• Welcome to Cavallo Planet - Forum Per gli appassionati di equitazione inglese e americana... e di cavalli..

Il circolo dei "sapienti".

Aperto da raffaele de martinis, Gennaio 10, 2016, 03:11:33 AM

« precedente - successivo »

alex

Citazione da: old duck - Gennaio 13, 2016, 12:27:42 PM
ma non siamo un tantino OT con il circolo dei sapienti del topic?

Lo sviluppo del topico è interessantissimo. Che sia OT o IT ce ne può importare di meno?  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nicola

A mio parere c'entra eccome. Proporre in un forum:
- letture interessanti
- un approccio critico alle questioni
- recupero di radici storiche

Di fatto costruisce, un, seppur piccolo, mercato alternativo. E se questo mercato alternativo diventa numericamente significativo, l'offerta muta e si adegua ai nuovi clienti che ha.

In equitazione non ci sono organi di controllo, per cui è il mercato che fa le regole. Se il mercato cambia in meglio, chi lavora in quel mercato deve per forza aggiornarsi.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Nicola

I forum equestri sono già stati, in tempi anche recenti, veicoli di idee interessanti e che si sono diffuse molto. Non le cito perché non voglio ulteriormente andare fuori tema.

Ma vado oltre. Con buona pace di Pokerface, l'equitazione, numeri alla mano, è praticata per la stragrande maggioranza, con finalità non agonistiche.

La stessa FISE ha, per anni e goffamente, cercato di intestarsi questa quota di mercato. Peccato che, avendo scarsissime capacità di marketing, ha totalmente sbagliato l'offerta, e la domanda si è orientata altrove.

Io sono molto grato a chi, scrivendo in questo luogo, propone un'alternativa. Prima o poi diventerà un "mercato di nicchia"? me lo auguro!!
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

rhox

Citazione da: old duck - Gennaio 13, 2016, 11:56:13 AM
dissento Nicola: i risultati sono misurabilissimi anche al di fuori dell'ambito agonistico: in primis sono i cavalli che ci fanno capire come lavora il professionista. I clienti vengono, osservano, se ben impressionati provano...alla fine il risultato di un istruttore è misurato e valutato (volenti o nolenti) da chi usufruisce della prestazione, questo nel bene e nel male. E se un professionista ottiene buoni risultati (bravi cavalli addestrati e bravi e corretti cavalieri), questa sarà la sua migliore carta di accredito per la sua professionalità.
Ma capita così in ogni mestiere: prima di affrontare un'operazione, mi informo sui bravi medici e poi mi informo su quanti esiti positivi ha avuto il chirurgo nei casi simili al mio, mi faccio operare e se l'operazione è riuscita, magari, suggerisco il cardiologo ad altro cliente.
Certo Luna! qui si era già nelle alte sfere  :firuu:
Intervengo per la prima volta perché ritengo questo topic assurdo..
Detto ciò visto che sta sviluppando una discussione interessante ben venga!!
Purtroppo in equitazione è difficile giudicare l'operato di un "professionista" perché ci sono tante variabili: puoi essere un cane a insegnare, ma se per le b80 mi dai shutterfly probabilmente parrò bravissimo. Se sono uno che mena ma mi capita tra le mani gunner sembrerò un ottimo trainer di reining. Se porto fuori gente su avelignesi telecomandati sembrerà che posso mettere in sella chiunque..
Se ferro male ma pochi dei miei cavalli vanno storti sarò un genio, se curo qualsiasi cosa con infiltrazioni a gogò rimetto dritto un sacco di cavalli...
Chi ha esperienza sufficiente per giudicare veramente bene un professionista? Uno con abbastanza cultura da capire le basi, discutere e valutare pro e contro poi. Non un principiante che finisce in un maneggio e si trova in balia..
Ma tra mille associazioni, idee e filoni giudicare veramente per me è difficilissimo...
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

old duck

Citazione da: Nicola - Gennaio 13, 2016, 12:35:20 PM
A mio parere c'entra eccome. Proporre in un forum:
- letture interessanti
- un approccio critico alle questioni
- recupero di radici storiche

Di fatto costruisce, un, seppur piccolo, mercato alternativo. E se questo mercato alternativo diventa numericamente significativo, l'offerta muta e si adegua ai nuovi clienti che ha.

