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Equilibrio

Aperto da alex, Novembre 07, 2016, 08:33:28 AM

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sissy

Su cosa basi queste tue affermazioni?



Nicola

#46
Le equazioni che governano il centro di massa di un sistema.

Tu certamente ne avrai tenuto conto, ma per gli altri ricordo che:

il centro di massa o baricentro di un sistema è il punto geometrico corrispondente al valor medio della distribuzione della massa del sistema nello spazio. Nel caso particolare di un corpo rigido, il baricentro ha una posizione fissa rispetto al sistema. Il baricentro, tuttavia, è definito per un qualunque sistema di corpi massivi, indipendentemente dalle forze (interne o esterne) che agiscono sui corpi; in generale, il baricentro può non coincidere con la posizione di alcuno dei punti materiali che costituiscono il sistema fisico.


Posta la realtà fisica, la teoria della coincidenza dei baricentri è, anche teoricamente, del tutto fantasiosa.

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Nicola

Ciò nondimeno l'equitazione è fatta anche e soprattutto di percezione e suggestioni, ed è ragionevole che un buon cavaliere cerchi di mettere in prosa una sua percezione, cercando similitudini e metafore.

Il problema emerge quando si opera un processo di citazione acritica e decontestualizzata, trasformando una similitudine in un'affermazione, con conseguente totale o parziale travisamento del significato de testo citato.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

sissy

Ricordo che la "coincidenza del baricentro del cavallo e del cavaliere  "é un concetto su cui si basa tutta l'equitazione e non è mio.


Sulla citazione che hai riportato nulla da eccepire,ma dice tutto e nulla in questo contesto.

Tradotto in soldoni, il baricentro del cavallo è  situato nei pressi del garrese,quello dell'uomo nei pressi dell'addome,approssimiamo all'ombelico.

Si dovrà  ottenere con l'assetto una immaginaria linea che colleghi questi due punti,come ci fosse una congiunzione fisica tra cavallo e cavaliere.

Dato che con il momento del cavallo varia la posizione del suo baricentro rispetto allo spazio,il cavaliere dovrà  adeguarsi con l'assetto giusto a riallineare i due baricentri.

Quando non succede il binomio si trova in una condizione di squilibrio.

Ogni testo di equitazione riporta queste cose.

sissy

Ps:Nicola la definizione di baricentro che hai riportato tu,si applica ad un "corpo rigido", cosa che il cavallo Non è!tutt'altro.

Nicola

Speravo di non dover spiegare che il corpo rigido è la prima approssimazione per ogni fenomeno fisico in meccanica.

Santo cielo, di fronte a tanta ottusa ignoranza getto la spugna.
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

sissy

Speravo anche io di non dover arrivare a queste spiegazioni (io non getto la spugna...spiego e contestualizzo e sono tutt'altro che ottusa,grazie del complimento,comunque!!)

Faccio un breve excursus sulla definizione di "corpo rigido"in statica="un oggetto esteso nello spazio,la cui forma e grandezza non variano sotto l'azione delle forze applicate,es.un osso,un'automobile,una palla,ma non un cavallo.

Infatti il cavallo non si muove con "moto rettilineo" proprio dei corpi rigidi,ma varia continuamente l'equilibrio


Rimanendo nell'ambito dell'equilibrio del cavallo e del suobaricentro posto una foto tratta da un libro di Fisica Medica che ho studiato ,ahimè trenacinque anni fa o giù di lì...dove viene mostrato il variare relativo del baricentro del cavallo (centro di gravità) al variare dei movimenti degli arti, tale centro di gravità si trova sempre nella " zona garrese" e questo,invece è il centro di gravità dell'uomo


Ecco,questi due punti,al variare dei movimenti,devono essere sempre idealmente uniti,per rendere "solido "l'insieme.

Se così non fosse si creerebbe uno squilibrio,con tutte le varie conseguenze



sissy

ritornando al libro di Licart "Equitazione Ragionata" di cui ho postato le foto,in definitiva rappresentavano quello che ho spiegato sopra,che

il cavallo ha un "equilibrio instabile" dovuto alle continue variazioni della locomozione ,che si manifesta ina continua perdita e ripresa dell'equilibrio, quando hanno il sopravvento le perdite si dice che il cavallo è "sulle spalle",quando hanno la meglio le riprese il cavallo si dice che è sulle anche".

Quando il cavallo è addestrato e quindi "sa portare peso" e recupera il suo equilibrio nonostante il peso del cavaliere sopra è in "equilibrio".

Se il cavaliere usa un assetto che metta insieme i due baricentri si ha l'"equilibrio del binomio".

I disegni,infatti mostrano una linea perpendicolare che unisce questi due punti.

AnnaQ

A me hanno sempre detto che il baricentro del cavallo è vicino al sottopancia, ...

