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Pareri su questo articolo di alimentazione

Aperto da Midnight, Settembre 05, 2012, 11:13:02 AM

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Midnight

Durante delle ricerche personali mi sono imbattuto in questo articolo:

http://www.freewebs.com/equinoni/fieno.htm

Dai primi passaggi sono rimasto un attimo così:  :icon_eek:
La prima frase, cito:

CitazioneIn qualsiasi programma di alimentazione di equini la presenza della crusca deve essere la parte principale della dieta del cavallo. La maggior parte degli  alimentaristi e dei veterinari suggeriscono una composizione di crusca del 50% della razione quotidiana.

Io vacillo, diciamo che ha dato uno scossone a quelle che erano le mie piccole conoscenze.
L'articolo è firmato da un certo Dottore, immagino io veterinario...

Ma quello che leggo mi lascia MOLTO MOLTO perplesso... voi che ne pensate?
Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.

bionda

Sotto c'è l'articolo originale in inglese. Il testo italiano contiene grossolani errori di traduzione. P.es. la frase che hai citato parla in realtà del foraggio, non della crusca.
"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

DivinityOfDarkness

#2
Exactement, ma chère

La traduzione corretta sarebbe:

CitazioneIn qualsiasi programma di alimentazione equina, il foraggio grezzo dovrebbe comprendere la maggior parte della dieta di un cavallo.
La maggior parte dei nutrizionisti e veterinari suggeriscono foraggio grezzo misto per oltre il 50% della razione giornaliera. Una regola semplice ed empirica è quella di assicurarsi che il cavallo riceva almeno l'1% del suo peso corporeo in foraggio ogni giorno.

....ma su un cavallo di 400kg, 4 kg di foraggio son comunque pochi, anche se è una buona indicazione riguardo alle quantità minime sindacali necessarie..
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Midnight

ma dopo parla di fieno di leguminose... che a quanto mi risulta dovrebbe essere al contrario ridotto nei cavalli.. o sbaglio?
Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.

bionda

Gli articoli americani sembrano sempre strani (più di tanto non giudico, perchè anch'io non li capisco al 100%), hanno comunque abitudini diverse laggiù.
Ad ogni modo è una cosa che ho notato leggendo in lingue diverse: paese che vai, alimentazione del cavallo che trovi, a riprova del fatto che molte cose che da noi sono date per assodate in realtà sono abbastanza opinabili.

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

#5
In generale, gli studi sul rapporto fra alimentazione e longevità (anche nell'uomo) sembrano indicare che un'alimentazione ricca favorisce uno sviluppo corporeo rapido e "rigoglioso", ma nello stesso tempo diminuisce la resistenza e la longevità. Probabimente per questo esistono indicazioni nutrizionali contrastanti; dipende da qual è l'obiettivo che ci si propone. Per quelle specialità in cui ciò che avviene dopo il decimo anno di vita del cavallo non ha alcuna importanza pratica, non serve andare troppo per il sottile, riguardo il rischio di senescenza precoce e di magagne varie. Se invece si vuole garantire al cavallo una vita sana e lunga, anche se magari la statura raggiunta non è gran che o la maturità fisica che consente la doma e l'attività ritarda un paio d'anni, bisogna starci attenti, e tenere il cavallo "a stecchetto".

E' noto che i barefooters sono particolarmente rigidi al riguardo, perchè circola l'idea che moltissimi eccessi alimentari si ripercuotano inevitabilmente sulla condizione e sulla salute dello zoccolo.

Una notizia "sui tempi andati": Corte, 1500, considera "vecchio" uno stallone dopo i 7 anni, e suggerisce di non utilizzarlo per la riproduzione dopo quell'età. Il che mi fa presumere che il governo dei cavalli, a quei tempi, non era molto adatto a garantire la longevità.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Il teo mw

concordo che la traduzione è errata.
Non dimentichiamoci che le sementi non sono uguali in tutto il mondo.
Un esempio stupido negli stati uniti esistono mediche seezzionate per i cavalli, da noi la medica con un 15% di proteina non è consigliabile per l'alimentazione equina.

DivinityOfDarkness

Citazione da: alex - Settembre 05, 2012, 02:28:31 PM
Se invece si vuole garantire al cavallo una vita sana e lunga, anche se magari la statura raggiunta non è gran che o la maturità fisica che consente la doma e l'attività ritarda un paio d'anni, bisogna starci attenti, e tenere il cavallo "a stecchetto".

Non concordo affatto...
Un barefooter (Jacksoninano a quanto dice) ha preso in allevamento una quarterina puledra e l'ha cresciuta davanti a un ballone di fieno. Niente medica, niente mangimi, niente integratori, Solo un campo in terra e la balla.
A 6 anni è nana, petto stretto, pancione, ma criniera e coda quasi zero (a dispetto dei suoi fratelli e sorelle piene o mezze dello stesso allevamento). L'ha domata tardi, a 7 anni le proporrà il filetto... vediamo se raggiunge i 25?
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Tu Reviens

"
Citazione da: alex - Settembre 05, 2012, 02:28:31 PM
Una notizia "sui tempi andati": Corte, 1500, considera "vecchio" uno stallone dopo i 7 anni, e suggerisce di non utilizzarlo per la riproduzione dopo quell'età. Il che mi fa presumere che il governo dei cavalli, a quei tempi, non era molto adatto a garantire la longevità.
"

Non sarei molto sicura di questo, Alex: anche gli allevatori seri di cani, contemporanei, escludono dalla riproduzione le fattrici dopo i sei anni, nonostante la loro aspettativa di vita sia circa il doppio di quell'età. Forse ai tempi del Conte si cercava di ottenere soggetti forti e sani utilizzando riproduttori molto giovani.




raffaele de martinis

Sono stato invitato ad un appiauar da mia figlia, guardavo i ragazzi e le ragazze (oggi si è ragazzi fino a 35 anni), tutti belli, tutti alti, alcuni palestrati.

L'alimentazione vuol dire molto, la fettina ci ha cambiato i connotati.
Gli amici vegetariani non saranno d'accordo, ma l'uomo si è staccato dalle scimmie quando è diventato anche cacciatore e poi allevatore.

La popolazione itagliana è cambiata quando nella naturale dieta mediterranea ha aggiunto a sufficienza le nobili proteine animali.

Nel 1900 l'altezza media alla leva era di m 1.60 nel 2005 era di m 1.75.
Lo stesso dicasi per le aspettative di vita: 50 anni nei primi del 900, 80 anni oggi.

Certo non raggiungeremo mai l'altezza media degli scandinavi per questioni genetiche, quello è un limite invalicabile, appunto.

Dunque, questi progressi son dovuti al miglior stile di vita, sopratutto alla alimentazione.

Tenere dei lalli che lavorano o dai quali vogliamo risultati a solo erba (fieno) è pura utopia, ricordo che i cavalli e i muli lavoravano e mangiavano l'avena nelle musette, altrimenti sarebbero caduti sulle ginocchia per debolezza (accadeva), oppure bisogna farli ruotare e tenerli nei loro limiti di b.p. come fanno in Sud America.

Il discorso è vecchio: i nostri lalli non lavorano dunque va bene solo fieno...un vecchio detto di quando i lalli lavoravano recita così: - "cavallo solo d'erba cavallo di me**a".







... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

rhox

Citazione da: DivinityOfDarkness - Dicembre 16, 2012, 11:55:47 PM
Citazione da: alex - Settembre 05, 2012, 02:28:31 PM
Se invece si vuole garantire al cavallo una vita sana e lunga, anche se magari la statura raggiunta non è gran che o la maturità fisica che consente la doma e l'attività ritarda un paio d'anni, bisogna starci attenti, e tenere il cavallo "a stecchetto".

Non concordo affatto...
Un barefooter (Jacksoninano a quanto dice) ha preso in allevamento una quarterina puledra e l'ha cresciuta davanti a un ballone di fieno. Niente medica, niente mangimi, niente integratori, Solo un campo in terra e la balla.
A 6 anni è nana, petto stretto, pancione, ma criniera e coda quasi zero (a dispetto dei suoi fratelli e sorelle piene o mezze dello stesso allevamento). L'ha domata tardi, a 7 anni le proporrà il filetto... vediamo se raggiunge i 25?

un conto però è a stecchetto, un conto è mal alimentare.. purtroppo le due cose spesso vengono confuse...
solo fino ok, che qualità, quanto movimento, vermifughi (una cosa che non condivido di alcuni modi di pensare estremi è evitare vaccini e vermifughi. cosa forse fattibile solo in certe condizioni di gestione), ecc..
su coda e criniera può essere un caso, sul fisico mal pronunciato è molto probabile che sia la gestione complessiva a non essere in realtà ottimale.
tra l'altro un campo in terra e una balla non stimolano un piffero al movimento..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

DivinityOfDarkness

..ma lui ha il paddock paradise, con un'altra cavalla assieme...con zona in terra, brecciolino, zona umida attorno all'area di abbeverazione.. a parer suo gli dà il massimo che un cavallo possa desiderare e necessitare: fieno autoctono dei suoi campi (a vederlo è buono.. lui tiene solo il primo e il secondo taglio, il terzo lo scarta perchè 'troppo proteico)), lavoro in tondino da terra coi 7 giochi assodati e lavoro in libertà (è anni che fa corsi su corsi prima di similparelli e ora di parelli)..ma la cavalla dimostra 36 anni.

...è un Jacksoniano rigorosissimo, a detta sua, sempre informatissimo sulle ultime novità, partecipa a convegni, giornate a tema...
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

rhox

presumibilmente allora non vaccinerà, non farà vermifughi..
dopo di che come sempre ci sono molte variazioni sul tema: si può tener bene in un box e male in un paddock paradise..

il discorso di alex se ho ben interpretato è di non eccedere col cibo nel senso di cibi non adatti, troppo processati, troppo carichi.. meglio piuttosto molto più fieno povero e di buona qualità piuttosto che pompare di concentranti, medica, ecc e tenere i cavalli grassi piuttosto che tirati e ben muscolati
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Leggendo Rivista di Cavalleria - il progetto langue, il tempo non baste e in più mi sono venuti dei dubbi sul copyright  - mi era capitato un articolo sull'alimentazione del cavallo militare, in pace e in guerra. L'articolo è interessante perchè avveniva nel corso della discussione in corso riguardo all'uso dell'orzo. Prima, la regola era abbastanza semplice: 6 kg di fieno e 6 kg di avena al giorno. L'autore propone la sostituzione di parte dell'avena con orzo. Questo in tempo di pace; in tempo di guerra, quasi solo avena con pochissimo fieno (evidentemente scomodissimo da trasportare).

6 kg di avena al giorno sembrano una vera enormità; eppure, quella era esattamente la dose di avena che i cavalli che ho montato, nel trekking da Udine a Roma, mangiavano senza il benchè minimo problema.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.