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La punizione

Aperto da alex, Giugno 12, 2014, 09:51:23 AM

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max

Giusto, davo per scontato che facesse la mezza fermata solo dopo che aveva preso a smontonare.

Se la fa prima, come azione preventiva, ha ragione Rhox e potrebbe rientrare in quello che io chiamo "preparazione". Bisogna solo vedere a questo punto se è fatta bene come tempi e modi, o addirittura se la preparazione ideale la richiederebbe, chi lo sa.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

Luna di Primavera

#46
Citazione da: rhox - Giugno 13, 2014, 04:23:25 PM
non puoi sapere a priori se sta buttando giù la testa per smontonare o per distendere la schiena.

beh nì

non per insistere ma:
distensione: abbasso la testa naso avanti
smontonata, preferibilmente nella partenza/prime falcate di galoppo/curva: rallento, abbasso la testa incappucciandomi per sottrarmi alla mano e mi accartoccio.

direi che, nel contesto e nella storia del binomio, l'intenzione si capisce abbastanza chiaramente. poi magari sbaglio eh, sono certamente un po' prevenuta.

questa mezza fermata io la faccio "al bisogno", nel senso: se lui rallenta e accenna a "chiudersi", intervengo e "prevengo" che la situazione precipiti. se invece va tranquillo cerco di stare il più tranquilla possibile pure io. se mi frega e parte la serie di smontonate, tiro comunque su e gambe per metterlo avanti (sempre che non me la faccia sotto  :icon_rolleyes: )

inoltre, questo è molto interessante.. paliamone meglio magari:
Citazione da: max - Giugno 13, 2014, 04:07:54 PM
La mezza fermata verso l'alto può assumere carattere di punizione o meno a seconda di come la somministra il cavaliere! Se pensi di darla come una punizione, quasi sicuramente il cavallo la interpreterà come tale perché tu agirai per fargliela capire come tale.
La stessa azione fatta con due idee diverse sortisce due risultati diversi perché cambiano diversi dettagli.





I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

rhox

evidentemente il problema in quel caso è limitato, un cavallo "smontonatore" professionista col pippero che ti piglia solo al galoppo con quel tempo di reazione..
quelli veramente professionisti che ho visto e provato all'opera mica ti lasciano così tanto tempo per reagire..
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Luna di Primavera

ma certo, etrillo è buono, l'ho comprato apposta  :mrgreen:

a volte, quando è proprio contro, oltre a incappucciarsi scuote anche la testa di lato... "no no no, non voglio galoppare, scendi"
è molto espressivo  :icon_rolleyes:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

milla

La "tecnica" anti-impennata di Raffaele è identica a quella descritta dal Colonnello.

Io ho avuto lo stesso problema di Luna cioè di una cavalla che sgroppava alla partenza al galoppo. Per molto tempo ho pensato che fosse colpa mia (mi dicevano che spostavo troppo indietro la gamba esterna o che magari premevo troppo forte che, boh, mi pareva strano perchè io tutta questa forza nelle gambe non mi pareva di averla), poi che dipendesse da un problema fisico della cavalla (che ha un problema ormai cronico all'utero e alle ovaie), molti mi dicevano di ignorarla o di provare il sistema X o Y.
Poi ho scoperto che faceva lo stesso anche con altri. Guarda caso mai se era montata dagli istruttori.
Il Colonnello mi disse che si trattava solo di un vizio e mi suggerì, alla prima sgroppata, di darle una bella frustata secca col frustino da dress (per non staccare le mani dalle redini) e ripetere ogni volta che ci provava.
A me dispiaceva, mi sembrava una cattiveria quindi ho continuato a lasciar perdere.
In realtà però (come è successo anche a Luna) mi stava venendo l'ansia al solo pensiero di galoppare quindi mi irrigidivo, mi aggrappavo con le gambe, pasticciavo.
Tutta la storia è andata avanti per molto tempo finchè un giorno la cavalla non ha depositato per terra due ragazze (monta una- richiesta di galoppo-sgroppata- giù per terra-monta l'altra- chiede galoppo-sgroppata-giù anche questa), è montata un'istruttrice e ha fatto esattamente quello che diceva il Colonnello.
La cavalla non ha più sgroppato per moltissimo tempo, solo ogni tanto, quando è in calore o se uso la gamba esterna o le girano i cabasisi, calcia la gamba ma non si è mai più azzardata a sgroppare come faceva prima.
Quindi Max ha certo ragione che le punizioni sono da evitare ma se il cavaliere è inesperto si innesca un circolo vizioso dal quale non si esce più.

raffaele de martinis

Anche Pippo - col suo mitico Odin - fece qualcosa di simile, sono cose di normalissima amministrazione per gente che sa trattare i lalli, il permissivismo - specie in fase di doma/scozzonamento è deleterio - sempre in questa fasa è cosa ancor più devastante permettere al lallo di averla vinta, specialmente se il soggetto è di grandi mezzi e di classe, saranno guai seri.

Dunque, quello che dice Max vale per il cavallerizzo classico che non doma non scozzona i suoi lalli, questi lavora di finezza col bulino sul materiale già sgrossato, già predisposto da altri che hanno lavorato di mazza e scalpello.

Un paio d'anni fa, Diamante, polledro sanfratelano, ci arrivò col simpatico vezzo di mettersi a candela, evidentemente, il suo domatore sarà caduto o è sceso in quelle circostantie, perché l'animalo era specialista nel farlo, ed essendo molto intelligente et di carattere flemmatico, se ne straimpipava degli speroni e delle frustate, aveva capito che tirandosi su viulentemente et reiteratamente otteneva il suo scopo, dunque resisteva alla frusta e alle speronate e si impennava con accurata et metodica applicazione mandando il cavagliere per le terre.

Forza fisica, intelligenza, errori in fase di doma, consapevolezza dei propri mezzi da parte della vestia, ecco un cocktail pericolosissimo per chi vada a montare un lallo del genere senza averne  consapevolezza e senza avere in testa un programma coerente per eliminare il difetto.

Dato che non lo montavo, io la responsabilità era doppia, le conseguenze di queste difese vanno dalla polvere sulle chiappe alla invalidità permanente ma non si pote escludere il riempimento della famosa sepoltura sempre aperta per noi gioconde ragasse di lalli.

Quel lallo era bruciato nella sua zona ecco perché giunse fino a noi, normalmente - in linea di principio - avrei sconsigliato metterci mano per solo valsente, ma dato che un risultato positivo avrebbe dato lustro al mio aglievo nell'ambiente sanfratellano, dissi: si può fare.

Ma come ? Quì mi fermo meglio continuare poi, sto per fare il solito pippone...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

max

Non so se per Raffaele scoprire di usare gli stessi procedimenti del Colonnello sia una cosa bella o brutta :icon_pidu: comunque...

Insisto. Ma neanche su un cavallo verde va bene il concetto di punizione, anzi a maggior ragione non si può pensare di punirlo visto che non conosce niente di quello che deve fare. I vostri sono discorsi da sradicare completamente. Deve smettere di esistere il concetto della scozzonatura quasi che qualcuno di giovine e macho vada lì a rompere/spezzare il carattere ai cavalli per fare in modo che poi, il nobile signorotto o il cavallerizzo più alto in grado e ormai vecchio, ci poggino le natiche sentendosi più sicuri: concetti vecchi e derivanti dalla rigida scuola militarcavalleresca.

Un cavallo che sgroppa quando sa che sta per arrivare il galoppo va arrotondato, reso leggero, e quando si sente che schiena è pronta si chiede la partenza con tatto e cautela.

Non possiamo legittimare le punizioni solo perché non si saprebbe come fare diversamente.
Usatele, tirate sacrosanti scappellottoli o sonore frustate. Imponetevi come meglio potete quando credete che il cavallo ci stia provando a farvela. Ma sappiate che forse non è come pensate.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Raffaele e il Colonnello hanno molti più punti in comune di quanto credono :horse-wink:

Max tu hai certamente ragione nel dire che "il cavallo va arrotondato, reso leggero e bla bla" ma questo discorso lo puoi fare ad un cavaliere esperto, che sa cosa fare e che (appunto perchè sa cosa fare) farà in modo di prevenire la sgroppata. Infatti ho raccontato che la cavalla montata dagli istruttori NON sgroppava.
Come faccio io ,o Luna che ha avuto lo stesso problema ,o un cavaliere inesperto, che deve imparare, deve pensare al suo assetto ecc. a rendere leggero e arrotondare il cavallo e a sentire che la schiena è pronta ? Io in quel periodo era molto se mi accorgevo che il galoppo era falso, facevo fatica a trottare sul diagonale giusto, figurati se potevo (e non posso neanche ora) "sentire" se la schiena di un cavallo è pronta al galoppo!
Spesso voi dimenticate che alle raffinatezze bisogna arrivarci partendo dalle cose elementari, ma mooolto elementari e le difese o i vizi del cavallo possono bloccarti per moltissimo tempo, o per sempre se uno getta la spugna, a quel livello elementare.
Come mai tutti sostengono che si dovrebbe imparare a montare su un cavallo ben addestrato?

raffaele de martinis

Angioni è stato un discreto cavaliere, per casi fortuiti della vita - tutto buono e benedetto - ha beccato una medagliaolimpica (a squadre), ma certamente - nella sua dimensione - è competente in materia equestre e le cose giuste le sa, come traduttore non ha attitudine. :horse-wink:

Quello che dice Max è bellissimo, solo si scontra con la realtà colla experientia diretta, plobabilmente si chiamano con altri nomi le tenniche che fanno capo al principio  - finora incontestabile - sul quale si basa l'addestramento animalo ma anco l'educazione humana: premi punizioni.

Mi pare che già scrissi di un notevole esperimento riportato da Mainardi riguardo l'argomento: si presero tre nidiate di gattini, la prima fu educata usando solo premi, la seconda solo punitioni, la terza alternando premi et punitioni.
Bene, la terza nidiata produsse gatti perfettamente normali, dalla prima e seconda uscirono dei felini kriminali, dei disadattati, o troppo timidi o troppo aggressivi socialmente incapaci di inserirsi nel loro contesto...e che dire delle teorie ultrapermissive del famoso pediatra-star Beniamino Spock che hanno rovinato alcune generazioni di americani ?

Certamente non conosceva il vecchio ploverbio napoletano: "Mazz'e e panelle fanno e'figli belle, panelle senza mazz'e fanno e'figli pazze".

I polledri vanno - prima di essere addestrati - educati, non bisogna esser brutali ma decisi e tempestivi, i vitii presi in quella fase sono quelli più difficili (a volte impossibili) da togliere in seguito.

Quando basta la voce non usare il bastone perché la voce (la terribilvoce) - per un suggetto - può essere/è già punitione, per un altro - invece - ci vole il bastone, tanto vale togliersi subito il pensiero, un colpo dato al momento giusto e tutto si aggiusta.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#54
Forse vi meraviglierà quello che sto per dire, ma.... la "punizione" ossia: una conseguenza spiacevole di un'azione "esplorativa", è un'esperienza certamente stressante per l'uomo e per il cavallo, ma "lo stress è il sale della vita" ossia: tutti gli animali sono perfettamente attrezzati, mentalmente, per sopportarlo anzi: guai se non ci fosse. Se ci pensate, la stessa sensibilità dolorifica non è altro che un sistema molto efficace per "auto-punirsi". Dico "guai se non ci fosse" proprio sulla base del modello "dolore" e della sua estrema, vitale utilità: chi ha la disgrazia di soffrire di una rara malattia, la analgesia congenita, finisce che si auto-mutila, si ustiona, devasta il suo corpo a forza di lesioni accidentali "non punite".

Come il dolore è necessario per la vita, così lo è lo stress; ma con misura, come tute le cose; perchè il dolore cronico, come lo stress cronico, devastano la salute.

Quindi io non esagererei con il criminalizzare la punizione come strumento di addestramento. Il problema è un altro, del tutto analogo al premio alimentare: se vogliamo ottenere un buon risultato addestrativo, occorre usare questi strumenti bene. Non sono buoni o cattivi in sè; ottengono costantemente un risultato; l'importante però è che il risultato che ottengono sia quello che vogliamo noi. Altrimenti, se il risultato è diverso da quello che avremmo voluto, abbiamo sbagliato; e per segnalarci l'errore, sarebbe bene che ci fosse un  istruttore presente intanto che impariamo, e che fosse fornito di una bella frusta lunga e di molta mira, e ce ne desse una secca sulla chiappa interna con precisione millimetrica ad ogni errore.  :horse-wink:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

milla

Quello di Alex è un discorso sensato e giustissimo.
Infatti raccontavo che, consapevole della mia possibilità di far danni, ho preferito che intervenisse un istruttore.

raffaele de martinis

Alcuni insetti perfettamente commestibili per gli uccelli, collo tempo hanno assunto una livrea quasi identica ad un'altra specie di insetti velenosa/di gusto urticante ai volatili.

Bene, gli ucceli, nel dubbio, quando vedono quei colori desistono: meglio restare a stomaco vuoto che assaggiare quello schifo: rispondono a segnali che possono provocare dolore, dunque, evitano.

L'assioma di L'Hotte naturale.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Luna di Primavera

quindi sulla punizione abbiamo scoperto l'acqua calda?
in medio stat virtus?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

milla

Luna tu hai una figlia vero? Comportati col tuo cavallo come facevi con tua figlia quando era piccola: se un bimbo attraversa la strada di corsa non è che ti metti a pensare ma perchè l'ha fatto, forse gli si è informicolato un piede e voleva sgranchirsi con una corsetta o forse aveva male interpretato quando gli ho tolto il biberon a 3 mesi di età, o forse voleva inseguire una farfallina quindi bisogna desensibilizzarlo alle farfalline ecc. ecc. ecc. gli tiri un bello scapaccione e il problema è risolto una volta per tutte.
Sarò grezza e brutale ma io la penso così. :chewyhorse:

alex

Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 14, 2014, 12:05:40 PM
quindi sulla punizione abbiamo scoperto l'acqua calda?
in medio stat virtus?

Meglio, vale quello che un giorno ha detto una persona e che ricorderò sempre: "Meglio fare le cose bene che farle male"  :horse-wink:

Problema: usare bene lo strumento "punizione" è molto, molto difficile. Molto più difficile di quanto raccontano, e di quanto ci insegnano. Una cosa semplice ma difficile: una delle tante, l'equitazione ne è piena.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.