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La difficoltà del linguaggio equestre .... Delle efficaci inesattezze

Aperto da Nicola, Giugno 12, 2012, 10:02:54 AM

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Nicola

Tutto ciò è il difficile, ma è la caratteristica del vero maestro, il quale - a volte - deve sapersi esprimere per immagini, le quali non sempre saranno ineccepibili agli occhi dei "puristi" ma - innegabilmente - saranno  più efficaci del più corretto di discorsi, in quanto è il sistema più adatto a spiegare e a far comprendere all'allievo i "misteri" della "sensibilità equestre", del "senso del cavallo".

Ogni attività umana ha un proprio linguaggio specifico e solo raramente si deve far ricorso ai termini scientifici; a volte, il linguaggio equestre si trova perfino in disaccordo con questi; ad esempio, in equitazione per "forza" si intende esclusivamente l'azione muscolare e non ci si riferisce mai al peso che - in matematica - rappresenta anch'esso una forza.


Questo qui sopra è il Generale, nella traduzione di un "lettore irritato".

Rileggendolo mi è venuto in mente un caso tipico di "efficace inesattezza".

In molti testi si trova l'affermazione che il cavallo flesso deve "piegarsi intorno alla gamba". Karl ci dice, giustamente, che la conformazione del cavallo impedisce questo fenomeno....

Purtuttavia io, da sella, ho la chiara percezione che questo fenomeno avvenga, e questa sensazione la saprei trasmettere solo dicendo esattamente "il cavallo si piega intorno alla mia gamba".

Questo esempio per dire che, al di là delle rispettive capacità, l'equitazione è fatta di una serie di "sensazioni" che sono difficili da comunicare, e che, spesso, un'immagine evocativa, da sella, aiuta più dell'intera biblioteca di Alessandria...     
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Da un altro punto di vista, una conferma che l'equitazione non è, e forse non sarà mai, scienza, ma "arte". Conseguenza: le controversie e i conflitti fa diversi punti di vista, fra diverse opinioni, non essendo passibili di chiara definizione dei problemi e quindi di verifica obiettiva, rimarranno insoluti.

Però qualche piccolo passo in avanti si potrebbe fare.... ad esempio, la tensione sulle redini è una forza perfettamente misurabile e quindi dovrebbe essere misurata.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Nicola

Salvo che non si cambi prospettiva.....e si torni ad esprimersi, quando serve, per immagini.

Ho la personale fortuna di aver praticato le arti marziali (quelle tradizionali) per molti anni, ed anche in quel campo, in cui l'interlocuzione era tra uomini, il ricorso ad un mondo diciamo "evocativo" è amplissimo....Si va a ricercare una sensazione, e si cerca di trasmetterla....finchè non si trova una "chiave" comune....

La biblioteca equestre vive di questa profonda dicotomia tra il meccanicismo ed il mondo immaginifico delle sensazioni....

L'ipotesi ardita è questa....Discutendo di equitazione, provare a porsi l'obiettivo di comunicare le proprie sensazioni, rispetto ai movimenti mutui del binomio...
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

alex

Apparentemente c'entra poco, ma forse qualcosa c'entra: se si usasse più diffusamente il cavallo meccanico, nel corso dell'addestramento del cavaliere, forse alcuni problemi di misura e di "obiettivizzazione" potrebbero essere risolti più facilmente. Certo, ci vorrebbe un cavallo meccanico di nuova generazione, fornito di parecchi sensori e di continui feed-back; i cavalli ringrazierebbero sicuramente nel vedersi risparmiati i comunissimi errori del principiante.... e forse non solo del principiante.

Il cavallo meccanico, di vari tipi, viene effettivamente utilizzato in alcuni centri ippici, ma dubito che esistano strumenti "evoluti" con misurazione elettronica delle azioni e spostamenti di peso del cavaliere. E sì che attualmente l'elettronica potrebbe consentire qualsiasi cosa, e forse a costi ragionevoli.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Un link per il cavallo meccanico: http://www.equitationtechnofitness.com/

Mi pare tuttavia che siamo lontani dalla simulazione reale: manca, temo, sia la flessione dell'incollatura che l'inclinazione laterale del dorso in funzione del movimento delle anche (spero di essermi espresso correttamente.... :dontknow: altrimenti mi appello alla efficace inesattezza...  :horse-wink:)
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

DivinityOfDarkness

#5
Citazione da: alex - Giugno 12, 2012, 10:23:52 AM
Però qualche piccolo passo in avanti si potrebbe fare.... ad esempio, la tensione sulle redini è una forza perfettamente misurabile e quindi dovrebbe essere misurata.

Un comunissimo diamometro toglierebbe molti dubbi in merito. C'è chi usava legare le redini all'imboccatura tramite dei crini: se si spezzavano, voleva dire che usavi troppoa forza.

MA molti direbbero che sarebbe una pratica poco sicura!
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

alex

Volendo... lo strumento per la misurazione continua della tensione delle redini c'è, ecco un esempio (meno pericoloso dei crini...  :horse-wink:) : http://www.centaurtrainology.com/sites/default/files/FINAL-CentaurfolderEN.pdf

Curioso lo slogan, in tema con quello che dicevamo: From science to performance.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Se si possiede il "senso del cavallo", la "sensibilità equestre",  la sensazione che il lallo si avvolga attorno alla gamba interna - in una volta stretta o in una piroetta - è forte/fortissima, a patto che - cosa importantissima - si sappia che quella gamba debba agire vicino la cinghia e l'altra più dietro.
Credo che il lallo si pieghi/si fletta - per quanto gli è possibile - verso l'interno di una curva molto stretta se i comandi di gamba e di mano sono corretti.

"L'Equitazione si può scrivere in qualche paginetta, oppure in ventiquattro tomi da 1000 pagine l'uno"...e potrebbero non bastare." Sono andato a memoria, ma questo è il pensiero di un grande cavallerizzo: - il comandante Rousselet.

Lo stesso lallo, lo si può portare con le "redini a festone" o lo si deve condurre "acchiappato in bocca", a volte, durante la stessa seduta.
Dunque, l'uso del dinamometro o dei crini - nella pratica - non hanno alcun senso.

A proposito di immagini, ecco cosa dico al mio allievo.

Quando voglio che distenda il lallo : - "vai uestern".
Quando voglio che impegni la cintura, che spinga con le natiche: - "fai vedere il cielo al pisello", oppue: "il pisello in su"...i mio allievo è un maschietto.
Per fare cadenza: - "stacca e attacca" (i talloni).
Attualmente, stiamo lavorando sui cambi di galoppo senza mani, le redini attaccate alla cintola, al mio allievo, per passare da un galoppo all'altro, dico: - "fai l'aereoplanino"...(vira come un aereo).
Queste son solo alcune immagini, ce ne sono/ce ne possono essere tante altre, il limite è la fantasia e il grado di confidenza esistente tra istruttore ed allievo.

E' indubbio che - le immagini - sono di una tremenda efficacia, con due parole "immaginifiche", si riescono a spiegare 20 pagine di dotte elucubrazioni della beata. :blob3: belle ste faccine.










alex

In effetti... basterebbe dire "date l'aiuto giusto, solo quando serve, e per la forza dell'aiuto attenetevi al principio quando basta" e già sarebbe una bella istruzione. :-)

Il senso del dinamometro è solo quello di correggere una erronea percezione soggettiva, che può essere terribilmente diversa dalla realtà. Ci sono ragazzine e non solo che affermano con sicurezza che loro non tirano affatto sulle redini, però se gli si chiede: ma perchè usi i guanti per montare in piena estate? rispondono: perchè altrimenti mi vengono le vesciche.  :horse-scared:

Sapere che una trazione "leggera" delle redini in realtà può corrispondere a una forza di svariati chilogrammi, aiuta. Il principio è analogo a quello dell'uso dello specchio in maneggio: anche lì, chi è assolutamente convinto di avere un certo assetto e di tenere le gambe a posto, può non riconoscersi nell'immagine impietosa dello specchio... in modo molto più convincente che se glielo dice un istruttore. Ma ho il sospetto che Piciopacio forse riesce a essere abbastanza convincente.

Bella quella del "pisello al cielo", io conoscevo l'espressione "stai seduto sulle tasche" che se non erro dovrebbe corrispondere. Solo con grandissima fatica invece ho capito cosa intendeva la mia istruttrice iniziale dicendo di inforcare bene la sella "come per ingincchiarsi"; quando l'ho capito, le punte dei piedi sono "cadute parallele" al cavallo senza alcuno sforzo.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Ma chi ha insegnato a montare ste ragazzine ?

Concesso che le delicatissime mani delle pulzelle si possano vescicare con un peso di 350 gr. tenere continuamente strette le redini è un errore da "absolute beginners", il lallo per capire che sta facendo bene deve essere tenuto con le dita quasi lasche sulle redini, già stringerle è una punizione o è una messa all'ordine per fare qualcosa di impegnativo, ma poi bisogna alleggerire di nuovo altrimenti "peserà sulla mano" e - allora si - sarà necessario usare sempre più forza, dai grammi si passerà ai kili, dai chili ai quintali.

E poi che vuol dire "trazione leggera" ?

Una trazione leggera su un morso maremmano fa un male della maiala, una trazione forte su un filetto da puledro, magari ricoperto di gomma, è una "piacevolezza"...ma siamo ot.

Si parlava delle "efficaci inesattezze"; a proposito.

Quando dico: - CINGHIA !
Si capisce che ho detto: "ma sei cretino ? è la centesima volta che ti dico: - gambe stese e rilassate vicino la cinghia del sottopancia, le devi muovere o allontanare da lì solo quando serveeeeeeeeeeeeeeeeeeeee."






Morina

Citazione da: alex - Giugno 13, 2012, 05:02:57 PM

Solo con grandissima fatica invece ho capito cosa intendeva la mia istruttrice iniziale dicendo di inforcare bene la sella "come per ingincchiarsi"; quando l'ho capito, le punte dei piedi sono "cadute parallele" al cavallo senza alcuno sforzo.

Alex, io sto imparando adesso, e questa del "come per inginocchiarsi" mi fa dannare. Non riesco a capire come devo fare. Non è che voi conoscete un'altra inefficace inesattezza per chiarirmi cosa devo fare? Il mio assetto fa schifo  :horse-scared:

alex

Beninteso, te lo spiego, ma tu considera che quello che dico potrebbe essere totalmente sbagliato; sono il risultato un po' di strane letture, un po' di infinite prove fatte da uno che l'elasticità dei giovani se la sogna. In più tieni conto che l'assetto che io cerco di praticare è quello "antico", "a la bride", simile alla MW, a staffe lunghe, e non quello della monta sportiva da corsa o o da salto, a staffatura più corta; ma da quel poco che ho capito. il meccanismo è lo stesso.

Le basi e le suggestioni che ho cercato di rappezzare sono:
Senofonte: sul cavallo state come se foste in piedi a gambe larghe, e non come foste seduti;
Homocaballus: dal ginocchio in giù la gamba dev'essere totalmente rilassata e cadere naturalmente facendo una minima pressione sulla staffa; e questo è utile perchè sia sempre libera di spostarsi là dove serve per dare l'aiuto giusto, in modo totalmente indipendente dalla coscia e dal ginocchio che devono stare ben fermi là dove sono (se possibile, nel punto giusto).

Dopo aver provato inutilmente a spostare "le punte in dentro" con contorsioni penose nel tentativo si ruotare in dentro la gamba dal ginocchio in giù, con gran fatica e irrigidimento, mi son deciso invece di ruotare la gamba a livello dell'anca, "per avvicinare le rotule alla sella". Ho allora avvertito qualcosa che potrebbe essere giusto: il contatto con la sella si estende verso il ginocchio, la sella viene maggiormente "abbracciata" dalle cosce, le ginocchia scendono verso il basso, e le punte cadono (finalmente) parallele al cavallo, oppure addirittura puntano all'interno, se si forza, e questo senza la minima azione dei muscoli della gamba vera e propria: dal ginocchio in giù, tutto perfettamente rilassato. Ovviamente tutto rilassato significa che le punte oltre che parallele al cavallo o addirittura puntate all'interno vanno verso il basso: va bene così.

Mettiti di fronte a un muro, a 20 cm di distanza, e cerca di raggiungere il muro con le rotule, più un alto possibile ("inginocchiati sul muro"). Per farlo, devi ruotare il bacino come per "sederti sulle tasche", vero? Ecco. Bisogna combinare i due movimenti: "inginocchiarsi sul muro" e "ruotare le anche all'interno".

Per le donne, che hanno un angolo diverso da quello degli uomini fra spina dorsale e bacino, "sedersi sulle tasche" è molto più difficile per motivi anatomici.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

DivinityOfDarkness

Infatti per la donna sono molto utili esercizi di "sforbiciamento" mentre si è in sella. Io, dopo 2 lezioni con una trainer di performance, ho messo diversi puntini sulle i riguardo la mia posizione ed è danatamete difficile e faticoso, nonchè doloroso, assumere certe posture. Poi oh, se uno c'ha i piedi a banana e le gambe storte "a fusillo", si può fare ben poco.

Ciò che mi piace dell'insegnameto è il trovare la chiave giusta per ciascun allievo. Eclatante è stato l'esempio del cambio di diagale al trotto. "Stai seduto due tempi" "stai sollevato due tempi", "stai seduto un tempo in più"...mille mila consigli che non servivano a una cespia. E' bastato dire "dai la culatina" ed ecco risolto il problema.

L'eqitazione è fatta di sensazioni....e le sensazioni son difficili da spiegare.

"inginòcchiati sul cavallo?" ok, prova a pensare "giocchia che puntano verso il terreno".... ;)
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Morina

Domanda idiota: ma se le mie ginocchia guardano il terreno i miei talloni non vanno a finire per aria? (ragazzi, sarò il vostro incubo  :horse-wink: )

old duck

infatti secondo me l'immagine di montare inginocchiati può trarre in inganno. Molto più facile, "ruoti l'anca" e ti siedi sulle tasche. Se hai il ginocchio valgo viene una meraviglia  :happy1:
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira