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piede a mazza = rampino ??

Aperto da raffaele de martinis, Ottobre 12, 2012, 09:28:43 PM

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raffaele de martinis



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Anteriori, disastrosi: - a mazza, di mulo, specialmente il dx - si sta mangiando le punte, forse sarà necessario ferrare.



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Posteriori: - erano da mulo anch'essi, con la sferratura hanno migliorato ora sono dritti , dunque non normali.

... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

DivinityOfDarkness

Credo he sia uno dei casi in cui, semprechè non ci siano controindicazioni all'interno della scatola cornea, la ferratura può aiutarea conservare la punta mentre gradualmente si abbassano i talloni.

Io terrei in considerazione le mezzelune sottili



per gli anteriori, mentre continuerei a tener sferrati e regolarmete pareggiati i posteriori

IMHO
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

raffaele de martinis

Io avevo chiesto: - rampino e piede a mazza sono la stessa cosa ??
... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

DivinityOfDarkness

 :firuu: :firuu:

Per quel che ne so...sì, esteticamente sono la stessa cosa. Poi non so se ci sono differenze 'su lastra' tra l'uno e l'altro.
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

rhox

penso che l'uso delle due terminologie sia per lo più a livello di dialetto per cui definire bene cosa vuol dire un termine piuttosto che un altro dipende dal posto dove viene usato..
personalmente direi che sono la stessa cosa..

a quegli anteriori farei una lastra, soprattutto il destro a occhio da come cambia il piano del piede potrebbe esserci dell'erosione della terza falange..
con piedi così comunque penserei a un danno molto serio a spalle o schiena.
visto come si mangia il piede penserei di evitare il paddocco xenofonte.. non so quanto sono abbassabili i talloni senza stimolare infiammazioni agli altri tessuti, probabilmente molto poco piano piano..
nel frattempo il cavallo probabilmente dovrebbe stare a riposo per limitare il consumo del piede (ovvero paddock morbido)

da ferrato cambiava qualcosa? come veniva affrontato il problema dal maniscalco?
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

alex

Non ho capito bene: la tua domanda riguarda solo la terminologia o vorresti anche un'opinione su come affrontare il problema? Della terminologia francamente me ne infischio, come dici tu....  :icon_rolleyes: ma se vuoi un parere, io adotterei contemporaneamente due diverse strategie, entrambe molto controverse: una soggerita da Peter Laidely + Ramey, una seconda di stampo Strasser.

Il problema non è tanto quello di raddrizzare completamente il piede (cosa che, a detta di molti, è impossibile dopo l'ottavo mese: occorre intervenire presto e bene da puledri) quanto impedire i danni, in particolare il risentimento artrosico altrimenti inevitabile delle articolazioni; e non solo, il piede rampino è più soggetto a tutto (laminite, navicolite, marciumi....)

Ho, aimè, una lunga esperienza con un pasture foot, che è assai simile a un piede rampino, anche se è monolaterale.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Temo che le idee siano poche ma confuse: - il manisclalco li definisce piedi da mulo, incastellati: - irrecuperabili ma governabili nella cronicità; la barefuttatrice non li ha definiti ma era ottimista - pare che - con l'omeopatia e pareggio li sistema, in quanto tempo non è dato sapere.

Ora i piedi di questo lallo  e quello pubblicato sotto la definizione rampino si somigliano maledettamente.

Ho il sospetto che il piede a mazza, lu peri mulegnu sino una cosa, il piede rampino un'altra.

Il piede da mulo, è un piede alto di talloni, a bicchiere, pareti verticali o quasi, lavora di punta; il piede rampino, esteriormente somiglia di molto al piede da mulo, ma è il risultato di una patologia ai tendini del piede che raccorciandosi mettono il lallo sulle punte e gli fanno crescere i talloni, zoppica e trattiene le andature.

Questo da mia breve ricerca, fino ad ieri non ne sapevo una beata.

Quindi, prima di affrontare il problema dovremmo metterci d'accordo sulla terminologia, io propendo per quanto detto dal maniscalco e sul fatto che - malgrado quei difetti - ora che grazie al miracolo dell'amuchina il lallo è latino, ha andature belle sciolte e - come caratteristico della sua razza - rilevate e falcianti.






... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

DivinityOfDarkness

Citazione da: raffaele de martinis - Ottobre 15, 2012, 12:28:55 AM

Il piede da mulo, è un piede alto di talloni, a bicchiere, pareti verticali o quasi, lavora di punta; il piede rampino, esteriormente somiglia di molto al piede da mulo, ma è il risultato di una patologia ai tendini del piede che raccorciandosi mettono il lallo sulle punte e gli fanno crescere i talloni, zoppica e trattiene le andature.

Era quello che intendevo con

Citazione da: DivinityOfDarkness - Ottobre 13, 2012, 03:23:10 PM
...esteticamente sono la stessa cosa. Poi non so se ci sono differenze 'su lastra' tra l'uno e l'altro.

Ossia nel piede incastellato/da mulo/a mazza le strutture interne sono 'sane' e la deformità deriva da un intervento esterno, tipo errore del maniscalco o pedicure.
Il piede rampino da fuori è simile, ma dentro il piede, con lastre o ecografie..chessò, qualcosa non va. Tu hai specificato il problema del raccorciamento dei tendini, io non ne avevo idea... ipotizzavo qualche calcificazione alle falangi o un loro naturale allineamento errato, qualche formella rognosa.. o magari una erosione delle cartilagini sul lato frontale.. Insomma qualche bega del genere a livello di 'telaio'. Se il telaio è quello, hai voglia ad abbassare i talloni! Sarebbe come pretendere di modellare una Lambo Gallardo cabrio..avendo a disposizione il telaio di una Agila...
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

alex

Il clamoroso errore - causa di molti danni - consistente nell'ipotesi della "retrazione" del tendine flessore per giustificare la rotazione del triangolare rispetto alla capsula nella laminite mi causa una immediata allergia alla parola "retrazione o accorciamento" del tendine. Ogni qual volta venga nominata scarto il tutto come probabile errore, tranne prova contraria. La punta distrutta mostra evidentemente che da quella parte c'è qualcosa che non va.

Non ho le foto della parte posteriore del piede meno alterato, ma quella del piede alterato mostra una notevolissima contrazione dei talloni, che può benissimo essere causata dal mancato appoggio per dolore da infezione dei fettoni; il che significa, che elimitato il dolore del fettone, pareggiato bene e con molto lavoro del cavallo quei talloni possono decontrarsi. Lentamente, purtroppo. Nel frattempo, una lunetta a protezione della punta non credo possa fare grandi danni; ma non andrei oltre alla lunetta, piccola più possibile. Io ovviamente farei altro, ma so che tu hai antipatia per i barefutti che sconfinano nella patologia, e quindi mi taccio.

La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.

raffaele de martinis

Il lallo, guarito il fettone/i fettoni - grazie amuchina - un vaffa all'omeopatia - marci va latino, dunque non dovrebbe essere rampino, è evidente che è muligno di piedi...il piede dx è terribilmente a mazza, l'altro un pò meno.

Dato che sto lallo è suscettibile come una zitella molisana, non posso intervenire con la smerigliatrice, dunque attendiamo il maniscalco che gli abbassi i talloni.

Per ora, lavora...lavora si fa per dire, sul morbido, le ferite del quore stentano a guarire e forse non guariranno mai.

Mezzora la mattina, mezzora il pomeriggio; cercando di fargli fare passo, alt, cambiamenti, sono sopportabili anche dai delicati piedini scalzi di una monaca lombarda abitante in un convento vicino il noto autodromo.

Dunque, per ora bando ai ferri, alle lunette e alle scarpette. Poi si vedrà.



... "il culo nella carriola e le gambe avanti"...

DivinityOfDarkness

Citazione da: alex - Ottobre 15, 2012, 12:41:14 PM
Nel frattempo, una lunetta a protezione della punta non credo possa fare grandi danni; ma non andrei oltre alla lunetta, piccola più possibile. Io ovviamente farei altro, ma so che tu hai antipatia per i barefutti che sconfinano nella patologia, e quindi mi taccio.
E invece fai male... dicci quale sarebbe il tuo approccio.

Io la unetta la vedo indispensabile se il piede continua a consumarsi in punta.. Oltretutto, fatta più spessa davanti, in punta, e sottile verso i quarti non toglie assolutamente appoggio al tallone..

Mi spieghi meglio il ribrezo verso l'accorciamento dei tendini (al quale non avrei mai minimamente pensato?)
Dove ci sono i cavalli... c'è la cacca.

bionda

A buonsenso penso che tenendo sempre il tallone così alto, il flessore profondo si accorcerà, indipendentemente da quale sia stata la causa della postura anomala del piede. Se però il tendine non è calcificato, tornerà alla lunghezza giusta, se si abbassa gradualmente il tallone con il pareggio e si può "convincere" il cavallo a caricarlo. No?



"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

rhox

se i talloni sono abbassati poco poco la questione si può variare..
bisogna però limitare al massimo l'infiammazione dei tessuti se no si ottiene un effetto contrario
Il miglior modo per rispettare il cavallo è rispettare te stesso

bionda

Olliver, che è ferrato, ad un certo punto (era sempre un po' zoppo) aveva due anteriori diversissimi, uno largo e piatto, l'altro alto e stretto. Non era brutto come quello nella foto, ma la differenza tra i due era forse maggiore. Cambiato maniscalco, quello nuovo gli ha rimesso i due piedi pressoché uguali, poco alla volta, nel giro di oltre un anno.

"Entschuldige, mein Tier, ich werde schon noch dahinterkommen"
Udo Bürger
"Scusami, mio animale, prima o poi ci arriverò"

alex

Citazione da: DivinityOfDarkness - Ottobre 15, 2012, 02:35:58 PM
E invece fai male... dicci quale sarebbe il tuo approccio.

Io la unetta la vedo indispensabile se il piede continua a consumarsi in punta.. Oltretutto, fatta più spessa davanti, in punta, e sottile verso i quarti non toglie assolutamente appoggio al tallone..

Mi spieghi meglio il ribrezzo verso l'accorciamento dei tendini (al quale non avrei mai minimamente pensato?)

Il ribrezzo deriva dal fatto che la tenotomia, cruenta e invalidante, veniva (viene?) praticata IMHO senza solida evidenza, soprattutto nella laminite.

Mi secca un po' illustrare il "mio" approccio, avrei preferito che la richiesta venisse dal diretto interessato.... ma in una immagine la prima delle cose che farei è illustrata in questo disegnino:



La linea rossa rappresenta l'accorciamento al tallone e ai quarti, che NON arriva alla punta; in pratica, è il pareggio che farebbe un maniscalco per applicare una lunetta assottigliata verso l'indietro, ma con il vantaggio che la muraglia in punta NON riceve pressione verso l'alto. Io ho l'impressione che gli "anelli di crescita" della muraglia, nel piede peggiore, dimostrino una differente velocità di crescita della muraglia, inferiore alla punta e superiore ai talloni; l'eccesso di pressione in punta potrebbe giustificare, in parte, questa anomalia e uno "sbarchettamento" la riduce.

La tecnica è controversa.
La nuda Verità è una donna difficile da amare. L'illusione invece è una donna seducente, amorevole, a cui è facilissimo restare fedeli.