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La deriva dell'equitazione

Aperto da alex, Gennaio 27, 2016, 03:56:57 PM

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Bubba

Secondo me Poker fa benissimo.
Probabilmente non avrebbe problemi a illustrare a te come intende procedere ma chi glielo fa fare di scriverlo in un forum ( dove non tutti i lettori sono un minimo esperti e dove pochissimi han addestrato un puledro?).
Hai presente i mulari? Hanno avuto rogne a non finire perche' la notte impastoiavano i muli affinche' potessero mangiare e gironzolare invece di star legati.
C' e' gente assolutamente ignara, alla quale magari han raccontato la storia dell' orso, che se legge di un cavallo frustato sugli anteriori per allontanarlo mentre ti stava caricando chiede la tua testa.
Gente che non sa portare a mano il proprio cavallo come fa a sapere cos'e' un cavallo difficile e come si gestisce?
Noi siamo abituati a cavalli buoni ( e magari facciam fatica con quelli) ma ci son bestiole pericolose.
Ne ho visto una stendere con una rampata un poveretto che le ha toccato il muso. Ed era ai due venti.
La sorella ( della cavalla) non sarei nemmeno entrata a prenderla in box ( infatti stava legata, quella vokta che l' han liberata l' han presa da fuori, con il lazo...). Ed erano bestie domate, che portavano la sella. Non 3 anni interi e selvatici.
Che esistessero cavalli cosi' non lo avrei creduto possibile ( pur avendo visto qualche argentino notevole).
Come fai a spiegarlo a chi non li ha visti?
Come fa questo a capire?
Non puo'.
E succedono i casini



segreto

Provo a ragionarci su:
Per il momento lasciamo perdere chi vede e chi non vede e che cosa, e ipotizziamo che forse esistono più categorie di cavalli, tra loro distinte da sottili sfumature (dove termina un colore dell'arcobaleno e dove ne comincia un'altro?).
1 - cavalli che sono affidabili perchè sono stati addestrati partendo da una base caratteriale positiva
2 - cavalli che non sono affidabili perchè sono stati addestrati male anche se si partiva da una base caratteriale positiva
3 - cavalli che sono affidabili perchè sono stati addestrati a legnate
4 - cavalli che non sono affidabili perchè non sono stati addestrati in quanto"caratteriali" ed agressivi
5 - cavalli totalmente alienati.
Ce ne sono altre, di categorie?

Procediamo.
Alla categoria 1 appartengono quasi tutti i nostri cavalli più qualcuno che, prima di diventare "nostro" appartenevano alla categoria 3.
Alla categoria 2 appartengono cavalli che, se ci capitano, cercheremo di recuperare, se il gioco vale la candela. Quale candela? Un percorso netto, un trecking, una 120 km?
Ricordiamo che un agonista certo non rischia di rovinare una stagione se non è convinto di farcela.
Alle categorie 4 e 5 appartengono cavalli al limite del patologico, che richiedono conoscenze e teknè particolari, non solo praticaccia e bastone.

Quindi la domanda è: c'è un punto dell'addestramento oltre il quale, anche per le categorie 1,2 e 3, sia necessario applicare metodi fortemente coercitivi come quelli che avete citato?

Prima di andare avanti preciso che non sono animalista, né buonista, né vegano, né francescano, né buddista, né sorridente e benevolo come un testimonial di spot televisivo.
Sono solo piuttosto ateo e credo poco al primato dell'uomo sulla natura.

Bene, torniamo a noi: se c'è un punto oltre il quale eccetera, eccetera, allora forse quello è il confine che separa la pratica della dignità umana dalla pratica dello sfruttamento.

Gli agonisti estremi si incavoleranno come bisce, ma non sta scritto da nessuna parte che la forzatura psicofisica di una sensibilità (leggi essere vivente) sia giustificata dal loro desiderio di divertirsi e affermare la loro autostima.
Prima o poi potrà succedere anche loro di soffrire come soffre un cavallo: senza sapere perchè.
Segreto

Wild

Io credo che con cavalli "buoni" (categoria 1), si possa tranquillamente partire da una base "standard" non troppo coercitiva, ma assolutamente non lasciva e salire fino a trovare il livello di intensità dei segnali che funzione con il singolo individuo. Non capisco quelli che perdono energie e rischiano di rovinare un buon cavallo perché partono subito con le legnate, che magari in quel caso non solo non servono, ma diventano controproducenti.

