di trarre conclusioni vorrei conoscere il nome e il cognome della patologia reale; questo comunque contrasta con l'idea che i ferri chiusi siano una specie di "strada senza ritorno".

In bocca al lupo a Oddo (vi ho detto che l'ho conosciuto, vero? il suo padrone no, ma Oddo sì!  :horse-smile:)
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: nyna - Luglio 18, 2014, 01:47:44 PM
Si fioravante, sarà quello infatti  :horse-wink:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 18, 2014, 06:34:32 PM
... lo sferramiento è la panacea di tutti i mali, non è così, ma fa anche delle osservazioni degne di esser prese in considerazione, quella che mi ha colpito è che l'organismo - lungi dal guarire - si "adatta" alla nuova condizione malconcia e in qualche modo riacquista la sua "piena" funzionalità pur restando "malato"... e questo è maledettamente vero.

Nella situazione del Caimano bisogna: in primis calleggiarlo; in secundis portarlo ad atterrare di piatto (atterrare di tallone è un mito/una impressione).

Il calleggiamento dovrà - forzagioco - essere più delicato dell'altra volta, niente forzature dietro il trattore e il furgone, eppoi ho fatto il lieve esperimento: l'ho lasciato nella scatola e ho portato lontano il suo compagnuccio (di solito avviene il contrario) poi l'ho liberato: è andato di galoppo a raggiungere Boy che - disperato - lo chiamava... ottimo segno !

Per l'atterramento, tutte le sere lo giro alla corda ma facendogli fare il passo di squola: 5 giri a dx, 5 giri a sx per 4/5 volte con quella andatura deve atterrare di piatto, presto lo metterò al passage, altra andatura che costringe all'atterramento di piatto, ho provato, ha risposto subito al comando ma non ho insistito meglio non rischiare, il rimbalzo è forte/molto forte ed è senza protezioni.

Come vedi, non mi sembra il caso di mettere zeppe sotto la forchetta, il lallo - per ora - non è zoppo  :macum: :macum: :macum: poi c'è la quistione del pareggio... ... ...



Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 18, 2014, 06:38:15 PM
Il pareggio deve favorire l'atterraggio di piatto. Anche dell'osso triangolare. Punto.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 18, 2014, 09:20:48 PM
Dove ho scritto che non ci capisci?


IO dico la mia senza attaccare nessuno do solo le mie personali opinioni basate su esperienze vissute .

Un dato di fatto che non si può difendere da nessuna lato resta che uno zoccolo sferrato con il tempo si riesce a guarire,

con la ferratura riesci solo a diventarci matto nella speranza di guarirlo.



Non ho mai lavorata un trottatore, anche se un paio da addestrare a sella si,

ma ho molte volte lavorato in coppia con un trottatore , IO sellato su un PSI e il trottatore con il sulky, andature passo, trotto , e trotto di lavoro, non sono un esperto ma qualcosa so.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2014, 02:43:50 AM
Citazione da: alex - Luglio 18, 2014, 06:38:15 PM
Il pareggio deve favorire l'atterraggio di piatto. Anche dell'osso triangolare. Punto.

OK, ho letto Ramey dice di atterrare di tallone, quell'altro di piatto, le idee barefutte sono un cicinin confuse, ma lasciamo perdere: la domanda sorge spontanea: perché il Caimano è migliorato alzandogli i talloni/mettendolo sulle punte ?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 19, 2014, 03:41:08 PM
Com'era il bilanciamento anteroposteriore del triangolare prima, e com'è adesso?

Escludi qualche doloretto alla pressione della parte posteriore del piede? Lo so che non ti sarebbe sfuggito, è troppo banale, ma a molti cavalli è stata diagnosticata una navicolite mentre avevano solo un focolaio di marciume/di infezione nella profondità del fettone, se avevano (magari da sempre) le sottili alterazioni radiografiche del navicolare "diagnostiche" per navicolite, e con cui hanno convissuto perfettamente per anni.

La stessa cosa avviene negli umani; la maggioranza degli umani con ernia del disco convive felicemente con la propria ernia, ma quando inizia il mal di schiena, per qualsiasi motivo, l'ernia viene scoperta (con TAC, risonanze ecc) e viene considerata la causa del mal di schiena... e magari non c'entra nulla, cosa che aimè si scopre solo dopo operata l'ernia, con risultato clinico deludente (o peggioramento del mal di schiena, perchè alla prima causa si sommano i danni conseguenti all'intervento).



Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2014, 06:21:46 PM
Fatta la diagnosi, data la cura con prognosi favorevole, infatti, il lallo è andato latino e latino è stato
coi ferri - fino 3 settimane fa.

Lovviamente è sbilanciato in avanti, per adesso vado abbassando delicatamente i talloni, lunedì mi portano la smerigliatrice e comincerò ad "arrotondare", come sai questo è il mio "stile" di pareggio:
https://www.youtube.com/watch?v=hHJTNNzcxMk&index=4&list=LLUDOtvd9Gui3nkrBHMDmGIg escludo dolori al posteriore del piede.

Quando insorse la zoppia, ci fu - una settimana prima - il rigetto dei frammenti di vetro dal petto a dx (lato "sano"), e il fatto che il giorno prima che rimanesse ciuncu, Giuseppe lo aveva messo al pascolo impastoiato (non ero presente), cosa che non aveva mai fatto prima e che - evidentemente - non ha più fatto dopo; io come primo acchito avevo dato proprio all'impastoiamento azzardoso la colpa del danno, il lallo era ben abituato alle balze, ma erano anni che non lo si imbalzava.

I vet. esclusero sia il vetro che l'impastoiatura come cause...il primo vet. dopo le lastre da campo diagnosticò desmite (inesistente): tre mesi di riposo, impacchi, creme e medicinali orali...nessun miglioramento malgrado le seconde lastre dicessero che "migliorava"*  :icon_eek:, poi, consulto con altri due vet. et lastre ad alta definizione in clinica specializata...

*Pare che, quando il vet non capisce una beata minchia, diagnostica desmite, a volte il riposo e qualche intruglio guarisce Chicche e Sia.



Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Luglio 20, 2014, 12:15:47 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 19, 2014, 02:43:50 AM
Citazione da: alex - Luglio 18, 2014, 06:38:15 PM
Il pareggio deve favorire l'atterraggio di piatto. Anche dell'osso triangolare. Punto.

OK, ho letto Ramey dice di atterrare di tallone, quell'altro di piatto, le idee barefutte sono un cicinin confuse, ma lasciamo perdere: la domanda sorge spontanea: perché il Caimano è migliorato alzandogli i talloni/mettendolo sulle punte ?

Ho notato come si  consumano  i tacchi di un paio di stivali in gomma che uso in stalla.
Sul mio ginocchio destro dopo una operazione al menisco, il consumo del tacco è molto superiore del consumo del tacco sinistro dove ho il menisco da operare perché lesionato.
1) il tacco destro si consuma non in maniera omogenea , ma verso la parte esterna.
2) il tacco sinistro si consuma molto meno rispetto al suo socio e di più sulla parte esterna opposta al destro.


Diagnosi: senza farci caso l'istinto naturale ti fa muovere in maniera tale da preservare il fisico.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 20, 2014, 02:02:12 PM
Mi pare che lo scrissi: sia io che mio figlio consumiamo le scarpe alla stessa maniera, abbiamo la stessa andatura.

L'andatura negli humani - ma forse anche nei lalli - è il risultato di tanti fattori: peso, angolature degli arti,  posture, contrazioni ecc.

Per stabilire come atterra un piede bisognerebbe studiare il caso a partire dalla schiena, mio figlio ha dovuto lasciare una promettente attività come calciatore perché gli si infiammavano - sotto i carichi professionistici - i tendini d'Achille; dopo una serie di ricerche, radiografie, plantari, ecc. si è scoperto che il problema derivava dall'anca... nel frattempo è partito militare.

Spero che abbiate notato i fantastici pedi del lallo nel viedo linkato...
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 20, 2014, 09:58:55 PM
Stasera ho cominciato a rivedere Oddo, finora mi sembrava un frison e neanche troppo sveglio, è chiaro che sta riprendendo fiducia nei suoi pedi scalzi, ho abbassato i talloni ma non sono ancora arrivato all'altezza delle forchette, ci sono degli slargamenti e delle sbreccature che conto di arrotondare perché non ho più il paddocco Xenophon e non posso portarlo sul duro per la navicolite (?!?).

Agli anteriori ho fatto pochissimo, ai posteriori: niente!

Mi ha fatto due giri di passage alla corda a dx e a sx, senza forzarlo, stranamente al trotto marca (leggiermente) sul lato sx, al passage sul lato dx...BOH !!
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 22, 2014, 01:59:52 PM
Riflexione: se non avessi saputo e non avessi avuto experiencia della barefutteria, non avrei sferrato e, dunque, il lallo sarebbe stato dritto e giocondo coi suoi ferri particolari fino a 92 anni.

Se il lallo - tolti i ferri - si fosse mostrato evidentemente zoppo (avendo dolore, molta "scomodità") gli avrei subito rimesso i ferri, inutile farlo soffrire - con scarpelle o meno - in una "tranzizione" di cui nessuno può definire l'esito.

I fatti: la ferratura rullante ha avuto - forse - un effetto terapeutico: appena sferrato non era più zoppo; man mano che il lallo acquista fiducia nei pedi scalzi comincia a spingere, rimangono le contratture e un piccolo segnale di disagio che riguarda il lato sx. ma diquesto vedremo poi.

Ora, bisognerebbe avere due lalli nelle stesse condizioni per vedere se e come e in che misura il pareggio ha veramente un effetto positivo, perché - al momento - dato che non è stato pareggiato (forse gli ho tolto tre millimetri di corno dai talloni), i miglioramenti sono dovuti sicuramente al fatto che si sta abituando a stare scalzo e - forse - alla ripresa di un ciclo di somministrazione dell'aspirina come anticoagulante.

Col pareggio alla Ramey, vado a metterlo sui talloni, cosa che potrebbe azzoppare anche un lallo sano (forse è sano anche lui...almeno ai piedi), dunque, ieri - colla smerigliatrice ho abbassato leggiermente i talloni e le barre, ho tondato le sbreccature e le slargature (poca roba, puro maquillage) i talloni li porterò a filo più in là, quando - spero - lallo andrà latino, ebbene, stamattina - me l'aspettavo - mi ha detto che non va, ora, aspetto un po di giorni e quando mi dice OK abbasso ancora un pò , mi domando come fa un barefutto professionista a seguire un lallo a 80 km di distanza a pareggiarlo ogni tre giorni, ogni settimana, ogni 15 giorni?