In equitazione non ci sono organi di controllo, per cui è il mercato che fa le regole. Se il mercato cambia in meglio, chi lavora in quel mercato deve per forza aggiornarsi.

L'intento di questo topic era ben altro e da qui si è sviluppata la discussione.
Ben venga un forum che propone letture interessanti. Da fastidio però che un'ottima iniziativa come quella della ri-traduzione delle questioni equestri abbia preso il via con una presa per i fondelli del traduttore primario, continuata per pagine e pagine. Secondo me si è operato in modo vergognoso e si è lasciato che questa vergogna proseguisse nel tempo. A me per principio quella traduzione, anche se fosse la più bella del mondo, non viene voglia di leggerla.
Ben vengano i suggerimenti per letture che approfondiscano la cultura equestre ma, se mi si viene a dire che il libro della Ravello rappresenta la più grande novità in campo equestre dopo Caprilli e poi chi ha fatto questa affermazione si autoproclama anche "sapiente" tra virgolette, qualche dubbio me lo pongo.  Così come mi pongo molti dubbi sul fatto che una persona si permetta sistematicamente di offendere il genere femminile con teorie strampalate prive di qualsiasi fondamento e continua indisturbato in ogni dove a ribadire queste scemenze (ormai sono tra le poche persone qui che ha ancora voglia di contrastare questo oscurantismo).
Mio caro Nicola (non sai quanto ho apprezzato le tue parole quando hai affermato di essere "lallista"), credi veramente che qui non si abbia la cultura necessaria per riconoscere la lana e la seta? 
Quindi SI all'approccio critico alle questioni a patto di non essere sbeffeggiate, derise e definite come frustrate sessuali, tanto più dopo essere venute a conoscenza del CV equestre di queste persone.
Ma dove saremmo diversi da altri forum, quando ho letto cose da far rizzare i capelli su una semplicissima richiesta di aiuto per una partenza al galoppo? Alex, scusa...ma ti sembrano risposte sensate quelle che hai dato?
Non prendiamoci troppo sul serio e non abbiamo troppe pretese. Siamo una comunità bella, VIVA e con tante intelligenze.
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Nicola

Sì, sono convinto che le basi dell'equitazione siano molto poco diffuse. E lo dico innanzi tutto parlando di me.

Io mi sono appassionato all'equitazione senza che ci fosse alcuna conoscenza del tema nel mio ambito familiare. Ho passato gli anni della mia giovinezza a dare per scontata l'esattezza di cose che mi venivano insegnate, e che si sono dimostrate baggianate cosmiche.

Ho fatto davvero parecchie differenti esperienze equestri (con buona pace chi allude a me senza citare), ma sono forse dieci anni che metto seriamente in dubbio ciò che davo per scontato.

A titolo di esempio, fino a 10 anni fa credevo che Roberts fosse ben più innovativo di quanto non sia in realtà. Alla luce di quello che so ora apprezzo immensamente di più il buono che c'è nei suoi metodi, perché ho modo, anche, di riconoscerne più chiaramente i limiti.

Quindi, senza dubbio, se come è costume dei forum devo generalizzare a partire dalla mia esperienza, ritengo che il livello di cultura equestre mediamente sia purtroppo davvero scarso.

Quanto poi alle iperboli io non mi pronuncio. Sono per mia natura iperbolico nelle similitudini ed abuso del sarcasmo. Solo che, scrivendo di rado, sono poco visibile.

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Citazione da: old duck - Gennaio 13, 2016, 02:28:33 PM
Ma dove saremmo diversi da altri forum, quando ho letto cose da far rizzare i capelli su una semplicissima richiesta di aiuto per una partenza al galoppo? Alex, scusa...ma ti sembrano risposte sensate quelle che hai dato?
Si. Oneste e sensate.

