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Il segno della vita

Aperto da alex, Dicembre 04, 2014, 08:35:05 AM

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alex

Ho scorso il sito collegato al centro di Miky, e ho ricevuto un pugno nello stomaco, che mi ha suscitato contrastanti emozioni. Si tratta delle pagine in cui viene raccontata - crudamente, com'è cruda la verità che esiste, ma che molti di noi, me compreso, stentano ad affrontare a fronte alta - la storia del "segno della vita": una spruzzata di colore sulla coda e sulla criniera di splendidi puledri, destinati alla macellazione. Chi riceve lo spruzzo, è salvo; gli altri, continuano nel percorso a cui erano destinati.

Un tempo, avveniva qualcosa di assai simile con i cani nei canili; anche in quel caso - e avviene ancora in moltissimi stati in cui i cani abbandonati sono destinati alla soppressione, a meno che non vengano adottati entro un breve periodo - chi si recava in un canile, alla ricerca di un cane da adottare, doveva scegliere. E in parte avviene ancora, perchè per i cani "non scelti" non resta che una vita quasi del tutto priva di libertà e di inserimento in una famiglia umana - cosa che ritengo, per loro, assai simile a una famiglia canina. Mi è successo di fare questa scelta, e di portarmi a casa una cagnona che poi si è rivelata.... va be', non divaghiamo.

Ora, non ho parole per esprimere l'ammirazione per chi ha questo coraggio. Grazie Raffaele, che cerchi i tuoi sanfratellani fra quelli allevati come cavalli da carne; grazie a Tony, che sceglie i suoi cavalli da domare ed avviare al lavoro fra quelli che provengono dagli allevamenti francesi, e che sono destinati alla macellazione. Grazie: siete persone coraggiose, e dotate di profonda umiltà: intesa come consapevolezza e accettazione dei propri limiti, perchè accettate l'idea che potete fare poco, ma quel poco lo fate. E fra il poco, e il niente, c'è una differenza incommensurabile.



La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

old duck

non solo Miki e Tony svolgono una missione encommiabile ma avviano con gran successo questi cavalli al lavoro agricolo, al recupero delle tradizioni, quindi svolgono anche una bellissima operazione culturale. Questi giganti buoni sono animali meravigliosi e molto versatili: sono i compagni ideali non solo nei campi ma anche nella vita, in campagna, a sella. Spero che il segno della vita sia donato a tanti di loro grazie al lavoro e alla passione di questi due miei grandi amici
Ci sono due cose in Equitazione: la tecnica e l'anima. Nuno Oliveira

madamen67

Seguo Miki e Tony da tempo; anche se sono avvezza a non intervenire quasi mai nei topic non posso fare altro che quotare alex e old duck e ringraziare in senso lato tutti quelli che si occupano di evitare almeno ad alcuni un triste destino. Da Nyna, a Miki e Tony e tanti altri con cui ho contatti su FB
Non invidiate. Applaudite e poi fate di meglio

Kimimela

Citazione da: alex - Dicembre 04, 2014, 08:35:05 AM

Ora, non ho parole per esprimere l'ammirazione per chi ha questo coraggio. Grazie Raffaele, che cerchi i tuoi sanfratellani fra quelli allevati come cavalli da carne; grazie a Tony, che sceglie i suoi cavalli da domare ed avviare al lavoro fra quelli che provengono dagli allevamenti francesi, e che sono destinati alla macellazione. Grazie: siete persone coraggiose, e dotate di profonda umiltà: intesa come consapevolezza e accettazione dei propri limiti, perchè accettate l'idea che potete fare poco, ma quel poco lo fate. E fra il poco, e il niente, c'è una differenza incommensurabile.
:perfect: :quoto: :chapeau:

la prima volta che ho visitato il sito di tony e micky mi sono commossa parecchio, leggendo del segno della vita
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

raffaele de martinis

#4
                                 vita                      carne
Cavallo del Catria      50                           50
Aveglinese                 50                           50
Bardigiano                 30                           70
Cavallino d'Esperia    30                           70
Sanfratellano             20                           80
Tolfetano                   20                           80
TPR                              5                           95

La situescion -  i dati (indicativi) fino al 1995 -  è più rosea, nel senzo che sono destinati per la maggior parte per la vita, per: il PSO, L'AAS, il Maremmano, il lallo del Ventasso, il Sella Italiano, il Murgese e qualche altro.
Per il sanfratellano - situescion che cognosco molto bene - attualmente, va al macello la quasi totalità della produzione, per gli altri non zo, ma la tendenza sarà quella.

Ora, la domanda sorge spontanea: qual'è la molla che spinge due personaggi a fare opera di salvataggio dei comtois e se ne straimpipa dei lalli itagliani? Bice che dice ? BAH!

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

alex

#5
Due spiegazioni:
1. sono interessati ai cavalli da lavoro; mi pare che l'unica razza con quelle caratteristiche  italiana sia il TPR,
2. sono a un passo dal confine francese; non credo che in quell'area vi siano sanfratellani di passaggio, mentre, da quello che ho capito, c'è un gran passaggio di cavalli provenienti dalla Francia.

Un commento
1. se una razza buona viene conservata e valorizzata, chissenefrega se è itagliana o no? Tanto, da come dici, l'equitazione italiana è defunta; l'Italia - dal punto di vista globale, organizzativo - è in fase confusionale, ogni progetto che sia incentivato da un'iniziativa pubblica (vedi scandalo assistenza immigrati; vedi iniziative contro il "dissesto idrogeologico"; vedi gestione dell'ambiente, in particolare dei rifiuti) suscita robusti appetiti e viene trasformato in una fabbrica di soldi, il che è incompatibile con progetti seri, di lungo respiro; amen. I furbi hanno vinto, e vinceranno a lungo. Lasciamo che se ne occupi chi è capace di serietà. Le eccezioni puntiformi ci sono eccome, ci sono certamente eccellenti iniziative puntiformi, ma per la conservazione, miglioramento, valorizzazione di una razza equina ci vuole una serietà globale..... cosa che, aimè, non abbiamo.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Vabbé vuoi dirmi che dal gran passaggio di lalli da carne provenienti dalla Francia i Nostri tirano via un pò di soggetti da vita?
Legittima operazione commerciale di ottimizzazione delle risorse, niente da dire.

Il mio discorso è più generale, si da il caso che in Itaglia, ci siano diecine di associazioni che valorizzano, importano, promuovono, lavorano lalli: spagnuoli, americani, argentini, etc. etc. qualunque quadrupede un pò esotico è importato con annessi e connessi, divise, selle, copricapi, guardate sto tizio...

http://www.cavallominorchino.it/Chi.asp

Perché queste energie, queste risorse sono impegnate a valorizzare robba estera?
Semplicemente perché si pagano i soggetti esteri e non si pagano quelli itagliani, pertanto continuo a vedere ottimi polledri tolfetani andare al macello e lalli esteri - la maggior parte difettati - pagati a suon di euri.
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Miky Estancia

Che sorpresa qusto topic! Grazie a tutti per i complimenti!

Perché  i Comtois e non il Tpr o il bardigiano o il sanfratellano?

1. Mi sono sempre piaciuti i cavalli da tiro, ma con caratteristiche fisiche e mentali tali da essere comunque dei soggetti estremamente versatili...al momento nessuna razza italiana risponde a tutte le mie esigenze.

2. Inizialmente ero orientata verso il TPR...ma dopo aver visto molti soggetti e dopo i negativi riscontri professionali con questa razza, ho rivolto altrove la mia attenzione.

3. Il Comtois rispondeva egregiamente a tutte le mie necessità...ma proprio tutte tutte: ottimo soggetto da trek, lavoro in piano, volteggio, spettacolo, lavoro agricolo e attacco sportivo, facile da addestrare, rustico, costo equo, grandissima scelta (si parla infatti di circa 4000-4500 nascite in purezza ogni anno, con una selezione iper severa: solo il 20-30 % rimane a vita, il resto....boucherie! ).

Quando abbiamo cominciato a esibire i nostri soggetti, all'inizio c'era chi ci rideva dietro....poi hanno smesso di ridere di fronte all'evidenza dei risultati e della qualità  di questi cavalli, e sono cominciate ad arrivare le richieste.

Per soddisfare queste richieste c'erano due soluzioni: o ci si rivolgeva agli allevatori francesi (un Comtois "attele, monte, plein papier, impeccable" - attaccato, montato, con genealogia, impeccabile dal punto di vista morfologico, di salute, addestrativo e mentale-,  pronto da mettere in  lavoro, costa dai 4500 ai 6000 euro...chi vuol risparmiare si aspetti cavalli carenti in qualche punto), oppure si poteva cercare, tra il restante 70/80 % destinato alla macellazione, qualche soggetto idoneo.

Il che è  anche opera buona, visto che ottimi soggetti, di buona genealogia, magari sono stati scartati per difetti come una striscia bianca troppo lunga sul muso (e Cyrus di proprietà  dei Marchesi Spinola di Tassarolo, è  un ottimo esempio) o una coda atraccata troppo alta o troppo bassa...
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

maya

solo qualche precisazione visto che ho vissuto e condiviso con loro parecchi momenti:

innanzi tutto, di razze italiane che vanno alla carne ce ne sono poche, quelli che vengono allevati per questo scopo hanno conformazioni che poco hanno a che vedere con una buona struttura per sella o qualsiasi altro utilizzo, sono cavalli che devono rendere tanta carne...e basta!!...poi che siano storti, brutti e stupidi...poca importanza ha per l'allevatore...se qualche bestia di qualasiasi razza finisce al macello è perchè fondamentalmente non era adatto all'utilizzo a sella o qualsiasi altra cosa...purtroppo in Italia come per tante altre cose, non c'è abbastanza serietà per poter fare un allevamento serio...a momenti non siu riesce a preservare una razza con le caratteristiche originarie che permetta un buon uso per la monta da lavoro o per l'attacco...due esempi su tutto: il TPR, tanto grosso, quanto ingestibile e inaffidabile di testa......il maremmano, che con tutta la selezione che è stata fatta fino ad oggi inserendo il purosangue in questa razza, si sta perdendo completamente il modello originale di questo cavallo...come hanno già fatto con l'avelignese...rovinando anche questa razza...purtroppo non siamo capaci, non abbiamo la pazienza, la testa e la razionalità per fare le cose fatte bene!!!!


questi COMTOIS, sono cavalli che hanno una storia alle spalle di qualche centinaio di annii, pur affronbtando una selezione destinata principalmente per la carne, hanno sempre messo al primo posto il carattere delle loro bestie, selezionando solo prodotti di altissima qualità, in questo modo anche gli scarti, hanno delle ottime possibilità di venire tirati fuori dal macello per gli usi più diversi....vedi spettacolo,volteggio,lavoro agricolo,attacco o "semplicemente" per la sella!!!!

non me ne vogliamo i proprietari delle razze citate...sicuramente  saranno i fortunati proprietari di cavalli bravissssssimi eh!!!!...io ho fatto solo considerazioni su larga scala!!!!!

ovviamente ho toccato con mano quello di cui vi sto parlando...dalla curiosità suscitata attraverso un pc, poichè volevo assolutamente provare direttamente i loro metodi, ho fatto un pò di KM e mi sono presentata con la mia puledra di 11 mesi, mezza maremmana,mezza paint,mezza quarter...di comtois manco l'ombra all'orizzonte purtroppo nel suo sangue!!!!!......


ebbene i loro cavalli, ma ho visto anche altri adottati grazie a loro, sembrano tutti fatti con lo stampino, docili, tranquilli e assolutamente rispondenti ai comandi.....

potrei dirvi che sono appena rientrata da una bella passeggiata di quasi tre ore con un Comtois, abbiamo attraversato strade, dove purtroppo i camion non hanno rallentato e le macchine ci hanno sorpassato aumentando la velocità, eppure non hanno fatto una piega....e guai a pensare che il cavallo pesante non sappia essere leggero e veloce....prova fatta e stra collaudato!!!!

domani altro giro ed altra corsa!!!!!

morale della favola: non badate troppo a quello che finisce al macello....se dovete fare un'opera buona, prendete un COMTOIS!!!!!!!!....almeno non lo avete solo salvato ma vi ritroverete tra le mani anche un buon cavallo!!!!!

fine pubblicità!!! :blob3: :blob9: :blob3: :blob9:

OGNI RIFERIMENTO A FATTI E PERSONE è PURAMENTE ALLUSIVO!!!!!!

BACI BACI :ciao: :ciao: :ciao:

:firuu: :firuu: :firuu: :firuu: :firuu: :firuu: :firuu: :firuu:

raffaele de martinis

Ho già detto che l'operazione comtois è perfettamente legittima, ma siamo di fronte al famoso lallo che si morde la coda, dobbiamo sperare che qualche personaggio francese, austriaco o svizzero scopra le qualità dei TPR, dei Tolfetani o dei PSO e impianti una colonia di questi lalli a casa sua per avere una valorizzazione di ritorno dei nostri prodotti.

Chapeau per i cugini francesi che si sono inventati la dura selezione per gli attacchi, comunque, diciamocelo, i comtois come tutte le altre razze pesanti sono animali da macello, chiamarlo boucherie fa più fine forse, ma quello è.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

milla

Beh ma Micky l'ha detto chiaramente che loro recuperano cavalli che sarebbero destinati al macello, l'ha definito boucherie per fare una battuta, non mi pare che Micky sia una che "vuol fare la fine".

maya

 Eh già speriamo nella lungimiranza di qualche allevatore francese che voglia provare l'ebrezza di allevare qualche esemplare italiano!!

Comunque il Comtois e' una razza allevata principalmente per la carne,la selezione e' così dura che quelli che restano in vita sono davvero pochi e fanno si di alzare il livello,permettendo in questa maniera di tirare fuori dal macello degli ottimi puledri!

Per il resto la polemica gratuita non la reggo più di tanto...le discussioni costruttive le digerisco più facilmente....

raffaele de martinis

                                                                         :dontknow:




https://www.youtube.com/watch?v=GqNEqmMhN20

                                                                   
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

Miky Estancia

Citazione da: raffaele de martinis - Dicembre 05, 2014, 07:58:51 PM
1. Ho già detto che l'operazione comtois è perfettamente legittima, ma siamo di fronte al famoso lallo che si morde la coda, dobbiamo sperare che qualche personaggio francese, austriaco o svizzero scopra le qualità dei TPR, dei Tolfetani o dei PSO e impianti una colonia di questi lalli a casa sua per avere una valorizzazione di ritorno dei nostri prodotti.

2. Chapeau per i cugini francesi che si sono inventati la dura selezione per gli attacchi, comunque, diciamocelo, i comtois come tutte le altre razze pesanti sono animali da macello, chiamarlo boucherie fa più fine forse, ma quello è.

Interessanti spunti di riflessione questi di Raffaele!

1. Difficile che un Francese possa trovare interessante  un nostro TPR, visto che loro hanno ben 9 razze differenti da tiro, tutte ben tipicizzate e adatte a lavori diversi; il TPR poi, ha sangue Bretone nelle vene, aggiunto giusto per migliorare ed evitare problemi dovuti alla consanguineita'; i Francesi poi, al contrario di noi, sono fortemente nazionalisti e mettono in valore ciò  che hanno, non a caso i sindacati  d'iniziativa che promuovono queste razze, sono molto attivi ed è  grazie anche a loro che ad oggi in Francia, ci sono più  di 200 comuni che utilizzano i cavalli da tiro per servizi di raccolta differenziata, manutenzione aree verdi, scuolabus, trasporti turistici, ecc.

Se vogliamo riportare in auge i nostri prodotti, l'impegno deve essere nostro, non possiamo aspettare che qualcun altro lo faccia per noi...il fatto è,  che valorizzare qualcosa che al momento non ha le caratteristiche per essere valorizzato, è  veramente dura....la selezione orientata alla "carne" ha rovinato quello che era un ottimo cavallo da trasporto rapido...e che dobbiamo fare? Gli acquirenti possono poco...se devo lavorare in vigna e ci vivo con quel lavoro, ho bisogno di un cavallo che mi faccia lavorare bene, non mi posso accontentare di un compromesso, solo per dire "io compro italiano" perché  il compromesso mi fa lavorare male, mi mette in difficoltà,  mi costa di veterinario....

2. Finché pensiamo al cavallo da tiro, come cavallo da carne, da macelleria, non si andrà  da nessuna parte. Il cavallo da tiro ed in particolare alcune delle 9 razze francesi, sono eccellenti cavalli da sella, sia da lavoro in piano che da passeggiata e da spettacolo. Basta guardare ad esempio i risultati della troupe Jehol, che utilizza solo i comtois che allevano per rendersene  conto....ma noi italiani siamo fatti così : per ignoranza e ristrettezza mentale andiamo avanti a frasi fatte e preconcetti....i cavalli da tiro sono tutti tpr, sono tutti pesanti in mano, non galoppano, non hanno resistenza e non girano nei posti stretti....quando sento ste escortanate, me la rido sotto i baffi....eccome se me la rido....
La cosa che tollero meno al mondo, anche meno dell'ignoranza, è la maleducazione. Perché se avere il cervello piccolo è una disgrazia, essere cafoni è una scelta. A.P.

raffaele de martinis

Non hai colto, il filino di sarcasmo che sarebbe dovuto trapelare dall'affermatione: un personaggio francese, austriaco o svizzero scopra le qualità dei TPR, dei Tolfetani o dei PSO...

Ho fatto - giustamente - cappello ai cugini francesi per la selezione che - lovviamente - si riverbera su tutta la produzione, dunque, volendo - escluso la produzione col bollino - puoi acquistare a prezzo di carne polledri da vita, per avere questi risultati ci vuole lungimiranza e investimenti, cose che la politica itagliana non fa/non riesce a fare in nessun campo, figurarsi coi lalli da macello.
Dovrebbero farlo gli allevatori, ma se non sono invogliati dal mercato perché impegnarsi?

Riguardo lo galoppar et girar nei posti stretti è solo quistione di addestramento: datemi un qualunque bestio di due anni e glielo farò fare, se c'è riuscito un frison di due tonnellate a 5 anni, con un pò di applicazione ci può riuscire un TPR (magari scelto tra il mucchio) partendo da giovine molto giovine.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...