Quanto deve costare al fiducioso proprietario quest'initio di tranzizione?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Luglio 23, 2014, 10:08:24 PM
...zoppo.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Bubba - Luglio 24, 2014, 08:58:47 AM
Mi dispiace sinceramente.
Purtroppo non sono in grado di consigliare nulla, tengo le dita incrociate e faccio il tifo per voi.
Forza Oddo!
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: aDy_90 - Luglio 31, 2014, 06:31:05 PM
Citazione da: alex - Luglio 19, 2014, 03:41:08 PM
Com'era il bilanciamento anteroposteriore del triangolare prima, e com'è adesso?

Escludi qualche doloretto alla pressione della parte posteriore del piede? Lo so che non ti sarebbe sfuggito, è troppo banale, ma a molti cavalli è stata diagnosticata una navicolite mentre avevano solo un focolaio di marciume/di infezione nella profondità del fettone, se avevano (magari da sempre) le sottili alterazioni radiografiche del navicolare "diagnostiche" per navicolite, e con cui hanno convissuto perfettamente per anni.

La stessa cosa avviene negli umani; la maggioranza degli umani con ernia del disco convive felicemente con la propria ernia, ma quando inizia il mal di schiena, per qualsiasi motivo, l'ernia viene scoperta (con TAC, risonanze ecc) e viene considerata la causa del mal di schiena... e magari non c'entra nulla, cosa che aimè si scopre solo dopo operata l'ernia, con risultato clinico deludente (o peggioramento del mal di schiena, perchè alla prima causa si sommano i danni conseguenti all'intervento).

Mi interessa quanto detto nella frase che ho messo in evidenza.
Mi chiedo se sia possibile che un marciume non si noti neanche da visita veterinaria e lastre al navicolare (a piede sferrato, suppongo, anche se il cavallo magari i ferri li ha) e se possa rimanere latente a lungo.
La mia sensazione è che comunque anche il cliente in un certo senso "vuole" sentirsi dire certe cose ... Molti scartano un veterinario se non fa subito lastre ed eco. Eppure guardare il cavallo dovrebbe essere la prima cosa!
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Luglio 31, 2014, 10:38:27 PM
Senz'altro il marciume o comunque le infezioni profonde del fettone possono essere insidiose e difficili trattare; ho letto al proposito due articoli molto dettagliati, un paio d'anni fa, su The Horse Hoof (se li recupero magari te li mando, se leggi l'inglese). Esiste inoltre un brutto "circolo vizioso" fra contrazione dei talloni e infezione del fettone, in particolare alla fessura mediana; l'infezione è favorita dalla contrazione dei talloni -> l'infezione crea fastidio nell'appoggio della parte posteriore del piede -> il cavallonon appoggia bene i talloni -> il mancato appoggio favorisce la contrazione dei talloni -> l'infezione  è favorita dalla contrazione dei talloni.

Con i ferri, le cose sono ancora più subdole, perchè il fastidio si manifesta molto più tardi, visto che la pressione sul fettone è minore; se il piede è scalzo, "te lo dice subito" se qualcosa non va. A qualcuno questo "te lo dice subito" dà ai nervi, soprattutto perchè - se le cose non sono già molto serie - la ferratura fa sparire tutto, "mette il cavallo dritto" per un tempo più o meno lungo; talora molto lungo.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: old duck - Agosto 01, 2014, 10:11:40 AM
ecco a me da leggermente fastidio il verbo "nasconde" mentre, per esperienza diretta, secondo me la ferratura piuttosto corregge, aiuta e in taluni casi risolve. Mentre in altri è superflua e quindi il piede scalzo ben venga. La ferratura non fa sparire tutto. Domanda a Raffaele: ma perchè hai sferrato Oddo?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Agosto 01, 2014, 10:44:54 AM
Su old duck non scherziamo. Hai presente come cammina un cavallo appena sferrato (perlomeno nel 90% dei casi abbondante)? E vuoi dire che il ferro non "nasconde" il vero stato di salute del piede?  :horse-cool:

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: old duck - Agosto 01, 2014, 12:36:16 PM
Alex cammina esattamente come cammineresti tu senza scarpe sulla ghiaia e credo che tu non abbia i piedi marci o malati, semplicemente non hai il callo! Allora tutti i cavalli che vengono sferrati in tarda età dovrebbero essere abbattuti per le condizioni dei piedi. Invece si vedono arzilli vecchietti scalzi e arzilli vecchietti che continuano a portare i ferri fino ai 30 anni e passa. Avessero i piedi malati sotto, sarebbero morti prima.
a me non piace scherzare con la salute dei cavalli ma mi pare che le linee oltranziste di entrambi le visioni (barefoot e mascalcia) siano a pari merito MIOPI e non facciano di sicuro il benessere del cavallo.
Sono andata OT e mi scuso con Raffaele che ha aperto il post: rimane la mia domanda. Perchè togliere i ferri ad Oddo?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Agosto 01, 2014, 02:40:59 PM
La regola, con poche eccezioni, è che un cavallo,  dopo una ferratura di pochi mesi/pochi anni, senza ferri cammina peggio  di quanto camminava prima di essere ferrato; e se la ferratura non è stata eccellente (e non sono moltissime, le ferrature eccellenti) oltre alla perdita del callo ha anche alterazioni, o mancato normale sviluppo, il che è lo stesso,  di strutture interne, e spesso ha pure talloni contratti.

Dire che queste affermazioni lapalissiane e verificabili da chiunque  sono "oltranziste" è veramente oltranzista.  :horse-wink:


Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: aDy_90 - Agosto 01, 2014, 02:50:10 PM
Mi interessa perchè penso di essere entrata nel circolo vizioso ...
Ho il cavallo ferrato e mi rendo conto di essere stata "coraggiosa" a scrivere qui ... Ma l'argomento mi interessava. Non intendo assolutamente sferrare e non per partito preso, ma perchè dopo essermi posta delle domande ho deciso che in questa situazione e con questo cavallo sia meglio. So già che entrando nel merito nascerebbe un pippone infinito quindi per favore non chiedetemi di spiegare oltre. E' chiaro che sono decisioni prese assieme a maniscalco e vet (che non sono ottusi riguardo all'argomento, anzi semmai il contrario ... Ma conoscono bene il cavallo).
Leggo l'inglese e penso che leggere gli articoli sia buona cosa, ovviamente per farmi un'idea e per avere eventuali spunti di riflessione, non per fare di testa mia, dato che non siamo lasciati a noi stessi, nè io, nè il cavallo. :firuu:
Grazie
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Agosto 01, 2014, 03:02:36 PM
Purtroppo quei due articoli riguardano la salute del fettone nel cavallo sferrato (mica il cavallo sferrato è indenne da problemi!); non ricordo se ha suggerimenti operativi su come procedere sul cavallo ferrato. In questo caso, penso che oltre che attuare le migliori terapie possibili di un'eventuale infezione profonda del fettone, occorra sperimentare le tecniche di ferratura adatte a decontrarre i talloni, e ad assicurare al fettone la massima stimolazione da parte del suolo; immagino che quello che NON si deve fare è usare ferrature "chiuse", ma usare bene i vecchi ferri tradizionali (ho visto spesso i migliori maniscalchi risolvere  delle situazioni difficili togliendo ferri chiusi e sostituendoli con ferri aperti normali, ma ben adattati e dopo un buon pareggio, e ho visto inceve che molti altri maniscalchi hanno una gran passione per i ferri chiusi); resta però la parte del trattamento dell'infezione, altrimenti non se ne esce.

Penso che comunque che, se non vuoi sferrare,  risposte molto più appropriate le avresti nella sezione "Mascalcia".
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: aDy_90 - Agosto 01, 2014, 03:14:45 PM
Il motivo per cui ho scritto qui è che "di là" non se ne parlava ... Comunque quanto dici è vero, infatti stiamo valutando sia la terapia che la ferratura ...  :firuu:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 01, 2014, 03:38:29 PM
Per la cara vecchia papera: ho sferrato il lallo perché ho deciso di metterlo in pensione, mi sono dato anche un tempo: un paio di mesi, altrimenti gli rimetto i ferri rullanti senza fare un bah.

Comunque il ploblema è tutto lì: i nostri antichi contadini, i vecchi pescatori di Sciacca andavano sempre scalzi nella stagione buona, col freddo e la fanga anch'essi mettevano le scarpe.

Io sono un convinto barefutto, ma non mi faccio prender per il naso dai gurus barefutti, non prendo per "oro colato" quello che dicono.

In estrema analisi, lo scalzamiento - dicono i  barefutti - è terapeutico di per se... bisogna vedere, se la tranzizione dura 5 anni aff***ulo la terapia!

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: aDy_90 - Agosto 01, 2014, 03:39:17 PM
Non posso più darti ... Cinquie stelle ... :firuu:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: old duck - Agosto 01, 2014, 04:00:07 PM
cinque stelle anche dalla vecchia papera. Ci vuole buon senso e tanta fatica nel sapersi districare tra i vari "guru" dell'una o dell'altra fazione. In bocca al lupo per quello splendore di Oddo che ha fatto cose magnifiche e tanti complimenti a te e a Giuseppe.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 10, 2014, 02:40:37 PM
Era destinio !
Le isicaire, o troppo piccine o troppo grandi.

Quando un lallo ha un pede fuori standard, il bravo maniscalco adatta il ferrio con qualche martellata, quando la scarpella non è giusta, cche fare? La cambi, se il venditore di fronte è facile e se non la trovi: ciccia (è quello che è successo), ma se ordini con internetto?

E' come affidarsi all'enalotto...



Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Agosto 10, 2014, 06:48:57 PM
Prese le misure come si deve seguendo pedissequamente le istruzioni, e avendo un piede non deforme o veramente straordinario come dimensioni, e infine chiedendo consiglio sul modello più adatto a chi le conosce  :horse-wink:, le scarpelle isicare calzano bene punto.

Perdendo pochi euri, in caso di errore si rivendono facilmente via forum.

Se ci fossero pareggiatori in numero sufficiente, e veri professionisti, o meglio ancora: se si affermasse la figura professionale del "pedicure equino" capace e preparato a ferrare o a trattare al meglio il piede non ferrato, verrebbero con un camioncino con un buon assortimento di scarpelle di vari tipi e misure e pure con un set di solette (preziose per i pedi patologici) e le proverebbero e adatterebbero all'istante dopo il primo pareggio; ma ancora questo avviene raramente perchè manca la "massa critica" di utenti.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 10, 2014, 07:21:53 PM
Onlain acquisto libri o cose del genere... per gli oggetti personalizzati - per triste esperientie passate famigliari - non mi fido affatto: prima vedere cammello poi dare soldi.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 20, 2014, 01:24:42 PM
Una forchetta caduta, un'altra sta cadendo, hanno cominciato a muoversi anche i fettoni anteriori, dubito che tutto ciò sia causato da ascessi: ammacchi/infezioni ai 4 piedini e contemporaneamente?

