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Club House => I cavalli..in generale => Topic aperto da: alex - Ottobre 22, 2018, 07:07:33 PM

Titolo: Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 22, 2018, 07:07:33 PM
Non i sono trattenuto, e ho commentato una foto di MW, specialità trail, che mi era coparsa in Home su FB, dicendo che mi dava l'impressione (mera impressione da una foto!) di "una Barbie su un cavallo triste".

La cosa non è stata gradita molto.

Ma chi pubblica una foto non dovrebbe essere interessato alle impressioni (non sempre e non necessariamente entusiastiche) che quella foto suscita?
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: cilla - Ottobre 22, 2018, 08:27:02 PM
Non commento perché non ho FB ma mi piacerebbe vedere la foto  :chewyhorse:
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: lavy91 - Ottobre 22, 2018, 08:30:11 PM
Prima di definire un cavallo "triste" da una foto bisognerebbe metterci il culo sopra.

Siete i primi a dire che "no no, niente consigli veterinari via forum senza manco aver visto il cavallo" e poi capite già l'indole di un cavallo solo vedendolo fermo in foto.
Sti luoghi comuni che i cavalli da pleasure/trail/show sian tutti lobotomizzati...montatene uno e poi mi saprete dire.

Fonte: IO le chiappe su sti cavalli ce le ho messe. :occasion14:
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 22, 2018, 09:25:00 PM
Anche qui.... dovevo aspettarmelo.
Non ho detto che quello è un cavallo triste nè che la ragazza è una Barbie. Ho detto che quella foto me ne ha dato l'impressione! Non è la stessa cosa!

Non mi permetto certo di scaricare nè di linkare quel post; d'altronde, è unimpressione ricorrente, l'ho già provata di fronte e numerosissime foto analoghe - è chiaro che si tratta di qualcosa insito nello stile, nel "modello". E' bene che chi pubblica una foto ascolti ogni impressione (logico che un giudizio sarebbe un altro discorso); o si pretendono solo "like e cuoricini"?
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 22, 2018, 09:50:00 PM
Citazione da: raffaele de martinis - Settembre 26, 2018, 03:58:34 PM

Ecco un lieto esempio, ma di immagini così ce ne sono a bizzeffe:
(https://i.postimg.cc/0yv4ZfJP/image.jpg)

Quel lallo è avvilito, è pieno di un torvo rancore... attenzione, la foto uestern è solo casuale, ce n'è per tutte noi che torturiamo i lalli aggratiss, quello che è peggio è che spesso lo facciamo a nostra scajola.

Avevo già affrontato l'argumento nella "dalla parte del cavallo", non c'è bisogno di metter il culo su un lallo per capire che è "trriste".
La tristessa est maxima nella monta uestern et nel dressage... le bestie - poarete - non capiscono ma si adeguano alle picciole et magne torture alle quali son sottoposte per fare cose inutili et senza senso che soddisfano exlusivamente la mania exibitionistica  connaturata a noi cavaglieri.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 22, 2018, 11:27:37 PM
Anche questo mi dà l'impressione di essere triste.... però non mi sembra montato da una Barbie.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 23, 2018, 07:31:17 AM
Eh già perché invece a saltare delle baracche i cavalli son felici vero? Ma daiiii! Con questi ragionamenti lasciamo tutti i cavalli a paddock e ciao.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 23, 2018, 09:21:23 AM
ma in base a cosa vi sembra triste?
Titolo: Altro che tristessa
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 23, 2018, 02:34:13 PM
.Cossa uniscie sti lalli ? La disperazione !

Cossa uniscie sti cavaglieri? Ditelo voi!

https://www.youtube.com/watch?v=D3JlfzVLCDg

https://www.youtube.com/watch?v=BTwXFuW-4Rc&t=273s

https://www.youtube.com/watch?v=tRyo8jgMkek

https://www.youtube.com/watch?v=_4AYN7nZ0O8

Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 23, 2018, 03:25:06 PM
un video è una cosa, e vi do anche ragione.

una foto, uno scatto di un istante, è altro. pensa che io ho alcune foto dove sembra che sappia montare quasi benino :horsewink:


Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: BigDream - Ottobre 23, 2018, 04:24:23 PM
Ma... forse mi son persa un pezzo.. per caso questa cosiddetta Barbie è un'amica di Lavy91? Altrimenti non ho capito l'accanimento e la risposta così secca ad alex....

Di solito uno se la prende tanto quando si sente toccato nel vivo. Comunque, la foto in questione non l'ho vista, ma di Barbie che montano ne conosco una, purtroppo, e la sua cavalla mi faceva una gran pena. Sarà vero che non capiscono o se ne sbattono, ma quando le metteva brillantini e rosa shock ovunque, vi assicuro che sembrava capire e vergognarsi. Per me una così andrebbe cacciata a prescindere dalle scuderie  :laughter-485:
Titolo: Rassegnati...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 24, 2018, 04:28:44 AM
Siam pasati dai lalli tristi, ai lalli disperati ora vi mostro alcuni lalli sempre tristi e disperati ma rassegnati:

https://www.youtube.com/watch?v=_HCYEBQyDng

https://www.youtube.com/watch?v=K6DvWjMGt_s

https://www.youtube.com/watch?v=58TORVdrncU

https://www.youtube.com/watch?v=PyC24_wLawY

Dal punto di vista del lallo non fa differenza se a chiedergli l'impennata è un fine cavallerizzo di Vienna o un rozzo cavallaro della suburra di Calcutta.
La differenza lovviamente per noi c'è e la vediamo tutta, ma non loro che comunque si adattano/si rassegnano alle picciole et grandi torture.

Non mi rompete i cabasisi con la storia di lasciarli al pascolo e guardarli, perché c'è una via "umana" all'addestramento equestre, un uso intelligente dell'assioma... tra il lallo completamente natiur dei caprillioni e le sottili sevitie del dressage  c'è tutt'unmondo...
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 24, 2018, 08:39:26 AM
Ma Raffae ti sei rinco? Non eri tu che osannavi l' Hotte e compagnia? Non eri tu che dicevi che l'addestramento ecologico è una boiata? E i tuoi amici gauchi invece son fiorellini delicati? Forse mi sono persa un pezzo  :dontknow:
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 24, 2018, 09:39:23 AM
Sul fatto che sono rinco non ci son dubiti,  ma tu hara milla, il pezzo te lo sei perso... l'ho scritto a Chiara e a Lettera che: "VOGLIO UN'ALTRA VITA!"

Perché da cavallaro, son passato per L'Hotte, ma son tornato cavallaro, certo, un'altra specie di cavallaro... ci ho messo 60ani per capire: TROPPO !

Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Winter Mirage - Ottobre 24, 2018, 09:53:05 AM
Io conosco un cavallo FELICE: ha 12 anni, mediamente sana, non vede la sella da 3 anni e fa il nano da giardino insieme a somarelli e caprette in casa di due persone anziane e amanti degli animali, con ettari a disposizione,  e che ogni tanto le ficcano sopra a pelo un nipotino.

Tutti gli altri cavalli che io ho visto (a partire dalla mia) a tratti sono infelici. Infelici a causa di mille e un motivo, tra cui, per primo, il loro padrone/cavaliere.

A essere onesti, vedo lo stesso grado di tristezza in cavalli western massacrati in campo prova, e cavalli da ostacoli strattonati in gara o cavalli da dressage insalamati in addestramento.

Ma tutto questo è OT.
:happy_birthday-736:

In topic, io trovo che Alex abbia ragione: non è molto leale pubblicare una foto, chiedere un parere onesto e poi aspettarsi solo cuoricini.
Che il cavallo SIA triste o meno, se quella è l'impressione che gli dà... amen. Mica è morto nessuno...
:dontknow:

Titolo: Re:Rassegnati...
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 24, 2018, 10:00:27 AM
Eccalà!

Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 24, 2018, 04:28:44 AM
Non mi rompete i cabasisi con la storia di lasciarli al pascolo e guardarli, perché c'è una via "umana" all'addestramento equestre, un uso intelligente dell'assioma... tra il lallo completamente natiur dei caprillioni e le sottili sevitie del dressage  c'è tutt'unmondo...

Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 24, 2018, 12:16:04 PM
Bah, di Barbie e Ken su cavalli tristi e/o rassegnati ci sono tanti.

Raffaele i cavalli che hai postati non sono tristi, sono in ansia e come dicevi rassegnati - dicasi learned helplessness.

C'è però una differenza tra un video all'altro. Alcune discipline - se li vogliamo chiamare così - si possono eseguire con il cavallo che lavora con te e non per paura e rassegnazione, per altre devi avere il cavallo schiavo per forza.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Zarathustra - Ottobre 24, 2018, 12:47:06 PM
A mio modesto parere, una marea di pippe.
Premessa: ogni volta che "utilizziamo" un cavallo, violentiamo la sua natura.
Consci di questo, e se lo accettiamo, ci sono due "modalità" nel fare ciò, e solo due: quello che rispetta la fisiologia e quello che non la rispetta. In entrambe "violentiamo" la psiche, nella seconda anche il fisico.
La prima, a sua volta, può essere ottenuta in due modi, il primo con pressioni "non violente", il secondo con pressioni via via più violente. Per la seconda questa scelta non è data, le pressioni sono per forza violente, dato che vanno contro la fisiologia.
L'impatto della nostra "violenza" alla natura del cavallo ha quindi diversi gradi di forza: si va dal massimo grado, richieste non fisiologiche (violenza al fisico) ottenute con metodi violenti (violenza alla psiche), fino al minimo grado, richieste fisiologiche (poca o nessuna violenza al fisico) ottenute con metodi "leggeri" (psiche indotta a trovare soluzioni a situazioni scomode).

Riassumendo: se "usiamo" un cavallo, lo facciamo per nostro esclusivo beneficio. Il modo in cui lo facciamo determina quanto "costi" al cavallo questo utilizzo in termini di qualità della sua vita.
Quanto più lo "usiamo" per fare cose che in qualche modo rispecchino ciò che in natura esso stesso fa, e quanto più usiamo metodi intelligenti (in termini di costo-beneficio) per chiederglielo hic et nunc, quanto più il compromesso è accettabile.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 24, 2018, 01:38:01 PM
Ovvia finalmente un discorso sensato! :pollicesu: :pollicesu: :pollicesu:
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 24, 2018, 02:43:02 PM
D'accordo su quello che hai scritto prima, nell'uno o nell'altro modo entriamo nella natura del cavallo ma non per forza la violentiamo. Intanto cominciamo ad interagire con loro come succede anche in natura tra specie diverse.
Quando cominciamo ad addestrarlo allora sì chiediamo cose che sono contro la sua natura.

CitazioneIn entrambe "violentiamo" la psiche, nella seconda anche il fisico.
La prima, a sua volta, può essere ottenuta in due modi, il primo con pressioni "non violente",
Dove mettiamo l'addestramento basato solo ed unicamente sul rinforzo positivo dunque nessuna pressione "non violenta" - ma parli di violenza fisica o psicologica o entrambi? - né violenta?
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 24, 2018, 03:17:12 PM
stranamente, non sono d'accordo con l'assunto di partenza di Zarathurstra, ossia (detta in parole diverse) che ogni condizionamento è una forma di violenza.

si cade per la miliardesima volta nell'esempio dei figlioli, o del cane.
insegnare a un bambino a usare il vasino è violenza? insegnare al cane a non far pipì in casa è violenza?
insegnare a venire da te quando lo chiami è violenza?

e ancora: il condizionamento è innaturale? mah, boh, la giumenta non condiziona forse il suo puledro? a morsi e calcioni, anche? allora la giumenta fa violenza al suo piccolo?

mi pare che il punto fondamentale sfugga, e a parole sfugge anche a me. ma la differenza si vede tra un cavallo che obbedisce, e un cavallo che obbedisce VOLENTIERI. la violenza, quando c'è, sta nel costringere a fare una cosa contro la volontà del cavallo, assoggettandolo. ma questa è una cosa diversa dal modellare tale volontà.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Zarathustra - Ottobre 24, 2018, 04:40:43 PM
La differenza c'è, ed è notevole.
Prendiamo l'esempio "migliore", quello dell'addestramento, che so, alle passeggiate (attività naturalissima per il cavallo), attuato da un sensibile uomo di cavalli che si tira su il puledro da piccolo utilizzando le tecniche più soft possibili.
Egli condiziona il cavallo, e lo fa per tutta la sua vita "utile". Quel cavallo, quando montato, non partirà al galoppo sfrenato se ne ha voglia, non si fermerà a rotolarsi in una pozza di fango col cavaliere sopra, si fermerà quando richiesto, etc etc.
Ai bambini insegniamo cose "utili" (o presunte tali) perchè la loro vita sia più facile, riesca meglio, ma arriva un giorno che diventano adulti e la vita se la scelgono loro, così come cosa farne degli insegnamenti impartiti loro. La stessa cosa che fa la giumenta con il puledro.
Questo al cavallo "domestico" non accade, la "vita" a cui lo prepariamo è una vita scelta da noi sulla quale scelta lui non potrà mai tornare su, è quella e basta.

Nel post precedente uso la parola "violenza" per intedere alternativamente la violenza fisica, quella psichica, o semplicemente quella derivante dalla imposizione, appunto, di una vita diversa da quella che le interazioni naturali avrebbero portato per i cavalli.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Zarathustra - Ottobre 24, 2018, 04:58:57 PM
Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 24, 2018, 02:43:02 PM
Dove mettiamo l'addestramento basato solo ed unicamente sul rinforzo positivo dunque nessuna pressione "non violenta" - ma parli di violenza fisica o psicologica o entrambi? - né violenta?
Parlo di tutte e tre, a seconda del resto della frase:
La violenza fisica si sa cosa è: frustate, imboccaturacce, inredinamenti esotici, speronacci, etc. (per "accio" intendo usati brutalmente)
La violenza psichica è quella di fargli fare delle cose che non avrebbe voglia di fare quando ci pare a noi: essa, appunto, va dalla coercizione di cui sopra fino al più etico e rispettoso PLAGIO psicologico, consistente nel creare artificialmente situazioni scomode per poi risolverle quando il cavallo "trova" la soluzione che vogliamo noi, oppure nel creare situazioni positive se il cavallo "trova" la detta soluzione.

Il plagio è, ragionando di categorie mentali umane, una forma di violenza, se pur non contiene alcun sofferenza. Tanto è che se lo attuiamo su un umano esso viene punito. Sugli animali no, perchè NOI abbiamo stabilito (e probabilmente è vero) che essi non hanno coscienza di sè, pertanto non sono in grado di immaginare e desiderare una vita diversa da quella che hanno.

Pippone, scusate, ma per capirci tra umani usiamo parole umane, ma se le riferiamo agli animali vanno circostanziate.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 24, 2018, 05:56:30 PM
Citazione da: Zarathustra - Ottobre 24, 2018, 04:40:43 PM
Questo al cavallo "domestico" non accade, la "vita" a cui lo prepariamo è una vita scelta da noi sulla quale scelta lui non potrà mai tornare su, è quella e basta.

purtuttavia, è la sua vita, è bene che sia preparato a viverla meglio possibile per le cose che dovrà fare e dunque, concettualmente almeno, l'addestramento all'equitazione è un insegnamento di qualcosa di utile che gli faciliterà la vita, proprio come per il bambino.

certo, se il cavallo fosse nato nel cimarron, la sua vita sarebbe diversa. ma è nato qui in un mondo di uomini e fa la vita che hanno scelto per lui gli uomini. è vero che non avrà poteri decisionali su questa, e del resto se ci pensi neanche nel cimarron potrebbe scegliere la sua vita, è quella e basta. ma perché, tu hai davvero potuto proprio scegliere del tutto la tua?
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 24, 2018, 06:33:14 PM
Bho....la tristezza è un sentimento umano, non equino.
Con i nostri personali filtri, possiamo vedere quel che vogliamo in una foto e rilevare sentimenti/umori che magari non sono affatto reali.
Poi...sulle bacheche dei social ognuno pubblica quel che vuole e non è  che per forza bisogna sciropparsi i commenti altrui, a prescindere dal fatto che siano pertinenti o fatti a muzzo...
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 24, 2018, 07:58:09 PM
Tristezza sinonimo tra altro per depressione. Ricerche hanno rilevato che anche i cavalli né soffrono. Mi sembra che erano scienziati francesi.
Emozioni = sentimenti non sono limitati all'uomo, sono "semplicemente" dei processi neurobiologici/ biochimici. Solo che abbiamo dato nomi alle nostre emozioni e provato a descriverli.
Negli animali si possono trovare i stessi processi con i stessi sintomi come nell'uomo. Mimica, comportamento, digestione, polso ecc. segnalano tristezza rispettivamente in casi più gravi depressioni.

Dunque sì che è possibile vedere se un cavallo è triste o meno. Ma bisogna ovviamente osservarlo un attimino in più che su una foto che rispecchia un'istante.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 24, 2018, 10:04:46 PM
Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 24, 2018, 07:58:09 PM
Ma bisogna ovviamente osservarlo un attimino in più che su una foto che rispecchia un'istante.

Già. ...e magari avere le competenze giuste e non umanizzare...
Purtroppo  oggi si passa il tempo a psicanalizzare tutto.
Si analizza, si osserva, si discute, e bla e bla e bla e bla.
Poi dalle parole bisogna passare ai fatti.
E qui casca l'asino.
I blablabla hanno tempi biblici per risolvere "problemi " e a volte non li risolvono proprio o riescono solo a metterci una pezza....gli uomini di cavalli, per fortuna ne esistono ancora, producono risultati.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 24, 2018, 10:50:19 PM
Anche io stavo pensando che questo discorso sulla tristezza  fosse un umanizzare il cavallo.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 25, 2018, 02:00:31 PM
Bah... secondo me gli animali come il cavallo condividono con l'uomo il diritto (ma anche il dovere) del lavoro, tutto qui. Dopodichè il lavoro può essere più o meno piacevole; c'è una certa differenza fra un lavoro piacevole (e può essere molto piacevole,anche se per qualcuno è una cosa inconcepibile....  :icon_rolleyes:) e lavoro  talmente inumano da raggiungere la sofferenza della tortura e da portare alla morte (tutti voi avrete senz'altro letto "Se questo è un uomo", spero).

Mettere ogni lavoro del cavallo sullo stesso piano non ha senso. Dipende.

Quanto agli stati d'animo dei cavalli, ritengo che chiunque abbia dimestichezza con loro non abbia dubbi sul fatto che ne hanno, altrochè, e che siccome "non sanno mentire" il loro stato d'animo è palese, e possiamo sentirlo empaticamente senza minimamente rischiare l'umanizzazione: avere vari stati d'animo è una cosa che condividiamo con gli animali, fa parte della nostra "animalità". Perfino nella durissima scuola napoletana si metteva in guardia riguardo al rischio di "avvilire" il cavallo, cosa particolarmente facile con cavalli sensibili.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 25, 2018, 03:08:01 PM
quotone!!!
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Zarathustra - Ottobre 25, 2018, 03:48:29 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Ottobre 24, 2018, 05:56:30 PM
Citazione da: Zarathustra - Ottobre 24, 2018, 04:40:43 PM
Questo al cavallo "domestico" non accade, la "vita" a cui lo prepariamo è una vita scelta da noi sulla quale scelta lui non potrà mai tornare su, è quella e basta.

purtuttavia, è la sua vita, è bene che sia preparato a viverla meglio possibile per le cose che dovrà fare e dunque, concettualmente almeno, l'addestramento all'equitazione è un insegnamento di qualcosa di utile che gli faciliterà la vita, proprio come per il bambino.

certo, se il cavallo fosse nato nel cimarron, la sua vita sarebbe diversa. ma è nato qui in un mondo di uomini e fa la vita che hanno scelto per lui gli uomini. è vero che non avrà poteri decisionali su questa, e del resto se ci pensi neanche nel cimarron potrebbe scegliere la sua vita, è quella e basta. ma perché, tu hai davvero potuto proprio scegliere del tutto la tua?
Su questo sono d'accordo, non vorrei essere frainteso (o essermi spiegato male, più probabile).
Penso che IN TERMINI UMANI (visto che si fa il paragone con il bambino), le situazioni non sono paragonabili perchè il libero arbitrio dell'adulto nel cavallo non si realizza.
Ma penso che in termini animali, se le cose sono fatte come devono essere fatte, al cavallo non importi niente, per cui in effetti non c'è un vero e proprio plagio (anche perchè se così non fosse farei altro).
Si torna quindi al COME, alle modalità. Se esse sono corrette, il cavallo se ne fa semplicemente una ragione, e sono convinto che il suo stato d'animo (che c'è eccome, d'accordo con Alex) sia mediamente positivo, o comunque "normale". Lo evinco dal grande numero di cavalli sereni che vedo quasi ogni giorno.

Quindi, focus sulle modalità...sia ciò che inerisce COSA si dovrebbe far fare al cavallo (movimenti o sforzi innaturali per la fisiologia, movimenti o sforzi senza adeguata preparazione atletica....), sia ciò che inerisce il COME condizionarli a fare queste cose.

Quanto alla mia/nostra vita, è chiaro che ognuno di noi subisce alcuni condizionamenti. Alcuni sono psicologici o culturali e quindi lavorandoci è possibile liberarsene, altri sono fattuali ed ineliminabili, ma è possibile scegliere come muoversi attraverso essi convergendo verso i nostri ideali.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 25, 2018, 03:58:04 PM
Citazione da: alex - Ottobre 25, 2018, 02:00:31 PM
Bah... secondo me gli animali come il cavallo condividono con l'uomo il diritto (ma anche il dovere) del lavoro, tutto qui. Dopodichè il lavoro può essere più o meno piacevole; c'è una certa differenza fra un lavoro piacevole (e può essere molto piacevole,anche se per qualcuno è una cosa inconcepibile....  :icon_rolleyes:) e lavoro  talmente inumano da raggiungere la sofferenza della tortura e da portare alla morte (tutti voi avrete senz'altro letto "Se questo è un uomo", spero).

Mettere ogni lavoro del cavallo sullo stesso piano non ha senso. Dipende.

Quanto agli stati d'animo dei cavalli, ritengo che chiunque abbia dimestichezza con loro non abbia dubbi sul fatto che ne hanno, altrochè, e che siccome "non sanno mentire" il loro stato d'animo è palese, e possiamo sentirlo empaticamente senza minimamente rischiare l'umanizzazione: avere vari stati d'animo è una cosa che condividiamo con gli animali, fa parte della nostra "animalità". Perfino nella durissima scuola napoletana si metteva in guardia riguardo al rischio di "avvilire" il cavallo, cosa particolarmente facile con cavalli sensibili.

Condivido.
Sulla parte che ho evidenziato in grassetto....ci sono un pò di cose da dire.
Avere dimestichezza con i cavalli non salva le persone dal non essere obiettive o dall'umanizzare, dal prendere lucciole per lanterne su una reazione legata ad uno stato d'animo. L'empatia poi...dipende molto dallo stato d'animo della persona.
Questo è ciò che ho potuto constatare nel mio lavoro.
È un argomento che mi intriga abbastanza, poiché al momento, oltre ai soliti corsi di addestramento/rieducazione, sto lavorando con altri professionisti,  ai corsi Equilibrio...
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 25, 2018, 04:19:39 PM
uhm... riflettendo dopo il post di miky... forse il fatto è che quando ci si conosce (cioè, intendo come binomio: si sta insieme da tanto, con tante esperienze condivise nel bene e anche nel male) si ha davvero la benedizione di capirsi al volo col proprio cavallo.

quindi forse quel che dice alex, che lo stato d'animo del cavallo è palese, si applica meglio (non in maniera esclusiva, ma meglio) al binomio. cioè lo stato d'animo del MIO cavallo Mi è (spessissimo) palese, tanto che le rare volte che si comporta in un modo diverso da come prevedo mi sorprendo tantissimo.

Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 25, 2018, 09:39:55 PM
Citazione da: Luna di Primavera - Ottobre 25, 2018, 04:19:39 PM
uhm... riflettendo dopo il post di miky... forse il fatto è che quando ci si conosce (cioè, intendo come binomio: si sta insieme da tanto, con tante esperienze condivise nel bene e anche nel male) si ha davvero la benedizione di capirsi al volo col proprio cavallo.

quindi forse quel che dice alex, che lo stato d'animo del cavallo è palese, si applica meglio (non in maniera esclusiva, ma meglio) al binomio. cioè lo stato d'animo del MIO cavallo Mi è (spessissimo) palese, tanto che le rare volte che si comporta in un modo diverso da come prevedo mi sorprendo tantissimo.

Eh Luna, è un pò come nelle coppie, come in famiglia.
Il fatto di stare insieme da molto e aver condiviso bello e brutto, non da la matematica certezza di capirsi al volo....tu stessa ti sorprendi quando il tuo cavallo reagisce in modo diverso da quello che ti aspettavi.
A volte si pensa di conoscere l'altro e poi....sorpresa....non è  così.
Altre volte, si percepisce uno stato d'animo, ma lo si subisce, non si è in grado di agire in modo da ribaltare in positivo la situazione, oppure si agisce in modo tale che si genera un conflitto.
Quindi, no, non è  detto che lo stato d'animo è  palese e si applica meglio al binomio: basta pensare a quante persone dicono di avere un rapporto meraviglioso  con il proprio cavallo nonostante abbiano parecchi problemi,  poi vanno a fare un corso o si fanno seguire da un professionista,  e quest'ultimo,  in tempi brevissimi, riesce a leggere il cavallo in modo preciso e a correggere quello che non va.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 25, 2018, 11:56:11 PM
Hai ragione Miky, ho esagerato preso dall'entusiasmo, non è sempre facile capire lo stato d'animo di un cavallo.
Concordi comunque su questi tre punti:

1. che lo "stato d'animo" di un cavallo esiste concretamente?
2. che questi "stati d'animo" sono paragonabili agli stati d'animo umani?
3. che il cavallo non è in grado di "simulare" deliberatamente uno stato d'animo per ingannarci...?

"Horses never lie", è il titolo di un libretto di Rashid fra i pochi (aimè) che ho letto.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: BigDream - Ottobre 26, 2018, 10:01:59 AM
Mi piace questa discussione. In generale concordo molto con quanto detto da Idunas, Luna e alex.

Mi piace la discussione perché proprio l'altro giorno riflettevo su questo argomento.

Il mio pensiero, o meglio paranoia, visto che penso spesso al "giusto" e "sbagliato" riguardo all'avere un cavallo e lavorarci, è partito dal fatto che il cavallo nel 90% del suo tempo si annoia. Tranne quando mangia, o quando lavora con l'uomo. Quando arrivo in scuderia, se il cavallo è in box (senza fieno, quindi prima delle 16), si sta annoiando. Se è fuori a paddock, quello in sterrato, si sta annoiando. Quando è in erba, non si annoia perché mangia, ma l'erba d'inverno non c'è, quindi si annoia anche lì.

Quando lo sello, il mio che conosco bene (come giustamente diceva Luna), cambia espressione perché è un pigrone e non gli piace molto il lavoro (in piano). Nel senso, ci sono cavalli che lavorano e non sembrano disdegnare (tipo la Kilceva di Giada), e parliamoci chiaro: lo sappiamo e lo vediamo quando un cavallo non vuole assolutamente lavorare. Lo vediamo perché fa difesa, perché si rifiuta, ci si litiga ecc. Quindi, se partiamo dal presupposto che non usiamo nessun tipo di violenza, e non lo costringiamo in modo fisico a fare qualcosa, se il cavallo esegue quanto richiesto significa che in fondo gli va bene, perché sappiamo bene che un bestio di 500 kg o più, potrebbe benissimo rifiutarsi di fare qualunque cosa e mandarci pure a fan** in due secondi. Comunque, tornando al discorso, è vero che il lavoro in piano di base non gli piace molto, ma basta mettergli qualche esercizietto che già cambia modo (barriere, crocette, ecc). Quando poi M si mette a saltare con lui, diventa proprio un altro cavallo: fa tutto volentieri, è avanti, va a cercare l'esercizio ecc. Quindi cosa significa? Significa che pur essendo lavoro, pur essendo qualcosa che non farebbe in natura, gli piace.

Se potesse, sceglierebbe di non farlo? Probabilmente sì. Lo vedo meglio al paddock in sterrato a far niente, o quando lo metto a fare questi esercizietti? Sicuramente la seconda risposta. E da qui parte il mio secondo pensiero: davvero il cavallo starebbe meglio se fosse in libertà, costantemente sull'attenti per paura che gli succeda qualcosa, che arrivi un predatore a mangiarselo? Non lo so. Certamente se fosse in un pratone enorme in Normandia a mangiare erba tutto il giorno, coi suoi amichetti ma sempre protetto da un recinto e alla larga da predatori, sì. Eppure continuo a non essere convinta che il lavoro, per come lo faccio io e penso tutti voi, ovvero senza mai costringerlo con la forza, senza fargli fare qualcosa che odia ad oltranza (non lo metterei mai a fare dressage a livello avanzato, o due ore di lavoro in piano, perché so che lo detesta. Invece ogni tanto gli faccio fare qualche garetta di salto perché gli piace, non ci sono balle) sia davvero peggio che starsene a paddock/box tutto il giorno.

Tutto questo per concludere che, IMO:

1. anche secondo me il cavallo ha gli stati d'animo, e si vedono/percepiscono benissimo (meglio ancora se il cavallo è il tuo o uno con cui hai a che fare spesso). Questo non significa conoscere al 100% l'animale o che non possa stupirci, in positivo o in negativo, ma questo non necessariamente perché non lo conosciamo bene, ma perché anche loro, come noi, possono cambiare nel corso della loro vita;

2. non per forza c'è una "violenza", psicologica o fisica che sia;

3. è vero che ogni cavallo è a sé, ogni cavallo ama o disprezza cose diverse, di conseguenza non si può generalizzare;

4. è vero anche che c'è lavoro e lavoro, e soprattutto modo di lavorare. Secondo me se si riesce a capire che cosa piace al proprio cavallo e si cerca di fargli fare solo, o quasi, quel che ama, diventerà molto più sereno, disponibile e propenso ad amare il lavoro in generale. Sicuramente capiterà che "debba" fare anche qualcosa che non ama particolarmente, ma si può sempre cercare di alternare quel che non gli va troppo a genio a qualcosa che invece ama.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Jumping Torriggia - Ottobre 26, 2018, 11:08:00 AM
"poverini i cavalli all'americana, con quelle imboccature severe e quegli speroni" poi, per paura di infortuni o per risparmiare 30 euro al mese di messa a paddok, lasciano il cavallo  in box ore e ore e anche giorni (non ci avete mai pensato ma se montate domenica alle 10 e poi lunedì il maneggio è chiuso e montate martedì sera alle 18, il cavallo è stato chiuso in box 54 ore, CINQUATTAQUATTRO ORE)

molta gente non ha ben chiaro che  è più importante fare felice il cavallo le 23 ore al giorno che non lavora rispetto a quell'oretta in lui lavora.
montare bene è importante ma una cosa che facciamo più che altro per noi stessi e non è possibile da subito, dall'inizio. all'inizio si monta male. ma dal primo giorno si può garantire una vita decente al cavallo, anche se non si sa fare niente. e questo è compito dei centri ippici. 
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 26, 2018, 11:59:00 AM
Citazione da: Jumping Torriggia - Ottobre 26, 2018, 11:08:00 AM
è più importante fare felice il cavallo le 23 ore al giorno che non lavora rispetto a quell'oretta in lui lavora.

eh già
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 26, 2018, 12:57:43 PM
Verissimo!
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: cilla - Ottobre 26, 2018, 01:16:27 PM
Citazione da: Jumping Torriggia - Ottobre 26, 2018, 11:08:00 AM
"poverini i cavalli all'americana, con quelle imboccature severe e quegli speroni" poi, per paura di infortuni o per risparmiare 30 euro al mese di messa a paddok, lasciano il cavallo  in box ore e ore e anche giorni (non ci avete mai pensato ma se montate domenica alle 10 e poi lunedì il maneggio è chiuso e montate martedì sera alle 18, il cavallo è stato chiuso in box 54 ore, CINQUATTAQUATTRO ORE)

molta gente non ha ben chiaro che  è più importante fare felice il cavallo le 23 ore al giorno che non lavora rispetto a quell'oretta in lui lavora.
montare bene è importante ma una cosa che facciamo più che altro per noi stessi e non è possibile da subito, dall'inizio. all'inizio si monta male. ma dal primo giorno si può garantire una vita decente al cavallo, anche se non si sa fare niente. e questo è compito dei centri ippici. 

Come non essere d'accordo.... Peraltro ho riscontrato, soprattutto in ambienti agonistici, che non è tanto per risparmiare 30 euro di messa a paddock che non li mettono ma per il timore che i cavalli si facciano male  :icon_rolleyes: senza capire che il male glielo fanno loro lasciandoli chiusi in box. Fanno box - giostra - campo,  degli ergastolani in pratica.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: BigDream - Ottobre 26, 2018, 03:57:52 PM
Citazione da: cilla - Ottobre 26, 2018, 01:16:27 PM
Peraltro ho riscontrato, soprattutto in ambienti agonistici, che non è tanto per risparmiare 30 euro di messa a paddock che non li mettono ma per il timore che i cavalli si facciano male  :icon_rolleyes:

Infatti, è una cosa che non riesco a concepire, è un po' come fare figli e poi non farli uscire di casa perché "magari si fanno male". Come dicevo, già si rompono le scatole in paddock, figuriamoci dentro 4 mura.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 26, 2018, 04:13:32 PM
Concordo un po' con tutti quanti.
Ha ragione Miky che spesso la gente non capisce abbastanza per interpretare per bene lo stato d'animo dei cavalli ma nello stesso tempo è anche vero quello che scrive alex cioè che fondamentalmente ci vuole solo empatia per capire i sentimenti altrui.
Spesso però credo che le persone piuttosto umanizzano dove non c'è da umanizzare e negano tratti comuni dove in realtà ci sono e tutto perché altrimenti dovrebbero cambiare qualcosa. Dunque per la propria comodità e l'incapacità di ammettere errori.
Dopo è vero che ci sono persone più empatiche che altri, lo sappiamo tutti che davanti ad alcune persone anche se vogliamo non nascondiamo il nostro stato d'animo altri nemmeno si accorgono anche se gli lo dici.
Di sicuro un pochino la mimica e il comportamento dei cavalli va insegnato ma alla fine non devi essere un prof per capire se il cavallo sta bene o meno.

Poi Big e JT hanno menzionato un altro grandissimo problema dei nostri cavalli: la loro gestione.
La maggior parte dei cavalli passa la maggior parte della loro vita in 3 x 3 metri mangiando due pasti al giorno e uscendo un'ora dal box per il lavoro nel coperto o nel campo esterno.
Ma anche se escono un paio di ore al paddock, posto spesso come lo descrive Big – un posto noioso  anche se sempre meglio del box – il cavallo continua ad annoiarsi.
Qual'è il problema? Il problema è che la noia al cavallo porta stress e stress continuo comporta problemi fisici e/ o comportamentali a loro come a noi.
Nei cavalli conosciamo bene il ballo dell'orso, picchiare porte e pareti, giarare senza pausa nel box, il ticchio, ma anche rosicare eccessivamente le pareti o continui strani giochi con la lingua p.e. sono  espressioni di stress, roba che poi la gente riprende con il telefonino e lo mette sui social per fare due risate (a me viene da piangere). Problemi fisici sono gastrite ed ulcere, che sono molto più diffusi come tanti credono, metterei anche nella lista ancora il ticchio visto che può essere la conseguenza di problemi gastrici, problemi con la schiena e problemi agli arti (quelli più come effetti indiretti).

Sono molto d'accordo con il post di Big, il "lavoro" ai cavalli spesso piace e sì che ci sono anche quelli che libera scelta decidono di lasciare pascolo e branco per fare qualcosa insieme al loro proprietario.
Solo su una cosa non mi trovi d'accordo:
Citazionedavvero il cavallo starebbe meglio se fosse in libertà, costantemente sull'attenti per paura che gli succeda qualcosa, che arrivi un predatore a mangiarselo? Non lo so. Certamente se fosse in un pratone enorme in Normandia a mangiare erba tutto il giorno, coi suoi amichetti ma sempre protetto da un recinto e alla larga da predatori, sì.
Non credo proprio che una recinzione del pascolo fa si che si sentano al sicuro, anche perché qualsiasi predatore ci entra tranquillamente, che siano persone malvagie, cani o lupi.
Stare attenti però è nella loro DNA, non esiste che il cavallo non faccia attenzione a rumori, vibrazioni e movimenti. Ci sono cavalli che in certi posti si sentono più o meno sicuro perché hanno imparato che certi stimoli nel loro ambiente sono normali e non presentano pericolo e dunque restano tranquilli. Però bisogna anche dire che il cavallo che vive (relativamente) isolato tra box e paddock deve pensare a se stesso 24 ore su 24.
Il cavallo che vive al pascolo in branco no, perché uno nel branco si occupa di fare da "guardia" e a seconda del suo allarmismo si allarmano anche gli altri componenti del branco valutando il pericolo e comportandosi di conseguenza. I cavalli in branco dormono sdraiati mentre minimo uno resta in piedi. I cavalli che vivono "da soli" questa sicurezza non la hanno. O dormono lo stesso perché hanno imparato che nel posto dove stanno non succede niente o .... non dormono mai sdraiati.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 26, 2018, 05:00:32 PM
Citazione da: alex - Ottobre 25, 2018, 11:56:11 PM
Hai ragione Miky, ho esagerato preso dall'entusiasmo, non è sempre facile capire lo stato d'animo di un cavallo.
Concordi comunque su questi tre punti:

1. che lo "stato d'animo" di un cavallo esiste concretamente?
2. che questi "stati d'animo" sono paragonabili agli stati d'animo umani?
3. che il cavallo non è in grado di "simulare" deliberatamente uno stato d'animo per ingannarci...?

"Horses never lie", è il titolo di un libretto di Rashid fra i pochi (aimè) che ho letto.

1. Concordo. Sono stati d'animo più "elementari " dei nostri e a mia esperienza,  più facilmente e velocemente modificabili, poiché il cavallo tende a vivere il presente.
2. Ni. Nel senso che noi umani lo facciamo, continuamente paragoniamo, stabiliamo pesi e misure secondo il NOSTRO metro....ecco, io dico sempre, durante i nostri corsi: rispettiamo e non insultiamo i cavalli, attribuendogli sentimenti umani. Il paragonare porta, purtroppo troppo spesso, all'umanizzare....con tutte le conseguenze  negative del caso.
3. Concordo. Infatti i cavalli NON ci prendono mai in giro. Semplicemente ci testano. Quando diciamo:il cavallo mi prende in giro, stiamo umanizzando.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 26, 2018, 05:18:42 PM
Citazione da: cilla - Ottobre 26, 2018, 01:16:27 PM
Citazione da: Jumping Torriggia - Ottobre 26, 2018, 11:08:00 AM
"poverini i cavalli all'americana, con quelle imboccature severe e quegli speroni" poi, per paura di infortuni o per risparmiare 30 euro al mese di messa a paddok, lasciano il cavallo  in box ore e ore e anche giorni (non ci avete mai pensato ma se montate domenica alle 10 e poi lunedì il maneggio è chiuso e montate martedì sera alle 18, il cavallo è stato chiuso in box 54 ore, CINQUATTAQUATTRO ORE)

molta gente non ha ben chiaro che  è più importante fare felice il cavallo le 23 ore al giorno che non lavora rispetto a quell'oretta in lui lavora.
montare bene è importante ma una cosa che facciamo più che altro per noi stessi e non è possibile da subito, dall'inizio. all'inizio si monta male. ma dal primo giorno si può garantire una vita decente al cavallo, anche se non si sa fare niente. e questo è compito dei centri ippici. 

Come non essere d'accordo.... Peraltro ho riscontrato, soprattutto in ambienti agonistici, che non è tanto per risparmiare 30 euro di messa a paddock che non li mettono ma per il timore che i cavalli si facciano male  :icon_rolleyes: senza capire che il male glielo fanno loro lasciandoli chiusi in box. Fanno box - giostra - campo,  degli ergastolani in pratica.

Concordo pienamente.
Questo inverno abbiamo domato ed addestrato un bestione di 850 kg praticamente sul ghiaccio. Aveva nevicato, poi ha gelato e non si poteva fare diversamente,  visto che siamo poveri e il coperto non ce l'abbiamo.  E non si poteva neanche rimandare....il bestione era esuberante e non lo si poteva di certo lasciare in box o metterlo in paddok  (con ghiaccio) con i miei visto che il mio Prince è... come dire...leggermente territoriale e dominante...insomma è  uno str***zetto mazzuolatore, sta bene solo con Snoby.
Fatto sta che il bestione ha imparato ad andare a sella in tondino tra ghiaccio e fango e stava in piedi che era una meraviglia. Se gli partiva un piede o due, si rimetteva in equilibrio tranquillo come una pasqua senza nessun accenno di panico.
Finito l'addestramento,  è finito in un maneggio superfighissimo.....e ovviamente , nonostante le nostre raccomandazioni, è  stato rinchiuso in un box, perché  sia mai che in paddok da solo (paddok praticamente asciutti con solo qualche pozzanghera di fango) si fa male.....
Quindi box, un ora di lavoro montato ogni tanto, box, pietanza. ....e vai di fuochi artificiali!!!!! Ucas...ufficio complicazioni affari semplici.....noi umani siamo specialisti....

E con la paura che il cavallo si faccia male, o la paura di fare male al cavallo, combiniamo un sacco di casini....

Sulla paura di fare male al cavallo, poi, ci sarebbe da scrivere pagine e pagine....
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 26, 2018, 06:43:23 PM
Scusate l'ot però nel posto dove sono adesso hanno l'abitudine di mettere fuori i cavalli in piccoli gruppi.
Io non sono un'ansiosa per quanto riguarda la mia cavalla, anzi tendo a fidarmi presupponendo che un professionista ne sappia più di me quindi ero piuttosto incuriosita sull'effetto di questa novità perchè in tutti gli altri posti che ho frequentato i cavalli erano tenuti in paddock rigorosamente separati e venivano paventati gli effetti terrificanti dei paddok "promiscui" con racconti di cavalli ferrati che si erano presi a calci e morsi ecc.
Ovviamente l'inserimento della mia cavalla è stato graduale però non c'è stato nessun problema, nessuna rissa per il controllo del territorio o per il fieno ed il piccolo branco va d'amore e d'accordo.
Questa cosa a me è piaciuta moltissimo perchè mi pare che i cavalli si annoino molto meno se sono in gruppo e possono interagire liberamente perchè ho sempre pensato che, quando i paddock sono senza erba, magari minuscoli, i cavalli si facessero due cabasisi...(ovvio sempre meglio che chiusi in box).   
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Miky Estancia - Ottobre 26, 2018, 07:19:53 PM
Milla, hai fatto stra bene a cambiare maneggio  :occasion14:

Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: cilla - Ottobre 26, 2018, 08:37:21 PM
Proprio questa settimana ho accompagnato una signora mia cliente nel maneggio dove questa estate ho portato Paco. La signora forse deve spostare i cavalli e si sta guardando un po' intorno. Le hanno fatto fare un giro dei paddock dove i cavalli erano a piccoli gruppi (il maneggio ha i box con paddockini annessi ma i cavalli vengono messi fuori comunque tutti i giorni per mezza giornata). Ogni volta che un cavallo muoveva un'orecchia o faceva due passi verso un altro cavallo la signora esclama a : ecco ora se le danno - ecco ora va a picchiarlo   :icon_rolleyes: anche lei ne viene da un ambiente di agonisti, anche se lei non fa agonismo, e le è sempre stato inculcato che i cavalli a paddock a) prendono freddo, b) si fanno male e c) se si possono toccare se le danno alla morte

Era molto stupita che tutti i cavalli della scuderia stessero benissimo.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 26, 2018, 11:48:21 PM
E' noto che in ambiente agonistico ciascuno vuole rompere il proprio cavallo con le sue mani; guai a chi (umano o equino che sia) si azzarda a farlo al suo posto. Se poi parliamo di quel particolare agonismo tradizionale praticato in una nota città toscana.....  :horse-scared:
(però. quei fantini, ce ne hanno di fegato!  :icon_eek: Quando sono stato in quella piazza, in pendenza, con quella curvaccia.... l'idea di affrontarla a pelo, al galoppo pazzo, mi ha fatto rabbrividire)
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 27, 2018, 01:55:19 PM
Alex quei fantini lo fanno per soldi, hanno tanto pelo sullo stomaco e molto spesso si aiutano con alcool o peggio.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2018, 05:28:42 PM
Scusate ma non riesco a leggiere questi post, il mio quore tenero tenero non riescie a sopportar questi TRISTI contenuti... mi fanno piagnere, mi metto a piagnere...

https://www.youtube.com/watch?v=reNlSFiae4c

Come vedete sono in buona compagnia....

AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHHHAHAHAH
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: monique - Ottobre 27, 2018, 06:38:31 PM
Citazione da: milla - Ottobre 27, 2018, 01:55:19 PM
Alex quei fantini lo fanno per soldi, hanno tanto pelo sullo stomaco e molto spesso si aiutano con alcool o peggio.

Che lo facciano per soldi è  totalmente indubbio, che si aiutino "con alcool o peggio" anche no.
Nella mia famiglia  e fra ke mie amicizie ci sono fantini e  nessuno di loro abusa di alcool o si droga!

Hanno molto fegato e conoscono il fatto loro,perché  buttarli addosso delle colpe?
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 27, 2018, 08:00:59 PM
Nessun atleta che si droga lo dicie, lo confessa, eh ci mancherebbo!
Detto questo non ho difficoltà a credere alla buona fete di Manique.

Ho avuto una certa dimestichezza coi fantini in general, molti sono sardi, tutti - prima o poi -  si "aitano", da queli che corrono le strapaesane a queli che tirano a Chantilly...
Questo accadde prima che cominciassi a frequentar l'infame ambiente delle corse dei lalli in Sicilia, infatti:

Citazione da: raffaele de martinis - Agosto 23, 2016, 02:38:05 PM
raffaele de martinis link=topic=1751.msg106828#msg106828 date=1426290770]
Tantissimi anni fa,  mia moglie ed io eravamo appena sposati, durante una zingarata in motocicletta, capitammo in un paesieno del nuorese... non ricordo il nome, dove si svolgeva il classico palio estivo, naturalemente ci fermammo.
Il palio si svolgeva di pomeriggio, pertanto andammo a mangiare in una trattoria; capitammo vicino un tavolo dove c'erano dei ragazzi che erano arrivati all'ammazzacaffe, capii subito che era un gruppetto di fantini che avrebbe corso il palio.
Mentre noi mangiammo un antipasto e un secondo, i ragassi continuarono a bere liquori, attaccai discorso  a proposito di cavalli e loro mi inclusero nel loro giro offrendomi il digestivo, naturalemente - quando i bicchieri furono di nuovo vuoti ricambiai offrendo a mia volta un giro, dicendo: ragassi spero sia l'ultimo bicchiere altrimenti non so come farete a salire in sella, uno di quelli rispose:
veramente è che è senza bere che è difficile salire in sella...

___________________________________________________________

Poker è un pozzo di sapienza lui sa!

Ma - come si vede sopra - anch'io sapio qualcosa et - Marco lo può testimoniare - oltre all'alcooool spesso si usa anche qualchehosetta di più "pesante" per andare a 70all'ora su un lallo o affrontare un percorzo da un metro e 50, c'è da cagarsi addosso....

Come vi invidio ingenue ragasse, malegrado abbiate quasi tutte superato l'età prepuberale, voi credete ancora Babbo Natale, agli oroscopo et ai gurus della minchia che vi vendono scarppelle, baitlesse, e giuochi dell'amicitia....


AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAAHHA

(mi sto adeguando alla diffusissima abitudine di tantissime ragasse del foro a  sghignazzare alla fine dei posts)


Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: monique - Ottobre 27, 2018, 08:09:35 PM
AHAH lo dico anche io!  Intendiamoci un bicchiere di vino ( o anche due,eh!) sono normale amministrazione,come un buon vinsanto, ma da qui a dire che i fantini si drogano ce ne corre...
Più che in buona fede vedo con i miei occhi, sono attorniato da fantini, la nostra è terra di cavalli, oltre ai butteri onl'ippodromo...
Titolo: Lallo felix.
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 28, 2018, 02:35:48 AM
... due bicchieri? Queelli, prima di metter il culo su un PSI si scolano almeno 2  BOTTIGLIE DE BON (hic!)...

Credo che ci siamo abbastanza sollazzate a ciacolar di tristi lalli, io creo che existono anco lalli felici di lavorar...

il discrimine - secondo me - è questo: se il lallo capisce lo "scopo" di cossa sta facendo/di cossa vogliamo che lui faccia lo fa volentier.
Se poi quello che gli chiediam coincide coi suoi desiderata, il lallo non solo lo fa volentier ma è felix, molto felice. (multiple experientie personali) .
Se non lo capisce lo scopo est tristo... dato che nessun di noi è in grado di spiegar lo scopo del piaffero e dello spinno, il lallo esegue... perché altrimenti son dolori,ma è tristo è semper molto tristo.

Naturalemente, est necessaria la preconditione di usare al minimo e il più delicatamente possibile l'assioma, che in altre palabras dicesi leggierezza.

Leggiete cossa dicie - ADDIRITTURA - il mio amico gaucio CMU:
¿Pero los caballos top, esos elegidos que uno ve en las canchas de polo, son inteligentes?
Alguien me va a decir que no estoy en mi sano juicio, pero hay caballos que tienen esa virtud.
Los jugadores se dan cuenta y en la pregunta esta dicho, son elegidos. Uno les nota una vivacidad especial, tienen intuición y se anticipan a muchas cosas. Eso es más que repetición y memoria.


Ma quì entriamo in argumento serio, che non riguarda più questo foro...

AHAHAHAHAHAHAH OOHOOHOHOOHOH IHIHIHIHIHIHIHIH
( ma che hazzo c'avrò da ride?)
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 28, 2018, 02:23:16 PM
Oh bella! I cavalli intelligenti? Questa è nuova.  :icon_rolleyes:
Mi tocca modificare la frase-firma.....
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 28, 2018, 06:54:17 PM
Provo a spiegar che - forse - CMU  non intendeva dire "intelligente" come lo intendi tu... premetto che la mia cagnoscenza dello spagnuolo è assai limitata et si è formata sopraditutto per una duplicie relatione con due iberiche segnoritas.
La primera, giuro che è tutto vero, fu Carmen era di Siviglia ma non faceva la sigaraia,  ma la bambinaia... oggi la chiameremo babisitter a due gemelline (spocchiosissime scassahazzi) in una facolotosissima famiglia napoletana ... la conobbi  che avevo 16/17 ani, lei ne aveva 22 (così diceva.. ma forse in realté erano 26/27), la hosa durò circa un ano durante il quale andai anco a Siviglia per il periodo pasqual... ricordo assai poco di Siviglia e della Settimana Santa, passammo il tempo nella lieta attività di sesso estremo, pratica nella quale la Carmensita era maestra... a pensarci bene, secondo gli standard di oggi, si trattò di una violenza sessuale su un minore, ma allora fui invidiatissimo dai miei coetanei che avrebbero fatto "carte false" per farsi anch'essi duramente violentar.  :icon_eek:

La seconda, la cognobbi subito dopo il militare, era di Barcellona, si nomava Jolanda, ottima famiglia catalana, il padre era un fascistone, funzionario importante del governo del Generalissimo... ma vi sto annoiando, forse son entrato troppo nella parte della signora nella sala d'attesa ... passo subito alla traduction de los elegidos?  O volete saper come andò a finir con  Jolanda?

AAAAAHHHH AAAAHHHH AAAAHHHH - AH - AH - AHHHHHHHHHH.    :icon_eek: :icon_eek:
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 28, 2018, 07:53:45 PM
Siccome il castellano lo mastico bene racconta pure di Jolanda.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 28, 2018, 09:19:29 PM
Carmencita tu sei mia, chiudi casa e vieni via.
Dai racconta di Jolanda che son huriosa.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 28, 2018, 09:59:41 PM
CitazioneProvo a spiegar che - forse - CMU  non intendeva dire "intelligente" come lo intendi tu

Di Jolanda mi interessa poco; mi interessa di più capire come io intendo intelligenza, visto che forse tu lo sai meglio di me.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2018, 01:43:24 AM
Bé, se le parole hanno un senzo, lo hai già scritto a Chiara e a Lettera cosa intendi tu per intelligenza lallina:
Il cavallo è così intelligente che capisce presto che gli conviene sembrare stupido, con i cavalieri convinti che è stupido... ergo il lallo è intelligente cogli intelligenti, ed è stupido cogli stupidi che non capiscono che è intelligente: uno specchio!

Stranamente, la firma di Indunas, nella sostaanza, ribadisce lo stesso concietto:
Il cavallo è il tuo specchio. Non ti adula mai. Rispecchia il tuo temperamento. E rispecchia anche i tuoi cambiamenti di umore. Non ti arrabbiare mai con il tuo cavallo, potresti pure arrabbiarti con il tuo specchio. (Rudolf G. Binding) (chi hazzo è sto Binding... trovato: Rudolf Georg Binding (13 August 1867 – 4 August 1938) was a German writer and supporter of Adolf Hitler.)  :icon_eek:  :icon_eek:

Ma c'è di plus, anche la globbale si firma similimente facendo lo solito transfert:
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Ma non finiscie quì, leggiete come si firma BD con la lingua di Gionuein:
"The horse is a mirror. It goes deep into your body. When I see your horse, I see you too. It shows me everything you are." (Ray Hunt)

Ebbene, Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova... quì abbiamo 4 indizi, fanno una prova solida, ma cosa provano?
... penzateci su e fatemi saper.

Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 28, 2018, 07:53:45 PM
Siccome il castellano lo mastico bene racconta pure di Jolanda.

Ecco, intanto che faccio mente locale su Jolanda, potresti tradurre il breve passo di CMU, e poi lo raffrontiamo, ci stai?
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: BigDream - Ottobre 29, 2018, 08:15:14 AM
io mi sono persa, di cosa state discutendo ora alex e RdM?
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 29, 2018, 08:26:14 AM
Stanno discutendo della definizione dell'intelligenza del lallo, invece noi ragasssse siamo molto più interessate alle avventure piccanti del ggiovine Raffaele  :horse-wink:
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 29, 2018, 09:33:38 AM
@Rdm: hai ragione, ci sono cascato, ma quella frase-firma era una "reazione inconsulta" a qualche vecchia discussione. La modifico subito, e voglio vedere se mi contesti anche la nuova versione  :icon_rolleyes:
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2018, 10:42:26 AM
Il cavallo è quello che è... bellissima frase, il signore de La Palice non avrebbe potuto far di meglio.
Il ploblema non è nello stabilir cosìè un cavallo... ammesso che il cavallo sia qualcosa, ma nello specchio, che è diventato per noi donne.

Questo libro mi fu regalato da una delle mie fans, una signora veneta, che me lo spedì alcuni anni fa, aprendomi tutt'unmondo.
Se non l'avete letto (tutte le donne dovrebbero leggerlo per legge) leggietevi almeno la presentazione:
http://www.equitare.it/prodotto/roberta-ravello/

Ma non voglio allargar la discussion già troppo composita.

Per lo vero, l'argomento che tentavo di affrontar non verte sulla intelligenza dei lalli (è stata solo una deviazione) ma sulle conditioni per le quali un lallo può lavorar felix invece che triste come da titulo del  topico...

AHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Luna di Primavera - Ottobre 29, 2018, 11:39:45 AM
"il destino è quel che è, non c'è scampo più per me! Il destino è quel che è..."

(se non cogliete la citazione, male malissimo AHAHAHAHAHA)
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 29, 2018, 01:15:45 PM
Luna io lo so, lo so,lo so, Igor!  :blob9: :blob9: :blob9:

Raffaele ti prego, ti scongiuro non ricominciare a triturarci i cabasisi (o le ovaie) con la Ravello!!!
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: alex - Ottobre 29, 2018, 01:40:02 PM
Si si, torniamo a parlare degli stati d'animo dell'equino e della possibilità di farlo lavorare volentieri.
Ho un amico che nega questa possibilità, ma ho come il sospetto che stia eseguendo il solito transfer uomo-cavallo.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: maya - Ottobre 29, 2018, 01:48:07 PM
Se tornate in topic, vorrei far notare che nessuno batte la tristezza dei Frisoni agghindati in modo osceno che zampettano ancora peggio e vengono montati da gente complessata che appena toccano terra non li guarderesti manco per sbaglio...😂😂...scusate ma sono appena rientrata da Verona e ogni manifestazione  o uscita mi conferma quanto appena scritto...
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2018, 03:14:14 PM
Facendo mente locale su Jolanda, ho cercato di rimembrar numerar tutte le donne che ho cognosciuto e mi son reso conto che, dato la mia attivité, ho spatiato dalla Finlandia al Canada passando per Parigi, Bergamo alta et la ex Jugoslavia; allo stesso tempo, ho constatato di non aver mai avuto frequentazioni colle orientali se non un contatto assai sorprendente sul traghetto che va da Civitavecchia ad Olbia.

Dopo oltre trent'anni ho capitò il perché di quell'accadimento, si trattò semper di una situazione con motivazioni erotico sessuali ma assolutamente platonica.

Era stata una notte buia e tempestosa,  :icon_eek:  praticamente non avevamo dormito, mio figlio - allora ragazzino - aveva sofferto di malodimare....

Ragasse, sapete che la sala d'attesa del cuaffer mi garba mucio ? Mi sto disinibendo, quasi quasi apro un diario et lo nomo: polledre, cavalle, giumente e affini...
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: milla - Ottobre 29, 2018, 05:56:21 PM
 :happy1:
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: BigDream - Ottobre 29, 2018, 05:58:13 PM
RdM ultimamente mi fai paura, non ti riconosco!

AHAHAHAHAHAHAH

Citazione da: maya - Ottobre 29, 2018, 01:48:07 PM
Se tornate in topic, vorrei far notare che nessuno batte la tristezza dei Frisoni agghindati in modo osceno che zampettano ancora peggio e vengono montati da gente complessata che appena toccano terra non li guarderesti manco per sbaglio...😂😂...scusate ma sono appena rientrata da Verona e ogni manifestazione  o uscita mi conferma quanto appena scritto...

Non me ne voglia nessuno, però concordo (non solo con i Frisoni, ma in generale). Non lo so, certi movimenti mi sembrano così innaturali, per quanto possa sembrar "bello" da vedere all'occhio umano (anche ai miei in passato eh, non lo nego). A me piace molto vedere un lavoro in piano fatto bene, anche perché é quello a cui cerco di ambire anch'io (anche se ovviamente non penso che arriverò mai a certi livelli eh), però da lì ai movimenti di cui parla maya o che si vedono in alcune riprese di alto livello boh, c'è quel "di più" che non riesco a farmi piacere, o meglio, a occhio mi piace perché é indubbiamente "bello", però non mi piace se penso unicamente al cavallo. Quando ero a Vienna ad aprile, non me la son sentita di andare a vedere la scuola spagnola, dopo aver visto alcuni video. Lì si che mi son sembrati tristi i cavalli. Ma è una mia opinione, non sto dicendo che lo fossero davvero. Probabilmente anche in quel caso, come dicevo nel mio discorso nel post precedente, c'è cavallo a cui non piace per niente e magari cavallo che non disdegna.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: maya - Ottobre 29, 2018, 07:38:24 PM
Io ce l'ho a morte con i Frisoni e con chi li hai sponsorizzati come bei pupazzetti dalla folta criniera,non li posso più vedere,accetto solo la linea barocca quella originale e attaccata, senza esagerazioni,sembrano una caricatura così come chi li monta,cavalli che portano in bocca due morsi,che vengono tirati e speronati...non si possono vedere e io non li reggo più povere bestie,me li hanno fatti diventare indigesti.. :dontknow:
Adorerei vedere i sedicenti Cavalieri alle prese con un maremmano vecchio stampo chiedendogli le stesse cose,sono sicura che mostrerebbe volentieri la stessa tristezza e rassegnazione degli amici olandesi😂😂

Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 29, 2018, 07:49:03 PM
Mentre sogni di Jolanda e le altre fanciulle e cerchi di attaccare buttone con Giovanna o Giovanno lo zoccolo traduco quel che ha detto CMU. Anche se di intelligenza già non parlate più.
"Però i cavalli top, quelli scelti che si vedono nei campi da polo, sono intelligenti?
Qualcuno mi dirà che non sono in grado di ragionare però ci sono cavalli con questa virtù.
I giocatori se né rendono conto e nella questione come detto sono scelti. Si nota una vivacità speciale, hanno intuizione e anticipano tante cose. Quello è più che ripetizione e memoria."

...en la pregunta esta dicho ... (non era per caso está) - Qua non sono proprio sicura se la mia traduzione sia quella più corretta di sicuro non tanto elegante. Ma il succo sarà quello.



Sui cavalli calpestanti istericamente che si vedono in fieracavalli sono d'accordo con maya. Perché quel che ci si vede è fatto stramale non perché un piaffo ecc. in sé faccia schifo.
E come con le gare da dressage, maggior parte dei cavalieri che oggi si vedono in gara ad alto livello fanno schifo ma non il dressage in sé. Fatto bene è un piacere di vederlo. A pensare poi che quella una volta era solo la base.  :chewyhorse:
In fondo negli esercizi come piaffo, passeggio o le arie alte non c'è niente di innaturale. Sono movimenti che giocando o corteggiando i cavalli mostrano anche in natura. Molto più innaturale il salto. Un cavallo in natura non salterebbe mai un ostacolo di 130 o 140 per gioco se non in panico durante una fuga. Dunque se possiamo rendere il salto una cosa piacevole per il cavallo (e secondo me si può) così si può rendere piacevole le arie basse ed alte al cavallo e tante altre cose.

Big comunque ti sei persa qualcosa a Vienna. È vero che anche lì ci sono quelli bravi e quelli che secondo me non si differenziano più tanto dall'attuale modo di addestrare ma quelli che fanno bene sono belli da vedere.
A mio parere il livello nella Scuola Spagnola dipende moltissimo da chi è il capo cavaliere. Nel passato ce ne sono stati di quelli bravi. Vai a guardare il video che ha condiviso milla poco fa su fb.
E magari non è stato proprio un bene privatizzare questa istituzione.  :icon_rolleyes: Quantità invece di qualità per mantenersi in vita, perdendo di vista l'arte nell'equitazione.
Nel totale mi é piaciuto di più quello che ho visto a Lipiza.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 29, 2018, 11:16:46 PM
Raffaele per quanto riguarda Binding leggi la Wiki tedesca non quella inglese.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2018, 01:55:12 AM
AIA... AITA... soccorruomo... SOCCORRUOMO... AITA...

VA BE' CHE VOLEVO FARE SOLO DELLE LIETE CHIACCHIERATE, MA QUI' SI ESAGERA STO TOPICO E' DIVENTATO PEGGIO DI LU MERCATO DELLA VUCCIRIA*.

(http://www.dalessandrini.it/wp-content/uploads/2013/04/10695-la-vucciria-di-guttuso.jpg)

*Vucciria vuol dire confusione, stramazzo, baldoria.
Puretroppo, quel mercato, così mirabilmente rappresentato da Guttuso, è finito sotto i colpi della globalizzazione... non ci torno più, a veder quel posto mi piagne il quore.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: BigDream - Ottobre 30, 2018, 09:46:56 AM
Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 29, 2018, 07:49:03 PM
Sui cavalli calpestanti istericamente che si vedono in fieracavalli sono d'accordo con maya. Perché quel che ci si vede è fatto stramale non perché un piaffo ecc. in sé faccia schifo.
E come con le gare da dressage, maggior parte dei cavalieri che oggi si vedono in gara ad alto livello fanno schifo ma non il dressage in sé. Fatto bene è un piacere di vederlo.

Eh si, mi sa che hai centrato il punto Idunas. E concordo anch'io con maya, in effetti sono stata a Fieracavalli due anni consecutivi e poi non sono più andata. Ci andrò forse ancora in futuro ma se devo essere sincera non mi fa impazzire, salvo alcune cosette (e lo shopping, of course).

Però non concordo totalmente sul fatto che il salto sia poi così innaturale per i cavalli: infatti non glielo insegniamo noi a saltare, li mettiamo scossi e loro saltano da subito, instintivamente, poi chiaro che ci sono quelli che hanno una tecnica innata e quelli che sembrano dei carciofi, alcuni hanno i mezzi da 140 e altri no, quindi se metti uno che ha i mezzi a malapena per le 100 a fare le 130 non è naturale e non va bene, ma al contrario se fai saltare una 130 a uno che ha i mezzi per la 140 non fa nemmeno tutta 'sta fatica.

E poi penso che in natura esistano i tronchi caduti oppure i fossi o i fiumiciattoli o qualsiasi altro ostacolo naturale, e penso che li saltino senza problemi e non per forza quando sono impanicati (o meglio, li saltassero, visto che ormai di cavalli selvaggi ne rimangono pochi). E meno male aggiungerei, altrimenti avrei voluto vederli i soldati durante le guerre a cavallo, se non fossero stati in grado di saltare gli ostacoli naturali  :horse-cool:

Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 29, 2018, 07:49:03 PM
Big comunque ti sei persa qualcosa a Vienna. È vero che anche lì ci sono quelli bravi e quelli che secondo me non si differenziano più tanto dall'attuale modo di addestrare ma quelli che fanno bene sono belli da vedere.
A mio parere il livello nella Scuola Spagnola dipende moltissimo da chi è il capo cavaliere. Nel passato ce ne sono stati di quelli bravi. Vai a guardare il video che ha condiviso milla poco fa su fb.

Come ti dicevo a suo tempo, sono stata molto combattuta se andare o meno... In realtà ammetto che ha giocato un ruolo anche il fatto che lo spettacolo fosse solo al mattino, e visto che era freddissimo ed eravamo stanchi, ha vinto la pigrizia. E appunto, dopo aver visto alcuni video, ho deciso di non andare. Magari come dici tu ho visto dei video "brutti" e non è sempre così, ma quelli che ho visto io boh non mi sono proprio piaciuti. Ora guardo quelli che ha postato milla.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 30, 2018, 10:33:58 AM
Certamente i cavalli sono in grado di saltare, anche quelli inselvatichiti. Ci mancherebbe. Come sono in grado in tutta naturalità a mostrarsi allegramente in piaffer, passage, levade e capriole.
Ma in natura evitano di saltare, se c'è un tronco lo scavalcano, se è troppo alto lo scansano. Che il branco lo salta per passarci via dubito. Piccoli fossetti li salticchiano, ma appena che diventa un pochino più largo ci passano dentro.
Poi c'è soggetto e soggetto. Da me le cavalle non saltano niente di niente o scavalcano o restano dietro. La Dori che sa saltare il tubo che passa vicino al nostro pascolo e ha fatto tanto tempo da recinzione non ha mai fatto cenno di saltarlo anche se dall'altro lato c'era della bella erba e da loro non c'era più niente di niente. E pure sarebbe facilissimo per lei. Mirage ha saltato una volta la recinzione elettrica consistente di solo una corda elettrica abbastanza bassa quando era in ansia ed agitata perché portavo via Juvel. L'unico che saltava il tubo era uno dei puledri e qua ci stiamo sono bambini, giocano e provano. Con uno così di certo sarà facile mantenergli la voglia di saltare anche sotto la sella.
L'altro puledro invece si è esibito già a pochi giorni in delle levade da paura ed era quello che nei giochi si metteva più volentieri in piedi rispetto all'altro. Sarà più facile a mantenergli la voglia di mostrarsi in una bella levade anche sotto la sella.

Per quanto riguarda ciò detto da Raffaele che il cavallo deve capire lo scopo in quello che fa per farlo volentieri e poi parla del polo, ma... Non è esattamente naturale correre dietro a una palla. Ma neanche la passeggiata di un'oretta tornando alla fine in scuderia è proprio naturale. Insomma naturale c'è poco in quello che facciamo con il cavallo possiamo sempre solo cercare di avvicinarci e basarci alla/ sulla natura. Lo scopo per il cavallo gli lo dobbiamo dare noi, una motivazione per fare e provare certe cose e a volte il cavallo scopre che gli piace proprio così l'esercizio stesso diventa un premio. In questo caso magari possiamo dire che il cavallo ha talento per una cosa o l'altra.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Zarathustra - Ottobre 30, 2018, 10:52:48 AM
Concordo con Idunas, come spesso mi accade.
Credo che i cavalli abbiano innate "abilità", funzionali alle loro necessità, che vanno dal gonfiarsi e piaffare (minaccia, esibizione), fare levade (duelli), e via via tutto il repertorio di cose che poi facciamo fare loro, incluso il salto.
E' vero che, in condizioni di tranquillità, un cavallo scansa il tronco o il ruscello, ma ciò non implica che non possano saltarlo, se SERVE, così come un cavallo non si mette ad impennarsi senza una ragione...

Ricordo un aneddoto, di alcuni anni fa, avevo un cavallo giovane, bella bestia un pò guardone ma dotato, ed ero in campagna a farmi un giro. Ad un certo punto, ero ad un canterino tranquillo, sbucano 5 caprioli, si guardano intimoriti tra loro ed il cavallo, poi i caprioli scappano velocissimi lungo il tratturo, nella direzione che avevamo noi. Il cavallo, per qualche ragione (scappano loro scappo anch'io?) si mette ad inseguirli, e accelera alla grande, io lascio fare incuriosito, si fanno un paio di cento metri, li raggiungiamo (mazza come vanno i cavalli....) e saltiamo alla grande, prima i caprioli poi noi, delle fascine di legna disposte sul tratturo, niente di che saranno state 70 cm, però a steeple......tra l'altro neanche banali, erano una linea a 3-4 tempi, non ricordo....
Credo che in quel caso ci fosse la "motivazione" a saltare e non a girarci intorno (velocità), e il cavallo ha saltato alla grande senza che avesse, allora, un particolare addestramento in merito.

Quindi penso che, nell'ambito delle cose "naturali" per il cavallo, sia questione di motivazione. Questa o è "naturale", oppure "creata" con il condizionamento da noi.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: BigDream - Ottobre 30, 2018, 11:04:47 AM
Citazione da: Zarathustra - Ottobre 30, 2018, 10:52:48 AM
Ricordo un aneddoto, di alcuni anni fa, avevo un cavallo giovane, bella bestia un pò guardone ma dotato, ed ero in campagna a farmi un giro. Ad un certo punto, ero ad un canterino tranquillo, sbucano 5 caprioli, si guardano intimoriti tra loro ed il cavallo, poi i caprioli scappano velocissimi lungo il tratturo, nella direzione che avevamo noi. Il cavallo, per qualche ragione (scappano loro scappo anch'io?) si mette ad inseguirli, e accelera alla grande, io lascio fare incuriosito, si fanno un paio di cento metri, li raggiungiamo (mazza come vanno i cavalli....) e saltiamo alla grande, prima i caprioli poi noi, delle fascine di legna disposte sul tratturo, niente di che saranno state 70 cm, però a steeple.....

Ma che figata  :love4: non so se sarei stata così tranquilla al tuo posto ahahah, però dev'essere stato super figo
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Idunas-Sanni - Ottobre 30, 2018, 11:56:17 AM
Chapeau! Esattamente quello che volevo dire Zarathustra.
Tutto ciò che in natura il cavallo è abile di fare noi possiamo raggiungerlo a nostra richiesta. Bisogna solo trovare il modo di motivare il cavallo senza fargli venire il panico per farlo saltare, senza sfidarlo per alzarsi in una levata, senza stimolarlo sessualmente per farsi esibire in un passeggio. Dunque tutto sta nel cavaliere e le sue abilità di motivare il cavallo.

Bella esperienza Zara.
Un concetto simile si usa anche per far vedere a un cavallo impaurito che il pericolo in verità non è un pericolo. Tipo il trattore che ti passa, il cavallo si spaventa ma poi insegui insieme al cavallo il trattore. Normalmente il cavallo si calma perché il trattore "scappa" dal cavallo  che da sua parte capisce che quel coso là ha paura di lui.
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Zarathustra - Ottobre 30, 2018, 12:31:27 PM
Citazione da: Idunas-Sanni - Ottobre 30, 2018, 11:56:17 AM
Normalmente il cavallo si calma perché il trattore "scappa" dal cavallo  che da sua parte capisce che quel coso là ha paura di lui.
Sai che è la prima cosa che ho pensato istintivamente? La fuga gli ha messo coraggio. Quel bestione era molto reattivo e sull'occhio, ma non era un cagasotto, appena li ha visti si è messo "interlocutoriamente" a galoppare sul posto, poi appena quelli sono scappati si è lanciato ventre a terra, ma un missile, faceva lacrimare gli occhi...
Per inciso, ho sempre pensato che i caprioli fossero velocissimi, invece lì ho capito che sono "agili" più che veloci, il bestio gli ha mangiato 100 metri su 300, ma proprio senza storia, quando se lo sono sentito addosso si sono buttati di sotto in una forra piena di massi....ecco, lì l'ho fermato...(hai visto mai che li insegue laggiù!   aaaaarrrrghhhhh.....)
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: BigDream - Ottobre 30, 2018, 01:07:10 PM
 :laughter-485:

la fossa piena di massi male, avrei voluto vedere la tua faccia quando ti sei reso conto che le bestiole si lanciavano di sotto ahahah
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: Zarathustra - Ottobre 30, 2018, 01:44:48 PM
Frenata "sliding" con piedi per terra....
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Ottobre 30, 2018, 06:43:33 PM
Minchia che gazzarra!

Da aspirante inciucessa, mi ci tuffo pure io...

Peccato che poker non scrive più, ma vi avrebbo confermato che una hosa è comprar un lallo sia pur esso di razza, altra hosa è comperar un lallo di razza  selectionato per il s.o. magara figlio di un noto razzatore specialista nel zompo... ci vogliono miglioni (di vecchie lire) solo per acquistar il seme.

Il salto è una qualità filogenetica del lallo, le chiacchiere stanno a zero quando di mezzo ci sono i dané et i risultati.
Addirittura sti lalli vengono clonati et sta operatione è fatta specialmente coi lalli da polo pereché una hosa è selezionare una sola atrtitudine: il saltare, altra cosa è selezionare un assieme di qualità sopratutto morali come nel polo.

Poi lovviamente ci vuole l'ambiente e la squola... chissà quanti "einstein" nascono nelle favelas di Rio, nelle cloache di Calcutta, nelle "vele" di Scampia, non lo sapremo MAI!

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHA
Titolo: Re:Una Barbie su un cavallo triste
Inserito da: raffaele de martinis - Febbraio 22, 2019, 07:01:22 PM
Ma che succede? Siete tutte così mosce!
Dove son finite le nostre liete discussion da cuaffer?

Se vi garba, riprendo i fili "giapponesi" et "jolandeschi" così diamo un pizzico di vivacità a sto mortorio...

Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 29, 2018, 03:14:14 PM
Facendo mente locale su Jolanda, ho cercato di rimembrar numerar tutte le donne che ho cognosciuto e mi son reso conto che, dato la mia attivité, ho spatiato dalla Finlandia al Canada passando per Parigi, Bergamo alta et la ex Jugoslavia; allo stesso tempo, ho constatato di non aver mai avuto frequentazioni colle orientali se non un contatto assai sorprendente sul traghetto che va da Civitavecchia ad Olbia.

Dopo oltre trent'anni ho capitò il perché di quell'accadimento, si trattò semper di una situazione con motivazioni erotico sessuali ma assolutamente platonica.

Era stata una notte buia e tempestosa,  :icon_eek:  praticamente non avevamo dormito, mio figlio - allora ragazzino - aveva sofferto di malodimare....

Che fa continuo?