Pastone

[DivinityOfDarkness]

Allora diciamolo: il pastone è bello perchè è un rito 'antico', tipo il pranzo della domenica a casa coi parenti, a base di lasagne al ragù e arrosto con patate. Pesantuccio, la fiera del trigliceride, a volte palloso, perchè uno avrebbe gradito far dell'altro invece che stare a tavola coi parenti...ma il solo pesiero, ad anni di distanza, ci fa venire nostalgia e magone.

L'uso del cavallo, negli anni, è mutato. L'industria alimentare è cambiata, s'è evoluta. Gli studi e la ricerca son progrediti parecchio, le tecniche di coltivazione idem...ma il sapore del vecchio buon pastone tiepido della domenica o del lunedì ha sempre il suo fascino. In scuderia si sente l'aria frizzantina e diversa..c'è agitazione, attesa..òtipo la mattina di Natale.
Forse il pastone avrà perso un po' di significato, dal momento che forse oggi il fieno è più 'ricco' o forse più selezionato e in genere il cavallo non soffre di costipazione o on necessita di eventuali 'pulizie' e 'rinfreschi' del tratto digerente, chissà...però non direi che il pastone è dannoso.

D'altra parte...anche la psiche del binomio vuole la sua parte: se il proprietario ama vedere il cavallo che si eccita tutto in vista del pastone che evidentemente adora e che gli fa esplodere le papille gustative, forse proprio sbagliato sbagliato non è.

Il cavallo in libertà che trova l'albero di susine carico di frutti maturi beh, gioisce e si sbafa tutto senza batter ciglio. Da qui partono le varie filosofie rispetto le quali l'alimentazione del cavallo deve essere sì a base di erba e fieno, ma che deve contemplare diverse aggiunte periodiche stagionali, in modo da non standardizzare e assuefare il sistema digerente. Sennò succede come a mio zio, che mangia sempre e solo minestra e che quando mangia gli gnocchi si sente appesatito e non digerisce bene..

[bambolik]

  Grande Div.

[alex]

Tre osservazioni, una "storica": fino all'altro giorno (si fa per dire) esistevano solo tre terapie, per uomini e cavalli: salasso, fuoco, purga.

Il salasso è scomparso; il fuoco non proprio del tutto, in equitazione (triplo aimè: in alcuni stati è addirittura vietata, la focatura...); della purga resta la traccia nell'uso del pastone ("rinfrescante, disintossicante").

La mia idea attuale è che il sistema digestivo del cavallo, delicatissimo e adatto a un'alimentazione ben precisa, richieda che si stia estremamente attenti ad ogni variazione brusca; le variazioni brusche possono modificare d'improvviso la flora intestinale in maniera drammatica e di qui grandi rischi di coliche con quel che ne segue.

Nei maneggi che hanno, ogni tanto, episodi di coliche sarebbe una ottima idea registrarne la data, e verificare se non ricorrano in un giorno preciso della settimana, magari - guarda caso - uno o due giorni dopo quel giorno della settimana in cui i cavalli cambiano, per abitudine, alimentazione.

Del tutto diverso è il caso del pastone, o di altri alimenti "rammolliti", come cibo abituale in casi particolari (es. i cavalli con dentatura "andata"); ma il pastone in quantità rilevanti, a intervalli fissi, per "depurare", io non lo uso e non lo userò. Lo considero una di quelle vecchie tradizioni a cui è bene rinunciare. E come avrete capito, mi pare che in equitazione ce ne siano parecchie.

[DivinityOfDarkness]

Mi pare sia necessario parlare, a questo punto, di quantità e composizione del pastone, nonchè della modalità di somministrazione dello stesso.

Perchè non so se stiamo parlando del:
- pastone pastone 'quello vero', quello caldo, cotto anche qualche ora, che si dà la sera della domenica in quantità importante (diversi kg) AL POSTO della razione di fieno o fieno + biada (avena..mangime...) e composto da ingredienti ben diversi dal mangime quotidiano, ossia invece di un kg di avena e orzo i granella o laminati, nel pastone mettiamo 1,5kg di crusca, più di mezzo kg di semi di lino cotti e magari anche sali di epsom, lievito e, perchè no, olio di ricino...

oppure della sua versione più 'moderna', ossia composto
- dal mangime che SOLITAMENTE il cavallo mangia a secco, con l'aggiunta di acqua calda o tiepida, crusca, frutta o verdura e, magari, semi di lino cotti o ammollati, servito in quantità limitata al posto del mangime 'secco' e in AGGIUNTA alla razione di fieno per la notte.

I due casi sono estremamente diversi
Uno è un potente purgante dato di punto in bianco,l'altro è una razione di mangime 'arricchita, insaporita e resa terribilmente appetitosa, con azione purgante non dico nulla, ma quasi..

Io parlo della seconda versione   

[alex]

Adesso le cose sono più chiare.

Sì, penso che riguardo il secondo caso le obiezioni svaniscano; è una cosa che non conoscevo e che mi interessa. Io parlavo del caso n. 1, che peraltro non credo sia ancora rarissima: l'idea che una buona purga non possa far male anzi è dura a morire, come è dura a morire l'idea che il fuoco faccia bene.

[DivinityOfDarkness]

Ecco no appunto... vedi che ho fatto bene a specificare? Perchè per me, il pastone pastone pastone NON esiste. Apprezzo solo la 'tradizione' del rito settimanale del pasto reso più appetitoso, con qualche picola aggiunta, proprio come dicevo qualche post fa.

Leggevo alcune ricette che sono robe che mi fan rabbrividire... tipo dose per cavallo medio 450kg circa
- 2 kg di crusca (ma avete idea, volumetricamente, di quanti sono 2 kg di crusca?? una palettata media e pesa 150-200g... sarebbero minimo 10 palettate!
- 3 litri di acqua
- 1 kg di semi di lino cotti
- 1 bicchiere di olio di ricino
- 2 bicchieri di olio di semi
- sale inglese a occhio (1 pugno)

caxxo, è roba da mandare in diarrea anche un mammuth...

[Chiaretta]

Ecco grazie mille a Div e alla sua spiegazione/divisione, forse mi sono espressa male ma anche io mi riferivo al secondo tipo di pastone!
A parte che il mio caca talmente tanto che non mi pare di dargli una purga, poi dipende dalle scelte!