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Pillole di teoria dell'apprendimento

Aperto da alex, Luglio 05, 2012, 01:48:11 AM

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piciopacio

Teoria dell'apprendimento...teoria, appunto.

Passiamo alla pratica, ognuno di voi che partecipa a codesta bella discussione, quanti lalli ha personalmente addestrato, quanti puledri ha domato, quanti lalli ha viziati ha corretto ?

Ora, o si è un professionista oppure le occasioni di cimentarsi in questa bisogna sono rare.

Personalmente - essendo un dilettante - in oltre 50anni di consuetudine coi lalli ho fatto quanto chiedo a voi solo sei volte, l'ultima volta col Caimano - 12 anni fa.

In questa mia piccolissima esperienza ho riscontrato la verità delle parole di Fillis, vado a memoria: - "fino a quando il puledro non avrà tentato di scaricarvi e non sarà stato punito per questo, la sua doma non potrà considerarsi completa."

La punizione - ovviamente - va dalla orribil voce alla nerbata a levapilu....a volte basta solo la terribil voce, a volte no.






alex

Messa la sella a due puledre: da zero. Occhio: non addestrate: giusto giusto scozzonate, quel tanto per salire  e andare in campagna, da solo o in compagnia.
Aggiustata una cavalla su cui l'istruttrice del maneggio aveva abilmente evitato di appoggiare le natichette.
Aggiustata un'altra, come forse ti ricordi (max mi aveva augurato in bocca al lupo, nell'altro forum....).

Innumerevoli soluzioni di piccoli problemi su svariati cavalli di tutti i tipi.

Intaurata una ottima relazione e la "conduzione a mano in leggerezza" su un grosso stallone di almeno 100 kg  :blob3: che trascinava qua e là gli uomini di scuderia.

Inezie: ma tutte fatte seguendo i principi di cui sto parlando, con estremo interesse e con moltissima attenzione. Ognuna delle  cose che dico l'ho applicata in pratica.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

#47
Tiremm innanz.

Il condizionamento operante sta tutto qui: problema/segnale->tentativo di soluzione->risultato del tentativo. FINE. Non c'è altro.

Come ricordavo, le cose sono particolarmente complicate perchè, nell'addestramento, lo stesso attrezzo (parleremo delle redini) viene usato sia come segnale, che come "risultato". Non solo. Questi strumenti consentono di essere utilizzati in sequenza ossia: il risultato (elemento n. 3) viene usato anche come segnale (elemento n. 1) per creare un nuovo problema che chiede una soluzione.

La cosa veramente importante è riuscire a isolare le terzette, e distinguere in ciascuna quale è il segnale, quale è il tentativo, quale è il risultato.

Notate una cosa essenziale, ovvia ma nemmeno tanto: un segnale PRECEDE il comportamento. Un risultato SEGUE un comportamento.

Tutto ciò che CHIEDE, SUGGERISCE, PRETENDE  un comportamento non è nè un premio nè una punizione. Tutto ciò che SEGUE un comportamento è un premio, o una punizione.

Il recinto elettrico cos'è? E' un SEGNALE. E' un problema, a cui il cavallo risponde con un comportamento e il risultato è la soluzione del problema. La soluzione del problema è il premio.

La scossa istintivamente fa arretrare il cavallo. Non appena arretrato, la scossa cessa. Se invece di arretrare resta fermo o spinge, la scossa si ripete: non è una buona soluzione. La buona soluzione è arretrare. Non c'è cavallo così stupido che non capisca la lezione nel giro di uno, massimo due tentativi.

E qui arriviamo al principio della "porta aperta". Perchè il cavallo risolva il problema costituito dalla scossa elettrica, dev'essere libero di arretrare. La porta per arretrare dev'essere aperta. Se la sbarriamo con una trave. e il cavallo non trova la porta aperta, è un disastro. Siete d'accordo? Diventerebbe tortura.

Veniamo alle redini.

C'è un cavallo verde che ha idee confuse sul significato delle mani e della gambe, ma sa che può sfuggire al fastidio delle gambe andando avanti (la  porta aperta è avanti); cammina tranquillo. Tendete un po' le redini (segnale/problema). Il cavallo farà vari tentativi per risolvere questo fastidio, fra i quali ci sarà quello di rallentare. Non appena accenna a rallentare: tac! la  tensione delle redini sparisce. Ecco il premio, ecco la porta aperta: la porta aperta è quella di rallentare.

Ma se nel momento che accenna a rallentare, le redini non cedono istantaneamente, l'occasione sfuma. La porta era aperta ma il cavallo non l'ha trovata.

Peggio che mai: se oltre alla tensione delle redini c'è un'azione di gamba, allora la porta è chiusa.

Mani senza gambe, gambe senza mani: perfetto sinonimo di "lasciate la porta aperta".

Altra conseguenza: il cavallo impara non dalla tensione delle redini, ma dal loro immediato rilascio. La tensione è il segnale;il rilascio è il premio.

Spero di essermi spiegato.

Un forte colpo di frustino prima del salto non è  una punizione e non viola il principio della porta aperta: la porta c'è ed è apertissima, consiste nel saltare. Lo stesso identico colpo di frustino dopo che il cavallo ha saltato male abbattendo l'ostacolo è una punizione: non ci sono porte aperte immediate, mica la frustata può chiedere di "riavvolgere il film e riprovare". Non ci sono porte aperte. Operlomeno, l'unica porta buona non è percorribile. Ce ne sono altre aperte, che il cavallo può tentare: tipo quella di fare una magnifica smontonata, che effettivamente risolve il problema; in questo caso il fatto che il cavaliere si tolga dalle palle, venendo proiettato in aria e quindi nel fango (perchè in questi casi è quanto mai opportuno che ci sia molto fango)  è un grosso premio per il cavallo. Si ricorderà di questa lezione. Gli è stato insegnato specificamente: gli è stato proposto un segnale (la frustata) ed èstato invitato a trovare una soluzione (la smontonata) seguita da un premio. Fine addestramento mediante purissimo condizionamento operante.





La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

stiamo dicendo le stessa cose, ma forse è meglio come fai tu
tu scrivi in funzione di far comprendere una equitazione elementare, io scrivo in funzione di inquadrare anche eventualità più complesse, forse in questo luogo hai ragione a proporre concetti semplici
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

Fra l'altro, leggendo per la prima volta con molta attenzione "Per l'equitazione di campagna" di Caprilli, ho trovato interessantissime conferme..... certo, occorre leggere "fra le righe", ma mi sono convinto che il segreto della buona equitazione (e per Nicola: l'elemento unificatore di tutte le buone equitazioni) è semplicissimo: il  rilascio della pressione, la cessazione istantanea dell'aiuto non appena vi è il risultato atteso (che varia a seconda delle conoscenze del cavallo). E su tutto giganteggia il "principio della porta aperta".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

provocazione: NON nella ben nota monta tedesca, e la monta tedesca stravince nelle competizioni!  :evil3:
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

#51
Se hai letto McLean, l'ultimo articolo, sai bene che l'elevato numero di giovani cavalli che non reggono al tremendo stress della "porta chiusa" finiscono al macello per problemi comportamentali insolubili. McLean attribuisce questa disastro proprio allaviolazione del principio della "porta aperta" ossia del "mani senza gambe, gambe senza mani". Che i cavalli che resistono, poi vincano perchè i giudici di dressage tollerano la violazione del regolamento, che imporrebbe che il cavallo sia obiettivamente e evidentemente calmo; e se tollerano e anzi premiano il rollkur o iperflessione, in violazione del principio regolamentare che la verticale non dovrebbe essere superata se non per attimi, bè... questo è un altro paio di maniche.

Prosit a loro, e ai vincitori delle competizioni di dressage. In barba a Karl e a quelli come lui, che non sanno vivere. Sono dei perdenti. Io sto quasi sempre dalla parte dei perdenti.  Attorno ai vincenti c'è sempre una folla scomposta e chiassosa.... :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Muriel

Non saprei quantificare i cavalli. Educo i puledri del mio allevamento. Uno stallone riproduttore da zero. Gli altri in collaborazione. Una cavalla da selvatica mai toccata dall'uomo fino ai due anni. Altre fattrici da mettere sottosella. Da ragazzina aiutavo la mia istruttrice coi giovani.  Diversi cavalli di amici e conoscenti con vari e svariati problematiche.
Gestione di sei riproduttori insieme.
Boh.
Ma mai ho punito. Ho imparato a non punire a mie e loro spese.
CitazioneIn questa mia piccolissima esperienza ho riscontrato la verità delle parole di Fillis, vado a memoria: - "fino a quando il puledro non avrà tentato di scaricarvi e non sarà stato punito per questo, la sua doma non potrà considerarsi completa."

Niente di più falso. Devi lavorare in modo che non abbia nemmeno l'ombra del pensiero di volerlo fare. Non deve averne motivo.
Io MAI ho avuto un giovane che abbia sgroppato o nemmeno mosso un pelo messi sottosella.


max

Citazionefino a quando il puledro non avrà tentato di scaricarvi e non sarà stato punito per questo, la sua doma non potrà considerarsi completa

CitazioneNiente di più falso. Devi lavorare in modo che non abbia nemmeno l'ombra del pensiero di volerlo fare. Non deve averne motivo.
Io MAI ho avuto un giovane che abbia sgroppato o nemmeno mosso un pelo messi sottosella.

pur nutrendo dei dubbi su frasi e assiomi vecchi di duecento anni e comunque legati volente o nolente alla loro epoca (tradizioni, convincimenti, etc) probabilmente tutto dipende da che livello di sottomissione si pretende dal cavallo, intendo cioè che l'addestramento completo che intendevano Fillis & Co prevedeva in ogni caso che l'animale fosse a "prova di tutto", che fosse reso tranquillo anche nelle peggiori condizioni, che dovesse sopportare quello per cui era destinato

mi chiedete dei numeri, fate conto che siano solo due o tre cavalli e che io sia uno stupido ma pensate anche a questo: se per non confondere lo polledro, ed evitare che si difenda, applicate saggiamente mani senza gambe e viceversa, che cosa succederà al primo che applicherà mani insieme a gambe? non dovrebbe, invece, per considerarsi completo l'addestramento, essere addestrato a sopportare il terribile effetto d'insieme rimanendo fermo? se saggiamente non arrivate mai a provocare di proposito lo polledro per salvaguardare il suo benessere mentale (poverino), che cosa succederà al primo che per errore lo provocherà? non dovrebbe essere addestrato a sopportare anche gli errori del cavaliere a cui è destinato?

sono convinto anche io delle stesse cose di muriel sia chiaro, ma con diversi metri e misure che mi portano in parte anche a capire il pensiero di FillisPicioPacio
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Muriel

Sopportano. Al massimo si fermano e attendono altre istruzioni. Non devono andare in guerra ne servire a cavalleria e fare cariche.
Ne ho avuto la prova l'altra sera. Il nuovo acquirente sale sul cavallo. Mai avuto un cavallo così timido e insicuro. Ma e' diventato sicuri di se perché e' sicuro del suo lavoro e ha serenità mentale da vendere perché SA che se sbaglia risposta non ci sono conseguenze.
La persona sopra ovviamente ha modi e sensibilità differenti. Il cavallo ha fatto i salti mortali per comprendere, eseguire e adeguarsi anche se la leggerezza e il modo di montare erano differenti.
Lo facevano i miei stalloni. Lo fa lui, lo fanno le ragazze. Non puo essere coincidenza.
Non me ne puo di meno della sottomissione. Io cerco collaborazione.
Questo ha funzionato per me.
Amo che il cavallo abbia un'opinione e che la condivisa con me se mi faccio assente o rintronata. Che colmi le lacune.

alex

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

piciopacio

Sono tornato da poco dalle prove dello spettacolo, Oddo, fa due uscite.

Stasera, ha deciso che bastava una uscita, dunque, invece di tornare in campo si è impennato due o tre volte e si è diretto di corsa su due zampe verso il lavatoio.

C'erano alcuni parenti e amici di Giuseppe terrorizzati: - scinni scinni...scendere non se ne parla nemmeno; io ero lontano, sono arrivato di corsa e ho dato il frustino al ragazzo.

Il cavaliere ha spinto il Caimano verso il maneggio, al primo tentativo di difesa: - orribil voce, speroni e due frustate amare...in 6 secondi il lallo era nella postazione di attesa immobile come una statua.

Riprendendomi il frustino, l'ho rassicurato con voce soave e gli ho dato una leccornia, le prove son continuate come nulla fosse accaduto.

Se il ragazzo fosse caduto - o peggio - fosse sceso, sarebbe stato un disastro,  figurarsi con un polledro o con un lallo in fase di addestramento.

Cosa abbiamo/ha sbagliato ?





alex

No, non hai sbagliato; se Oddo è dritto, hai usato lo scongiuro giusto.  :happy_birthday-736:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Muriel

#59
Cosa hai sbagliato ?
Difficile dire senza vedere. Ma a naso direi che qualcosa hai sicuramente sbagliato se si difende impennando.io sicuramente mi farei la domanda di cosae dove ho sbagliato  se ho una difesa del genere. E forsa quella che piu sgradisco e temo. E non ha nulla a che fare  il tipo di difesa legata alla presenza di testicoli o meno.
Ho l'impressione che lui obbedisca più per timore delle conseguenze che per collaborazione.