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Libro: Appunti di Equitazione

Aperto da gi., Febbraio 25, 2016, 12:31:34 PM

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gi.

Ecco a proporvi, per chi interessato, il mio terzo articolo.

Ne approfitto inoltre per comunicarvi che avete la possibilità di ricevere direttamente l'avviso delle mie news sulla vostra casella di posta elettronica.

E' sufficiente  inserire  la vostra e-mail nell'apposito spazio posto sotto la voce articoli e seguirne la procedura. Mi raccomando però:

Dopo aver inserito la vostra e-mail e cliccato "procedi", dovete attendere il messaggio che vi giungerà sulla vostra casella di posta elettronica, dopodiché aprirlo e seguire e istruzioni, solo così confermerete l'iscrizione ( il messaggio  dovrebbe giungervi subito).

Con la speranza di avervi fatto cosa gradita porgo a voi tutti un cordiale e sincero saluto.

Giovanni

gi.

Sempre per chi interessato, segnalo un nuovo articolo su www.appuntidiequitazione.altervista.org

Stavolta su un argomento da tempo dibattuto, ovvero le diagonali nel trotto.
Potete leggere l'articolo completo, dove spero di soddisfare molti lettori mettendo in evidenza aspetti di cui si sente parlare assai raramente,

Con l'occasione auguro a Voi tutti un Buon Natale e un felice anno nuovo,

Giovanni Enrico

gi.

Sempre per chi interessato un nuovo articolo.

Questa volta apro una nuova rubrica che riguarda principalmente la vita in scuderia.

Credo sia importante per un cavaliere, o un'amazzone, conoscere almeno a grandi linee come muoversi all'interno di una scuderia, ed essere a conoscenza di  quelle che sono nel quotidiano "le buone abitudini" da adottare.

Gli articoli saranno semplici e principalmente rivolti a coloro che da poco si sono avvicinati al mondo equestre. Alcuni articoli risulteranno molto spicci perché semplicemente sveleranno qualche trucco, o qualche attenzione da mettere in pratica, o perlomeno, da tenere in considerazione.

RingraziandoVi per l'attenzione un cordiale e sincero saluto

Giovanni

www.appuntidiequitazione.altervista.org

Kimimela

Ciao gi. Ho letto l'articolo come sempre interessante ma tocchi un punto a me molto caro e sul quale non transigo, ossia I cordini....
Non sono assolutamente d'accordo con l'utilizzo dei cordini ne tantomeno dei tiranti in gomma.

Il cavallo adulto e fatto/finito deve stare fermo quando e' legato. Non esiste che se tira, si libera.
Questo perche' poi si puo' instaurare un comportamento negativo (reazione-azione) nel cavallo stesso, soprattutto in quei soggetti piu dominanti che decidono ogni tanto di "testare" il proprio cavaliere.
La mia Africa e' una di quelle.

Bisognerebbe desensibilizzare a sufficienza il cavallo in modo tale che quando e' legato deve capire che li deve stare, senza storie.
Poi ovviamente puo' capitare l'imprevisto ma deve essere una cosa piu unica che rara...per questo in scuderia si dovrebbe avere sempre appresso un coltello ben affilato per tagliare in evenienza la corda.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

Luna di Primavera

... senza contare che un cavallo scosso e libero può fare danni gravissimi.. e non solo se sei in trekking in mezzo ai boschi: anche se si mette a scorrazzare in maneggio può scoppiare un casino.

in ogni caso l'addestramento a stare legati è anche un addestramento che insegna al cavallo a gestirsi il proprio panico.
infatti, a meno che non esca godzilla da sottoterra, difficilmente in scuderia ci sono pericoli mortali da cui il cavallo DEVE mettersi in salvo con la fuga. quindi ok magari si spaventa, magari fa un sobbalzo, magari tira una volta o due.. ma poi bisogna che gli si riaccenda il neurone: che non è una questione di vita o di morte e che può anche smettere di agitarsi.

e anche nel caso peggiore in cui il cavallo impazzisce e tira alla morte, si ribalta, si tronca le vertebre... beh, le persone non capiscono che è meglio che ti muoia il cavallo, piuttosto che si liberi scappi via e magari ti ammazzi un bimbo che passava di lì.

dunque concordo con kimi e cito un comune amico: "se Poseidone (il dio dei cavalli) decide di chiamarne uno a sé, meglio che muoia legato"
I cavalli davanti mordono, dietro scalciano e in mezzo sono scomodi.
I. Fleming

gi.

Cara Kimimela e Luna di Primavera, avete perfettamente ragione. I cavalli devono stare legati e fermi, come soldati.

Io suggerisco i cordini in scuderia per più motivi.