Per categorie 2 e 3 serve già una dose maggiore di severità, ma soprattutto chiarezza e coerenza, che ovviamente sono proprie di professionisti non di amatori o ragazzini alle prime armi che si credono di poter fare chissà cosa. può essere utile un po' di fiducia e di "dolcezza" a piccole dose dopo il primo periodo di conoscenza.

Categorie 4 e 5 si prova a recuperarli in qualche modo, non saprei come e neppure lo vorrei sapere, rischierei di spaventarmi al solo sentirne parlare io che sono fifona di natura...ho sentito un cavallo di questo tipo mandato al macello dopo innumerevoli tentativi di recupero e, sinceramente, è stata l'unica occasione in cui mi sono trovata concorde con la scelta del proprietario.

Comunque a me stanno bene anche metodi molto severi se mi si dimostra che realmente sono gli unici che funzionano con un certo cavallo e se saputi utilizzare con criterio, altrimenti tanto vale non mettercisi proprio. Non mi si può dire però che, almeno fino ad un certo livello di addestramento, oltre il quale non vado perché non ho esperienza, un cavallo della categoria 1 non possa essere reso un ottimo compagno utilizzando metodi poco coercitivi (il non coercitivo non fa equitazione, secondo me, ma horse watching, attività ugualmente apprezzabile e meravigliosa, ma completamente diversa dall'equitazione di qualunque tipo), nei quali la severità necessaria a non rovinare il cavallo stesso con vizi o idee balzane si intreccia a una buona dose di dolcezza e liberalità.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

raffaele de martinis

Il lallo est bestia buona e gentile, da che mondo e mondo li si prende sopratutto colle buone... però: un lallo non si può dire completamente domato se non ha tentato di liberarsi del suo cavagliere e non sia stato punito per questo.

Losoloso la hosa fa imbestialire le ragasse, ma questo è, quando un lallo si libera facilmente del cavagliere, quando capisce che è più forte, diventa infame... i lalli da rodeo americano e da Jinettata argentina sono in qualche modo addestrati a liberarsi del cavaliero a suon di sgroppate o di cabrate, per farlo li si tiene in una artifiziale conditione di indomabilità... il cavagliero dopo 8 secondi si butta o si fa prendere da un compagnion... va via di sella, premia l'azione del lallo che si libera dell'uomo.

Ovviamente li si sceglieva/li si sceglie tra quelli più servatici tra i mustang e i criollo, alcuni "passarono alla storia" come: Anna Fischiante, Tom il Lungo, Piede Caldo, Vecchio Coloniale, Ruscello Amaro,Terremoto... i caubois li chiamavano "assassini" e cercavano apposta i soggetti dalle difese più violente.

La padrona lallista del polledro di poker e i proprietari di Guappo, hanno - in pratica - fatto un addestramento al contrario come quello appena descritto.

Ovvio che poker non voglia pubblicizzare la rieducatione, deve sottostare alla ippocrisia del suo ambiente, ma - vi assicuro - non ci sono segreti o sistemi miracolistici, son cose che si fanno/si devono fare prima di mandare al macello un lallo di valore.

Il vostro affezionatissimo - dato che non appartiene a nessun ambiente equestre - dunque, non ha da difendere alcuna posizione, può dire a Chiara e a Lettera come stanno le hose sia per i lalli che per le ragasse...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Bubba

Si ecco, non volevo fare l' elogio della legnata.
Il mio cavallo era un po' strano e sono convinta che la colpa sia srata delle troppe legnate prese. Per assurdo da quando e' mio e non ne ha piu' prese e' migliorato tantissimo.
Ne ho visti altri puniti in modo sciocco andare in confusione ( classico il cavaliere che scende e picchia da terra..).