Secondo me - da igniorante - la scalzatura sollecita  le forchette che finoadallora - protette dal ferro - sono state a riposo; essendo state a riposo sono flaccide, mosce, mollacchiose, dunque,  la natura "butta via" il mollame e lo sostituisce con materiale nuovo vergine pronto a calleggiarsi come la barefutteria comanda.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2014, 03:28:30 PM
Invece no!

La "natura" ha mollato un fettone, mi ha costretto a eliminare un altro che si stava staccando, invece, le forchette anteriori hanno "recuperato", ora sono belle toste... che succede? Boh!

Intanto ho avuto l'ennesima conferma che il lallo scalzo scivola, ah come scivola!

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: fede.spin - Agosto 26, 2014, 03:54:18 PM
Scivola?
Mah...
Personalmente mi sono fatto una certa esperienza di terreni sdrucciolevoli, visto che ormai a Como non passano 24 ore senza che piova.
L'aderenza offerta dal piede scalzo è superiore a quella garantita da un piede ferrato.
Poi, è chiaro, anche il cavallo scalzo può scivolare, però, generalmente, a parità di condizioni, la probabilità che succeda è inferiore rispetto a quella di un ferrato.
In caso di neve poi non c'è nemmeno da discutere
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 26, 2014, 05:38:59 PM
Anco io la penzavo così, non per experientia diretta ma per quello che avevo letto, per quello che dicono i barefutti: la stessa cosa che dici tu.

Poi un giorno, molti anni fa, nel primo inverno barefutto ho provato a fare delle volte in velocità sul terreno erboso bagnato, son rimasto in sella per miracolo: il cavallo cadde di quarto, toccai coi piedi a terra ma il lallo si rialzò prima di stendersi del tutto.

Allora feci un esperimento, giri alla corda sullo stesso punto: appena sollecitavo si vedeva che il lallo pattinava specie nei posteriori (ecco perché mettono là i ramponi), se avessi insistito/incrementato l'andatiura sarebbe partito di quarto... infatti questo accadde, allora provai anche sulla fanghiglia, sul lippo: risultato eguale.

Dunque, imparai che collo lallo scalzo non scivoli basta che vai piano e non fai curve strette veloci sul lippo e sull'erba bagnata... ma questo succede anco col lallo ferrato

Ieri, stessa caduta ma sulla paglia ultrasecca non perché gli avessi chiesto andatura  :icon_eek:ma per una sua manifestatione di esuberanza alla corda nel tondino di fiandre...  :icon_eek:

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: fede.spin - Agosto 27, 2014, 09:29:05 AM
Certo, togliere i ferri non è miracoloso.
Sarebbe assurdo sostenere che un cavallo scalzo non scivola mai.
Fango e erba bagnata restano terreni ostici (su questi fondi particolarmente sdrucciolevoli ho notato che la differenza, più che il piede scalzo o ferrato, la fa l'abitudine: quelli che hanno avuto la possibilità di correre su quei terreni fin dalla nascita hanno un equilibrio molto migliore rispetto a quello di cavalli allevati in condizioni più "semplici" e trasferiti da adulti).
Sulla neve e sui terreni duri e lisci l'aderenza del cavallo scalzo però è migliore.
La paglia molto secca è come il ghiaccio!
In sintesi, a mio avviso, ci sono condizioni in cui scalzo e ferrato scivolano uguale, e altre in cui il ferrato scivola più dello scalzo, per cui, nel complesso, un cavallo scalzo scivola meno di uno ferrato. Beninteso, senza ramponi
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2014, 11:36:17 AM
Infatti, ci sono conditioni nelle quali è impossibile penzare che il lallo vada scalzo: lavoro nei boschi, (mettono ramponi anche agli anteriori) e servizio di omnibus in città con le strade a pavé (servizio oggi estinto).

A Parigi, quando pioveva, una ferratura dei lalli da omnibus/tram, non durava più di 3/4 giorni, la percorrenza media era di 16 km il giorno.

Ma questo non ci riguarda, noi coi lalli ci sollazziamo e basta.

Comunque, c'è una tendenza barefutta al triofalismo che non può che fare danni.
Ricordo che nel sito di Alex c'era un barefutto professionista che elencava i suoi servigi: il 98% dei lalli da lui pareggiati, andavano latini appena scalzati, cosa che - anche un igniorante come me ma con un cicinin di esperienza - capisce che non è possibile.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: fede.spin - Agosto 27, 2014, 11:51:53 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2014, 11:36:17 AM
Comunque, c'è una tendenza barefutta al triofalismo che non può che fare danni.

Assolutamente.
In termini di utilizzo, il cavallo scalzo ha dei limiti rispetto a quello ferrato (a meno di ricorrere alle scarpette).
Detto ciò, visto che nella maggioranza dei casi il lavoro che viene chiesto ai nostri cavalli rientra abbondantemente entro i limiti del piede scalzo, perchè la maggior parte dei cavalli ha i ferri?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Agosto 27, 2014, 12:26:14 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2014, 11:36:17 AM

Comunque, c'è una tendenza barefutta al triofalismo che non può che fare danni.
Ricordo che nel sito di Alex c'era un barefutto professionista che elencava i suoi servigi: il 98% dei lalli da lui pareggiati, andavano latini appena scalzati, cosa che - anche un igniorante come me ma con un cicinin di esperienza - capisce che non è possibile.

Un sedicente barefutto professionista - la cosa è un cicinin diversa. Lo diceva comunque in un ambiente (un forum di gente col cavallo sferrato) in cui simili affermazioni non potevano fare alcun danno: penso che nessuno dei barefutti gli abbia creduto.

Concordo comunque sul fatto che ci sia un eccesso di ottimismo (trionfalismo mi pare troppo); a distanza di anni, mancano ancora i numeri, le statistiche, le ampie casistiche, gli studi caso/controllo. Tutte cose assai difficili da trovare in qualsiasi altro aspetto dell'equitazione e pure dell'ippologia; io però speravo che sarebbe stato diverso.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2014, 03:01:24 PM
Infatti mi riferivo ai "trionfi" della prima ora, ricordo benissimo le simpatiche escortanate sia sulla storia della ferratura che dei prodigiosi effetti della scalzatura.

I parametri da tener conto nel barelallo sono tantissimi, molti sono igniorati dagli amici barefutti, il peso del cavagliere, ad esempio.

Un lallo come il mio da ferrato sente poca differentia se lo monta una ragassa da 55 kg o una ragassa come me da 85 kg, da scalzo la differenza la sente eccome! Oddo me lo ha detto proprio qualche giorno fa.

Questa differentia diventa importante sui 20 km, devastante su 40.

Oggi, la cosa est più moderata, ma 10 anni fa - a legger i vari guru - ti domandavi:  che imbecilli sono/siamo stati finora! Ma se avevi avuto un nonno carrettiere ed eri a contatto coi lalli da una vita capivi che qualcosa non andava.

Comunque, pian piano, si sta capendo che il pareggiatore ha una importanza limitata, nulla in un lallo che lavora, mentre è assai importante per il pedicure dei i lalli da "appartamento".



Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Agosto 27, 2014, 03:12:40 PM
Escortanate sempre assai limitate, rispetto alle correnti favole - da nessun cavaliere smentite - del cavallo sferrato destinato a restare senza piede dopo pochi chilometri di asfalto; sopravvissute centinaia di anni intatte senza che nessuno osasse fare l'esperimento - e i pochi che lo fecero (https://en.wikisource.org/wiki/Horses_and_roads) non vennero creduti.

PS: approposito di Horses and roads, non par vero ma qualcuno di mia conoscenza si è spinto fino a immaginare che fosse un falso costruito ad arte per supportare le tesi barefoot.... pensa un po' te!
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2014, 06:15:39 PM
Quella non è una favola ma una constatatetion derivata dal fatto che se un lallo perde un ferro o scendi e corri ai ripari o lo azzoppi, ai tempi i lalli o lavoravano o facevano bistecche, nessuno si sollazzava ad incallire i loro pedi per farli andar scalzi dopo tremila anni di ricerca per trovare la ferratura inchiodata.

Infatti, riguardo i chiodi si diceva:

Un clou manquait, et le cheval perdit son fer; à cause de ce fer manquant, le cheval fut perdu; n'ayant plus de cheval, le cavalier fut perdu; capturé et tué par l'ennemi, tout cela à cause d'un clou de fer à cheval. :


Riguardo Horses and Roads, l'autore oltre che visionario era un assoluto mentecatto, come si fa ad affermare che i 10.000 lalli - dei 200.000 partiti - tornati dalla allegra campagna di Russia lo fecero perché al ritorno persero i ferri, scarpinarono scalzi ?!

Studiosi dell'epopea napoleonica affermano il contrario: uno dei motivi della disfatta della Grande Armata fu il fallimento del servizio di salmerie: la cavalleria francese avrebbe avuto ragione anche dei cosacchi se l'organizzazione di mascalcia avesse tenuto

Un libro coevo a quello appena succitato, descrive una realtà completamente diversa: http://books.google.it/books?id=oaNQ__BglQ0C&pg=PA154&lpg=PA154&dq=marechalerie+ferrure+charlier&source=bl&ots=dwnjxgRnoA&sig=G_8yi92X3ZuWAtb-MUfkrGP28P0&hl=it&ei=p4GbTJmCNKnT4wbN__hj&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CB8Q6AEwAg#v=onepage&q&f=false

Come che sia, ammesso che il libro sia autentico, il "mercenario" descrive realtà isolate et esprime  idee bizzarre rispetto la realtà comune fino a 50/60 anni fa e che io ho conosciuto direttamente.

Il fatto che l'autore è un emerito sconosciuto e che questo libro europeo si sia ritrovato in America, mi puzza, mi puzza parecchio... penzar male è peccato ma spesso ci si azzecca.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Agosto 27, 2014, 08:35:22 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 27, 2014, 06:15:39 PM
Riguardo Horses and Roads, l'autore oltre che visionario era un assoluto mentecatto, come si fa ad affermare che i 10.000 lalli - dei 200.000 partiti - tornati dalla allegra campagna di Russia lo fecero perché al ritorno persero i ferri, scarpinarono scalzi ?!

Strano... io ricordo una frase del tutto diversa: "nonostante fossero scalzi, i cavalli ritornarono a casa".

Andiamo a vedere.

In the retreat of the French army from Moscow, the horses lost all their shoes before they reached the Vistula. Yet they found their way to France over rough, hard, frozen ground.
https://en.wikisource.org/wiki/Horses_and_roads/Chapter_9

-Nella ritirata dell'armata francese dalla Russia, i cavalli perdeettero tutti i loro ferri prima di raggiungere la Vistula. Tuttavia essi trovarono la via per la Francia sul terreno irregolare, duro e gelato. -

Ecco.... una dimostrazione di come il pregiudizio faccia danni. Che cos'hai creduto di leggere? E come fai a affermare quello che hai affermato con tale sicurezza, inducendo chi ti ascolta in errore?  La cosa non mi fa ridere per niente; non è piacevole discutere con chi travisa le cose in questo modo, e guarda caso, le travisa sempre in modo da "darsi ragione". 





Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 28, 2014, 02:29:34 AM
Quando Napo decide la ritirata, dei 600.000 homini partiti, ne erano rimasti 200.000, di questi: 10,000 tornarono inquadrati, altri 25.000 con mezzi propri, dunque la ritirata fu un'ecatombe.

Altre fonti parlano di 700.000 partenti e 18.000 superstiti:

http://www.raistoria.rai.it/articoli/napoleone-i-sconfitto-in-russia/11090/default.aspx

Quello che io trovo singolare è che in quella immane tragedia, sto tizio rimarca un fatto assolutamente marginale in assoluto ma importante relativo alla sua tesi, voleva darsi ragione.

Per quello che ne so dei militari, è assai più plobabile che i lalli superstiti - tranne esigue eccezioni - furono quelli della elite di comando, dunque curati (ferrati) con miglior cura, non ce lo vedo Napo e la sua scorta fiondarsi da Mosca - colle sue carrozze, la sua scorta, il suo seguito - verso Parigi coi lalli scalzi per scongiurare il colpo di stato, lo stesso dicasi di Murat, del maresciallo Ney... tutti sti personaggi si muovevano in carrozza o a cavallo con grosso seguito.

Comunque, (vado a memoria) ogni cavagliere che partiva per la Russia, portava in bisaccia 4 ferri di ricambio e 40 chiodi, ogni compagnia (100 lalli?) aveva al seguito due maniscalchi con alcuni aiutanti, una forgia da campo e l'attrezzatura necessaria per lavorare il ferro.

Se Napo avesse letto il libretto di Fri, si sarebbe risparmiato la spesuccia di governare i piedi di 200.000 lalli.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Agosto 28, 2014, 09:03:35 AM
Vedi? Invece di dire "Orpo, avevo equivocato nella traduzione" insisti. Il testo afferma solo che i cavalli, nella rotta, anche senza ferri, "found their way" ossia: ce la fecero a tornare a casa pur senza ferri nonostante il terribile terreno irregolare, duro e gelato; non dice che tornarono tutti, nè come tornarono; tu confermi che tornarono, ma pur di difendere tua errata interpretazione, frutto di un pregiudizio contro quell'interessante libretto (non un vangelo! una semplice testimonianza!) fai un fuoco di artificio di argomenti polemici.

A chi volesse leggerlo, raccomando di soffermarsi su quelle parti del libretto che descrivono precisamente questo atteggiamento di ostinata chiusura alle novità di ampia parte del mondo dei cavalli, già presente all'epoca e tuttora vivo e vitale. E' proprio questa ottusa ostinazione, che ho scoperto (tardi, troppo tardi!) nel mondo equestre che mi ha fatto dubitare di TUTTO quello che viene correntemente affermato sui cavalli, e solo adesso, con grandissima fatica, sto recuperando quello che (ovviamente) c'è di buono.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Agosto 28, 2014, 07:09:12 PM
La traduzione di quel periodo non ha importanza (sono andato a memorio), a suo tempo leggetti un pò di quel libello, sembra scritto da un barefutto, ma non un barefutto qualsiasi, ma da un barefutto americano che sa a chi rivolgersi, ecco il perché della mia senzazione di falso.

D'altronde nulla si sa di questo Fri, era un visionario che vedeva già l'uso del lallo come compagno di sollazzo ? Può darsi, comunque, il suo saggetto - pare - che sia stato igniorato e non abbia avuto alcuna influenza sull'uso dei lalli fino a 20anni fa, quando si è capito - non per aver letto Fri - che alle condizioni attuali il lallo pote stare scalzo

Da quando è stata inventata la ferratura inchiodata, comunque sono rimaste delle nicchie dove i lalli/asini/muli/buoi andavano scalzi era normale, si trattava per lo più di realtà particolari lo si faceva - sopratutto - per una ragione banalissima: per risparmiare.

Testimonianza diretta: in sud Itaglia, gli asini e i muli  (da basto,da sella) andavano (nella bella stagione) tutti scalzi, le jumente dei contadini erano ferrate solo davanti, i lalli dei signori - da sella, da attacchi - ferrati  ai 4 pedi, i carrettieri - usavano lalli e muli - erano costretti/dovevano ferrare ai 4 pedi, come si ferravano i buoi e le vacche che trainavavo gli enormi carri che andavano stracarichi in campagna.

La chiusura alle novità è tipica di noi ragasse vecchie et ignioranti è normale, daltro canto è compezata dall'apertura entusiastica di voi ragasse novelle et aculturate ad ogni "novità" della beatissima minchia.

Io ho aperto alla barefutteria perché ho un lallo di sollazzo, lo stesso lallo, quando ha dovuto lavorare è stato ferrato è dovuto esser ferrato, punto.

Tornando al tema del topico, ferri e scarpelle sono la stessa cosa: protezioni, vista la patologia del Caimano, credo che sarò costretto a proteggere i sui pedi (almeno davanti), dei ferri so già: funzionano, ma in seguito della mia experimenta, sto valutando le isibut...









Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 01, 2014, 10:34:30 PM
Se dico cavallo coi baffi qualcuno lo ricorderà, sapevo che aveva avuto ploblemi ai piedi, credevo fosse laminite invece  - pare - che fu navicolite, il suo "padroncino" è una ragassa che fa il sottufficiale delle forestale, mi ha detto che fu curato con degli antinfiammatori, ferratura ad ovo e solette, dopo un paio d'anni di questa ferratura lo si è ferrato normalmente, lo vidi arrivare  - una diecina d'anni fa - assieme ad altri tre lalli per formare il gruppo di forestali a cavallo, in quell'occasione detti una mano a "domare" le 4 bestie,

Quando - di recente - per ristrettezze di bilancio il baffon fu riformato, il sottoffuciale - per non vederlo finire al macello - ha fatto in modo che fosse affidato a Cimarosa, Baffon fa da porter per i ragazzini del volteggio e porta  :icon_eek: in passeggiata i debuttanti, oggettivamente si guadagna onestamente la sua biada... dimenticavo, Baffon è un french mountain di circa 20anni dell'allevamento della forestale siciliano,... perché i forestali allevino i f.m. in Sicilia - terra di lalli autoctoni di grande qualità -  soloIddiolosa!

Comunque!

Pare che la ferratura "terapeutica" abbia funzionato col Baffon come con Oddo, dunque, combinando queste esperienze con le teorie barefutte riguardo la navicolite, ho tratto delle conclusioni alle quali dovreste arrivare anche voi aculturati del settore e ho fatto un experimanta cha funzionato.

Sono passati 45 giuorni dall'initio dell'experimenta (lo so dalle aspirine conzumate, ora sospese) i risultati sono confortanti da un lato ma impongono delle scielte dall'altro...


Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Settembre 01, 2014, 11:16:55 PM
Sono molto interessato a conoscere i particolari dell'esperimento. Ovviamente qualcuno, assiomatico sull'argomento, in caso di esito positivo ti dirà: siccome la navicolite è malattia inguaribile, se hai avuto un buon risultato non era navicolite. Oppure ti si potrà dire con uan frase di profondissima assurdità, eppure ancora sopravvissuta alla logica comune: sì, ma è stata l'eccezione che conferma la regola.  :icon_eek:

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2014, 02:28:42 AM
Ho letto parecchio sulla navi, dai trattamenti classici a quelli alternativi barefutti dove c'è un... parafrasando Alex:

atteggiamento di acritica apertura alle novità. E' proprio questo giulivo intruppamento, che ho scoperto (presto, molto presto!) nel mondo barefutto, che mi ha fatto subito eliminare TUTTE le escortanate che dicono e recuperare quello che (ovviamente) c'è di buono.

Ho cominciato - oltre a lasciarlo fuori il più possibile - a muoverlo alla corda moderatamente due volte il giorno per ricalleggiare il pede, quando gli ho abbassato i talloni si è azzoppato, che fare ? Rimettere i ferri o provare le scarpelle.

Cosa fanno queste protezioni ? Eliminano il dolore. E facendo movimento senza dolore poco a poco il pede "guarisce" l'ho visto in Oddo e Baffon, così dicono pure i barefutti ma usando le scarpelle al posto dei ferri... se qualcuno dice che il ferro anestetizza, ci do una testata in faccia!  :icon_eek:

Come eliminare il dolor senza questi attrezzi ? Con un fondo confortevole, elastico ma non troppo.

Con lo stallatico ho fatto un "tondino di fiandre",  :icon_eek: che man mano si sta allargando.
E' lovvio che questo è stato possibile perché siamo in estate, lo stallatico secco sottoposto ai passaggi del lallo diventa una mochett , col rastrello - ogni tanto - gli do una aggiustatina e vai!

La progressione è importantissima, la deve dire il lallo, ma non bisogna mollare,  ora fa tutte le andature  - passage compreso - e le tiene, è latino ma fuori del tondino - sul duro - si difende cerca il morbido ma non è più zoppo e - per lo vero - atterra di punta, basta guardargli i pedi - sbreccatissimi - per capirlo.

Ora dovrei abbassargli i talloni... aspetto ancora un po ma ho la senzazione che per andar fuori avrà bisogno di protezioni...






Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Settembre 02, 2014, 08:36:26 AM
Questo è molto interessante. L'ipotesi che la "navicolite" sia in realtà una condizione di stress non dell'osso, ma dei tessuti molli (legamenti, tendini, articolazioni....) determinato da fattori meccanici di movimento improprio, che causa dolore il quale a sua volta alimenta il movimento improprio, in un circolo vizioso da cui non si esce se non interrompendo il circolo vizioso stesso, è quella che mi piace di più: ovviamente questa ipotesi patogenetica spiega perchè se non si interrompe il circolo vizioso la navicolite è "inguaribile e progressiva" e come le terapie sull'osso (compresi i bifosfonati), agendo sulla conseguenza e non sulla causa, siano puramente sintomatiche con beneficio al massimo transitorio.

