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I lalli: influenza dello sguardo.

Aperto da raffaele de martinis, Luglio 03, 2014, 05:32:27 PM

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raffaele de martinis

Fillis, nel suo simpatico libretto afferma che lo sguardo umano (e la mimica facciale humana) non hanno alcuna influenza sullo lallo.

Pare che - secondo delle teorie moderne - lo sguardo oltre che la postura dello addestratore siano parti integranti della doma suit; contraddicendo il grande cavallerizzo, pare che certi addestratori attivano e rilasciano pressioni collo sguardo.
Io do grande importanza allo sguardo...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

PokerFace

condivido la tua idea.

ma do tanta importanza anche allo sguardo del cavallo. di solito a "sguadi da psycho" corrispondono cavalli psycho.....

milla

Cosa intendi Raffaele:
il modo con cui TU guardi il cavallo da terra o l'importanza di guardare la traiettoria quando siamo in sella?

elleon

Sguardo e postura sono correlati. Uno sguardo nasce da un emozione la quale inconsciamente si trasmette come rigidità e rilassatezza nel nostro corpo. Se mentre lavoro il cavallo da terra sono annoiato e disinteressato il mio sguardo sarà moscio e il mio corpo non trasmetterà sicuramente energia. Se invece sono nervoso il mio sguardo sarà in perenne movimento e il corpo rigido mentre mi muovo. Se provo divertimento il mio sguardo sarà aperto e il mio corpo morbido e rilassato che trasmette una buona energia.
Lo stesso movimento di un braccio che si alza davanti a un cavallo denota emozioni diverse a seconda di quello che proviamo. Siamo rilassati e il nostro braccio sarà rotondo come una carezza mentre il nostro sguardo asseconda il movimento. Siamo tesi e il nostro braccio assumerà " spigoli" e tensioni che si leggeranno anche nello sguardo.
Sono le prime regole di base di Parelli.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

alex

Quindi Elleon dai ragione a Raffillis: quello che conta non è lo sguardo o la mimica ma l'emozione (e siccome non credo nella telepatia: è la postura e il movimento correlati indissolubilmente all'emozione, ameno che uno non sia un attore consumato).

In effetti, credo che il cavallo"legga" bene la postura e ancora di più il movimento che ne deriva. Ma non posso credere, per quanto stupido, che un cavallo pensi "adesso il bipede è un predatore....   :horse-scared: to', adesso non lo è più.... :horse-smile: adesso di nuovo un predatore.... :horse-scared:"
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

...infatti, quando ero ragazzo, dalle mie parti, per conquistare una fanciulla bisognava passare per una trafila più o meno convenzionale che partiva dai dolci sguardi per arrivare alle languide caresse, appunto, ma coi lalli questo non serve assolutamente.

Ma credete che i lalli siano completamente decerebrati?

Certamente, alcune azioni o situazioni possono far sorgere nel nostro lallino atavismi incancellabili proprio legati alla loro condizione di predati, ma da quì a dire che il lallo domestico ci veda comunque come predatori ce ne passa.

Mettiamola così: - la questione di evitare lo sguardo diretto coi lalli, suggerita da sempre, è assimilabile allo uso di montare da sx, alla abitudine di dare il fischio per calmare e rallentare e rassicurare li lalli, come - per contro - fare la "raganella" per incitarli.
Trattasi di convenzioni basate su validità empiriche, questo è innegabile, ma si può incitare il lallo col fischio e trattarlo fissandolo nelle palle degli occhi che non succede niente.

E poi: - come comportarsi quando si indossano gli occhiali da sole? E cosa fare se uno è orbo di un occhio? e se si è strabici?
Ecco un pò di materiale attinente...buono per nuovi pipponi:

...esperimento n° 1 : mettetevi seduti al centro del tondino su di uno sgabello girevole e provate a fare "pressione" con lo sguardo, solo con lo sguardo senza fare nessun movimento o contrazione del corpo...dopo 10 minuti il cavallo - passata la novità dello sgabello - se ne sbatterà altamente i cabasisi della "pressione oculare" e se avete delle carote in mano verrà a mangiarle, malgrado gli facciate gli "occhiacci" per mandarlo via.

...esperimento n° 2: sempre nel tondino "per criceti", indossate un cappuccio di retina, in modo che vediate e i vostri occhioni non siano visti da chi vi osserva e fate pressione oculare al cavallo muovendovi come al solito...scommetto che il vostro cavallo si comporterà come se i vostri occhi gli siano ben visibili perché non risponde a questi ma al vostro body language come ha sempre fatto e che ben conosce: - l'azione della pressione oculare è una vostra mera illusione.

Questo lo scrissi nel Marzo 2008 nel "Lallo", quando imperversava Parrelli e la sua okularpression e non avevo ancora letto il liblo di Fillis.

Il buon Fillis dice con altre parole le stesse cose che scrissi io, inoltre aggiunge: fate lo sguardo truce, roteate gli occhi, tirate fuori i sorrisi più smaglianti, mettevi a fare le boccacce, cacciate fuori la lingua non avrete alcuna reazione da parte del lallo, l'ho notato centinaia di volte...Il en est tout autrement si vous faites le moindre mouvement du corps et surtout des bras.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

Il fatto che una certa manovra equestre funzioni - manovra scoperta  in modo empirico, ossia: solamente per tentativi ed errori prolungatisi alcuni millenni - non significa affatto che chi la pratica con successo abbia capito il perchè funziona. Io cerco di distinguere le due cose, quindi apprezzo il "Parelli empirico" e guardo  il "Parelli che teorizza" con la stessa curiosità benevola con cui guardo gli antichi miti e le antiche favole. Sostituite pure a Parelli il nome del vostro horse trainer prediletto - fosse pure Karl in persona, tanto per citare un vivente.

E' un atteggiamento scomodo e faticoso, si dubita di tutto, perfino di quello che dice Raffaele  :chewyhorse:, ma ognuno è fatto a modo suo, io son fatto così.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Condivido, il dubbio è spiacevole la certezza è ridicola (B. Russell) però non possiamo - ogni volta che si discute di astronomia - mettere in discussione che la terra giri attorno al sole.

Ora, si tratta di scegliere tra la "certessa" di Fillis e quella di Parrello, fosse solo per il fatto che Parrello si fa pagare un pezzo di corda 40 euri, mi schiero dalla parte di Fillis.

Fillis, propone due experimenta: quello del lallo senza quore e questo degli occhiacci, cose facilmente riproducibili da tutte noi ragasse con un lallo a portata di mano, provate a far pressioni solo con gli occhiacci.




... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Kimimela

lo sguardo da solo non produce un bel niente.
e'  la postura del corpo e l'energia che mettiamo a fare le cose che fa muovere o reagire il cavallo.
parlando di Parelli...pensate che il mio istruttore ci ha fatto i corsi sempre con gli occhiali scuri perche gli dava fastidio il sole :laugh3: eppure i cavalli rispondevano benissimo alle sue richieste
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

raffaele de martinis

Eppure ci fu un periodo quando Parrello, teorizzava l'uso dello sguardo, o almeno così riferivano alcuni dei suoi più affezionati seguaci itagliani, ecco il perché di quello mio intervento sullo "Lallo".

Quistioni di mode, prima di Parrello e dei "naturali", ci fu breve periodo dove, partendo dall'Inghilterra, si cercava di dimostrare scientifichiamente le qualità extrasensoriali dello lallo, erano tempi dove andavano di modissima l'ESP e gli oroscopi...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

elleon

Infatti io non ho parlato di semplice sguardo ma di comunicazione completa che a mio avviso è tutta correlata. Se vuoi comunicare col cavallo si parte principalmente dalla testa ( il tuo pensiero) che si trasmetterà allo sguardo e alla posizione del corpo. Prova a guardare con occhi arrabbiato un cavallo, la sua risposta sarà indifferenza. Prova ora sempre con uno sguardo cattivo ad accarezzare il cavallo, istintivamente il tuo braccio sarà contratto e la tua posizione poco accomodante. Rilassa la fronte, fai gli " occhi dolci" e tocca il cavallo, il tuo braccio sarà morbido come un abbraccio.  Sguardo e postura sono correlati. Al contrario prova a toccare il tuo cavallo con un braccio rigido e istintivamente ti verrà da contrarre le labbra e gli occhi. Poi tornando in tema di addestramento, credo sia possibile con molto lavoro comunicare con loro solo con lo sguardo. Io non parlo di Parelli come un idolo, parlo solo di cose sperimentate su di me durante i suoi corsi. Come ogni addestratore ha le sue teorie, più o meno valide, sta a noi non abboccare a tutto il pacchetto escludendo a priori tutti gli altri ma fare buon uso di certi consigli. Adesso è una moda e si sà che le mode costano ma qualcosa di interessante io lo trovo, non tutto ma la comunicazione con il cavallo mi sembra un argomento interessante che mi piace approfondire.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

elleon

Alex, noi siamo predatori di natura ma se cerchiamo collaborazione e comunicazione con le nostre prede allora dobbiamo imparare a comunicare come loro. Questo non significa non essere più predatori, lo siamo ma cercare un avvicinamento. Le nostre vie di comunicazione sono diverse e quindi per evitare spiacevoli incomprensioni preferisco imparare un pò di " linguaggio equino". Il termine 7 giochi che si basa solo su sguardi e posture del corpo io li vivo esattamente come un gioco. Mi diverto. Non cerco altro. E' sicuramente addestramento ma alla portata del cavallo, semplici mosse di semplice comunicazione.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

raffaele de martinis

Fillis era un cavallerizzo, in vita sua avrà montato molte migliaia di cavalli e ha insegnato equitazione ad alto livello a molte centinaia di persone.
Lui non sapeva che avrebbero preso a filosofia proprio quello che - per esperienza diretta -  lui negava esistesse,  ma questo non importa, basta che il cliente sia contento (che paghi che compri).

Oggi Filli farebbe la fame, o almeno sarebbe per un pubblico di nicchia un pò come lo fu Oliveira da vivo.

Gli americani sono eccezionali in questo: studiano e creano il mercato, vanno incontro all'utente potenziale, adattano il prodotto all'utente potenziale, sfruttano e promuovono i loro prodotti...quarant'anni fa, per comprare una sella uestern dovevi andare a Firenze o a Milano, oggi te le tirano dietro in qualsiasi mercatino equestre...per non parlare di tutta la paccottiglia di contorno !!

Ad onor del vero, i cauboi hanno raggiunto questi risultati su un concetto molto semplice, valido per qualsiasi impresa: partono dalla qualità che poi - a traino - si aggreghino gli sfruttatori del "marchio" è normale, pensate al nostro made in Itagly alimentar, basta una parola vagamente attinente all'itagliano e il prodotto va: parmesan cheese, pelati tomatoes...pare che su 4 prodotti "italian sounding", 3 siano falsi: globballizzazzione !!

Comunque, se il mio amico Massimo ha comprato una quoterors, se a pochi km da quì fanno slaiding stop, spinnano, masticano ceuingam, e portano dei bellissimi cappelloni alla Gionuein, niente da dire: chapeau ai cauboi americani !!

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...