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i cavalli si affezionano o no?

Aperto da Ally, Settembre 07, 2015, 02:44:42 PM

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Miky Estancia

Citazione da: Kimimela - Settembre 07, 2015, 05:06:40 PM
Io ci ho pensato diverse volte a questa cosa dell'affezionarsi da parte di un cavallo: la risposta e' SI ci riconoscono e si affezionano.
Ma non pensiamo all'affezionarsi come allo scodinzolio di un cane o all'acciambellarsi di un gatto sulle ginocchia; I cavalli si affezionano secondo me in modo diverso.
Amano chi da loro sicurezza indipendentemente se li fa lavorare o solo brucare l'erba. Amano chi fa tutto questo nel rispetto del loro essere equino.
Le mie cavalle quando mi vedono mi vengono incontro e vogliono stare con me, lo vedo.
Ma non lo fanno con nessun altro, nemmeno col groom che gli porta da mangiare.
I cavallo amano una guida sicura e coerente: io sono arrtivata a questa conclusione.
Questo pero' non vuol dire che il mio cavallo si debba far montare o governare solo da me, questo non mi piacerebbe perche' significa che non ha una buona educazione di base, non ne sarei fiera ecco.

Concordo e mi ci riconosco.
Mi vedono e mi cercano e non per il cibo, perchè assolutamente non diamo mai bon bon, e neanche per abitudine poichè non facciamo mai le stesse cose, non esiste routine.
Non ci vedono come distributori di zuccherini e caramelle, e neanche come dei barbablù che gli fanno il sedere a quadretti con il lavoro: ci rispettano, ci seguono e cercano il contatto fisico. Dimostrano piacere a stare con noi, sia a far niente che a lavorare duro.
Sono curiosi e socievoli anche con chi non conoscono, ma perdono interesse se queste persone non si comportano con loro come facciamo noi. Prince poi, è particolarmente protettivo: se gli estranei si dimostrano nervosi, tende a volerli dividere da noi...con una persona particolarmente nervosa, è diventato aggressivo...quasi come la mia Gweedmyr (la mia San Bernardo da difesa personale  :firuu:).
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Wild

Citazione da: Luna di Primavera - Settembre 08, 2015, 02:54:53 PM
vorrei dire un'altra cosa.
io sono per il relativismo cosmico e le 50 sfumature di ogni colore  :blob3:

per cui, a mio parere, tra la teoria lallopucciosa dell'ammmmmore e quella meccanicistica dell'interesse/abitudine secondo me ci sta veramente di tutto in mezzo, e ogni binomio si posiziona in un'area sua propria, in base a tanti fattori.

del resto i cavalli, essendo individui, hanno caratteri, esperienze e reazioni diverse. un cavallo che ha cambiato 26 proprietari avrà probabilmente un atteggiamento diverso da uno che ha avuto uno o due padroni solamente in tutta la sua vita. uno che è stato picchiato sarà diverso da uno che è sempre stato trattato bene. ecc ecc ecc.

insomma io ci andrei cauta coi dogmi "si, tutti i cavalli si affezionano" "no, non gliene frega niente a nessuno".

comunque in generale mi pare che se a un animale tu dai amore, considerazione, rispetto e attenzioni... beh, quello se ne accorge.

Sì, condivido appieno.

"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

elleon

Io non credo ci sia una valutazione oggettiva. Ognuno di noi risponde in base alle sue esperienze e in base a quello che leggono ( o vogliono leggere ) nei loro cavalli.
Io personalmente non credo che un cavallo si affezioni al suo padrone, semmai ci si abitua piacevolmente e in alcuni casi lo tollera e basta.
Diverso, secondo me, è il rapporto che si instaura quando il cavallo vive in casa, non in maneggio e quindi a stretto contatto con lo stesso proprietario per tutta la vita.
Il nostro cavallo può lasciarsi coccolare per ore da noi e venirci incontro al galoppo con la coda alzata e il giorno dopo cercare di morderci se gli diamo fastidio o spiaccicarci al suolo.
E' un rapporto, secondo me, da confermare ogni giorno e basato su piccole e precise cose. Gli stessi gesti, la stessa voce, i medesimi rituali, ci fanno riconoscere e infondono loro sicurezza. I cavalli non ci promettono amore e fiducia eterna come il cane. Il cavallo te lo devi conquistare tutti i giorni, anche dopo anni.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

alex

L'ho detto già ma lo ripeto: il tipo di "affetto" che possiamo aspettarci dal cavallo è, forse, la relazione etologica documentata e quindi possibile del "peer attachment"; tutto il resto è, fino a prova contraria, umanizzazione.

Forse, perchè non è detto che il peer attachment sia possibile in una relazione interspecifica, e se è possile, non è detto che l'uomo sia una specie adatta.

Detto questo, vediamo un caso pratico: cadete da cavallo.