Si spiegherebbero  anche le stranezze per cui navicolari radiologicamente pessimi non sono associati a zoppia, e navicolari radiograficamente perfetti sono associati a zoppia navicolitica severa.

Un'altra conseguenza è che il trattamento della navicolite non è "unico", qualsiasi cosa che riduca il dolore e favorisca un movimento fisiologicamente e meccanicamente corretto potrebbe risultare efficace; ma siccome anche la carenza di movimento innesca un altro, diverso circolo vizioso di progressivo indebolimento delle strutture del piede, il movimento corretto ci vuole, e deve essere "non omeopatico".

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 02, 2014, 10:41:00 AM
In linea teorica, nella mia concezione vorrei, colla stessa gradualità, portarlo (scalzo) sul terreno medio e poi sul duro... appena sferrato andava bene su un terreno medioduro, anche si notava l'impaccio della scalzatura, da quì la sensassione dell'efficacia terapeutica della ferratura.

Attenzione, siamo di fronte ad un caso molto particolare, il lallo capisce la parola, è in avanti ed è generosissimo, dunque, non fa il lavativo e comunque se marca lo noto, paradossalmente, ad antatura sostenuta va meglio che ad antatura rilassata... piano piano comincio a forzarlo.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Ipparco - Settembre 04, 2014, 10:02:20 AM
Non abbassargli i talloni, Raffaele...
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 04, 2014, 02:47:29 PM
Grazie per il suggerimento, secondo quanto dice Ramey dovrei abbassare i tacchi per sollecitare e - dunque - irrobustire le strutture interne dei talloni, in effetti - da quando l'ho azzoppato - non ho toccato nemmeno gli sbrecchi: pedi orribili da vedere ma funzionanti molto bene sulla stercomochet, sul duro mi dice: "non mi piace" si ferma, ma, siccome al passo va latino anche sul duro, lo costringo a camminare, magari al pas d'Aure, così è costretto ad atterrare di piatto.

Secondo le regole della bona mascalcia, non esiste l'altezza di tallone standard, essa dovrebbe essere calibrata in considerazione della struttura e delle angolazioni dell'arto, infatti fui sorpreso  - riguardo sto particolare - della cura" Ramey, oltre il fatto che l'atterraggio di tacco è un mito, quando avviene è sporadico e difficilissimo da cogliere ad occhiobare...


Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: aDy_90 - Settembre 04, 2014, 04:06:49 PM
Ora, faccio la solita mosca bianca in questa sezione (ho il cavallo ferrato, ma qui l'argomento che mi interessa è trattato più che in altri topic), ma se posso fare una domanda terra terra: si parla di infezione profonda al fettone scambiata per navicolite, sia in questo topic che in altri ...
Questa dannata infezione profonda al fettone come cavolo la si diagnostica? Ovvero ... Di solito una visita ortopedica, specie se la causa della zoppia è poco evidente, contempla lastre ed ecografie ... Oltre alla visita clinica. Se alla vista il fettone è compatto, dalle rx non si vede e dalle eco suppongo neppure, come si fa? Certo, una volta che la situazione degenera si vede benissimo, ma fin lì ci arrivo pure io.
Badate bene, è una personalissima curiosità, non ho spirito polemico.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Ipparco - Settembre 09, 2014, 05:34:00 PM
Un cavallo non è una macchina: oltre alla meccanica, entrano in gioco altri fattori, tra cui la propriocezione, il dolore e altri meccanismi di protezione. Se il retro del piede è dolorante, abbassare i talloni ottiene esattamente l'effetto opposto di quanto sperato: il cavallo sente fastidio e si protegge appoggiando la punta. Risultato: zero stimolazione del fettone.
Non è una macchina.

Riguardo all'infezione profonda del fettone, si riconosce abbastanza facilmente: se il fettone non è così
(https://lh3.googleusercontent.com/-AlwcSXgD1FM/Tu5uXPZ4esI/AAAAAAAAAhc/_l8EcfllEl8/s512/Fettone%252520s%2525C3%2525AC.jpg)
è abbastanza probabile che ci sia infezione del fettone. In particolare una lacuna centrale stretta e profonda
(https://lh4.googleusercontent.com/-AhESvt8Ygh0/Tu5vbPgh5II/AAAAAAAAAhk/095LMumYPNA/s576/Fettoni%252520No.jpg)
è sintomo inequivocabile di marciume ed è sufficientemente dolorosa da causare un appoggio di punta.
Saluti
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: aDy_90 - Settembre 09, 2014, 07:24:55 PM
A parte i toni un po' coloriti ... Ero semplicemente curiosa!!! Grazie per la risposta... Sto passando da qualcosa di analogo e confermi alcuni miei sospetti. Ringrazio tuttavia la veterinaria per aver considerato subito i fettoni senza lanciarsi in diagnosi ben peggiori ... Anche se ora quantomeno zoppia non ce n'è più
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 14, 2014, 11:13:45 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Luglio 23, 2014, 10:08:24 PM
...zoppo.

Sono passati circa due mesi, ho rimesso il lallo dritto a tutte le andature sulla stercomochet, abbastanza latino sul semiduro, ancora ploblemi sul duro.

Da allora, ai pedi ho fatto quasi nulla, solo ho abbassato le barre che - specie nei posteriori - erano sovradimenzionate.

Secondo Ramey/Alex dovrei abbassare i talloni, secondo Ipparco no.

Ora, il lallo va sulle punte, pertanto non sono i talloni a crescere ma le punte a conzumarsi, la logica vorrebbe che io segua R. et A.

Est quello che farò.





Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Bubba - Settembre 14, 2014, 11:19:48 PM
però se non consuma i talloni perchè gli fanno male, forse se accorci lo azzoppi (la parte dietro dello zoccolo è il mio incubo :horse-scared:)
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 14, 2014, 11:33:17 PM
Mi son convinto che la dolenzia sia nella parte centrale dello soccolo, in stazione o al pascolo non difende i tacchi è dritto come un fuso.

Se avessi continuato a ferrarlo prima o poi sarebbe passato ai ferri normali come Baffon, da scalzo il ragionamento di Ramey ha una certa logica, io ho sostituito le scarpelle colla mierdamochet ma il risultato ci fu.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 15, 2014, 08:43:17 PM
Alea jacta est !

Non è successo niente, ho messo i tacchi al livello della forchetta e poi ha fatto il normale lavoro serale come il solito: lavoro "duro" sulla stercomochet, morbido sul relativamente duro, sul duro - per ora - non ci provo neppure.

Conto di fare un robustissimo mustangrollo, praticamente voglio fare dei soccoli rullanti, ma con calma.

Il lallo camminava sulle punte coi tacchi alti e continua a farlo coi tacchi bassi, forse al passo va di piatto... ma può essere solo una impressione.

Comunque è impossibile giudicare sulla mochet, e poi era l'imbrunire, vedrò colla luce giusta.

Sono contento, mi rendo conto che il lallo non fa il lavoro per il cuale è stato addestrato, ma chissenefrega, il successo sarebbe completo se riuscissi a farlo passeggiare scalzo sul duro, vedremo.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 17, 2014, 03:47:13 AM
Domanda curiosa: perché in un movimento "innovativo" come quello barefutto non si usa massivamente la smerigliatrice per tondare i pedi alle belve?
Io ho imparato ad usare (per necessità) un normale attrezzo da lavoro ma ce ne sono di più specifiche/più adatte: a variazione di giri, a rotazione verticale, etc.

Anche nella mascalcia bovina l'uso dell'attrezzo è la norma, inoltre si può controllare il risultato mentre si opera, vedi l'abbassamiento dei tacchi.

Feci la domanda all'unica pareggiatrice vista da vicino: stava sudando come una bestia alle prese con la raspa a mano, non rispose, ma mi guardò con aria di sufficienza... chissàmaiperché!
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Ipparco - Settembre 17, 2014, 10:00:55 AM
Con l'uso combinato ed esperto di tenaglie e raspa il tempo e la fatica sono praticamente gli stessi e ci sono alcuni vantaggi: non si è condizionati dalla presenza/assenza di corrente elettrica, si riduce drasticamente il rischio di togliere troppo, si elimina il rischio di surriscaldamento del piede, si può lavorare su qualunque cavallo senza doverlo prima desensibilizzare al rumore dell'attrezzo ecc.
E' una scelta dettata da considerazioni di opportunità.
Anche perchè se si segue un programma ben pianificato, non c'è quasi mai bisogno di fare grosse asportazioni.
C'è comunque anche chi usa smerigliatrici, frese e affini.

Hai fatto male ad abbassare i talloni, e il cavallo ne sta pagando le conseguenze, da ciò che dici. Ti consiglio di aiutarlo con scarpette e solette, a questo punto. Non so cosa tu abbia letto di Ramey, ma hai fatto esattamente il contrario di quanto fa e consiglia da almeno 10 anni a questa parte.. E penso di parlare con un minimo di cognizione di causa, visto che sono stato accettato come membro nella American Hoof Association, da lui fondata insieme ad altri professionisti.
Se magari ogni tanto la smettessi di fare il bastian contrario e dessi ascolto a chi a queste cose ci si dedica a tempo pieno, potresti anche scoprire qualcosa di nuovo.
Saluti
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 17, 2014, 01:57:23 PM
Beccati sto pippone tradotto da Alex:
....Di fronte a questa situazione abbiamo due possibilità. La prima: possiamo nascondere il problema con ferri barrati e
con solette, assicurandoci che il fettone non tocchi mai terra. Sarebbe giusto, se non per le forze distruttive che nel
frattempo sono al lavoro. Prima di tutto, più proteggiamo il fettone ed i cuscinetti digitali, peggiore sarà la loro perdita
di  funzione.  Mascherare  il  vero problema  lottando contro  i  sintomi  ci  presenterà  il  conto alla fine.  E,  cosa ancora
peggiore, agendo in tal modo blocchiamo la naturale espansione dello zoccolo ed il sistema di assorbimento idraulico
degli  urti.  Quando alziamo  i   talloni  per  proteggere  il   fettone dolente,  gli  urti  non possono essere adeguatamente
assorbiti dall'apparato sospensorio, e dal punto di vista scheletrico (quello che ha veramente importanza per il cavallo)
costringerà comunque ad un atterraggio di punta (provate a correre con scarpe con i talloni alti o con stivali da cowboy,
e constaterete esattamente quello che sto dicendo).
Rendetevi conto che tutto questo parlare di atterraggio di tallone riguarda il naturale allineamento delle ossa durante la
locomozione; NON i talloni esterni come li vediamo. Se i talloni di un cavallo sono artificialmente rialzati e toccano
terra per primi,  P3 potrebbe ANCORA atterrare di  punta e causare  le stesse forze  innaturali.  Tutte queste ricerche
possono essere riassunte dicendo che la nozione lungamente sostenuta che alzare i talloni procura una protezione al 
tendine flessore profondo e quindi riduce lo stress sul navicolare, è falso. Mentre potrebbe valere nel cavallo fermo,
avviene esattamente l'inverso nel cavallo in movimento. Talloni bassi, un breakover corto, uno zoccolo funzionante
normalmente e un atterraggio di   tallone minimizzano  lo  stress  al   tendine  flessore profondo e quindi  alla  regione
navicolare.....

