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cavallo pauroso o paravento ??

Aperto da valeari65, Giugno 25, 2014, 02:33:54 PM

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Luna di Primavera

miky, se il tuo obiettivo col cavallo è montare, per montarlo bene devi.. beh... montare?  :chewyhorse:

il lavoro da terra è utilissimo, sono d'accordo, sfondi proprio una porta aperta, ma non basta per imparare a montare bene.
sto dicendo questo e mi pare incontrovertibile.

ed è quello che stai dicendo anche tu in effetti:

Citazione da: Miky Estancia - Giugno 26, 2014, 06:13:08 PM
Se poi da montato/attaccato il cavallo dà problemi...forse siamo NOI ad averli, non lui, per lo meno questo è quello che riscontro nella maggior  delle volte nel mio lavoro.

I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Miky Estancia

Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 26, 2014, 05:53:30 PM
appunto, come vedi fai sia lavoro montato che "smontato"  :mrgreen:

o magari ho solo frainteso la tua affermazione di prima
:horse ride:
Quando si parla dell'importanza del lavoro a terra, in genere si fa presto a fraintendere...capita in moltissime discussioni. Il punto è che il lavoro a terra serve per migliorare molti aspetti del cavallo e la sua relazione con noi. Tutto quello che si fa a terra, il metodo, i concetti...tutto va riportato sulla sella/attacco. Allora si che avremo meno problemi.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 26, 2014, 06:19:03 PM
miky, se il tuo obiettivo col cavallo è montare, per montarlo bene devi.. beh... montare?  :chewyhorse:

il lavoro da terra è utilissimo, sono d'accordo, sfondi proprio una porta aperta, ma non basta per imparare a montare bene.
sto dicendo questo e mi pare incontrovertibile.

ed è quello che stai dicendo anche tu in effetti:

Citazione da: Miky Estancia - Giugno 26, 2014, 06:13:08 PM
Se poi da montato/attaccato il cavallo dà problemi...forse siamo NOI ad averli, non lui, per lo meno questo è quello che riscontro nella maggior  delle volte nel mio lavoro.
Si Luna, ma il punto è che se monto scordandomi di mettere in atto quello che ho imparato da terra, continuerò ad avere problemi...e tu lo confermi con la tua esperieza personale, come hai detto nel post sopra.

Faccio un esempio: da terra gestiamo il cavallo in modo perfetto, siamo sicuri di noi stessi, il cavallo è praticamente perfetto, manca solo che ci faccia il caffè.  Poi saliamo in sella/carrozza e...cominciamo ad essere meno sicuri, ce la facciamo sotto se dobbiamo galoppare in sezione/saltare/guidare la carrozza nel traffico....il cavallorecepisce immediatamente il nostro stato  d'ad'animo e comincia a fare il furbetto...
Quindi chi è che da problemi? Noi
Chi è che ha scatenato il problema? Noi
Chi deve cambiare atteggiamento? Noi di nuovo!
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

In parole povere....non basta montare montare montare montare montare.....i muscoli da soli non bastano! O ci si mette "anima e core" per cambiare atteggiamento oppure avremo sempre problemi...lavoro a terra o meno.
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

milla

Eh sì non posso che essere pienamente d'accordo con questa affermazione di Miky: il cavallo recepisce immediatamente il nostro stato d'animo.
Il problema spesso è la nostra mente e il guaio è che si genera molto rapidamente un circolo vizioso :icon_confused:

elleon

Il lavoro da terra, qualsiasi esso sia eccetto il semplice movimento alla corda che per il cavallo è uno scaricamento fisico e basta, serve per mettere ordine e rilassamento. Che siano 10 minuti o 1 ora non importa. Io nel lavoro a terra mi diverto, esalto la mia parte " creativa" proponendo al cavallo giochi o esercizi nuovi per vedere le sue reazioni.
La " gamba" già me la sono fatta e l' assetto lo mantengo praticando trekking o lavoro in piano ma non voglio salire sopra il mio cavallo e " litigare" alle sue difese. Un lavoro da terra fatto bene e regolarmente rende il cavallo più predisposto e fiducioso. Sento la differenza quando monto e basta e quando invece mi prendo del tempo per fare esercizi o giochi con lui da smontato. Per questo dico che il lavoro da terra è più importante perchè stabilisce le basi sul lavoro che si farà dopo da sella.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

Luna di Primavera

non vorrei fosse passato il messaggio che ritengo il lavoro da terra poco importante  :chewyhorse:

facciamo un altro esempio, proprio estremo, così forse mi spiego:
prendiamo uno che non ha mai montato in vita sua e lo mettiamo a lavorare il cavallo da terra, solo da terra, per un tot di tempo (mi pare che all'estancia fate proprio così coi principianti, se non sbaglio). mettiamo che questa persona imparerà tuttissimo e diventerà un mago del lavoro a terra, col cavallo che è un orologio.

bene. ora prendiamo questa persona che, ripeto in questo esempio assurdo non ha mai visto la sella, e la facciamo montare.

secondo voi, il lavoro svolto benissimo a terra E' SUFFICIENTE perché questa persona sappia già montare??

io mi azzardo a dire di no.
ecco perché dico che per imparare a montare il lavoro a terra non basta.
dico solo questo, che non basta, non che non sia importante e utilissimo.
la questione emotiva (altrettanto importantissima) è proprio tutta un'altra cosa, io parlo di tecnica. dico che la tecnica in sella la impari solo in sella.

sono stata spiegata??  :laughter-485:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

milla


elleon

#23
Non possono entrambe le cose andare di pari passo? Sto seguendo degli stage saltuariamente, della durata di 4 ore ciascuno. Le prime ore sono di lavoro a terra, le ultime a sella.
E' chiaro che nell' equitazione di tutti i giorni, un principiante lo si fa salire a cavallo subito e gli si insegna l' assetto, i comandi ecc...  ma se fosse l' abitudine quella di praticare qualche minuto da terra prima di montare nella classica ora di lezione,per il cavaliere e il cavallo sarebbe meglio.
Ognuno di noi pratica l' equitazione come meglio crede e si sente. Quello che dico io non è insindacabile. E' il mio pensiero, frutto della mia esperienza. L' equitazione per me inizia da quando scendo dalla macchina, l' andare verso il cavallo, prenderlo, pulirlo è già una comunicazione che mette le basi per quello che sarà il lavoro dopo. Non concordo sul pensiero di sellare il cavallo in fretta e montare subito per fare gli esercizi e imparare la tecnica ( non mi riferisco a te, Luna ma vedo quello che accade nella maggior parte dei maneggi) e anche io sono la prima che la domenica mattina presto, pulisco il cavallo in fretta perchè mi aspettano 4 ore di trekking e non ho tempo per fare il lavoro da terra ma nei restanti giorni metto in conto di fare tutto il lavoro per me importante. La tecnica la apprendi meglio se hai un cavallo collaborativo, se riuscite a comunicare, se quello che gli chiedi lui lo capisce. Altrimenti sorgono litigi e incomprensioni. Io ho un cavallo difficile, dominante e pieno di difese ormai croniche, il lavoro a terra lo aiuta molto a rilassarsi e lo rende disponibile, ho ancora molto lavoro da fare ma le prime soddisfazioni le ho già. Pensa che vengo da un maneggio ( in cui sono stata per 16 anni) in cui tiravano fuori i cavalli dai box, tondino e frusta lunga, 10 minuti di smontonate mentre chi li muoveva parlava al telefono e poi subito in sella a saltare. E la comunicazione dov' è? L' approccio uomo cavallo? L' imparare a conoscerci? Quello era un lavoro a terra che era meglio non fare, meglio lasciare il cavallo in box. Però come vedi ognuno vive il cavallo a modo suo. Io mi trovo bene così..
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

Miky Estancia

Citazione da: Luna di Primavera - Giugno 27, 2014, 04:14:21 PM
non vorrei fosse passato il messaggio che ritengo il lavoro da terra poco importante  :chewyhorse:

facciamo un altro esempio, proprio estremo, così forse mi spiego:
prendiamo uno che non ha mai montato in vita sua e lo mettiamo a lavorare il cavallo da terra, solo da terra, per un tot di tempo (mi pare che all'estancia fate proprio così coi principianti, se non sbaglio). mettiamo che questa persona imparerà tuttissimo e diventerà un mago del lavoro a terra, col cavallo che è un orologio.

bene. ora prendiamo questa persona che, ripeto in questo esempio assurdo non ha mai visto la sella, e la facciamo montare.

secondo voi, il lavoro svolto benissimo a terra E' SUFFICIENTE perché questa persona sappia già montare??

io mi azzardo a dire di no.
ecco perché dico che per imparare a montare il lavoro a terra non basta.
dico solo questo, che non basta, non che non sia importante e utilissimo.
la questione emotiva (altrettanto importantissima) è proprio tutta un'altra cosa, io parlo di tecnica. dico che la tecnica in sella la impari solo in sella.

sono stata spiegata??  :laughter-485:

No Luna, ho capito cosa intendi, ma penso che invece ti sfugga il concetto che cerco di esprimere io.
E soprattutto io non ho mai detto che per imparare a montare basta fare del lavoro a terra.
Il lavoro a terra serve per comprendere e imparare a gestire il cavallo, per prendere confidenza con lui, per prendere sicurezza noi...e anche per preparare il corpoe il cervello a fare quello che farà poi in sella/carrozza.

L'esempio della mia piccola allieva è significativo al riguardo.
Ha iniziato a venire da me che era piccola piccola, 8 anni mi sembra, Tony dice prima...devo controllare!
Per un bel pò ha fatto lezioni per apprendere il lavoro in libertà con i pony.
Quando ha imparato bene e non era più intimidita ma anzi aveva un buon rapporto con entrambi (un castrone furbastro e uno stalloncino molto peperino che a volte mette in difficoltà persino gli adulti), siamo passati al lavoro alle redini lunghe con entrambi i pony e successivamente al lavoro agricolo sempre con i pony.

Poi, siamo passati al cavallo grande...prima Prince che è una nave scuola e poi Snoby che, si si è bravissimo, ma devi avere ben chiaro in mente che sei tu il capobranco e non farti intimidire dalle sue mossettine.

Poi le ho chiesto se le sarebbe piaciuto montare...e allora abbiamo cominciato a fare volteggio e redini lunghe con i cavalloni...poi abbiamo montato un pò a pelo...e ora sta imparando a trottare con la sella.

A cosa le è servito stare per anni a terra?
A lavorare sul suo cervello, sul suo approccio col cavallo, a non temerlo, ad apprendere che può "comandare" lei nonostante abbia a che fare con animali di 8 quintali.

E contemporaneamente, senza accorgersene, mentre scarpinava dietro al cavallo a redini lunghe, il suo corpo, le mani, le spalle, le anche, il busto, le caviglie, tutto si ammorbidiva e si preparava per il volteggio...ecco che così quando l'ho sparata sulla schiena di Prince la prima volta, istintivamente già il suo corpo era in accordo col cavallo...idem quando abbiamo aggiunto le redini ( e non più le redini lunghe) nelle manine...

Quindi, un tot di tecnica, l'ha appresa da terra...ha solo dovuto trasportare sulla sella quello che aveva appreso (sia dal punto di vista fisico che mentale) nel lavoro precedente (se provi a lavorare alle redini lunghe, ti accorgi che quando fai le cose come si deve, il tuo corpo si muove seguendo i movimenti del corpo del cavallo ed è quasi come se fossi in sella).

Per quanto attiene la tecnica...di strada ce n'è sempre molta da fare, certo, ma se un pò di cose le impariamo prima da terra, una volta in sella, saremo facilitati.

Per quanto riguarda la questione emotiva, per mia esperienza, questa è strettamente legata al fattore "tecnica", mi spiego: se me la faccio sotto, è difficile che imparo la tecnica, perchè il mio corpo sarà rigido e il mio cervello concentrato sulla questione "sopravvivenza"; se sono nervoso, di nuovo è difficile che imparo la tecnica perchè il corpo di nuovo sarà rigido e il cervello concentrato su pensieri negativi...il massimo che farò, sarà cercare di ottenere con la forza le cose dal cavallo, mettendomelo contro.

Come ho già scritto, per apprendere bene la tecnica, non basta poggiare il deretano per ore e ore sulla sella, ma ci vogliono "anima e core"...quindi...equilibrio emotivo....e il lavoro a terra, aiuta tantissimo le persone a raggiungere questo equilibrio...se non ce l'hanno  :horse-wink:
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

Miky Estancia

Citazione da: elleon - Giugno 27, 2014, 11:40:08 PM
Non possono entrambe le cose andare di pari passo? Sto seguendo degli stage saltuariamente, della durata di 4 ore ciascuno. Le prime ore sono di lavoro a terra, le ultime a sella.
E' chiaro che nell' equitazione di tutti i giorni, un principiante lo si fa salire a cavallo subito e gli si insegna l' assetto, i comandi ecc...  ma se fosse l' abitudine quella di praticare qualche minuto da terra prima di montare nella classica ora di lezione,per il cavaliere e il cavallo sarebbe meglio.
Ognuno di noi pratica l' equitazione come meglio crede e si sente. Quello che dico io non è insindacabile. E' il mio pensiero, frutto della mia esperienza. L' equitazione per me inizia da quando scendo dalla macchina, l' andare verso il cavallo, prenderlo, pulirlo è già una comunicazione che mette le basi per quello che sarà il lavoro dopo. Non concordo sul pensiero di sellare il cavallo in fretta e montare subito per fare gli esercizi e imparare la tecnica ( non mi riferisco a te, Luna ma vedo quello che accade nella maggior parte dei maneggi) e anche io sono la prima che la domenica mattina presto, pulisco il cavallo in fretta perchè mi aspettano 4 ore di trekking e non ho tempo per fare il lavoro da terra ma nei restanti giorni metto in conto di fare tutto il lavoro per me importante. La tecnica la apprendi meglio se hai un cavallo collaborativo, se riuscite a comunicare, se quello che gli chiedi lui lo capisce. Altrimenti sorgono litigi e incomprensioni. Io ho un cavallo difficile, dominante e pieno di difese ormai croniche, il lavoro a terra lo aiuta molto a rilassarsi e lo rende disponibile, ho ancora molto lavoro da fare ma le prime soddisfazioni le ho già. Pensa che vengo da un maneggio ( in cui sono stata per 16 anni) in cui tiravano fuori i cavalli dai box, tondino e frusta lunga, 10 minuti di smontonate mentre chi li muoveva parlava al telefono e poi subito in sella a saltare. E la comunicazione dov' è? L' approccio uomo cavallo? L' imparare a conoscerci? Quello era un lavoro a terra che era meglio non fare, meglio lasciare il cavallo in box. Però come vedi ognuno vive il cavallo a modo suo. Io mi trovo bene così..

Sono perfettamente d'accordo con te! :love4:

Infatti questo è il nostro metodo di lavoro.
Prima impari cos'è e come si muove e come la pensa il cavallo e poi facciamo il resto, con calma, senza correre.
Altrimenti ci sono le bici, le moto e i maneggi che appena hai pagato per la tessera, ti ficcano in sella e poche lezioni dopo ti portano in gara e poi ti vendono il cavallo super fenomeno da gara.

Ognuno, come giustamente dici tu, vive il cavallo a modo suo, e io mi trovo bene a fare così.
Certo, non faccio grandi numeri in allievi, ma me ne frego altamente (e posso farlo, ma concordo, in certi posti non si può), io non voglio numeri, voglio appassionati, non agonisti, voglio gente che ama il cavallo e lo rispetta, non gente che ama la disciplina sportiva e del cavallo se ne frega, voglio appassionati che aspirino a diventare gente di cavalli e non allievi a vita, voglio gente che aspiri al tatto equestre e non alla coccarda, voglio persone che si illuminano a guardare il cavallo mentre mangia e non quelli che scalpitano perchè il veterianario gli ha ordinato il riposo per qualche settimana e loro devono rinunciare al trek o alla garetta, voglio gente il cui obiettivo sia creare un binomio, mischiare e rendere una unica cosa tecnica e sentimento...
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

milla

Ecco Micky interessantissimo il tuo discorso sulle redini lunghe e sull'utilità del lavoro con le redini lunghe e da terra per impostare l'assetto e prendere confidenza col cavallo. Purtroppo non ho mai visto farlo in nessun maneggio ed è un grandissimo peccato.

Kimimela

Mi sa che l'abbiamo spaventata la nostra nuova amica :benedizione:
Scherzi a parte..,.son molto d'accordo con tutti sul lavoro a terra, sarà perché mi piace molto e mi ha sempre aiutata a risolvere delle paure, o anche problemi di equilibrio del cavallo.
Quoto in toto l'intervento di bionda!!!! Un cavallo troppo sull' occhio è indice di problemi ccome accumulo eccessivo di energia che diventa mal incanalato visto che siete principianti. Oppure non è rilassato, mangia troppo, passa poche ore fuori...i motivi son tanti.
Ma come mai vi siete prese un cavallo così?
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

raffaele de martinis

...potrebbe essere che è semplicemente troppo pauroso di natura, in questo caso levateci mano per l'equitazione, chi nasce quadro non può morire tondo, certo si può smussare qualche angolo ma arrotondarlo...mai !
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Nelle Georgiche di Virgilio, che ho inserito in wikisource, c'è anche qualche suggerimento pratico su come scegliere il cavallo; e oltre ai buoni piedi, ci sono versi che ritraggono poeticamente il "puledro coraggioso", quello che dovrebbe essere preferito a tutti gli altri cavalli del branco, e che può essere riconosciuto già per il suo comportamento nel branco, ancora libero.

Già si sapeva, quindi, che come esistono cavalli "con buon piede" ci sono cavalli "di gran carattere"; il suggerimento è quello di riconoscerli e procurarseli....
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.