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Istruttori e umità

Aperto da Melis, Ottobre 22, 2016, 09:58:10 PM

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Nefferit

ah.. SI' miki tu sei il prototipo dell'istruttore che mi piace tanto tanto.

Sopratutto nell'ultima considerazione di "indirizzare l'allievo.. di farcelo arrivare!"

complimenti!
comunque c'è chi lavora così bene, io ne ho trovati due, miki è un'altra.. e siamo a tre... vedete che: "SI PUO' FAREEEE" (cit.)

di certo però noi allievi abbiamo l'obbligo di "stimolare i nostri nsegnanti" dando massima fiducia a chi se la merita (direi anche guadagna) selezionandoli con cura, premiando la passione professionale e coerente.

rhox

Anche la mia è così. La persona più umile che conosca sia come professionista (non è istruttrice titolata) che come persona.
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Idunas-Sanni

Secondo me bisogna selezionare i clienti, ogni azienda funzionante lo fa perché ha un proprio profilo che fa da preselezione, e un maneggio è un'azienda. Prendere tutti i clienti possibili e servirli male dà una brutta immagine al maneggio e non contribuirà a farlo campare a lungo e/ o bene.
Insomma nessun caseificio si inventerebbe a fare anche il salame perché un paio di clienti lo hanno chiesto. Perché allora io insegnante devo mettermi in ballo con un cliente che vuole fare delle cose che io non sono in grado di insegnargli?
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

AnnaQ

Citazione da: Miky Estancia - Ottobre 27, 2016, 10:34:45 PM

Grazie per i complimenti  :pollicesu:

A volte capitano gli allievi "di coccio"  o quelli che hanno, come dire...altro nella testa (dai "pensieri impuri" nei confronti del tuo compagno/a, a problemi familiari, relazionali, ecc. che li portano a tenere comportamenti inappropriati ).....ebbene,  non c'è cifra che tenga, chez nous, vengono accompagnati oltre il cancello.

D'accordo miky, anch'io penso che ci sia una soglia di sopportazione oltre la quale nessun istruttore dovrebbe tollerare certe cose. Però visto che citi il tuo caso, a me pare che voi, oltre alle attività di maneggio convenzionali (quindi pensione+lezioni) facciate anche molto altro. Fino a che punto potreste fare questo discorso se viveste di sola scuola?

Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 28, 2016, 12:37:05 PM
Secondo me bisogna selezionare i clienti, ogni azienda funzionante lo fa perché ha un proprio profilo che fa da preselezione, e un maneggio è un'azienda. Prendere tutti i clienti possibili e servirli male dà una brutta immagine al maneggio e non contribuirà a farlo campare a lungo e/ o bene.
Insomma nessun caseificio si inventerebbe a fare anche il salame perché un paio di clienti lo hanno chiesto. Perché allora io insegnante devo mettermi in ballo con un cliente che vuole fare delle cose che io non sono in grado di insegnargli?

Su questo non c'è dubbio, e come dici anche tu è la base di qualunque attività commerciale seria, non c'entra col talento ad insegnare.

Volevo solo dire che spesso noi in primis non siamo perfetti come allievi, e a me non pare neanche giusto che se io allievo sono fisicamente o psicologicamente negato, l'istruttore mi debba subito sbarrare la strada. Allo stesso modo io allievo perdonerò questo o quel difetto di un istruttore se comunque mi permette di andare avanti e migliorare. E' chiaro che nessuno debba tollerare insulti o offese, ci mancherebbe  :icon_rolleyes: però io preferisco sempre guardare al COSA mi insegna, e poi al COME
And but for the sky there are no fences facing

Idunas-Sanni

No assolutamente non è che bisogna chiudere le porte in faccia a chi è negato, ma a chi non ha volgia di imparare. Se uno è negato bisogna aiutarlo comunque di migliorare e qua si vede la vera bravura del istruttore. Perché portare avanti un allievo che particolarmente portato per l'equitazione viene facile a tanti. Capire pero dove sono i problemi fisici o mentali (normalmente paure)  del allievo e riuscire a migliorali quello sì che fa vedere chi è bravo e chi meno.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Nefferit

AnnaQ il tuo modo di pensare tollerante e comprensivo, può servire per motivare un giovane istruttore che non sia al 100% ma che si stia sforzando di crescere... lo trovo però pericoloso come discorso generale.
A mio parere è questo "accontentarsi" che ha prodottoun certo livello di insegnamento... e purtropo non solo nell'equitazione.

milla


Miky Estancia

Citazione da: AnnaQ - Ottobre 28, 2016, 01:38:59 PM


D'accordo miky, anch'io penso che ci sia una soglia di sopportazione oltre la quale nessun istruttore dovrebbe tollerare certe cose. Però visto che citi il tuo caso, a me pare che voi, oltre alle attività di maneggio convenzionali (quindi pensione+lezioni) facciate anche molto altro. Fino a che punto potreste fare questo discorso se viveste di sola scuola?