Citazione da: sissy - Novembre 08, 2016, 03:05:24 PM
il cavallo ha un "equilibrio instabile" dovuto alle continue variazioni della locomozione ,che si manifesta ina continua perdita e ripresa dell'equilibrio, quando hanno il sopravvento le perdite si dice che il cavallo è "sulle spalle",quando hanno la meglio le riprese il cavallo si dice che è sulle anche".

Cioè in pratica il cavallo alterna in momenti in cui sta per cadere per terra (perde l'equilibrio) e poi si alza in piedi (è sulle anche)?

Il cavallo nasce e muore sulle spalle. Il lavoro che si fa in sella dovrebbe far spostare l'equilibrio verso le anche ma finchè è in movimento rimane sempre più verso le spalle, il cavallo è sulle anche davanti a un verticale di 2 m o quando impenna!
And but for the sky there are no fences facing

elleon

Scusate se intervengo. Ho passato un mese sopra questi testi per gli esami della fise. Credo che chiunque pratichi equitazione da un pò li conosca bene e li sappia ripetere a memoria. La teoria conta sempre ma quello che vale sono le sensazioni a cavallo. Studiare è bene ma mettere in pratica è altro. L' esperienza concreta sul campo, che sia agonistica o campestre vale sempre molto di più.
Io leggo i vostri interventi e noto che dite tutti la stessa cosa. C'è chi ripete per filo e per segno la teoria e chi fa uso della sua esperienza pratica. Tutto serve. Però nel mio piccolo ritengo che l' esperienza insegni molto di più, per lo meno ti apre la mente, ti pone domande che escono dagli schemi, ti fa sperimentare ed ecco che al testo scritto non pensi più. Fai riferimento alle tue personali esperienze e vai oltre..
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

elleon

L' equilibrio per me? Io non mi fisso sul baricentro. Io vado a sensazioni. Quando sento che le gambe del cavallo sono le mie, mi sento in equilibrio e sento in equilibrio il cavallo. Come se le gambe del cavallo fossero attaccate alle mie anche. E le mie spalle alle sue spalle. Ma io non sono dressagista. Sono una banale amazzone da campagna prevalentemente.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

Nicola

Ho ufficialmente deciso che sono masochista.

Equilibrio. - La facilità più o meno grande con cui il cavaliere modifica la ripartizione del peso sui quattro arti per dare le differenti posizioni, indica il grado di equilibrio del cavallo, vale a dire che più è facile lo spostamento del peso in tutti i sensi, più l'equilibrio è perfetto. In virtù di questo principio si dice che il cavallo è "in equilibrio" quando delle semplici indicazioni sono sufficienti al cavaliere per modificare a proprio piacimento la distribuzione del peso del cavallo sulle sue colonne di sostegno.

Chi lo ha scritto?

Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

milla

Sì Nicola sei masochista. :chewyhorse:

Quello che io personalmente trovo irritante è il costante riferimento al regolamento del dress, ai manuali Fise ecc. come se esistesse solo quello e quello fosse il vangelo (senza contare, come diceva Nicola, la decontestualizzazione, le citazioni parziali solo laddove avvalorano la tesi che interessa ecc.)
Il completo rifiuto di qualsivoglia critica, consiglio o osservazione.
Il costante riferimento a risultati agonistici, vittorie percentuali ecc. manco facesse chissà che gare, un po' di understatement sarebbe molto più apprezzato credo.
Il fervore didattico/didascalico mirante a diffondere presso noi poveri ignoranti il Verbo di cui la suddetta è l'unica depositaria.
Dato quanto sopra è ovvia l'impossibilità di qualunque discussione quindi non resta che prenderla sul ridere.

Però anche a me dispiacerebbe molto che si ripetesse ciò che si è verificato in altra sede in cui gli utenti, ormai sfiancati, hanno abbandonato il forum al monologo autoreferenziale.


segreto

Direi che con gli ultimi tre interventi (Elleon, Nicola e Milla) si sia detto tutto quanto di ragionevole si potesse dire sull'argomento.
Altro non resta da fare che montare, montare, montare.
E percepire, percepire, percepire: avete notato che leggere, in sella, non si riesce? Vorrà pur dire qualcosa!

Segreto

sissy

Anna,il baricentro del cavallo si dice che è  a livello del garrese (e questo è indiscutibile,non è un assioma,ma dimostrabile).

Il garrese é  la zona superficiale in cui si trova il baricentro,ovviamente si estende in perpendicolare.

Dire che il cavallo ha un equilibrio instabile,significa dire che ,essendo un corpo in movimento con movimenti sia sia sul piano verticale che orizzontale,cambia il suo equilibrio co tinuamente,questo.non significa che cade,ma cadrebbe se non si correggesse con gesti più o meno bruschi usando i bilancieri...La distribuzione del peso sui posteriori lo aiuta a sostenere il peso del cavaliere che ,altrimenti lo sbilancerebbe sulle spalle...leggi Licart,se vuoi,lo spiega molto bene