Mi è capitato di trovarmi il cavallo appeso alla cavezza e, sebbene  a casa mia il coltello io l'abbia a portata di mano, credete  forse che sia riuscito a tagliare la corda al primo colpo? Il cavallo si dimenava ed io non riscivo ad avvicinarmi senza correre  rischi.Quando poi tentai di tagliare la corda, dovendo far forza e segare, credete ci sia riuscito al primo tentativo? Non è stato facile per me, che ho dovuto mettere in pratica tale operazione, che durò un'eternità (qualche minuto). Poi riuscii. Il cavallo che era caduto sul cemento si rialzò, con varie escorazioni e una ferita dietro le orecchie sulla nuca. Niente di grave  dopo soli tre mesi era di nuovo pronto per sopportare una testiera o una cavezza.

Per quanto riguarda invece l'educazione, c'è un vecchio libro che consiglia proprio l'uso dei cordini per insegnare ai puledri a stare legati. Quando il puledro si butta indietro e con facilità rompe il cordino, automaticamente fa cessare l'azione. In questo non si spaventa e col tempo starà legato in sicurezza.

E' chiaro che  in campagna o in manifestazioni il cavallo non deve essere legato a cordini, altrimenti scappando può saltare ad esempio su una statale e causare danni ben più gravi..Ho fatto anch'io  "passeggiate" di alcuni giorni e il cavallo doveva essere legato in sicurezza, avete ragione.Ci sono poi altri vari accorgimenti. 

Nel mio articolo, scrivo riguardo i cavalli legati in scuderia, ripeto in scuderia.

Come ci prendiamo cura di proteggere il nostro cavallo con para e proteggi ecc. perchè non prevenire danni solo per non ammettere che il nostro cavallo può avere un attimo di spauracchio e possa buttarsi indietro?
Con i cordini in scuderia, o tiranti in gomma,si evitano parecchi guai, soprattutto se viene governato in un luogo sicuro, dove difficile mettersi in fuga e dove si è pronti ad intervenire.

Alcuni cavalli sono scivolati con il sedere a terra e stop, altri invece un posteriore è partito per la tangente e si è lussato. I proprietari, che si son visti sopprimere il proprio cavallo ancora oggi  rimpiangono alcuni piccoli accorgimenti.   

alex

E' uno degli argomenti su cui circolano opinioni opposte, entrambe motivate. Immagino che si scelga in base agli incidenti avvenuti concretamente, che "impressionano" molto di più degli incidenti possibili. Dipende anche dal clima equino del maneggio: nel mio, dove è raccomandatissimo l'uso del cordino, il cavallo che eventualmente si libera si guarda un attimo introno e poi si mette a brucare; nel precedente maneggio, un cavallo improvvisamente libero correva qua e là come impazzito, con reale rischio di fare del male a sè e agli altri.

Analogo il problema del cavallo al pascolo con, o senza capezza. Chi non ha vissuto l'esperienza di un cavallo strangolato dalla propria capezza difficilmente considera questa eventualità come "reale e concreta".
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

rhox

Le mie vecchie stanno legate senza cordino, se per caso devono tirare basta un richiamo vocale e smettono.
La psi ha sempre avuto alti e bassi, per cui dato che tirava fino a rompere qualcosa le ho messo il cordino. Il giorno che è caduta e rotta il bacino ringrazio il cielo che ce lo avesse perché quando ha tirato si è rotto: io alla corda non sarei mai arrivata considerando che dovevo passare in mezzo alle sue gambe tese e volanti per lo shock
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

Aska

Al di la del fatto che il cordino, almeno nella mia esperienza, non si rompe al primo strattone.
Se il cavallo tira indietro tanto per tirare, perchè è stufo e vuole andare a mangiare o è solo insubordinato di carattere o chessoio, non è che il cordino si spezza al prim tirone (che generalmente in questi casi non è violento e di potenza).
Quindi il tempo per richiamare, sgridare, rimettere agli ordini il cavallo il più delle volte c'è.

Viceversa se prende seriamente paura di qualcosa, e sente la necessità di liberarsi di un potenziale pericolo, tirando indietro con decisione il cordino si rompe liberandolo.

E da lì quello che succede dopo (ovvero se si allontana solo di qualche passo o se invece scappa a manetta rischiando di fare e farsi male) sta tutto nell'indole del cavallo e in come è stato educato o come viene gestito in tutte le altre situazioni della vita quotidiana, nonché nel rapporto che ha con chi lo sta gestendo in quel momento.

gi.

Si è vero, è molto soggettivo.
Io per fortuna o sfortuna, dal '68 ho i cavalli a casa, e alcuni periodi, qualche soggetto in una scuderia vicino casa dove potevo utilizzare d'inverno il coperto.
Perciò dirvi quanti cavalli ho avuto non me lo ricordo nemmemo. Con alcuni, come quest'ultimo di mio padre, posso legarlo a un filo di lana come ad un canapo grosso che nemmeno un battello potrebbe metterlo in tiro, che lui se ne sta beatamente tranquillo, altri invece si doveva far molta attenzione.Arrivavano a casa cavalli difficili e con loro tanti problemi. E' proprio per questo che avendo vissuto situazioni diverse mi sento di dire: fai attenzione!

Da ragazzo e fino a quarant'anni ho sempre montato a casa senza cap( a parte che ai miei tempi erano delle caciotte che servivano a poco, per non dire niente), oggi "monto" con il cap pur facendo molto, ma moooolto meno di allora. I miei figli se nno hanno il cap si sentono quasi a disagio, fin da subito gli ho costretti ad usarlo, proprio perchè la testa è una sola. Poi è chiaro l'incidente è sempre dietro l'angolo, e Kimimela sa bene a cosa mi riferisco. E' un po' come l'impiego in auto delle cinture di sicurezza.

gi.

Ieri nella fretta non ho risposto ad Aska.

Sul fatto dei cordini resistenti è vero e lo scrivo anche nell'articolo.
Riporto le frasi che riguardano un po'tutta la "discussione"in quanto in esse c'erano le risposte.

[...]Per maggior sicurezza è possibile fare un occhiello con uno spago, o con un cordoncino, agli anelli laterali della cavezza e agganciarvi direttamente i moschettoni. Questo serve nell'eventualità che il cavallo decida di buttarsi indietro. Il cordoncino rompendosi (anche se ho visto cordoncini di nylon resistere alla forza di uno strattone)[...]C'è da sottolineare che nel momento in cui cordoncini si rompono il cavallo resta libero  e se incustodito, può tranquillamente scappare via. [...]




Kimimela


Avete ragione tutti. Ma dipende molto dal soggetto che hai davanti e molto dipende da dove sei.
Se sei abituato ad uscire in trekking il cavallo non lo puoi legare col cordino...se ti scappa e va per strada e' un casino epocale!
Se ti scappa in maneggio mal che vada torna in box...ma anche qui potrebbe far danni.
Ripeto: dipente tutto dal soggetto che hai davanti.
La Medicina (Canto Apache)
"Il vento e' la mia medicina che spazza via le pietre dalla mia mente. La pioggia e' la mia medicina che lava le mie ossa stanche.
Il mio cavallo è la mia medicina, e quando cavalco il ritmo del suo passo dentro mi accende"

gi.

Certamente si. E' vero, dipende tutto dal soggetto. Ma l'articolo non riguarda un soggetto. Hai ragione nel dire che è impensabile legare il cavallo in campagna ad un filo d'erba.

L'articolo infatti è sulle buone abitudini in scuderia, e se lo hai letto, ne converrai che prediligo un luogo ben specifico per governare il cavallo, proprio per evitare che nella malaugurata ipotesi il cavallo si dovesse liberare venga ripreso più facilmente.
Sottolineo che è possibile legarlo con i cordoncini, ma al tempo stesso sottolineo che può scappare.

L'articolo poi, non riguarda solamente come legare il cavallo, ma suggerisce altre possibili attenzioni, soprattutto a chi si sta avvicinando al mondo equestre. Certamente se analizziamo ogni aspetto dovremmo tenere  in considerazione ad esempio che  quando  andiamo bellamente a baciare il suolo, sia che siamo in maneggio, che in campagna, il cavallo ci può scappare. Perciò è chiaro che esiste sempre una certa qual preoccupazione,  soprattutto per noi, per te che di cavalli te ne intendi. Ma per chi non si è mai avvicinato ad un cavallo, o chi si sta avvicinando?

Sappiamo  benissimo che la maggior parte delle persone che non hanno mai montato, o che non conoscono i cavalli, sono propensi a credere che sia tutto facile, che basti saltar su e andare, così come credono che manterenere e governare un cavallo sia come maneggiare la bicicletta impiegata per andar a comprare il giornale.

Queste sono le motivazioni che mi hanno spinto a scrivere l'articoletto.

gi.

Cari amici lettori,

a chi, come me, piace avere tutto ciò che serve a portata di mano, sarà capitato di trovarsi in situazioni di disagio con le attrezzature di governo.
In una scuderia che si rispetti avere a disposizione scopa, tridente, forche e quant'altro è essenziale, ma creare disordine comporta rischi anche per il maneggio del cavallo.
Perciò per chi è interessato, propongo una soluzione molto semplice per rendere più ordinata la vostra scuderia.
Per scoprire come, leggete l'ultimo articolo su www.appuntidiequitazione.altervista.org

gi.

Cari lettori, per problemi di spazio ho aggiunto nel mio sito  una pagina con l'elenco di tutti gli articoli:Tutti gli articoli. I nuovi invece copaiono sempre nella sezione ultimi articoli

Vi informo inoltre per chi interessato che ho inserito un altro articolo: Difendiamoci dalle mosche!

Mosche e tafani sono l'incubo di cavalli e cavalieri, ma esistono dei rimedi facili ed efficienti per risolvere il problema.
Non è da sottovalutare questi insetti: portano a vere e proprie malattie. Per saperne di più leggette l'articolo su
www.appuntidiequitazione.altervista.org  arrichito dal prezioso contributo di un Medico Veterinario. 

Un cordiale saluto a voi tutti
Giovanni