Onesto ammettere che io non so come parto al galoppo, e tantomeno saprei spiegarlo; sensato (sensatissimo!) sottolineare che dipende da come è stato addestrato il cavallo, e che è cosa diversissima chiedere il galoppo a un cavallo addestrato, e insegnare la partenza al galoppo a un cavallo non addestrato. Nessuno l'aveva detto.
Cos'è che ti pare insensato?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

old duck

Se vuoi rispondere comunque e in ogni caso, allora va bene tutto. Ma scusa, se un poveretto chiede aiuto su come partire al galoppo da fermo, che risposta del cavolo è??
Astieniti o cerca di aiutarlo concretamente. Sto ragazzo fa SO, non vagola nella prateria. Ma che vuoi che ne sappia il ragazzino di com'è addestrato il cavallo...mica monta un cavallo sdomo e ci salta le 120! Essuuuuu
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Nicola

Citazione da: PokerFace - Gennaio 13, 2016, 10:13:40 AM
nicola, la cosa assurda è che ORA la cultura (in tutti i campi) è praticamente gratuita e accessibile a tutti.
quindi ora chiunque desideri accedervi, può farlo istantaneamente, senza differenze di ceto, nascita, dinero.
questo fatto che ci sia la possibilità di accedere o meno alla cultura e qualcuno decida di non accedervi è sconvolgente per me.

Mi ero perso questo intervento, che appezzo ma sul quale vorrei fare una puntualizazione.

In realtà il libero accesso è alle informazioni, la cultura si nutre di informazioni ma non ne è costituita. La cultura ha in sé la radice del "coltivare" ovvero di fare propria la materia prima (l'informazione) e utilizzarla, valorizzarla, interpretarla, affinché possa portare frutti. L'uomo colto è colui che utilizza le informazioni per rendere più nitida la lente con cui guarda il mondo. La cultura è quella lente.

A chi mi dice che utilizzo metafore astruse dico che questo è il meglio che riesco a fare al momento.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

PokerFace

hai ragione Nicola. condivido.

quanto al povero cristo che ha fatto la domanda sulla partenza da fermo...

quanti di noi fanno transizione alt/galoppo? e transizione galoppo/alt? (tolta la monta americana, visto che il poraccio sta parlando di monta inglese)

old duck

io ne faccio tante anche...non si fanno nel SO?? Boh, pensavo fosse semplice lavoro in piano...Da noi si vive di transizioni, spalle in dentro, figure ecc ecc.
Non mi sarei mai permessa di scrivere un post, non sapendo cosa scrivo. E mi diverto pure!
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Alexis85

prima che cavaliere1961 stavo proprio per fare unadomanda inerente cioe sulla transiziona passo galoppo e viceversa. poi ha scritto lui e mi sono un attimo distratta...
anche perche' penso sia un troll, e a me queste cose danno fastidio.

cmq a me la transiziine alt galoppo non viene male, la mia e' un po un diesel percio' devo aver fatto un bel riscaldamento prima, e' il contrario che per ora faccio fatica. a volte fa qualche tempo di trotto, a volte (piu raramente) si ferma.

PokerFace

transizione galoppo/alt? senza un passo di trotto?
si vede che sei avanti col lavoro.
vuol dire che sei in grado di rallentare il galoppo fino ad arrivare a farlo quasi da ferma. altrimenti abbiamo una specie di sliding stop ahahahahahah.
uno che non riesce a partire al galoppo sul dritto secondo te è in grado di farlo?

Nicola

Nel reining la partenza al galoppo avviene dal passo, di solito.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

old duck

vabbè, se ti va vieni a vedere...sarà che i nostri cavalli sono ben addestrati benchè murgesi e che, magari, la vecchia carampana che sono in 14 anni ha imparato qualcosa? Magari abbiamo imparato a allungare ed accorciare le andature? Boh...non mi pare sia una cosa così astrusa! in ogni caso mi interessa sapere che idee abbiamo del lavoro in piano, almeno parliamo di cose concrete. Apro un topic
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira