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Passeggiata: un problema

Aperto da Cleo, Ottobre 08, 2014, 03:08:20 PM

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Cleo

Salve a tutti, avrei bisogno di qualche valido consiglio. Possiedo un argentino di 15 anni circa con cui esco in passeggiata solamente, è un soggetto molto ombroso e schivo, e fondamentalmente ha paura dell'uomo. Ormai sono dieci anni che lo monto solo io (nonostante prima non fosse mio) e di conseguenza sono l'unica persona con cui il cavallo si lascia andare, anche se non completamente. E conoscendolo ho capito che i suoi limiti sono dettati proprio dalla mancanza di fiducia, dato che ha veramente un buon cuore, è molto sensibile e ascolta tantissimo. Vorrei peró capire come accrescere la sua fiducia nei miei confronti. Io sono giá soddisfatta perchè anni fa, da solo, non riuscivo a fargli mettere il naso fuori dal cancello di casa e anche uscendo con un altro cavallo non c'era verso di farlo andare davanti ad aprire la strada (non riuscivo nemmeno a toccargli i posteriori volendo vedere). Ora riesco a gironzolare nelle vicinanze della scuderia quando sono da sola e quando esco in passeggiata lui sta in testa al gruppo e procede sicuro. Mi piacerebbe molto però riuscire a girovagare per la campagna da sola, vorrei essere io a "sostituire" l'altro cavallo, vorrei che mi vedesse come un compagno. Quello che poi non capisco è come mai se sono fuori da sola e lo incito ad andare nel centro abitato, dopo qualche tentativo, ci riesco. Se invece punto l'aperta campagna si agita molto e inizia a sgroppare o scappare verso casa. Appare davvero impaurito e io non riesco a capire perchè. Se smonto e lo conduco a mano invece è tranquillissimo. Al momento sto procedendo gradualmente per cercare di abituarlo e tranquillizzarlo, ogni volta che esco faccio 50 metri in più della volta prima, lo premio e torno indietro, e così via. Sto sbagliando? C'è qualche esercizio utile che potrei fare? Io poi cerco di passare molto tempo con lui, anche semplicemente portandolo nei campi a brucare o sedendomi nel suo paddock a leggere un libro. Grazie.
"Quando il tuo cavallo sbaglia, chiedigli scusa."

Luna di Primavera

ciao, portarlo a brucare e passarci del tempo assieme, per quanto sia bello e anche a suo modo certamente utile, non serve a granché in termini di addestramento.. invece i problemi che riscontri in passeggiata sono fondamentalmente problemi di addestramento. a mio parere lui non ti vedrà mai come sostituto dell'altro cavallo, semplicemente perchè tu non sei un cavallo. e, sempre a mio parere, dovresti ripensare alla tua aspirazione di essere per lui un "compagno": quel che serve, e serve a entrambi, è che lui ti accetti come una guida autorevole... cioè "colei che sa cosa è giusto fare": solo così accetterà di buon grado di obbedirti anche quando è poco convinto.

forse vi farebbe bene lavorare anche in maneggio, oltre a insistere con le uscite.

però, se lo conosci e lo lavori da 10 anni, chissà se potrai ottenere MOLTO di più di adesso.. ma del resto puoi solo continuare così e accettare ogni minimo progresso con gioia.
alla fine hanno una personalità anche loro e dalle mie parti si dice: le querce non fanno limoni, chi nasce tondo non può venire quadrato ecc.

questi sono solo spunti di riflessione eh, non possiedo la verità  :ciao:
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

Kimimela

Un altro caso di argentino pauroso...chissa cosa diamine fanno a questi poveri cavalli!
Se in questi 10 anni hai raggiunto questo traguardo magari puoi pensare che oltre non vada oppure vi ci va del sano lavoro in liberta', e anche in campo.
Ma tu non monti in campo per quale motivo?
avete la possibilita' di lavorare in un tondino?
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Cleo

#3
Luna probabilmente ho sbagliato parole ma intendevo quello: vorrei comunque che si fidasse delle mie richieste proprio perchè sono io a chiedere e quindi non può trattarsi di nulla di pericoloso.

Non mi sono spiegata bene, scusate, ma ero in universitá ed ero un po' di fretta. Il cavallo lo monto da dieci anni (io ne avevo dieci) ma la cosa non è proseguita regolarmente fino ad oggi. Da bambina facevo le passeggiate e finita li, da ragazzina ho poi lasciato perdere l'equitazione perchè si sa che l'adolescenza è un po' u,n etá particolare e pensavo ad altro. Sono tre anni che ho ripreso a montare ma, anche qui, è stata una cosa saltuaria a causa di altri impegni. É al massimo un anno che mi dedivo completamente al cavallo (nonostante lo conosca da tempo) e che sto lavorando seriamente con lui per cercare di risolvere questo problema. Quindi i progressi li ho ottenuti in breve tempo tutto sommato. Monto anche in maneggio ma ho a disposizione solo un tondino in cui è difficile lavorare per bene a sella (in libertá va benissimo) dato che non è molto grosso, a volte usufruisco di un campo non coltivato nelle vicinanze della scuderia
"Quando il tuo cavallo sbaglia, chiedigli scusa."

Cleo

Io mio "esco solamente in passeggiata" voleva dire che non pratico alcuna disciplina equestre, non è che monto il cavallo solo per uscire in passeggiata  :horse-wink: monto 3/4 volte a settimana a seconda dei miei impegni e una di queste volte esco in campagna per 2/3 ore circa. Il cavallo lo muovo comunque tutti i giorni da terra o semplicemente lo lascio sgranchire al paddock
"Quando il tuo cavallo sbaglia, chiedigli scusa."

elleon

Mi sembra di capire che possiedi questo cavallo da 10 anni ma solamente da 1 anno stai cercando ( a modo tuo) di " insegnarli qualcosa". Un cavallo che ha fatto poco per 15 anni ci metterà molto più tempo a imparare qualcosa, che sia attraversare una strada o uscire in campagna. La sicurezza del maneggio, nonostante sia noioso, però è casa sua, è un posto conosciuto, fuori l' ambiente è nuovo e sempre variabile, macchine, cani, fagiani, fruscii tra i cespugli, sembrano stupidaggini ma rendono il cavallo ansioso.
Se il tuo cavallo è timoroso di indole, certamente si sentirà più sicuro in mezzo a un " branco" nell' attraversare questi pericoli piuttosto che da solo. Ci vuole pazienza, un anno per te è lungo ma per lui no. Intanto progressi ne stai facendo, quei 50 metri in più che fai una volta alla settimana sono un successo e giustamente và premiato.
Il lavoro a terra che fai con lui potrebbe includere anche degli esercizi con oggetti nuovi e " spaventosi", come un secchio, un barile, una sportina di plastica, lasciati per terra in modo che lui abbia la possibilità di avvicinarsi, annusarli e poi successivamente mossi intorno a lui e passati sul suo corpo. In modo graduale e osservando le sue reazioni, premiando il passo in più e tornando indietro al segnale della paura per poi riprovare più avanti.
Come dice giustamente Luna di Primavera, tu non sei il suo compagno e avere un cavallo che fà tutto quello che chiedi montato e si fidi del tuo giudizio su cosa è pericoloso o no richiede moltissimo lavoro, soprattutto se come me sei una " che fa da se".
Non avere fretta e procedi per gradi, questo è il mio consiglio.
Conquista la fiducia di un cavallo e avrai conquistato il mondo..

Cleo

Il cavallo è mio solo da sei mesi, nonostante siano 10 anni che lo conosco e lo monto solo io (Purtroppo si, nonostante non fosse mio all'epoca se non ero io a montarlo non ci pensava nessun altro, se non in rare occasioni). E' tenuto in una cascina dove un signore ormai anziano ha, oltre a lui, sei cavalli che dieci anni fa, quando c'era ancora domanda, venivano impiegati per far passeggiate. Ed è quello che ho sempre fatto io, un paio di volte a settimana facevo la mia passeggiata (ovviamente dopo aver fatto un anno a imparare in un maneggio che preparava al salto) e tanti saluti, anche perchè all'epoca avevo dieci anni e quindi non pensavo neanche a gestire un cavallo da sola. Dopo alcuni anni di stop, mi sono riavvicinata a questo posto tre anni fa e da un annetto sto lavorando con questo cavallo, che poi mi è stato regalato sei mesi fa, dato che prima era praticamente abbandonato a sè stesso.
Come mi hai consigliato tu, a volte, ad esempio, gli metto delle carote in alcuni sacchetti di plastica (di cui ha sempre avuto paura), glieli lascio nel paddock e aspetto che sia lui con calma ad avvicinarsi e a mangiarle. Per passarli poi sul suo corpo, beh, diciamo che ci sto lavorando XD, so bene che un anno è poco e quindi i piccoli risultati ottenuti per me sono assai preziosi e proprio per questo procedo lentamente, senza sforzarlo o agitarlo inutilmente. Assolutamente non voglio avere un cavallo telecomandato, il cavallo deve fare il cavallo e non ne esiste uno perfetto.
Riuscire a uscire in passeggiata da sola è poi il lato più pratico e superfluo volendo vedere, è che con tutte quelle che deve aver passato questo animale credo che avere una guida sia importante anche per lui. Perchè come diceva Kimimela, non oso neanche pensare al trattamento riservato a questi poveri argentini, domati chissà in che modo e stipati in queste navi dove molti muoiono anche. Il mio cavallo ha subito un trauma ad un occhio, sicuramente durante il viaggio, forse per un calcio o una frustata, e per cui da quest'occhio vede solo ombre. Oppure la paura tremenda che ha dei rumori, da qualche parte gliela devono pur aver fatta venire...
"Quando il tuo cavallo sbaglia, chiedigli scusa."

alex

Secondo me la frase chiave è "se smonto e lo conduco a mano invece è tranquillissimo". Cosa cambia nel momento in cui viene montato? di certo nulla che abbia a che fare con l'ambiente, è qualcosa che ha a che fare con l'essere montato. E' lì che bisogna lavorare.

Ti chiedo: come si comporterebbe condotto a mano, da te, ma trasportando una persona in sella che inizialmente stia completamente passiva, veramente "ippotrasportata"? 
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Kimimela

Ah ecco allora e' poco che lo monti regolarmente!
Allora e' tutto normale, come gia ti hanno detto la strada sara' piu lunga ma puoi sicuramente arrivare ad ottenere piu fiducia.
Purtroppo la stragrande maggioranza dei cavalli argentini ha zero fiducia nell'uomo...e come dargli torto no?
Pero' piano piano deve capire che tu non sei una minaccia mai, anzi devi diventare una guida sicura.
Io ho ottenuto sempre buoni risultati nel lavoro a terra, visto che hai a disposizione un tondino mettiti li con lui, lavoralo alla corda e poi puoi provare a desensibilizzarlo come gia stai facendo per esempio col sacchetto di plastica.
Lascialo libero in tondino di fare quello che vuole, poi avvicinati, accarezzalo dappertutto...insomma crei contatto in diversi modi.
Insieme a questo lavoro aggiungi ovviamente anche le vostre passeggiate.
E poi devi usare tutta la tua sensibilita' equestre...perche ogni cavallo e' un piccolo mondo
La Medicina (Canto Apache)
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Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Alexis85

ho montato alcuni argentini facendo la guida per le passeggiate per due estati, sono cavalli eccezionali! piede sicuro e se gli fai vedere la strada loro poi la rifanno ad occhi chiusi! Però se arrivano direttamente dall'argentina possono essere un pò paurosi, li non ci vanno giù leggeri... devi solo avere pazienza secondo me, e magari farti seguire da un istruttore per lavorare in campo e da terra (non ho capito se sei seguita o no).

Kimimela

E' verissimo. I cavalli argentini si dividono grossolanamente in due categorie: quelli con cui vai nel fuoco e quelli che hanno paura di tutto e possono essere pericolosi.
Il mio Piero era della prima categoria: ci andavi nel fuoco, mai uno scherzo, qualsiasi cosa chiedessi lui era li, pronto a esaudire la mia richiesta.
Cavallo eccezionale davvero.
Era molto poco coccolone, se da terra facevi dei movimenti bruschi scattava (di paura) ma poi col tempo aveva capito che io non gli facevo niente e si faceva poi fare di tutto. Ma le coccole no, dopo un po' si stufava.
Ho conosciuto invece cavalli argentini che hanno paura della loro ombra e devo dire che difficilmente li ho visti poi sereni.
Pero' un margine di miglioramento c'e' sempre
La Medicina (Canto Apache)
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Cleo

Ciao Alex, io penso che il suo problema sia proprio l'aver qualcuno da seguire. Se mettessi su anche un bambino e fossi io a condurlo a mano mi seguirebbe senza la minima esitazione. Talvolta quando lo conduco a mano, ovviamente tenendolo al mio fianco, se ha paura di qualcosa semplicemente so sposta dietro di me, per tornare poi al mio fianco superato il "mostro". Il problema non sta nel mio assetto, perchè ovviamente mi sono fatta un esamino di coscienza prima di pormi la questione, e quindi mi sono fatta diciamo esaminare per un po' da un preparatore che comunque non ha trovato problemi nel mio modo di montare. In bocca ho un filetto semplice e tante volte emonto anche in capezza, le gambe le uso solo nel momento del bisogno dato che per modificare l'andatura uso solo la voce.
Ripeto: giá in poco tempo ha fatto un cambiamento enorme e ne sono assolutamente orgogliosa.
"Quando il tuo cavallo sbaglia, chiedigli scusa."

Luna di Primavera

non è un problema di assetto
è un problema di addestramento, di obbedienza se vuoi.

guarda che da terra e da sella son due mondi diversi, sia per lui sia per te. lo dimostra il fatto che da terra ti obbedisce e da sella no.

come si comporta in campo? che cosa fate normalmente?
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

alex

#13
Citazione da: Cleo - Ottobre 09, 2014, 10:11:14 AM
Il problema non sta nel mio assetto, perchè ovviamente mi sono fatta un esamino di coscienza prima di pormi la questione, e quindi mi sono fatta diciamo esaminare per un po' da un preparatore che comunque non ha trovato problemi nel mio modo di montare.

Non avevo dubbi al proposito; scatta qualcosa (brutti ricordi? ansietà?) quando chiunque lo monta in sella. L'accordo fra cavallo e cavaliere scatta, in campagna, quanto il cavallo ha l'impressione di "seguire il cavaliere che ha in sella". Per questo secondo me è una genialata incoraggiare chi porta un cavallo da terra di condurlo standogli a fianco - su per giù nella posizione in cui starebbe in sella: standogli sulla spalla e anche un po' più indietro, non all'altezza della testa o dell'incollatura. Con le mie due cavalline spesso conducendole gli sto addirittura dietro, come li si conduce con due  redini lunghe - ovviamente non lo faccio con cavalli con cui non c'è una relazione confermata. Per questo proponevo anche di "spezzare in due" il problema, montandolo mentre è condotto (ma non dietro: di fianco) da una persona a terra. Questo farei io; non ho idea se sia sensato, o sia una banalità; ho solo condiviso il modo che io tenterei se mi capitasse un caso del genere (e che uso quando faccio montare su Asia chiunque non sappia andare a cavallo).
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

Cleo

Grazie Alex per il consiglio. Ritieni sia meglio farmi condurre da una persona a terra mentre io sono in sella, o essere io a condurlo con qualcuno in sella? Proveró di tutto:)
"Quando il tuo cavallo sbaglia, chiedigli scusa."