....Così, qual'è l'altra possibilità quando dovete occuparvi di un cavallo navicolitico? Risolvere i problemi veri. Questo si fa rimettendo al lavoro i fettoni ed i cuscinetti digitali (spero che nessuno imparerà a pareggiare da questo articolo. Ho scritto un intero libro, un gran numero di articoli e una piccola parte di un vasto programma di addestramento, quello della  AANHCP,   a  quello  scopo).  La   suola  del   cavallo dev'essere   lasciata   stare  mentre   i   talloni  gradualmente   si abbassano aumentando la pressione del cavallo quando l'animale la può sopportare. È come camminare su una corda da
funambulo. Se andate troppo piano, non fate progressi. Se andate troppo veloci, il cavallo diventerà ipersensibile nella parte posteriore del piede è camminerà comunque sulle punte, e non farete progressi (leggete "L'altezza dei talloni: il fattore decisivo"). La capacità di camminare su questa fune sospesa separa i maestri dai taglialegna, nel pareggio dello zoccolo. Evitate di pareggiare il tallone, tranne che togliere ogni parte già distrutta da un processo patologico. Occorre lasciarlo indurirsi in un denso materiale calloso come la suola. Tenete il breakover basso come dovrebbe essere, in
corrispondenza del triangolare (leggete "Breakover").


I lalli da scuderia sono quasi tutti desenzibbilizzati perché vengono/dovrebbero essere tosati, comunque ci vogliono pochi mihuti e qualche delicatessen per dezenzibbilizzare la smeriglio.

Se la muraglia è troppo longa, assieme alla smeriglio, ci vogliono le tenaglie, punto; in un lallo "normale" basta la smeriglio, 10 minuti di lavoro e fai i 4pedi.

Il lallo va dritto come una spada sulla stercomochet - leggi scarpelle; va bene sul semiduro, per ora non lo porto sul duro.

Quello che ho letto sopra mi sembra intelligente salvo il fatto che un lallo normale atterra di piatto non di tacco, invece, quello che dici tu è strano:

Se il retro del piede è dolorante, abbassare i talloni ottiene esattamente l'effetto opposto di quanto sperato: il cavallo sente fastidio e si protegge appoggiando la punta. Risultato: zero stimolazione del fettone.

Ti era sfuggito il fatto che il lallo va già di punta, quindi: ch'iù scuru ra mezzanotti nun pò fari può (secondo Ramey) solo migliorare.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Ipparco - Settembre 17, 2014, 05:38:06 PM
Citazionei   talloni  gradualmente   si abbassano aumentando la pressione del cavallo quando l'animale la può sopportare. È come camminare su una corda da
funambulo. Se andate troppo piano, non fate progressi. Se andate troppo veloci, il cavallo diventerà ipersensibile nella parte posteriore del piede è camminerà comunque sulle punte, e non farete progressi (leggete "L'altezza dei talloni: il fattore decisivo"). La capacità di camminare su questa fune sospesa separa i maestri dai taglialegna, nel pareggio dello zoccolo. Evitate di pareggiare il tallone, tranne che togliere ogni parte già distrutta da un processo patologico. Occorre lasciarlo indurirsi in un denso materiale calloso come la suola.
Leggilo, rileggilo e rileggilo ancora: QUANDO L'ANIMALE LA PUO' SOPPORTARE.
Se stava appoggiando di punta, voleva dire che non la poteva sopportare. Quindi i talloni andavano lasciati stare. Non ci vuole un genio.
Saluti.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Settembre 17, 2014, 09:02:10 PM
Nelle mie esperienze , non ho mai toccato i TALLONI per il semplice fatto che tutti i cavalli che ho curato li avevano al limite, e per farli crescere ci vuole un mare di tempo visto che personalmente il  cavallo che sello esce  tutti i giorni per 8 km al giorno
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 18, 2014, 07:13:30 AM
Citazione da: Ipparco - Settembre 17, 2014, 05:38:06 PM
Citazionei   talloni  gradualmente   si abbassano aumentando la pressione del cavallo quando l'animale la può sopportare. È come camminare su una corda da
funambulo. Se andate troppo piano, non fate progressi. Se andate troppo veloci, il cavallo diventerà ipersensibile nella parte posteriore del piede è camminerà comunque sulle punte, e non farete progressi (leggete "L'altezza dei talloni: il fattore decisivo"). La capacità di camminare su questa fune sospesa separa i maestri dai taglialegna, nel pareggio dello zoccolo. Evitate di pareggiare il tallone, tranne che togliere ogni parte già distrutta da un processo patologico. Occorre lasciarlo indurirsi in un denso materiale calloso come la suola.
Leggilo, rileggilo e rileggilo ancora: QUANDO L'ANIMALE LA PUO' SOPPORTARE.
Se stava appoggiando di punta, voleva dire che non la poteva sopportare. Quindi i talloni andavano lasciati stare. Non ci vuole un genio.
Saluti.

Evidentemente, l'animala navicolitico ora può sopportare (la prima volta no... troppo recente la sferratura?) perché va dritto come una spada (sul morbido/colle scarpette) e poi quello che mi sconfinfera e questo concetto in neretto:

Rendetevi conto che tutto questo parlare di atterraggio di tallone riguarda il naturale allineamento delle ossa durante la locomozione; NON i talloni esterni come li vediamo. Se i talloni di un cavallo sono artificialmente rialzati e toccano  terra per primi,  P3 potrebbe ANCORA atterrare di  punta e causare  le stesse forze  innaturali.  Tutte queste ricerche  possono essere riassunte dicendo che la nozione lungamente sostenuta che alzare i talloni procura una protezione al  tendine flessore profondo e quindi riduce lo stress sul navicolare, è falso.

La parte in corsivo non è - nel mio caso - vera, il lallo ferrato ad ovo rullante e con solette ai tacchi si è messo immediatamente dritto e ha fatto normalmente il suo lavoro, fino a quando ho deciso - per mie ragioni personali - di metterlo in penzione, prima di togliere i ferri si è fatto circa 8 km sul duro ad andatura sostenuta vispo come una vespa vispa.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Settembre 18, 2014, 01:45:54 PM
Nel 95 IO e mio cugino siamo scesi  a Floridia per prendere un PSI green storn, il padrone del cavallo ci a portato a vedere una prova di preparazione a Avola per il palio , da un suo amico ho visto un cavallo al quale il maniscalco aveva messo degli spessori sui ferrei per tenere i talloni più alti.

Naturalmente non ho aperto bocca , ma a loro questo metodo  sembrava efficace :firuu:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 18, 2014, 02:04:51 PM
Caro Caro, sto parlando di un lallo navicolitico, a detta dei vet. andava ferrato chiuso, rullante e con soletta ai tacchi.

Questa ferratura ha funzionato perfettamente per quasi un anno, forse/certamente sarebbero andate bene anche le scarpelle ma la vedo dura fare piroette e cambi di galoppo in velocità con quegli attrezzi attaccati ai piedi.

Anche le scarpelle sono chiuse e ammortizzanti, forse sono più costrittive per l'elaterio: stringono tutto lo soccolo, i ferri lasciano liberi quarti e talloni.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Settembre 18, 2014, 09:02:30 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 18, 2014, 02:04:51 PM
Caro Caro, sto parlando di un lallo navicolitico, a detta dei vet. andava ferrato chiuso, rullante e con soletta ai tacchi.

Questa ferratura ha funzionato perfettamente per quasi un anno, forse/certamente sarebbero andate bene anche le scarpelle ma la vedo dura fare piroette e cambi di galoppo in velocità con quegli attrezzi attaccati ai piedi.

Anche le scarpelle sono chiuse e ammortizzanti, forse sono più costrittive per l'elaterio: stringono tutto lo soccolo, i ferri lasciano liberi quarti e talloni.

Ho sempre avuto sotto  le mie natiche cavalli considerati finiti, ho scelto una strada, quella del MOLTO passo e pochi sforzi fisici, poi una bella ripassata del lavoro nel rettangolo anche se solo alla maniera BASE niente di complicato e frivolo, l'essenziale.
Ci abbini una gestione del cavallo buona senza fargli mancare niente , e a forza di strigliare e di fare semplici massaggi rilassanti della muscolatura ottieni un ATLETA.

Il fatto è che alla gente interessa il subito e mica da oggi ma da  ieri  :ciao:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Settembre 19, 2014, 12:49:19 AM
Interessante, la sottolineatura del passo. Ovviamente per fare molto passo ci vuole molto tempo.... ma dimmi, hai trovato qualcuno a cui insegnare quello che sai?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 19, 2014, 04:45:17 AM
Citazione da: carodubbio - Settembre 18, 2014, 09:02:30 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 18, 2014, 02:04:51 PM
Caro Caro, sto parlando di un lallo navicolitico, a detta dei vet. andava ferrato chiuso, rullante e con soletta ai tacchi.

Questa ferratura ha funzionato perfettamente per quasi un anno, forse/certamente sarebbero andate bene anche le scarpelle ma la vedo dura fare piroette e cambi di galoppo in velocità con quegli attrezzi attaccati ai piedi.

Anche le scarpelle sono chiuse e ammortizzanti, forse sono più costrittive per l'elaterio: stringono tutto lo soccolo, i ferri lasciano liberi quarti e talloni.

Ho sempre avuto sotto  le mie natiche cavalli considerati finiti, ho scelto una strada, quella del MOLTO passo e pochi sforzi fisici, poi una bella ripassata del lavoro nel rettangolo anche se solo alla maniera BASE niente di complicato e frivolo, l'essenziale.
Ci abbini una gestione del cavallo buona senza fargli mancare niente , e a forza di strigliare e di fare semplici massaggi rilassanti della muscolatura ottieni un ATLETA.

