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Aperto da piciopacio, Luglio 29, 2012, 12:04:15 PM

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piciopacio

Due topici in due sezioni diverse per dire le stesse beatate: -

Per puro caso mi trovo a fare da istruttore a gente che va sul lallo da 30anni.
Consapevolmente e inconsapevolmente mi trovo a ripetere concetti vecchi che vanno dai 2500 ai 200 anni fa.

Alla prima riunione formale questo - più o meno - dissi, questo fu il mio biglietto da visita: - voi avete in mano strumenti che provocano dolore, siatene sempre consapevoli, il nostro scopo è di arrivare a montare senza superare la soglia del dolore, e, quando è necessario farlo, cerchiamo di superarla dello stretto necessario.

Questo è un concetto vecchissimo, mirabilmente sintetizzato dal generale L'Hotte, stranamente non mi risulta che gli istruttori ufficiali, quelli gambegambe, partano da codesta elementare consideratione.

I miei amici teorici Alex e Max - un duo comico ?

Invece di semplificare - questo è il mio massimo sforzo - complicano le cose semplici e rendono incomprensibili le cose complicate.

L'equitazione è un'attività semplice se insegnata, diretta e praticata col buon senso,
I libri sono il veicolo dell'insegnamento. Ma l'insegnamento col tempo si è complicato è diventato astruso, con grave danno per la pratica dell'equitazione. perché anche gli incompetenti possono scrivere libri, insegnare e confondere le più semplici idee.


Questo lo ha scritto Paolo Angioni nella quarta di copertina di uno splendido libro da lui (malamente) tradotto.
Condivido il suo concetto al 1000/100.

max

se ogni due per tre senti il bisogno di ridicolizzare gli altri e ribadire i tuo status di megaistruttore devi avere dei problemi

continuo ad essere nella buffa situazione di essere sostanzialmente d'accordo con quello che dici ma non con il modo

per puro caso mi sono ritrovato a capirne qualcosa e dover insegnare qualcosa, se tenessi lezione fosse pure alla regina d'inghilterra non tirerei fuori l'argomento nemmeno se mi insultassero apertamente, quello che deve passare è il contenuto per il valore del contenuto stesso, non perché chi lo dice deve ribadire di essere qualcuno, è veramente fastidioso

io a quella riunione avrei detto così:
voi avete in mano strumenti che se usati oltre il loro scopo provocano dolore, purtroppo capiterà, siatene consapevoli, ma l'obiettivo è arrivare a montare senza superare tale soglia, perciò occorre usare ciascuno di quegli strumenti per quello x cui sono stati concepiti e non oltre, capendo i principii che regolano ciascuna azione

mi rendo conto che un discorso del genere giù al sud avrebbe fatto andare via metà gente: meglio!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace

max, per me hai ragione.

d'altro canto il concetto di binomio presuppone proprio questo.
pur nell'imprecisione inevitabile di gente che monta per divertimento e passione il suo cavallo normalmente addestrato (nella media), si vedono binomi che funzionano benissimo e sembrano capirsi con un uso veramente minimo (se non nullo) degli aiuti.
a me di vedere la tecnica perfetta importa poco (e nemmeno credo che sia una cosa possibile)... preferisco vedere dei bei binomi, in cui ci si conosce così bene da intuirsi con un niente...
quelli che costringono troppo il cavallo poi finiscono per togliergli ogni iniziativa.
e spesso piu il cavaliere è tecnicamente avanti, piu toglie iniziativa al cavallo

piciopacio

Tu avresti detto in quel modo, bene io ho detto zuppa tu mi hai contrapposto il pan bagnato.

A sud ma anche a nord, al centro isole comprese, quello che io ho detto fa scappare il lallista medio a gambe levate.

Faccio il megaistruttore per puro caso, sono stati quegli allievi a cercarmi e presto la mia opera a titolo grazioso, volendo, da subito ci sarebbero una decina di persone che - pagando - verrebbero alle mie lezioni, solo perché hanno visto Oddo e Peppino in azione, le ho rifiutate a priori.

In effetti, sai in che consistono le mie letioni ?
Dare dei principi e semplificare al massimo le tecniche, per far questo ho bisogno che i miei allievi siano già confermatissimi cavalieri, non posso, non voglio mettere in sella figli e figlie di papà semplicemente perché non ne sono capace ma sopratutto perché non mi piace farlo...compris ?.


alex

@ Pokerface: c'è una interessante affermazione di Caprilli che in qualche modo si collega a quello che hai detto, e che pmeriterebbe di essere approfondita e discussa:

CitazioneLe due equitazioni di cavallerizza e di campagna, sono, a mio credere, opposte; si escludono e si distruggono l'una coll'altra(fonte.

(che soddisfazione, poter citare con il link alla pagina originale dell'articolo originale....  :horse-smile:)

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

alè dopo aver corretto piciopacio mi diverto a correggere caprilli hahaha

Le due equitazioni di cavallerizza e di campagna, sono, a mio credere, opposte; ma praticandole entrambi si completano e si soccorrono l'una coll'altra
:yeeee:
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

... e poi non trascuriamo un dettaglio: praticandole entrambe le cose si semplificano molto, sia per il cavallo che per il cavaliere.  :occasion14:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Citazione da: alex - Luglio 30, 2012, 03:40:43 PM
@ Pokerface: c'è una interessante affermazione di Caprilli che in qualche modo si collega a quello che hai detto, e che pmeriterebbe di essere approfondita e discussa:

CitazioneLe due equitazioni di cavallerizza e di campagna, sono, a mio credere, opposte; si escludono e si distruggono l'una coll'altra(fonte.

(che soddisfazione, poter citare con il link alla pagina originale dell'articolo originale....  :horse-smile:)

Spero che la tua soddisfazione resti intatta, se oso dire che quanto affermato da Caprilli si è rilevato - con l'evidenza del poi - una simpatica escortanata.

alex

#23
Certo che sì, resta intattissima qualsiasi sia il contenuto della citazione. La soddisfazione è tutta informatica:icon_rolleyes:

In realtà altre antiche discussioni (che fine ha fatto Anna la fondista?) mostrano che la tua affermazione va un po' contestualizzata: dipende da qual è  il nostro obiettivo equestre.

Ti dirò l'unico motivo che ho trovato a smentita dell'affermazione di Caprilli, e dove l'ho trovata. In Equitation, De Bussigny, l'autore affermava, fra lo stupore dei conoscenti,  di prediligere cavalli con qualche difetto di conformazione/di movimento; perchè proprio su questi cavalli poteva vedere, con maggiore evidenza, i progressi derivanti da un'ottima ginnastica basata su tecniche di equitazione classica (lui era baucheriano, ma questo non gli aveva impedito di esercitare attivamente l'equitazione da combattimento vera).

Volendo far fare ginnastica al proprio lallo per riabilitarlo non c'è nulla da fare: occorre conoscere le tecniche dell'equitazione classica, perchè, lasciato a sè, non eseguirà i movimenti che possono aiutarlo perchè li trova scomodi. Chiunque abbia fatto ginnastica riabilitativa sa che all'inizio è scomodo, perfino doloroso, alle volte. Eppure fa bene.

Ma....su  un cavallo sano, in cui gli obiettivi non siano quelli di stupire le genti che assistono alla prestazione?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

CitazioneMa....su  un cavallo sano, in cui gli obiettivi non siano quelli di stupire le genti che assistono alla prestazione?

quella di mantenerlo sano, e migliorare le prestazioni, ma poi esistono cavalli davvero privi di difetti?

il frisone falcia (di più con l'anteriore sinistro), si è procurato diversi sovraossi nonostante mettessimo le protezioni (a volte ci si dimenticava e... zac!), se quel cavallo lo montassi come montavo alla mia prima maniera a quest'ora quelle articolazioni sai che fine avevano fatto?
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Quindi tu sei del partito che afferma che la maggioranza/la totalità dei cavalli ha bisogno di equitazione classica (indifferente quanta) per mantenersi sano. E' una scuola diffusa. Alcuni arrivano a "piccole esagerazioni" come la seguente: "montare un cavallo che non sia continuamente riunito è un equicidio, perchè se non è riunito il peso del cavaliere inevitabilmente gli spaccherà la schiena". Questa è l'esagerazione n. 1. L'esagerazione n. 2 è: "per alcuni tipi di equitazione la riunione non è mai necessaria e anzi va evitata come inutile dispendio di energe e prematuro logoramento del cavallo".

Fra le due esagerazioni preferisco di gran lunga la seconda, anche perchè la mia equitazione rientra esattamente fra "quelle là".  :horse-wink: Sto ancora cercando la giusta via di mezzo (che non è equidistante fra i due estremi ma è molto, molto vicina alla seconda).

Gli esperti non aiutano, perchè si distribuiscono sull'intero intervallo.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

la prima affermazione è un'emerita cavolata

sostanzialmente affermo che montare senza adeguata conoscenza di come funzioni un cavallo, e senza preparare il cavallo stesso a offrire le risposte corrette facendo i movimenti corretti, porta ad esigere inconsapevolmente dei movimenti a lungo andare logoranti

generalmente basta lavorare nella calma e non essere esigenti, in genere se il cavallo non è proprio morfologicamente un rospo se la cava da solo e va avanti così una vita

purtroppo non è così semplice e si vedono cavalli che si muovono rigidi e sovraccaricano le articolazioni perché 1) non sono mentalmente sereni e 2) il cavaliere esige delle cose senza sapere come arrivarci nel modo corretto

purtroppo le cose che si esigono malamente sono spesso banalità: cavalli che non galoppano a una mano e cavaliere che insiste malamente, che indietreggiano malamente, che non girano, etc, e sembra che contrariamente a ciò che si pensa sono proprio i cavalli da passeggiata quelli più (passatemi il termine) bistrattati, perché il proprietario è mediamente meno colto
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace

ormai lo sapete, mi piace leggervi ma non sono all'altezza dell'equitazione che proponete. non credo che saprei riunire un cavallo,  quanto meno senza passare da danni collaterali dovuti alla grettezza dei miei aiuti. Per fare cose difficili, credo, bisogna essere tecnicamente avanti. Credo che Caprilli si riferisse a questo... D'altro canto aveva a che fare con giovani principianti che stavano arruolati poco. Non certo con gente che pratica equitazione accademica da anni. Forse la sua affermazione si riferisce a questo. Che mettere in rettangolo i cadetti avrebbe distrutto quel pò di iniziativa dei cavalli, quel pò di voglia che sopravviveva ai necessari strattoni, culate, precesse dei principianti di leva. Io un pò la penso come lui. Non mi metto a fare cose difficili perchè semplicemente finirei col demolirmi il cavallo, quanto meno di spirito. Sono un pò della linea di homocaballus che piace tanto ad alex. finchè il cavallo mi porta dal punto A al punto B in sicurezza, qualunque cosa accada, a me va bene. Però di contro mi rendo conto che questo non basta al fisico. Quindi alla corda – specie d'inverno – lo faccio lavorare con qualche ausilio, in modo che tenga una certa posizione. Insomma fa ginnastica. Senza il mio peso sulla schiena. Mi sembra un buon compromesso per mantenere il cavallo atletico e sano. Certo, non so come fare a fargli alzare la schiena quando lo  monto o a fargli flettere le anche. Ma tutto sommato, quella, è un'equitazione per pochi bravi. I molti  non possono essere bravi, sono per definizione mediocri. E a me sta bene così, finchè uno lo sa e lascia perdere i virtuosismi.

max

caprilli aveva ragione, NEL SUO CONTESTO aveva ragione

però, visto che il cavallo uno oggi se lo tiene una vita e non per il solo periodo di ferma breve, e visto che magari imparando bene l'equitazione capita di poter montare anche più di un cavallo, per fare il salto di qualità servono sostanzialmente due cose:
- essere disposti a voler capire le cose
- essere disposti a voler acquisire un assetto

entrambe le due cose necessitano di un'autodisciplina abbastanza fuori dal comune, o trovi quello che non ha voglia di mettersi a capire fino in fondo le cose (fatica mentale), o trovi quello che non ha voglia di acquisire un assetto corretto (fatica fisica), entrambi arrivano ad un punto morto dove non vanno più avanti

se si cercano poi personalmente e costantemente quelle due cose mettendosi sempre in discussione, cambiando così le frasi:
- ricercare sempre le ragioni delle cose
- migliorare sempre il proprio assetto

si arriva anche a smascherare le mancanze dell'istruttore stesso fino a cercarsene sempre uno migliore, io non credo che si debba arrivare a virtuosismi per dire di essere bravi, fare correttamente le tre andature ed i cambi di direzione con soddisfazione e leggerezza da parte di cavallo e cavaliere è qualcosa di già abbastanza raro da osservare che per arrivare a farli bene presuppone pure una certa conoscenza di equitazione superiore
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Melis

Mi riassumete un attimo la presa di posizione delle parti?
Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com