Il cavallo può avere, subito dopo della caduta, varie reazioni.
1. un'esplosone di gioia: "Libero! Libero dalla ruschena!"
2. una reazione di indifferenza: "E adesso che succede? Boh, mi metto a brucare"
3. oppure può avvicinarsi, e toccarvi delicatamente con il naso, come per vedere se state bene.

Chiamare la terza reazione affetto è forse improprio; tuttavia, secondo me è qualcosa di vagamente simile; una forma di "attaccamento", di "preoccupazione".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

quando cado è bene che il cavallo cominci a correre molto veloce....

comunque sta cosa alex non ha senso. come si fa a giudicare l'espressione o le intenzioni del cavallo?
se si avvicina si avvicina e basta, per i piu disparati motivi, mica per vedere per forza se sto bene.
magari non è abituato a vedere una persona sdraiata nella sabbia e vuole capire cos'è.
se si allontana magari è semplicemente spaventato da quello che è accaduto.
se si ferma a brucare forse semplicemente ha visto dell'erba...................

Ally

Citazione da: alex - Settembre 08, 2015, 10:37:44 PM
L'ho detto già ma lo ripeto: il tipo di "affetto" che possiamo aspettarci dal cavallo è, forse, la relazione etologica documentata e quindi possibile del "peer attachment"; tutto il resto è, fino a prova contraria, umanizzazione.

Forse, perchè non è detto che il peer attachment sia possibile in una relazione interspecifica, e se è possile, non è detto che l'uomo sia una specie adatta.

Detto questo, vediamo un caso pratico: cadete da cavallo.

Il cavallo può avere, subito dopo della caduta, varie reazioni.
1. un'esplosone di gioia: "Libero! Libero dalla ruschena!"
2. una reazione di indifferenza: "E adesso che succede? Boh, mi metto a brucare"
3. oppure può avvicinarsi, e toccarvi delicatamente con il naso, come per vedere se state bene.

Chiamare la terza reazione affetto è forse improprio; tuttavia, secondo me è qualcosa di vagamente simile; una forma di "attaccamento", di "preoccupazione".

io la terza la vedo più così:
" Fammi un pò vedere, magari è morto!! e finalmente sono libero!!!! "  :laughter-485: :laughter-485:

Ally

Citazione da: elleon - Settembre 08, 2015, 09:34:14 PM

Diverso, secondo me, è il rapporto che si instaura quando il cavallo vive in casa, non in maneggio e quindi a stretto contatto con lo stesso proprietario per tutta la vita.


secondo me il discorso è tutto qui...

Kimimela

Certamente se un cavallo vive a casa avra' un rapporto diverso col proprietario in quanto oltre ad essere guida sicura e coerente e' anche colui che gli porta da mangiare.
Pero' non e' detto.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

elleon

Citazione
Citazione da: Kimimela - Settembre 09, 2015, 10:49:15 AM
Certamente se un cavallo vive a casa avra' un rapporto diverso col proprietario in quanto oltre ad essere guida sicura e coerente e' anche colui che gli porta da mangiare.
Pero' non e' detto.


Non solo. E' presente quotidianamente, è una figura fissa e stabile. Si muove intorno al cavallo e con lui, tutti i giorni. Condividono lo stesso territorio. Il legame che si crea, è diverso.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

elleon

Inoltre, ogni cavallo ha la sua indole. C'è quello più introverso e quello definito " padronale", che si fida e segue il suo padrone come un cagnolino. Alcuni cavalli, instaurano con il loro proprietario un rapporto di " aggregazione" nel giro di pochi mesi. Altri, trattati nello stesso modo , restano , anche dopo anni più " selvatici" e restii.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

klystron

Io condivido quello che ha detto Giada mi pare... Quando oliver è arrivato dalla Francia dopo un viaggio di tre giorni non è stato bene. Non mangiava e non beveva. Poi abbiamo scoperto che aveva problemi di ulcera causati dallo stress dal trasporto... Ma mentre aspettavamo il vet il poco fieno che mangiava lo mangiava solo e unicamente con me in box. Penso fosse una questione di "sentirsi sicuro". Tutto era nuovo per lui, e io ero l'unica cosa a lui familiare, malgrado negli ultimi 8 mesi mi avesse visto al massimo un paio di volte . Ai cavalli (almeno al mio) piace l'abitudine, inoltre penso che mi collegasse allo "star bene" dato che io ero quella che vedeva in Francia a casa sua, dove stava bene.
Per il discorso del venire incontro al prato, è schifosamente opportunista: lui viene solo se vuole rientrare, se fa troppo caldo i ci sono mosche, o è solo e vuole raggiungere gli amici. Oppure se pensa di ottenere qualcosa, e in quel caso é anche " possessivo" e litiga con il compagno per accaparrarsi le mie attenzioni ( leggasi carote )

old duck

se date un calcio ad un cane, guaisce; se date un calcio ad un gatto, miagola di dolore; se date un calcio ad un cavallo, sta in silenzio. Vuol dire che il cavallo non prova dolore? Non abbiamo, credo,  dubbi nel dire che un cavallo può provare paura, allegria, voglia di giocare con i suoi simili. Credo vi sia capitato di vedere gli occhi di cavalli apatici, tristi, rassegnati.  Perchè allora non dovrebbero avere la capacità di affezionarsi?  Io non ho nessun dubbio: ne ho avuto infinite prove e non è affatto "umanizzare". Si affezionano eccome: basta saper guardare e saper sentire. A volte usiamo troppo la parte del nostro cervello preposta alla razionalità. Sally Swift nel suo splendido libro "centered riding" ci insegna ad usare anche l'altro emisfero. Oliveira diceva che l'equitazione è tecnica e anima. Senza anima non siamo capaci di sentire.
E dopo questo spataffio, prendetemi pure per i fondelli
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

Kimimela

Citazione da: old duck - Settembre 10, 2015, 09:44:41 AM
se date un calcio ad un cane, guaisce; se date un calcio ad un gatto, miagola di dolore; se date un calcio ad un cavallo, sta in silenzio. Vuol dire che il cavallo non prova dolore? Non abbiamo, credo,  dubbi nel dire che un cavallo può provare paura, allegria, voglia di giocare con i suoi simili. Credo vi sia capitato di vedere gli occhi di cavalli apatici, tristi, rassegnati.  Perchè allora non dovrebbero avere la capacità di affezionarsi?  Io non ho nessun dubbio: ne ho avuto infinite prove e non è affatto "umanizzare". Si affezionano eccome: basta saper guardare e saper sentire. A volte usiamo troppo la parte del nostro cervello preposta alla razionalità. Sally Swift nel suo splendido libro "centered riding" ci insegna ad usare anche l'altro emisfero. Oliveira diceva che l'equitazione è tecnica e anima. Senza anima non siamo capaci di sentire.
E dopo questo spataffio, prendetemi pure per i fondelli
old sei fantastica...io la penso come te.
solo chi non ha una certa sensibilita' puo' dire che un cavallo non si affeziona (che e' come dire che non prova sentimenti). come dici tu basta guardarli negli occhi...
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Wild

Citazione da: Kimimela - Settembre 10, 2015, 09:55:18 AM
Citazione da: old duck - Settembre 10, 2015, 09:44:41 AM
se date un calcio ad un cane, guaisce; se date un calcio ad un gatto, miagola di dolore; se date un calcio ad un cavallo, sta in silenzio. Vuol dire che il cavallo non prova dolore? Non abbiamo, credo,  dubbi nel dire che un cavallo può provare paura, allegria, voglia di giocare con i suoi simili. Credo vi sia capitato di vedere gli occhi di cavalli apatici, tristi, rassegnati.  Perchè allora non dovrebbero avere la capacità di affezionarsi?  Io non ho nessun dubbio: ne ho avuto infinite prove e non è affatto "umanizzare". Si affezionano eccome: basta saper guardare e saper sentire. A volte usiamo troppo la parte del nostro cervello preposta alla razionalità. Sally Swift nel suo splendido libro "centered riding" ci insegna ad usare anche l'altro emisfero. Oliveira diceva che l'equitazione è tecnica e anima. Senza anima non siamo capaci di sentire.
E dopo questo spataffio, prendetemi pure per i fondelli
old sei fantastica...io la penso come te.
solo chi non ha una certa sensibilita' puo' dire che un cavallo non si affeziona (che e' come dire che non prova sentimenti). come dici tu basta guardarli negli occhi...

Sottoscrivo!
"Quando accarezzi un cavallo metti il cuore nella tua mano" Pat Parelli

Ally

Citazione da: old duck - Settembre 10, 2015, 09:44:41 AM
se date un calcio ad un cane, guaisce; se date un calcio ad un gatto, miagola di dolore; se date un calcio ad un cavallo, sta in silenzio. Vuol dire che il cavallo non prova dolore? Non abbiamo, credo,  dubbi nel dire che un cavallo può provare paura, allegria, voglia di giocare con i suoi simili. Credo vi sia capitato di vedere gli occhi di cavalli apatici, tristi, rassegnati.  Perchè allora non dovrebbero avere la capacità di affezionarsi?  Io non ho nessun dubbio: ne ho avuto infinite prove e non è affatto "umanizzare". Si affezionano eccome: basta saper guardare e saper sentire. A volte usiamo troppo la parte del nostro cervello preposta alla razionalità. Sally Swift nel suo splendido libro "centered riding" ci insegna ad usare anche l'altro emisfero. Oliveira diceva che l'equitazione è tecnica e anima. Senza anima non siamo capaci di sentire.
E dopo questo spataffio, prendetemi pure per i fondelli

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