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La "Parola Contraria": la mia.

Aperto da raffaele de martinis, Aprile 24, 2013, 02:32:51 AM

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alex

#3480
Nel frattempo ironizzavi sulle treeless.

Come se le treeless non fossero "eredi" di una lunga tradizione di selle senza scheletro rigido (dalla bardella, alla vaquera, al recado e chissà quante altre).

Certo, non sono tutte uguali, ad esempio alcune, prive sia di bastino che di imbottitura "forte", sono adatte solo a persone non troppo pesanti; in Long Riders Gear è documentato un caso di fallimento con una treeless, e necessità di ripiegamento in corsa su una Randonèe; ma negare che ci sia una filosofia comune in tutte le treeless è "negacion de l'evidencia".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Bardella vs. scafarda.... oggi, treeless vs Malibaud/McClellan... la sfida continua.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Ma quale filosofia triless, trattasi di chiappe, di natiche, di culo... ma lasciamo star queste quisquilie, cìè un filo diretto che lega Raabe, JDO e i gauci.

Capire questo filo, per una ragassa che fa s.o. che addestra lalli al s.o., è essentiale a meno che non sia rimasta a Caprilli et al suo metodo tal quale Angiomi.

Lovviamente quello che dirò non riguarda noi lalliste che vogliamo una equitazione democratica:

Non bisogna piegare la volontà del cavallo, bisogna creare le condizioni perchè il cavallo "voglia quello che vuole il cavaliere", ossia che "esegua volentieri".

Questa è una puttaneta lallista che nulla ha a che fare con l'addestramento di Raabe (da guerra), con quello di JDO (vincente in s. o.) e con quello dei gauci, e con quello di semplici persone che voglio avere un lallo sicuro.

Tutta sta giente non si aspettano che i loro lalli facciano "volentieri" quello per il quale sono stati addestrati, loro vogliono - come Raabe e JDO -  che lo facciano incondizionatamente perché l'alternativa è rompersi l'osso del colo... te capi?

Concietto di una disarmante verità, per chi coi lalli ci lavora, vuole dei risultati, assolutamente falso per noi ragasse che col lallo facciamo realtione e sollazzo.

I cambiamenti repentini dei gauci, il lallo di Raabe che salda in acqua da 16 metri, i lalli di JDO che prima saltano le montagne e poi ci pensano sono accomunati da uno stesso addestramento, dagli stessi principi descritti da JDO in "Dresser est simple" libro imprescindibile per voi ragasse che ancora state a barcamenarvi con Caprilli...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Caro Raffaele, commenta con parole tue questa frase che ho già citato:

"Il cavallo fa bene solo quello che vuole fare. Bisogna dunque andare al di là della sua meccanica per raggiungere la sua volontà e conquistarla al punto che essa coincida con la nostra".

Può essere che sia un falso; può essere che sia una traduzione errata; sta il fatto che questa frase viene presentata come una citazione di Raabe, noto diffusore di puttanate lalliste.

Io ne ho solo fatto una specie di parafrasi. Diciamo, ho tentato di farla. Se ne hai voglia, ritrova l'originale e dimostra che il significato della frase originale è stato completamente travisato.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Se qualchiduno mi mostrerà la frase in francese, nel suo contesto francese, ne discutiamo... anche Fillis, noto lallista disse: i lalli vanno trattati come i bambini... maravigliomi come noi lalliste non ce ne siamo ancora appropriate.

Ragasse, Raabe e JDO sono figli di Baucher, i gauci altre che figli bastardi di Baucher, sono nipotini diretti di Rousselet... non ci credete?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

raffaele de martinis

"Le cheval ne fait bien que ce qu'il veut faire. C'est donc, par delà son mécanisme, sa volonté qu'il nous faut atteindre et la gagner jusqu'à ce qu'elle ne fasse plus qu'une avec la nôtre.

"Il cavallo fa bene solo quello che vuole fare. Bisogna dunque andare al di là della sua meccanica per raggiungere la sua volontà e conquistarla al punto che essa coincida con la nostra"

Il cavallo fa bene solo quello che vuole fare. Dunque, bisogna andare al di la del suo dinamismo, per arrivare alla sua volontà e vincerla fino a che non faccia un tutt'uno con la nostra.