Il fatto è che alla gente interessa il subito e mica da oggi ma da  ieri  :ciao:

E' curioso come due persone lontanissime - geograficamente e per approccio lallino - giungano, in situazioni simili alle stesse conclusioni:  quella del MOLTO passo e pochi sforzi fisici in effetti è quello che sto facendo (in progressione) da tre mesi, i risultati ci sono.

Lasciando i ferri avrei evitato tutta sta tarantella, grazie alla barefutteria sto esplorando nuove situescions... la cosa più difficile?

Trovare - nella barefutteria - tra le tante ***te quello che c'è di buono.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Settembre 19, 2014, 01:38:52 PM
Citazione da: alex - Settembre 19, 2014, 12:49:19 AM
Interessante, la sottolineatura del passo. Ovviamente per fare molto passo ci vuole molto tempo.... ma dimmi, hai trovato qualcuno a cui insegnare quello che sai?

Ho frequentato diversi tipi di persone equestri,

1)!il cosiddetto: uomo di cavalli, che mi ha insegnato a uscire scalzo.


2)mio cugino che è un appassionato del settore , mi ha trasmesso le prime nozioni sui PSI da corsa.

3) mi sono rivolto hai professionisti e sono andato a sellare all'ippodromo di Corridonia.

4) un bravo istruttore di equitazione Massimo Basili , che mi ha insegnato che se oggi hai ottenuto dal cavallo dei buoni risultati, ti fermi e domani nel lavorare il cavallo tutto viene più facile.

Il tempo si trova, basta alzarsi alle ore 05,00 :ciao: 


Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Settembre 19, 2014, 02:51:21 PM
Non da chi hai imparato: a chi hai insegnato!

E tu, Raffaele, hai sottomano qualche ragazzetto a cui insegnare?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: max - Settembre 19, 2014, 03:27:51 PM
Mettiamo sù l'Accademia Cavallo Planet!!! YEAH!!! :icon_pidu:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Settembre 19, 2014, 08:45:15 PM
Citazione da: alex - Settembre 19, 2014, 02:51:21 PM
Non da chi hai imparato: a chi hai insegnato!

E tu, Raffaele, hai sottomano qualche ragazzetto a cui insegnare?

:firuu:  oggi non ho prestato molta attenzione e ho frainteso, alla tua domanda rispondo NO per il semplice fatto che se incontro cavalieri faccio quello che fanno loro,

delle semplici uscite rilassanti a cavallo, alla massa l'agonismo attira poco, e poi va sottolineato che per arrivare a un certo livello tecnico serve SACRIFICIO .

Parola poco di uso comune per la massa :ciao:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 19, 2014, 09:34:08 PM
Cosa c'entra tutto questo col tentativo di riabilitare in maniera barefutta un lallo navi soloiddiolosa.

Eppure, l'esperimenta dovrebbe essere interessante nell'ottica barefutta, come abbiamo visto le idee barefutte sono poche ma confuse, ci si attacca a 2/3 testi amerikani, variamente interpretati, senza avere un becgraund sul quale poggiarlo.

Le ragasse più vispe di voi dovrebbero aver capito perché sto tentando questa via, son partito dalla "guarigione" data dai ferri speciali e da un giolivo concetto di Ramey...
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Settembre 19, 2014, 11:18:23 PM
Caro Raffaele, l'esperimento è di certo interessante, ma .... a quanto so, il caso è rarissimo; è la prima volta che sento di un cavallo sferrato da anni, che sviluppa una navicolite (Ipparco, hai mai sentito di altri casi?). E non è l'unica particolarità di Oddo: ammetterai che il suo addestramento è particolare, che la sua attività è particolare, e pure che il suo proprietario è assai particolare.

Questo insieme di particolarità purtroppo ha una conseguenza: trovare un altro caso simile, in cui replicare l'esperimento,  è pressochè impossibile. Oppure tu pensi che questo caso particolare autorizzi a trarre assiomi di applicabilità generale?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 20, 2014, 02:37:42 AM
Mandiamo a farsi fottere tutte le "particolarità", ormai è fatta e il ploblema c'è: come risorverlo?

In effetti era risolto, ferrato andava dritto come una spada e se avesse dovuto continuare a lavorare mai avrei penzato a togliergli i ferri, punto.

Data la circostanza mi son detto: proviamo, mi son riletto le tue traductioni ma sopratutto ho osservato et ragionato:  la ferratura terapeutica ha funzionato: quando è stato ferrato era zoppo, dopo circa un anno è stato sferrato ed era "guarito": andava latino. :icon_eek:
C'è stata la parentesi di ritorno di zoppìa perché ha abbassato troppo precocemente i talloni, ma non mi sono scoraggiato e ho insistito: se era latino doveva ritornare latino!

Baffon, una diecina di anni fa ebbe lo stesso ploblema, più o meno la stessa ferratura per un paio d'anni dopodiche è stato ferrato normalmente.

Da cosa son dipese le "guarigiona"?

Quì ci attacchiamo a Ramey:

Spesso, i cavalli con una ridotta salute dei fettoni e dei cuscinetti digitali mostrano zoppia e/o atterraggio volontario di  punta su ogni   tipo di  terreno,  e  lo fanno anche se  indossano scarpette o ferri.  Ho visto che aggiungendo solette  in schiuma nella scarpetta sotto il fettone questi cavalli si muovono immediatamente in modo comodo e corretto. Siccome la   scarpetta   di   per   sé   allevia  molto   efficacemente   la   pressione   sui   fettoni   e   l'aggiunta   della   soletta   aumenta
notevolmente la pressione in quest'area, posso solo presumere che il dolore originale sia causato dalla vibrazione, più che dalla pressione. Forse lo smorzamento della vibrazione è un importante ruolo del fettone e dei cuscinetti digitali e la soletta imita artificialmente questo effetto. I cavalli di cui parlo hanno dei progressi drammatici nella guarigione quando fanno molto esercizio con questi accorgimenti.


Prima di proseguire, devo dire che Ramey e i suoi referenti - malgrado i loro tituli -  fanno ragionamenti empirici e sono conditionati dalla mascalcofobia, anco io faccio ragionamenti empirici ma non sono mascalcofobico.

Dunque diamo per buona la guarigione coi ferri speciali e colle scarpelle solettate, del perché avvenga/possa avvenire me ne strasbatto i cabasisi, guardo i risultati.

Anche perché, Ipparco dice di tenerlo coi talloni alti, Ramey dice di portarli a livello della forchetta per riallineare le strutture interne... ricordo che una volta Alessandro disse: da come è conformato lo soccolo si capisce l'ordine o il disordine delle interiora, il maniscalco da fuori deve aggiustare il didentro, quindi ho dato credito a Ramey.

Lasciamo perdere i teorici e vediamo l'atto pratico, ma mi fermo: questo è già un mezzo pippone,,, un pipponcino.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 20, 2014, 01:21:14 PM
Forse è stato sto brano che mi ha veramente convinto a provare, allo stesso tempo ha confermato la mia vecchia idea: i pedicure lallini concordano solo sulla mascalcofobia, per i resto hanno idee confuse, assai confuse, confusissime; beccatevi sto pipponcino, è importante per qello che dirò:

Molto rapidamente, il fettone e i cuscinetti digitali si irrobustiranno ed il cavallo si sentirà a suo agio. Se c'è danno al navicolare, il danno rimarrà presente a lungo dopo che il cavallo avrà superato la zoppia, ma il cavallo probabilmente non se ne accorgerà. Alcuni sostengono che il danno verrà riparato nel corso del tempo, ma nessuno se ne preoccupa più di tanto, una volta che il cavallo si sente meglio, e così non ho ancora sentito di nessuno che l'abbia provato o l'abbia documentato.  Sono molto eccitato dalla scoperta che il Dott. Bowker sta sistematicamente documentando  la progressiva guarigione nel tempo di molti cavalli navicolitici. Non vedo l'ora che siano pubblicati i suoi risultati.

Il Dott. Rooney sostiene ancora che il danno al navicolare, una volta iniziato, è irreversibile. D'altra parte, ho visto con i miei occhi questi cavalli ritornare al lavoro e ad un apparente pieno benessere. Dopo aver dibattuto a lungo questa apparente contraddizione, stavo cominciando a pensare che stavamo andando verso "un accordo sul fatto di essere in disaccordo" . Poi ho capito che stavamo parlando di due cose diverse. Uso me stesso come esempio. Una notte, da ragazzo, ho incontrato la macchina sbagliata e mi sono spezzato quattro vertebre della parte bassa della schiena, che
adesso sono fuse in un unico blocco dall'opera del chirurgo. I miei polsi sono irreversibilmente danneggiati dal fatto di appendermi sulle dita, quando ero rocciatore. Le bici da fuori strada mi hanno rovinato le spalle. La corsa nei letti dei ruscelli asciutti mi ha rovinato le ginocchia. Sarebbe possibile definirmi clinicamente sano? No di certo. I Rx rivelano sempre gli errori del mio passato ed un buon test di flessione mi immobilizzerebbe dal dolore per tre giorni. Tuttavia io mi sento benissimo, e svolgo ogni giorno uno dei lavori più pesanti che un uomo possa sopportare con un gran sorriso
sul volto. A me basta e avanza, e lo stesso vale probabilmente per la maggior parte dei cavalli navicolitici.


Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Settembre 21, 2014, 12:34:03 AM
Piccolissimo particolare: Rooney e Bowker non fanno parte dei barefooters, sono due veterinari (di diverse generazioni).  :horse-wink:

Bowker, in particolare, collabora anche con Gene Ovnicek, che è maniscalco: http://www.hopeforsoundness.com/cms/gene-ovnicek.html
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Settembre 21, 2014, 12:57:30 PM
Non tutto si cura usando tempo e omeopatia,

la scienza ci da una mano e una volta valutato bene il tutto con l'aiuto di un veterinari si interviene con una cura medica, poi il cavallo va usato sapendo bene le sue condizioni.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 23, 2014, 11:10:03 PM
L'omeopatia funziona benissimo: infatti mi arrivò un cucciolo in piena estate, pessime le conditioni: ventre gonfio, quasi si trascinava, gli offrii dell'acqua sicuramente omeopatica  :icon_eek: e del cibo che rifiutò, il giorno dopo mi ripromisi di vedere se era il caso di aiutarlo... era sparito.

Dopo, più o meno, una settimana forse, lo vidi arricamparsi di nuovo vispo e giolivo: Nerone, diventò un bestione, una specie di maremmano nero con bevente e piedi anteriori  bianchi, è stato con noi 7/8 anni, mai vaccinato, mai curato le ferite che spesso si procurava nelle tenzoni amorose, non diventò mai veramente domestico ma era rispettosissimo dei bambini.





Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Settembre 24, 2014, 05:53:32 AM
Non ricordo il titolo del film tema un  cavallo.