Chiarisco: chez nous c'è molto poco di convenzionale, per scelta.
Infatti noi NON facciamo pensione cavalli (non abbiamo cavalli di terzi in pensione a casa nostra: solo i cavalli in doma e addestramento, uno, massimo due per volta, che rimangono circa una ventina di giorni e poi tornano a casa loro, oppure i cavalli di chi viene a farsi la settimana di equivacanza nella bella stagione; e, nei due mesi piu caldi e nei due piu freddi, cerchiamo di evitare di prendere cavalli in doma e addestramento) e facciamo pochissime lezioni, preferibilmente  di lavoro agricolo, libertà, volteggio, montacomtois  :blob9:
Facciamo doma, addestramento e stages. Abbiamo soci che seguiamo al loro domicilio e ci spostiamo nei centri che ci chiamano per uno stage.

Per scelta, scegliamo cosa fare e con chi.
Si vive una volta sola e la qualità della vita è importante.
Per alcuni qualità  di vita fa rima con soldi, per noi fa rima con serenità  e soddisfazione.
Questo è il bello di aver messo su una attività atipica, che offre molte possibilità,non ti annoia mai ed è  un continuo stimolo  :horse-wink:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 28, 2016, 03:35:45 PM
No assolutamente non è che bisogna chiudere le porte in faccia a chi è negato, ma a chi non ha volgia di imparare. Se uno è negato bisogna aiutarlo comunque di migliorare e qua si vede la vera bravura del istruttore. Perché portare avanti un allievo che particolarmente portato per l'equitazione viene facile a tanti. Capire pero dove sono i problemi fisici o mentali (normalmente paure)  del allievo e riuscire a migliorali quello sì che fa vedere chi è bravo e chi meno.

Concordo, chi non ha voglia di imparare, vada a far altro e non stracci i marron a chi ci mette anima e core x passare il proprio sapere.

Per quelli negati.....ecco, se un mio allievo ama alla pazzafollia i cavalli ma è  proprio negato in sella...posso provare a farlo migliorare con tutte le armi che ho a disposizione,  ma alla fine, se uno è negato, resta tale, per quanto migliori, sarà  sempre li a farsi le pippe mentali che non riuscirà mai ad arrivare ad un livello decente...e aggiungiamoci, il cavallo sotto al suo deretano  non è che si divertirà così  tanto...quindi, due "infelici".
A che pro? Perché  incaponirsi a voler fare una cosa per la quale non si è portati, danneggiando se stessi e la povera bestia?
Per me non ha senso, soprattutto se la povera bestia sotto il deretano del negato, è  il mio cavallo, che tanto gentilmente si presta a far da nave scuola.
Quindi, dopo aver provato vari modi per migliorare la situazione, propongo attività  altrenative, col cavallo si possono fare tante cose, non solo metterci il sedere sopra.
Persone orribili in sella, hanno avuto ottimi risultati alla guida di una carrozza, nel lavoro in libertà, nel volteggio,  trovando divertimento e soddisfazione.

La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Nefferit - Ottobre 28, 2016, 09:12:33 AM

di certo però noi allievi abbiamo l'obbligo di "stimolare i nostri nsegnanti" dando massima fiducia a chi se la merita (direi anche guadagna) selezionandoli con cura, premiando la passione professionale e coerente.

Anni fa, ho avuto un momento buio, anzi no, nero nero nero.
Ho incoccato un allievo che mi ha fatto passare la voglia di trasmettere quel poco che so.
Forse ero più  giovane e meno attenta e non mi sono accorta di come era in realtà questa persona. Scartata da diversi istruttori e finita nel nostro cortile portata da conoscenze comuni. Alla fine mi sono svegliata e mi sono accorta che non gliene fregava niente dei cavalli e tantomeno di imparare. Era in continuazione un passo avanti e 10 indietro, con scene isteriche e sceneggiate napoletane.
Non sono una assistente sociale ne una psicologa.
Sbattuta fuori e chiuso i ponti: certe persone portano solo negatività.

Adesso invece sono in un periodo di grazia  :angel5: ho due allivi/collaboratori in particolare, che sono una delizia...educati, appassionatissimi, curiosi, volenterosi.....con ragazzi così,  non è  lavoro, ma piacere! :occasion14:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.