La traduzione che ho fatto è quasi alla lettera, certo più alla lettera di quella che hai offerto tu.

Il caro Raabe dicie quello che ha scritto JDO nel suo famoso librello... o meglio JDO ha ripreso il concetto Raabe et lo ha meglio allargato e meglio spiegato...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Prendo atto della traduzione, la parola chiave è "gagner" con i suoi diversi significati (ammetto che in questi casi è "conquistare" più che "guadagnare"). Vedo anche l'analogia con JDO e perfino con D'Aure. Mi pare comunque significativo che tutti questi autori alludano alla volontà, e quindi alla psiche, più che alla meccanica. Questo potrebbe spiegare la vera natura del problerma della resistenza del cavallo, che non nasce dai muscoli, nasce dal cervello; ci penserò per conto mio, assumo la postura del ragazzino rappresentato nella statua della Biennale e  ci rifletto ripensando a Homocaballus ("Fate che il cavallo voglia quello che volete voi").

Ovviamente questa è una buona spiegazione del perchè tecniche meccanicamente così diverse (dalla nerbata alle paroline dolci) raggiungono lo stesso obiettivo.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#3487
Fatta la traduction alla lettera, ecco la vera buona traduzione del penziero di Raabe, che, come era prevedibile - dato che era un grandissimo cavallerizo - non fece un inno al lallismo ante litteram ma l'esatto contrario.

Il lallo fa bene ciò che è disposto a fare. Dunque, piuttosto che sul suo corpo, bisogna lavorare sulla sua mente  e condizionarla in maniera tale che risponda in maniera automatica ai nostri comandi.


JDO spiega bellillamente la tennica per ottener questo risultato, risultato che da sempre i gauci/i cavallari ottengono senza aver letto Raabe e JDO.

Ovviamente questa è una buona spiegazione del perchè tecniche meccanicamente così diverse (dalla nerbata alle paroline dolci) raggiungono lo stesso obiettivo.


Non è vero, se il lallo sa che vi scarica con una sgroppata, lo farà sempre anche se gli chiederete di non farlo con paroline condite con zucchero, miele, melassa e saccarina, smetterà solo dopo aver assaggiato qualche mazzata amara... di esempi simil ve ne posso far millanta, eppoi dissimo che una cossa è aver a che fare con uno stallone aggressivo altra è maneggiare  una polledra maltrattata.

A proposito, avete notato che tutti i lalli argentini in vendita, vengon accuratamente "maneggiati"?
Abitudine che abbiam perso, li strigliamo. li spazzoliamo, li pettiniamo ma non li maneggiamo... i pamperi di certo non perdon tempo in queste hose, tant'é che taglian criniere et accorcian code per non perder tempo in toilettature ma li maneggian nel senzo che li toccano dappertutto  accuratamente, perché?
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Perchè, istruiti da Parelli, eseguono diligentemente il primo dei sette giochi, il "gioco dell'amicizia".  :blob3:

Se lo insegna Parelli è una siocchezza, se lo fanno i gauchi è una cosa mirabile, 'nvero? Di certo lessio non faceva nulla, se non dopo essersi accertato che il cavallo si lasciava "maneggiare" in ogni centimetro del suo corpo. Con la mano, e pure con lo stick e con la corda.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

alex tu secondo me semplifichi molto la differenza tra meccanica e psiche.
tu dici: la nerbata è MECCANICA, perchè ci vedi un gesto, un oggetto contundente che va a colpire il cavallo. certamente questo ha un risvolto meccanico, nel senso che il movimento e il colpo dell'oggetto vanno ad incidere sul corpo del cavallo.
ma dimentichi che la forza meccanica di un frustino per spstare il cavallo è ridicola. quello che sposta il cavallo o che lo addestra ecc ecc non è qualcosa di meccanico e basta, è l'effetto psichico dell'azione meccanica.


lo stesso dicasi della gamba, della mano, di tutto. non è che il cavallo non sgroppa o non allarga il circolo o non scappa al galoppo sfrenato grazie all'azione meccanica della gamba o della redine ecc. Non lo fa grazie all'effetto psichico che abbiamo ottenuto (e gli ricordiamo) con l'azione meccanica di varia intensità.

l'azione di intensità meccanica 1 ricorderà al cavallo che, se non esegue il dato comando, gli arriverà l'azione ad intensità maggiore, fino al massimo dell'intensità (mazzata).

non è tanto facile dividere le azioni tra azioni che agiscono sul fisico e azioni che agiscono sulla mente.
perchè il cavallo è un essere vivente, non ha due scompartimenti stagni.


raffaele de martinis

Parrelli ha inventato il giuoco della amicitia per prenderci per il culo, per spillarci i dané, i gauci e - plobabilmente - Lessio lo fanno per sicurezza, il lallo può esser pericoloso a sua scajola, reagendo in maniera inopportuna se vien toccato in una parte "vergine" ecco perché bisogna maneggiar i lalli dappertutto, come il solito, io tendo ad esagerar:

https://calmoinavantiedritto.blogspot.it/search?q=belen



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Citazione da: PokerFace - Maggio 19, 2017, 09:46:57 AM
alex tu secondo me semplifichi molto la differenza tra meccanica e psiche.
tu dici: la nerbata è MECCANICA, ....

No, non ho equivocato, è chiaro che tutti gli aiuti possono agire e agiscono sulla psiche del cavallo (dalla parolina alla mazzata).

L'importante è focalizzare l'attenzione sulla volontà. Il cavallo è un essere vivente, con un grosso cervello, un essere volente; e lavora bene quando lavora volentieri.
Per chi non vuol confrontarsi con questo argomento difficile, il problema della volontà, ci sono delle comode motociclette, che sono del tutto prive di volontà.

Assodato che due volontà, nel vero binomio, si fondono in una sola, possiamo discutere della composizione della "miscela". Io affermo che in questa miscela può esserci una certa quota di volontà del cavallo; altri affermano che la volontà del cavallo deve essere completamente "garnè", conquistata, vinta, inondata. Per fare un esempio: sul salto, inutile sperare che un cavallo "senza volontà propria" ti "salvi". E' questo che vogliamo? Vogliamo che il cavallo metta il piede in una buca che non non abbiamo visto, mentre andiamo in campagna?
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

no beh certo che è auspicabile che il cavallo faccia un esercizio ben disposto piuttosto che riottosamente.
è chiaro che posso andare dal punto A al punto B con il cavallo sereno e tranquillo oppure con il cavallo che si intraversa e si tira indietro.
il fine dell'addestramento è proprio far fare volentieri ai cavalli le cose, non che sia una lotta continua.
nessuno vuole menare i cavalli, ovviamente. a tutti piace quando le cose vengono facili e leggere e serenamente.

alex

Qunidi, il problema non è solo/non è tanto quello di armonizzare il movimento del binomio (la parte "meccanica"), quanto quello di armonizzare la volontà del binomio (la parte "mentale" del binomio).

Questo mi basta. Potrebbe essere il famoso elemento comune di tutte le buone equitazioni.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

#3494
Il binomio... altra puttaneta classico/romantica, in realtà ,nella realtà non esiste non può esistere il binomio, il cavagliere ordina e il lallo - se ben addestrato - fa... concetto JDOrgesco.

Le due volontà si fondono in una sola: quela del cavaglier.

Il solo modo che ha il cavagliere per ottenere la "collaborazione" dello lallo è quando si affida completamente a lui, e il bestio, per istinto di conservazione, si salva e lo salva.

Questo avviene quando "tutto è perduto"... il lallo sta per cadere? Lasciamogli le redini, la stessa cosa dobbiam fare se abbiamo sballiato la battuto dl salto, se non gli scassiamo la minchia, se ce una possibilità di salvezza, il lallo la trova.

Qando a lallo si combatteva veramente, il cavagliere che si trovava circondato dal nemico sovrastante, aveva una ultima scians di salvessa: tagliava con un colpo di spada la capezza, in modo che il nemico non potesse bloccar il lallo afferrandolo per l'imboccatura, si attaccava al collo del suo lallo e sperava che il bestio scappasse lontano dalla rissa cosa che avveniva regolarmente a meno che il lallo non venisse sgarrettato o infilzato dalle alabarde...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...