Pochissimi dialoghi molto su paesaggi rapporto tra uomo e il cavallo , tra natura e cavallo  e eventi della vita.
La trama semplice; un ragazzino giovane e un puledrino tra i 2 nasce un rapporto viscerale, per colpa della guerra il ragazzino per diventare uomo deve combattere le avversità della guerra, il cavallo per diventare stallone deve combattere contro la natura ( il film è ambientato sul deserto).

Il ragazzino diventa un uomo retto e combattente,
il cavallo un CAPOBRANCO.

La semplice regola della vita: il più forte è quello che la natura seleziona :ciao:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 24, 2014, 11:06:47 AM
Hai perfettamente ragione, ma stiamo parlando di situescion assolutamente innaturale/domestica.

Stavo facendo il mio pipponcino, in buona sostanza ero arrivato a questo:
....Ipparco dice di tenerlo coi talloni alti, Ramey dice di portarli a livello della forchetta per riallineare le strutture interne... ricordo che una volta Alessandro disse: da come è conformato lo soccolo si capisce l'ordine o il disordine delle interiora, il maniscalco da fuori deve aggiustare il didentro, quindi ho dato credito a Ramey.

In realtà Alessandro, oltre a guardare i pedi, guarda anche i movimenti dello lallo; da lì si capisce molto moltissimo.

In altro tempo ho conosciuto molto bene il primo maestro di Alessandro, era un "mago"  :icon_eek:, leggeva il cavallo come un libro aperto, ma  a 13 anni era a bottega dal maniscalco del suo paese, a 17 nell'esercito - dove - negli anni 60 del s.s. era diventato M/llo istruttore alla scuola di mascalcia di Pinerolo.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 25, 2014, 10:02:16 PM
Sono molto confuso, il Caimano è guarito/sembra guarito  :icon_eek: quello che intendevo scrivere è stato superato dai fatti.

Devo riordinare le idee...

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Bubba - Settembre 25, 2014, 10:15:00 PM
In ogni caso.. lunga vita al Caimano!  :occasion14:
Mi fa molto piacere saperlo dritto
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2014, 04:54:53 AM
Grazie Bubba, ho detto sembra guarito, anche ieri sera me lo ha ribadito con una inequivocabile manifestazione di joie de vivre... sembrava un polledro di 2 anni, lo guardavo e ridevo come un cretino.

Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2014, 04:20:25 AM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 19, 2014, 09:34:08 PM
...ci si attacca a 2/3 testi amerikani, variamente interpretati, senza avere un becgraund sul quale poggiarlo.

Le ragasse più vispe di voi dovrebbero aver capito perché sto tentando questa via, son partito dalla "guarigione" data dai ferri speciali e da un giolivo concetto di Ramey...

SCARPETTE E SOLETTE (protezioni): UNA VERA SCORCIATOIA VERSO LA GUARIGIONE, questo è il giolivo concetto di Ramey, ma come avevo constatato anche la ferratura speciale (protezione) aveva "guarito"; facendo 2 + 2 - non avendo le scarpelle - ho inventato la mmochet che è la terza via alla protezione.

Cosa è successo? Il buon movimento coi piedi protetti/senza dolore ha "guarito". Perché avviene/è avvenuto non lo so.

Passiamo al pareggio, ormai ho preso fiducia: i tacchi sono al livello della forchetta e i pedi li sto facendo diventare tondi/rullanti/mustangrollatissimi.

Attenzione, il Caimano tennicamente - ad un oculo veramente esperto - ancora denuncia qualcosina che non va, e, plobabilmente - se dovesse fare una escursione tosta - avrebbe bisogno di scarpette, ma - data la condizione di partenza, non posso che essere ultrasoddisfatto.   

Eppoi - data la sua età, la sua carriera, i suoi incidenti - qualche rigidezza ci può stare, anche la mia schiena, le mie gambe, non sono più quelle di una volta.                                                                                                                     
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Ottobre 02, 2014, 07:10:20 AM
La storia di Oddo con gli zoccoli rullanti.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2014, 02:39:52 PM
E' curioso, ma il Principe - 2500 anni fa - disse più o meno: così vedrete gli zoccoli farsi tondi, si riferiva al risultato dei suoi suggerimenti barefutti.

Sono certo, dato che era sopratutto un comandante militare, che avrebbe adottato e apprezzato la mascalcia, noi - per uno strano contrapasso - dovremmo seguire i suoi dettati barefutti:

!) scegliere un lallo dai pedi boni.
2) tenerlo in montagna fino ai 3 anni.
3) stabulazione sull'asciutto.
4) fondo degli equili in acciottolato.
5) permanenza sulle mine il più possibile.

Supponiamo che si usassero dei calzari in cuoio quando i lalli avevano ploblemi, questo lui non lo dice ma lo deduciamo dagli scritti di altri autori... stanamente nessun autore antico fa alcun cenno al pareggio.
 
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: alex - Ottobre 02, 2014, 06:26:40 PM
Tu immagini quanto sia felice per Oddo e per il suo ritorno di puledraggine. Ma il caso di Oddo mi pone un problema serio. Perchè Oddo ha sofferto di una sindrome navicolare, iniziata mentre era scalzo? Ti sei dato una risposta? Il pareggio? La durezza delle figure di alta scuola? I talloni un po' altini? Il destino cinico e baro?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: max - Ottobre 02, 2014, 06:57:25 PM
Per me le risposte giuste sono la n 2 e la n 4.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 02, 2014, 08:58:02 PM
Ha cominciato a raccorciare le andature da scalzo, forse era un sintomo, ma ho imputato il fatto che si era d'inverno (a Verona), pertanto fu riferrato...

Mi son fatto le stesse tue domande, ho ripensato anche ai talloni altini (ricordavo che me li avevi segnalati), ho pensato all'autopareggio, al paddocco Xenophon, ne parlai anche col veterinario, lui disse che - dato che il lallo non saltava - il lavoro in circolo coi cambi di galoppo repentini era il maggior sospettato, il ché combacia collaidea di Max.

Io penzo che ci siano state varie concause; dato che gli ho spianato i talloni a zero (mai fatto così prima) possono essere stati anche anche i tacchi alti, chissà?






Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2014, 03:58:25 PM
Stamane, ho parlato a lungo con un ragasso: veterinario, figlio del mio "veterinario storico", ha due quoterors, tutti e due scalzi, se li pareggia da solo, ha imparato dalla barefuttatriceomeopatica della quale parlai, ha visto i piedi di Oddo gli son piaciuti molto ma dice che il mastanrollo dovrebbe essere più delicato (la sua maestra è di squola soft "naturale").
Non conosceva la tennica Ramey per la navi dalla quale discende la mia mmochet, comunque mi ha detto che per sua esperienza, una lalla zoppissima col navicolare lesionato è tornata dritta dopo oltre due anni di sferratura di riposo e di pascolo.

Mi è piaciuto molto, lui quando esce, parte scalzo ma se vede che il terreno è troppo impegnativo o il tragitto è molto lungo, mette le scarpelle (da veterinario sa che prevenire est melio che curare), ha ammesso che se dovesse fare reini o qualcosa di molto impegnativo metterebbe subito i ferri, ora si diverte - quando può - coi vitelli.

Gli ho detto che stavo valutando di comprare le scarpelle, pensavo alle isibut... le ha avute e me le ha sconsiliate fermamente, lui ha acquistato - quando è stato in America - due renegade con vari accessori e pezzi di ricambio, ha preso perfino i ramponi che ha perso immediatamente: 140 euri, dice che sono fantastiche, gli ho chiesto di farmele provare ma i suoi quote hanno pedi più piccoli del mio lallo.

Voi che dite?
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: Bubba - Ottobre 04, 2014, 07:41:52 PM
Che cavalli scalzi davanti che fan reining ci sono. :horse-wink:
Dietro no, servono ferri speciali per gli stop.

Le renegade.. che belle! Purtroppi non le ho mai usate o viste usare, quindi non saprei cisa consigliarti.

Io ho le isibut epic. Bene? Male?
Al galoppo a volte ( spesso) ne perdo una.
Ma le ho ordinate sulla fiducia, avendo preso da sola le misure del piede.
Per il resto son buone. Ho fatto ancge tre giorni di sella in montagna. Cavallo perfetto ( ma solo passo e poco trotto).

La cosa orribile delle scarpette e' che sono rare, tocca prenderle senza aver potuto provarle prima.
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: carodubbio - Ottobre 04, 2014, 08:49:55 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 04, 2014, 03:58:25 PM

Voi che dite?

Che ci vai di matto :cheesy3:

la mia idea resta che si deve trovare un equilibrio tra il movimento del cavallo e la quantità della sua alimentazione, il fieno incide poco quello da pesare con parsimonia sono le granaglie :ciao:
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: rhox - Ottobre 05, 2014, 07:11:06 PM
che sulle scarpette tanto fa il piede... magari le renegade vanno benissimo, ma conosco cavalli che vanno meglio con le easyboot..

se vuoi prenderle comunque, c'è un sito francese http://www.sosabots.com/ che ha dei prezzi convenienti se non si vuole ordinare direttamente negli usa (contare che se si fanno spedire c'è la dogana che rende meno economico il tutto)
Titolo: Re:scalzo e ahi,ahi,ahi...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 23, 2014, 01:28:27 PM
Siccome tratto i pedi del Caimano spesso, mi son accorto di come cresce l'unghio:  il mustangrollo "rullante" -  che avevo praticato -  in dieci giorni è quasi scomparso, inoltre, il lallo ha rimesso la livrea invernale (anche se ha fatto un caldo della madonna) cioè ha perso i riflessi dorati e anche le zone baiate son diventate nere, è tornato "morello", ci deve essere una connessione tra la dinamica del pelo e quella dello  soccolo, dell'inclinazione dei raggi solari, della lunghezza delle ore di luce, le fasi lunari o chissà ché...  ci stò pensando..

Gli anteriori li tengo belli spianati coi tacchi a terra, mentre lascio i posteriori con un pò di dente per lasciar loro un pò di presa, come ho detto il lallo sembra guarito, ma per ora non lo porto sul duro se non al passo e lui mi dice che OK, ma non passa a ltrotto, quindi lascio stare.

Però ho fatto una leggierezza, ho lasciato liberi contemporaneamente i due "vecchietti", si son scatenati in furiose galoppate, stop repentini, impennate et piruette et altre amenità da giocondi polledri andando come pazsi: sul duro sul mollo e sul moscio e sul sodo.

All'orario son rientrati nelle loro scatole boni boni:  il Caimano ha ripreso a marcare. :icon_eek:
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