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Il culo di piombo.

Aperto da raffaele de martinis, Dicembre 23, 2014, 03:01:14 AM

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raffaele de martinis

Pare, che qualcuno abbia - per scoprire i ploblemi articolari dello lallo - poteri diagnostico esplorativi allocati là dove non batte il sole.

Il ché è perfettamente possibile, dato che da sempre c'è un intimo colloquio tra le terga del cavagliere e il dorso del lallo.
Quando il Generale dice: "all'oculo dello spettatore dovrà sembrare che il lallo lavori da solo", intende questo: i comandi devono essere dati da contrazioni e minimi spostamenti di peso, gambe e mani devono essere passivi (intervengono alla bisogna), lovviamente questo è un punto d'arrivo, per arrivarci si dovranno usare: mani,gambe, frusta, speroni, etc. etc.

Come si trasmettono queste "sensazioni" allo lallo? Ovviamente con tutto il corpo, ma quale parte del corpo sta a contatto costante collo lallo? Il culo, appunto.

Avevo un vago ricordo di aver letto: abbiate il culo pesante e le gambe leggiere, o qualcosa del genere, ebbene, ho ritrovato la fonte: eccola!

Ayez les fesses lourdes, les jambes molles : votre buste , vos épaules, vos bras et vos mains pourront alors se décontracter, être en place et devenir légers.

Relâchez vos jambes, ayez des fesses lourdes et le dos sera léger(et non...la fesse légère(sic!) et le dos lourd!)...Votre main s'améliorera...


Loso loso tratta una parte anatomica poco adatta a discussioni tenniche, si preferisce deviare sulla cintura, sulla gambe, sull'assetto e si trascura il deretano, un punto chiave per l'equitazione.

Finalmente, Chiris dice a Chiara e a Lettera: per avere un perfetto assetto (classico), abbiate il culo di piombo, le gambe molli e le reni elastiche

Se volete approfondire, questo è il linco:
Questo è il linco: http://www.cheval-haute-ecole.com/index30202.html
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#1
Non so se Asia lo ascolti, ma nel frattempo non parla a vuoto: lo ascolto io. Da qualche anno - dopo conosciuto Homocaballus, rinunciato all'assetto "leggero" e acquistata la mia dura Randonnée - in effetti parla forte e chiaro.... e non tutto quello che mi dice mi piace.

Chi ha l'impressione che stando in assetto leggero il peso che grava sulla schiena del cavallo dimuisca di un grammo si rassereni: il peso che grava sulla schiena del cavallo, attraverso la sella, resta identico, lovviamente, perchè le staffe trasferiscono alla sella ogni grammo di peso che ricevono. Cambia leggermente la distribuzione del peso, cambiano parecchio le variazioni di peso date dai sobbalzi, e dalla loro morbidezza, ma il peso medio resta identico.

Chiedo al mio culo: ma perchè, al trotto seduto e pure al galoppo, non sento una pressione uniforme come vorrei, quella che sento al passo? Che devo fare per diminuire quel va e vieni di pressione? Per ora, a questa angosciosa domanda, non mi risponde  :dontknow:
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Il giorno che sentirai la pressione uniforme a tutte e tre le andature vorrà dire che sarai riuscito a bloccargli definitivamente la schiena anche grazie al concetto di "culo di piombo". Chapeau!
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

Ma Raffaele il tuo amato generale con quale parte anatomica credi che percepisse le contrazioni e rigidità del cavallo sulle quali si dilunga tanto? Con le gonadi? Lovviamente col fondoschiena soprattutto.
E non mi dire che tu, vecchio cavallaro ignorante non saresti capace di capire se un cavallo ha mal di schiena semplicemente montandolo :horse-wink:
Circa il culo pesante è ciò che dicono tutti i bravi istruttori di lavoro in piano, ricordo che tu avevi raccontato degli stivali rivestiti di piombo, dei postiglioni se non erro, espediente che ha per effetto di appesantire le terga no?

Max credo che il concetto del culo di piombo voglia significare che nell'assetto leggero devi mettere il peso nella sella invece che nelle staffe, comunque concordo sull'osservazione a proposito della pressione uniforme, non a caso i cavalli con schiena bloccata spesso vengono erroneamente percepiti come comodi.

alex

#4
Citazione da: max - Dicembre 23, 2014, 08:46:56 AM
Il giorno che sentirai la pressione uniforme a tutte e tre le andature vorrà dire che sarai riuscito a bloccargli definitivamente la schiena anche grazie al concetto di "culo di piombo". Chapeau!

Non voglio affatto sentire la schiena di Asia immobile - vagamente so cosa significa "cavallo intavolato": ti assicuro che Asia è tutt'altro! - ma voglio diminuire la rigidità della mia schiena; perchè quando ci riesco, per brevi momenti, almeno in parte, sento che il mio culo mi fa i più vivi complimenti. Il problema è una questione di agilità e di "rilassamento attivo", se per seguire il movimento uso male i muscoli lombari le cose peggiorano. Il consiglio di Homocaballus è: state flaccidi e rilassati come un sacco di patate; la rigidità delle gambe l'ho vinta, ma quella dei muscoli lombari, è dura. Appena esagero, mi trovo "in ritardo" sul movimento del cavallo, di una frazione di secondo; sto lavorando per azzerare questa frazione di secondo, il che significa che devo anticipare un pochino. Difficile!

Nota tecnica: se le "passeggiate" si trasformano in un fitto, attento e continuo colloquio fra il cavaliere e il suo culo, diventano una cosa abbastanza interessante e istruttiva, pur essendo "semplici passeggiate"; ma so già che non convincerò nessuno.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Se non mettete peso nelle staffe le perdete.

E cosa vuol dire che nell'assetto leggero bisogna mettere il peso nella sella???
Il peso come dice alex grava sempre sulla sella. Cambia solo in quale posto della sella e in che modalità e tempi viene distribuito. La schiena del cavallo si muove, e bisogna agevolare tale cosa. La sella di per se non è un impedimento a tale cosa, ma i movimenti e le distribuzioni di peso di quello che ci sta seduto sopra possono esserlo, se usati male.

Il mio rammarico è che si prendono spesso come universali delle indicazioni che invece riguardano uno specifico caso. Poi arriva un'altro che enuncia altre indicazioni come universali ma che dovrebbero riguardare un'altro caso, e non si capisce più chi ha ragione. Tutti e nessuno, ovviamente. Basterebbe specificare a quale caso ci si riferisce.

Esempio.
Cavallo addestrato, che si mantiene rotondo e "porta" il suo cavaliere a tutte le andature senza più bisogno di grandi interventi, magari durante una presentazione in pubblico, al trotto seduto: CULO DI PIOMBO e BUSTO DI MARMO, tutto il resto (spalle, braccia, gambe etc) sciolto. Ma tale cavallo può essere che sia stato reso sciolto e addestrato facendo la bella statuina dall'inizio alla fine? No. Se fai sempre la bella statuina lo scassi.

La bella statuina dal culo di piombo te lo dice la schiena del cavallo quando puoi permetterti di iniziare a farla, e secondo me può solo cominciare nella spalla in dentro una volta che questa è stata confermata, quindi, e qua le belle anime si scandalizzeranno, vuole dire che prima di allora la spalla in dentro era fatta al trotto battuto e poi via via si prova a sedersi. E' la flessione laterale che mette il cavallo nelle condizioni di rimanere rotondo e portare il suo cavaliere senza conseguenze, e la spalla in dentro rappresenta "la flessione laterale al trotto". Una metà per volta si mette il cavallo nelle condizioni di poter sopportare "il culo di piombo" e solo dopo, casomai, si usa sto culo piombato per proseguire più finemente l'addestramento.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

milla

#6
Vero Max concordo una sola osservazione, è pur vero che se non si mette peso nelle staffe queste si sfilano però bisogna fare attenzione a non metterne più del minimo indispensabile altriment,i non solo la gamba diventa rigida, ma il sedere non poggia più comodamente in sella ma si finisce per avere una specie di assetto leggero-finto seduto. Forse la mia spiegazione non è chiara, scusate, ma in sella la sensazione è invece molto chiara.

Alex non sono completamente d'accordo sullo stare flaccidi come un sacco di patate :icon_confused:

alex

#7
Questo non è il consiglio per montare; questo è quello che Homocaballus chiede al cavaliere novizio, che lui depone in sella accompagnando il cavallo a mano, vietandogli rigorosamente l'uso delle redini, o al cavaliere non novizio che deve ricominciare daccapo (e in questo caso le cose sono molto più difficili!)

Ho procurato a Homocaballus un antico ciclomotore bda cross, quello della sua gioventù; un caso straordinario, in cui eBay l'ha messo in vebdita a poche decine di kilometri da me, e casualmente avevo una persona con mezzo adeguato per portarlo fino da lui, in Andalusia, proprio in quelle settimane; miracoli del web. Dal poco che mi ha raccontato ho idea che abbia addestrato i suoi cavalli a stare incollati al ciclomotore, a riconoscere la sua leadership  :horse-wink:; suppongo perciò che nella fase successiva i cavalieri siano incoraggiati a stare in sella passivi e rilassati, intanto che il cavallo va per conto suo dietro Homocaballus.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

La mia immagine mentale, se devo prendere in considerazione dei sacchi di patate che cadono flaccidi, è di considerarli come le braccia, le spalle, le gambe... ed appenderli ad un'asta ben dritta e tonica che è l'asse testa-busto-bacino. Ma questo sempre nel caso che il fondoschiena (bacino) sia quello che riceve il peso durante la fase di discesa degli scossoni verticali, ed i piedi non perdano le staffe solo perché la parte minima indispensabile va anche un po' lì.

Se qualcosa di quest'asse va fuori.... asse, il peso di tutti i sacchi non si scarica più sulla verticale del seggio, ma comincia ad andare in giro ed i sacchi prendono ad oscillare incontrollati.

Nel trotto seduto quindi l'asta scarica di più nel seggio. Ma anche in quello sollevato (quando stai sù e non ti siedi mai) c'è questa "asta", che è sempre data dalla tonicità del busto, un po' inclinata verso l'avanti, e il peso si scarica tutto sulle staffe.

Se quest'asse è sempre al suo posto, vuoi quando sei seduto, vuoi se stai sollevato, un peso eccessivo sulle staffe non dovrebbe determinare un'irrigidimento ma.... determina che ti sollevi in equilibrio sulle staffe! Cioè se spingi sulle staffe e invece di sollevarti come ho detto senti le gambe che scappano avanti, oppure senti che ti sollevi ma il busto tende a scappare indietro o avanti: l'asse (la famosa linea testa-spalle-talloni o quel che è) non è "a posto", ed il modo migliore per sistemarla è spostare i piedi sotto di noi fino dove si sente che se si spingesse sulle staffe ci si alza in equilibrio su di esse senza che nulla scappi.

Mi spiace se non sono chiaro.
Ciascuno di noi ha la sua idea/immagine mentale e, alle volte, per quanto uno scriva, le stesse parole rispondono con un'eco mentale diverso a seconda del vissuto di ciascuno.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

alex

#9
Raffaele ha postato parecchio tempo fa un filmato di un istruttore francese, indicandolo come modello di assetto, e stranamente si vedeva quel trotto che a me non piace: gambe molto in avanti, sollevamento "apparentemente per rimbalzo", immediatamente seguito da una ricaduta. Max concorda con le con le gambe in asse, il che è simile al vecchio precetto "state in sella come se foste in piedi con le gambe larghe e non come se foste seduti", il che equivale all'idea di "inginocchiarsi nella sella"; invece Fillis dice espressamente e chiaramente "state seduti".

Mi piace l'idea di tenere sulle staffe esattamente quel tanto di peso che impedisce di perderle: è esattamente quello che mi sforzo di fare. Quanto al fatto di sollevarmi premendo sulle staffe senza inclinarmi un pochino in avanti, ci sto lavorando, arretrando e arretrando le staffe, ma gli staffili sono agganciati troppo avanti e mi riesce difficile!

Ho l'impressione che - come in millanta altri aspetti dell'equitazione - ci siano due idee contrapposte. Max illuminaci.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

max

Certo che ci sono (le idee contrapposte)!
E come dicevo prima ciascuno ha una parte di ragione, ciascuno fa in un modo piuttosto che in un altro per esaltare di più un aspetto che, secondo lui o secondo il periodo storico, deve essere esaltato. Ma non è per niente detto che quell'aspetto sia giusto sempre.

Ci sono immagini storiche di cavalieri che stanno in sella in un modo che io definisco ottimo per rompere le schiene dei cavalli e per cercarsi problemi. Di solito appartengono tutte al medesimo periodo storico. Vediamo se le trovo senza fare nomi.









Tutta questa gente sta sicuramente "seduta". A torto o a ragione, bisognerebbe vederli in movimento. Ma di certo non li indicherei ad occhi chiusi come esempio da seguire di corretta posizione.
Quel pochissimo che sapete vi impedisce di capire quel moltissimo che non conoscete.

raffaele de martinis

Citazione da: milla - Dicembre 23, 2014, 08:55:18 AM
Ma Raffaele il tuo amato generale con quale parte anatomica credi che percepisse le contrazioni e rigidità del cavallo sulle quali si dilunga tanto? Con le gonadi? Lovviamente col fondoschiena soprattutto.

Il nostro beneamato Generale, parlava sopratutto di discorsi fatti dalle chiappe del cavagliere allo lallo, come in effetti avviene quando è il cav. a dare - finemente - degli ordini.. praticamente sempre, tranne quando si lascia l'iniziativa allo lallo come in passeggiata, allora ci si rilascia e si segue il movimento della sciena del lallo passivamente usando sopratutto le reni.

Il lallo ci dice che ciè qualcosa che non va tramite rigidità e contrazioni e mancate risposte alle nostre richieste, ma - io credo, e non sono il solo a crederlo a partire da Baucher - che le contrazioni del lallo si sentono sopratutto colla mana, il lallo ce lo dice in questa maniera anche quando ha una rigidità nella coda  :icon_eek:.

Se la capa sapesse come ho inzegnato il passage a due lalli ci viene una crisi isterica...
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

#12
Ahhh adesso sì che ho capito, quindi il culo serve solo per star seduti e per fare pupù
ma và, dai che le rigidità e le contrazioni della schiena si sentono con le chiappe, anche con la mano magari (adesso non ho tempo per rileggermi tutto il Gen però mi piacerebbe sapere dove parla di contrazioni avvertite con la mano) ma un cavallo che non usa la schiena lo sento anch'io che non ho le terga radiologiche, poi VOI fini le sentite con la mano, la punta del naso e anche con la barba.

Raffaele lo so, lo SENTO che stai per dirmi a cos'altro serve il fondoschiena ma ricordati che siamo a Natale :laughter-485:

raffaele de martinis

Già, infatti non ho detto che il Generale - molto plobabilmente - era uomosessuale e - forse - aveva una senzibbilità assai marcata laggiù... nell'Arizonaaa terra di sogni e di chimereeee, se una chitarra suonaaaa cantano mille capinereeeee.....  :icon_eek:  :icon_eek:

"Sorridete con le quattro guance" è un consiglio strettamente equestre... chi lo dette? Due delle quattro guance sono quelle di cui sopra: le chiappe!

Questo è un rebus posto da Alex e sagacemente risolto - in altro tempo et altro loco - da una ragassa, nostra vecchia amica,
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla