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Feldenkrais de noaltri poareti

Aperto da alex, Ottobre 28, 2016, 05:02:55 PM

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alex

Incuriosito dal post sullo stage di Mazzoleni a Verona, ho sfogliato Google alla ricerca del "Feldenkreis", non sapendone assolutamente nulla; e rapidamente mi sono fatto l'idea che tratti, soprattutto, il problema della consapevolezza del proprio movimento.

Tale consapevolezza è difficile da ottenere, tanto più quanto il movimento è abituale, automatico. Da ricerche personali deduco che il classico movimento di cui non sappiamo nulla è il nostro passo.

Vi propongo un facile esperimento e poi vi chiedo di dare una spiegazione al risultato.

Camminate di buon passo. Palpeggiatevi la parte anteriore della coscia e sentite la contrazione muscolare, che avviene al momento dell'avanzamento della gamba. Nulla di strano, è naturale che avanzando la gamba lavorino gli estensori.

Adesso fate lo stesso con la parte posteriore della coscia. Sentirete una contrazione dei flessori PRIMA che il piede che avanza tocchi terra. La spinta non è ancora iniziata. Come ve lo spiegate?

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

grinta

non è il mio campo , ma provo a spiegare la mia teoria  : :firuu:
la fase denominata d'appoggio corrisponde all'anticipazione di un nuovo ciclo di passo , innescando contemporaneamente quadricipite grande gluteo ed ischiocrurali , per far si  che i traumi causati dal contatto del tallone con il terreno si riducano al minimo e soprattutto per stabilizzare l'articolazione .

c ho indovinato ?

segreto

Citazione da: alex - Ottobre 28, 2016, 05:02:55 PM
Adesso fate lo stesso con la parte posteriore della coscia. Sentirete una contrazione dei flessori PRIMA che il piede che avanza tocchi terra. La spinta non è ancora iniziata. Come ve lo spiegate?
@ Alex:
E' perchè non blocchi il ginocchio (vedi marcia atletica). Se tu cammini con il ginocchio sbloccato gli estensori e i flessori devono venderti la rigidità che un'articolazione "aperta" non ha (il ginocchio) come succede nella corsa. Se non lo facessero la gamba si piegherebbe sotto il peso del popò e della parte superiore del corpo.
Un atleta marciatore che procede atterrando sul ginocchio bloccato non ha i muscoli della parte posteriore della coscia contratti più di tanto (meglio se niente), se no fa il doppio di fatica. Li attiva quando passa sulla verticale e poi fa la "tirata" per portare la massa (tutto quel che ha oltre alla gamba in spinta) in avanti.

Segreto

alex

#3
Eh... non è facile, forse voi non c'eravate quando ne parlavamo, del "paradosso della ruota".

Mi scuso con chi ha già sentito la storia della ruota, saltate!

Ii problema è: in un veicolo che procede a 100 all'ora, il punto della ruota che tocca l'asfalto che velocità lineare ha verso l'avanti? Risposta: velocità zero. Ii punto della ruota che tocca l'asfalto è fermo rispetto all'asfalto. Infatti se avesse un movimento in avanti, starebbe "scivolando", ma se non scivola, vuol dire che rispetto all'asfalto è fermo.

Stessa cosa per il piede del cavallo, e per il nostro piede: nel momento del contatto e per tutto il tempo del contatto, sta  fermo sul terreno, altrimenti scivolerebbe.

Lo so che se non ci avete mai pensato è dura da accettare, ma è  la fisica del rotolamento; non si scappa.

Arriveremo anche alla contrazione del flessori della gamba.... ma prima dovete accettare questa realtà fisica.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

grinta

....E se fosse l attesa del passo essa stessa il passo ?....

Bene , accettato che il punto di attrito tra piede e suolo è sempre statico posso dire di saper volare , in quanto il mio moto avverrà sempre e solo in sospensione , si voglia in avanti che indietro , soprattutto correndo .  :horse-wink:
Per gli esposti funziona così , mentre gli occulti sono più fortunati , stanno fermi e la terra gira intorno a loro

....copernicani... :icon_eek:

Tralasciando le minchiate ..... Caro Alex , sono curiosissimo di capire dove tu voglia parare !

alex

Il passo ha due momenti, partiamo dal primo; la gamba viene slanciata in avanti, subisce una forte accelerazione (da fermo a molto più veloce del resto del corpo: infatti lo supera). E questo è intuitivo. Ma se nel momento dell'appoggio il piede deve essere fermo rispetto al suolo, e lo è (altrimenti scivolerebbe!), questo significa che deve esserci anche una forte decelerazione, e anche questo richiede una forza; e questa forte decelerazione è attiva, ottenuta con la contrazione di muscoli. Questo non è intuitivo, e non è minimamente consapevole. La contrazione dei muscoli posteriori della coscia, prima che il piede tocchi terra, ne è il segno "tangibile".

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

grinta


segreto

Io di fisica non so nulla ma mi verrebbe da dire che a volte quel che sembra assurdo, assurdo non è, ma semplicemente ci mancano gli strumenti linguistici e di raffronto per definire quel fenomeno. Compreso Achille e la tartaruga. Comunque non sono preparato, né purtroppo mai lo sarò, per affrontare simile complicazione senza una spiegazione a prova di tonto. Mi associo a grinta quando chiede dove vuoi andare a parare.

Segreto

P.S.: Inoltre, da profanissimo, mi vien da pensare che la decelerazione possa essere anche passiva. Pirlata?


alex

#8
@ segreto: temo proprio che una decelerazione richieda necessariamente una forza....
@ grinta: no, certo non solo per quello.

Ricorderò sempre la faccia di compatimento con cui ci ha guardato Peter, pareggiatore australiano ex meccanico, quando dalle nostre facce ha capito che la questione del "punto della ruota fermo rispetto al terreno quando lo tocca" non l'avevamo non solo mai pensata, ma che nemmeno avevamo capito la spiegazione.... il suo sguardo diceva: ecco un altro gruppo di deficenti. Senza offesa, eh: di quel gruppo facevo parte anch'io, in prima fila.

E poi ha mimato il movimento dell'arto di un  cavallo.

A stento, ma abbiamo capito.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.