Ma ci son cavalli ai quali non mi avvicinerei. La cavalla di prima ha passato mesi legaa in box. La facevano bere a mano, allungavano la longhina per farla mangiare. Tecnicamente mi faceva pena, ma non avrei saputo fare i meglio. Wuindi me ne son stata zitta.  Era maltrattamento? Forse si, ma davvero non me la sento di bisasimare chi la stava gestendo.
Tra parentesi, via da li' e' vissuta poco.
A volte l' estremo rigore/ cautela e' l' unica strada per tenere in vita un animale particolare.
Perche' anche se lo molli in paddock lontano dal mondo arriva il momento in cui qualcuno deve metterci mano.
Lo stalloncino di un mio amico era cosi', mollato al paddock. E' stato preso per il coggin. Lui ha avvisato il vet che il soggetto era ignorante ma il dottore fiducioso si e' preso ugualmente una testata con tanto di naso sanguinante.
Alcuni ( rari) cavalli han bisogno di gente che sa . Perche' una leggerezza la paghi.
Tra parentesi spesso la gente "che sa "picchia meno degli altri.  Ho visto "rompere" puledri sia da professionisti veri ( auelli che dopo marcano 74) che da " sedicenti" professionisti ( che mai han fatto e mai faranno un wualunque risultato). Moolto meglio i primi.

alex

#50
Come ho già detto molte volte, io non parlo per teoria - io ho avuto a che fare con una cavallina così pericolosa, che nessun professionista (maniscalco) si avvicinava senza prima averla sedata. E il problema non l'ho risolto con in intervento diretto, ma per il 90% con consigli dati al suo padrone principiante. Il lavoro l'ha fatto lui. Il risultato è risultato completo e stabile. Certo, un caso solo è poco. Ma non è niente.

Unica obiezione che mi si può fare: ci ho messo un tempo enorme. Molti mesi. Non era una tecnica per chi non ha "tempo da perdere".

Ma è vero o non è vero che l'equitazione attuale altro non è - per chi paga per praticarla, non per chi ci guadagna - un passatempo? E allora, dove sta il problema nel perdere tempo?

Quella frase nessun cavallo si può dire completamente domato.... la accetto. Vuol dire che io da quindici anni monto una cavalla non completamente domata. E chissenefrega.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

segreto

Citazione da: alex - Febbraio 02, 2016, 07:46:30 AM
Come ho già detto molte volte, io non parlo per teoria - io ho avuto a che fare con una cavallina così pericolosa ...... monto una cavalla non completamente domata. E chissenefrega.
Approvo tutto e anche io non parlo per teorie: il "Segreto cavallo" era intero; appena arrivato da me non stava legato, mordeva e calciava. All'inizio ho avuto le braccia che parevo un tossicodipentente, per i morsi che mi elargiva quando gli mettevo la testiera o lo governavo.
Lo spostavo con il chifney, o come diavolo si chiama (ce l'ho ancora da qualche parte).
Una volta mi ha morso e non voleva più aprire la bocca. Vi assicuro che non è stato piacevole, ma neppure in quel caso sono ricorso alla frusta (non mi piacciono i "macho" e ancor meno cedere all'ira nei confronti di chi è temporaneamente in una posizione subalterna).
A fargli cambiare atteggiamento ci ho messo un anno, nessuna frustata, solo schiaffi sul naso e sonori "NO" entro tre decimi di secondo dal fattaccio.
Comunque ho il sospetto che abbia cambiato abitudini non perchè io ho fatto le cose giuste, ma perchè sono cessate quelle sbagliate.

Segreto

P.S. ad uso dei garisti scettici: Con quel cavallo, sia chiaro, io ci andavo in gara, non a pestare l'insalata.

PokerFace

Si beh si stanno facendo dei film.

"ad uso dei garisti scettici" poi non so cosa vuol dire.
non è che uno perchè va in gara allora picchia i cavalli ahahahahahahahahah. E io non è che salto le gare da un metro eh.
io sono di questa filosofia: nessuno spazio al cavallo quando si lavora.
quando non si lavora: cavallo fa la vita da cavallo e fa quello che gli pare e piace.
quando sono in concorso: il cavallo dev'essere di buon umore e credere in se stesso e nel suo cavaliere.

in nessuna di queste cose servono le botte.

Wild

#53
Le botte le ho viste funzionare in qualche caso e solo uscite dalla mano di una certa persona che veramente ha dedicato tutta la vita all'equitazione e ai cavalli, in tutti gli altri casi il tempo e la pazienza hanno fatto ciò che le botte non avrebbero mai potuto ottenere ma, quello che volevo dire, è che non è che se uno non usa metodi duri allora lascia fare al cavallo tutto quello che vuole, anzi, la severità c'è e ci deve essere e si può esprimere anche con gesti sicuri ed efficaci, ma che non siano per forza estremamente dolorosi per i cavalli, senza contare che a volte la carota, se usata bene, fa molto più del bastone.
Normalmente io mi trovo ad usare durezza coi cavalli solo se mi trovo nella necessità di avere una risposta sicura e immediata (esempio, cavallo che schiaccia molto dolorosamente la mia gamba contro la staccionata magari anche ad un' andatura sostenuta e non perché gli ho dato un comando sbagliato), negli altri casi preferisco aspettare il comportamento desiderato e premiarlo immediatamente ignorando quello indesiderato, perché? Perché mi manca la forza fisica per contrastare continuamente il cavallo, mi manca la volontà di farlo, ma non mi mancano tempo e pazienza. Inoltre ho visto fino ad ora risultati che mi piacciono di più ottenuti con tanta carota e poco bastone che il contrario.
Dipende poi anche dal cavallo: io parlo comunque di animali caratterialmente buoni e con poche esperienze precedenti.
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

segreto

Citazione da: Wild - Febbraio 02, 2016, 11:33:51 AM
... non è che se uno non usa metodi duri allora lascia fare al cavallo tutto quello che vuole, anzi, la severità c'è e ci deve essere e si può esprimere anche con gesti sicuri ed efficaci, ma che non siano per forza estremamente dolorosi per i cavalli ....
Mi piace questo modo di definire un comportamento e il relativo stato d'animo nei confronti del cavallo.

Segreto

P.S. per Pocker: Può anche essere che si stiano facendo dei film. Tutti facciamo dei film: qualcuno cerca di fare "Casablanca" e qualcuno fa "Il ritorno di Ringo".

PokerFace

Mamma mia che tedio ahahahhaha

Vi state facendo dei film nel senso che ci si sta immaginando chissà che cosa, legnate, calci rotanti, manate che neanche karatekid ahhahahahah


zeus147

Quindi pius ha messo cosi la barriera per rispettare il cavallo?

PokerFace

No. Ha messo la barriera sul cucchiaio per farla cadere. Pius rispetta il suo cavallo 24 ore al giorno. Rispetto non significa non far lavorare, non migliorare le performance, non addestrare.
Rispettare significa non mettere mai un cavallo di fronte a un esercizio che non è in grado di fare o a uno sforzo che non è in grado di sostenere.  Significa aver riguardo a che sia sempre allenato sano e in forma oltre che sereno e confidente in se stesso e nel cavaliere.
I cavalli d esperienza sanno che le barriere hanno una certa resistenza sul cucchiaio. E spesso sfiorano. La barriera 90 su 100 non cade quando il cavallo fa il passatore. Però in gara non puoi rischiare che capiti quel 10 per cento che fa cadere la barriera. La metti in bilico cosi appena il cavallo la sfiora cade. Messa normale sarebbe stata su. Il cavallo dopo si da piu da fare e evita di fare il passatore perché pensa che se anche solo la sfiora cade.

Bubba

Domanda da ignorante: ma il cavallo si preoccupa della barriera che cade?
Il mio che non ha mai saltato magari si, ma gli altri non ci son abituati? Perche' dovrebbero preoccuparsi di farla star su?

zeus147

Spero ti paghi pius per la difesa, perché è alquanto impegnativa.
Chi ha un minimo di esperienza nel lavoro dei cavalli da salto sa benissimo che la barriera in punta è utile sei hai fatto qualcosa prima, se no è controproducente, stai dicendo al cavallo che toccare non è poi cosi sgradevole. Non penso che il cavaliere in questione sia uno sprovveduto.
Se voglio mettere rispetto al cavallo prima di entrare, (mi riferisco ad un cavallo inconsapevole di certe pratiche),  stringo i pilieri non metto la barriera.
Sto guardando lo stage di nooren in streaming, lo preferisco a quello che faceva nascondere i cavalieri dietro i pilieri.
Probabilmente non capisco nulla. Chiedo scusa.