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Riscaldamento

Aperto da nala, Luglio 31, 2018, 04:30:33 PM

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nala

Ciaoi a tutti,
apro il mio primo topic chiedendovi un parere su una cosa che ultimamente mi sta un po' assillando, ossia, i tempi di riscaldamento. Premetto che il mio cavallo è un tipo che ad inizio lavoro ha parecchie rigidità da sciogliere e che i primi tempi di trotto se li fa alla schiaccia-uova. Per questo, la prima parte di lavoro me la faccio a  redini lunghe cercando la distensione, sia al passo che nelle andature successive. Eseguo molti circoli, flessioni laterali, spostamento delle anche e poi tanto trotto e galoppo in distensione per allungare la schiena ed impegnare il posteriore, ma soprattutto per sciogliere ed allungare la schiena. Dopo un po' sento che inizia ad essere più fluido, ad avere delle andature più brillanti e sento che spinge di più. Dopo questa fase prendo più contatto ed inizio a lavorare riunendo di più, alt e passi indietro riunito, trottino etc. Il mio dubbio è quanto debba durare la fase di riscaldamento. C'è chi dice almeno 30/40 minuti, chi il tempo necessario a sentirlo più sciolto, chi sostiene che il cavallo è un atleta e che quindi fisiologicamente non si può ritenere riscaldato se non dopo almeno 20/30 minuti di lavoro aerobico ininterrotto.
Voi come la vedete? So che varia da cavallo a cavallo ma in linea di massima, per non massacrare troppo ma nemmeno per fare una cosa troppo leggera e quindi poco efficace, voi come vi comportate? Vorrei anche far fare un pochino di fiato, ma nemmeno spomparlo.
Come articolate voi questa fase?

Età del soggetto 14 anni, sana e robusta costituzione, filosofia di vita " voglia di lavora' saltame addosso, avvisame però prima che me scanso più che posso"  :chewyhorse:

grazieeeee

Idunas-Sanni

#1
Penso che dovrebbe dipendere dal cavallo.
Io comincio sempre con 15 a 20 minuti di passo con le redini alla fibbia. Soprattutto di inverno o se tiro il cavallo fuori dal box.
Dopodiché ci sono tanti modi per continuare. A redini lunghe degli esercizi che sciolgono il cavallo, ma qua bisogna guardare l'individuo. Alcuni si sciolgono bene durante un galoppino tranquillo, altri piuttosto al trotto.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

nala

Anche io inizio col passo, redini alla fibbia. Poi sciolgo e cerco di decontrarre con flessioni laterali ( inizio a sciogliere il collo già da terra), circoli alle tre andature sempre a redini lunghe preoccupandomi ovviamente che allunghi bene la schiena e che impegni i posteriori.
Solo che mi stanno confondendo le idee circa i tempi e le modalità :icon_confused:
E' troppo 30/40 minuti? i dubbi sono iniziati quando una sera a cena ho conosciuto un preparatore atletico di cavalli agonisti. Capisco che deve allenare per l'agonismo, ma secondo lui 30 minuti sono il minimo per qualunque cavallo giovane ed in salute ed il tutto deve essere svolto in attività aerobica quindi niente passo tra un'andatura e l'altra. altrimenti, parole sue " non hai riscaldato un'emerita cippa".
Il mio dubbio più grande è: possibile tutto di seguito senza nemmeno intervallare col passo?  :boooh:





 

Ranas71

A me per il riscaldamento fanno fare un po' di passo alle due mani, poi trotto inserendo delle serpentine semplici e galoppo sulla pista. Visto che noi ci fermiamo alla spalla in dentro gli altri lavori (flessioni, cessioni, circoli e volte) li mettiamo proprio nel lavoro normale. Ovviamente nel riscaldamento il cavallo lo mettiamo in distensione.
Cavalcare trasforma "vorrei" in "posso".

BigDream

Mah sai secondo me non esiste un tempo giusto o sbagliato, dipende come dice Idunas dal cavallo.

