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Equilibrio

Aperto da alex, Novembre 07, 2016, 08:33:28 AM

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alex

Lo ammetto, ho esagerato; ma ho esagerato apposta, una specie di "dimostrazione al limite". Anche la riunione però, perfino nella sua versione più accentuata (100% del peso sui posteriori) è una postura perfettamente naturale, che il cavallo assume, se non è acciaccato, ogni volta che ne ha voglia. Il problema è che con noi in sella non è facile che ne abbia la voglia; e penso per un fatto psicologico ancora più che fisico.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Ricordo comunque, Max, che secondo una scala di addestramento autorevole che ho consultato la riunione non è il primo passo per montare un cavallo senza danneggiarlo fisicamente; è il primo passo dell'alta scuola.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Melis

Ma no.
No dai il primo passo dell'alta scuola no.

La riunione, anzi, un'idea di riunione, è necessaria anche per avere delle andature di base più espressive, per far le transizioni bene.

Semmai è il primo passo della bassa scuola, mica dell'alta.
Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

sissy

il fine dell'addestramento sarebbe quello di portare il cavallo a lavorare in armonia con il cavaliere, esprimendo al massimo le sue potenzialità psicofisiche, quindi, in quest'ottica, la "riunione" non è solo un fatto fisico,ma anche psichico, che parte dal cavallo "decontratto".

L'assioma del generale L'Hotte, arcinoto,che recita "calmo,avanti e dritto" riassume tutte le caratteristiche dell'addestramento, cavallo sereno,decontratto psichicamente e fisicamente,
che vada "avanti" (non che corra o velocizzi l'andatura,ma che spinga adeguatamente con i posteriori,che abbia "impulso" inteso in senso dressagistico) e che
sia dritto, abbia cioè quella rettitudine tanto cercata nell'addestramento,ovvero , quella situazione in cui il lavoro dei posteriori  sia  uguale da ambo le parti,la decontrazione  sia uguale da ambo le parti,
che abbia   un appoggio uguale da ambo le parti ;
in poche parole perda quella naturale "asimmetria" propria di tutti gli essere viventi.


Solo con queste caratteristiche  potrà arrivare alla riunione davvero.Una riunione "artefatta",con il cavallo contratto,non sarà mai positiva,nè per il fisico nè per la psiche.


C'è da dire anche che si può lavorare con un cavallo ,preservando la sua integrità  il più possibile anche senza una perfetta riunione ,una perfetta "rotondità",questa serve ad avere un cavallo estremamente maneggevole,mentre per un lavoro adeguato,accettabile , sarebbe sufficiente un piego minimo e non un'incollatura molto rilevata (ricordando che dovrebbe essere tanto rotondo davanti quanto dietro per avere un interessamento osteomuscolare corretto, la rotondità dell'incollatura senza un'adeguata flessione delle articolazioni posteriori non ha senso).

alex

Citazione da: Melis - Novembre 17, 2016, 09:27:06 AM
Ma no.
No dai il primo passo dell'alta scuola no.

Ne sai mille volte più di me, eppure quella scala l'ho trovata e era autorevole, francese mi pare, in una vecchia discussione su cos'è la bassa scuola e dove finisce la bassa scuola, e inizia l'alta scuola. Farò del mio meglio per ritrovare la fonte. Nel frattempo, chi sa cosa dice al proposito la rigorosa scala di addestramento tedesca?

Sono comunque soddisfatto dell'evidenza che la questione non è banale.

PS: da quella scala, ho confermato la ferma convinzione che sarei più che soddisfatto di fare bene tutta la bassa scuola.... non è un impegno da poco.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Intanto trovo questo, che è suggestivo, sul sito di Basili:

CitazioneLa scala di addestramento FEI
La FEI (Fédération Equestre Internationale) propone, nei suoi manuali ufficiali (dove sono i principi che regolano il dressage ufficiale), una scaletta addestrativa, "un programma di addestramento" che "stabilisce, nell'ordine in cui vengono ottenute, le qualità di base di un cavallo da sella e le fasi del loro sviluppo".
Nell'ordine: RITMO - DECONTRAZIONE - CONTATTO- IMPULSO - CAVALLO DRITTO - CAVALLO RIUNITO.

Fonte: http://massimobasili.blogspot.it/2012/05/la-scala-di-addestramento-fei.html





La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Zarathustra

Osservandoli in libertà, nei momenti in cui sono in attività motoria (di vario genere), vediamo i cavalli impegnare i posteriori, alleggerire l'avantreno e riunirsi. Lo fanno ogni tanto, lo fanno quando ne hanno bisogno/voglia, lo fanno quando sono in forma fisica.
Non è che noi ci siamo inventati granchè, stiamo solo cercando di amplificare e riprodurre a comando, e con l'aggravante del peso aggiuntivo, ciò che è nelle loro corde naturali.

L'agilità, intesa come capacità di indirizzare la propria massa in qualsiasi direzione in maniera rapida, dipende certamente dal rapporto peso/potenza, ma anche, moltissimo, dall'equilibrio, ovvero da un baricentro relativamente basso e centrato.
I cavalli lo sanno istintivamente benissimo, solo che, poichè è faticoso, lo riservano alle grandi occasioni, siano esse paura, gioco, corteggiamento, lotta.
Noi in sella cerchiamo di indurli a pensare che quel momento sia una "grande occasione", e li alleniamo affinchè la loro fatica sia più sostenibile.

Melis

La bassa scuola finisce là dove il cavallo smette di avere le gambe in terra, per me.

Il dressage non è altro che bassa scuola, c'è il piaffer, il passage, i cambi di galoppo, le pirouette, ma non sono movimenti di alta scuola.

La riunione nel senso letterale del termine ti serve per tutte quelle cose, ma riunirlo serve anche per delle banali transizioni e per aver leggerezza nelle andature. Se si riesce ad accorciare la base d'appoggio del cavallo, farà meno fatica a, per esempio, cambiare direzione, a fare delle transizioni, e comunque sarà più leggero, col garrese più alto e le anche abbassate e i garretti flessi per ogni evenienza (vi va avanti?indietro?a destra? a sinistra?).

Riunione vera eh, non finta.

Non deve essere per forza visibile palesemente, ma il cavaliere lo deve sentire.
Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

Melis

Citazione da: alex - Novembre 17, 2016, 12:05:44 PM
Intanto trovo questo, che è suggestivo, sul sito di Basili:

La scala di addestramento FEI
La FEI (Fédération Equestre Internationale) propone, nei suoi manuali ufficiali (dove sono i principi che regolano il dressage ufficiale), una scaletta addestrativa, "un programma di addestramento" che "stabilisce, nell'ordine in cui vengono ottenute, le qualità di base di un cavallo da sella e le fasi del loro sviluppo".
Nell'ordine: RITMO - DECONTRAZIONE - CONTATTO- IMPULSO - CAVALLO DRITTO - CAVALLO RIUNITO.

Fonte: http://massimobasili.blogspot.it/2012/05/la-scala-di-addestramento-fei.html

Vero, ma bisogna capirla.
Alla base c'è che il cavallo deve pensare in avanti, senza quello non si può costruire il ritmo.
La decontrazione, anzi, la serenità del cavallo va di pari passo, altrimenti non può avere un ritmo regolare.
Una volta che si ha un contatto stabile, si può iniziare a costruire l'impulso, ovvero chiedendo più impegno al cavallo nel ritmo che si ha costruito, senza correre ma "saltando" di più nelle andature (forze non vanno in avanti - perchè il contatto c'è e decidiamo noi dove mandarla - ma in alto perchè le andature diventino più espressive)
Il cavallo dritto serve perchè nel momento in cui iniziamo a riunirlo, impegnamo la schiena del cavallo e lo obblighiamo a forzarla. Tipicamente iniziano a intraversarsi (per tenere il posteriore interno, quello più caricato, fuori dalla sua massa e far meno fatica), ecco perchè il cavallo serve averlo dritto, cioè in grado di spingere col posteriore destro quando col sinistro, di essere flessibile a destra quanto a sinistra. Ed essere in grado di mettersi dritto, perfettamente dritto.

Ma seguendola questa scala alla lettera, in massimo un anno e mezzo di doma sei alla riunione.

Poi secondo me vale la pena introdurre piccole divagazioni sullo step successivo ogni tanto per migliorare lo step precedente (vedi cercare la decontrazione mentre si costruisce il ritmo, creare impulso per ottenere un contatto più stabile, cercare di avere il cavallo dritto mentre si costruisce l'impulso, e cercare a piccoli passi la riunione per avere il cavallo dritto, per avere impulso maggiore).

Questo ovviamente SE si capisce la scala di addestramento, se si sa cosa si sta facendo, e SE si capisce di cosa il cavallo ha bisogno per progredire, perchè poi ogni cavallo è diverso.
Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

sissy

sono perfettamente d'accordo con Melis e Zarathustra.

nel forum azzurrino, a suo tempi tirai fuori la scala di Addestramento della FEI e scrissi tantissimo in merito.

Massimo Basili la critica, ma non a ragion veduta,nel senso che  ne estrapola le definizioni senza contestualizzarle veramente.

Lo scopo era di ideare un sistema di lavoro in rispetto alla biomeccanica del cavallo, per ginnasticare correttamente e cosi`mantenere motivato e sano a lungo il cavallo da sella.

Per "ginnasticare" si intende un lavoro progressivo che porti a rendere il corpo elastico e flessibile per farlo rendere al meglio e mantenerlo tale.

La Scala dell`addestramento e`la base del lavoro appropriato per il cavallo sia del punto di vista fisico che psichico, perche`e`in sintonia con la natura fisiologica del cavallo.

Grazie agli sforzi del Colonnello Niemak, direttore della scuola militare di Warendorf, che il sistema si sia diffuso dopo la guerra al di fuori dei centri militari, per poi diventare il criterio di valutazione nello sport.

In questo sistema si considera la schiena del cavallo il centro del movimento. Il cavallo con un corretto e solido lavoro di base, mostra grande fluidita`e liberta`di movimenti. Il giovane cavallo impara da subito a muoversi sotto il cavaliere libero da tensioni nella schiena.

La Scala non va`intepretata in maniera letterale o cronologica.
E`una ginnastica sistematica, i suoi gradini non si considerano rigidamente a se stessi ma si compensano e fondono tra loro.

Se quindi non c`e`decontrazione senza ritmo, non c`e`appoggio senza decontrazione, ma neanche ritmo senza rettitudine e cosi`via...

Di certo e`che al primo posto c`e`il ritmo e all`ultimo la riunione, quella autentica, non l`accorciamento delle andature e la cadenza sforzata,anzi,ad essere precisissimi,all'ultimo c'è "il cavallo negli aiuti" .

Interessante sapere che la scuola spagnola sviluppa la spinta dalla riunione e non il contrario come nella Scala. Il cavallo spagnolo, forse dovuto anche alla sua attitudine, impara piu`facilmente ad allungare il trotto senza precipitare,se prima impara il piaffe e il passage.

Reiner Klimke metteva al primo posto la decontrazione.

Ideata negli anni ´30 del secolo scorso, messa per iscritto e riconosciuta come sistema di lavoro negli anni `50.
Una curiosita`, uno degli autori del testo HDV 19, i principi della scuola classica tedesca, Herr Paul Stecken, e`ancora vivo e compie la bellezza di 100 anni quest`anno!
E`stato l`istruttore di Reiner Klimke e ancora oggi segue la figlia Ingrid.
La traduzione dal tedesco del quarto punto della scala, lo "Schwung" e`diversa dall`inglese e dai testi italiani perche`la parola "impulso" porta confusione. Impulso e`il desiderio del cavallo di portarsi in avanti, la spinta e`di piu`di questo.
I giudici di dressage basano i loro giudizi su questa scala ,che comunque non riguarda solo il dressage in senso stretto.

alex

Rispettosamente dissento.

Una scala più semplice è quella in tre passi di L'Hotte, che non era propriamente un pivello: "calmo, in avanti, dritto". E che sia una progressione da rispettare rigorosamente anche in senso temporale lo dice a Chiara e a Lettera, tanto per evocare chi ci legge attentamente....

Poi è anche questione cultural-genetica, noi italiani siamo "artisti", al contrario dei francesi e ancor più dei tedeschi, che apprezzano molto l'organizzazione e il metodo. Chiaro che a noi ispira di più un po' di confusione creativa. Ma poi non lamentiamoci dei risultati.

Al momento, io sto al primo dei tre passi, e sia io che Asia ne traiamo gran soddisfazione: chi si contenta gode.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Citazione da: Melis - Novembre 17, 2016, 12:33:09 PM
La bassa scuola finisce là dove il cavallo smette di avere le gambe in terra, per me.
Il dressage non è altro che bassa scuola, c'è il piaffer, il passage, i cambi di galoppo, le pirouette, ma non sono movimenti di alta scuola.

Siccome abbiam confidenza glielo dico io:

CitazioneA' mbriacona ma chemminchia vai dicendo?
:mrgreen:

Tra l'altro è vero. E' davvero mbriacona  :icon_pidu: 

Confondi arie alte con alta scuola.

La bassa scuola possiamo dire che arriva fino ad un lavoro completo sulle due piste alle tre andature (che già è mica facile appoggiare al galoppo), l'alta scuola comprende il piaffer, il passage, le piroette, i cambi di piede. Parallelamente ci sono le arie alte o le andature di fantasia.

Poi ci sta che nel quotidiano le cose non sono mai lineari, e magari parti dal piaffer per riuscire a cadenzare un trotto prima di completare il lavoro su due piste, ma "l'indice" del libro ha per forza di cose un suo ordine ed è quello che ho scritto.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Melis

Chebbellochebbello c'è Macs!!

è (anche) perchè ormai c'è un mucchio di gente che fa "alta scuola" fermandosi poi al passo spagnolo e io mi son rotta le favelas.

Una volta un tizio (mica un cretino) mi diede la definizione di alta scuola che mi piacque molto. Ovvero tutte le figure che il cavallo fa con gli arti anteriori, o posteriori, o tutte e 4 in aria.
L'ho adottata e l'ho fatta mia. So che non è la definizione per antonomasia e so che piaffe, passage fanno parte dell'alta scuola, FANNO PARTE e non sono. Anzi, direi che il piaffer è un esercizio soprattutto preparatorio per le figure (arie alte e non)
I dressagisti son altascuolisti quindi?

Melis Yalvac Equine Photography - www.melisyalvac.com

max

#133
Oramai il termine "dressage" è riferito al circuito delle competizioni sportive, che ha preso un andazzo tutto suo e dunque evito di cascare nella trappola di rispondere di si, anche se sulla carta si potrebbe dire di si.

Chi chiama in causa il termine "alta scuola" e chi invece "dressage" in genere ha in mente due cose molto diverse sia come scopi che come metodi, benché alla fine il cavallo abbia sempre 4 gambe, una testa e una coda e le cose che gli si possono far fare son sempre quelle.

Comunque secondo me hai appena bevuto di nuovo, perché se ti rileggi nella citazione non hai affatto detto "fanno parte" ma hai proprio scritto che tutto il dressage è bassa scuola compresi piaffer, cambi e piroette. Anche perché secondo la tua/sua definizione allora anche il tempo di sospensione delle normali tre andature è "alta" scuola... :- D stando in aria.... anzi appena inizia a muoversi e alza un piede... è alta scuola... no dai... forse il tizio che ti sei sognata ha frainteso anche lui arie ALTE con ALTA scuola... oppure in certe culture accomunano davvero le due cose, contribuendo alla confusione generale.

In ogni caso, nella tradizione francese, l'alta scuola comincia dal piaffer, ed è logico perché è con il piaffer che comincia la riunione (quella cazzuta) intesa come raccorciamento della base d'appoggio e abbassamento (si spera) delle anche. Prima, nella bassa scuola, si parla sempre solo di messa in mano, di cadenza, di ritmo, di transizioni, di passi indietro, di movimenti laterali.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

E' roba vecchia, riguarda discussioni di tanto tempo fa.... ricordo che ho "scoperto", a un certo punto, che esisteva la bassa scuola ma che nessuno, nei forum, la nominava mai; quasi fosse una cosa vergognosa, una cosa "bassa".

Allora mi son fatto aiutare a cercare dove finisce la bassa scuola e dove inizia l'alta scuola.... e  ho scoperto che la bassa scuola è una cosa più che dignitosa..... vorrei proprio contare i cavalieri che ne sanno fare bene tutto il programma.  Max, in percentuale, a occhio, quanti sono? Esclusi i presenti, ovvio; una valutazione a occhio pensando ai normali ambienti dell'equitazione popolati da normali cavalieri.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.