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Come gira il cavallo

Aperto da alex, Aprile 02, 2016, 05:30:24 PM

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alex

Miriadi di disegni anche autorevolissimi mostrano che la schiena del cavallo, nella girata, si piega graziosamente adattandosi alla curva del percorso circolare.

Ci ho messo del tempo per dubitarne.

Adesso invece sono quasi convinto che la schiena del cavallo resta pressochè dritta, se si incurva lo fa il modo impercettibile, eppure il cavallo gira. E se gira bene, calpesta con i posteriori le orme degli anteriori.

Anche un autotreno gira, nonostante la sua schiena sia totalmente rigida, ma le ruote posteriori, in una girata, non coprono le impronte degli anteriori. Succede quando solo le ruote anteriori sono sterzanti.

Ma nei veicoli in cui sono sterzanti anche ruote posteriori, allora, regolando bene le due sterzate, e nonostante la completa rigidità del telaio, è possibile fare in modo che le ruote posteriori passino sulle impronte delle anteriori. Oppure "sbandino, in fuori, in dentro, come si vuole; è possibile far procedere il veicolo obliquo; è possibile farlo  "spinnare".

Conclusione: il cavallo gira come un veicolo a due assi sterzanti e non come un autosnodato.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Bubba

Gia' .
Mi pare ci sia un disegno riguardo su " derive del dressage moderno".
Adesso mi e' impossibile ma se hai pazienza lo postero'.

The Shire

Veramente io credo nella schiena incurvata, a volte mi faccio fare dei video mentre monto, e visto che il maneggio interno ha un corridoio "sopraelevato" in una di questi video si vede il cavallo che si incurva.

alex

Che sulla curva il cavallo proceda "per la tangente" lo dice anche L'Hotte, il quale insiste sull'importanza dello "sterzo posteriore"; eppure, quanti disegni circolano ancora con il cavallo piegato come una banana sulla curva?

Ovviamente, che capire come realmente un cavallo gira aiuti a girare meglio è tutto da dimostrare....  :horse-wink:

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

alex

Citazione da: The Shire - Aprile 02, 2016, 06:53:48 PM
Veramente io credo nella schiena incurvata, a volte mi faccio fare dei video mentre monto, e visto che il maneggio interno ha un corridoio "sopraelevato" in una di questi video si vede il cavallo che si incurva.

Attenzione, stiamo parlando della schiena vera e propria, dal garrese all'articolazione con il sacro. L'incollatura (anche quella parte profondamente immersa nel petto) si piega eccome.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

The Shire

Si lo so, ma ciò che intendevo è che la spalla va verso l'esterno dell'angolo e che il collo e il resto della schiena si curvano

raffaele de martinis

#6
Stavo recuperando i bei schemini di Max per la verticalità e ho trovato questo:

     

Dunque,  credo di aver dimostrato che il timone del cavallo stia nel posteriore piuttosto che nell'anteriore,  ma per assecondare i movimenti naturali del cavallo,  è logico che per girare si usino assieme le due estremità.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                      Per convincersene,  basta guardare un cavallo che gira in libertà e quindi lo fa in maniera del tutto naturale e istintiva. Un cavallo è scappato dalle mani dell'uomo che lo teneva e,  felice della - purtroppo per lui provvisoria - libertà,  si mette ad un trotto cadenzato e sostenuto ...osserviamolo mentre gira.   A meno che una causa imprevista non lo faccia ruotare bruscamente su se stesso,  l'anteriore non andrà mai a destra senza che il posteriore devii a sinistra e,  per quanto a lungo il cavallo possa girare,  sarà sempre così.   
      Possiamo avere la prova  osservando le impronte lasciate dai piedi del cavallo che gira alla corda al trotto: da esse si può capire facilmente che le gambe anteriori si scavalcano dall'esterno all'interno,  mentre le posteriori si scavalcano dall'interno all'esterno;quanto più il trotto è franco e quanto più il circolo è stretto,  tanto più saranno apprezzabili ed evidenti i segni degli  scavalcamenti lasciati sul  terreno.
     Dunque,  il cavallo gira in circolo seguendo - istintivamente - una successioni di tangenti senza piegarsi per seguire la curva del cerchio come spesso si dice. Certamente,  con l'addestramento ed il tempo si potrà imprimere una certa curvatura al cavallo montato che lavora in circolo; comunque,  sarà l'incollatura a piegarsi facilmente  seguendo le indicazioni del cavaliere, mentre  non accadrà la stessa cosa per le reni e soprattutto per la spina dorsale,  che hanno articolazioni con una flessibilità assai relativa. 
     Nell'equitazione di campagna,  benchè il cavaliere possa condurre il cavallo solo con la mano,  il posteriore sarà ugualmente impegnato e coinvolto nella girata. Infatti,  le nostre azioni su di una estremità del cavallo si ripercuotono immediatamente  sull'altra . 
  .  . Pertanto,  quando la mano sposta le spalle a destra,  contemporaneamente il posteriore sarà deviato a sinistra. Questa reazione delle anche avviene quale che sia la posizione della testa e dell'incollatura nella girata, infatti esse possono essere utilizzate in due modi.  Prendiamo in considerazione la girata a destra:
la testa può essere spostata  verso destra, facendo da traino all'incollatura e alle spalle in direzione della girata (flessione diretta).
Oppure,  la testa può essere portata a sinistra,  per poi esser ricacciata sull'incollatura  che si flette a sinistra e a questo punto - inclinandosi verso destra -  si porta il peso dalla parte della girata in maniera tale da trascinare le spalle in quella direzione (flessione contraria o controflessione). In tutti e due i casi, il posteriore contribuisce a mandare l'anteriore verso destra,  ma per ragioni differenti.
     Nel primo caso la deviazione delle anche a sinistra è la naturale conseguenza dello spostamento delle spalle a destra. Nel secondo caso,  la flessione dell'incollatura a sinistra flette a sinistra tutta la colonna vertebrale e dunque il posteriore si piazza a sinistra.


Tutte noi ragasse dovremmo leggere/studiare le "Questioni" per legge...
       
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

The Shire

Però se oltre la girata si chiede la flessione anche la schiena si curva.
Ok che a breve farò una visita oculistica ma non mi sembra di essere tanto messa male, mi spiace non poter postare il video ma io vedo che la schiena s'incurva...

max

Ma bastaaa...  :dontknow:

Mi ero salvato nei documenti questo montaggio apposta da ripostarlo ogni volta rispuntasse la questione.



Dall'incollatura in poi, rimanendo alla stessa mano o nello stesso piazzamento, la schiena ondeggia nei due sensi a seconda della fase della falcata.

Non è se la schiena si curva o no che dovete preoccuparvi (se il cavallo non ha contratture certo che si curva, anche se in modo differente a seconda del tratto spinale) ma è piuttosto il piazzamento delle due parti principali (spalle e anche) che dovete curare se volete che le orme dei posteriori si posino su quelle degli anteriori.

Per metterla giù come l'esempio di Alex:
Facilità della schiena a incurvarsi nei due sensi = Circuito di distribuzione ben oliato, che ondeggia nei due sensi sempre.
Facilità di controllo del piazzamento delle due estremità = Assi sterzanti ben equilibrati.

Quello che frega l'occhio è l'incollatura, che resta un po' indipendente in tutto questo, potete metterla da una parte o dall'altra che il discorso sulle due estremità e sulla schiena non cambia. E poi ci sono cavaliere, sella e sottosella: che mascherano mezza schiena per cui i filmati andrebbero fatti senza come quello da cui ho ricavato il montaggio.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

PokerFace

beh ma lo stesso alex nel topichino del passo ci dice che sente la sella spostarsi...
questo vuol dire che sotto la sella, la schiena, è mobile, mica è un tronco fermo e rigido.
d'altro canto basta pensare al trotto in cui il cavallo si muove a bipedi diagonali e quindi la colonna si flette alternativamente a ogni falcata (quanto il posteriore destro avanza flessione a sinistra, quando il posteriore sinistro avanza flessione a destra).
questo chiaramente sia sul dritto sia nelle curve, nei circoli ecc ecc....
poi ovvio che nella zona delle costole la flessione è poca cosa e che il grosso della flessione del tronco si trova dopo la sella, più o meno zona reni....
se il senso del topicone è: facciamo teoria speculativa sulla colonna vertebrale del cavallo, non ho competenze e non sono neppure interessato.
se invece il senso è: "ao, ma quelli che ti dicono di arrotondare il cavallo sulla gamba interna, intendono per "tenerlo dritto" sulla curva oppure intendono proprio che si piega in 2 la colonna intorno alla gamba interna e che rimane così piegata statica per tutta la durata dell'esercizio" allora posso dire la mia (e cioè che non si può).

contesto però che le anche siano il timone/volante/direzionale del cavallo...

raffaele de martinis

  Mi trovavo nel maneggio Kellerman, dove stava per iniziare una ripresa degli ufficiali,  i cavalli - in attesa dei loro cavalieri - erano allineati - come al solito - al centro della cavallerizza; all'estremità dello schieramento c'era Amerah,  un cavallo di razza navarrina,  che si faceva notare per la sua piccola taglia e per il carattere giocoso.
      Come tutti i cavalli di quella ripresa era intero,  lo si notava anche da lontano perché conservava - come gli altri cavalli - ciuffo coda e criniera,  orpelli "cheratinici" che  nell'esercito,  sciaguratamente,  venivano tosati ai castroni e alle femmine.
      Il palafreniere - piazzato davanti a lui - lo teneva al capezzone con una longia. Sfruttando questa relativa libertà,  il cavallino prese a galoppare,  per quanto glielo consentiva la lunghezza della corda,  facendo fronte al palafreniere,  ed esibendosi in una serie di controcambiamenti di mano al galoppo fatti con una facilità ed una leggerezza davvero sorprendenti.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Sorpreso,  lo stavo a guardare attentamente,  e notai che ogni cambiamento di direzione verso l'interno,  era preceduto da un accentuato spostamento del posteriore verso l'esterno: quel piazzamento istintivo facilitava enormemente la serie di quei cambiamenti di direzione così stretti e ravvicinati.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             
      Il palafreniere disse che il cavallino si divertiva spesso a giocare in quella maniera. Per conto mio, feci tesoro delle azioni istintive di Amerah, comprendendo che ogni cambiamento di direzione deve essere impostato dal piazzamento del posteriore: quando questo è in armonia con l'atteggiamento dell'anteriore e con l'impulso, si possono eseguire i movimenti più complessi con una facilità tale che il cavallo sembra obbedire al soffio degli aiuti.
.......
.....  Non è senza motivo che mi son soffermato così a lungo sull'importanza del posteriore nell'utilizzo del cavallo: infatti,  se si esamina la conformazione del cavallo,  si capisce che l'anteriore - in qualche modo - è costruito per rispondere all'azione del posteriore e alla sua potenza.         
     Certamente il treno anteriore ha qualità e difetti propri,  ma quante volte non funziona bene perché il treno posteriore non lo sostiene abbastanza? Per usare un'immagine,  si può dire che il rapporto tra spalle ed anche è paragonabile a quello che esiste tra le pale del mulino e il vento che le muove.
      Quando i garretti funzionano male,  si trascinano,  è sbagliato dire - come capita di solito - i garretti non seguono le spalle; per essere corretti bisogna rovesciare il concetto e dire: i garretti non spingono le spalle;  perché non tocca alle spalle tirare i garretti: al contrario, devono essere i garretti a spingere in avanti le spalle.
       Poiché nell'equitazione corrente - la cosiddetta equitazione di campagna - il cavallo viene condotto quasi esclusivamente con la mano e comunque il cavaliere usa questa più delle gambe,  è diventata convinzione comune che: il timone del cavallo sia nell'incollatura. In realtà questo non è del tutto corretto:  se si ha a che fare con un cavallo docile ed obbediente e ci si limita alla quotidianità dell'equitazione corrente,  questo è vero; invece non è vero quando si affrontano le difficoltà dell'alta scuola e i suoi raffinati equilibri.
      Ma -  soprattutto - ciò non è vero quando si monta un cavallo restio. In questo caso,  sebbene il cavaliere possa controllare a suo piacimento l'incollatura non potrà padroneggiare il cavallo recalcitrante per mandarlo nella direzione voluta se non agendo sul posteriore.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#11
Citazione da: PokerFace - Aprile 04, 2016, 10:19:04 AM
beh ma lo stesso alex nel topichino del passo ci dice che sente la sella spostarsi...
questo vuol dire che sotto la sella, la schiena, è mobile, mica è un tronco fermo e rigido.

Io ho l'impressione che quello che si sente attraverso la sella non sia il movimento della colonna vertebrale, ma l'effetto della contrazione/decontrazione dei poderosi muscoli interposti fra sella e ossa (costole e vertebre). Sto scervellandomi per capire bene a cosa serve la contrazione di questi poderosi muscoli, e mi sto facendo l'idea che la contrazione dei muscoli a destra serva a controbilanciare la spinta del posteriore sul bacino, dal lato opposto (altrimenti, la spinta sull'emibacino sinistro farebbe ruotare all'indietro l'emibacino destro invece di trasmettere la forza alla colonna vertebrale e quindi all'insieme del corpo).

L'evidenza di una scarsissima flessibilità della colonna vertebrale (non nulla, ma scarsissima) è anatomica, si basa sulla misura della flessibilità della colonna vertebrale isolata dalle carcasse di cadaveri. Che un minimo di mobilità ci sia, è dimostrato dalla presenza di articolazioni funzionanti; se non c'è alcuna possibilità di movimento, nemmeno minimo, le articolazioni spariscono, si "anchilosano".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

PokerFace

ti rispondi praticamente da solo...
se senti una contrazione alternata dei muscoli a lato della colonna (ora destra ora sinistra) e sai come funziona una qualsiasi articolazione, hai la risposta.
se giro il collo a destra il muscolo laterale del collo a destra si contrae (si accorcia) e il suo antagonista sinistro si tira (si allunga). l'effetto è appunto la modifica della posizione della testa.
se quella che senti è una contrazione alternata sotto la sella c'è ovviamente un movimento oscillatorio della colonna (dx/sx). che esso sia in gran parte frutto dello spostamento sotto la massa del posteriore è anch'esso vero, ma - appunto - lo è  "in gran parte", il che significa che i muscoli a lato della colonna contribuiscono (ancorchè in minor parte) al movimento di sbiscio della colonna che si sente tanto bene al trotto..

alex

Non è così semplice.

Ci sono delle contrazioni muscolari che non servono affatto a "far muovere", ma a "bloccare". La spinta asimmetrica di un posteriore sull'emibacino è di intensità tale, che certamente va compensata da una forte contrazione di qualche muscolo che si oppone a tale spinta. Se ti palpeggi la schiena mentre cammini tenendo la schiena ben dritta, vedrai che nell'uomo avviene la stessa identica cosa: la muscolatura lombare si contrae e si decontrae per "bloccare il bacino".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

carodubbio

Personalmente quando chiedo al cavallo di girare a destra o sinistra, non lo faccio cercando di far piegare il collo del cavallo , ma gli chiedo di girare mantenendo la linea schiena collo lineare, ma cerco di lasciare nello stesso tempo al cavallo la libertà  dell'incollatura ,  e vedo che non sempre decide di piegare il collo tenendo una certa linearità,


naturalmente dipende dal raggio della curva o piegata da fare