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Redditometro

Aperto da Il teo mw, Maggio 10, 2012, 11:03:12 PM

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Il teo mw

Chi ne sa qualche cosa?
Ho sentito che vale solo per i cavalli "sportivi" quelli cioè cn passaporto fise.
Ma come funziona?
Cioè se io dovessi avere un cavallo con passaporto fise quanto dovrei dichiarare per potermelo permettere?

rhox

#1
mah, la mia ha il libretto fise non rinnovato dal 2005 quindi non è un cavallo sportivo.
come finirebbe? hanno obbligato a fare il libretto fise per qualsiasi cavallo che facesse anche categorie non competitive e adesso li pigliano come se fossero sportivi?
per me non ha senso classificarli così, anche perchè quelli agonisti engea o ante o lise, ecc?

potrebbe essere un punto di partenza se fatto con cognizione, cioè se rinnovi nell'anno in corso e sei sospetto di evasione possono controllare.
ma usare gli archivi fise per risalire alle persone è come la corazzata potiompky.. una ca*zata pazzesca!!
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

vy80

da quanto ne so una sentenza della cassazione ha esonerato dal pagamento della "multa" un proprietario di un cavallo che non faceva concorsi...non penso che tanto vale avere o meno passaporto fise o unire ma penso che vale uscire con regolarità in concorso...
la mia cavalla ha passaporto unire, ha fatto solo il salto in libertà a due anni....e da allora non ha più partecipato a nessuna competizione...e anch'io come rhox non rinnovo passaporto....mah...staremo a vedere...

Muriel

Nel forum azzurro a cui tutti partecipavamo l'argomento e' stato sviscerato e chiarito molto bene da DUE commercialisti.

madamen67

Vero, sul forum azzurro c'è parecchio da leggere.
All'inizio ero andata in panico perchè c'era anche un gran confusione...alla fine mi sono messa il cuore in pace e me ne sto tranquilla. Ho tutti i documenti a posto, esco in gara ogni tanto quando posso senza guadagnarci nulla ma spendendo quello che si deve spendere e risulto proprietaria dell'equide sia presso l'Assi-Unire che presso la Fise.
Se verranno a controllarmi resterò serena e chiederò aiuto a mia cugina che è commercialista per avere buoni consigli: non posso fare altro che sforzarmi di comportarmi correttamente come ho sempre fatto. Se facessero un controllo sulla mia situazione forse potrebbero pure annoiarsi a morte.    :Sleep2: ma cerco sempre di informarmi e capire come si sta evolvendo la situazione, non voglio cascare dalle nuvole nel caso in cui arrivassero accertamenti o che so io. 
Immagino che il mio intervento non possa risultare particolarmente utile a chi ha bisogno di informazioni precise. Tra l'altro, ogni caso è particolare e credo sia più ragionevole interpellare direttamente persone esperte. Alla fine da quanto ho capito era stato lo stesso suggerimento proposto sull'altro forum.       
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

DivinityOfDarkness

Guarda, lo dico ora e non vorrei ripetermi, ma sarebbe gradito che si smettesse di fare riferimenti a forum gialli rossi o blu: se uno ha un contributo da dare, be venga. Se uno ha domande, idem. Ma direi che è ora di farci i fatti nostri. Se gli altri non son capaci, pace, non è affar nostro ;)
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

DivinityOfDarkness

Da "CavalloMagazine"

Redditometro, qualcosa si muove
E Ad asti c'è la prima vittoria

10.02.2012 La Commissione Tributaria Provinciale di Asti ha riconosciuto che le due cavalle di un contribuente - i cui redditi non ne giustificavano il possesso secondo i canoni dell'Agenzia delle Entrate - non essendo destinate all'attività sportiva, ma utilizzate per passeggiate o da affezione, non sono indice di maggiore capacità contributiva
Asti, 10 febbraio 2012 - Finalmente una prima e importante vittoria per quanto riguarda la spinosa vicenda 'cavalli & redditometro'. Arriva da Asti, dove la Commissione Tributaria della Provincia ha riconosciuto che un contribuente, controllato dall'Agenzia delle Entrate per il possesso di due cavalle, non avrebbe dovuto dichiarare una maggiore capacità contributiva in virtù del possesso dei due animali, riconosciuti dai giudici astigiani come cavalli da passeggiata o da affezione e non 'da equitazione', cioè utilizzati in attività sportive e da reddito. E quindi non indice di maggiore capacità contributiva. Pubblichiamo l'articolo che racconta questo primo importante successo, scritto da Alessandro Borgoglio e pubblicato su Eutekne, il quotidiano del commercialista on line (http://www.eutekne.info).

La pronuncia della Commissione Tributaria (Ct) della provincia Asti potrebbe ridimensionare la portata del nuovo redditometro, limitandolo agli animali destinati all'attività sportiva i cavalli posseduti dal contribuente per passeggiate o per affezione non rilevano quale indicatore di capacità contributiva utilizzabile per il calcolo redditometrico. Lo ha stabilito la C.T. Prov. di Asti, con la sentenza n. 6/12/12 del 31 gennaio 2012. L'Agenzia delle Entrate aveva notificato un avviso di accertamento sintetico fondato sul possesso di due cavalli da parte del contribuente controllato. In effetti, nella vigenza della precedente disciplina (oggi riformata ad opera dell'art. 22 del DL 78/2010), l'art. 38 del DPR 600/1973 consentiva di espletare il redditometro sulla base del possesso dei beni indice individuati dal DM del 10 settembre 1992.

In particolare, per quel che qui rileva, al punto 8 di questo Decreto sono indicati i coefficienti e gli importi da applicare, ai fini della determinazione del reddito sinteticamente accertabile, al possesso di 'cavalli da corsa o da equitazione', distinguendo tra le situazioni in cui gli animali siano tenuti in proprio da quelle in cui, invece, siano affidati in pensione a soggetti terzi.

L'Ufficio, pertanto, alla luce di questo quadro normativo, dopo aver rilevato il possesso di due cavalli tenuti in proprio, aveva emanato l'accertamento rideterminando il reddito del contribuente, che impugnava poi l'atto impositivo.I giudici di prime cure hanno osservato che le disposizioni normative che regolano l'accertamento da redditometro devono essere interpretate alla luce della funzione dello strumento presuntivo, ovvero quella di individuare una significativa capacità di spesa, alimentata da un reddito eventualmente non dichiarato. A questo fine tuttavia, secondo il collegio, non può assumere rilievo il possesso di due cavalli, che, di per sé, non è necessariamente sintomo della percezione di particolari redditi, atteso che tali animali potrebbero addirittura essere utilizzati 'nell'economia agricola di sussistenza'.

A questo punto, quindi, la Ct Prov. introduce un'interessante discriminazione tra le tipologie di utilizzo (o meglio, la funzione del possesso) dei cavalli contestati: secondo i giudici astigiani, infatti, è evidente che i coefficienti ministeriali sottesi al redditometro facciano riferimento ai 'cavalli da equitazione' destinati all'attività sportiva, che presuppone l'impiego di animali di grande valore, costosi nel mantenimento, trasporto e addestramento; animali, insomma, sostanzialmente differenti da quelli semplicemente utilizzati per passeggiate o da affezione, come era evidente che fosse nel caso di specie. Stante anche la documentazione presentata, infatti, era emerso che si trattava di due fattrici. In conclusione, quindi, i beni indice considerati dall'Ufficio non potevano essere idonei a determinare la maggiore capacità contributiva emersa dalla strumento redditometrico.

Sembrerebbe, in questo modo, che i giudici astigiani escludano che gli animali da affezione possano rientrare tra i beni indice da considerare ai fini del redditometro. In realtà, però, la disposizione del decreto ministeriale distingue soltanto tra i cavalli tenuti in proprio e quelli affidati a terzi, rimanendo irrilevante lo scopo del possesso degli animali stessi.La decisione potrebbe essere importante anche ai fini del nuovo redditometro, attualmente ancora in fase di sperimentazione, perché, come annunciato in occasione della sua presentazione il 25 ottobre scorso, il nuovo strumento tiene conto di circa 100 voci di spesa, tra cui si presenta nuovamente quella relativa al possesso di cavalli (attualmente non pare neppure più ripresa la denominazione "cavalli da equitazione", ma soltanto quella di "cavalli"), inserita nella categoria "Attività sportive e ricreative". Inoltre, nella macro-area "Altre spese significative", sono ricomprese quelle veterinarie.

È evidente che, se la giurisprudenza di merito esclude da queste spese quelle sostenute per gli animali da affezione, includendovi, invece, quelle afferenti agli animali impiegati in competizioni sportive, il concetto sottostante cambia radicalmente, ridimensionandosi. Occorrerà, però, attendere i futuri provvedimenti per esaminare l'effettivo inquadramento della fattispecie da parte dell'Amministrazione finanziaria. Da ultimo, peraltro, è opportuno ricordare che si sta sempre più ampliando, come evidenziato in precedenti interventi, il nuovo filone giurisprudenziale di merito che ritiene quella da redditometro una presunzione semplice, che deve necessariamente essere suffragata da altri elementi convergenti; la Cassazione, invece, salvo in una singola pronuncia (Cass. 17 giugno 2011 n. 13289), ha sempre affermato che il giudice tributario non può togliere valore probatorio agli elementi indicatori di capacità contributiva, il cui semplice possesso integra già di per sé una presunzione legale relativa (Cass. n. 656/1996, n. 11300/2000, n. 5794/2001, n. 20588/2005, n. 17202/2006, n. 3316/2009, n. 8075/2010, n. 27545/2011).
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

Midnight

Secondo la mia commercialista, c'è anche da capire e da giustificare non solo il mantenimento ma anche il costo di acquisto del cavallo.
(qualora non fosse nato da noi ma acquistato chiaramente)

Perchè tu puoi anche avere un cavallo che non va in concorso che non ti genera reddito e che tieni per affezione o passeggiate, ma se dichiari 10000 euro l'anno e ti compri un cavallo da 50.000 euro il controllo parte lo stesso.

Attenzione poi, parte il controllo, non è detto che necessariamente poi viene ravveduto l'illecito...
Your horse is a mirror of your soul.
Sometimes you might not like what you see... sometimes you will.

Nicola

Concordo in linea generale....Il problema è che il numero di transazioni effettuate emettendo regolare fattura sono un po pochine....purtroppo
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Muriel

Non e' una scusa. Basta chiedere e insistere.

Nicola

Facendo il mestiere che faccio, sono ben lungi da giustificare pratiche simili. Figurati
Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri

Falsum saepe vero suavius est

Il teo mw

grazie per le risposte.
Quindi non è detto nemmeno che se ho un cavallo e ci faccio qualche gara io possa andare in contro ad accertamenti, e se cosi fosse basta dimostrare che ci sto dentro con quello che guadagno.
Leggendo la sentenza piu o meno è cosi.

Laura

esatto Teo, è così, se in fase di controllo puoi dimostrare che ci stai dentro con le spese, sei a posto

Il teo mw

Al limite gli offro il caffè, o devo dimostrare anche l'euro del caffè? :icon_axe:

Il teo mw

dalle mie parti stanno controllando ASD a tutto spiano