Al mio ad esempio il passo serve poco, d'inverno ovviamente ne faccio un po' (solitamente lo metto in giostra prima, quindi quando salgo è già caldo e parto subito col trotto, altrimenti 5/10 minuti di passo ma già impegnato, quindi già bello attivo altrimenti non serve a nulla, al mio....), d'estate praticamente parto subito al trotto, infatti si scioglie un sacco. Secondo me quello che fai è buono. 30/40 minuti mi sembrano tanti, anche perché se poi di lavoro vero e proprio ne fai altri 30/40 in totale fa più di un'ora (io sono una di quelle che "meglio poco e bene", quindi se il cavallo fa bene faccio massimo mezz'oretta/40 minuti, a meno che non stia facendo un esercizio particolare).... 

Potrebbe invece essere necessario fare tanto tanto riscaldamento con un cavallo più vecchio o con particolari problemi

Zarathustra

Mi sembrano tempi eccessivi.
A meno che lo si chiami riscaldamento, ma in realtà è "il" lavoro che si vuole fare; ad esempio ogni tanto posso decidere che ci sta bene una sessione di estensione decontrazione, e allora ok, anche tutta un'ora.
Con cavalli sani, più che il fisico bisogna scaldare la testa, cioè mettere ordine se c'è voglia di piantare grane o svegliarsi se siamo sotto pisolino.
Quindi non saprei proprio che routine descrivere, sia nei tempi che negli esercizi, dipende da tanti fattori, non ultimo anche qual'è l'esercizio principale cui miriamo (se c'è).
Grossolanamente lo dice il cavallo quando è pronto, lo senti da come si muove ed interagisce.

alex

#6
Può essere che la gestione "normale" allontani talmente il cavallo dalla sua fisiologia naturale, da rendere il riscaldamento indispensabile; sta il fatto che etologicamente il cavallo è senz'altro capace di sviluppare in un secondo il 100% delle sue prestazioni fisiche dopo un prolungato periodo di attività prossima a zero. Se deve sfuggire a un leone mentre sonnecchia o pascola quasi immobile, non c'è tempo per "riscaldarsi", e sarebbe tragico, per lui, sia il fatto di non essere in grado di sviluppare istantaneamente la sua energia, che il fatto che l'improvvisa esplosione di attività lo danneggi fisicamente.

Se la gestione "normale" è tale da modificare in modo così profondo la sua naturale fisiologia, secondo me dovremmo porci seri problemi sui danni fisiologici della nostra "gestione normale".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Idunas-Sanni

Allora se vogliamo essere pignoli una sessione di lavoro sarebbe la seguente:
-riscaldamento
-scioglimento
-lavoro
-cool-down

Queste fasi ovviamente si sovrappongono e a seconda dell'età, del livello di addestramento e allenamento una è più lunga dell'altra o la sostituisce pure.
Per esempio per un puledro la fase di scioglimento è già la fase di lavoro.
Alla fine la fase di lavoro possono essere 20 minuti o due volte 15 con una pausa in mezzo per un cavallo con allenamento avanzato. Ovviamente poi va adeguato al cavallo come abbiamo già detto.

Per tornare al riscaldamento c'é la regola dei 20 minuti di passo che in tanti non li fanno. Questa fase va fatta possibilmente su linee dritte, dunque restando sulla pista o se si può fare un giro fuori.
Questa fase non deve per forza avere un impatto diretto sulla sessione di lavoro che segue ma è per salvaguardare la salute del cavallo nel tempo.
Muscoli, tendini e legamenti si devono riscaldare e attivare e il liquido sinoviale delle articolazioni si deve effondere. Dunque per me è il minimo che vado a fare 20 minuti di passo noioso - e sì come ho scritto sopra a volte riduco a 15 minuti ma solo con cavalli che stanno sempre fuori.

Nel mondo dell'equitazione ci sono sempre più infortuni di legamenti e tendini oltre alle solite problematiche di artrosi. Di sicuro ci sono molti fattori che portano a questo fenomeno ma uno secondo me è quella moda di non riscaldare a dovere il cavallo.
E 10 minuti fanno quasi nessun effetto come si vede in una ricerca con le foto termografiche.
https://www.freundpferd.de/2016/01/04/thermografie-beweist-warmreiten-dauert-20-minuten/
Hanno fatto foto termografiche a 50 cavalli di varie età, razze e stile di monta delle arti posteriori. Le foto esposte sono un esempio, si tratta di una cavalla warmblood di 9 anni. La prima foto è stata scattata dopo due ore di box prima dell'allenamento e si nota una temperatura di 24,9C°. Seconda foto dopo 10 minuti di passo con un alzamento della temperatura di appena 0,3C°. La terza foto dopo 20 minuti di passo con una temperatura di 28,7C° e la quarta foto infine dopo il lavoro di ulteriori 20 minuti in tutte e tre le andature (dunque 2 ore box, 20 minuti di passo, 20 minuti di lavoro) con 30,3C°.

Siccome non vorrei pensionare il mio cavallo a 15 anni ma montarlo normalmente anche a 25 e nemmeno ho voglia di fare pause per infortuni, le loro cure e la riabilitazione li faccio (quasi) sempre i 20 minuti.

Alex, in parte hai naturalmente ragione. Un cavallo tenuto sempre in box, che esce ogni tanto un paio di ore in un fazzoletto di paddock in sabbia da solo e poi viene tirato fuori per essere montato già non ha dei migliori presupposti. Uguale un cavallo che non ha avuto una crescita come si dovrebbe il che secondo me influenza ancora di più.
Comunque il paragone cavallo selvatico/ inselvatichito e cavallo domestico che viene usato per una delle discipline equestri a volte è un po' improprio.
Intanto i cavalli inselvatichiti non devono fuggire tutti i giorni da un leone - che poi leoni e simili non ci sono nemmeno stati in tutte le parti dove si è sviluppato l'equus - ma i nostri cavalli vengono mossi quasi tutti i giorni. In più una fuga dura mica tutte le volte un'ora e passa.
E infine per tornare alla gestione il cavallo inselvatichito è quasi sempre in movimento, proprio fermo stanno poco. Sarebbe da mostrare che mantengono sempre un leggero stato di riscaldamento.
Chi sa se esistono degli studi.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Corla

#8
Citazione da: Idunas-Sanni - Agosto 03, 2018, 11:46:18 AM
Nel mondo dell'equitazione ci sono sempre più infortuni di legamenti e tendini oltre alle solite problematiche di artrosi. Di sicuro ci sono molti fattori che portano a questo fenomeno ma uno secondo me è quella moda di non riscaldare a dovere il cavallo.
E 10 minuti fanno quasi nessun effetto come si vede in una ricerca con le foto termografiche.
https://www.freundpferd.de/2016/01/04/thermografie-beweist-warmreiten-dauert-20-minuten/
Hanno fatto foto termografiche a 50 cavalli di varie età, razze e stile di monta delle arti posteriori. Le foto esposte sono un esempio, si tratta di una cavalla warmblood di 9 anni. La prima foto è stata scattata dopo due ore di box prima dell'allenamento e si nota una temperatura di 24,9C°. Seconda foto dopo 10 minuti di passo con un alzamento della temperatura di appena 0,3C°. La terza foto dopo 20 minuti di passo con una temperatura di 28,7C° e la quarta foto infine dopo il lavoro di ulteriori 20 minuti in tutte e tre le andature (dunque 2 ore box, 20 minuti di passo, 20 minuti di lavoro) con 30,3C°.


molto interessante indunas, grazie!


Io di solito ne faccio una decina di minuti al passo, però penso sia importante, sempre nell'ottica del preservare tendini ed articolazioni, fare delle pause. Cosa che non vedi poi tanto spesso, e trovo sia un'altra lacuna che ci impone l'equitazione attuale, per lo più di stampo tedesco, che vede il cavallo che deve lavorare, tutta l'ora. Non si danno le giuste pause. Io imposto un lavoro di tipo "piramidale". Cioè dopo aver raggiunto il momento in cui il lavoro raggiunge il suo "apice" piano piano vado a scendere, inizio col riscaldamento e il lavoro al passo e finisco con il lavoro al passo e poi defaticamento. Nel mezzo c'è tutto il resto. Invece spesso le lezioni vengono comunemente impostate così, scaldo un po', 5 minuti di passo (se va bene), subito trotto, salto al trotto e al galoppo, mai una pausa (o se va bene se ne fa giusto una...) 5 minuti di defaticamento, scendo col cavallo su di fiato, box, ciao.


nala

Grazie infinite a tutti, tanti ottimi spunti!
Il mio cavallo non è scuderizzato ma vive in un comodo paddock con capannina e metà della sua giornata la passa fuori al prato. Inoltre ha un indole fredda, è pigro e all'inizio del lavoro fa fatica ad attivarsi. Necessita di tanto lavoro in allungamento a redini lunghe, di circoli per flettersi ed allungarsi e dopo il primo galoppino inizia a svegliarsi. In genere durante la fase del passo inizio a sciogliere il collo chiedendo delle flessioni dell'incollatura ma per attivarlo devo passare necessariamente ad andature più alte altrimenti ci addormentiamo. Non gli chiedo nulla se non di avanzare e sciogliersi e soprattutto cerco di renderlo più morbido, ma già attivandosi inizia ad allungare la schiena, a portarsi più sotto e diventa più morbido. Mi riferisco solo alla fase di riscaldamento, quella che faremmo anche noi in palestra prima di fare esercizi specifici.
40 minuti senza fermarmi mi sembravano eccessivi, anche se poi il lavoro vero e proprio non lo faccio mai durare troppo. Alla fine tra riscaldamento, lavoro e defaticamento un'ora scarsa, ma davvero scarsa. Forse arriverò a 45 minuti..scarsi 😂
Cerco sempre di variare il lavoro ovviamente ma la parte iniziale credo sia assolutamente necessaria, anche se decido di saltare, di fare solo le barriere o boh, lavorare su appoggiate/ cessioni etc
Sbaglio?
Io lo sento quando è pronto, capisco proprio che da un certo momento in poi posso iniziare a chiedere e prendere contatto, ma addirittura 40 minuti senza sosta..manco i Marines!
Quando invece  sono a lezione il lavoro è diverso. Il mio maestro si concentra su lavori più di precisione piuttusto che sulla prima fase di riscaldamento, ricercando l'equilibrio del cavallo. Fa sciogliere al passo, il suo lavoro è meno dinamico,  richiede tante transizioni a scendere e salire e guai se vede una testa alzarsi tra un'andatura e un'altra, tra un alt e una ripartenza sl trotto. Incorpora tutto insieme diciamo, con fatica  immane mia a questo punto😄. I cavalli con lui arrivano fino a 30 anni ed oltre in ottima forma. Uomini di cavalli di una volta...per questo i miei dubbi aumentano 😂

Alex un post tanto interessante. Quindi tu un po' concordi con quanto mi ha detto quel preparatore? Che al di sotto dei 40 minuti non si è scaldato per niente? 😣


Idunas-Sanni

Citazioneuna sera a cena ho conosciuto un preparatore atletico di cavalli agonisti. Capisco che deve allenare per l'agonismo, ma secondo lui 30 minuti sono il minimo per qualunque cavallo giovane ed in salute ed il tutto deve essere svolto in attività aerobica quindi niente passo tra un'andatura e l'altra. altrimenti, parole sue " non hai riscaldato un'emerita cippa".

Beh, allenamento aerobico si fa anche al passo, ovviamente non un passo addormentato ma bello in avanti.
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding)

Corla

E' pensiero comune non fare nemmeno un po' di passo, in particolare nella equitazione tedesca (parlo dell'agonismo). Per fare un allenamento corretto, si è sempre in continuo movimento non ci si ferma praticamente mai. Praticamente non esistono pause e il lavoro al passo non è contemplato, sia perché considerato noioso, sia perché considerato superfluo.

Zarathustra

Circa il paragone con il cavallo selvatico....
1. l'unico era il Prewalsky, tutti gli altri sono frutto di selezione, vatti a sapere come funzionAVA...
2. osservando i selvatici ci si imbatte in un buffo fenomeno: si osservano solo i "sopravvissuti". I morti non si vedono più. Il campione è un pò contraffatto
3. età media dei selvatici? Che fine fanno quelli un pò più maturi?

No, non vorrei che finissimo col convenire che sarebbe meglio tornare nelle caverne anche noi......:-)

raffaele de martinis

#13
Tutto parte da Regan e dalla Taccer, dalla deregulescion.
Il consumismo sfrenato, la crescita ad libitum, la creazioni di nuovi bisogni (prodotti studiati ad arte) e l'immagine che si sostituisce alla parola e al ragionamento, ci ha trasfomato in consumatori un po sciemi e ci ha portati alla crisi.
Perché questo pipponcino?
Mi è capitato di leggere:  "fasce di riposo" e sono stato "costretto" ad intervenire, per il fatto che non esistono fascie da riposo, al limite posso essere terapeutiche. Il bello è che Indunas ha trovato nei siti tedeschi, la spiegazione scisciscientifica a quelo che scrissi cavallaramente.

La stesa hosa vale per il "riscaldamento", inteso come esercitii per sciogliere i muscoli che non è necessario allo lallo sano, lo potete verificare ogni giorno... ieri ho  preso il vecio e l'ho liberato nel campo, è stato montato l'ultima volta ai principi di agosto, appena ha capito di esser libero ha fatto due scalciate accompagnate da gridolini di piacere ed è partito al galoppo pancia a terra, si è fermato, e dopo essersi rotolato bellillamente più volte nella sabia, ha fatto un altro pò di rallegrate, poi si è messo al "passage" e mi ha raggiunto.

Il lallo ha 21 ani, in altro tempo il "riscaldamento" sarebbe stato più lungo e violento, inoltre, il lallo è navicolitico, e quando gli tolsi i ferri particolari che indossa, si mise a promenare  - nello stesso campo - lento pede alla ricerca di qualche erbetta.
Questo vale per il lallo, ma non mi risulta che i ghepardi, prima di lanciarsi a 110 km all'ora sulle chiappe della gazzella , faciano PRIMA riscaldamento o streccing.

Perché?
Non lo so, forse Indunas, troverà la spiegatione scisciscientifica nei siti alemanni, che, in quanto a lalli ci battono con due mani legate dietro la schiena, ma possono insegnare poco ai miei "amici gauci"...
beccatevi sto linco: la lalla ha 3 mesi di addestramiento ed è di razza pregiata destinata a giuocare il polo
https://www.youtube.com/watch?v=c1K5Flsxk_g
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

nala

Corla hai ragione,  purtroppo il passo non viene mai preso in considerazione. Per me è la madre di tutte le andature e anche la più difficile se si vuole ottenere una buona ginnastica ( non parlo di passo alla vaccara insomma 😁). Mantenere impulso e richiedere esercizi e circoli ( fatti bene) al passo mantenendo una corretta flessione e scioltezza non è affatto così semplice.  Non a caso i grandi lavoravano e preparavano i cavalli solo al passo.
Forse anche per questo viene snobbato,  richiede capacità e tecnica che non se ne vedono tanto in giro. E poi richiede pazienza e capacità di mettersi in discussione perché è proprio a questa andatura che escono le magagne del cavaliere 😅
Almeno,  questo il mio pensiero  :dontknow: