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Area Equitazione Classica e altro => Equitazione Classica - Alta Scuola => Topic aperto da: Anima714 - Giugno 26, 2015, 01:29:22 PM

Titolo: Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 26, 2015, 01:29:22 PM
Sto leggendo Questioni equestri per farmi un po' di cultura e devo dire che i concetti sono tutti abbastanza chiari. Quello che mi sfugge è come arrivarci...
Vorrei fare del lavoro in piano col mio "argentino dal bel caratterino", e vorrei raggiungere in primis i 3 punti sopra indicati: calmo, in avanti e dritto.

Ma come si fa? Come posso ottenere questo risultato prima di aspirare agli step successivi, senza usare tecniche appunto "da step successivo"?

Partiamo dal calmo.
Il mio signorino ha sempre l'occhietto fuori dalla testa, l'orecchia tesa, è pronto a scattare se qualcosa lo spaventa... E basta poco generalmente, soprattutto se lo lavoro nel giardino da solo, senza che possa vedere il suo compagno di merende. A volte ha la sgroppatina o la ribellione facile, ma non sempre. Da terra alla corda spesso e volentieri se gli do una "pressione ideale" mentre lo giro, avanzando verso di lui con passo deciso, esegue ma non lesina sul minacciarmi di doppiette, e a volte ci prova per davvero.
Quale potrebbe essere una linea guida per mettere calmo un cavallo che, di base, proprio tranquillo e fiducioso non é?
Si è calmato parecchio col lavoro di doma fatto da una persona seria, ma poi ha fatto l'inverno quasi fermo, io non sono brava a chiedere e vedere cose tecniche, e un po' del lavoro è stato perso, anche se quando si mette in vena di lavorare è veramente tutto ECCELSO. Il più è convincerlo a lavorare...

In avanti.
Come lo metti in avanti un cavallo che hai appena calmato? So che non è la stessa cosa, ma attualmente Arco è in avanti perché è agitato, basta un niente per farlo accelerare. Quando è rilassato o comunque dopo 15 minuti di lavoro sotto stress, inizia a non voler più andare. Tende a rallentare, dal galoppo va al passo invece che al trotto, cose così. Non è nulla di insuperabile, e sicuramente sbaglio io le richieste, ma se lo metto ad un'andatura non ci rimane coerentemente finché non chiedo di aumentare o diminuire... Se è teso scappa in avanti, appena si rilassa o si stufa tende a decelerare in maniera piuttosto importante.
Peraltro, ho montato un giorno senza speroni, giusto 5 minuti, e non c'è stato verso di fare un circolo al galoppo che di solito con gli speroni fa... A malapena le 3 falcate di rettilineo!

Dritto.
AHAHAHAH! Non so nulla di tutto ciò, dovrei prima capire quando è dritto o no!

Poi mi si porrebbe un dubbio su come si chiede una partenza al galoppo rispetto ad uno spostamento del posteriore (poiché per me partenza al galoppo attualmente significa: alzare leggermente la mano interna così prendo appena appena di naso verso l'interno, e gamba esterna che lo tocca in posizione arretrata, e un po' di contatto anche con l'altra gamba... é giusto?), ma qui mi sa che stiamo già ad uno step successivo...


Non so se son chiare le mie tribolazioni!
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: rhox - Giugno 26, 2015, 01:52:33 PM
C'è gente che passa tutta la vita a lavorare per arrivare a fare bene i tre , figuriamoci usare trucchi da livello più alto!
Non ci sono schemi o trucchi se non tanto lavoro con qualcuno che tu segua
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 26, 2015, 02:06:49 PM
Detti come pare dal libro, sembrano i requisiti per iniziare a lavorare però! Come fai ad avere questa "base" per fare cose più complesse, se per ottenere la base dovresti applicare le suddette cose più complesse?
Non so se mi spiego nel mio dubbio.
Non mi aspetto una ricetta infallibile, ma qualche considerazione magari sì! :)
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 26, 2015, 02:43:53 PM
Lascia subito le Questioni e - se conosci un minimo di francese - procurati Dresser est simple, di Jean d'Orgeix. Lì sì che ci sono principi pratici, applicabili, per ottenere i risultati. Non tanto cosa si insegna, ma come si insegna. L'avessi scoperto molti, molti anni fa!

Beninteso: su vari punti dello stile di D'Orgeix ho dubbi molto seri, e il fatto che lui sia stato campione, e addestratore di campioni, non mi convince affatto a prendere tutto quello che dice per oro colato; però.... alcuni principi sono veramente sacrosanti, e soprattutto: spiegati bene.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 26, 2015, 03:27:24 PM
Ho fatto 3 anni di francese alle medie... E al massimo ho letto il piccolo principe! Però ci posso provare, è un'attività che mi diverte fortunatamente!
Sai mica se si trova in pdf o ebook? Anche a pagamento!

(Si, sono una di quei pochi poveri cristi che gli ebook e i film LI COMPRA)
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 26, 2015, 03:35:49 PM
3 anni bastano e avanzano, lo capisco io, più o meno, che di anni di francese ne ho fatti zero spaccato....

No, non so se esiste in digitale. Io l'ho preso da Amazon, su carta, dopo che Raffaele ne aveva parlato a lungo; infatti ne trovi pezzetti commentati sia in "Sala di lettura" che sul suo blog che, guardatulacombinazione, si chiama http://calmoinavantiedritto.blogspot.it/

Sei entrata nel forum giusto quando Raffaele ne usciva.... va bè, se organizzeremo un piccolo club dei rompiballe (avvisatemi quando ci sarà il modulo per iscriversi), visto che si è pensionato, possiamo sempre nominarlo Presidente Emerito . Quanto mi divertiva però....



Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: max - Giugno 26, 2015, 03:44:35 PM
Calmo -> Riguarda il lavoro della mano
In avanti -> Riguarda la risposta alla gamba
Dritto -> Riguarda l'uso dell'assetto

E' la mano che "calma".
A parte l'ovvietà di perseguire la calma restando calmi in tutto ciò che si fa, è principalmente la mano che può avere l'ultima parola in caso di "problemi"... e se il cavallo ha un brutto rapporto con la mano.... addio! Quanti cavalli sembrano calmi e di fatto lo sono, fino a che non sopraggiunge qualche situazione critica? E niente vale come un cavallo che sa ascoltare la mano.

E' la gamba che dice "avanti"!
E se non risponde prontamente si usa la frusta. Ma non puoi mettere in avanti un cavallo che non ascolta la mano (resta calmo durante le azioni che dirigono l'impulso).

E' un uso perfetto dell'assetto che alla fine rende dritto un cavallo.
Al di là di tutti gli esercizi di maneggio che si trovano descritti ovunque per rendere dritto un cavallo, è solo con la nostra posizione in sella perfettamente centrata che si possono valutare le asimmetrie. Se noi siamo storti, o se ci lasciamo spostare dai movimenti asimmetrici del cavallo senza accorgercene, non possiamo nemmeno valutare il da farsi figurati correggerlo.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 26, 2015, 04:35:53 PM
non ho capito la cosa della mano e la sua relazione con la calma
spieghi meglio per piacere?
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 26, 2015, 05:17:56 PM
Citazione da: Anima714 - Giugno 26, 2015, 01:29:22 PM
Sto leggendo Questioni equestri per farmi un po' di cultura e devo dire che i concetti sono tutti abbastanza chiari. Quello che mi sfugge è come arrivarci...
Vorrei fare del lavoro in piano col mio "argentino dal bel caratterino", e vorrei raggiungere in primis i 3 punti sopra indicati: calmo, in avanti e dritto.

Ma come si fa? Come posso ottenere questo risultato prima di aspirare agli step successivi, senza usare tecniche appunto "da step successivo"?

Partiamo dal calmo.
Il mio signorino ha sempre l'occhietto fuori dalla testa, l'orecchia tesa, è pronto a scattare se qualcosa lo spaventa... E basta poco generalmente, soprattutto se lo lavoro nel giardino da solo, senza che possa vedere il suo compagno di merende. A volte ha la sgroppatina o la ribellione facile, ma non sempre. Da terra alla corda spesso e volentieri se gli do una "pressione ideale" mentre lo giro, avanzando verso di lui con passo deciso, esegue ma non lesina sul minacciarmi di doppiette, e a volte ci prova per davvero.
Quale potrebbe essere una linea guida per mettere calmo un cavallo che, di base, proprio tranquillo e fiducioso non é?
Si è calmato parecchio col lavoro di doma fatto da una persona seria, ma poi ha fatto l'inverno quasi fermo, io non sono brava a chiedere e vedere cose tecniche, e un po' del lavoro è stato perso, anche se quando si mette in vena di lavorare è veramente tutto ECCELSO. Il più è convincerlo a lavorare...


Non so se son chiare le mie tribolazioni!

Si, mi sembrano chiare! Forse perché le ho vissute col mio Prince e con tutti i puledri che arrivano qui in doma e addestramento  :occasion14:

Partiamo dal calmo, e per ME (per come si lavora qui chez nous) ci fermiamo su questa prima cosa perché se non c'è la calma, la fuga prende il posto del "in avanti"  e un cavallo che fugge non è  nel corretto atteggiamento mentale per essere lavorato per ottenere "dritto".

Come ottenere la calma, e ci aggiungo pure il rispetto, visto che dici che il cavallo sdoppietta e minaccia e si distrae quando non vede il compagno di merende?
Io inizio facendo un passo indietro: scendo da cavallo e ricomincio dalle basi....lavoro sull'attenzione e sul rispetto assoluto in tutte le situazioni; quando ho ottenuto questo, passo al lavoro di desensibilizzazione sempre da terra, e al lavoro in tondino esigendo l'esecuzione delle transizioni a scendere e a salire al comando vocale, facendo sempre ben attenzione a non mettere MAI il cavallo in fuga.

Quando ho ottenuto che il cavallo esegue tutte le mie richieste con un atteggiamento mentale corretto (calmo ma attento e reattivo, collaborativo), allora posso cominciare a pensare di andare a prendere sella e imboccatura e proseguire il lavoro da montato.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: PokerFace - Giugno 26, 2015, 05:49:38 PM
va beh io sono la voce fuori dal coro.

per me prima di tutto, prima della calma, di mia nonna, di tutto, mi metteri in tondino o dovunque tu possa lavorare in uno spazio non immenso e lavorerei il cavallo da terra per metterlo in avanti.
lo farei galoppare e trottare un bel pò.
mostrandogli la frusta senza problemi, se fa per calciare, in avanti a manetta.
finchè quando gli mostro la frusta per avanzare avanza senza muovere le gambine sue belle.

sta cosa la farei un pò di volte, finchè è confermata. finchè insomma non ci prova neanche piu a: 1) scalare l'andature per i fattacci suoi; 2) darti una pedata quando non c'ha sbatta di allargare il circolo o avanzare o cambiare di mano o qualunque altra cosa.

intanto questo. e cioè prima di tutto che il cavallo sia sbambato per bene (stanco) e ordinato. e se anche è stanco, non si ferma se non quando glie lo dico io.

ora tutti mi odieranno perchè sono un disonesto che lavora il cavallo quando è sfinito, così non fa difese, sono un cagasotto. eh si, è così. non lo sfinisco, certo, ma gli tolgo energie in eccesso, colpi di testa, strane idee. e se non c'ha sbatta di tirarmi una pedata, meglio.

dopo aver così brutalizzato il cavallo da terra e accertatomi che ha perso il vizio di fermarsi ad penem e di tirarmi papagne, allora mi metterei a lavorare sulla calma. e cioè sulla risposta alle richieste che gli faccio. però questo lo farei da sella, non da terra....
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 26, 2015, 06:01:37 PM
Quello che dice Miky assomiglia effettivamente al lavoro che faceva chi me l'ha addestrato, e in parte anche quello che dice PokerFace, con la differenza che invece di usare la frusta lui gli andava incontro e questo tanto bastava (perché prima, qualche schiaffa sulla pancia l'ha presa)... Infatti per tirare fuori impulso da terra generalmente mi basta andargli incontro, cosa che però diventa un po' difficile se lui mi minaccia di doppiette... L'addestratore aveva una certa sicurezza ed esperienza alle spalle, che io non ho, e un calcio non me lo voglio prendere xD

Concordo perfettamente quindi che il lavoro devo ricominciarlo da terra. E fin qui tutto bene. Non solo in circolo giusto? Dovrei portarlo in giro per lo spazio, di spalla esterna contro le cose che lo spaventano ma con la testa a me? Fortunatamente riesco a gestire abbastanza bene i suoi spostamenti e non mi viene addosso, e se si avvicina troppo basta un buffetto sulla pancia. Lo scalciare alla corda credo che sia perché avanzo nei suoi confronti con troppa decisione e lui la vede come un aiuto usato troppo forte quando ne bastava di meno, credo, però stavo spingendo così tanto perché volevo la rottura al galoppo che quel giorno (lo stesso che ho provato a sella) non voleva darmi...

La cosa che mi incoraggia, è che mi avete fatto tornare in mente questa parte del lavoro che avevo già fatto e già quasi dimenticato... Proverò a ripartire da lì! Intanto continuiamo, questa discussione sta prendendo una bella piega... Mi piace quello che state dicendo, molto interessante anche l'intervento di Max, che stavolta parlava di più la mia lingua! :D Chissà se ho capito bene...
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Giugno 26, 2015, 06:25:47 PM
Secondo me in tondino la frusta ci vuole.
Non perche' uno deve necessariamente colpire il cavallo ( il mio non l' ho mai frustato ad esempio) ma perche' le richieste dovrebbero arrivare pulite.
esempio:
voce. Il cavallo parte. Ok. Il cavallo si ferma, schiocco la frusta. Non riparte, posso anche " colpirlo".
Secondo me e' importante che lui risponda ad aiuti minimi. Rincorrerlo per farlo avanzare non mi pare un buon lavoro.
Fargli associare voce- parto o arriva la frusta secondo me ti aiutera' ancge dopo.
Non serve fargli fare mille giri. Puoi fissarti con 2/3 e poi fermarlo.
L' importante e' che parta a comando e tenga una cadenza viva e uguale. Se rallenta, calcia o che ne so, frusta e via andare. Fermalo quando sta lavorando bene.

Io lascerei stare il lavoro a mano sulle paure.
Almeno non adesso.
Probabilmente se lo rendi obbediente l comando " avanti" tante cose non le riproporra' piu'
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Giugno 26, 2015, 06:28:14 PM
Ovviamente diamo per scontato che queste alternanze di ansia/ pigrizia non siano dovute ad un malessere fisico
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Giugno 26, 2015, 06:30:58 PM
Ps la testa, nelle partenze al galoppo da sella, tienigliela all' esterno.
Lo so, fa impressione , ma con i cavalli con poco addestramento funziona. Prova. Testa leggermente all' esterno ( non bloccargli il collo, solo un po')
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 26, 2015, 08:42:54 PM
Citazione da: Anima714 - Giugno 26, 2015, 06:01:37 PM
1. invece di usare la frusta lui gli andava incontro e questo tanto bastava (perché prima, qualche schiaffa sulla pancia l'ha presa)...

2. Infatti per tirare fuori impulso da terra generalmente mi basta andargli incontro, cosa che però diventa un po' difficile se lui mi minaccia di doppiette... L'addestratore aveva una certa sicurezza ed esperienza alle spalle, che io non ho, e un calcio non me lo voglio prendere xD

3. Dovrei portarlo in giro per lo spazio, di spalla esterna contro le cose che lo spaventano ma con la testa a me? Fortunatamente riesco a gestire abbastanza bene i suoi spostamenti e non mi viene addosso, e se si avvicina troppo basta un buffetto sulla pancia.

4. Lo scalciare alla corda credo che sia perché avanzo nei suoi confronti con troppa decisione e lui la vede come un aiuto usato troppo forte quando ne bastava di meno, credo,

5. però stavo spingendo così tanto perché volevo la rottura al galoppo che quel giorno (lo stesso che ho provato a sella) non voleva darmi...


Punto per punto, ti racconto come e perché, noi agiamo in modo diverso:
1. Usiamo sempre un frustone in tondino o nel lavoro alla corda, perché ci serve sia come prolungamento del nostro corpo, siz per rafforzare i comandi, sia, eventualmente, come difesa. Il nostro obiettivo è ottenere un cavallo così leggero, che deve rispondere ai soli comandi vocali, senza che intervenga il corpo o la frusta...li usiamo ma con l'obiettivo di eliminarli alla fine.

2. Se un cavallo/puledro, mi minaccia o me le spara le doppiette, vuol dire che non ha rispetto di me, interpreta il mio intervento come una cosa fastidiosa da eliminare, sottomettere: è evidente che non ha ben chiaro che sono io il dominante.
Come la risolvo? Ristabilisco la gerarchia.
Come? Il dominante è quello che fa muovere i sottoposti sempre, ovunque e comunque, quindi gli impongo di muoversi come dico io ma MAI aggredendolo e mettendolo in fuga.
Questo perché noi vogliamo un cavallo collaboratore, che non si metta contro l'uomo e che alla prima cosa che non va usi la fuga come reazione (se non è divertente un cavallo che montato di parte sotto il sedere, figurati quanto lo può essere se ti parte con un erpice, un tronco o un aratro attaccati...).

3. La desensibilizzazione la facciamo inizialmente in campo, allestendo un percorso con vari mostri. Questo per ovvie ragioni di sicurezza.
Per noi l'obiettivo del lavoro di desensibilizzazione, non è far accettare al cavallo lo spruzzino, il fuoco, i teli, le strettoie, ecc. MA:
a. fare in modo che lui arrivi a trovare comodo quello che inizialmente percepisce come scomodo/pericoloso;
b. collegare questa nuova comodità a noi e alle nostre richieste;
c. acquisire la capacità di controllare e ridurre ai minimi termini le reazioni del cavallo nelle situazioni di stress.
Facendo così noi otteniamo:
a. Il cavallo/puledro arriva a "ragionare" e a trovare piacevole qualsiasi nostra richiesta (ha il suo premio:la pausa);
b. Vedendoci come una cosa positiva e dominante, non sprechera' tempo ed energie per "mettersi contro" le nostre richieste;
c. Il carattere del cavallo non possiamo cambiarlo e neanche prevedere tutti gli imprevisti che ci possono capitare, quindi poter contare sul nostro sangue freddo per gestire al meglio le varie situazioni è importante, così  come lo è poter controllare e ridurre gli eventuali exploit.

4. Vedi la risposta al punto 2. Se a uno dei miei cavalli, metto per errore troppa pressione, non si sognano di reagire in modo aggressivo, perché sono dei miei sottoposti.

5. I cavalli sanno galoppare nel loro equilibrio. Se alla corda o in tondino o con noi in sella non lo fanno, escludendo danni fisici, è perché non sono in equilibrio per farlo.
Per abitudine, lavoriamo sull'equilibrio in tondino avvalendoci di redini susdidiarie (io amo particolarmente le coulissantes elasticizzate), lavoriamo molto al trotto, sulle transizioni e quando abbiamo un buon impegno del posteriore e i cavallo che girando descrive un cilindro e non più un cono, cominciamo a lavorare al galoppo.
Solo successivamente lavoriamo dalla sella.
Perché?  Perche' se il cavallo ha già difficoltà a galoppare da solo, figuriamoci con noi in sella...per ottenere buoni e veloci risultati lavorando in sella, bisogna avere un assetto impeccabile e nessuno, nessuno in sella è perfetto, abbiamo tutti piccoli difetti, asimmetrie che inevitabilmente scaricheremo su un cavallo che è già in difficoltà. Inoltre, da terra in tondino, insegnamo al cavallo ad eseguire le transizioni a comando vocale e le partenze al galoppo dal passo e da fermo...molto utile quando si passa al lavoro montato: invece di star li a piazzare una gabgamba qui, una li, la redine interna così,  l'esterna cola', basta parlare e il cavallo esegue senza che noi lo abbiamo disturbato con azioni magari non correttissime.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 27, 2015, 12:24:38 PM
Pian pian... Non corro dietro al cavallo per farlo correre. Faccio un passo, massimo due verso di lui e lui la recepisce come una pressione. Idealmente il cavallo percorre un cerchio di cui io sono sempre il perno centrale. Se mi sposto verso di lui, il centro del cerchio cambia e lui si sposta lateralmente per adeguarsi a questa cosa finché la longhina non è di nuovo tesa.
Lui è uno che si inc***a anche se do di gamba più forte di quello che lui si aspettava, idem se il mio passo verso di lui è troppo improvviso e rapido: queste sono le cose che di solito me lo mettono in difesa, non so se mi spiego... Che non pensiate che corro dietro al cavallo in un tondino per farlo correre! Manco ce l'ho il tondino xD

@Miky: L'immagine del cilindro anziché cono è piuttosto chiara, lui é ancora cono... Il problema è che per fare il lavoro con le redini supplementari dovrei saperle posizionare...

@Bubba: Mi spieghi meglio questa cosa della testa all'esterno per le partenze? Cioé perché dovrebbe partire meglio? E parte falso? Non mi è chiara!

Poi in ogni caso, il cavallo risponde alla voce. Se do il bacio parte al galoppo da terra e da sella, quando si mette a lavorare seriamente o quando comunque è d'accordo a farlo. Il problema sono quelle volte che mi si mette in modalità svogliata e non mi vuole "accontentare", come dicevo prima!
Quando monto di solito basta il bacio per il galoppo, anche senza speroni. E riesco anche a regolare abbastanza bene le velocità dello stesso. Però quando decide che non vuole, per ignoti motivi, non c'è verso se non ho gli speroni, e anche con gli speroni faccio fatica!
Voce a parte, vorrei saper usare correttamente anche gli altri aiuti perché vorrei essere un po' più tecnica, soprattutto per avvicinarmi al Dressage... Prenderò lezioni è vero, però mi piace anche sentire cosa hanno da dirmi le altre persone :D
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 27, 2015, 04:25:07 PM
Citazione da: Anima714 - Giugno 27, 2015, 12:24:38 PM


@Miky: L'immagine del cilindro anziché cono è piuttosto chiara, lui é ancora cono... Il problema è che per fare il lavoro con le redini supplementari dovrei saperle posizionare...



Problema facilmente superabile: trova qualcuno che ti sappia istruire in questo percorso e che ti "illumini" sui vari "enrenements" e il loro corretto utilizzo.

Tanto per documentarti sulla teoria, vendita su Amazon trovi questo bel libro di Agnes Corda:

http://www.amazon.fr/Les-enrênements-Guide-pratique-dutilisation/dp/2701148464

la creatrice del finimento di cui parlavo (le redini coulissantes elasticizzate, che sono una variante del suo finimento originale, appunto l'enrenement Corda).

Il libro è molto dettagliato e aiuta il profano e il prevenuto, a conoscere e prendere confidenza con i vari "strumenti di tortura".

Un altro bel metodo per portare il cavallo a descrivere un cilindro al posto del cono, e che noi utilizziamo parecchio, è  il lavoro alla doppia longia. Anche per questo, puoi cercare qualcuno che ti insegni le basi.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Giugno 27, 2015, 10:31:37 PM
Praticamente, se in cavallo fa fatica a galoppare di destro tu non dovresti girargki il naso dentro quando gli chiedi di partire, bensi' a sinistra ( gli metti la tesya all' esterno). Lo aiuta a partire al galoppo corretto.
Con un cavallo addestrato non lo si fa, ma se il tuo non ga geandi basi facendo cosi' gli semplifichi la cosa
Con i puledrotti funziona. Anche con certi argentini che hanno " un solo galoppo".
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: max - Giugno 28, 2015, 10:19:08 AM
Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 26, 2015, 04:35:53 PM
non ho capito la cosa della mano e la sua relazione con la calma
spieghi meglio per piacere?

Sono semplificazioni per avere una base logica e semplice su cui ragionare e fare le cose. Calmo, avanti e dritto sono tre obiettivi. Mani, gambe e assetto sono i tre aiuti principali. Basta accoppiarli. Se le gambe e l'assetto sono facilmente comprensibili come "accoppiamento" agli ultimi due obiettivi, la mano sarebbe altrettanto comprensibile se in giro si sapesse come usarla per decontrarre il cavallo!!! E' semplice basta insegnargli a "dare la bocca", si dice così. Purtroppo è un'accorgimento squisitamente baucherista e allora subentrano sentimenti personali di amore od odio, ma la cosa di per se funziona.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Melis - Giugno 29, 2015, 10:14:03 AM
Non concordo con Macs:

Calmo: un cavallo rilassato e a suo agio nel lavoro. Rilassato in mano, si, ma che si propaga per tutto il corpo e che quindi lo rende disponibile al cavaliere per utilizzarlo come vuole.
In avanti: secondo me poco c'entra con le gambe, soprattutto nel lavoro più avanzato. è semplicemente la volontà di portarsi avanti, in modo fluido (perchè è rilassato), e che pensi sempre di andare avanti, con energia (non con ansia).
Dritto: che spinga in modo identico da un posteriore e dall'altro (poi va da sè che così facendo tutto il corpo non potrà che essere dritto)
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 10:15:17 AM
Bubba, non è che il cavallo fa fatica a galoppare su un lato specifico o che abbia poco addestramento, anzi! Il punto è che in quel momento che ha deciso che smette di lavorare, non parte più, mentre quando è collaborativo basta la richiesta della gamba posteriore e casomai la mano interna leggermente alzata e va che è una meraviglia ad entrambe le mani! L'addestramento ce l'ha eccome, le richieste le capisce benissimo! Però quando decide che "la mia autorità è in discussione" o "per oggi basta", diventa tutto estremamente complicato...
La mia domanda quasi fuori topic era: é corretto chiedere di partire al galoppo prendendo appena appena il naso verso "l'interno" e toccando in posizione arretrata con la gamba "esterna" (leggi interno/esterno in base a su quale gamba si vuole farlo partire) in termini di lavoro in piano, o così facendo mi precludo lo spostamento del posteriore ad esempio, perché associa il comando sbagliato? Questo forse è un dubbio stupido lo so, perché i miei aiuti dovrebbero solo metterlo in posizione ed è ciò che lo fa partire, credo. Ma temo che associ il contatto al posteriore con "galoppa!" e non con "sposta le chiappe a destra amico"! Non so se mi spiego.

Tornando allo step 1, che qui siamo già avanti... Il calmo.
Miky mi consiglia giustamente di provare a lavorarlo alla corda, che includerebbe anche il dritto direi, e probabilmente anche l'in avanti.
Ma, da brava capobranco, se il cavallo tenta di calciarmi, io come dovrei reagire? Sicuramente non filandomela ma continuando imperterrita il lavoro, e fin qui ci siamo. Io al momento, se mi calcia per un errore che ritengo mio (tipo la pressione esagerata quando non se la merita), lo ignoro spudoratamente e continuo nel mio operato. Se invece mi calcia perché gli chiedo lavoro e lui non vuole accettare la mia richiesta ma fa il "lagnoso rompiballe" e mi minaccia, aumento la pressione (senza andargli a tiro), do uno strattone alla longia tirando la testa verso di me e questo insieme gli fa andare il posteriore verso fuori, così è lui che è alla mia mercé e non io alla sua, e generalmente vado molto decisa verso la sua spalla tenendo la testa a me costringendolo a camminare lateralmente senza vedere dove va, che per lui è un notevole sforzo viste le sue ansie. Cioé, gli chiedo questa figura che non so come si chiama, più o meno come fosse una punizione, anche se non tutte le volte. E poi ritento. Il punto è che siccome questo accade chiedendogli di partire al galoppo, con questa mossa mi ritrovo inevitabilmente il cavallo fermo/al passo, prima che mi vada in spostamento laterale richiesto (al passo, trottino se proprio in quel momento si è accorto di averla fatta grossa). E non al galoppo! Cioé, lui non la passa liscia ma io non ottengo comunque quello che voglio!
Effettivamente in quel momento forse una frusta sarebbe utile...
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 29, 2015, 10:32:45 AM
si, non solo utile, direi fondamentale.

se ti minaccia, la frusta - che fino a poco prima lo spingeva e basta - arriva a toccarlo. mica fargli male, non serve quasi mai, si tratta di farsi sentire: "ehi NON ti azzardare a minacciarmi, NO! filare avanti come un treno!".

chiaro che lui si incavola ancora di più, ma andrà avanti, anzi tu gli avrai imposto di pedalare. da capobranco avrai reagito come reagirebbe un cavallo: rispondere alla minaccia e farlo muovere. e non ha niente a che vedere con la punizione.

per il cavallo ha più senso questo che lo strattone alla longia. SECONDO ME.

una curiosità, ma come mai non usi la frusta?
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 29, 2015, 11:08:33 AM
Citazione da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 10:15:17 AMCioé, gli chiedo questa figura che non so come si chiama, più o meno come fosse una punizione, anche se non tutte le volte.

scusa, un altro commento, mi era sfuggito. la tua coerenza è fondamentale per confermare la richiesta e il tuo ruolo.
se a fronte di un comportamento del cavallo tu una volta fai una cosa, una volta un'altra, una volta reagisci, una volta no, cosa pretendi che capisca lui? lo confondi e nella peggiore delle ipotesi lo rendi insicuro di te. la cosa più importante fondamentale che dobbiamo ottenere nel cavallo è che lui ci consideri una guida autorevole , un punto di riferimento che gli dà certezze. così il cavallo diventa collaborativo e anche contento di esserlo, perchè sa cosa si aspetta, sa prevedere le tue reazioni, in altre parole sa cosa deve fare.

fare una richiesta, pretendere coerentemente e autorevolmente una risposta, e ricompensare. è la base dell'addestramento. in breve rende il cavallo attento, pronto e volenteroso, e il lavoro gli pesa di meno perché sa che, se esegue subito e bene, il lavoro finisce presto.

non è che mi sto mettendo in cattedra eh, non ho nulla da insegnare io, ma ti dico per esperienza che funziona  :cool2:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 29, 2015, 11:42:36 AM
Citazione da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 10:15:17 AM

Tornando allo step 1, che qui siamo già avanti... Il calmo.
1. Miky mi consiglia giustamente di provare a lavorarlo alla corda, che includerebbe anche il dritto direi, e probabilmente anche l'in avanti.

2. Ma, da brava capobranco, se il cavallo tenta di calciarmi, io come dovrei reagire? Sicuramente non filandomela ma continuando imperterrita il lavoro, e fin qui ci siamo. Io al momento, se mi calcia per un errore che ritengo mio (tipo la pressione esagerata quando non se la merita), lo ignoro spudoratamente e continuo nel mio operato. Se invece mi calcia perché gli chiedo lavoro e lui non vuole accettare la mia richiesta ma fa il "lagnoso rompiballe" e mi minaccia, aumento la pressione (senza andargli a tiro), do uno strattone alla longia tirando la testa verso di me e questo insieme gli fa andare il posteriore verso fuori, così è lui che è alla mia mercé e non io alla sua, e generalmente vado molto decisa verso la sua spalla tenendo la testa a me costringendolo a camminare lateralmente senza vedere dove va, che per lui è un notevole sforzo viste le sue ansie. Cioé, gli chiedo questa figura che non so come si chiama, più o meno come fosse una punizione, anche se non tutte le volte. E poi ritento. Il punto è che siccome questo accade chiedendogli di partire al galoppo, con questa mossa mi ritrovo inevitabilmente il cavallo fermo/al passo, prima che mi vada in spostamento laterale richiesto (al passo, trottino se proprio in quel momento si è accorto di averla fatta grossa). E non al galoppo! Cioé, lui non la passa liscia ma io non ottengo comunque quello che voglio!
Effettivamente in quel momento forse una frusta sarebbe utile...

1. Nel lavoro alla corda/tondino, prima lavoriamo sul CALMO. POI, quando è calmo, lavoriamo su DRITTO e in AVANTI.
Perché con questo ordine? Perché se il cavallo non è calmo, sereno, all'ascolto e rispettoso dei nostri comandi, ma è in fuga o pigro e non ci calcola, la sua muscolatura e il suo cervello non sono nelle condizioni di potersi "piegare" per lavorare DRITTO (ad esempio, il cavallo che fugge in circolo, è tutto contratto, dalla punta del naso a quella della coda e descrive un cono, quindi non può essere dritto) e in AVANTI  (il desiderio di avanzare non deve essere confuso con la fuga).

2. Se il cavallo tenta di calciarti, è perché non ti rispetta come capo. Il problema è  a monte e si manifesta quando non ha più voglia di accontentarti. Questi atteggiamenti andrebbero prevenuti.
Se capita, non bisogna ne scappare ne ignorare, ma CORREGGERE, che è diverso dal punire.
Correggere l'atteggiamento indesiderato ristabilendo la gerarchia come farebbe un suo consimile dominante, e un capobranco, non punisce, non toglie la tv o la play station per una settimana, ma morde, calcia fino a quando non rimette il sottoposto sotto di sé.
Quindi?
Quindi frusta alla mano sempre (visto che non puoi metteri a prendere a calci o a sberle o a mordere il cavallo) e appena fa atto di mollarti una doppia, colpisci i garretti in modo secco e metti in avanti il cavallo  (in avanti, non in fuga).
L'ideale sarebbe che tu acquisissi una tale esperienza da anticipare l'azione del calcio e correggerlo mettendolo in avanti, prima che lui alzi il posteriore per calciare.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 11:45:17 AM
Luna tranquilla, scrivo proprio perché voglio che chi ne sa più di me mi dica la sua, parla liberamente :D
Non tutte le volte è riferito al farlo spostare lateralmente, perché non voglio che il movimento in sé venga associato alla punizione poiché lo chiedo anche durante il lavoro. Se non è quello è qualcos'altro che in quel momento dovrebbe pesargli fare, ho citato quello perché è il più gettonato visto che, anche se ci vive, non si fida dell'ambiente attorno a lui, sto pirla :P

Non uso la frusta... Banalmente perché non la ho xD Devo prenderne una, è che ho spostato i cavalli a casa da quasi un annetto e non ho mai pensato di comprarla, mi son sempre accontentata dell'altro estremo della longia! Quando ero per maneggi la usavo, anche se non molto, perché con l'altro cavallo minacce non ne ricevo e per farlo andare bastano appunto le "pressioni dei miei spostamenti".

Non sono di quelli che ha paura a toccare il cavallo anche con un fiore ;) So che tra cavalli si menano e che a volte bisogna essere decisi e se serve dare la pacca giusta al momento giusto. Lesino solo quando non sono sicura di essere nel giusto, ma tipo quando era appena uscito dall'addestramento non mi scalciava e mi bastava anche il buffetto sulla pancia se il mio spostamento non bastava... Però l'inverno fermo e il fatto che lo montano delle ragazzine principianti me l'ha "reinselvatichito"! Forse anche se lo montavo io e basta succedeva uguale comunque, con quel poco che monto d'inverno xD


Miiky: Per anticipare il calcio non credo di avere problemi, ormai glielo leggo negli occhi xD
Toglimi una curiosità: perché proprio i garretti? Mi sembra che rimarchi spesso che voi lavorate toccando con la frusta soprattutto quelli!
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 29, 2015, 11:59:06 AM
Citazione da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 11:45:17 AM

Miiky: Per anticipare il calcio non credo di avere problemi, ormai glielo leggo negli occhi xD
Toglimi una curiosità: perché proprio i garretti? Mi sembra che rimarchi spesso che voi lavorate toccando con la frusta soprattutto quelli!

Perfetto, e allora, comprati un bel frustone lungo (almeno 180 cm) e previeni le monellate del tuo cavallo a tutto spiano! :pollicesu:

I garretti, perché la risposta naturale che danno i puledri quando li tocchi lì,  è avanzare immediatamente. Mentre se tocchiamo coscia o sederone, in genere calciano.
In seguito, quando hanno già una settimana di lavoro, hanno capito chi è il capo  :horse-cool: e tocchiamo con la frusta anche sul sedere o la coscia, ma per dare comandi ben diversi.
A redini lunghe, tocchiamo sulla groppa con la frusta il cavallo QUANDO SERVE, per chiedere il movimento in avanti (quando serve, e cioe, se non reagisce subito al comando vocale).
Sempre a redini lunghe, la frusta tocca la groppa a sx  (verso la coscia) prima di chiedere di girare a dx e viceversa.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: max - Giugno 29, 2015, 12:40:10 PM
CALMO:
La richiesta di far dare la bocca è utile per poter lavorare nella calma da sella, per avere un segnale preciso che dica "stai calmo", compreso quando stai alla sagra della salamella ed il tuo cavallo, magari intero, diciamo "perde la concentrazione".

Poi ci sono altri mezzi se il cavallo va davvero fuori controllo ma va be. Il mezzo in assoluto più "calmante" sono gli speroni, tanto per andare un po' nella fantascienza.

Non piace l'idea? Vi restano solo le flessioni e i movimenti di maneggio. In fondo la calma viene anche da se quando il cavallo ha un vocabolario ben fornito e capisce le richieste che gli vengono fatte. Però avete bisogno di spazio per farli e sono meno immediati, non arrivano diretti come far dare la bocca che è utile per calmarlo da fermo, ad esempio se qualcosa lontano lo distrae. Quindi... se perde la calma vuol dire che "fa qualcosa", giusto? Magari corre, insomma dimostra agitazione con il suo corpo, con le sue azioni, e allora sarà attraverso il suo corpo e attraverso qualcosa da fargli fare che lo riporterete a più miti consigli: flessioni dell'incollatura (che tra l'altro portano all'estensione), due piste, passi indietro... qualsiasi cosa che richieda attenzione e fatica lo riporta più calmo, fino ad arrivare anche a costruire "percorsi della calma" con barriere, coni, pedane, qualunque cosa lo costringa per modo di dire a ragionare. Ma così si va verso una "diluizione" nel tempo e nel risultato che a me non è congeniale.

Con la decontrazione della bocca e le flessioni vi riporto nozioni -pratiche- che ho imparato a usare ma non certo inventate da me, poi fate voi, potete anche mettergli una radiolina con della musica classica, magari si calmano anche con quella, ma non so...


IN AVANTI:
L'impulso parte dalla risposta alle gambe. Punto. Fine. Se dai gambe e quello non va non puoi fare niente, niente di buono. Puoi accampare scuse all'infinito o farti prendere per il naso da mille istruttori che raccontano l'impulso con mille aneddoti, ma se il cavallo non rispetta le gambe è su quello che bisogna agire. Il potenziale dell'impulso sta quindi nella testa del cavallo ma è attivato dalle gambe del cavaliere: nella testa del cavallo le gambe del cavaliere devono "bruciare". Se non bruciano, se quando le sente pensa: "boh, chissenefrega", cosa pensate di poter fare senza prima risolvere quello? Niente. Ogni cavallo quando salite "vi prende le misure", e se quando montate su qualcuno che si dimostra sordo alle gambe (poteva anche non esserlo col cavaliere precedente, ma se è pigro di indole lo sarà sicuramente con voi) e non sapete come prendete subito le contromisure presto non riuscirete più nemmeno ad andare al passo.

Usate la parte alta della gambe - quella che sta sempre a contatto col cavallo per via della gravità - e il vostro bacino per codificare tutte le indicazioni che vi pare: di piego, di direzione, etc, ma riservate la parte bassa - i polpacci, i talloni - per l'impulso. Quando ha anche solo il sospetto che avviciniate il polpaccio quello deve decollare e se non decolla scatenate il gatto randagio, quello che tenete sempre chiuso in selleria, al buio e a digiuno, pronto per attaccarlo dietro al sedere del cavallo pigro. Oppure fate fischiare la frusta di solito basta :- D


DRITTO:
Bene, il cavallo pigro ora scatta come un fulmine all'appoggio dei polpacci perché ha paura del gatto (o della frusta) ma è abbastanza fuori controllo. La cosa più stupida ma che fanno tutti è cercare di controllarlo mentre va come un fulmine. Non ci riuscirete, e anzi tornerete a rimetterlo indietro, a negare in un certo senso il consenso ad andare costretti come sarete ad usare forte la mano o comunque impacciati a gestire tutti gli errori che si susseguiranno veloci. Il trucco sta nel capire che la lezione alla gamba col gatto non l'avete fatta per farlo andare ma l'avete fatta per associare un'attività della madonna al polpaccio delle vostre gambe, insomma è custodita "virtuale" nella mente del cavallo, da qui in poi non serve e anzi non dovete farlo andare come un treno: lo affatichereste solo inutilmente insegnandogli a correre male. Ora dovete lavorare nella calma le asimmetrie e le rigidità che sono quelle che vi rendono la vita impossibile alle andature veloci.

Pippon limit!!!!!! :- D
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 29, 2015, 12:50:39 PM
Citazione da: Melis - Giugno 29, 2015, 10:14:03 AM

In avanti: secondo me poco c'entra con le gambe, soprattutto nel lavoro più avanzato. è semplicemente la volontà di portarsi avanti, in modo fluido (perchè è rilassato), e che pensi sempre di andare avanti, con energia (non con ansia).

Quoto!
Se l'avanti/l'impulso fosse solo legato all'azione della gamba, nessun cavallo da attacco potrebbe essere in avanti, avere impulso, poiché il cavallo attaccato non ha l'uomo in sella che lo strizza con le sue gambette.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 12:56:14 PM
Max mi hai incuriosito con la parte dello sperone che calma, me la approfondisci un po'? Ti va?

Altre mie lacune sono sul "farsi dare la bocca", non so bene cosa dovrei fare e cosa aspettarmi...

Illuminante invece la parte "in avanti". Devo lavorare prima con la parte della gamba che già tocca il cavallo e se non da segni di collaborazione scendere fino ad usare il tallone, corretto? La parte alta della gamba é la richiesta cortese, il tallone è il picco aggressivo, deduco. Qui evidentemente ho sbagliato finora perché le mie richieste sono sempre partite dal fondo delle gambe, tranne l'ultima volta in cui ho montato (che devo aver avuto un'illuminazione subconscia da quello che ho letto qui) e ho provato a chiedere di avanzare stringendo solo le gambe, stringendo più forte fino a dare poi di gambe davvero solo se non ottenevo niente. Avevo gli inguini distrutti quando sono scesa! xD
E fin qui stiamo parlando solo di "in avanti", giusto? Di accelerare. Le altre cose, tipo cambio di andatura, spostamenti di anteriore o posteriore, non le stiamo ancora considerando. Right?

Correggimi Max se ho travisato la tua parola!
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Melis - Giugno 29, 2015, 01:09:47 PM
Citazione da: max - Giugno 29, 2015, 12:40:10 PM

Poi ci sono altri mezzi se il cavallo va davvero fuori controllo ma va be. Il mezzo in assoluto più "calmante" sono gli speroni, tanto per andare un po' nella fantascienza.


Adesso si che ti amo.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 29, 2015, 01:33:26 PM
Visto che Miky accenna ai cavalli attaccati: nelle carrozze signorili a più cavalli, per questioni di sicurezza, uno dei cavalli era anche montato (immagino uno di quelli in testa). L'addetto che lo montava immagino avesse proprio il compito di controllare meglio i cavalli, in caso di difficoltà di controllo con voce, redini e frusta (ossia, da lontano); era addetto a "riportare la calma" (e così ritorniamo nel topico).

Domanda: come faceva a riportare la calma? Che strumenti aveva? Indossava gli speroni? Usava le redini normali, quelle impugnate dal postiglione,  o ne aveva di accessorie?
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 29, 2015, 03:12:20 PM
Alex, andremo OT a parlare di questo argomento qui, ma...

http://www.carrozzecavalli.net/2013/06/vita-da-cocchiere-oggi-tempo-fa/

Lo facevano anche nel nostro Italianissimo esercito...ho un dvd che mi ha regalato il M.llo Silvi, dove si vedono un pò di cose interessanti. ....
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: max - Giugno 29, 2015, 03:49:49 PM
Citazione da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 12:56:14 PM
Max mi hai incuriosito con la parte dello sperone che calma, me la approfondisci un po'? Ti va?
Altre mie lacune sono sul "farsi dare la bocca", non so bene cosa dovrei fare e cosa aspettarmi...
Illuminante invece la parte "in avanti". Devo lavorare prima con la parte della gamba che già tocca il cavallo e se non da segni di collaborazione scendere fino ad usare il tallone, corretto? La parte alta della gamba é la richiesta cortese, il tallone è il picco aggressivo, deduco. Qui evidentemente ho sbagliato finora perché le mie richieste sono sempre partite dal fondo delle gambe, tranne l'ultima volta in cui ho montato (che devo aver avuto un'illuminazione subconscia da quello che ho letto qui) e ho provato a chiedere di avanzare stringendo solo le gambe, stringendo più forte fino a dare poi di gambe davvero solo se non ottenevo niente. Avevo gli inguini distrutti quando sono scesa! xD
E fin qui stiamo parlando solo di "in avanti", giusto? Di accelerare. Le altre cose, tipo cambio di andatura, spostamenti di anteriore o posteriore, non le stiamo ancora considerando. Right?
Correggimi Max se ho travisato la tua parola!

Si, dunque....

E' logico riservare la parte bassa della gamba al segnale di "vai" mentre con la parte alta ci fai altre cose. L'importante è che la parte bassa abbia un segnale che resti "pulito" e inequivocabile, che interviene solo quando vuoi andare, e andare con energia!

La parte alta dato che è sempre aderente e che ci siamo seduti sopra col nostro peso viene logico usarla per delle cose che ora tralascio, comunque sì, puoi usarla come preavviso al "via" e quindi l'azione è più giusto che "scenda" partendo dall'alto e non il contrario.

La parte bassa invece la possiamo muovere e spostare a volontà visto che è la parte che cade più libera oltre la pancia. Possiamo spostarla più avanti e toccare alle cinghie, oppure più indietro e toccare il ventre, oppure possiamo decidere di usare tocchi ritmici o appoggiarla in modo fisso. Tutto questo miscelando tra modo di toccare e posizione dove tocco, per chiedere cose diverse.

Queste cose che vai a chiedere però devono essere insegnate e rinfrescate ogni tanto. Il cavallo non nasce con due piccoli acceleratori ai lati. Non nasce già con risposte codificate a seconda di dove tocco e come tocco (Un pochino in realtà sì, perché ogni tecnica che è stata avvalorata nei secoli come efficace è perché ha trovato una predisposizione nel cavallo, ma non ti puoi basare su questo sperando nella fortuna: devi sempre procedere ad insegnare le cose in modo metodico e chiaro, come programmare un software).

Quindi per codificare il segnale di "vai" parti col cavallo rilassato, che sai che non ha paura della frusta, con le redini sul collo, poi ti prepari (dando il preavviso con il bacino e la parte alta della gamba) e poi tocchi in modo leggero e magari anche ritmico con i polpacci, senza che tu debba fare fatica, "non più della pressione che schiaccerebbe una mosca" si dice. Se hai gli speroni li fai intervenire per ultimi ma sempre con una pressione minima, non più di un tocco o due ritmici dati senza sforzo ruotando la caviglia. Dato che la sua risposta sarà il nulla cosmico userai subito la frusta - questa sì in modo energico - di modo da mandarlo al GRAN galoppo senza toccare troppo le redini al momento della partenza, lasciandole sul collo se riesci fino a quando dopo mezzo giro le riprendi per fermarlo, con tutta la calma del mondo, e lo lasci tranquillo a pensare all'accaduto. Ripeti. Lo rifermi con tutta la calma del mondo e lo rilasci pensare all'accaduto. Se fai bene la terza volta sono sicuro che non dovrai più usare ne frusta ne speroni e basterà il polpaccio o il preavviso.

Da questo momento in poi devi stare attenta a non usare nè il preavviso nè i polpacci che hai codificato come "vai" per nient'altro. Se vorrai codificare altro con le gambe dovrai stare attenta che i segnali siano ben diversi. Se ti sbaglierai, confonderai il cavallo, o te stessa. Il cavallo non sbaglia mai te lo posso garantire, è preciso come un computer. Quelli che sbagliano siamo noi che dopo averli programmati invece di cercare i bug che abbiamo commesso ce la prendiamo a torto col computer.

Lo sperone che calma è low-level-language, la decontrazione della mascella è high-level-language :-D Lo sperone appoggiato con fermezza, su un cavallo preparato, fa decontrarre la mascella qualora la mano non bastasse, lo immobilizza se sta muovendosi, abbassa l'incollatura, alza la schiena. Un sacco di cose fighe che è meglio non provare a fare prima di aver capito bene cosa viene prima.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 29, 2015, 03:50:20 PM
Citazione da: Miky Estancia - Giugno 29, 2015, 03:12:20 PM
Alex, andremo OT a parlare di questo argomento qui, ma...

http://www.carrozzecavalli.net/2013/06/vita-da-cocchiere-oggi-tempo-fa/

Lo facevano anche nel nostro Italianissimo esercito...ho un dvd che mi ha regalato il M.llo Silvi, dove si vedono un pò di cose interessanti. ....

Ok, apro un topico "Postillion - postillon", così si chiama in inglese-francese l'uomo in questione (non ho capito se "postiglione", in italiano, è la stessa cosa). La spiegazione che il cocchiere fosse spostato in groppa al cavallo per non origliare le conversazioni fra passeggeri, scritta nel sito linkato, mi pare un pochino riduttiva  :horse-wink:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 04:16:37 PM
Grazie Max, questa spiegazione è eccelsa!
La cosa che onestamente mi spaventa è quella del non usare il "messaggio codificato" per altre cose. Cioè, non sapendo come usualmente si insegnano le cose e non avendo la cultura che mi fa sapere quali sono i possibili "bottoni del cavallo", temo di insegnargli qualcosa di sbagliato che poi mi precluderebbe altro!
Poi, se durante la richiesta, invece di avere il nulla cosmico ho una risposta sotto le aspettative? Procedo ugualmente come hai spiegato o cerco di premiarla?
Ultimo dubbio riguardo a questa spiegazione. A questo punto il cavallo mi impara a partire di gran carriera con poca pressione e poco sforzo, e sicuramente raggiungiamo l'obiettivo di "in avanti". Ma non rischio che a quel punto mi parta sempre troppo "a manetta"? O devo fermare prima la mia serie di azioni del messaggio per evitare che ci metta troppo impulso?
Detto così, sembra di caricare un giocattolo a susta (non so come si chiama in italiano), che se vado fino in fondo va più forte e se carico di meno va più piano :P

Gente scusatemi le domande davvero ignoranti, ma quando ti hanno insegnato per anni "dai di gambe per andare, tira le redini per frenare" ti accorgi delle tue lacune e non sai bene da dove iniziare a tapparle!

Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 29, 2015, 04:19:50 PM
Citazione da: max - Giugno 29, 2015, 03:49:49 PMDato che la sua risposta sarà il nulla cosmico userai subito la frusta - questa sì in modo energico - di modo da mandarlo al GRAN galoppo

domanda.

alcuni istruttori tra cui il mio - col quale ritrovo gran parte delle cose che tu dici max, ovviamente rapportate (abbassate  :icon_rolleyes:) al mio livello - sostengono che la lezione alla gamba si faccia con frusta che chiede reazione in maniera crescente e sempre più stizzita, non legnandolo subito. legnandolo è un'iperbole ovviamente.

cioè io appoggio il polpaccio/tallone, se non mi ascolti comincio ad alzare la voce gradualmente, come farei con una persona della quale voglio attrarre l'attenzione: non è che le dico sottovoce pss? e se non mi risponde gli urlo subito nell'orecchio.

concetto ripreso dai parelliani con la famosa pressione crescente, che arriva anche alle legnate ma in maniera graduale.

qual è la logica di farlo scattare "malamente" al gran galoppo?

Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 29, 2015, 04:25:28 PM
Citazione da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 04:16:37 PM
Poi, se durante la richiesta, invece di avere il nulla cosmico ho una risposta sotto le aspettative? Procedo ugualmente come hai spiegato o cerco di premiarla?

il mio istruttore ti direbbe di premiarla la prima o due o tre volte (a seconda della complessità della richiesta), e di "pretendere" gradualmente di più man mano che l'addestramento procede. per la serie: te l'ho spiegato una volta, te l'ho spiegato due volte, te l'ho anche rispiegato, ora lo sai, bene ora impegnati.

Citazione da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 04:16:37 PM
Gente scusatemi le domande davvero ignoranti, ma quando ti hanno insegnato per anni "dai di gambe per andare, tira le redini per frenare" ti accorgi delle tue lacune e non sai bene da dove iniziare a tapparle!

tranquilla è normale. sono pochi i fortunati che hanno avuto un insegnamento un po' più tecnico fin dall'inizio  :occasion14:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 04:51:19 PM
Luna avrai mica il mio stesso istruttore? Campedelli? Stai facendo esattamente gli stessi commenti che dovrei fare io visto ciò che mi ha insegnato il mio, solo che è tanto che non "pratico" e non mi vengono in mente queste domande! Se sapesse che non vengono in mente a me queste domande, mi piccherebbe!  :occasion14:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 29, 2015, 05:07:17 PM
no, non siamo neanche vicine (io prov. Pisa), il mio istruttore però è di origine milanese e sostanzialmente karlista
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: max - Giugno 29, 2015, 05:26:19 PM
Ma si, ma si, dannazione.
E' tutto da valutare sul momento.
Nessuno ha detto di legnare, ma se un cavallo non concede totalmente le energie un certo "effetto sorpresa" bisogna averlo. Dire di usare la frusta "gradualmente" è più "politically correct". Ma poi di preavvisi ne ha già avuti parecchi direi: bacino, cosce, polpacci, speroni, e poi? Se vuole scendo e gli preparo anche un secchio fresco di carote mentre aspetto che si decida ad andare $%&#@....

La frusta "graduale graduale" la uso su un cavallo che non conosco, ma poi....

CitazioneUltimo dubbio riguardo a questa spiegazione. A questo punto il cavallo mi impara a partire di gran carriera con poca pressione e poco sforzo, e sicuramente raggiungiamo l'obiettivo di "in avanti". Ma non rischio che a quel punto mi parta sempre troppo "a manetta"? O devo fermare prima la mia serie di azioni del messaggio per evitare che ci metta troppo impulso?

Avevo anticipato questo legittimo dubbio nell'intervento-pippone di prima... paragrafo "DRITTO" :- D

Intanto la reazione alla gamba che si cerca non deve essere la "velocità al suolo" o lo spazio percorso come missili, ma la "velocità di reazione". Non ci interessa quanto va veloce, ma quanto ci mette a reagire con energia dopo aver sentito le gambe. All'inizio (od ogni volta che prova a fare l'indiano) purtroppo devi farlo correre, non si può fare altrimenti, ma poi durante il lavoro è solo il ricordo di dover balzare in avanti che ti basta, è il ricordo che se non ci mette energia "mamma prende la frusta" che serve. L'immediato ritorno alla calma, al passo, dopo una lezione alla gamba dovrebbe regalare un passo di scuola quasi. Un cavallo con le orecchie dritte che va al passo, ma bello sveglio: "arriverà il comando di balzare avanti? non arriverà? mmmmmm" è questo che lo tiene veramente attivo all'inizio. Poi se lavori bene, l'energia in quello che fa diventa automatica, e altre difficoltà prendono il posto sulla soglia dell'attenzione.

Comunque è proprio per il tuo dubbio che servirebbe un'azione specifica che dice "calmati, va tutto bene", cioè l'azione della mano che chiede la bocca. Gli dici "tranquillo amico" con la mano, poi gli dici "attivo pero eh!!!! non si dorme!" con la lezione alla gamba. Allora dopo sto scherzo con la frusta potrebbe prendersela a male, così ritorni con la mano a dire "tranquillo son sempre io". Non sembra ma fa. Almeno io non potrei più farne a meno.

L'azione che chiede la bocca però va insegnata prima di tutto, ovvio. Come una specie di segnale di riconoscimento: "ah questo è il tizio che mi chiede la bocca, meno male credevo fosse il tizio che mi frusta, se ne sarà andato? mah meglio che resto sveglio a sto punto".
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 29, 2015, 05:44:44 PM
Citazione da: max - Giugno 29, 2015, 05:26:19 PM
Ma poi di preavvisi ne ha già avuti parecchi direi: bacino, cosce, polpacci, speroni, e poi? Se vuole scendo e gli preparo anche un secchio fresco di carote mentre aspetto che si decida ad andare $%&#@....

beh sì in effetti...

Citazione da: max - Giugno 29, 2015, 05:26:19 PM
Comunque è proprio per il tuo dubbio che servirebbe un'azione specifica che dice "calmati, va tutto bene", cioè l'azione della mano che chiede la bocca. Gli dici "tranquillo amico" con la mano, poi gli dici "attivo pero eh!!!! non si dorme!" con la lezione alla gamba.

capisco, molto chiaro.

mi sembra che per me ciò sia vagamente tradotto (al momento) alzando un pochino (o tantino a seconda se il cavallo risponde e quanto) le mani. che significa "amico stai con me, pensa a me, mettiti composto e concentrati". se però, appena abbassa la testa, il cavallo mi si spegne allora zac frusta.

qui però calmo e in avanti sono proprio molto profondamente legati. torna?
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 05:47:33 PM
Sto pian piano mettendo assieme tutti i puntini! Vi toccherà ripetervi un bel po' di volte temo...  :occasion14:
Ricordo lo spoiler del capitolo "Dritto", praticamente mani /gambe son due forze che contengono/spingono per tenere la prestazione richiesta. Nelle gambe sta il motore, nelle mani il freno, detto a grandi linee. E detto così sembra perfino ovvio!  :dontknow:
Lo dico meglio: nelle gambe l'autorità, nelle mani la rassicurazione/contenimento. Forse non è proprio vero ma ci andiamo vicino.
Temo sia giunto il momento di acculturarmi sul lato bocca, a questo punto, o rischio di trovarmi nel paese vicino ogni volta che do di gambe :)

Ora, non mi aspetto di capire cosa fare con la bocca in due e due quattro. Però datemi un indizio: quando ho le redini in mano, devono essere appena tese giusto? E mettere appena più pressione quando devo contenere?
All'inizio appena lo tenevo a redini corte sclerava, perché era sempre stato montato smazzettato, mai con contatto. Ora non rompe più le scatole, se non le rare volte che, come al solito, non ha più voglia di stare al gioco... Ma a questo iniziamo a lavorare da terra per il rispetto, poi lo step dell'impulso come hai detto... E nel mentre che arrivo a questi step devo acculturarmi sulla bocca! :D

Tra un po' qui esce un manuale:
"Equitazione for dummies"
di Max, Miky, Luna
con la molesta partecipazione di Anima
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 29, 2015, 06:01:31 PM
comunque se ci metti di mezzo i comandi vocali ciò aiuta e tanto.

lo so che in dressage non si parla, ma se non ti interessa gareggiare perché no?
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Miky Estancia - Giugno 29, 2015, 09:16:28 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 29, 2015, 06:01:31 PM
comunque se ci metti di mezzo i comandi vocali ciò aiuta e tanto.

lo so che in dressage non si parla, ma se non ti interessa gareggiare perché no?

Sante parole! Io sono FANATICA dei comandi vocali!  :pollicesu:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: max - Giugno 29, 2015, 10:45:37 PM
Si aiuta, faccio versi di continuo pure io, dovrei fare l'inverso: cercare di stare zitto.

Rispondo velocemente:

Citazionequi però calmo e in avanti sono proprio molto profondamente legati. torna?

Qualunque cosa è legata alle altre. Come in un aereo che se cambi un parametro di volo devi aspettarti di vedere variare tutti gli altri, perché tutto è interconnesso. Anche il "dritto" è interconnesso al "calmo" e all'"avanti".

Da un cavallo che non è dritto non puoi pretendere un buon impulso durante il lavoro, proprio come diceva Melys, perché i posteriori non spingono pari le spalle. Solo che non puoi dire a un principiante di lavorare l'asimmetria senza prima dirgli anche come guadagnare il rispetto alle gambe e alla mano. E' chiaro che con una frusta non risolvi tutti i problemi dell'impulso inteso in senso più ampio, ma però inculchi nel cavallo il rispetto alla gamba: è una sgrossata insomma. Si vedrà migliorare l'impulso (si vedrà il cavallo muoversi meglio) via via che si lavorerà l'asimmetria e le transizioni.

CitazioneLo dico meglio: nelle gambe l'autorità, nelle mani la rassicurazione/contenimento. Forse non è proprio vero ma ci andiamo vicino.

Ci vai vicino ma direi piuttosto che la mano "piazza, regola, conduce" (ok, e calma anche) e le gambe danno solo l'"azione".
La mano ha piazzato male il cavallo e abbiamo dato gambe? Non potrà che risultare una partenza storta. Anche un buon alt parte da una mano che ha saputo regolare e piazzare bene prima, se piazzi male si ferma male. Vi diranno che anche le gambe piazzano o fermano etc, io stesso ho detto che si può calmare con gli speroni... sostanzialmente è buona cosa arrivare a fare le stesse cose con la mano e con le gambe, ma dopo. Voglio dire, non puoi ottenerlo subito e allora la priorità va alla mano. Anche perché non la puoi sostituire altrettanto bene con niente, soprattutto all'inizio hai bisogno di correggere il cavallo con la mano se no ciao. Si possono pure dirigere le anche (i posteriori) nelle due piste senza mai usare la gamba isolata, solo con la mano usata bene, che fa opposizione al momento giusto.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 29, 2015, 11:31:47 PM
Io finora la voce l'ho sempre, e dico sempre, usata... Anche troppo probabilmente. Quando dico che do gamba esterna posteriore e prendo il naso per galoppare, sto sempre dando anche il bacio. Quando è collaborativo potrei anche usare solo quello... A dire la verità vorrei proprio iniziare un po' di dressage, quindi vorrei gradualmente diminuire la voce...

Oggi non ho avuto tempo di montare... Nel poco tempo che ho avuto, sono riuscita a fare una discutibile frusta lunga con corda e cannetta di bambù... Sono arrivata là che la ragazzina che era la per far mangiare loro un po' d'erba mi ha detto "Auguri, oggi Arco è psicopatico. Quando ho aperto il recinto è sfrecciato nel prato (recintato) e non si è fatto più prendere, ma scalciava e minacciava tanto che io mi sono chiusa nel recinto"... Quando sono arrivata non voleva farsi prendere quindi alla terza volta che mi sono avvicinata e lui se ne andava (senza aggressività ma con stizza) ho schioccato la frusta, gli ho fatto fare 2 giri di galoppo e quando si è fermato si è lasciato avvicinare e prendere. L'ho lasciato un attimo legato mentre seguivo la ragazza, poi ho provato a girarlo alla corda con la frusta in mano. Beh, perfetto. Passo, trotto, galoppo e alt come se nulla fosse, alzando appena la punta della frusta da terra. Mai avuto bisogno di toccarlo. Un bel trotto allungato, anche se con l'occhio da pazzo. Un bel galoppo composto, e solo una volta ho visto che ha pensato di minacciare ma poi non l'ha fatto, ha mosso appena i posteriori più in alto del passo normale... Ho alzato appena la punta e non ha più fiatato... Al che non ho fatto a lungo visto che era bravo e l'ho messo giù, che ero anche di fretta. L'unica cosa che non so come fare alla corda è passare dal galoppo al trotto, perché se faccio oooh o fischio, lui inchioda... Problema che ho a volte anche in sella!
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: bionda - Giugno 29, 2015, 11:59:11 PM
Bella lì. Si vede che qualcuno prima di te gli aveva insegnato a girare alla corda con metodo classico, e non all'americana, come avevano invece insegnato a te. E loro non dimenticano mai niente, e la prima versione di ogni cosa nella loro testa resta più valida di ogni altra, anche se ne possono imparare altre 10. Questa almeno è l'esperienza che faccio con il mio, che ha 25 anni e ne aveva già 15, e aveva 3 lauree, quando l'ho preso.

Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 30, 2015, 09:11:22 AM
La differenza tra il metodo classico e l'americana quale sarebbe? Usare il fondo della longia invece della frusta lunga? Perché è l'unica differenza che ho messo in gioco xD
Non è che semplicemente, ha dedotto che poiché avevo in mano una frusta ero degna di autorità?  :icon_eek:
In ogni caso spero che questa "risposta ottimale" permanga anche quando poi la frusta non la ho in mano!
Domani proverò a girarlo ancora, spostandomi nel giardino dove monto di solito invece che nel recinto, dove ci sono più cose che lo inquietano... Vedremo se riesco a ottenere un cavallo calmo/concentrato oltre che in avanti!
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 30, 2015, 09:26:26 AM
mah non penso, secondo me dipende che semplicemente è addestrato al significato della frusta.

per aiutarti nelle transizioni a corda potresti insegnargli la parola trotto.

eeeeeeee trotto per transizione a salire
oooooooo trotto per transizione a scendere

Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Giugno 30, 2015, 09:43:57 AM
Bionda ma tu che cavalli americani hai visto?!? Mi sa che hai beccato un gruppo di ignoranti e hai fatto l' errore di scambiare l' ignoranza per un metodo di kavoro.
I cavalli western girano come gli aktri. Dubito vi siano altri sustemi.

Per le transizioni a scendere qualcuno chiamaa l' easy ( isi), prova se consce questa parola. Altrimenti ne scegli una e usi quella ( ovviamente non la stessa che usi per fermarlo). Se si ferma lo fai ripare con poca pressione. Un po' alla volta capiea' cosa vuoi. Buon lavoro! Mi fa piacere che con ka frusta il lavoro sia gia' cambiato. Mi raccomando, non darlo galoppare per troppi giri. Meglio pichi datti bene, pausa, pochi, paysa ( o trotto).
N
Non stai lavorando per fargli far fiato ma per insegnargli a scattare al tuo vomando. Quindi meglio tante partenze e poco faloppo ( cosi' lui impara che se parte subito dopo un po' tu lo lascia stare e partira' sempre piu' volentieri. Se quella vokta che galoppa lo sfinisci la volta dopo ci pensa bene prima di ripetere l' esperienza).
Attendiamo altre notizie positive  :occasion14:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 30, 2015, 09:59:22 AM
Infatti Bubba, cerco di fargli fare uno o due giri attorno e poi lo fermo, anche perché voglio essere io a fargli cambiare andatura e non che lo faccia lui perché non capisce perché sta girando attorno come un fesso. Poi qualche volta proverò ad aumentare il numero di giri per verificare che abbia capito che non deve cambiare andatura senza permesso, ma proverò a farlo quando saranno fissati bene gli altri comportamenti! I primi giri mi rompeva al trotto dopo due falcate, ma ho alzato la punta per un attimo e non si è più posto il problema.
Almeno un giro intero mi sembra un buon compromesso, no? Altrimenti non vorrei che pensasse di aver sbagliato a partire ;)
Il lato positivo è che comunque aveva anche un galoppo contenuto, non andava come un dannato, quindi è piuttosto controllabile.

Proverò con easy, visto il personaggio è probabile che già lo conosca in effetti! E se non lo conosce lo conoscerà! Mi sento potente adesso! Vedo la luce in fondo al tunnel... :angel5:

Ieri scattava eccome, vedremo nei prossimi giorni, sperando di non aver beccato solo un giorno fortunato...


Una nota sul DRITTO:
Ho girato alla corda anche il mio arabino ieri, lui è un pezzo di legno, soprattutto se il cerchio è di raggio non ampissimo ecco. E soprattutto, ha sempre fatto le curve piegando peggio di Valentino Rossi.
Riguardando Arco, il nostro amico argentino, è palese la differenza del "dritto". Non dico che sia dritto (nel senso verticale della cosa) come un fuso, ma effettivamente Arco lavora "in un cilindro" e l'arabo "in un cono spudoratamente inclinato".
Che poi preferisca un lato all'altro è palese. Ma almeno va via verticalmente bene, mi sembra!

Se riesco la prossima volta provo a fare un video, così si rivelano anche i miei errori :)
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Giugno 30, 2015, 10:10:11 AM
io farei due giri. dagli il tempo di mettersi a suo agio nell'andatura "giusta" e confermare che SI è proprio proprio questo che voglio, bravo, ora pausa.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 30, 2015, 10:21:14 AM
Due giri sia :D
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Giugno 30, 2015, 12:13:10 PM
Si si, anche di piu' se vuoi.  Ovviamente se rallenta o si ferma bisogna mandarlo avanti decisi.
Quando lo vedi nell' atteggiamento che vuoi ottenere lo fermi.
Imparano presto. E sapere che ad ogni azione corrisponde sempre lo stesso risultato lo aiutera' a fidarsi di te.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 30, 2015, 12:52:51 PM
Sul fatto del cilindro e del cono, quando l'ho visto per la prima volta su un libriccino di Mazzoleni, mi è sembrato un insulto alla fisica del moto circolare. E' stato uno dei molti motivi per cui ho archiviato tali libriccino rimpiangendo i soldi che erano costati. Sbagliavo?
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: bionda - Giugno 30, 2015, 02:05:48 PM
Alex, sei OT come quasi sempre. Se non hai niente da aggiungere all'argomento, puoi anche non scrivere niente. Giuro che si può fare.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 30, 2015, 02:32:46 PM
Alex, immagino che ad alte velocità possa funzionare solo l'effetto cono, poiché la forza centrifuga (o centripeta, ammetto di avere solo vaghi ricordi di Fisica I) ti aiuterebbe a stare incollato al terreno se sei piegato mentre ti rovescerebbe se sei dritto, tipo corse delle moto insomma...
Se vai piano, ha più senso stare verticali, poiché la forza centrifuga non é abbastanza forte da spostarti il centro gravitazionale...

Ma forse sto dicendo cose ovvie e non è questo quello che intendevi?
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 30, 2015, 04:00:52 PM
E' proprio quello che intendevo. E' chiaro che per rispettare bene la fisica, i tondini dovrebbero avere una certa inclinazione all'esterno, come le curve dei velodromi. Solo così le forze, in curva, si distribuirebbero bene sui quattro arti rispettando la verticalità del vettore composta da gravità e accelerazione rotatoria. In certi tondini a raggio piccolo bastano velocità del cavallo molto modeste per modificare significamente la direzione della forza verso il basso; qualcuno fresco di fisica potrebbe fare un paio di conti.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 30, 2015, 04:30:03 PM
Ovviamente per montare dei cavalli che percorrono rigorosamente il cilindro, a qualsiasi velocità, girando in cerchi perfetti,  basta utilizzare i cavalli di qualsiasi giostra nel primo luna park disponibile.  :horse-wink:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Giugno 30, 2015, 05:05:15 PM
Ahahaha sicuramente la giostra dei cavalli questi problemi non ce li ha! Certo se invece di impalarli li avessero attaccati a mò di cancinculo (o come si scrive) rispetterebbero tutte le leggi della fisica!

Immagino, e ditemi qui se sbaglio, che il cavallo dritto si cerchi solo a velocità contenute sulle curve, non con il cavallo a manetta, no?
Penso che il cavallo dritto non lo cerchi mentre lo sgasi in un tondino piccolo o con una corda di 3 metri, ma quando fai figure nel lavoro in campo, quindi ad una velocità consona alla figura che stai attuando. E se lo fai alla corda per addestramento, devi mettere comunque in conto uno spazio di manovra e una velocità adeguati! Almeno spero  :horse-wink:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Giugno 30, 2015, 05:08:40 PM
Faccio outing: sta cosa del cavallo dritto non l' ho mai capita bene.

Il discorso sulla simmetria e' un grande classico ( e anche li..) ma il dritto  :dontknow:

Si attendono lumi  :horse-smile:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 30, 2015, 05:24:18 PM
Secondo la descrizione di L'Hotte (creatore della massima) dritto significa dritto ossia: con la colonna vertebrale perfettamente allineata dalle vertebre cervicali alla coda. Ovvio che questa definizione di drittezza implica anche una perfetta simmetria in ogni azione muscolare del cavallo, base per la perfetta esecuzione delle figure dell'equitazione superiore.

Mi sono fatto l'iodea che per l'equitazione inferiore, quella che pratico io,  calmo e in avanti basterebbe  :horse-cool:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: PokerFace - Giugno 30, 2015, 05:26:32 PM
secondo me dritto banalmente significa che va dritto, che non sbanda, che non devi correggere.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 30, 2015, 05:58:22 PM
Ti ho fornito il parere autentico di L'Hotte, a cui si deve il "Calmo, in avanti, dritto". Ora mi pare che nessuna opinione possa essere superiore a quello che ha scritto quel motto vero? Vediamo se lo trovo in Questioni equestri nella ottima traduzione di raffaele & coll.

CitazioneLa seconda riguarda l'addestramento superiore. La base sulla quale il cavallerizzo costruisce tutto il suo lavoro consiste proprio nel mettere il cavallo rigorosamente dritto dalla testa alla coda. Questo lavoro sarà completato solo quando il cavaliere potrà far deviare, a suo piacimento, le spalle o le anche del suo cavallo dalla madre di tutte le posizioni, per poi riprenderla immediatamente con facilità e naturalezza.
Ora, l'allineamento dalla testa alla coda del cavallo è una delle condizioni base dell'Equitazione Superiore, in quanto, oltre a corrispondere alla marcia normale del cavallo e a collegare i vari movimenti,  è una posizione inequivocabile che non concede quella libertà d'interpretazione che è possibile avere con una linea curva,  la quale può essere più più o meno marcata.  Inoltre, quando il cavallo marcia dritto, con i piedi posteriori che seguono la stessa linea degli anteriori, le spalle si devono allineare con la groppa grazie al loro gioco reciproco, queste sono le condizioni ideali per far sì che il cavallo vada dritto per dritto.
http://www.teatroequestrecimarosa.it/equitazione/questioni/I.html

Sembra, dalle parole di l'Hotte, che il fatto di procedere dritto sia la conseguenza del fatto che il cavaliere ha perfettamente allineato il cavallo dalla testa alla cosa.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Giugno 30, 2015, 06:07:48 PM
Ma nelle andature basculate?
Boh, ci devo pensare.
Intanto grazie per la citazione :horse-smile:
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: alex - Giugno 30, 2015, 06:18:17 PM
Adesso ricordo che D'Orgeix invece intende "procedere dritto", e anzi parla di piccole correzioni automatiche che il cavaliere deve dare, in modo riflesso, con quello che (lui motociclista) chiama "riflesso di pilotaggio", in modo da correggere immediatamente qualsiasi piccola deviazione. Ma fra L'Hotte e D'Orgeix esiste una profonda differenza; l'Hotte parla di equitazione superiore, d'Orgeix (eccellente ad ammetterlo, chapeau!) invece dichiaratamente parla di "bassa scuola".

Che poi è quella che praticano il 99% abbondante dei cavalieri  :horse-cool:

Ergo: nell'accezione di L'Hotte, la cosa riguarda un numero sparuto di noi; IMHO uno dei peggiori equivoci dell'equitazione e dell'addestramento equestre è cercare di inserire a forza, a molto al di là del livello e delle capacità dei cavalieri e dei loro cavalli,  elementi propri dell'alta scuola nella bassa scuola, creando quintalate di confusione e parecchi danni.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: milla - Giugno 30, 2015, 09:05:27 PM
Io ho sempre interpretato il "dritto" come simmetrico, che è la condizione base anche per fare ciò che descrive l'Hotte
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Anima714 - Luglio 02, 2015, 11:53:37 AM
Ho ripetuto il lavoro alla corda, stavolta con più precisione nelle richieste e nell'uso della frusta sugli errori, ed è andata una meraviglia!
Intanto avevate ragione, conosce il comando Easy xD

Ora se alla corda do il bacio mentre è al passo lo vedi che sussulta tutto come per dire "Oh cavolo devo andare!" e parte, in due falcate si mette bello regolare e lì resta... Solo una volta ha provato a trottare quando l'ho lasciato al galoppo, io non ho fiatato e l'ho toccato con la frusta e il problema non si è più posto.

Faccio un attimo più di caos se dal trotto inizia autonomamente a galoppare perché non so come correggere l'errore con gli strumenti che ho, posso solo ripetere la richiesta del trotto e lui ci torna, ma non riesco a dirgli "guarda che hai sbagliato a partire"!

Nel mentre l'altro ieri ho fatto la prima lezione di Dressage, appena ho tempo di montare testo su Arco se riesco a ripetere il tutto... In teoria dovrei abbastanza, sono cose che anche se in maniera diversa, sono sempre riuscita a fare, quindi penso che chiedendole nel modo giusto la cosa possa solo migliorare!
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Luna di Primavera - Luglio 02, 2015, 03:12:26 PM
Citazione da: Anima714 - Luglio 02, 2015, 11:53:37 AM
Faccio un attimo più di caos se dal trotto inizia autonomamente a galoppare perché non so come correggere l'errore con gli strumenti che ho, posso solo ripetere la richiesta del trotto e lui ci torna, ma non riesco a dirgli "guarda che hai sbagliato a partire"!

secondo me non serve che gli dici "hai sbagliato a partire", ti serve solo confermare, come regola generale, che lui deve mantenere l'andatura richiesta (qualunque sia) fino a nuovo ordine.

qualunque sia il motivo per cui ha preso il galoppo (perché è allegro e ha voglia di andare? perché magari ha frainteso un tuo movimento/spostamento? perché sta trottando troppo veloce e perde l'equilibrio?), il messaggio da dargli è: grazie, è molto bello che galoppi ma io ho detto trotto.
Titolo: Re:Calmo, in avanti e dritto. Ma come?
Inserito da: Bubba - Luglio 02, 2015, 03:55:02 PM
 :occasion14: :horse-smile: